Rock Bottom records
Via de' Giraldi 16r
Firenze tel. 055245220
www.rockbottom.it
autore Walker scott   Euro
28,00
titolo scott 4 (180 gr.)  
supporto lp edizione nuovo          stereo  
anno 1969 stampa eu etichetta   mercury / universal   codice 3036126

 

ristampa in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Il quarto album dell' enigmatico artista (r.i.p.) cresciuto a Los Angeles, California, uscito nel novembre del '69. Dopo il successo di "Scott 3", risalente a qualche mese prima, questo disco fu l' inizio di una nuova carriera per l' ex Walker Brothers, in un percorso di ricerca artistica avaro, inevitabilmente, di soddisfazioni commerciali: la sua splendida voce, a tratti baritonale, carezzevole e profonda, offre qui una serie di interpretazioni indimenticabili, molti brani sono dotati di una intensita' struggente ed a tratti dolorosa che lascio' spiazzato il pubblico che aveva seguito sino a quel momento l' artista, ed episodi spettrali come "Angel of Ashes", "Boy Child", "Duchess" o "Rhymes of Goddes", insieme a brani di eguale bellezza ma stemperata tensione come "Hero Of The War", "The Old Man's Back Again", "Get Behind Me". Un disco splendido, vero e proprio "ponte" tra la musica di questo personaggio nel decennio che si andava concludendo e le sue realizzazioni a venire. Con il vero nome di Scott Engel aveva realizzato i suoi primi singoli tra il '58 ed il '59, prima di entrare nei Dalton Brothers, dalle cui ceneri nacquero i Walker Brothers, con cui ottenne grande successo soprattutto in Inghilterra tra il '65 ed il '67, preferendo poi dedicarsi ad una carriera solista inizialmente trionfale, e poi sempre piu' volutamente alla ricerca di sperimentare strade espressive nuove e spesso difficili, scelte che lo allontaneranno inesorabilmente dal grande pubblico, autore di una discografia che si fara' sempre piu' parca di realizzazioni ma sempre piu' straordinaria per il coraggio dimostrato da un' artista unico, sempre piu' circondato dall' affetto della critica e dei musicisti delle venture generazioni, fonte di ispirazione per artisti quali Alex Chilton e Jeff Buckley, definito dalla critica ''the Pop Star That Time Forgot''.    
   
     
   
stampa