Rock Bottom records Via de' Giraldi 16r Firenze tel. 055245220 www.rockbottom.it |
autore | D.o.a. | Euro 140,00 |
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titolo | Something better change (1st mix!) | ||||||
supporto | Lp | edizione | originale | stereo | |||
anno | 1980 | stampa | can | etichetta friends | codice 238655 |
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condizioni [vinile] Excellent [copertina] Very good |
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La prima stampa canadese, nella introvabile e leggendaria PRIMISSIMA VERSIONE, una delle fantomatiche prime 1000 copie caratterizzate da un missaggio diverso da ogni altro pressaggio, e riconoscibili per le seguenti caratteristiche: sul trail off delle rispettive facciate e' inciso "Who gives a Fuckin' Shit!!!" e "This is your Last Warning!!!" e soprattutto il numero di serie di seguito inciso e' "3736 RE 1 R". Il missaggio di queste prime 1000 copie non convinse del tutto la band, e cosi' ogni altra versione di questo disco e' caratterizzata da un mix dell' album alquanto diverso, la prima di queste avra' ancora il "groove message" inciso sul trail off, ma "RE 2", e progressivamente la stessa numerazione andra' avanti, presto senza piu' il "groove message"; copia completa del raro inserto apribile con foto dei componenti, copertina (ovviamente senza barcode, con moderati segni di invecchiamento, nella originaria versione con l' interno completamente nero, etichetta e' nera e bianca da un lato e bianca e nera dall' altro, catalogo FR003. Il fondamentale primo album dei D.O.A, canadesi di Vancouver attivi dal '77, solo parzialmente contenuto nel "Bloodied But Unbowed" stampato e meta' anni '80. Uscito nel settembre del 1980, e' l' ideale sunto dei primi anni di attivita' della band, la piu' influente di tutta la ricca e vitale scena punk candese, con nuove versioni di alcuni dei brani che gia' arano comparsi in rari singoli o raccolte, come "Woke Up Screaming", "Thirteen", "The Prisoner" o "World War Three", quella "Whatcha Gonna Do?" che era da poco comparsa su singolo e nuovi imperdibili classici. Il suono della band era una sintesi perfetta, ma anche personale, di influenze inglesi ed un' attitudine inevitabilmente legata al punk rock americano, ma alcuni brani gia' rivelano una propensione a ritmi secchi e serratissimi inequivocabilmente "proto hardcore": mirabilmente significative in questa chiave la nuova versione dell' immortale "The Prisoner" (la prima versione risaliva addirittura al 1978!), che va' annoverata tra i classici dell' hardcore punk di tutti i tempi, o "World War 3". Enormi l' importanza storica ed il valore musicale di questa band. | |||||||