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Free design
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LP2 [edizione] originale stereo eu 1967 cherry red
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio album, l' originale rara stampa vinilica del 2003, in vinile da 180 grammi, copertina ruvida apribile con distribuzione della italiana Abraxas sul retro e con barcode 8013252671944, label custom celeste con scritte azzurre, rosse e viola, catalogo LPMRED194. Pubblicata dalla Cherry Red nel 2001 in cd e nel 2003 in vinile, questa splendida raccolta compla venti dei migliori brani tratti dagli album dei Free Design originariamente pubblicati fra il 1967 ed il 1972; una benemerita antologia che contribuì alla rivalutazione di questa deliziosa band presso nuove generazioni di ascoltatori. I Free Design erano una band americana di Delevan, New York, tracurata per decenni ed oggi assurta definitivamente invece al ruolo di cult-band, citata come influenza da Beck, Peanut Butter Wolf, Pizzicato Five, High Llamas e soprattutto Stereolab, gruppo che ai Free Design ha indubbiamente molto attinto. Il loro primo album "Kites are fun" (1967) è un gioiello di "sunshine pop", legato alle atmosfere più solari degli anni '60, con brani leggeri e piacevolissimi, in cui gli arrangiamenti e le sonorità, vicine a quelle dei Beach Boys di fine anni '60, costituiscono un aspetto fondamentale, frutto di un lavoro svolto con cura del paricolare addirittura maniacale. I Free Design si fecero notare nei circuiti folk del Greenwich Village, incidendo una serie di album caratterizzati da intriganti e piacevolissimi intrecci vocali, melodie eteree e ricercati arrangiamenti, che molti ritengono avrebbero meritato tanta più fortuna di quella che hanno avuto, i primi tra soft psichedelia e "baroque pop" (deliziosa "psichedelia da supermarket"), gli ultimi piu' "jazzy" ma altrettanto gradevoli. Una musica sempre caratterizzata da una felicissima vena pop e da intuizioni musicali ed arrangiamenti illuminanti. Questa la scaletta: "Chorale" (da "There is a song", 1972), "Kites are fun" (da "Kites are fun", 1967), "Bubbles" (da "Stars/Time/Bubbles/Love", 1970), "I found love" (da "You could be born again", 1968), "My brother woody" (da "Kites are fun", 1967), "Never tell the world" (da "Kites are fun", 1967), "Love me" (da "One by one", 1972), "Love you" (da "Sing for very important people", 1970), "I wanna be there" (da "There is a song", 1972), "Daniel dolphin" (da "You could be born again", 1968), "Starlight" (da "Stars/Time/Bubbles/Love", 1970), "2002 a hit song" (da "Heaven/Earth", 1969), "Children's waltz" (da "Sing for very important people", 1970), "Butterflies are free" (da "Stars/Time/Bubbles/Love", 1970), "One by one" (da "One by one", 1972), "You are my sunshine" (da "One by one", 1972), "You could be born again" (da "You could be born again", 1968), "Kije's ouija" (da "Stars/Time/Bubbles/Love", 1970), "Love does not die" (da "There is a song", 1972), "Tomorrow is the first day of the rest of my life" (da "Stars/Time/Bubbles/Love", 1970).
Free design
heaven / earth (remastered)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 bonfire records
rock 60-70
rock 60-70
ristampa rimasterizzata, copertina non apribile; il terzo album, uscito nel 1969 dopo "Kites are fun" del 1967 e "You Could Be Born Again" del 1968, della band americana di Delevan, New York, trascurata per decenni ed oggi assurta al ruolo di cult-band, citata come influenza da Beck, Peanut Butter Wolf, Pizzicato Five, High Llamas e soprattutto Stereolab, che ai Free Design hanno davvero molto attinto. I fratelli Dedrick (qui due maschi e due femmine, dopo l' ingresso della seconda sorella in formazione) si fecero notare nei circuiti folk del Greenwich Village, incidendo una serie di albums caratterizzati da abili intrecci vocali, melodie eteree e ricercati arrangiamenti, che molti ritengono avrebbero meritato tanta piu' fortuna di quella che hanno avuto. Tra soft psichedelia e "baroque pop", psichedelia da supermarket, qualcuno la chiamerebbe, ma caratterizzata da una felicissima vena pop e da intuizioni musicali ed arrangiamenti illuminanti. Quest' album e' tra i loro migliori, come al solito diviso tra originali e covers piu' o meno stravolte, tra le quali segnaliamo "If I Were a Carpenter" di Tim Hardin, una "Summertime" di Gershwin deliziosamente jazzata e "Where Do I Go", dalla colonna sonora di "Hair". Pare che il gruppo si sia riformato nel 2001, per nuove annunciate incisioni.
