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4 Skins
The good the bad and the 4 skins
lp [edizione] originale stereo uk 1982 secret
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
La prima rara stampa inglese, copertina (con qualche segno di invecchiamento) semilucida, senza barcode, etichetta gialla con logo rosso in alto, catalogo SEC4, completa di inner sleeve fotografica, "STrawberry" inciso sul trail off dei due lati; pubblicato nell' aprile del 1982, dopo un paio di 7" (da cui vengono riprese l' anthem "One Low For Them", "Yesterdays Hearoes" e "Justice") e prima del secondo album "A Fistful Of... 4 Skins", giunto al primo posto delle classifiche indipendenti inglesi, il grande primo album della punk band inglese autrice di un incandescente punk rock attribuibile alla corrente "Oi", di cui il gruppo fu tra gli esponenti principali, senza mai davvero pero' sfociare nella furia hardcore di alcuni grupppi di quella scena ne' nella banalita' degli slogans fini a se stessi di altri, ed invece ispirandosi al miglior proto punk detroitiano di Stooges ed Mc5, cosa particolarmente evidente nella seconda facciata del disco, registrata dal vivo, e che i recensori dell' epoca paragonarono a "Kick out the jams!" degli MC5 (!!!). "One law for them" e' un vero e proprio inno, sempre straordinario.
40 watt sun
The inside room (ltd orange)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2011 svart
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile arancio, copertina apribile, adesivo su cellophane. La ristampa su Svart del primo album del gruppo inglese. Pubblicato originariamente nel marzo 2011 da Cyclone Empire in Europa e Metal Blade in Nord America all'epoca è stato accolto con un ampio successo di critica, uno dei migliori dischi dell'anno per Pitchfork.
40 watt sun è il progetto del musicista inglese Patrick Walker, fondato in seguito allo scioglimento della sua precedente band, Warning nel 2009. Inizialmente facevano parte anche il batterista Christian Leitch e il bassista/produttore William Spong. Il primo album "the inside room" è del 2011, seguono Wider than the Sky del 2015 e Perfect Light del 2022. Il gruppo suona un mix di post metal e post rock con infulenze folk che via via si sono schiarite di suono nel corso del tempo. Riferimenti a Jesu, Karate, Codeine e folk britannico.
A tribe called quest
Midnight marauders
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1993 jive
hip-hop
hip-hop
Copertina liscia a busta, label bianca con scritte nere, scritte e disegni neri intorno al foro centrale su di una facciata. Ristampa del terzo album degli A Tribe Called Quest, originariamente pubblicato dalla Jive nel 1993, uscito dopo ''The low end theory'' (1991) e prima di ''Beats, rhymes & life'' (1996). Un altro grande successo di critica e di vendite dopo i due apprezzati lp precedenti, ''Midnight marauders'' presenta uno spostamento verso sonorita' funk morbide e fluide rispetto ai maggiori influssi jazz di ''The low end theory''. L'album e' contraddistinto da toni riflessivi sia dal punto di vista vocale che strumentale, senza trascurare l'ironia ed i taglienti commenti sociali; venature jazz ancora presenti si intrecciano con sonorita' ipnotiche e cerebrali. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento avvenuto nel 1998.
A tribe called quest
People's Instinctive Travels And The Paths Of Rhythm
lp [edizione] nuovo stereo eu 1990 jive / private
hip-hop
hip-hop
Ristampa private press, pressoche' identica alla originaria rara versione del disco, uscita come singolo album con undici brani (e solo piu' tardi ampliata a doppio album con tre brani aggiunti). Pubblicato nell'aprile del 1990 dalla Jive, giunto alla 93esima posizione nella classifica Billboard 200 negli USA, questo e' lo storico album d'esordio degli A Tribe Called Quest, precedente ''The low end theory'' (1991). L'innovativo gruppo hip hop americano inizio' la sua avventura discografica con questo album straordinario, vera deflagrazione di creativita', difficilmente eguagliata nella storia dell' hip hop, seguendo in parte la strada tracciata l'anno precedente dall'esordio dei De La Soul, con testi ironici e riflessivi in alternativa al machismo del gangsta e basi musicali fluide che pescano i loro campionamenti dal jazz piuttosto che da James Brown. Tutto cio' contribuisce all'atmosfera rilassata che permea il disco, che tuttavia non nasconde la volonta' del gruppo di lanciare messaggi con il suo rap, senza rinunciare al senso dell'umorismo. Uno dei dischi principali nella prima fioritura dello hip hop alternativo del decennio. Formatisi nel 1988 a New York, nel Queens, gli A Tribe Called Quest sono stati insieme ai De La Soul fra i principali esponenti dello hip hop alternativo al gangsta negli anni '90. Spiritosi e portatori di messaggi alternativi allo hip hop mainstream, con una predilezione per il campionamento di melodie jazz, esordirono su lp nel 1990 con ''People's instinctive travels...'', seguito poi da due lavori ancora piu' apprezzati, ''The low end theory'' (1991) e ''Midnight marauders'' (1993). Il successo critico e commerciale li porto' anche a girare in tour con il Lollapalooza 1994, prima dello scioglimento, poi rivelatosi solo momentaneo, avvenuto nel 1998.
Aa.vv. (coil, current 93, nurse with wound...)
The fight is on
Lp [edizione] originale stereo bel 1985 l.a.y.l.a.h. Antirecord
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima molto rara stampa pressata in esclusiva dalla belga L.a.y.l.a.h. Antirecord, copertina ruvida fronte retro senza barcode, nella versione con sfondo nero, inner sleeve con note (la seconda stampa del 1988 avra' un inserto invece dell' inner sleeve), label nera con scritte bianche e numero di indicazione della facciata in marrone sullo sfondo, catalogo LAY 10, "LAY 10-A//57091-1 THE FIGHT IS ON" e "LAY 10-B//57092-1 BE PURE... BE VIGILANT... BEHAVE..." incisi sul trail off delle rispettive facciate. Pubblicata dalla LAYLAH nel 1985, questa storica raccolta mette insieme praticamente la crema della musica industrial del periodo, con brani precedentemente inediti (almeno su vinile) di Current 93, Robert Haigh e Coil, per citarne alcuni. Un documento variegato sulla situazione della scena industrial del periodo, con brani inevitabilmente diversi nello stile ma accomunati da atmosfere oscure e siderali, che siano le suggestioni medievaleggianti dei Current 93, i deliri a meta' strada fra Suicide e techno dei Coil o le derive ''cameristiche'' di Robert Haigh. Questa la scaletta dei brani, all'epoca inediti: Coil, ''Sicktone''; Current 93, ''A visit to dogland''; Hafler Trio, ''Blanket (level approach); Robert Haigh, ''Music for piano''; Lustmord, ''Invocation of shiva'', ''Dreams of dead names''; Nurse With Wound, ''Stick that chick and you'll feel my steel through your last meal''; Organum, ''Talon'', ''Veil''.
