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X
Ain' t love grand
Lp [edizione] originale stereo ita 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima stampa italiana, copertina senza barcode, label rossa e nera. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
X
Ain' t love grand
Lp [edizione] originale stereo ger 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la prima stampa europea, pressata in Germania, copertina (con una piccola abrasione in alto a destra in corrispondenza probabilmente dell' asportazione di una piccola etichetta adesiva) con barcode, label rossa e nera. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
X
Ain' t love grand
Lp [edizione] originale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora avvolta nel cellophane (apeto) e con cut promozionale sulla costola superiore della copertina, prima stampa USA, copertina con barcode, label rossa e nera con scritte argento al centro e bianche lungo il bordo, logo Elektra bianco e rosso in alto, catalogo 60430-1. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
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ain' t love grand (white label promo!)
Lp [edizione] promozionale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
la rara stampa promozionale CON "WHITE LABEL PROMO", etichetta bianca promozionale, e timbro dorato promozionale sul retro, copertina con lievi segni di invecchiamento, catalogo 60430-1, copia ancora fornita della originaria busta interna della Elektra, rossa e nera. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed i difetti dell' album ma resta un episodio memorabile, come "My Soul Cires Your Name", l' intensa "Around My Heart"la tirata e bella, una "LIttle Honey" scritta da John Doe con Dave Alvin dei Blasters, e la conclusiva, "Supercharged", piu' legata al sound dei dischi precedenti. E c'e' anche una cover di "All or Nothing" degli Small Faces.
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ain' t love grand (white label promo!)
LP [edizione] promozionale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la rara stampa promozionale CON "WHITE LABEL PROMO", etichetta bianca promozionale, e timbro dorato promozionale sul retro. Uscito nel luglio del 1985, dopo "More Fin In The New World" e prima di "See How We Are", giunto all' 89esimo posto delle classifiche americane, il disco segna il tentativo della grande e storica band di Los Angeles di raggiungere un pubblico piu' ampio dei precedenti, con un suono che piuttosto che il punk degli esordi ricorda certo southern rock di stampo quasi hard, e le influenze country-roots dei due albums precedenti che qui emergono solo in pochi episodi. Ma la nuova forma che prende la musica degli X non e' priva di efficacia, e la sostanza non e' poi cosi' diversa dal passato, facendo di questo album un disco in fin dei conti sottovalutato: "Ain't Love Grand" e' comunque un ottimo disco di roots rock, con marcati accenti "sudisti" e molte grandi canzoni, per l' ultima volta con Billy Zoom alla chitarra. Ne venne tratto il singolo "Burning House of Love", che ha tutti i pregi ed
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alphabetland
lp [edizione] nuovo stereo usa 2020 fat possum
punk new wave
punk new wave
Copertina ruvida, vinile pesante, inner sleeve con foto e testi, etichetta custom marroncina ed azzurra. Pubblicato nell' agosto del 2020, l' ottavo album in studio della storica band americana di Los Angeles, a distanza di 27 anni dal precedente "Hey Zeus!" del 1993 e prima di "Smoke and Fiction" (2024). "Alphabetland" vede il ritorno in studio della line-up storica del gruppo, gia' attiva da qualche anno on stage, a 35 anni di distanza dal quinto album "Ain't Love Grand" del 1985, con il grande Billy Zoom alla chitarra tornato nei ranghi, accanto a John Doe (basso e voce), Exene Cervenka (voce) e DJ Bone break (batteria). Disco assolutamente clamoroso, bellissimo ed ispirato, e' forse il migliore del gruppo dai lontanissimi tempi del quarto "More Fun In The New World", e vede la band tornare, in gran parte degli episodi, al punk rock dei primi lavori, tra rabbia e poesia, con un' urgenza espressiva sbalorditiva, e diversi brani difficilmente dimenticabili, come l' iniziale "Alphabetland", "Free", "I Gotta Fever" (rifacimento di un brano gia' registrato ai