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24 Grana
Loop (25th ann.)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1997 la canzonetta
indie 90
indie 90
Per la prima volta in vinile. Edizione limitata del 2021 in vinile doppio arancio 180 grammi , contenente oltre all'album due brani "Regina" e "tarantolata" tratti dal mini-cd e due versioni demo di "frate e sore" e "patrie galere".
Il debutto del gruppo, uscito nel 1997 in Cd per l'etichetta "la canzonetta", dopo il mini di esordio del 1996 "24 grana". Disco con canzoni che raccontano il cuore pulsante di Napoli in maniera diretta con suoni internazionali (trip-hop, reggae-dub, alt-rock) e locali che si fondono alla perfezione. Contiene due belle rivisitazioni di “Vesuvio” degli E Zezi e “Lu cardillo” canzone popolare del 700. Nati ad inizio anni 90 a Napoli da parte di Francesco Di Bella, chitarra e voce; Armando Cotugno, basso; Renato Minale, batteria. Sulla spinta del fermento sociale e culturale italiano delle posse, il gruppo si inserisce nella scena partenopea con un mix di rock, dub/reggae e canzone partenopea, sostenuto dal cantato spesso in dialetto. Il primo album esce nel 1997 dal titolo "loop". Girano in lungo ed in largo la penisola con ottimi live-sets.
2Pac (tupac shakur)
All eyez on me
LP4 [edizione] nuovo stereo eu 1996 death row
hip-hop
hip-hop
Vinile quadruplo, copertina apribile con logo ''parental adivsory explicit content'' in basso a destra sul fronte. Ristampa del 2017 ad opera della Death Row, rimasterizzata digitalmente e pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel febbraio del 1996 dalla Death Row / Interscope, giunto al 32esimo posto in classifica in Gran Bretagna ed alla prima posizione nella billboard 200 americana, il quarto album del rapper americano, e l'ultimo ad uscire prima della sua morte. Successivo a ''Me against the world'' (1995) e precedente ''The don killuminati: the 7 day theory'' (11/1996), ''All eyez on me'' fu il primo prodotto del nuovo sodalizio stretto fra 2Pac e la Death Row di Suge Knight. E' un disco piu' duro e cattivo, in cui il rapper abbraccia e celebra, forse anche ''romanticamente'', la vita del gangsta, e rimane per la critica l'opera magna di Shakur, il quale si avvale qui della produzione di Johnny J e Dat Nigga Daz, con contributi di star quali Dr. Dre (''California love'') e Snoop Dogg (''2 of amerikaz most wanted''). Un classico del gangsta rap. Uno dei piu' celebri e discussi rappers del genere gangsta, la cui fama forse si ancor piu' allargata dopo la prematura morte, Tupac Amaru Shakur (1971-1996, noto anche come 2Pac) nacque a New York in una famiglia fortemente legata al movimento delle Pantere Nere, ma si trasferi' nella tarda adolescenza in California, dove comincio' a farsi strada nel mondo dello hip hop. Dopo aver collaborato con i Digital Underground, Shakur si affermo' prepotentemente con il suo acclamato album d'esordio, ''2pacalypse now'' (1991), avviando contemporaneamente anche una promettente carriera cinematografica, che lo avrebbe visto recitare in alcuni film nella prima meta' degli anni '90. La sua immagine di rapper fuorilegge ed i suoi testi duri, incentrati sulla violenza della vita di strada nei ghetti afroamericani, erano uno dei piu' spettacolari ritratti della figura del gangsta rapper. La sua reputazione fu cementata dal terzo e dal quarto album, ''Me against the world'' (1995) e ''All eyez on me'' (1996), entrambi giunti in vetta alle classifiche americane, ma la sua giovane vita fu stroncata in una sparatoria a Las Vegas nel 1996, al culmine di un periodo di tensione all'interno della inquieta scena gangsta, che lo aveva visto scontrarsi pubblicamente con il rapper rivale The Notorious B.I.G.
4 Skins
The good the bad and the 4 skins
lp [edizione] originale stereo uk 1982 secret
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
La prima rara stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) semilucida, senza barcode, etichetta gialla con logo rosso in alto, catalogo SEC4, completa di inner sleeve fotografica, "STrawberry" inciso sul trail off dei due lati; pubblicato nell' aprile del 1982, dopo un paio di 7" (da cui vengono riprese l' anthem "One Low For Them", "Yesterdays Hearoes" e "Justice") e prima del secondo album "A Fistful Of... 4 Skins", giunto al primo posto delle classifiche indipendenti inglesi, il grande primo album della punk band inglese autrice di un incandescente punk rock attribuibile alla corrente "Oi", di cui il gruppo fu tra gli esponenti principali, senza mai davvero pero' sfociare nella furia hardcore di alcuni grupppi di quella scena ne' nella banalita' degli slogans fini a se stessi di altri, ed invece ispirandosi al miglior proto punk detroitiano di Stooges ed Mc5, cosa particolarmente evidente nella seconda facciata del disco, registrata dal vivo, e che i recensori dell' epoca paragonarono a "Kick out the jams!" degli MC5 (!!!). "One law for them" e' un vero e proprio inno, sempre straordinario.
40 watt sun
The inside room (ltd orange)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2011 svart
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile arancio, copertina apribile, adesivo su cellophane. La ristampa su Svart del primo album del gruppo inglese. Pubblicato originariamente nel marzo 2011 da Cyclone Empire in Europa e Metal Blade in Nord America all'epoca è stato accolto con un ampio successo di critica, uno dei migliori dischi dell'anno per Pitchfork.
40 watt sun è il progetto del musicista inglese Patrick Walker, fondato in seguito allo scioglimento della sua precedente band, Warning nel 2009. Inizialmente facevano parte anche il batterista Christian Leitch e il bassista/produttore William Spong. Il primo album "the inside room" è del 2011, seguono Wider than the Sky del 2015 e Perfect Light del 2022. Il gruppo suona un mix di post metal e post rock con infulenze folk che via via si sono schiarite di suono nel corso del tempo. Riferimenti a Jesu, Karate, Codeine e folk britannico.
Lp [edizione] originale stereo ita 2008 oi! strike
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 2000
L' originale stampa vinilica, pressata nel 2012, copertina semilucida senza barcode, inserto con testi, foto e note, label custom marrone, con particolari dello artwork di copertina su di una facciata, catalogo OI!STRIKE16 sulla costola e OI!STRIKE19 inciso sul trail off. Originariamente pubblicato nel 2008 solo in cd, e poi nel 2012 anche in vinile, il primo album, precedente "Volume 2" (2012). Un granitico OI! Punk è alla base dei quindici brani di questo sferragliante lp, guidato da un cantato rabbioso, potente ed anthemico e condito da cori da stadio, supportato da un sound diretto, tirato e senza fronzoli, che sembra figlio dei Ramones ma più incattivito. Le canzoni di "Volume 1" parlano di rabbia, marginalità, disoccupazione, e sono tutte covers di brani di grandi gruppi punk italiani, legati soprattutto allo Oi! ed agli skinheads, fra cui Rough, Nabat, Coprofili, Plastic Surgery, Klasse Kriminale, Erode, Basta e Hope & Glory, interpretate con grande intensità e furia trascinante. Gli 80's sono un gruppo Oi! Punk romano formato nel primo scorcio del XXI secolo da membri dei Colonna Infame Skinhead (Paolo Petralia e Mauro, aka Angelfuck'80), storico gruppo Oi!-core romano composto da musicisti straight edge e skinhead, attivo nel corso degli anni '90 (e pare riformatosi intorno al 2010), e dei Plakkaggio HC (Chris Pomponi e Gabriele Calvano), formazione laziale fra HC, Oi! punk e metal. Il nuovo gruppo pubblica due album, "Volume 1" (2008) e "Volume II" (2012), ed un 7", "The 80's / Droga" (2012), tutti editi dalla romana Oi! Strike, legata alla SOA.