Aa.vv. (ecuador 60's)
A heart in splinters - more from the caife label, quito, 1960-68
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1960 honest jon's
world
world
Vinile doppio, copertina apribile, libretto con note in lingue spagnola ed inglese, catalogo HJRLP85. Pubblicata nel 2021 dalla Honest Jon's, questa antologia compila ventisei rari brani tratti da dischi originariamente pubblicati fra il 1960 ed il 1968 dalla label ecuadoregna Caife, e rimette in luce un lato più provocatorio (per i tempi e per i luoghi) della musica popolare del paese latino americano degli anni '60; interpreti sia maschili che femminili, che espromono splendide ballate acustiche o elettroacustiche dal sapore dolceamaro, fra dolore e forza. Ascoltiamo interpreti come le cantanti Gladys Viera ed Olga Gutierrez, provenienti dall'Argentina; la Orquesta Nacional, con i brani "Ponchito al hombro", che fonde arie tipicamente latino americane con un organo dal sapore exotica, e la malinconica e struggente "Atahualpa", dai tratti quasi sperimentali; il violino dal sapore gitano di Raul Emiliani, musicista italiano stabilitosi a Quito dopo la seconda guerra mondiale; l'ammaliante brano per solo organo di Lucio Munoz, che fonde arie latine con suggestioni affini alle colonne sonore del cinema italiano degli anni '60. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Olga Gutierrez - A Veces He Pensado 2. Hermanas Mendoza Suasti - Alas De Sombra 3. Benítez Y Valencia - Amor En Tus Ojos 4. Caspi Shungo - Mal Pago 5. Gladys Viera - Palomita Cuculi 6. Orquesta Nacional - Ponchito Al Hombro; SIDE 2: 1. Lida Uquillas - Tengo Un Amor 2. Los Iñaquingas - Blanco Lirio 3. Segundo Bautista - La Naranja 4. Benítez Y Valencia - Lindos Ojos 5. Los Barrieros - Siendo Triste Vivo Alegre 6. Segundo Bautista – Soledad; SIDE 3: 1. Raul Emiliani Y Héctor Bonilla - Imploracion Indigena 2. Caspi Shungo - Indio Soy 3. Duo Aguayo Huayamabe - Mi Ultima Ilusion 4. Conjunto CAIFE – Huasipichay 5. Hermanas Mendoza Suasti - Para Ti 6. Olga Gutierrez – Despedida 7. Lucho Muñoz – Lamparilla; SIDE 4: 1. Duo Hermanos Valencia - Destrozado Corazon 2. Luis Alberto Valencia - Toro Barroso 3. Los Barrieros - Ashcu De Primo 4. Duo Aguayo Huayamabe - Panuelo De Penas 5. Hermanas Mendoza Suasti - Alma Enamorada 6. Benítez Y Valencia – Lamparilla 7. Orquesta Nacional – Atahualpa.
Aa.vv. (folk gabon)
Gabon - musica da un microcosmo equatoriale
Lp [edizione] originale stereo ita 1973 albatros
[vinile] Excellent [copertina] Very good world
[vinile] Excellent [copertina] Very good world
prima stampa italiana, pubblicata nel 1975 dalla Albatros con copertina diversa da quella USA, copertina con leggeri segni di usura, completa di libretto di sedici pagine con note musicologiche, foto e testi, label rossa con scritte bianche lungo il bordo e nere al centro, logo Albatros bianco in alto, catalogo VPA8232, data sul trail off 14/3/75, timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con diametro di circa 15 mm. e marchio Siae che ne occupa l' intero cerchio centrale. Inizialmente pubblicata nel 1973 dalla Folkways negli USA, con il titolo di "Music from an equatorial microcosm", e poi nel 1975 in Italia dalla Albatros in questa edizione intitolata "Gabon - musica da un microcosmo equatoriale", questo album è frutto di una ricerca etnomusicologica condotta sul campo da James W. Fernandez, autore anche delle ricche note etnografiche e musicologiche, con le quali illustra i tratti dei culti bwiti e mbiri praticati dall'etnia Fang del Gabon, originariamente basata in Camerum e poi migrata nelle foreste gabonesi fra il '500 ed il '700. Il culto bwiti ha un'origine relativamente moderna e si è sviluppato in particolare nel corso del '900, ma ha le sue radici nei culti degli antenati e nelle religioni ancestrali della popolazione locale, mentre lo mbiri è basato soprattutto su finalità terapeutiche e curative. La musica bwiti, dall'andamento ipnotizzante e circolare, animata da un canto intenso e mistico, è suonata principalmente con l'arpa ad otto corde ngombi, con i tamburi ngeme e nku, con i risuonatori di bambù obaka e con l'arco musicale ad ima corda sola beng. Questi i brani presenti: "Musica Di Preparazione Al Culto Eseguita Con L'arpa", "Musica Di Preparazione Al Culto Eseguita Con Due Arpe", "Canto Mbiri Con Arpa", "Canto Mbiri Con Arpa (2)", "Canto Minkin", "Canto Njimba", "Canto Minkin Per Il Primo Ingresso Nella Cappella", "Tredici Canti Minkin Per L'ingresso Nella Cappella", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Nascita E Della Creazione", "Canti Obango", "Otto Canti Mwanga E Quattro Preghiere Alla Sorella Di Dio", "Canto Yombo Riservato Alle Donne", "Cinque Canti Yombo Riservati Alle Donne", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Morte E Dell'annientamento", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Morte E Dell'annientamento", "Danza Obango", "Tre Canti Concatenati Dell'arpa Della Strada Della Morte", "Danza Obango Della Strada Della Morte", "Danza Obango Della Strada Della Morte", "Canto Dell'arpa Della Strada Della Morte".