tempi del secondo album "Wild Gift"), il recupero della furiosa "Delta 88 Nightmare" (registrata in forma di demo alla fine degli anni '70 con il titolo "Heater") e "Star Chambered", ed una band in grado come nei suoi tempi migliori di convincere ed esaltare anche in episodi minori, come il rock'n'roll ruspante di "Water & Wine", il quasi hard-rock di "Strange Life", "Angel on the Road", la trascinante "Goodbye Year, Goodbye", la divertente "Cyrano De Berger's Back", scritta da John Doe alla fine degli anni '70, e registrata dai Flesh Eaters nel 1981, per chiudere con una "All the Time in the World" dalle atmosfere notturne, recitata da Exene su uno scarno accompagnamento di piano e chitarra, suonata nientemeno che dall' ex Doors Robby Krieger. Un piccolo grande disco. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Live at the whisky a go-go
lp2 [edizione] originale stereo usa 1988 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, E CON ADESIVO DI PRESENTAZIONE SUL CELLOPHANE, l' originale stampa americana, copertina (con cut promozionale in alto a sinistra) lucida fronte retro con barcode, label nera in alto e rossa in basso, catalogo 9 60788-1 sulla copertina, 60788-1 sull' etichetta. Il bellissimo doppio album, pubblicato nel maggio del 1988 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, giunto al numero 175 delle classifiche americane, contiene ventiquattro brani (tre in piu' rispetto all' edizione in cd), tratti da tre esibizioni dal vivo effettuate il 13, 15 e 16 dicembre del 1987 al Whisky A Go-Go di Los Angeles, la' dove la loro carriera aveva avuto inizio 10 anni prima. Per quanto dischi come "Ain't Love Grand" e "See How We Are" meritino una rivalutazione, QUESTI X sono quelli dei primi lavori, ovvero senza dubbio alcuno la piu' grande punk rock'n'roll band che abbia mai calcato le scene: i brani sono secchi e tiratissimi, l' esecuzione di quelle che non si dimenticano, e certo non lo avranno fatto gli spettatori di questo concerto organizzato per il decennale della band, non a caso con una scaletta magnifica che attinge soprattutto dai primi lavori della band (ma anche i brani piu' recenti acquisiscono nuova luce in queste versioni...); e ci sono anche due episodi inediti: "Skin Deep Town" e "So Long", entrabe dai forti accenti country, e la prima non a caso ripresa anni dopo dai Knitters (progetto parallelo degli X dedito a sonorita' country-roots). Ecco i brani, giusto per intendersi: Los Angeles, In This HouseThat I Call Home, The New World, Around My Heart, Surprise Surprise, Beacause I Do, Burning House Of Love, My Goodness, Blue Spark, The Once Over Twice, In The Time It Takes, Devil Doll, Hungry Wolf, Just Another Perfect Day, Unheard Music, Riding With Mary, The World's A Mess, True Love, White Girl, Skin Deep Town, So Long (cober da Woody Guthrie), The Call of the Wreckin' Ball (dal repertorio del progetto parallelo Knitters), Year One e Johny Hit and Run Paulene. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Live at the whisky a go-go
lp2 [edizione] originale stereo usa 1988 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa americana, copertina (con piccolo cut promozionale in basso a destra) lucida fronte retro con barcode, label nera in alto e rossa in basso, catalogo 9 60788-1 sulla copertina, 60788-1 sull' etichetta. Il bellissimo doppio album, pubblicato nel maggio del 1988 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, giunto al numero 175 delle classifiche americane, contiene ventiquattro brani (tre in piu' rispetto all' edizione in cd), tratti da tre esibizioni dal vivo effettuate il 13, 15 e 16 dicembre del 1987 al Whisky A Go-Go di Los Angeles, la' dove la loro carriera aveva avuto inizio 10 anni prima. Per quanto dischi come "Ain't Love Grand" e "See How We Are" meritino una rivalutazione, QUESTI X sono quelli dei primi lavori, ovvero senza dubbio alcuno la piu' grande punk rock'n'roll band che abbia mai calcato le scene: i brani sono secchi e tiratissimi, l' esecuzione di quelle che non si dimenticano, e certo non lo avranno fatto gli spettatori di questo concerto organizzato per il decennale della band, non a caso con una scaletta magnifica che attinge soprattutto dai primi lavori della band (ma anche i brani piu' recenti acquisiscono nuova luce in queste versioni...); e ci sono