Autore | Russell george | Euro 18,00 |
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Titolo | New york big band |
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supporto | Lp | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1978 | stampa | ita | etichetta soul note | codice 337063![]() |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Very good |
versione per stampa |
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Copia ancora incellophanata, l' originale stampa, pressata solo in Italia, copertina laminata fronte retro (con alcune increspature sulla laminatura), senza barcode, label rossa che sfuma in arancio con scritte nere, logo Soul Note in alto, catalogo SN1039, data sul trail off 15/3/82. Pubblicato dalla Soul Note in Italia nel 1982, "New York big band" consiste di registrazioni dal vivo, effettuate quasi tutte a New York il 16 agosto del 1978 da Russell con la sua New York Big Band, con l'eccezione di "Cubano be, cubano bop", registrata ad Estrad in Svezia il 10 marzo del 1977, con l'Orchestra Jazz della Radio Svedese (la stessa performance da cui era stato tratto l'album "Vertical form VI", uscito nel 1981). L'album è un progetto che coinvolge circa trentacinque strumentisti (ma non tutti presenti assieme in ogni brano), fra i quali troviamo il percussionista Sabu Martinez, i trombettisti Lew Soloff e Hino Terumasa, il batterista Warren Smith ed il sassofonista Marty Ehrlich. La musica fonde la coralità festosa ed espansiva del jazz per big band con una vena sperimentale che porta le melodie verso i contrasti del free jazz e l'imprevedibilità del post bop. Questa la scaletta: "Living Time, Event V", "Big City Blues", "Listen To The Silence, Part I", "Cubano Be, Cubano Bop", "Mystic Voices", "God Bless The Child", "Listen To The Silence, Part II". Artista e teorico, autore di vari testi di importanza ed influenza capitale nell' evoluzione della musica jazz ("The lydian chromatic concept of tonal organization", nel '53, rivoluziono' la tecnica di improvvisazione nel jazz), il pianista e compositore di Cincinnati George Russell (1923-2009) ha un posto di rilievo nella storia del jazz in particolar modo per la sua opera di teorico: il suo libro "The Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization" del 1953, che proponeva l'improvvisazione basata sulle scale invece che sugli accordi, getto' le basi teoriche del cosiddetto jazz modale ed influenzo' Miles Davis nella realizzazione del proprio capolavoro modale "Kind of blue" (1959). Lo stesso Russell si era cimentato con la sua teoria nell'album "Jazz workshop" (1957) che vedeva la partecipazione del pianista Bill Evans, il quale suonera' non a caso anche in "Kind of blue". | |||||||
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