801 (roxy music)
801 Live (+ bonus lp)
Lp2 [edizione] ristampa stereo uk 1976 vinyl 180 / expression records
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Dopiio album, in vinile 180 grammi, ormai molto rara ristampa del 2012, ampliata a doppio album, con l' inserimento di un intero album inedito, copertina apribile, a differenza della prima tiratura su Island, inner sleeves con foto e note, catalogo VIN180LP022. Il secondo disco, aggiunto per l' occasione, e precedentemente inedito, include gli stessi nove brani di "801 Live" in versione registrate durante una session di prove effettuata il 23 agosto del 1976 agli Shepperton Studios, alcuni giorni prima del concerto di "801 Live". Ecco le note relative all' album "801 Live" nella sua forma originaria: Pubblicato nel novembre del 1976 prima di "Listen now" (1977, uscito a nome Phil Manzanera / 801), non entrato nelle classifiche inglesi, uscito in Usa solo nel 1978, il primo album degli 801, formati dal chitarrista dei Roxy Music Phil Manzanera dopo il temporaneo scioglimento di questi ultimi: suonarono solo tre concerti, tra l' agosto ed il settembre del 1976, e questo lp racconta una di quelle leggendarie serate, esattamente quella del 3 settembre 1976 alla Queen Elizabeth Hall. La formazione vedeva all' opera Eno e Simon Phillips, il bassista Bill McCormick (gia' con i Matching Mole di Robert Wyatt), il tastierista Francis Monkman ed il chitarrista slide Lloyd Watson. Il repertorio spazia in maniera incredibile, e va da "Lagrima" un pezzo per sola chitarra di Manzanera a "Tomorrow Never Knows", considerata una delle migliori cover dei Beatles mai realizzate in assoluto, poi tocca il jazz rock con "East of Asteroid", la psichedelia di "Rongwrong"; si sentono molto gli esperimenti con i nastri di Eno, come in "Sombre Reptiles", ma vi sono altri tre brani di Eno, ''Baby's on Fire'', ''Third Uncle'' e ''Miss Shapiro'' ed un brano dei Kinks, "You Really Got Me". Il disco rappresenta inoltre l'ultima performance veramente ''rock'' di Brian Eno. Un album assolutamente splendido e carico di sorprese.
A house
I am the greatest
Lp [edizione] originale stereo uk 1991 setanta
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima rara stampa inglese, copertina ruvida fronte retro con barcode 5021289700318, inner sleeve con testi, foto e sagomatura sul lato di apertura, label custom bianca con scritte stilizzate rosse e nere, catalogo SETLP3, groove message "zoppertunity / kinks" sul lato A e "where's ivonekoots" sul lato B (scritta quasi illeggibile), scritta "MPO" incisa sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1991 dalla Setanta nel Regno Unito e nel 1992 dalla Radioactive negli USA, il terzo album, successivo a "I want too much" (1990) e precedente "Wide eyed and ignorant" (1994). Prodotto da Edwyn Collins, cantante degli scozzesi Orange Juice, ed inciso con la collaborazione, fra gli altri, della violinista dei Mekons Susie Honeyman, "I am the greatest" è apprezzato dai cultori e dalla critica come uno dei migliori lavori del gruppo irlandese, che questa volta apre le danze con la graffiante e pungente "I don't care", che abbina chitarra acustica con taglienti arrangiamenti elettrici, ed ancora una volta spiazza l'ascoltatore con l'eccentrica e folkeggiante mid tempo di "You're too young", che sembra dirigersi tematicamente in direzione opposta rispetto al brano di apertura; continua a sorprendere la capacità degli A House di spaziare con sonorità ed atmosfere fra un brano e l'altro senza abbassare la qualità e mantenendo una coerenza di fondo. Altro brano che merita una menzione è "Take it easy on me", ma anche una delle loro poche (e relative) hits, "Endless art", energico brano che si regge fra una chitarra abrasiva ed un lamentoso violino, il cui testo è un elenco di artisti morti e delle rispettive date di nascita e di morte, cantato da Dave Couse con un approccio parlato. Gruppo dublinese attivo fra il 1985 ed il 1997, gli A House sono una delle bands più importanti espresse dal rock indipendente irlandese, amati da cultori e critici in patria, ma mai assurti alla fama mondiale degli U2 o mai così influenti come gli Undertones. Erano fronteggiati dal cantante e paroliere Dave Couse, autore di testi elaborati e ricchi di ironia, che trattano con intelligenza di temi sentimentali e culturali, il quale formava il nucleo della band insieme al chitarrista Fergal Bunbury ed al bassista Martin Healy. La loro musica era un brillante ed imprevedibile pop rock dai richiami folk rock, per quanto calati in un contesto modernamente post punk ed elettrificato. Debuttarono nel 1987 con il singolo autoprodotto "Kick me again, jesus", prima di firmare con la Blanco Y Negro, che nel 1988 dette alle stampe il loro primo album "On our bug fat merry-go-round", seguito nel 1990 da "I want too much", ottimi dischi che purtroppo non ottennero adeguato successo commerciale; il gruppo fu così lasciato dalla Blanco Y Negro e firmò con la Setanta, che pubblicò i successivi tre album in studio, partendo da "I am the greatest" (1991), che fruttò la prima hit per la band, il singolo "Take it easy on me" (1992), ma il successo si rivelò effimero, ed i due successivi lp "Wide eyed and ignorant" (1994) e "No more apologies" (1996), passarono quasi inosservati presso il pubblico. La band conserverà un alto status presso la critica musicale irlandese anche dopo il suo scioglimento.
