Autore | Go-betweens | Euro 40,00 |
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Titolo | Liberty belle and the black diamond express |
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supporto | Lp | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1986 | stampa | uk | etichetta Beggars banquet | codice 264839![]() |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Good |
versione per stampa |
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la prima molto rara stampa inglese, copertina (con una lieve abrasione in alto a destra sul fronte in corrispondenza di una etichetta adesiva che ha lasciato un alone scuro visibile) ruvida, con testi sul retro, etichetta nera con donna che fuma a sinistra, catalogo BEGA72, del quarto album della magnifica band australiana di Brisbane attiva dal '77, adorata dalla stampa e da un affezionato pubblico di culto. Il quarto album della magnifica band australiana di Brisbane attiva dal '77, adorata dalla stampa e da un affezionato pubblico di culto. Uscito nel marzo del 1986, ad un anno e mezzo dal precedente "Spring Hill Fair", questo "Liberty Belle And The Black Diamond Express" vide il passaggio della band dalla Rough Trade all' altra etichetta inglese Beggars Banquet, ed evidenzio' lo sforzo del gruppo, con un sound ed un songwriting che mantiene la freschezza e la brillantezza dei primi dischi, ma limandone le occasionali asperita', di raggiungere un piu' vasto successo, cosa che naturalmente non accadde: il disco non entro' nelle classifiche "ufficiali", e questo nonostante un singolo strepitoso come la memorabile "Spring Rain" scelto come apripista, che avrebbe potuto e dovuto renderli ricchi e famosi...Il successivo singolo tratto dall' album fu la piu' delicata e melodiosa "Head Full Of Steam", davvero deliziosa, ma al suo posto uno qualsiasi dei brani avreppe potuto essere scelto: le freschissime "The Ghost And The Black Hat" e "To Reach Me", l' intensissima, drammatica "The Wrong Road", una "Twin Layers Of Lightning" delicatissima e suonata in punta di piedi, la piu' concitata "In The Core Of A Flame", la leggerissima ballata "Bow Down", la vivace "Palm Sunday" o la conclusiva, elettroacustica "Apology Accepted", dicono di una band che e' giunta alla sua piena, splendida maturita'; sempre piu' riduttivo il riferimento al guitar pop dell' etichetta inglese Postcard (per la quale i Go-Betweens avevano peraltro inciso una manciata di singoli), il gruppo ha sviluppato in modo personalissimo tante influenze "colte" come Bob Dylan, i Velvet Underground o i Television, raggiungendo qui un equilibrio perfetto e definitivo, a cui tutti i loro dischi successivi faranno riferimento, pur senza raggiungerne la bellezza. Ai cori in due brani Thacey Thorn (Everything But the Girl). Dopo i due successivi albums "Tallulah" e "16 Lovers Shane" la band si sarebbe momentaneamente sciolta, sul finire degli anni '80, con Robert Forster e Grant Mc Lennan dediti a degnissime carriere soliste, decidendo poi di ricomporre l' antico sodalizio all' inizio del nuovo millennio, sempre preziosissimi e piu' che mai seguiti da un affezionatissimo pubblico di culto. Un gruppo da amare e stimare incondizionatamente. | |||||||
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