Aa.vv. (heavy metal)
Green metal
Lp [edizione] originale stereo uk 1985 metal masters
[vinile] Excellent [copertina] Very good heavy metal
[vinile] Excellent [copertina] Very good heavy metal
l' originale rara stampa inglese, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) semilucida con distribuzione Pinnacle sul retro e senza barcode, label argento con scritte nere e logo Metal Masters nero ed argento in alto, catalogo METALPS107. Pubblicata nel 1985 dalla Metal Masters nel Regno Unito e dalla Crashed in Irlanda, "Green metal" è una compilation manifesto della poco conosciuta scena heavy metal irlandese di metà anni '80, e compila brani quasi tutti inediti (solo quelli dei Blackwych furono poi editi anche sul loro unico album "Out of control" del 1986), incisi da sette diverse bands o artisti solisti, molti dei quali non pubblicarono alcunché oppure qualche raro singolo nel corso della loro carriera. L'Irlanda non era aliena da sonorità rock dure, come ben dimostrano i grandi Thin Lizzy, la più famosa band hard rock dell'isola, oppure il dinamitardo punk dei primi Stiff Little Fingers; questo lp si concentra su uno stile più propriamente metal, con gruppi come gli Assassin, metal melodico fronteggiati dalla voce androgina di un giovanissimo cantante, il diciassettenne Dave Byrne, poi autori di un solo rarissimo singolo uscito nel 1987 e prodotto da Fast Eddie Clarke dei Motorhead; i Blackwych, più cattivi e tirati ma altrettanto anthemici, gli unici insieme ai Trojan a pubblicare un album; la veterana cantante April South, che riapparve in questa occasione dopo un periodo di relativo silenzio, con due pezzi fra hard rock e metal melodico; i dublinesi Kruger, grezzi e stradaioli, che non riuscirono a pubblicare alcun disco, così come gli Stonesnipe, da Drogheda, più lenti e malinconici, e gli Speed, da Ardee, spinti da un solido boogie fra hard e metal; chiudono la scaletta i due brani dei Trojan, dalla grezza qualità di registrazione, ispirati dalla NWOBHM. Questa la scaletta: Assassin, "Don't run for cover", "UXB"; Blackwych, "Metal mania", "Out of control"; April South, "Oro se do bheatha bhaile", "Rock'n'roll rodeo"; Kruger, "Firefight", "Thunder on the plains"; Stonesnipe, "A change from yesterday"; Speed, "A real live wire"; Trojan, "Soldier's song", "Charge of the night brigade".
Aa.vv. (iggy pop, black flag, plugz, fear, circle jerks...)
Repo Man (Music From The Original Motion Picture Soundtrack)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1984 kojack records
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2022, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel 1984, questo album e' la colonna sonora del film "Repo Man" di Alex Cox, curioso debutto alla regia di Alex Cox, con Harry Dean Stanton ed Emilio Estevez, tra gli altri, nel cast. Il film e' stato forse dimenticato, giustamente o meno, ma non la colonna sonora, alla quale hanno partecipato diversi esponenti della scena di Los Angeles, tra cui Plugz, Black Flag, Circle Jerks e Suicidal Tendencies, oltre ad Iggy Pop, quest' ultimo con l' efficace brano che prende il titolo proprio dal film, appositamente registrato per l' occasione. Esclusive della colonna sonora anche la cover (ampiamente trasfigurata) di "Pablo Picasso" di Jonathan Richman riletta dai Burning Sensations dell' ex Motels Tim McGovern, ed anche "Bad Man" degli effimeri Juicy Bananas di Zander Schloss, anche attore nel film, in procinto di entrare nei Circle Jerks (poi sara' anche nella band di Joe Strummer) ed ancora "Hombre Secreto (divertente cover in lingua ispanica di "Secret Agent Man)" e "Reel Teen" dei Plugz; inoltre i due brani dei Circle Jerks sono presenti n versioni parecchio diverse da quelle gia' nel loro album "Golden Shower of Hits" del 1983. Questa la lista completa dei brani: Iggy Pop "Repo Man", Black Flag "TV Party", Suicidal Tendencies "Institutionalized", Circle Jerks "Coup D'Etat", Plugz "El Clavo Y La Cruz", Burning Sensations "Pablo Picasso", Fear "Let's Have A War", Circle Jerks "When The Shit Hits The Fan", Plugz "Hombre Secreto (Secret Agent Man)", Juicy Bananas "Bad Man", Plugz "Reel Ten".
Aa.vv. (jazz)
Other side of blue note 1500 series (3lp box + booklet)
LPBOX [edizione] originale stereo jap 1948 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Prima molto rara stampa, pressata solo in Giappone, cofanetto con artwork applicato tramite foglio "textured" incollato sul fronte e su parte del retro, senza barcode, con prezzo di 6.000 yen sul retro in basso, vinile triplo, splendido libretto di sedici pagine formato 12" con note a cura di Michael Cuscuna in lingue inglese e giapponese, e crediti di tutte le sessioni dei brani compilati, label bianca e blu Blue Note, catalogo BNJ61008-10. Pubblicato nel 1984 dalla Blue Note solo in Giappone, nell'ambito della serie di pubblicazioni "Blue Note BLP 1500 Series" realizzate dalla Toshiba EMI, che fra il 1984 ed il 1985 riportarono alla luce una mole impressionante di incisioni inedite dagli archivi della storica label jazz statunitense Blue Note. Questo cofanetto, prodotto da Michael Cuscuna, il quale fu, fra il 1975 ed il 1981, protagonista della riscoperta di moltissime registrazioni inedite della Blue Note, contiene tre lp di materiale inedito inciso fra il 1948 ed il 1958, tratto da sessioni prodotte da Alfred Lion. I brani sono documentati, dallo stesso Cuscuna, uno ad uno sul libretto allegato, contenente date, luoghi e musicisti partecipanti alle rispettive sessioni: si tratta di pezzi lasciati fuori dalle pubblicazioni definitive della Blue Note e di versioni alternative di brani editi, dalla qualità sonora pari a quella dei dischi pubblicati all'epoca dall'etichetta newyorchese, e forniscono uno splendido compendio per gli appassionati dell'etichetta, fra le più importanti in assoluto per la storia del jazz. Questa la scaletta, con date di incisione fra parentesi: Tadd Dameron Septet, "I Think I'll Go Away" (13/9/48); Howard McGhee – Fats Navarro Boptet, "The Skunk (Alternate Take)" (11/10/48); Loud Donaldson Quartet, "The Things We Did Last Summer" (20/6/52); Bud Powell Trio, "Reets And I (Alternate Take)" (14/8/53), "Collard Greens And Black Eyed Peas (Alternate Take)" (14/8/53); Lou Donaldson Sextet, "After You've Gone" (22/8/54); Kenny Dorham Sextet, "K.D.'s Cab Ride" (30/1/55); Kenny Burrell Quintet, "My Heart Stood Still" (12/3/56); Johnny Griffin Quartet, "The Way You Look Tonight" (17/4/56), "Cherokee" (17/4/56); Herbie Nichols Trio, "Argumentative Variation" (19/4/56), "Rife Primatif" (19/4/56); Thad Jones & Kenny Burrell, "Something To Remember You By" (9/7/56); Jutta Hipp Quintet, "These Foolish Things" (28/7/56), "Z's Wonderful" (28/7/56); Lou Donaldson Quintet, "There Will Be Another You (Mono Take)" (9/6/57); Paul Chambers Quartet, "Untitled" (14/7/57); Bud Powell Trio, "Blue Pearl (Alternate Take)" (3/8/57); Johnny Griffin Quartet, "I Remember You" (23/10/57); Lee Morgan Quartet, "Untitled" (18/11/57); Louis Smith Quintet, "Tunesmith" (30/3/58), "Au Privave" (30/3/58); Bennie Green Sextet, "Soul Stirrin' (Mono Take)" (28/4/58); Cannonball Adderley Quintet, "Alison's Uncle" (9/5/58); Kenny Burrell Septet, "I Never Knew" (14/5/58); Bud Powell Trio, "John's Abbey (Alternate Take)" (28/5/58).