anche due episodi inediti: "Skin Deep Town" e "So Long", entrabe dai forti accenti country, e la prima non a caso ripresa anni dopo dai Knitters (progetto parallelo degli X dedito a sonorita' country-roots). Ecco i brani, giusto per intendersi: Los Angeles, In This HouseThat I Call Home, The New World, Around My Heart, Surprise Surprise, Beacause I Do, Burning House Of Love, My Goodness, Blue Spark, The Once Over Twice, In The Time It Takes, Devil Doll, Hungry Wolf, Just Another Perfect Day, Unheard Music, Riding With Mary, The World's A Mess, True Love, White Girl, Skin Deep Town, So Long (cober da Woody Guthrie), The Call of the Wreckin' Ball (dal repertorio del progetto parallelo Knitters), Year One e Johny Hit and Run Paulene. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
Live at the whisky a go-go
lp2 [edizione] originale stereo usa 1988 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
l' originale stampa americana, copertina lucida fronte retro con barcode, label nera in alto e rossa in basso, catalogo 9 60788-1 sulla copertina, 60788-1 sull' etichetta. Il bellissimo doppio album, pubblicato nel maggio del 1988 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, giunto al numero 175 delle classifiche americane, contiene ventiquattro brani (tre in piu' rispetto all' edizione in cd), tratti da tre esibizioni dal vivo effettuate il 13, 15 e 16 dicembre del 1987 al Whisky A Go-Go di Los Angeles, la' dove la loro carriera aveva avuto inizio 10 anni prima. Per quanto dischi come "Ain't Love Grand" e "See How We Are" meritino una rivalutazione, QUESTI X sono quelli dei primi lavori, ovvero senza dubbio alcuno la piu' grande punk rock'n'roll band che abbia mai calcato le scene: i brani sono secchi e tiratissimi, l' esecuzione di quelle che non si dimenticano, e certo non lo avranno fatto gli spettatori di questo concerto organizzato per il decennale della band, non a caso con una scaletta magnifica che attinge soprattutto dai primi lavori della band (ma anche i brani piu' recenti acquisiscono nuova luce in queste versioni...); e ci sono anche due episodi inediti: "Skin Deep Town" e "So Long", entrabe dai forti accenti country, e la prima non a caso ripresa anni dopo dai Knitters (progetto parallelo degli X dedito a sonorita' country-roots). Ecco i brani, giusto per intendersi: Los Angeles, In This HouseThat I Call Home, The New World, Around My Heart, Surprise Surprise, Beacause I Do, Burning House Of Love, My Goodness, Blue Spark, The Once Over Twice, In The Time It Takes, Devil Doll, Hungry Wolf, Just Another Perfect Day, Unheard Music, Riding With Mary, The World's A Mess, True Love, White Girl, Skin Deep Town, So Long (cober da Woody Guthrie), The Call of the Wreckin' Ball (dal repertorio del progetto parallelo Knitters), Year One e Johny Hit and Run Paulene. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
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Los angeles
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita in usa su Slash, e corredata dell' originario inserto. A pochi mesi di distanza dall'album dei Germs, la piccola etichetta locale Slash produce un altro degli album fondamentali degli '80, il primo della punk band di Los Angeles attiva dal '77 (e gia' autrice del singolo "Adult Books" nel '78 e della partecipazione alla storica raccolta "Yes L.A."), gia' da tempo vera band guida della scena di L.A.; prodotto da Ray Manzarek dei Doors, che vi suona anche l' organo qua e la' con grande efficacia (dei Doors gli X eseguono una infuocata cover di "Soul kitchen"), "Los Angeles" e' il disco della band piu' grezzo e selvaggio insieme al secondo "Wild Gift", prima della comunque apprezzabile svolta "roots", e contiene una serie di episodi davvero strepitosi, di intensita' a tratti dolorosa, a cui l' alternarsi ed il sovrapporsi delle voci di John Doe ed Exene Cervenka conferisce una rara potenza emotiva. Da citare almeno le aggressive e liriche a tempo stesso "Johnny Hit and Run Paulene" e "The World's a Mess; It's in My Kiss", l' indimenticabile "Nausea" (dove la voce della Cervenka ricorda a tratti quella di Siouxsie), l' anthem "Los Angeles", la lunga e cupa "The Unheard Music". Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
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Los angeles (+ inner sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1980 fat possum
