Rock Bottom records
Via de' Giraldi 16r
Firenze tel. 055245220
www.rockbottom.it
autore Adkins hasil   Euro
22,00
titolo Achy breaky ha ha ha  
supporto Lp edizione nuovo          stereo  
anno 1994 stampa usa etichetta   norton   codice 3513820

 

Copertina senza codice a barre e fabbricata in Canada, come indicato sul retro. Ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Pubblicato nel 1994 dalla Norton negli USA, questo album manifesta l'influenza del country e l'amore per esso da parte di Adkins, ma non si tratta qui del country mainstream e commerciale di Nashville, bensì di quello espresso nella cultura rurale, domestica e comunitaria (nelle note Hasil menziona la forza con cui la madre cantava "River of jordan"), così come dai primi grandi della country music nazionale come Jimmie Rodgers e George Jones. A suo modo, sgangherato, stralunato ed eccentrico, e magari anche un po' stonato (volutamente si immagina), ma genuinamente radicato in un'America periferica forse ormai estinta, Hasil Adkins interpreta qui per noi una scaletta improntata dal country. L'autore (voce, chitarra, armonica, batteria e... vodka, tutti insieme contemporaneamente) è in alcuni brani accompanato dalla pedal steel guitar e dal dobro di Bob Hoffnar ed in un pezzo dal sassofono di Lars Espensen, ma per lo più si tratta del suo caratteristico "one man show", in cui fa tutto Hasil. Questa la scaletta: "Put my guitar away mommy", "White dove", "Leaves in autumn", "I still miss someone", "Gonna have me a yard sale", "Twenty eight years", "It'll be me", "Will you miss me", "Song of death", "Of course not", "She thinks I still care", "Tomorrow I'll still be loving you", "You win again", "Turn around". Musicista di culto che annovera fra i suoi estimatori sia i Cramps che John Zorn, Hasil Adkins (1937-2005) trascorse gran parte della sua vita nella natia Madison, nello West Virginia, relegato all'oscurita' per decenni a causa della sua visione estrema, lunatica e peculiare del rock'n'roll e del rockabilly: Adkins suonava praticamente tutti gli strumenti da solo, con uno stile frenetico e schizzato, registrando una miriade di canzoni su di un semplice registratore a casa propria, e cantava di polli, alieni, decapitazioni, mangiare burro di arachidi sulla luna ed altre amenita' simili, indubbiamente poco familiari al grande pubblico americano. Dopo lunghi anni di attivita', la Norton gli dette finalmente occasione di incidere un album in studio, ''The wild man'' (1987), quando Adkins era gia' stato omaggiato dai suoi fan Cramps con una cover della sua ''She said'' alcuni anni addietro.    
   
     
   
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