Aa.vv. (new wave, experimental)
Femirama (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 munster
punk new wave
punk new wave
Vinile da 180 grammi, copertina senza codice a barre, riproduzione dell'inserto originario. Ristampa del 2023 ad opera della Munster, la prima in assoluto e pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicata nel 1986 dalla label spagnola Auxilio de Cientos, questa compilation è un manifesto del post punk e della sperimentazione al femminile europea e nordamericana dei primi anni '80: raccoglie undici tracce di artiste dall'approccio avventuroso ed incompromissorio alla musica elettronica e non, spaziando fra inedite sperimentazioni elettroacustiche e vocali, sconquassi industrial, collage sonoro, minimal synth ed astrattismo. Ascoltiamo artiste come Wendy Chambers, dal New Jersey, fra "non musica" e field recordings; la canadese Emily Faryna, artista di culto davvero poco conosciuta, al di fuori dei ristretti circoli degli appassionati di minimal synth e della cosiddetta ''cassette culture'', e la cui musica, elettronica, minimale e decisamente dark nelle atmosfere (e nella voce effettata dell'autrice stessa), potrebbe essere definita come un versione minimal synth/sperimentale dei Siouxsie And The Banshees; la spagnola Neo Zelanda, alias Ani Zinc, membro dei Disegno Corbusier e rinomata in particolare per i suoi esperimenti con la voce con effetti distorcenti e loops; Sue Ann Harkey, attiva sulle scene underground di Seattle e New York, la cui poliedrica musica è stata definita da alcuni come "folk futurista"; Tara Cross, basata a New York, una figura di culto della new wave d'oltreoceano, dedita negli anni '80 ad una musica autoprodotta, generalmente frutto di registrazioni casalinghe con sintetizzatori e drum machine, vicine al synth pop sperimentale; la francese Anne Gillis, meglio conosciuta come Manon Anne Gillis, tra le principali figure femminili appartenenti alle avanguardie sperimentali della seconda meta' degli anni ottanta, i cui lavori sono frutto dell'incontro fra sperimentazione, elettronica e rumorismo; la tedesca Dagi Bernhard, che nei primi anni '80 gestiva la label indipendente Heimvorteil, che pubblicava solo su cassetta, e che fu membro degli sperimentatori Big Three; Ericka Irganon, sperimentatrice che realizzò una cassetta split con John J. Cabanis nel 1981; ed infine le Audio Leter, gruppo newyorchese fondato dalla sopracitata Sue Ann Harkey con la violinista Sharon Gannon. Questa la scaletta: Wendy Chambers, "Star Spangled Banner"; Emily Faryna, "Compromise"; Neo Zelanda, "Amore Mio"; Emily Faryna, "Propaganda"; Anne Gillis, "Sin Titulo"; Dagi Bernhard, "Wiegenlied"; Wendy Chambers, "The Kitchen"; Sue Ann Harkey, "The Greenhouse Effect"; Tara Cross, "No More Drugs"; Ericka Irganon, "Creatures"; Audio Leter, "To Be Free Is Nothing".
Aa.vv. (punk new wave)
Afterglow (ltd. + komakino fanzine)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1984 spittle
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, allegata riproduzione del numero 7 della fanzine Komakino, catalogo SPITTLE143. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2023 ad opera della Spittle, "Afterglow" è una compilation che fu originariamente pubblicata come rarissima cassetta allegata al settimo numero della fanzine Komakino, nell'inverno del 1984. In "Afterglow" trovano spazio quattordici brani di otto diversi gruppi, alcuni dei quali avevano già ottenuto contratti discografici o stavano per firmarli, mentre altri sarebbero scomparsi dai radar senza lasciare traccia o quasi. Ascoltiamo i Mono, con una raffinata dark wave, da Latina, formati da Andrea Lopez ed autori di una manciata di cassette, e dalle cui ceneri sarebbero nati i Bleech; i Weimar Gesang, post punk elettronico da Milano, autori di un EP e di due mini lp; i Faded Image, post punk da Monza, con due EP all'attivo; i Dark Tales, post punk da Pavia, nati dalle ceneri dei Doctor Mabuse, e che all'epoca videro pubblicati solo questi brani e qualche altro su ulteriori compilations (alcune pubblicazioni postume degli anni '90 e 2000 avrebbero reso loro un po' di giustizia); i Pedago Party, hardcore da Piacenza, autori poi di un 7" nel 1991; i Bitch Boys, misteriosa band apparsa solo questa compilation; gli Aidons La Norvege, sfortunato gruppo post punk da Perugia, dei quali scrisse Federico Guglielmi sul Mucchio Selvaggio: ""Gli Aidons La Norvege danno prova di una certa genialita' nel trattare la materia dark facendosi apprezzare per certe atmosfere genuinamente conturbanti"; infine le manipolazioni elettroniche dei Res Gesta, altra formazione che apparve negli anni '80 solo su un paio di compilations. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Mono - From planets and satellites 2. Mono - The perfect house (entrambi i brani dalla loro cassetta "Tra breve", 1984) 3. Weimar Gesang - Our silent growth 4. Weimar Gesang - Remaining Years 5. Weimar Gesang - Show me (brani apparsi sulle cassette "Our silent growth", 1984, e "VM due", 1985) 6. Faded Image - Presences of mind (inedito); SIDE 2: 1. Dark Tales – Twilight 2. Dark Tales - Livin' out (brani inediti all'epoca) 3. Pedago Party – Nemesi 4. Pedago Party - Magie noir (brani tratti dalla cassetta "L'arte della rivoluzione", 1983) 5. Bitch Boys - Trafiggermi l'anima (inedito) 6. Aidons La Norvege – L'adunata 7. Aidons La Norvege - Agonia (Fiori per Algernon) (brani dall'eponima cassetta del 1984) 8. Res Gesta – Thesis (inedito).