A house
I want too much
Lp [edizione] originale stereo ger 1990 blanco y negro
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale rara stampa, pressata in Germania anche per il mercato inglese, copertina con barcode 09031-71316-10, inner sleeve con testi, label custom, doppio catalogo BYN22 / 9031-71316-1. Pubblicato nel 1990 dalla Blanco Y Negro nel Regno Unito e dalla Sire negli USA, il secondo album, successivo a "On our big fat merry-go-round" (1988) e precedente "I am the greatest" (1991). L'album si apre dolcemente con la deliziosa ballata elettroacustica "13 wonderful songs", bilanciata fra folk ed intelligente indie pop, ma l'ascoltatore viene presto spiazzato dall'incipit della title track, post punk elettrico, pulsante e carico di tensione: l' imprevedibilità della band rimane uno dei suoi punti di forza, anche perché le differenti soluzioni fra un brano e l'altro non vanno a discapito della qualità. "Pop intelligente" è un'etichetta che viene facile applicare a questo "I want too much", lavoro in cui è stata sottilineata da una parte della critica una significativa influenza degli Smiths e di Morrissey, per lo meno nel sound, oltre a qualche affinita' con i primi James, ma il cantante e paroliere Dave Couse possiede una propria distinta personalità nel cantato, qui ancor più ricco di spunti diversi rispetto all'esordio, e nella composizione dei testi, mentre il gruppo continua a sorprendere per la capacità di diversificare con successo il proprio sound fra un brano e l'altro. Gruppo dublinese attivo fra il 1985 ed il 1997, gli A House sono una delle bands più importanti espresse dal rock indipendente irlandese, amati da cultori e critici in patria, ma mai assurti alla fama mondiale degli U2 o mai così influenti come gli Undertones. Erano fronteggiati dal cantante e paroliere Dave Couse, autore di testi elaborati e ricchi di ironia, che trattano con intelligenza di temi sentimentali e culturali, il quale formava il nucleo della band insieme al chitarrista Fergal Bunbury ed al bassista Martin Healy. La loro musica era un brillante ed imprevedibile pop rock dai richiami folk rock, per quanto calati in un contesto modernamente post punk ed elettrificato. Debuttarono nel 1987 con il singolo autoprodotto "Kick me again, jesus", prima di firmare con la Blanco Y Negro, che nel 1988 dette alle stampe il loro primo album "On our bug fat merry-go-round", seguito nel 1990 da "I want too much", ottimi dischi che purtroppo non ottennero adeguato successo commerciale; il gruppo fu così lasciato dalla Blanco Y Negro e firmò con la Setanta, che pubblicò i successivi tre album in studio, partendo da "I am the greatest" (1991), che fruttò la prima hit per la band, il singolo "Take it easy on me" (1992), ma il successo si rivelò effimero, ed i due successivi lp "Wide eyed and ignorant" (1994) e "No more apologies" (1996), passarono quasi inosservati presso il pubblico. La band conserverà un alto status presso la critica musicale irlandese anche dopo il suo scioglimento.
A house
On our big fat merry-go-round
Lp [edizione] originale stereo ger 1988 blanco y negro
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa, pressata in Germania anche per il mercato inglese, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con crediti, label custom azzurra, marchi GEMA/BIEM a sinistra, doppio catalogo BYN18 / 244079-1. Pubblicato nel 1988 dalla Blanco Y Negro nel Regno Unito e dalla Sire negli USA, il primo album, precedente "I want too much" (1990). Prodotto da Stock, Aitken & Waterman, il primo lp degli A House è una eccellente ed efficace sintesi fra un sound espansivo e chitarristico, affine agli U2 della seconda metà degli anni '80, ma con un maggiore tocco folk rock (seppure ammodernato ed elettrico, non distante in qualche brano dai coevi lavori dei James), ed un approccio compositivo dei testi raffinato e ricco di pungente ironia, cantato con la personale voce, dal carisma composto per quanto emotivamente espressivo, di Dave Couse (che fa pensare talora ad un Bono più raffinato e meno drammatico); la scaletta dei brani presenta una notevole ricchezza di sfumature fra un brano e l'altro, pur mantenendo una chiara coerenza (piacevole il sound "jangly" della chitarra presente in molti pezzi, ma non troppo in primo piano). Un disco che avrebbe meritato maggior successo, da riscoprire. Gruppo dublinese attivo fra il 1985 ed il 1997, gli A House sono una delle bands più importanti espresse dal rock indipendente irlandese, amati da cultori e critici in patria, ma mai assurti alla fama mondiale degli U2 o mai così influenti come gli Undertones. Erano fronteggiati dal cantante e paroliere Dave Couse, autore di testi elaborati e ricchi di ironia, che trattano con intelligenza di temi sentimentali e culturali, il quale formava il nucleo della band insieme al chitarrista Fergal Bunbury ed al bassista Martin Healy. La loro musica era un brillante ed imprevedibile pop rock dai richiami folk rock, per quanto calati in un contesto modernamente post punk ed elettrificato. Debuttarono nel 1987 con il singolo autoprodotto "Kick me again, jesus", prima di firmare con la Blanco Y Negro, che nel 1988 dette alle stampe il loro primo album "On our bug fat merry-go-round", seguito nel 1990 da "I want too much", ottimi dischi che purtroppo non ottennero adeguato successo commerciale; il gruppo fu così lasciato dalla Blanco Y Negro e firmò con la Setanta, che pubblicò i successivi tre album in studio, partendo da "I am the greatest" (1991), che fruttò la prima hit per la band, il singolo "Take it easy on me" (1992), ma il successo si rivelò effimero, ed i due successivi lp "Wide eyed and ignorant" (1994) e "No more apologies" (1996), passarono quasi inosservati presso il pubblico. La band conserverà un alto status presso la critica musicale irlandese anche dopo il suo scioglimento.
A house
Wide eyed and ignorant
Lp [edizione] originale stereo uk 1994 setanta
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima rara stampa inglese, copertina lucida fronte retro con vinile estraibile dall'alto e con barcode 724382935513, inner sleeve con note, foto e sagomatura sul lato di apertura, label custom arancione, rosa e nera con artwork diverso su ciascuna facciata, catalogo 7243 8 29355 1 3. Pubblicato nel 1994 dalla Setanta nel Regno Unito e nel 1995 dalla Radioactive negli USA, il quarto album, successivo a "I am the greatest" (1991) e precedente "No more apologies" (1996). Prodotto in buona parte da Edwyn Collins, cantante degli scozzesi Orange Juice che aveva curato la produzione del precedente lp (alcuni brani sono qui prodotti da altri, in particolare da Phil Thornalley), e che qui appoggia gli A House suonando vari strumenti (chitarra acustica, armonica, alcune tastiere), "Wide eyed and ignorant" prosegue e matura il valido lavoro condotto con l'ottimo "I am the greatest". Il gruppo come sempre stupisce cambiando radicalmente stile ed atmosfera fra un brano e l'altro: qui si comincia con la malinconia acustica di "Intro", che esplode poi inaspettatamente con il festoso pop soul corale (con tanto di ottoni squillanti) di "Here come the good times", ed ancora subito una virata con l'autunnale e riflessiva "She keeps me humble", cullata da arrangiamenti di archi. Dave Couse intreccia nei suoi testi ironia, sentimenti e riflessione, raggiungendo effetti molto toccanti nella dolente "Why me?", e cantando come suo solito con un approccio versatile che passa da gentili e cullanti vocalizzi ad espressioni più stridenti e tese, oppure solari ed esuberanti o ancora allo "spoken word". L'album contiene la loro più "grande" hit, il singolo "Here come the good times", giunto ad una strabiliante 37esima posizione in classifica nel Regno Unito; ancora una volta il gruppo ha mietuto meno successo di quanto avrebbe meritato. Gruppo dublinese attivo fra il 1985 ed il 1997, gli A House sono una delle bands più importanti espresse dal rock indipendente irlandese, amati da cultori e critici in patria, ma mai assurti alla fama mondiale degli U2 o mai così influenti come gli Undertones. Erano fronteggiati dal cantante e paroliere Dave Couse, autore di testi elaborati e ricchi di ironia, che trattano con intelligenza di temi sentimentali e culturali, il quale formava il nucleo della band insieme al chitarrista Fergal Bunbury ed al bassista Martin Healy. La loro musica era un brillante ed imprevedibile pop rock dai richiami folk rock, per quanto calati in un contesto modernamente post punk ed elettrificato. Debuttarono nel 1987 con il singolo autoprodotto "Kick me again, jesus", prima di firmare con la Blanco Y Negro, che nel 1988 dette alle stampe il loro primo album "On our bug fat merry-go-round", seguito nel 1990 da "I want too much", ottimi dischi che purtroppo non ottennero adeguato successo commerciale; il gruppo fu così lasciato dalla Blanco Y Negro e firmò con la Setanta, che pubblicò i successivi tre album in studio, partendo da "I am the greatest" (1991), che fruttò la prima hit per la band, il singolo "Take it easy on me" (1992), ma il successo si rivelò effimero, ed i due successivi lp "Wide eyed and ignorant" (1994) e "No more apologies" (1996), passarono quasi inosservati presso il pubblico. La band conserverà un alto status presso la critica musicale irlandese anche dopo il suo scioglimento.
