Autore | Andersen eric | Euro 18,00 |
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Titolo | Best songs (with live and new versions) |
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supporto | Lp | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1972 | stampa | ita | etichetta arista | codice 330557![]() |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Excellent |
versione per stampa |
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prima stampa italiana, completa di inner sleeve con testi, foto, angoli stondati e sagomatura sul lato di apertura, label nera con scritte azzurre lungo il bordo ed argentate al centro, logo Arista azzurro in alto, catalogo 3C 064-99465, data sul trail off 20/10/77, timbro SIAE del secondo tipo, ancora con marchio Siae che ne occupa l' intero cerchio centrale, in uso tra il '75 ed il '78/79. Pubblicata nel 1977 dalla Arista, questa raccolta copre con dieci brani i primi anni di carriera di Andersen, e contiene alcuni dei piu' importanti brani di quel periodo, su tutti la celebre ''Thirsty boots'' (originariamente incisa nel 1965), tuttavia cinque canzoni, quelle degli anni '60, sono qui presenti in versioni registrate successivamente (alcune dal vivo); degli altri brani, due sono tratti dal capolavoro ''Blue river'' del 1972, e tre da ''Be true to you'' del 1975. Questa la scaletta: ''Is it really love at all'' (dall'album ''Blue river'', 1972), ''I shall go unbounded'' (Live at the Other End, New York), ''Violets of dawn'' (Live at the Other End, New York), ''Be true to you'' (dall'album ''Be true to you'', 1975), ''Hey babe have you been cheatin''' (versione reincisa), ''Thirsty boots'' (Live at the Other End, New York), ''Moonchild river song'' (dall'album ''Be true to you'', 1975), ''Blue river'' (dall'album ''Blue river'', 1972), ''Close the door lightly'' (versione reincisa), ''Time run like a freght train'' (dall'album ''Be true to you'', 1975). Nato nel 1943 a Pittsburgh, Eric Andersen si fece conoscere suonando nel Greenwich Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton, che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock; la sua musa compositiva propiziava temi romantici e filosofici piuttosto che quelli sociali e politici, anche se va notato che uno dei suoi brani piu' famosi, ''Thirsty boots'', e' ispirato dai ''freedom riders'' che lottavano per i diritti civili negli anni '60 (fu poi coverizzato da Judy Collins e da Bob Dylan, fra gli altri). I suoi primi album uscirono a meta' anni '60 su Vanguard. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due album con la Woodstock Mountain Revue, ma la sua carriera musicale e' proseguita nel corso dei decenni successivi ed ancora nel primo scorso del XXI secolo. | |||||||
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