Aa.vv. (punk new wave)
Other side of futurism (ltd. + tribal cabaret fanzine)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1984 spittle
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, allegata riproduzione del numero 5 della fanzine Tribal Cabaret, catalogo SPITTLE145. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2023 ad opera della Spittle, "The other side of futurism" è una compilation che fu originariamente pubblicata come rara cassetta allegata al quinto numero della fanzine Tribal Cabaret, nella primavera del 1984. Un manifesto del sottobosco vitale e fiorente del post punk italiano dei primi anni '80, in questo caso gruppi con scarne discografie e rimasti poco conosciuti: i romani Illogico, fra no wave funkeggiante alla James White / Chance e nervosa e scattante new wave alla Talking Heads; i messinesi Victrola, con un ipnotico post punk elettronico dalle sfumature che richiamano i primi New Order; i frenetici Qfwfq, con un groove minimale ed elettronico ed un organo dalle svisate quasi psichedeliche; i F:A.R.-Prosthesis, pioneristico gruppo industrial italiano, da Savona, qui con lente e spettrali pulsazioni da incubo; il mail artist Daniele Ciullini, membro anche del gruppo sperimentale Cop Killers, qui alle prese con uno strumentale dalle ritmiche elettroniche tendenti allo industrial, e con scarne e cinematiche melodie di sintetizzatori; i Nocteau, accostati alla cold wave; gli udinesi Detonazione, uno tra i gruppi piu' originali e fondamentali del panorama italiano degli anni ottanta, partiti dalla no wave e da influenze PIL per arrivare ad una musica originalissima; i Die Form, da Monza, autori di post punk sperimentale e di una sola una cassetta a proprio esclusivo nome, "La Dimensione Umana", dai quali nacquero poi i Tasaday; i piacentini A.T.R.O.X., tra i primi gruppi ad arricchire la new wave con massicci inserimenti di elettronica, offrendo risultati accostati a quelli dei Tuxedomoon e dei Minimal Compact; i semisconosciuti Cloudy Doll, con un ipnotico ed ossessivo post punk che richiama i primi Joy Division; i Videozona, autori di spettrali e magnetici brani di dark wave elettronica. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Videozona - The Underlife 2. Videozona – Vertigine (brani dalla cassetta "Videozona & co 1984-85", 1985) 3. Nocteau - Going Slow 4. Nocteau - Life By The Sea (brani inediti) 5. Cloudy Doll - Doctor Allen (inedito) 6. Qfwfq - St(r)ati (No)Strani (dalla cassetta "Qfwfq", 1982) 7. A.T.R.O.X. - The Glaciation (dal 12" "Falls of time", rimasto inedito); SIDE 2: 1. D. Ciullini - Marbles In A Garden (dalla cassetta "Domestic exile", 1983) 2. Detonazione - Zingari In Viaggio (inedito) 3. Illogico - Attacco Frontale 4. Illogico – 871zx (brani dalla cassetta "Requisiti", 1984) 5. Die Form -Look There (aka "Berlin SO 36", dalla cassetta "La parte maledetta", 1983) 6. Die Form - Il Dono E Il Sacrificio (inedito) 7. F:A.R.-Prosthesis - Shadow (Dark Sequences) (dalla cassetta "Lust", 1985).
Aa.vv. (punk new wave)
Still life (ltd. + komakino fanzine)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1985 spittle
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata, allegata riproduzione del numero 7 della fanzine Komakino, catalogo SPITTLE144. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2023 ad opera della Spittle, "Still life" è una compilation che fu originariamente pubblicata come rara cassetta allegata all'ottavo numero della fanzine Komakino, nella primavera del 1985. Come già era accaduto con la precedente compilation del 1984 "Afterglow", anche qui vengono compilato brani di gruppi post punk italiani, alcuni destinati a maggior gloria, altri invece a scomparire dai radar dopo una breve stagione. Ascoltiamo il post punk dark e minimale dei fiorentini Karnak, autori di un solo 7"; i deliri dark/doorsiani dei pisani Limbo, che evocano accostamenti con i Sex Gang Children, soprattutto nel cantato, ma con un sound più minimale e secco ed un organo alla Doors, e poi autori di alcuni album; i bresciani Janitor Of Lunacy con una new wave elettronica fra goth e minimal synth; i Panoramics, formazione pop rock napoletana qui con una vena new wave; ed infine i misconosciuti De Stijl, apparsi solo su questa compilation, con un affascinante post punk dinamico ed avvolgente. Qui di seguito la scaletta. SIDE 1: 1. Karnak - TV Eye (inedito) 2. Limbo - Poisoned Kisses (poi sul mini lp "In limbo", 1986) 3. Limbo - No Mercy (dalla cassetta "Limbo", 1984) 4. Janitor Of Lunacy – Higly 5. Janitor Of Lunacy - Lovely Time (brani apparsi sulla cassetta "Crimes on the dancefloor", 1985); SIDE 2: 1. Panoramics - The Place 2. Panoramics - Cimenti Del Ritmo (brani inediti) 3. De Stijl - Notte Ad Assuan 4. De Stijl – Taiga (brani inediti).
Aa.vv. (punk)
A country fit for heroes
Lp [edizione] originale stereo uk 1981 no future
[vinile] Very good [copertina] Fair indie 2000
[vinile] Very good [copertina] Fair indie 2000
Copia con marcati segni di usura sulla delicata copertina, e con leggeri segni di invecchiamento sul vinile, che provocano qualche lieve rumore e tic all'ascolto, prima stampa inglese, vinile a 45 giri, senza barcode, label bianca con scritte nere, catalogo OI3. Pubblicata nel 1982 dalla Not Future nel Regno Unito, questa esplosiva compilation di gruppi punk, skinhead e OI!, all'epoca per lo più agli esordi, fu assemblata dalla label inglese tramite una selezione di demo tapes ricevute nei mesi precedenti: la qualità delle registrazioni ed il livello tecnico sono mediamente grezzi e primitivi, come ci si può aspettare, ma l'energia, la furia e la compatta potenza di queste giovani bands è innegabile, dall'aggressivo anthem dei Blitzkrieg al punk venato di "post" degli interessanti Violators, fronteggiati dalla cantante Helen Hill, dallo Oi! Punk pestone dei Samples alle influenze ramonesiane degli One Way System, dagli incazzatissimi e grezzisimi Protest agli echi dei primissimi e più dirompenti Clash nei Crux, dal tiratissimo ed abrasivo hardcore dei Distortion ai cori trascinanti degli anthemici Chaotic Youth. Questa la scaletta completa: Blitzkrieg, "The Future Must Be Ours"; Violators, "Die With Dignity", "Government Stinks"; Hostile Youth, "Fight Back", "The Samples, "Government Downfall"; One Way System, "Jerusalem"; Attak, "Blue Patrol"; Protest, "Orders"; Crux, "C.L.A."; Distortion, "Action Man"; Pseudo Sadists, "Power Schemes"; Chaotic Youth, "Whose Bomb".