A tribe called quest
Midnight marauders
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1993 jive
hip-hop
hip-hop
Copertina liscia a busta, label bianca con scritte nere, scritte e disegni neri intorno al foro centrale su di una facciata. Ristampa del terzo album degli A Tribe Called Quest, originariamente pubblicato dalla Jive nel 1993, uscito dopo ''The low end theory'' (1991) e prima di ''Beats, rhymes & life'' (1996). Un altro grande successo di critica e di vendite dopo i due apprezzati lp precedenti, ''Midnight marauders'' presenta uno spostamento verso sonorita' funk morbide e fluide rispetto ai maggiori influssi jazz di ''The low end theory''. L'album e' contraddistinto da toni riflessivi sia dal punto di vista vocale che strumentale, senza trascurare l'ironia ed i taglienti commenti sociali; venature jazz ancora presenti si intrecciano con sonorita' ipnotiche e cerebrali. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento avvenuto nel 1998.
A tribe called quest
People's Instinctive Travels And The Paths Of Rhythm
lp [edizione] nuovo stereo eu 1990 jive / private
hip-hop
hip-hop
Ristampa private press, pressoche' identica alla originaria rara versione del disco, uscita come singolo album con undici brani (e solo piu' tardi ampliata a doppio album con tre brani aggiunti). Pubblicato nell'aprile del 1990 dalla Jive, giunto alla 93esima posizione nella classifica Billboard 200 negli USA, questo e' lo storico album d'esordio degli A Tribe Called Quest, precedente ''The low end theory'' (1991). L'innovativo gruppo hip hop americano inizio' la sua avventura discografica con questo album straordinario, vera deflagrazione di creativita', difficilmente eguagliata nella storia dell' hip hop, seguendo in parte la strada tracciata l'anno precedente dall'esordio dei De La Soul, con testi ironici e riflessivi in alternativa al machismo del gangsta e basi musicali fluide che pescano i loro campionamenti dal jazz piuttosto che da James Brown. Tutto cio' contribuisce all'atmosfera rilassata che permea il disco, che tuttavia non nasconde la volonta' del gruppo di lanciare messaggi con il suo rap, senza rinunciare al senso dell'umorismo. Uno dei dischi principali nella prima fioritura dello hip hop alternativo del decennio. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento, poi rivelatosi solo momentaneo, avvenuto nel 1998.
Aa.vv (primitive r'n'r & blues
songs the cramps taught us vol.2
lp [edizione] originale stereo eec 1956 cato
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
l' originale stampa, copertina semilucida, con il retro che presenta la riproduzione di un flipback in posizione invertita (a sinistra quindi e non a destra), etichetta rossa e bianca, catalogo CATO-LP002; pubblicato nel 2006, il secondo volume della favolosa serie con magnifici brani (qui sono 14) scelti tra i tanti reinterpretati nel corso degli anni dai grandi Cramps, ma originariamente su spesso oscurissimi singoli pubblicati tra la meta' degli anni '50 e la meta' degli anni '60. La band originaria dell' Ohio, poi stabilitasi a New York, e' stata forse la principale responsabile dell riscoperta negli ultimi decenni di un ricco, inesauribile patrimonio musicale, tra grezzo e viscerale blues e primitivo rock'n'roll, tra il surf piu' selvaggio ed il primo garage punk. Ed allora, niente di meglio che sentire, uno dopo l' altro, questi classici, spesso davvero "perduti", che in pochi hanno sentito se non nelle versioni fornite, bonta' loro, dagli stessi Cramps. Si inizia con la "Green Door" di Jim Lowe, ammiccante pop song assai carina ma davvero reinventata dai Cramps nel loro secondo album "Psychedelic Album"; "She Said" dell' intramontabile Hasil Hadkins e' tra le cose piu' selvagge, zozze e primitive che abbiano mai visto la luce, il rock'n'roll nel suo stadio primordiale ed animalesco, ridotto ai minimi termini, assolutamente travolgente; delizioso classico minore del rockabilly degli anni 50 e' "Save It" di Mel Robbins; imperdibile la "Uranium Rock" di Warren Smith, tra i piu' bei singoli "minori" del catalogo Sun; pressocche' sconosciuta "Chicken" degli Spark Lungs, gemma di travolgente rock'n'roll tratta da un album altrimenti mediocre; la passione dei Cramps per il leggendario Charlie Feathers e' testimoniata dal fatto che la band sia andata a pescare l' ennesimo suo brano da coverizzare persino in un' oscuro singolo del '76, lenta ballata acustica di matrice country che ancora una volta ne dimostra il grande talento; scarna e primitiva e' "Blue Moon Baby", tra i piccoli grandi singoli di Dave "Diddle" Day, alle radici del suono Cramps; "Georgia Lee Brown" e' ripescata dal retro di un singolo del '62 di Jackie Lee Cochran, scintillante ballata rock'n'roll con un tocco di esotismo; la deliziosa "Get Off The Road", piccolo gioiellino di 60's guitar pop, grezza e primitiva, e' tratta dalla colonna sonora del cult film "She Devils On Wheels", per la regia del maestro del gore Herschell Gordon Lewis che pare abbia anche scritto il testo del brano, mentre alla band del figlio Robert, la R.Lewis Band, e' accreditata la canzone; bellissima "Give Me A Woman" di Andy Starr, magistrale ballata rockabilly risalente all' anno di grazia 1956; "Bop Pills" di Macy Skip Skipper fu anch'essa registrata nel '56 ma rimase per anni inspiegabilmente inedita; "Shortnin' Bread" e' una vecchia canzone popolare per bambini che i Readymen rileggono stravolgendola, in una versione anfetaminica e decisamente sopra le righe; assolutamente favolosa e' versione di "Muleskinner Blues" di Jimmy Rodgers che i Fendermen, in un singolo del 1960, reinventano genialmente, tirandone fuori un selvaggio rockabilly, con il cantante a fare il verso tanto ai grandi cantanti rock'n'roll quanto ai canti "yodel" che Rodgers voleva omaggiare quando scrisse il brano; ed altrettanto favolosa e' la "Her Love Rubbed Off" di Carl Perkins, del 1957, grandissima interpretazione da parte dell' autore di "Blue Suede Shoes". imperdibile.