punk new wave
punk new wave
Ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in usa su Slash, e corredata di inner sleeve. A pochi mesi di distanza dall'album dei Germs, la piccola etichetta locale Slash produce un altro degli album fondamentali degli '80, il primo della punk band di Los Angeles attiva dal '77 (e gia' autrice del singolo "Adult Books" nel '78 e della partecipazione alla storica raccolta "Yes L.A."), gia' da tempo vera band guida della scena di L.A.; prodotto da Ray Manzarek dei Doors, che vi suona anche l' organo qua e la' con grande efficacia (dei Doors gli X eseguono una infuocata cover di "Soul kitchen"), "Los Angeles" e' il disco della band piu' grezzo e selvaggio insieme al secondo "Wild Gift", prima della comunque apprezzabile svolta "roots", e contiene una serie di episodi davvero strepitosi, di intensita' a tratti dolorosa, a cui l' alternarsi ed il sovrapporsi delle voci di John Doe ed Exene Cervenka conferisce una rara potenza emotiva. Da citare almeno le aggressive e liriche a tempo stesso "Johnny Hit and Run Paulene" e "The World's a Mess; It's in My Kiss", l' indimenticabile "Nausea" (dove la voce della Cervenka ricorda a tratti quella di Siouxsie), l' anthem "Los Angeles", la lunga e cupa "The Unheard Music". Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
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More fun in the new world
Lp [edizione] originale stereo ger 1983 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, prima stampa europea di pressaggio tedesco, copia distribuita in Italia con adesivo import Siae bianco e rosso sul retro, a scopo promozionale (con dicitura "Omaggio Vietata Vendita" punzonata in alto a destra), copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve in carta sagomata sugli angoli superiori e con testi, label rossa con scritte in basso lungo il bordo su tre righe, logo Elektra bianco in alto, "Siae" riquadrato a sinistra, catalogo 96-0283-1. Il quarto album della grande punk rock band californiana di Los Angeles guidata da Exene Cervenka e John Doe. Uscito nel settembre del 1983, e giunto all' 86esimo posto della classifica americana, "More Fun in the New World" e' l' ultimo album della band che vede alla produzione l' ex Doors Ray Manzarek, quasi un membro aggiunto del gruppo sin dai tempi del primo epocale "Los Angeles", e soprattutto ne e' l' ultimo capolavoro, giacche' il successivo "Ain't Love Grand", due anni dopo, sebbene assai sottovalutato, esporra' al giudizio della critica e del pubblico una band ormai lontana dalla freschezza trascinante dei tempi migliori (benche' preceduto da "Poor Little Critter in the World", in cui Exene Cervenka, John Doe ed il batterista D.J. Donebrake, a nome Knitters, compirono un vero e proprio tuffo nella purezza delle sonorita' country che gia' qui' affiorano in piu' di una occasione). "More Fun..." e' pero' ancora un disco di grande bellezza, all' altezza di "Los Angels", "Wild Gift" e "Under The Big Black Sun"; di quest' ultimo prosegue il cammino verso una musica certo meno aggressiva e punk che nei primi lavori, ed ancora piu' esplicita nel suo richiamo alle "radici", caratterizzato da una maggiore immediatezza che avrebbe certo meritato un maggiore riscontro commerciale, ma senza rinunciare alla viscerale sincerita' di un songwriting ancora una volta straordinario, che da' vita a nuovi classici indimenticabili marchiati indelebilmente dagli splendidi intrecci vocali di Exene e John, come la magnifica "The New World", le aggressive ed ancora una volta graffianti "We' re Having Much More Fun" e "Make the Music Go Bang", la trascinante cover del classico rock'n'roll "Breathless" (portata al successo tra gli altri da Jerry Lee Lewis), per la gioia di Billy Zoom, chitarrista che non ha mai nascosto le sue radici rockabilly, l' immensa "I Must Not Think Bad Thouths", il cui crescendo emotivo e' davvero raro, o semplicemente il grande rock di "Drunk in My Past". La chiusura e' affidata ad un bizarro esperimento, che fece gridare allo scandalo i fans della band, "True Love Pt.2", dedicata a James Brown e George Clinton, dalle ritmiche smaccatamente funky e interpretabile come un divertito "scherzo" della band, che nulla toglie alla bellezza di un disco superbo.