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the eleventh trip - vol. 11
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Versione in vinile nero, Pubblicato nel novembre 2020, questo e' l' undicesimo volume della serie di compilation ''Brown acid - Heavy Rock From the Underground Comedown'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock perlopiu' americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dell' hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli; questa la scaletta di questo undicesimo volume:
A1 Adam Wind "Something Else" (da Tacome, Washington, 1969), A2 Grump "I'll Give You Love" (Boston, Massachussetts, 1969), A3 Bagshot Row "Turtle Wax Blues" (Stevens Point, Winsconsin, 1973), A4 Larry Lynn "Diamond Lady" (Milwaukee, Winsconsin, 1970), A5 Renaissance Fair "In Wyrd" (Sault Ste. Marie, Michigan, 1968), B1 Zendik "Mom's Apple Pie Boy" (Chicago, Illinois, 1970), B2 Daybreak "Just Can't Stay" (San Mateo, California, 1970), B3 West Minist'r "I Want You" (Fort Dodge, Iowa, 1975), B4 Debb Johnson "Dancin In The Ruin" (Saint Louis Park, Minnesota, 1969), B5 Crazy Jerry "Every Girl Gets One" (New Yor City, New York, 1973).
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the fifteenth trip (green vinyl - vol. 15)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 riding easy
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata in vinile verde; pubblicato nell' ottobre 2022, questo e' il quindicesimo volume della serie di compilation ''Brown acid - Heavy Rock From the Underground Comedown'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock perlopiu' americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dell' hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli; questa la scaletta di questo quindicesimo volume: Looking Glass "Take The Time" (dall' unico singolo, del 1969, di questa band del Massachussetts), Zoo "444" (dal terzo ed ultimo singolo di questa band di Bridgeport, Michigan, 1969), Black Hawk "Little Suzie Looker" (dall' unico singolo, del 1971, da Los Angeles, California), Truth And Janey "Under My Thumb" (cover dai Rolling Stones, dall' unico singolo, del 1972, di questa cult band di Cedar Rapids, Iowa, poi autrice di due albums), Negative Space "Forbidden Fruit" (dall' unico album "Hard, Heavy, Mean & Evil..." della band di East Camden, New Jersey, pubblicato nei primi anni '70), Scrapiron "Roxanne" (dall' unico singolo, del 1971, della band di Carteret, New Jersey), White Lightning "Under Screaming Double Eagle" (traccia registrata nel 1968, rimasta inedita per decenni, dalla storica band guidata dal chitarrista dei Litter Tom 'Zippy' Caplan, che dopo un singolo accorcera' il nome in Lightning), Crazy Louie "My Pants" (dall' unico singolo, pubblicato nel 1971, di questa band di Chadron, Nebraska, autrice di un album ben undici anni dopo), Strongbow "Change" (b-side dell' unico singolo, uscito nel 1973, due anni prima del loro unico album, da Columbus, Ohio), Robert Starks "Space Traveling (Part 2)" (dall' unico singolo del gruppo di Detroit, Michigan, anno 1971).
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the first trip
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Edizione in vinile celeste, copertina pressoche' identica alla rara prima tiratura. Pubblicato nell'agosto 2015 dalla Ridingeasy, questo e' il primo volume della serie di compilation ''Brown acid'' edite dalla label californiana, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dello underground post psichedelico e hard rock americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dello hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli come ''Box'' degli Zeke o ''Sunflower'' degli Snow, o le distorsioni hendrixiane sepolte sotto pesanti effetti di ''Faze 1'' dei Bob Goodsite, l'assalto fuzz garagistico e proto stoner di ''Stand-by girl'' dei Raw Meat, la torturata e lenta ''Deathhead'' dei Punch, fra Hendrix e primi Black Sabbath. Questa la scaletta: Zekes, ''Box'' (da Los Angeles, 1970); Snow, ''Sunflower'' (da Camden, New Jersey, 1969); Tour, ''One of the bad guys'' (da Freeport, Illinois, 1979); Zebra, ''Wasted'' (da Hollywood, 1971); Bob Goodsite, ''Faze I'' (da Detroit, 1972); Raw Meat, ''Stand-by girl'' (da Milwaukee, 1969); Punch, ''Deathhead'' (da New York, 1970); Bacchus, ''Carry my lead'' (da Jacksonville, Florida, 1969); Lenny Drake, ''Love eyes (cast your spell on me)'' (da Farmington, Michigan, 1970); The Todd, ''Mystifying me'' (da Youngstown, Ohio, 1974); Josefus, ''Hard luck'' (da Houston, 1979).
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the fourth trip - heavy rock from the underground comedown (1969-75)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Edizione in vinile rosso con venature scure: pubblicato nel maggio 2017, questo e' il quarto volume della serie di compilation ''Brown acid'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dello hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli; questa la scaletta di questo volume: 1. Kanaan - Leave It (Daingerfield, Texas, dall' unico singolo del 1969), 2. Stone Garden - Oceans Inside Me (Lewiston, Idaho, splendido brano dall' unico leggendario singolo del 1969), 3. Headstones - Carry Me On (Columbus, Ohio, dal primo dei due singoli, uscito nel 1975, del gruppo autore nel 1974 dell' album "Still Looking")
4. Wrath - Rock'n'Roll Fever (Canton, Ohio, dall' unico notevole singolo, 1975), 5. Bungi - Numbers (Appleton, Wisconsin, un brano molto vicino agli Steppenwolf, dalla seconda versione, autoprodotta, dell' unico singolo, 1972), 6 Erving Forbush "The Train" (serrato brano dall' unico singolo della band di Youngstown, Ohio, 1971), 7. Zekes - Comin' Back (brano inedito del 1970 dalla band di Los Angeles, California, autrice sempre nel 1970 del suo unico singolo), 8. Bad Axe - Coachman (brano del 1973, a lungo inedito, e pubblicato per la prima volta nel 2014 su un singolo postumo, da Chicago, Illinois), 9. Ash - Warrant (eccellente brano da uno dei due singoli pubblicatii nel 1970 dalla band di Melbourne, Australia), 10. Axas - Lucifer (Logansport, Indiana, dall' unico singolo del 1975; la band pubblichera' anche un album nel 1979).