Free design
kites are fun
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1967 project 3
rock 60-70
rock 60-70
ristampa con copertina apribile senza barcode, presssoche' identica a quella della prima rara tiratura. Pubblicato in usa nel 1967 prima di ''You Could Be Born Again'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il primo album, generalmente ritenuto il capolavoro della band americana di Delevan, New York, tracurata per decenni ed oggi assurta definitivamente invece al ruolo di cult-band, citata come influenza da Beck, Peanut Butter Wolf, Pizzicato Five, High Llamas e soprattutto Stereolab, gruppo che ai Free Design ha indubbiamente molto attinto. Un gioiello di "sunshine pop", legato alle atmosfere piu' solari degli anni '60, con brani leggeri e piacevolissimi, in cui gli arrangiamenti e le sonorita', vicine a quelle dei Beach Boys di fine anni '60, costituiscono un aspetto fondamentale, frutto di un lavoro svolto con cura del paricolare addirittura maniacale. I Free Design si fecero notare nei circuiti folk del Greenwich Village, incidendo una serie di albums caratterizzati da intriganti e piacevolissimi intrecci vocali, melodie eteree e ricercati arrangiamenti, che molti ritengono avrebbero meritato tanta piu' fortuna di quella che hanno avuto, i primi tra soft psichedelia e "baroque pop" (deliziosa "psichedelia da supermarket"), gli ultimi piu' "jazzy" ma altrettanto gradevoli. Una musica sempre caratterizzata da una felicissima vena pop e da intuizioni musicali ed arrangiamenti illuminanti.
Free design
sing for very important people (ltd. splatter)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 light in the attic
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020, edizione limitata in vinile colorato con effetto splatter, copertina pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura su Project 3, corredata di inserto. Il quarto album, uscito tra il precedente "Heaven/Earth" ed il successivo "Stars/Time/Bubbles/Love", della band americana di Delevan, New York, trascurata per decenni ed oggi assurta al ruolo di cult-band, citata come influenza da Beck, Peanut Butter Wolf, Pizzicato Five, High Llamas e soprattutto Stereolab, che ai Free Design hanno davvero molto attinto. Formati dai fratelli e dalle sorelle Dedrick, si fecero notare nei circuiti folk del Greenwich Village, incidendo una serie di albums caratterizzati da intriganti e piacevolissimi intrecci vocali, melodie eteree e ricercati arrangiamenti, che molti ritengono avrebbero meritato tanta piu' fortuna di quella che hanno avuto, i primi tra soft psichedelia e "baroque pop" (deliziosa "psichedelia da supermarket"), come ancora questo, gli ultimi piu' "jazzy" ma altrettanto gradevoli. Una musica sempre caratterizzata da una felicissima vena pop e da intuizioni musicali ed arrangiamenti illuminanti, una serie di brani freschi e frizzanti come pochi, con una manciata di riuscitissime covers, come d' abitudine del gruppo, che si sarebbe sciolto dopo un ultimo album nel '73, per riformarsi a sorpresa nel 2001.
Free design
Stars / time / bubble / love
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1970 project 3 total sound
rock 60-70
rock 60-70
Copertina apribile senza codice a barre. Ristampa del 2017, pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1970 dalla Project 3 Total Sound negli USA, quinto album, successivo a "Sing for very important people" (1970) e precedente "One by one" (1972). Ancora una volta il gruppo delle sorelle e dei fratelli Dedrick pennella uno squisito quadretto di pop solare, delicato e raffinato, con tocchi baroque pop nelle deliziose melodie, zuccherine e fanciullesche ma non banali, abbellite da arrangiamenti di fiati ed archi dai toni bucolici, dai riferimenti sia al jazz che alla musica classica ma espressi con un approccio accessibile e giocoso, e su tutto le bellissime armonie vocali maschili e femminili, queste ultime di particolare impatto. I Free Design erano una band americana di Delevan, New York, tracurata per decenni ed oggi assurta definitivamente invece al ruolo di cult-band, citata come influenza da Beck, Peanut Butter Wolf, Pizzicato Five, High Llamas e soprattutto Stereolab, gruppo che ai Free Design ha indubbiamente molto attinto. Il loro primo album "Kites are fun" (1967) è un gioiello di "sunshine pop", legato alle atmosfere più solari degli anni '60, con brani leggeri e piacevolissimi, in cui gli arrangiamenti e le sonorità, vicine a quelle dei Beach Boys di fine anni '60, costituiscono un aspetto fondamentale, frutto di un lavoro svolto con cura del paricolare addirittura maniacale. I Free Design si fecero notare nei circuiti folk del Greenwich Village, incidendo una serie di album caratterizzati da intriganti e piacevolissimi intrecci vocali, melodie eteree e ricercati arrangiamenti, che molti ritengono avrebbero meritato tanta più fortuna di quella che hanno avuto, i primi tra soft psichedelia e "baroque pop" (deliziosa "psichedelia da supermarket"), gli ultimi piu' "jazzy" ma altrettanto gradevoli. Una musica sempre caratterizzata da una felicissima vena pop e da intuizioni musicali ed arrangiamenti illuminanti.
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