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More fun in the new world
LP [edizione] originale stereo usa 1983 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA; copertina (con cut promozionale in alto a destra) con barcode, completa di inner sleeve con testi e sagomatura sul lato di apertura, etichetta rossa con logo bianco in alto, catalogo 60283-1. Il quarto album della grande punk rock band californiana di Los Angeles guidata da Exene Cervenka e John Doe. Uscito nel settembre del 1983, e giunto all' 86esimo posto della classifica americana, "More Fun in the New World" e' l' ultimo album della band che vede alla produzione l' ex Doors Ray Manzarek, quasi un membro aggiunto del gruppo sin dai tempi del primo epocale "Los Angeles", e soprattutto ne e' l' ultimo capolavoro, giacche' il successivo "Ain't Love Grand", due anni dopo, sebbene assai sottovalutato, esporra' al giudizio della critica e del pubblico una band ormai lontana dalla freschezza trascinante dei tempi migliori (benche' preceduto da "Poor Little Critter in the World", in cui Exene Cervenka, John Doe ed il batterista D.J. Donebrake, a nome Knitters, compirono un vero e pro
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More fun in the new world
Lp [edizione] originale stereo ger 1983 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copia distribuita in Italia a scopo promozionale con timbro "Campione Gratuito Vietata la Vendita" su una delle due etichette, e marchio Siae stampato su entrambe, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve in carta sagomata sugli angoli superiori e con testi, label rossa con scritte bianche in basso lungo il bordo disposte su tre righe, scritte nere al centro e logo Elektra bianco in alto, catalogo 96-0283-1. Il quarto album della grande punk rock band californiana di Los Angeles guidata da Exene Cervenka e John Doe. Uscito nel settembre del 1983, e giunto all' 86esimo posto della classifica americana, "More Fun in the New World" e' l' ultimo album della band che vede alla produzione l' ex Doors Ray Manzarek, quasi un membro aggiunto del gruppo sin dai tempi del primo epocale "Los Angeles", e soprattutto ne e' l' ultimo capolavoro, giacche' il successivo "Ain't Love Grand", due anni dopo, sebbene assai sottovalutato, esporra' al giudizio della critica e del pubblico una band ormai lontana dalla freschezza trascinante dei tempi migliori (benche' preceduto da "Poor Little Critter in the World", in cui Exene Cervenka, John Doe ed il batterista D.J. Donebrake, a nome Knitters, compirono un vero e proprio tuffo nella purezza delle sonorita' country che gia' qui' affiorano in piu' di una occasione). "More Fun..." e' pero' ancora un disco di grande bellezza, all' altezza di "Los Angels", "Wild Gift" e "Under The Big Black Sun"; di quest' ultimo prosegue il cammino verso una musica certo meno aggressiva e punk che nei primi lavori, ed ancora piu' esplicita nel suo richiamo alle "radici", caratterizzato da una maggiore immediatezza che avrebbe certo meritato un maggiore riscontro commerciale, ma senza rinunciare alla viscerale sincerita' di un songwriting ancora una volta straordinario, che da' vita a nuovi classici indimenticabili marchiati indelebilmente dagli splendidi intrecci vocali di Exene e John, come la magnifica "The New World", le aggressive ed ancora una volta graffianti "We' re Having Much More Fun" e "Make the Music Go Bang", la trascinante cover del classico rock'n'roll "Breathless" (portata al successo tra gli altri da Jerry Lee Lewis), per la gioia di Billy Zoom, chitarrista che non ha mai nascosto le sue radici rockabilly, l' immensa "I Must Not Think Bad Thouths", il cui crescendo emotivo e' davvero raro, o semplicemente il grande rock di "Drunk in My Past". La chiusura e' affidata ad un bizarro esperimento, che fece gridare allo scandalo i fans della band, "True Love Pt.2", dedicata a James Brown e George Clinton, dalle ritmiche smaccatamente funky e interpretabile come un divertito "scherzo" della band, che nulla toglie alla bellezza di un disco superbo.
