Rock Bottom records Via de' Giraldi 16r Firenze tel. 055245220 www.rockbottom.it |
autore | Zanov | Euro 27,00 |
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titolo | Moebius 256 301 (+7") | ||||||
supporto | Lp | edizione | nuovo | stereo | |||
anno | 1977 | stampa | eu | etichetta wah wah | codice 2117110 |
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ristampa del 2018 rimasterizzata, autorizzata e supervisionata da Pierre Salkazanov, edizione limitata di 500 copie, corredata di bonus 7" con due tracce inedite, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Francia su Polydor, con esclusivo booklet di otto pagine con note e foto. Pubblicato nel 1977 dalla Polydor in Francia, il secondo album, successivo a ''Green ray'' (1976) e precedente ''In course of time'' (1982). Il secondo di tre apprezzati lavori solisti, ''Moebous 256 301'' e' ancora una volta un lavoro puramente elettronico strumentale, inciso pero' con una strumentazione piu' ampia, che oltre al fido EMS VCS 3 include ARP 2600, sequenziatore ARP ed il pionieristico sintetizzatore RMI Harmonic. La musica e' ancora minimale ed oscillante, generalmente avvolgente ed ipnotica, ma a tratti quasi ossessiva e spigolosa, con punti di contatto importanti con l'elettronica cosmica berlinese di Klaus Schulze, Manuel Gottsching e Tangerine Dream, ma anche con certi Cluster; accanto alle onnipresenti oscillazioni e pulsazioni presenti del primo album ''Green ray'', qui Zanov ricama anche qualche melodia tastieristica slegata dalla circolarita'. Si potrebbe parlare qui di una via francese alla ''kosmische musick'', molto cinematica e suggeritrice di un immaginiario fantascientifico. Zanov, al secolo Pierre Salkazanov, e' considerato uno dei pionieri della musica elettronica da ascolto francese, autore di pochi album fra la seconda meta' degli anni '70 ed i primi '80, piccoli classici nel loro genere, completamente suonati con sintetizzatori e sequenziatori e con qualche influenza della scuola elettronica berlinese di colleghi come Klaus Schulze. Salkazanov aveva iniziato la sua carriera musicale negli anni '60, suonando la chitarra in un gruppo strumentale influenzato dagli Shadows, Les Ambassadors, ma la scoperta dei sintetizzatori gli apri' un nuovo mondo che comincio' ad esplorare. Attratta l'attenzione della Polydor, sotto lo pseudonimo di Zanov pubblico' gli album ''Green ray'' (1976), ''Moebius 256 301'' (1977) e ''In course of time'' (1982); e' poi tornato a pubblicare nuovi dischi nel 2014 con ''Virtual future'', seguito nel 2016 da ''Open worlds''. | |||||||