Autore Harper roy   Euro
36,00
Titolo folkjokeopus (gatefold)  
supporto Lp edizione nuovo          stereo  
anno 1969 stampa eu etichetta   science friction   codice 2133507

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Ristampa del 2019, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina per l' occasione apribile (con note all' interno), pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella della originaria rara tiratura uscita in Uk su Liberty, e corredata di inner sleeve con foto e testi. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1969 dopo "Come Out Fighting Ghengis Smith" e prima di "Flat Baroque And Berserk", non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il terzo album. Prodotto da Shel Talmy, e' uno dei piu' riusciti, eclettici ed originali lavori della sua epoca; nell' opera coesistono influenze e grooves che rimandano a Bob Dylan, Bert Jansch, Donovan, il primo Al Stewart, Jackson C. Frank, il tutto inserito in un contesto di originale progressive folk-rock con forti connotazioni poetiche e di sperimentazione. Lavoro oscuro, dai temi complessi e legati alla mente ed alla spiritualita', alterna melodie straordinariamente efficaci a momenti piu' complessi e musicalmente peculiari, fenomenale testimonianza del periodo in cui e' stato concepito e registrato, la fine degli anni '60 e l'inizio del nuovo corso della musica inglese. Vede uno spettacolare lavoro di chitarra acustica che, pressoche' perfetto, indica Harper come uno dei piu' innovativi e dotati chitarristi acustici dell' intero Soho Movement. Nato a Manchester nel 1941, Roy Harper e' stato uno dei piu' importanti ed originali cantautori inglesi degli anni '60 e '70; in possesso di una intricata tecnica chitarristica e votato ad uno stile compositivo che faceva un uso inconsueto del linguaggio, oltreche' incentrato spesso su esperienze personali. L'etichetta Strike pubblico' nel 1966 il suo primo lp ''The sophisticated beggar'', che suscito' l'interesse di etichette piu' importanti, come la CBS, che dette alle stampe il successivo ''Come out fighting Genghis Smith'' (1967). I suoi lavori successivi si fecero ancora piu' complessi, spesso con lunghi brani che pero' non rientrano nel prog rock, quanto piuttosto in una personale ricerca sulla forma canzone. Apprezzato da molti colleghi, come i Led Zeppelin che gli dedicarono una canzone (''Hats off to Roy Harper'' sul loro terzo album), fu invitato a cantare ''Have a cigar'' su ''Wish you were here'' dei Pink Floyd, suoi estimatori.    
   
     
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