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the fourtheenth trip - vol. 14
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Versdione in vinile nero, copertina senza barcode. Pubblicato nell' agosto 2022, questo e' il quattordicesimo volume della serie di compilation ''Brown acid - Heavy Rock From the Underground Comedown'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock perlopiu' americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dell' hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli; questa la scaletta di questo quattordicesimo volume: 1. The Legends - Fever Games (Harrisburg, PA, 1969) 2. (Mikes) Mijal & White - I've Been You (Livonia, MI, 1973) 3. Liquid Blue - Henry Can't Drive (Houston, TX, 1969) 4. San Francisco Trolley Co. - Signs (Olivet, MI, 1970) 5. Blue Creed - Need A Friend (Camden-on-Gauley, WV, 1970) 6. Transfer - Play It Cool (Duluth, MN, 1974) 7. Appletree - You're Not The Only Girl (I'm Out To Get) (Independence, MO, 1972) 8. Cox's Army - I'm Tired (Aurora, IL, 1971) 9. Raven - Raven Mad Jam (Columbus, OH 1975)
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the second trip - heavy rock from the classic comedown era
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Edizione in vinile azzurro, copertina pressoche' identica alla rara prima tiratura del 2016. Il secondo volume della serie di compilation ''Brown acid'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock in particolare americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dello hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito. Questa la scaletta:
A1 –Ash "Midnight Witch" (facciata A di uno dei due singoli, entrambi del 1970, del gruppo qui riportato come neozelandese, ma secondo alcune fonti australiano di Melbourne); A2 –Sweet Crystal "Warlords" (facciata A dell' unico singolo del gruppo del Michigan, realizzato nel 1977, prima di un inatteso comeback negli anni 2000), A3 –Raving Maniac "Rock N Roll Man" (dal secondo singolo del gruppo di Portland, pubblicato nel 1974), A4 –Crossfield "TAKE IT!" (dall' unico singolo, del 1970, dell' oscuro gruppo americano di New York), A5 –Spiny Normen "Bell Park Icon" (traccia inedita registrata nel 1978 da questo gruppo texano di Houston, poi inclusa anche in un album postumo pubblicato dalla Ridingeasy nel 2018), B1 –The Glass Sun "Silence Of The Morning" (dal primo dei due singoli del gruppo di Detroit, Michigan, pubblicato nel 1971), B2 –Volt Rush Band "Love To You" (dall' unico singolo dell' oscuro gruppo americano, pubblicato nel 1977), B3 –Buck "Long Hot Highway" (dall' unico singolo del gruppo dell' Illinois, 1975), B4 –Iron-Knowledge "Show Stopper" (da uno dei due singoli del gruppo dell' Ohio, pubblicato nel 1972), B5 –Sonny Hugg "Daybreak" (dall' unico singolo del 1970 del gruppo del Michigan che vedava in formazione Rob Grange, poi negli Amboy Dukes).
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the third trip - heavy rock from the classic comedown era 3
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Edizione in vinile verde, copertina senza barcode. Pubblicato nel 2016, il terzo volume della serie di compilation ''Brown acid'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock in particolare americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dello hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito. Questa la scaletta:
01. Grand Theft - Scream (It's Eating Me Alive) (rabbioso hard rock, facciata A del loro unico singolo del 1972, presente anche sull' unico demo album autoprodotto nello stesso anno dal gruppo di Mercer Island, Washington), 02. Chook - Cold Feet (facciata A dell' unico singolo, del 1971, del gruppo di Melbourne, Australia), 03. Lindholm Brothers - No Time For Last Goodbyes (facciata B dell' unico singolo, del 1976, del gruppo di Barrington, Illinois, 04. Diehard - Heartbreak (dall' unico singolo del gruppo di Hollywood, California, 1970), 05. Blown Free - The Wizard (dal primo dei due singoli del gruppo di Houston, Texas, 1982), 06. Factory - Time Machine (facciata A dell' unico singolo del gruppo inglese dell' East Sussex, 1971), 07. Inside Experience - Be On My Way (facciata B dell' unico singolo del gruppo di Fremont, Ohio, 1968), 08. Cold Swett - Quit Your Foolin' (traccia inedita risalente al 1979 dell' oscuro gruppo di Denver, Colorado), 09. Elliott Black - Highway Song (b-side dell' unico singolo del gruppo di Kalamazoo, Michigan, 1978), 10. First State Bank - Before You Leave (b-side di uno dei tre singoli del gruppo di Dallas, Texas, 1975), 11. Flash Beverage - The Train (traccia inedita dell' oscuro gruppo di Grand Rapids, Michiga, 1980):
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the thirteenth trip - vol. 13
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Versione in vinile nero, copertina senza barcode, etichetta custom. Pubblicato nel gennaio 2022, questo e' il tredicesimo volume della serie di compilation ''Brown acid - Heavy Rock From the Underground Comedown'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock perlopiu' americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dell' hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli; questa la scaletta di questo tredicesimo volume: 1 Max "Run Run" (b-side dell' unico singolo, uscito nel 1970, del gruppo di Montreal, Quebec, Canada); 2 Ralph Williams And The Wright Brothers "Dark Street" (facciata A dell' unico singolo, uscito nel 1972, da Seattle, Washington), 3 Geyda "Third Side" (b-side dell' unico singolo, 1967, da Detroit, Michigan), 4 Gary Del Vecchio "Buzzin" (1972, da Youngstown, Ohio), 5 John Kitko "Indecision" (1973, da Tampa, Florida, da uno split single condiviso con Tom Poff, unico suo reperto discografico), 6 Bacchus "Hope" (1972, da Jackson, Florida, b-side di uno dei quattro singoli pubblicati), 7 Master Danse "Feelin Dead" (1974, Detroit, Michigan, dall' unico singolo, uscito solo a scopo promozionale), 8 Orchid "Go Big Red" (1973, da Edgerton, Wisconsin, dall' unico singolo del gruppo), 9 Dry Ice "Don't Munkey With The Funky Skunky" (dall' unico singolo, del 1974, da Bluffton, Indiana), 10 Good Humore "Detroit" (1976, dall' unico singolo del gruppo di Warren, Michigan).
