Rock Bottom records
Via de' Giraldi 16r
Firenze tel. 055245220
www.rockbottom.it
autore Big boy pete   Euro
25,00
titolo Cosmic genius of big boy pete 1966-1979 - volume 2  
supporto Lp edizione nuovo          stereo  
anno 1966 stampa eu etichetta   mono-tone   codice 3514015

 

Copertina senza barcode, adesivo di presentazione sul fronte, inner sleeve con testi e note, catalogo 051. Pubblicato nel gennaio del 2022, questo album, seguito della antologia del 2021 "The cosmic Genius Of Big Boy Pete 1965-1977", contiene come quello quattordici brani, tre dei quali inediti, gli altri tratti da dischi editi a partire dai tardi anni '90, ma tutti registrati fra il 1966 ed il 1979, Brani che profumano di incenso, ci fanno viaggiare indietro nel tempo fino ai tempi della psichedelia dell' Ufo Club e suonano sovente come i Beatles con un Barrett in formazione che non prende troppi acidi e non la smette di canticchiare le sue filastrocche geniali ed un po' folli... Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Strontium Ninety Nel (dall'album "Return to catatonia", 1998) 2. Convercircles (dall'album "Return to catatonia", 1998) 3. Nothingness Minus The Fun (da "The margetson demos", 2000) 4. Peter Pan 5. Flying Solo (da "Psycho-relics", 1999) 6. Summerland (dall'album "Return to catatonia", 1998) 7. Freeloader (da "Psycho-relics", 1999) SIDE 2: 1. Bad Girl 2. Going Up The Jungle 3. Burnt Out (inedito) 4. Not so Long Ago 5. Leave Us Alone (inedito) 6. Aunty Vera (inedito) 7. The King of Beretania. Big Boy Pete, al secolo Peter Miller, incise il suo primo disco nel lontano '58, un ep a nome Peter Miller & the Offbeats; poi formo' i Jaywalkers, che tra il '62 ed il '65 divisero il palco con Beatles e Stones e pubblicarono una manciata di singoli come Peter Jay & the Jaywalkers, iniziando nel frattempo a comporre per numerose giovani bands. Nel '66 finalmente pubblico' due magnifici singoli a nome Big Boy Pete, oggi di enorme valore collezionistico, ma resto' ai margini della scena "ufficiale", tanto da trasferirsi in America e scomparire dalle scene, fino alla comparsa di un album pubblicato come Pete Miller nel 1974 ("Music From LittleFlint"). Da allora non ha smesso di registrare per suo puro diletto, riprendendo a pubblicare dischi dalla meta' degli anni '80 come Big Boy Pete o Shig & Buzz, e divenendo nel frattempo oggetto di culto grazie ad alcune pubblicazioni retrospettive, come questa, assolutamente da non perdere, che rivela tutto il grezzo ed insieme reffinato talento di questo artista.    
   
     
   
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