Autore | Humble pie | Euro 29,00 |
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Titolo | On to victory |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1980 | stampa | eu | etichetta let them eat vinyl | codice 3512982 |
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versione per stampa |
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Ristampa del 2020 ad opera della Let Them Eat Vinyl, con copertina esclusiva. Originariamente pubblicato nell'aprile del 1980 dalla Jet nel Regno Unito, dove non entrò in classifica, e dalla ATCO negli USA, dove arrivò alla 60esima posizione, il nono album in studio, successivo a "Street rats" (1975) e precedente "Go for the throat" (1981). Dopo l'uscita di "Street rats" gli Humble Pie si erano sciolti e Steve Marriot si era concentrato sulla carriera solista; a circa cinque anni di distanza, questa nuova incarnazione della band, composta da Marriot, Jerry Shirley, Anthony Jones e Bobby Tench (quest'ultimo dal Jeff Beck Group), incise "On to victory", un lavoro di hard rock e blues rock ben suonato, con la voce di Steve ancora graffiante e potente, ed un sound caldo ed anthemico che sa ancora tantissimo di anni '70, arrangiamenti di ottoni e cori femminili di marca soul ed eccellenti partiture chitarristiche sostenute da un boogie granitico: niente di più lontano dal gusto del 1980, sia quello mainstream che quello underground, e non per nulla l'album ebbe un successo irrisorio. Formati da Steve Marriott, ex Small Faces, Peter Frampton, ex Herd, Greg Ridley degli Spooky Tooth e Jerry Shirley, gli Humble Pie furono uno dei primi e migliori esempi di rock con influenze psychedeliche e progressive inglesi: il gruppo era basato sulla chitarra di Frampton e sulla voce di Marriott e, sempre sull'orlo del grande successo, rimarrà nel limbo per tutti gli anni '70 producendo grandissimi album (fra cui il secondo ''Town and country'' del 1969, lavoro "controcorrente" rispetto al loro potente stile, ma da rivalutare) ai quali non corrisponderà un adeguato riscontro commerciale. | |||||||
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