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More fun in the new world
Lp [edizione] originale stereo ger 1983 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve in carta sagomata sugli angoli superiori e con testi, label rossa con scritte bianche in basso lungo il bordo disposte su tre righe, scritte nere al centro e logo Elektra bianco in alto, scritta GEMA in riquadro a sinistra del foro centrale, catalogo 96-0283-1. Il quarto album della grande punk rock band californiana di Los Angeles guidata da Exene Cervenka e John Doe. Uscito nel settembre del 1983, e giunto all' 86esimo posto della classifica americana, "More Fun in the New World" e' l' ultimo album della band che vede alla produzione l' ex Doors Ray Manzarek, quasi un membro aggiunto del gruppo sin dai tempi del primo epocale "Los Angeles", e soprattutto ne e' l' ultimo capolavoro, giacche' il successivo "Ain't Love Grand", due anni dopo, sebbene assai sottovalutato, esporra' al giudizio della critica e del pubblico una band ormai lontana dalla freschezza trascinante dei tempi migliori (benche' preceduto da "Poor Little Critter in the World", in cui Exene Cervenka, John Doe ed il batterista D.J. Donebrake, a nome Knitters, compirono un vero e proprio tuffo nella purezza delle sonorita' country che gia' qui' affiorano in piu' di una occasione). "More Fun..." e' pero' ancora un disco di grande bellezza, all' altezza di "Los Angels", "Wild Gift" e "Under The Big Black Sun"; di quest' ultimo prosegue il cammino verso una musica certo meno aggressiva e punk che nei primi lavori, ed ancora piu' esplicita nel suo richiamo alle "radici", caratterizzato da una maggiore immediatezza che avrebbe certo meritato un maggiore riscontro commerciale, ma senza rinunciare alla viscerale sincerita' di un songwriting ancora una volta straordinario, che da' vita a nuovi classici indimenticabili marchiati indelebilmente dagli splendidi intrecci vocali di Exene e John, come la magnifica "The New World", le aggressive ed ancora una volta graffianti "We' re Having Much More Fun" e "Make the Music Go Bang", la trascinante cover del classico rock'n'roll "Breathless" (portata al successo tra gli altri da Jerry Lee Lewis), per la gioia di Billy Zoom, chitarrista che non ha mai nascosto le sue radici rockabilly, l' immensa "I Must Not Think Bad Thouths", il cui crescendo emotivo e' davvero raro, o semplicemente il grande rock di "Drunk in My Past". La chiusura e' affidata ad un bizarro esperimento, che fece gridare allo scandalo i fans della band, "True Love Pt.2", dedicata a James Brown e George Clinton, dalle ritmiche smaccatamente funky e interpretabile come un divertito "scherzo" della band, che nulla toglie alla bellezza di un disco superbo.
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More fun in the new world
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1983 porterhouse
punk new wave
punk new wave
Ristampa rimasterizzata in vinile 180 grammi, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita nel 1983 su Elektra, completa di inner sleeve con testi. Il quarto album della grande punk rock band californiana di Los Angeles guidata da Exene Cervenka e John Doe. Uscito nel settembre del 1983, e giunto all' 86esimo posto della classifica americana, "More Fun in the New World" e' l' ultimo album della band che vede alla produzione l' ex Doors Ray Manzarek, quasi un membro aggiunto del gruppo sin dai tempi del primo epocale "Los Angeles", e soprattutto ne e' l' ultimo capolavoro, giacche' il successivo "Ain't Love Grand", due anni dopo, sebbene assai sottovalutato, esporra' al giudizio della critica e del pubblico una band ormai lontana dalla freschezza trascinante dei tempi migliori (benche' preceduto da "Poor Little Critter in the World", in cui Exene Cervenka, John Doe ed il batterista D.J. Donebrake, a nome Knitters, compirono un vero e proprio tuffo nella purezza delle sonorita' country che gia' qui' affiorano in piu' di una occasione). "More Fun..." e' pero' ancora un disco di grande bellezza, all' altezza di "Los Angels", "Wild Gift" e "Under The Big Black Sun"; di quest' ultimo prosegue il cammino verso una musica certo meno aggressiva e punk che nei primi lavori, ed ancora piu' esplicita nel suo richiamo alle "radici", caratterizzato da una maggiore immediatezza che avrebbe certo meritato un maggiore riscontro commerciale, ma senza rinunciare alla viscerale sincerita' di un songwriting ancora una volta straordinario, che da' vita a nuovi classici indimenticabili marchiati indelebilmente dagli splendidi intrecci vocali di Exene e John, come la magnifica "The New World", le aggressive ed ancora una volta graffianti "We' re Having Much More Fun" e "Make the Music Go Bang", la trascinante cover del classico rock'n'roll "Breathless" (portata al successo tra gli altri da Jerry Lee Lewis), per la gioia di Billy Zoom, chitarrista che non ha mai nascosto le sue radici rockabilly, l' immensa "I Must Not Think Bad Thouths", il cui crescendo emotivo e' davvero raro, o semplicemente il grande rock di "Drunk in My Past". La chiusura e' affidata ad un bizarro esperimento, che fece gridare allo scandalo i fans della band, "True Love Pt.2", dedicata a James Brown e George Clinton, dalle ritmiche smaccatamente funky e interpretabile come un divertito "scherzo" della band, che nulla toglie alla bellezza di un disco superbo.
