Autore | Harper roy | Euro 38,00 |
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Titolo | sophisticated beggar (gatefold sleeve) |
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supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1966 | stampa | eu | etichetta science friction | codice 3033728![]() |
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versione per stampa |
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ristampa del 2019, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte a quella della prima rarissima tiratura uscita in Uk su etichetta Strike, corredata di esclusiva inner sleeve con foto, testi e note. Ristampato varie volte con un brano in piu', oppure tre brani in meno, e con copertina e titolo cambiati ("Return Of the Sophisticated Beggar"), qui nella sua originaria forma con 13 brani, uno dei dischi piu' ambiti ed "invisibili" di tutto il folk inglese. Originariamente pubblicato nel 1966 dalla Strike in Gran Bretagna, il primo storico album di Roy Harper, precedente ''Come out fighting Genghis Smith'' (1967). Lavoro in larga parte acustico, ma con un po' di spazio anche ad arrangiamenti elettrici (alla chitarra in un brano persino Ritchie Blackmore), il disco mostra gia' chiaramente sebbene in nuce gli elementi distintivi delle composizioni di Harper, che qui in superficie possono suscitare accostamenti con il folk di Bert Jansch o Donovan, ma che rivelano anche il suo stile perculiare nella sua vena bizzarria e nell'originale uso delle parole, sostenute da autunnali e lievemente stralunate ballate acustiche o semi-acustiche, che danno vita ad un esordio forse acerbo rispetto ai capolavori di la' da venire, ma davvero sorprendente e certamente tra i migliori esordi della scena inglese di quegli anni. Nato a Manchester nel 1941, Roy Harper e' stato uno dei piu' importanti ed originali cantautori inglesi degli anni '60 e '70; in possesso di una intricata tecnica chitarristica e votato ad uno stile compositivo che faceva un uso inconsueto del linguaggio, oltreche' incentrato spesso su esperienze personali. L'etichetta Strike pubblico' nel 1966 il suo primo lp ''Sophisticated beggar'', che suscito' l'interesse di etichette piu' importanti, come la CBS, che dette alle stampe il successivo ''Come out fighting Genghis Smith'' (1967). I suoi lavori successivi si fecero ancora piu' complessi, spesso con lunghi brani che pero' non rientrano nel prog rock, quanto piuttosto in una personale ricerca sulla forma canzone. Apprezzato da molti colleghi, come i Led Zeppelin che gli dedicarono una canzone (''Hats off to Roy Harper'' sul loro terzo album), fu invitato a cantare ''Have a cigar'' su ''Wish you were here'' dei Pink Floyd, suoi estimatori. | |||||||
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