Aa.vv. (rock 60-70)
Brown acid: the twelfth trip (white vinyl) - vol. 12
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 ridingeasy
rock 60-70
rock 60-70
Versione in vinile bianco, copertina senza barcode. Pubblicato nell' aprile 2021, questo e' il dodicesimo volume della serie di compilation ''Brown acid - Heavy Rock From the Underground Comedown'' edite dalla label californiana Ridingeasy, con lo scopo di riportare all'attenzione del pubblico una serie di rari brani e di misconosciuti gruppi dell' underground post psichedelico e hard rock perlopiu' americano fra la fine degli anni '60 e quella degli anni '70. Brani tratti da rarissimi singoli, spesso autoprodotti e venduti per lo piu' in poche centinaia di esemplari. Svanito il sogno psichedelico e pacifista a fine decennio, con l'avvento delle droghe pesanti, la tragedia di Altamont ed il persistere dell'atroce conflitto vietnamita, il rock si fece piu' duro e tormentato, sostituendo le melodie folk rock e le visionarie invenzioni psichedeliche con la potenza e l'aggressivita' dell' hard rock e del protopunk, che influenzarono a loro volta una generazione di musicisti destinati a restare misconosciuti o ricordati solo a livello locale, ma capaci comunque di dare poche prove di selvaggia creativita' all'insegna di una crudezza figlia del garage di poco precedente e dei seminali primi lavori dei Blue Cheer e precorritrice del punk, almeno nello spirito, che fruttarono dirompenti, sporchi e cattivi hard rockers stradaioli; questa la scaletta di questo dodicesimo volume:
1. The Waters - Mother Samwell (dal secondo dei due singoli, pubblicato nel 1969 da questo gruppo di Lousville, Kentucky), 2. Village S.T.O.P. - Vibration (dall' unico singolo del 1969 di questo gruppo canadese dell' Ontario), 3. White Lightning - 1930 (traccia inedita in vinile risalente al 1969 da questa band di Minneapolis, Minnesota, nata per iniziativa dell' ex-Litter Tom 'Zippy' Caplan), 4. Shane - Woman (Don't You Go) (unico singolo, uscito nel 1968, da San Francisco, California), 5. Ace Song Service - Persuasion (dall' unico singolo, uscito nel 1968, Dallas, Texas), 6. Opus Est - Bed (dal primo dei due singoli di questa band belga, pubblicato nel 1974), 7. Mopptops - Our Lives (dal singolo del 1968 di questo gruppo di Honolulu, Hawaii, autore di vari singoli tra il 1965 ed i primi anni '70), 8. Artist - Every Lady Does It (dall' unico singolo del 1977, da Youngstown, Ohio), 9. Stagefright - Comin' Home (dall' album pubblicato nel 1980 da questa band di Carthage, Missouri), 10. Dickens - Don't Talk About My Music (dall' unico singolo, pubblicato nel 1971 in poche copie demo, per questa band di Louisville, Kentucky).
Aa.vv. (rock 60-70)
Fillmore the last days
LPBOX [edizione] ristampa stereo usa 1972 sunday
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
ristampa limitata, nella versione in vinile nero, uscita nel 2013, pressocche' identica alla prima rara tiratura, uscita in America su Fillmore Records nel 1972; tre albums contenuti in un box rigido e senza barcode (che purtroppo soffre di alcune abrasioni sul fronte), che include anche: un booklet di 32 pagine a colori e bianco e nero, un poster gigante apribile ed un bonus single (con intervista a Bill Graham), tutti inserti originariamente presenti anche nella edizione originaria, e la riproduzione di alcuni biglietti per i concerti del localel' ultimo concerto al Fillmore. Registrato live durante le serate di addio a San Francisco dove il mitico Fillmore West era stato la culla della scena psichedelica, con chiusura finale il 4 luglio del 1971; prodotto sotto la sapiente regia del mitico Bill "Uncle Bobo" Graham, "Fillmore: The Last Days" contiene i momenti migliori dell' ultima settimana di concerti che celebrarono la storia della sala prima della definitiva chiusura. Il disco venne pubblicato come colonna sonora dell' omonimo documentario (nel 45 allegato "Words With Bill Graham" ne viene tracciata la storia, dagli inizi alla chiusura, il booklet inoltre contiene la lista completa dei concerti che si sono tenuti nel locale); i musicisti coinvolti nel concerto sono i piu' celebri e rispettati del momento nella musica della Bay Area, molte le performances passate alla storia e qui incluse, tra questi impossibile non citare i Grateful Dead ("Casey Jones" e "Johnny B. Goode"), i Quicksilver Messenger Service ("Fresh Air" e "Mojo"), gli It's a Beautiful Day ("White Bird"), Santana ("Incident at Neshabur" e "In a Silent Way") ma anche i nomi nuvi della nuova onda californiana, come i Malo ("Pana") o i Lamb ("Hello Friends"), la insuperata versione di "Baby's Calling Me Home" di Boz Scaggs e la davvero travolgente "Keep Your Lamps Trimmed and Burnin'" degli Hot Tuna. Ecco la lista completa dei brani inclusi tutti, lo ricordiamo, in versioni live inedite. "Hello" John Walker, "Hello Friends" Lamb, "So Fine" Elvin Bishop Group, "Party 'Til the Cows Come Home" Elvin Bishop Group, " Pana" Malo, "Poppa Can Play" Sons of Champlin, "White Bird" It's a Beautiful Day, "Fresh Air" Quicksilver Messenger Service, "Mojo" Quicksilver Messenger Service, "introduction" Bill Graham, "Back on the Streets Again" Tower of Power, "Baby's Callin' Me Home" Boz Scaggs, "I Just Want to Make Love to You" Cold Blood, "Passion Flower" Stoneground, "Henry" New Riders of the Purple Sage, "Casey Jones" Grateful Dead, "Johnny B. Goode" Grateful Dead, "Introduction" Bill Graham, "Keep Your Lamps Trimmed and Burning" Hot Tuna, "Incident at Neshabur" Santana, "In a Silent Way" Santana, "Jam Session: We Gonna Rock" Taj Mahal/ Elvin Bishop/ Boz Scaggs & Friends, "Jam Session: Long and Tall" Taj Mahal/ Elvin Bishop / Boz Scaggs & Friends, "Final Night Jam Session.
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