Aa.vv (primitive r'n'r & blues
songs the cramps taught us vol.4
lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 cato
blues rnr coun
blues rnr coun
copertina semilucida con barcode, etichetta bianca e arancio, catalogo CATO-LP004; uscito nel 2010, il quarto volume della favolosa serie con magnifici brani (qui sono 14) scelti tra i tanti reinterpretati nel corso degli anni dai grandi Cramps del compianto Lux Interior, ma originariamente su spesso oscurissimi singoli pubblicati tra la meta' degli anni '50 e la meta' degli anni '60. La band originaria dell' Ohio, poi stabilitasi a New York, e' stata forse la principale responsabile dell riscoperta negli ultimi decenni di un ricco, inesauribile patrimonio musicale, tra grezzo e viscerale blues e primitivo rock'n'roll, tra il surf piu' selvaggio ed il primo garage punk. Ed allora, niente di meglio che sentire, uno dopo l' altro, questi classici, spesso davvero "perduti", che in pochi hanno sentito se non nelle versioni fornite, bonta' loro, dagli stessi Cramps. Ecco la lista completa dei brani: 1 Dwight Pullen - Sunglasses After Dark / 2 Bo Diddley - Dancing Girl / 3 Third Bardo, The - I'm Five Years Ahead Of My Time / 4 Jett Powers - Go Girl Go / 5 Dale Hawkins - Tornado / 6 Andre Williams - Bacon Fat / 7 Flames - The Bird / 8 Buddy Love - Heartbreak Hotel / 9 Glen Glenn - Everybody's Movin / 10 Bill Allen - Please Give Me Something / 11 3 Aces & A Joker - Booze Party / 12 Sonny Burgess - Red Headed Woman / 13 Count Five - Psychotic Reaction / 14 Nat Couty - Woodpecker Rock.
Aa.vv. (blues)
confessin' the blues - volume 1
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1950 bmg
blues rnr coun
blues rnr coun
Doppio album, copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, inner sleeves, catalogo 155DLP1. Pubbicata nel 2018, questa bellissima raccolta (di cui parte dei proventi sono stati destinati alla Willie Doxon's Blues Heaven Foundation), che ha visto il coinvolgimento nella scelta dei brani dei Rolling Stones ed il cui artwork di copertina e' curato da Ronnie Wood, contiene ventuno brani di blues e r'n'b, che e' facile identificare come primarie influenze nella musica della grande band inglese. Un viaggio imperdibile per i neofiti e non solo nella storia della "musica del diavolo"I. Questa la lista completa dei brani: A1 Muddy Waters – Rollin' Stone / A2 Howlin' Wolf - Little Red Rooster (Aka The Red Rooster) / A3 Elmore James w/ Sonny Boy Williamson – Dust My Broom / A4 Slim Harpo – I'm A King Bee / A5 Bo Diddley – You Can't Judge A Book By Its Cover / A6 Chuck Berry – Little Queenie / B1 John Lee Hooker – Boogie Chillen / B2 Little Walter – I Hate To See You Go / B3 Jimmy Reed – Bright Lights, Big City / B4 Robert Johnson – Love In Vain Blues / B5 Fred McDowell – You Gotta Move / C1 Howlin' Wolf – Just Like I Treat You / C2 Eddie Taylor – Ride'Em On Down / C3 Little Walter – Blue And Lonesome / C4 Lightning Slim – Hoodoo Blues / C5 Bo Diddley – Crawdad / D1 Little Walter – Just Your Fool D2 Magic Sam – All Your Love D3 Big Maceo – Worried Life Blues / D4 Amos Milburn – Down The Road Apiece / D5 Jay McShann & Walter Brown – Confessin The Blues.
Aa.vv. (blues)
confessin' the blues - volume 2
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1950 bmg
blues rnr coun
blues rnr coun
Doppio album, copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, inner sleeves, catalogo 255DLP2. Pubbicata nel novembre 2018, il secondo ed ultimo volume di questa bellissima raccolta (di cui parte dei proventi sono stati destinati alla Willie Doxon's Blues Heaven Foundation), che ha visto il coinvolgimento nella scelta dei brani dei Rolling Stones ed il cui artwork di copertina e' curato da Ronnie Wood, contiene altri ventuno brani di blues e r'n'b, che e' facile identificare come primarie influenze nella musica della grande band inglese. Un viaggio imperdibile per i neofiti e non solo nella storia della "musica del diavolo"I. Questa la lista completa dei brani: A1 Muddy Waters – I Just Want To Make Love To You / A2 Jimmy Reed – Little Rain / A3 Little Walter – I Got To Go A4 Bo Diddley – Mona / A5 B.B. King – Rock Me Baby / B1 Chuck Berry – Carol / B2 Boy Blue - Boogie Children / B3 Billy Boy Arnold – Don’t Stay Out All Night / B4 Little Johnny Taylor – Everybody Knows About My Good Thing (Part 1) / B5 Otis Rush – I Can’t Quit You Baby / B6 Muddy Waters – I Want To Be Loved / C1 Big Bill Broonzy – Key To The Highway / C2 Robert Johnson – Stop Breakin’ Down Blues / C3 Robert Wilkins – The Prodigal Son / C4 Howlin' Wolf – Commit A Crime (1991 Chess Box Version) / C5 Elmore James & His Broomdusters – Blues Before Sunrise / D1 Howlin' Wolf – Little Baby / D2 Dale Hawkins – Susie Q / D3 Eddie Taylor – Bad Boy / D4 Buddy Guy – Damn Right, I’ve Got The Blues / D5 Muddy Waters – Mannish Boy.
Aa.vv. (coil, current 93, nurse with wound...)
The fight is on
Lp [edizione] originale stereo bel 1985 l.a.y.l.a.h. Antirecord
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima molto rara stampa pressata in esclusiva dalla belga L.a.y.l.a.h. Antirecord, copertina ruvida fronte retro senza barcode, nella versione con sfondo nero, inner sleeve con note (la seconda stampa del 1988 avra' un inserto invece dell' inner sleeve), label nera con scritte bianche e numero di indicazione della facciata in marrone sullo sfondo, catalogo LAY 10, "LAY 10-A//57091-1 THE FIGHT IS ON" e "LAY 10-B//57092-1 BE PURE... BE VIGILANT... BEHAVE..." incisi sul trail off delle rispettive facciate. Pubblicata dalla LAYLAH nel 1985, questa storica raccolta mette insieme praticamente la crema della musica industrial del periodo, con brani precedentemente inediti (almeno su vinile) di Current 93, Robert Haigh e Coil, per citarne alcuni. Un documento variegato sulla situazione della scena industrial del periodo, con brani inevitabilmente diversi nello stile ma accomunati da atmosfere oscure e siderali, che siano le suggestioni medievaleggianti dei Current 93, i deliri a meta' strada fra Suicide e techno dei Coil o le derive ''cameristiche'' di Robert Haigh. Questa la scaletta dei brani, all'epoca inediti: Coil, ''Sicktone''; Current 93, ''A visit to dogland''; Hafler Trio, ''Blanket (level approach); Robert Haigh, ''Music for piano''; Lustmord, ''Invocation of shiva'', ''Dreams of dead names''; Nurse With Wound, ''Stick that chick and you'll feel my steel through your last meal''; Organum, ''Talon'', ''Veil''.