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See how we are
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
prima stampa americana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) con barcode, inner sleeve con testi, label custom, catalogo 60492-1 (con prefisso 9 sulla copertina). Pubblicato nel luglio del 1987 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, il sesto ed ultimo album, prima dell' inatteso ritorno diversi anni dopo, del grande gruppo di Los Angeles. Pubblicato dopo il discusso "Ain't Love Grand", questo "See How We Are" e' come il precedente un ottimo album, registrato per la prima volta senza Billy Zoom alla chitarra (al suo posto l' ex Lone Justice Tony Gilkyson), diviso tra gli episodi di roots rock tipici della seconda produzione della band e tiratissimi brani memori del punk rock del passato (come la tiratissima "In the Time it Takes"). Tra gli ospiti, Dave Alvin dei Blasters (sua la bella "4th Of July" che usci' anche su singolo) e Benmont Tench. Dopo questo disco prima la Cervenka e poi anche John Doe produrranno alcuni lavori solisti (la Cervenka mettera' anche in piedi un' ottima punk band, gli Auntie Christ), prima di ritrovarsi insieme e naturalmente affiatatissimi per una nuova edizione del gruppo. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X: i suo membri sono Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
See how we are
Lp [edizione] originale stereo usa 1987 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa USA, copertina con barcode, inner sleeve con testi, label custom con artwork diverso su ciascuna facciata, scritte bianche, logo Elektra rosso, bianco e nero a sinistra, catalogo 9 60492-1. Pubblicato nel luglio del 1987 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, il sesto ed ultimo album, prima dell' inatteso ritorno diversi anni dopo, del grande gruppo di Los Angeles. Pubblicato dopo il discusso "Ain't Love Grand", questo "See How We Are" e' come il precedente un ottimo album, registrato per la prima volta senza Billy Zoom alla chitarra (al suo posto l' ex Lone Justice Tony Gilkyson), diviso tra gli episodi di roots rock tipici della seconda produzione della band e tiratissimi brani memori del punk rock del passato (come la tiratissima "In the Time it Takes"). Tra gli ospiti, Dave Alvin dei Blasters (sua la bella "4th Of July" che usci' anche su singolo) e Benmont Tench. Dopo questo disco prima la Cervenka e poi anche John Doe produrranno alcuni lavori solisti (la Cervenka mettera' anche in piedi un' ottima punk band, gli Auntie Christ), prima di ritrovarsi insieme e naturalmente affiatatissimi per una nuova edizione del gruppo. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X: i suo membri sono Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
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see how we are
Lp [edizione] originale stereo can 1987 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima stampa canadese, etichetta rossa e nera, inner sleeve con testi. Pubblicato nel luglio del 1987 dalla Elektra in Gran Bretagna e negli USA, il sesto ed ultimo album, prima dell' inatteso ritorno diversi anni dopo, del grande gruppo di Los Angeles. Pubblicato dopo il discusso "Ain't Love Grand", questo "See How We Are" e' come il precedente un ottimo album, registrato per la prima volta senza Billy Zoom alla chitarra (al suo posto l' ex Lone Justice Tony Gilkyson), diviso tra gli episodi di roots rock tipici della seconda produzione della band e tiratissimi brani memori del punk rock del passato (come la tiratissima "In the Time it Takes"). Tra gli ospiti, Dave Alvin dei Blasters (sua la bella "4th Of July" che usci' anche su singolo) e Benmont Tench. Dopo questo disco prima la Cervenka e poi anche John Doe produrranno alcuni lavori solisti (la Cervenka mettera' anche in piedi un' ottima punk band, gli Auntie Christ), prima di ritrovarsi insieme e naturalmente affiatatissimi per una nuova edizione del gruppo.
