Autore | Young Neil | Euro 140,00 |
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Titolo | Neil young (wlp, first mix!) |
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supporto | Lp | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1968 | stampa | usa | etichetta reprise | codice 51009 |
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condizioni [vinile] Very good [copertina] Good |
versione per stampa |
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Copia con striscia di nastro adesivo trasparente lungo al costola della copertina, e lievi segni di invecchiamento sul vinile, prima davvero rarissima stampa americana con IL PRIMO INTROVABILE MIX DEL DISCO, nella ancora piu' rara versione PROMOZIONALE CON ETICHETTA "WHITE LABEL PROMO", copertina apribile cartonata con adesivo "Promotion - Not For Sale" in basso sul fronte, anch' essa ovviamente nella prima versione senza il nome ''Neil Young'', interno della copertina nella versione con foto, testi e note in nero e non in tono seppia, catalogo RS6317. Il primo mixaggio del disco, riconoscibile per l'assenza della scritta "RE1" sul trail off, sara' cambiato molto presto per volere di Neil Young. Quattro brani in particolari risultano parecchio diversi nelle due versioni: "If I Could Have Her Tonight", "I've Been Waiting For You", "Here We Are In The Years" e "What Did You Do To My Life". Pubblicato negli Usa nel dicembre del 1968 prima di ''Everybody knows this is nowhere'' non entrato in classifica in Usa ne' in Uk. Il primo lp. Registrato dopo lo scioglimento dei Buffalo Springfield avvenuta nel maggio del 1968, il disco e' prodotto da Dave Briggs e Neil Young, eccetto tre brani che sono prodotti da Jack Nitzsche, Ryland Cooder (ovvero Ry Cooder) e Neil Young. E' lavoro acerbo ma gia' splendido nella sua semplicita' e freschezza, gia' caratterizzao dalle spettrali ballate alternate a brani potenti e catartici; e' durante la lavorazione di questo album che il grande artista canadese incontra il gruppo californiano dei Rockets, che assunti come backing band per il tour e l' album successivo, diverranno Crazy Horse. Registrato con il produttore ed arrangiatore Jack Nitzsche, con il quale aveva lavorato in "Expecting to Fly" sull' album dei Buffalo Springfield ''Again'', il disco ha un tono folk-rock e discreto, anche con alcune partiture orchestrali. Gli elementi country & western tipici degli Springfield sono ancora presenti, specie in tracce quali "The Emperor of Wyoming", il tono della voce e' molto alto e tormentato ed ancora lontano dalle complesse sfumature dei dischi dei primi anni '70. Da notare anche l' ultimo brano, della durata di quasi 10 minuti, "The Last Trip to Tulsa", nel quale accompagnato dalla chitarra acustica Young fornisce una performance che nelle liriche e nell' intensita' di interpretazione e' stata accostata al Bob Dylan di "Highway 61 Revisited". Tuttavia il capolavoro dell'album e' "The Loner", traccia in cui si presagisce il futuro sound che verra' creato con i Crazy Horse, e restera' tra i grandi classici di Neil Young. Sara' un insuccesso commerciale totale, il suo unico album a non entrare nelle classifiche, dopo pochi mesi lo stesso Neil Young insoddisfatto dei risultati remixo' l' intero album, alzando il volume della voce e sovraincidendo alcune parti di chitarra, che caratterizzano questa seconda versione negli Stati Uniti, mentre nel resto del mondo l' album continuo' ad essere stampato con il primo mix. | |||||||
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