Aa.vv. (ecuador 60's)
A heart in splinters - more from the caife label, quito, 1960-68
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1960 honest jon's
world
world
Vinile doppio, copertina apribile, libretto con note in lingue spagnola ed inglese, catalogo HJRLP85. Pubblicata nel 2021 dalla Honest Jon's, questa antologia compila ventisei rari brani tratti da dischi originariamente pubblicati fra il 1960 ed il 1968 dalla label ecuadoregna Caife, e rimette in luce un lato più provocatorio (per i tempi e per i luoghi) della musica popolare del paese latino americano degli anni '60; interpreti sia maschili che femminili, che espromono splendide ballate acustiche o elettroacustiche dal sapore dolceamaro, fra dolore e forza. Ascoltiamo interpreti come le cantanti Gladys Viera ed Olga Gutierrez, provenienti dall'Argentina; la Orquesta Nacional, con i brani "Ponchito al hombro", che fonde arie tipicamente latino americane con un organo dal sapore exotica, e la malinconica e struggente "Atahualpa", dai tratti quasi sperimentali; il violino dal sapore gitano di Raul Emiliani, musicista italiano stabilitosi a Quito dopo la seconda guerra mondiale; l'ammaliante brano per solo organo di Lucio Munoz, che fonde arie latine con suggestioni affini alle colonne sonore del cinema italiano degli anni '60. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Olga Gutierrez - A Veces He Pensado 2. Hermanas Mendoza Suasti - Alas De Sombra 3. Benítez Y Valencia - Amor En Tus Ojos 4. Caspi Shungo - Mal Pago 5. Gladys Viera - Palomita Cuculi 6. Orquesta Nacional - Ponchito Al Hombro; SIDE 2: 1. Lida Uquillas - Tengo Un Amor 2. Los Iñaquingas - Blanco Lirio 3. Segundo Bautista - La Naranja 4. Benítez Y Valencia - Lindos Ojos 5. Los Barrieros - Siendo Triste Vivo Alegre 6. Segundo Bautista – Soledad; SIDE 3: 1. Raul Emiliani Y Héctor Bonilla - Imploracion Indigena 2. Caspi Shungo - Indio Soy 3. Duo Aguayo Huayamabe - Mi Ultima Ilusion 4. Conjunto CAIFE – Huasipichay 5. Hermanas Mendoza Suasti - Para Ti 6. Olga Gutierrez – Despedida 7. Lucho Muñoz – Lamparilla; SIDE 4: 1. Duo Hermanos Valencia - Destrozado Corazon 2. Luis Alberto Valencia - Toro Barroso 3. Los Barrieros - Ashcu De Primo 4. Duo Aguayo Huayamabe - Panuelo De Penas 5. Hermanas Mendoza Suasti - Alma Enamorada 6. Benítez Y Valencia – Lamparilla 7. Orquesta Nacional – Atahualpa.
Aa.vv. (folk gabon)
Gabon - musica da un microcosmo equatoriale
Lp [edizione] originale stereo ita 1973 albatros
[vinile] Excellent [copertina] Very good world
[vinile] Excellent [copertina] Very good world
prima stampa italiana, pubblicata nel 1975 dalla Albatros con copertina diversa da quella USA, copertina con leggeri segni di usura, completa di libretto di sedici pagine con note musicologiche, foto e testi, label rossa con scritte bianche lungo il bordo e nere al centro, logo Albatros bianco in alto, catalogo VPA8232, data sul trail off 14/3/75, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa l' intero cerchio centrale. Inizialmente pubblicata nel 1973 dalla Folkways negli USA, con il titolo di "Music from an equatorial microcosm", e poi nel 1975 in Italia dalla Albatros in questa edizione intitolata "Gabon - musica da un microcosmo equatoriale", questo album è frutto di una ricerca etnomusicologica condotta sul campo da James W. Fernandez, autore anche delle ricche note etnografiche e musicologiche, con le quali illustra i tratti dei culti bwiti e mbiri praticati dall'etnia Fang del Gabon, originariamente basata in Camerum e poi migrata nelle foreste gabonesi fra il '500 ed il '700. Il culto bwiti ha un'origine relativamente moderna e si è sviluppato in particolare nel corso del '900, ma ha le sue radici nei culti degli antenati e nelle religioni ancestrali della popolazione locale, mentre lo mbiri è basato soprattutto su finalità terapeutiche e curative. La musica bwiti, dall'andamento ipnotizzante e circolare, animata da un canto intenso e mistico, è suonata principalmente con l'arpa ad otto corde ngombi, con i tamburi ngeme e nku, con i risuonatori di bambù obaka e con l'arco musicale ad ima corda sola beng. Questi i brani presenti: "Musica Di Preparazione Al Culto Eseguita Con L'arpa", "Musica Di Preparazione Al Culto Eseguita Con Due Arpe", "Canto Mbiri Con Arpa", "Canto Mbiri Con Arpa (2)", "Canto Minkin", "Canto Njimba", "Canto Minkin Per Il Primo Ingresso Nella Cappella", "Tredici Canti Minkin Per L'ingresso Nella Cappella", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canti Obango", "Otto Canti Mwanga E Quattro Preghiere Alla Sorella Di Dio", "Canto Yombo Riservato Alle Donne", "Cinque Canti Yombo Riservati Alle Donne", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Morte E Dell'annientamento", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Morte E Dell'annientamento", "Danza Obango", "Tre Canti Concatenati Dell'arpa Della Strada Della Morte", "Danza Obango Della Strada Della Morte", "Danza Obango Della Strada Della Morte", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Morte".
