Autore | Brand nubian | Euro 29,00 |
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Titolo | In god we trust (+ bonus 7") |
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supporto | LP2 | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1993 | stampa | usa | etichetta tommy boy | codice 3516168 |
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versione per stampa |
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Vinile doppio da 140 grammi di colore nero, corredato da 7" bonus. Ristampa rimasterizzata del 2023 ad opera della Tommy Boy, pressoché identica alla prima tiratura ma con in più un bonus 7" con due brani ("Punks Jump Up To Get Beat Down (Single Mix)" e "Love Me Or Leave Me Alone (Remix)"), e realizzata in occasione del trentesimo anniversario dell'originaria pubblicazione. Originariamente pubblicato nel febbraio del 1993 dalla Elektra, giunto al 12esimo posto nella classifica billboard 200 statunitense, il secondo album, successivo a "One for all" (1990) e precedente "Everything is everything" (1994). Con la fuoriuscita di Grand Puba e di DJ Alamo, i restanti MCs dei Brand Nubian, Lord Jamar e Sadat X, esprimono ancor più apertamente temi e posizioni ispirate dalle idee della Five-Percent Nation, legate alla loro interpretazione dell'Islam ed all'afrocentrismo, mantenendo un alto livello artistico nel loro fraseggio e nelle basi musicali. Accostati stilisticamente ai Native Tongues, ispirati dall'afrocentrismo e dalle istanze della Five Percent Nation of Islam, autori di un hip hop musicale ed accessibile ed al tempo stesso dai testi esplicitamente politici e religiosi, che talora generarono controversie, I Brand Nubian furono formati nel 1989 a New Rochelle, sobborgo di New York ed avevano fra le loro fila il talentuoso MC Grand Puba. Firmarono preso con la celebre label Elektra, che nel 1990 pubblicò il loro primo ed acclamato album "One for all", ma poco dopo, nel 1991, Grand Puba lasciò il gruppo, e con lui DJ Alamo, che decise di continuare la collaborazione con lo MC, divenuto presto solista. I Brand Nubian continuarono la loro carriera, pubblicando nel 1993 il secondo lp "In god we trust", contenente la modesta hit "Punks jump up to get beat down", e rendendo le loro posizioni sempre più apertamente pro-islamiche; il terzo lp "Everything is everything" non ottenne il plauso dei precedenti lavori ed il gruppo si sciolse, per poi riformarsi nel 1998 con i quattro membri originari e pubblicare il quarto album "Foundation", seguito nel 2004 da "Fire in the hole" e nel 2007 da "Time is runnin' out". | |||||||
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