Rock Bottom records
Via de' Giraldi 16r
Firenze tel. 055245220
www.rockbottom.it
autore Galaxie 500   Euro
33,00
titolo today  
supporto Lp edizione nuovo          stereo  
anno 1988 stampa usa etichetta   20/20/20   codice 2123341

 

ristampa con copertina senza barcode, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita per la piccola Aurora. Dopo che il primo singolo "Tugboat" aveva iniziato a far parlare della loro musica in termini entusiastici, meritando il plauso della critica piu' attenta e dei musicisti (Thurston Moore dei Sonic Youth fu immediatamente loro grande ammiratore), questo album d'esordio, uscito prima del secondo "On Fire" (1989), prodotto da Mark Kramer come sara' per i due albums successivi, rivelo' lo straordinario talento della band di Boston, immediatamente artefice di un gioiello senza tempo, onirico e visionario, raccolta di brani delicatissimi e malinconici tra i Velvet Underground del terzo album ed i Joy Division di "Closer", carichi di struggimenti e languori, vicini agli Opal con cui questo gruppo aveva non poco in comune, ma capace anche di vortici chitarristici stordenti con i quali spesso si chiudono i loro brani, o di atmosfere talora piu' solari non distanti da quelle dei primi Feelies, sebbene lontane dai "crazy rhythms" di quelli; brani tutti magnifici, tra di essi il gia' citato singolo "Tugboat", gioielli senza tempo come "Flowers", la tenera "Pictures", l' esuberante "Parking Lot" (ecco i Feelies...), "Temperature's Rising" e "Oblivious", oltre alla cover di "Don't Let Your Youth Go To Waste" di un' altro grande bostoniano, Jonathan Richman. Imperdibile anello di congiunzione tra anni '80 e '90, i Galaxie 500 avranno il (raro) merito di chiudere ancora all'apice della propria storia artistica, aprendo presto nuovi interessanti capitoli (i Luna, Damon & Naomi, i Magic Hour, ecc...), lasciando pero' una traccia profondissima che certo con il tempo e' tutt'altro che sbiadita, con i loro pochi dischi divenuti veri e propri oggetti di culto. Boston, fine anni ottanta, tre giovanissimi laureati di Harvard, il batterista Damon Krukowski, la bassista Naomi Yang e il cantante e chitarrista neozelandese Dean Wareham, danno vita a un progetto destinato a rimanere scolpito nelle anime degli innamorati della psichedelia e del dream pop: Galaxie 500 - nome che deriva da un vecchio modello della Ford. Come diverse band divenute, negli anni successivi, oggetto di culto, dagli Hugo Largo ai Mazzy Star, i Galaxie 500 non conquistarono fama internazionale e si separarono dopo tre album: Naomi e Damon hanno continuato a suonare assieme, mentre Wareham ha dato vita ai Luna. I Galaxie 500 ebbero un'importanza fondamentale nella storia del rock per aver sublimato la canzone atmosferica e malinconica dal punto di vista non del poeta (il Leonard Cohen o il Nick Drake) ma dal punto di vista dell'humus culturale degli anni ottanta, segnato dalla violenza della vita di strada, dalla droga, dall'AIDS. Non a caso la loro musica e' ricca di sovratoni nostalgici: e' la nostalgia per un'epoca dell'ottimismo, che la loro generazione non ha mai conosciuto. Il languore della loro musica e' lo stato d'animo catalettico che e' subentrato alla rabbia del punk-rock, e' una nevrosi cronica, che attanaglia tutti gli eventi domestici, brani minimali, quieti romantici e molto rilassanti, anche se i testi parlano di una generazione che non ha piu' i sogni di quella precedente e che ha paura del futuro dove predominano inquietudine e insicurezza.    
   
     
   
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