Aa.vv. (heavy metal)
Green metal
Lp [edizione] originale stereo uk 1985 metal masters
[vinile] Excellent [copertina] Very good heavy metal
[vinile] Excellent [copertina] Very good heavy metal
l' originale rara stampa inglese, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) semilucida con distribuzione Pinnacle sul retro e senza barcode, label argento con scritte nere e logo Metal Masters nero ed argento in alto, catalogo METALPS107. Pubblicata nel 1985 dalla Metal Masters nel Regno Unito e dalla Crashed in Irlanda, "Green metal" è una compilation manifesto della poco conosciuta scena heavy metal irlandese di metà anni '80, e compila brani quasi tutti inediti (solo quelli dei Blackwych furono poi editi anche sul loro unico album "Out of control" del 1986), incisi da sette diverse bands o artisti solisti, molti dei quali non pubblicarono alcunché oppure qualche raro singolo nel corso della loro carriera. L'Irlanda non era aliena da sonorità rock dure, come ben dimostrano i grandi Thin Lizzy, la più famosa band hard rock dell'isola, oppure il dinamitardo punk dei primi Stiff Little Fingers; questo lp si concentra su uno stile più propriamente metal, con gruppi come gli Assassin, metal melodico fronteggiati dalla voce androgina di un giovanissimo cantante, il diciassettenne Dave Byrne, poi autori di un solo rarissimo singolo uscito nel 1987 e prodotto da Fast Eddie Clarke dei Motorhead; i Blackwych, più cattivi e tirati ma altrettanto anthemici, gli unici insieme ai Trojan a pubblicare un album; la veterana cantante April South, che riapparve in questa occasione dopo un periodo di relativo silenzio, con due pezzi fra hard rock e metal melodico; i dublinesi Kruger, grezzi e stradaioli, che non riuscirono a pubblicare alcun disco, così come gli Stonesnipe, da Drogheda, più lenti e malinconici, e gli Speed, da Ardee, spinti da un solido boogie fra hard e metal; chiudono la scaletta i due brani dei Trojan, dalla grezza qualità di registrazione, ispirati dalla NWOBHM. Questa la scaletta: Assassin, "Don't run for cover", "UXB"; Blackwych, "Metal mania", "Out of control"; April South, "Oro se do bheatha bhaile", "Rock'n'roll rodeo"; Kruger, "Firefight", "Thunder on the plains"; Stonesnipe, "A change from yesterday"; Speed, "A real live wire"; Trojan, "Soldier's song", "Charge of the night brigade".
Aa.vv. (iggy pop, black flag, plugz, fear, circle jerks...)
Repo Man (Music From The Original Motion Picture Soundtrack)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1984 kojack records
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2022, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel 1984, questo album e' la colonna sonora del film "Repo Man" di Alex Cox, curioso debutto alla regia di Alex Cox, con Harry Dean Stanton ed Emilio Estevez, tra gli altri, nel cast. Il film e' stato forse dimenticato, giustamente o meno, ma non la colonna sonora, alla quale hanno partecipato diversi esponenti della scena di Los Angeles, tra cui Plugz, Black Flag, Circle Jerks e Suicidal Tendencies, oltre ad Iggy Pop, quest' ultimo con l' efficace brano che prende il titolo proprio dal film, appositamente registrato per l' occasione. Esclusive della colonna sonora anche la cover (ampiamente trasfigurata) di "Pablo Picasso" di Jonathan Richman riletta dai Burning Sensations dell' ex Motels Tim McGovern, ed anche "Bad Man" degli effimeri Juicy Bananas di Zander Schloss, anche attore nel film, in procinto di entrare nei Circle Jerks (poi sara' anche nella band di Joe Strummer) ed ancora "Hombre Secreto (divertente cover in lingua ispanica di "Secret Agent Man)" e "Reel Teen" dei Plugz; inoltre i due brani dei Circle Jerks sono presenti n versioni parecchio diverse da quelle gia' nel loro album "Golden Shower of Hits" del 1983. Questa la lista completa dei brani: Iggy Pop "Repo Man", Black Flag "TV Party", Suicidal Tendencies "Institutionalized", Circle Jerks "Coup D'Etat", Plugz "El Clavo Y La Cruz", Burning Sensations "Pablo Picasso", Fear "Let's Have A War", Circle Jerks "When The Shit Hits The Fan", Plugz "Hombre Secreto (Secret Agent Man)", Juicy Bananas "Bad Man", Plugz "Reel Ten".
Aa.vv. (jazz)
Other side of blue note 1500 series (3lp box + booklet)
LPBOX [edizione] originale stereo jap 1948 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima molto rara stampa, pressata solo in Giappone, cofanetto con artwork applicato tramite foglio "textured" incollato sul fronte e su parte del retro, senza barcode, con prezzo di 6.000 yen sul retro in basso, vinile triplo, splendido libretto di sedici pagine formato 12" con note a cura di Michael Cuscuna in lingue inglese e giapponese, e crediti di tutte le sessioni dei brani compilati, label bianca e blu Blue Note, catalogo BNJ61008-10. Pubblicato nel 1984 dalla Blue Note solo in Giappone, nell'ambito della serie di pubblicazioni "Blue Note BLP 1500 Series" realizzate dalla Toshiba EMI, che fra il 1984 ed il 1985 riportarono alla luce una mole impressionante di incisioni inedite dagli archivi della storica label jazz statunitense Blue Note. Questo cofanetto, prodotto da Michael Cuscuna, il quale fu, fra il 1975 ed il 1981, protagonista della riscoperta di moltissime registrazioni inedite della Blue Note, contiene tre lp di materiale inedito inciso fra il 1948 ed il 1958, tratto da sessioni prodotte da Alfred Lion. I brani sono documentati, dallo stesso Cuscuna, uno ad uno sul libretto allegato, contenente date, luoghi e musicisti partecipanti alle rispettive sessioni: si tratta di pezzi lasciati fuori dalle pubblicazioni definitive della Blue Note e di versioni alternative di brani editi, dalla qualità sonora pari a quella dei dischi pubblicati all'epoca dall'etichetta newyorchese, e forniscono uno splendido compendio per gli appassionati dell'etichetta, fra le più importanti in assoluto per la storia del jazz. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: Tadd Dameron Septet, "I Think I'll Go Away" (13/9/48); Howard McGhee – Fats Navarro Boptet, "The Skunk (Alternate Take)" (11/10/48); Loud Donaldson Quartet, "The Things We Did Last Summer" (20/6/52); Bud Powell Trio, "Reets And I (Alternate Take)" (14/8/53), "Collard Greens And Black Eyed Peas (Alternate Take)" (14/8/53); Lou Donaldson Sextet, "After You've Gone" (22/8/54); Kenny Dorham Sextet, "K.D.'s Cab Ride" (30/1/55); Kenny Burrell Quintet, "My Heart Stood Still" (12/3/56); Johnny Griffin Quartet, "The Way You Look Tonight" (17/4/56), "Cherokee" (17/4/56); Herbie Nichols Trio, "Argumentative Variation" (19/4/56), "Rife Primatif" (19/4/56); Thad Jones & Kenny Burrell, "Something To Remember You By" (9/7/56); Jutta Hipp Quintet, "These Foolish Things" (28/7/56), "Z's Wonderful" (28/7/56); Lou Donaldson Quintet, "There Will Be Another You (Mono Take)" (9/6/57); Paul Chambers Quartet, "Untitled" (14/7/57); Bud Powell Trio, "Blue Pearl (Alternate Take)" (3/8/57); Johnny Griffin Quartet, "I Remember You" (23/10/57); Lee Morgan Quartet, "Untitled" (18/11/57); Louis Smith Quintet, "Tunesmith" (30/3/58), "Au Privave" (30/3/58); Bennie Green Sextet, "Soul Stirrin' (Mono Take)" (28/4/58); Cannonball Adderley Quintet, "Alison's Uncle" (9/5/58); Kenny Burrell Septet, "I Never Knew" (14/5/58); Bud Powell Trio, "John's Abbey (Alternate Take)" (28/5/58).
Aa.vv. (mutantes, gil, veloso, costa...)
tropicalia ou panis et circencis
lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 lilith
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura del 1968, in vinile 180 grammi, con allegata la versione in cd dell'album, copetina senza codice a barre. Si tratta di uno dei piu' leggendari e celebrati lavori degli anni '60, non una sempice compilation, ma l' album che sanci' la nascita del movimento ''Tropicalia'', vero trampolino di lancio per molti degli artisti che avrebbero fatto la storia della musica brasiliana nei decenni successivi, il movimento, si prefiggeva la rinascita della musica brasiliana, e per la prima volta contaminarono con gli strumenti elettrici ed uno spirito propriamente ''rock'' il pop esotico con la psychedelia, la samba, la bossa nova, ed altri generi ancora piu' popolari della musica sudamericana. Tropicalia non solo include brani dei piu' importanti artisti del movimento (Gilberto Gil, Os Mutantes, Caetano Veloso, Gal Costa), ma presenta un grande numero di collaborazioni tra questi ed altri musicisti, diverse delle quali passate alla storia come veri accadimenti e capolavori. Quasi tutte le originali realizzazioni della Tropicalia sono purtroppo fuori catalogo, ma questo vero e proprio manifesto dara' un idea piu' che chiara di cosa fosse questo movimento artistico e del perche' oggi sia cosi' celebrato. Ecco la lista dei brani "Miserere N¢bis" - Gilberto Gil, "CoracÆo Materno" - Caetano Veloso, "Panis et Circenses" - Mutantes, "Lindon‚ia" - Nara Leao, "Parque Industrial" - Gilberto Gil, Caetano Veloso, Gal Costa, "Gel‚ia Geral" - Gilberto Gil, "Baby" - Gal Costa, Caetano Veloso, "Trˆs Caravelas" (Las Trˆs Carabelas) - Caetano Veloso, Gilberto Gil, "Enquanto Seu Lobo NÆo Vem" - Caetano Veloso, "MamÆe Coragem" - Gal Costa, "Bat Macumba" - Gilberto Gil, "Hino Do Senhor Do Bonfim Da Bahia" - Caetano Veloso, Gilberto Gil, Gal Costa.
Aa.vv. (new wave, experimental)
Femirama (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 munster
punk new wave
punk new wave
Vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre, riproduzione dell'inserto originario. Ristampa del 2023 ad opera della Munster, la prima in assoluto e pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicata nel 1986 dalla label spagnola Auxilio de Cientos, questa compilation è un manifesto del post punk e della sperimentazione al femminile europea e nordamericana dei primi anni '80: raccoglie undici tracce di artiste dall'approccio avventuroso ed incompromissorio alla musica elettronica e non, spaziando fra inedite sperimentazioni elettroacustiche e vocali, sconquassi industrial, collage sonoro, minimal synth ed astrattismo. Ascoltiamo artiste come Wendy Chambers, dal New Jersey, fra "non musica" e field recordings; la canadese Emily Faryna, artista di culto davvero poco conosciuta, al di fuori dei ristretti circoli degli appassionati di minimal synth e della cosiddetta ''cassette culture'', e la cui musica, elettronica, minimale e decisamente dark nelle atmosfere (e nella voce effettata dell'autrice stessa), potrebbe essere definita come un versione minimal synth/sperimentale dei Siouxsie And The Banshees; la spagnola Neo Zelanda, alias Ani Zinc, membro dei Disegno Corbusier e rinomata in particolare per i suoi esperimenti con la voce con effetti distorcenti e loops; Sue Ann Harkey, attiva sulle scene underground di Seattle e New York, la cui poliedrica musica è stata definita da alcuni come "folk futurista"; Tara Cross, basata a New York, una figura di culto della new wave d'oltreoceano, dedita negli anni '80 ad una musica autoprodotta, generalmente frutto di registrazioni casalinghe con sintetizzatori e drum machine, vicine al synth pop sperimentale; la francese Anne Gillis, meglio conosciuta come Manon Anne Gillis, tra le principali figure femminili appartenenti alle avanguardie sperimentali della seconda meta' degli anni ottanta, i cui lavori sono frutto dell'incontro fra sperimentazione, elettronica e rumorismo; la tedesca Dagi Bernhard, che nei primi anni '80 gestiva la label indipendente Heimvorteil, che pubblicava solo su cassetta, e che fu membro degli sperimentatori Big Three; Ericka Irganon, sperimentatrice che realizzò una cassetta split con John J. Cabanis nel 1981; ed infine le Audio Leter, gruppo newyorchese fondato dalla sopracitata Sue Ann Harkey con la violinista Sharon Gannon. Questa la scaletta: Wendy Chambers, "Star Spangled Banner"; Emily Faryna, "Compromise"; Neo Zelanda, "Amore Mio"; Emily Faryna, "Propaganda"; Anne Gillis, "Sin Titulo"; Dagi Bernhard, "Wiegenlied"; Wendy Chambers, "The Kitchen"; Sue Ann Harkey, "The Greenhouse Effect"; Tara Cross, "No More Drugs"; Ericka Irganon, "Creatures"; Audio Leter, "To Be Free Is Nothing".
Aa.vv. (nigeria afrobeat, funk, highlife)
Nigeria 70 - lagos jump: original heavyweight afrobeat, highlife & afro-funk
LP2 [edizione] nuovo stereo ger 1970 strut
soul funky disco
soul funky disco
Vinile doppio. Ristampa del 2019 ad opera della Strut, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicata dalla Strut nel 2008, questa antologia è un manifesto della rinascita musicale nigeriana degli anni '70, una fusione esplosiva e vitale di afrobeat, funk africano, influssi della highlife ghaniana, rock occidentale e caratteri etnici locali, compilata dagli esperti Duncan Brooker e Quinton Scott. Una brillante panoramica che ritrae soprattutto la musica ballabile e fisica prodotta nel paese in quegli anni, dal torrido afro beat di Bola Johnson alle sfumature jazz funk di Peter King, fino ai grooves travolgenti del leggendario Sir Shina Peters, ed un set di brani originariamente pubblicati su singoli ed album quasi tutti assai rari ed all'epoca usciti solo in Nigeria. Questa la scaletta: 01. Sir Shina Peters & His International Stars – Yabis 02. Ify Jerry Crusade - Everybody Likes Something Good 03. Bola Johnson & His Easy Life Top Beats - Ezuku Buzo 04. Ashanti Afrika Jah – Onyame 05. Olufemi Ajasa & His New Nigerian Brothers - Aiye Le 06. Peacocks Guitar Band - Eddie Quansa 07. Peter King - African Dialects 08. Dynamic Africana - Igbehin Lalayo Nta 09. Chief Checker - Ire Africa 10. Tony Tete Harbor & The Star Heaters of Nigeria - Tete Muo Bu Muo 11. The Faces - Tug Of War 12. Eric (Showboy) Akaeze & His Royal Ericos - Wetin De Watch Goat, Goat Dey Watcham 13. The Immortals - Hot Tears 14. Rex Williams - You Are My Heart 15. Sir Victor Uwaifo & His Melody Maestros – Dododo 16. Eddie Okwedy - Happy Survival.
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