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smoke and Fiction
lp [edizione] nuovo stereo usa 2024 fat possum
punk new wave
punk new wave
Copertina con logo del gruppo sagomato "die-cut" sul fronte, corredata di inner sleeve con testi e crediti, etichetta custom in bianco e nero. Pubblicato nell' agosto del 2024, a quattro anni di distanza dal bel "Alphabetland" (2020) che ne aveva segnato il ritorno, il nono album in studio della storica band americana di Los Angeles. Come l' album precedente, "Smoke & Fiction" vede all' opera ancora una volta la line-up storica del gruppo, con il grande Billy Zoom alla chitarra tornato nei ranghi ormai da diversi anni, accanto a John Doe (basso e voce), Exene Cervenka (voce) e DJ Bone Break (batteria). Dopo la sorpresa del clamoroso, bellissimo ed ispirato "Alphabetland" (forse il migliore album del gruppo dai lontanissimi tempi del quarto "More Fun In The New World"), questo "Smoke & Fiction", che sembrerebbe destinato ad essere l' ultimo lavoro degli X, conferma l' eccellente stato di forma del gruppo, tornato a frequentare in gran parte dei brani i territori del trascinante punk-rock dalle venature roots dei primi lavori, tra rabbia e poesia, in brani ora serrati e compatti come l' iniziale "Ruby Church", la micidiale "Sweet Til the Bitter End", un vero e proprio nuovo classico per la band, "Smoke & Fiction", "Struggle", "Winding Up The Time", ma rivelandosi sincera ed ispirata anche nei pochi mid-tempo dell' album, come "Face in the Moon" o la malinconica ballata "The Way It Is"; in tutti i brani, la magia delle voci di John ed Exene che si alternano, si intrecciano e si sovrappingono emozionanti come sempre. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X
smoke and Fiction (ltd. blue opaque)
lp [edizione] nuovo stereo usa 2024 fat possum
punk new wave
punk new wave
EDIZIONE LIMITATA IN VINILE BLU, copertina con logo del gruppo sagomato "die-cut" sul fronte, corredata di inner sleeve (in questa versione di colore blu, come il vinile) con testi e crediti, etichetta custom in bianco e nero. Pubblicato nell' agosto del 2024, a quattro anni di distanza dal bel "Alphabetland" (2020) che ne aveva segnato il ritorno, il nono album in studio della storica band americana di Los Angeles. Come l' album precedente, "Smoke & Fiction" vede all' opera ancora una volta la line-up storica del gruppo, con il grande Billy Zoom alla chitarra tornato nei ranghi ormai da diversi anni, accanto a John Doe (basso e voce), Exene Cervenka (voce) e DJ Bone Break (batteria). Dopo la sorpresa del clamoroso, bellissimo ed ispirato "Alphabetland" (forse il migliore album del gruppo dai lontanissimi tempi del quarto "More Fun In The New World"), questo "Smoke & Fiction", che sembrerebbe destinato ad essere l' ultimo lavoro degli X, conferma l' eccellente stato di forma del gruppo, tornato a frequentare in gran parte dei brani i territori del trascinante punk-rock dalle venature roots dei primi lavori, tra rabbia e poesia, in brani ora serrati e compatti come l' iniziale "Ruby Church", la micidiale "Sweet Til the Bitter End", un vero e proprio nuovo classico per la band, "Smoke & Fiction", "Struggle", "Winding Up The Time", ma rivelandosi sincera ed ispirata anche nei pochi mid-tempo dell' album, come "Face in the Moon" o la malinconica ballata "The Way It Is"; in tutti i brani, la magia delle voci di John ed Exene che si alternano, si intrecciano e si sovrappingono emozionanti come sempre. Alla fine degli anni settanta c'e' una band che infiamma il panorama underground di Los Angeles e si chiama X, al secolo Exene Cervenka (voce), John Doe (voce e basso), Billy Zoom (chitarra) e Don Bonebrake (batteria). Forti di una "frontgirl" tanto minuta quanto carismatica, solita agghindarsi con abiti da vecchia signora anni cinquanta, gli X danno vita a un suono che e' la perfetta fusione tra il vecchio rock americano e il punk, creando atmosfere sempre serrate e vigorose ma dall'inconfondibile sapore retro'. Ad innalzare la qualita' delle loro realizzazioni saranno proprio i testi mai sloganistici ma aspramente poetici, e le voci di Doe e della Cervenka si rincorrono e si fondono in duetti mozzafiato. Gli X sono stati uno dei gruppi piu' originali del "beach punk" californiano. Rispetto a tante altre hardcore band losangeline dei primi anni ottanta, gli X si distinguevano per un approccio piu' eclettico, piu' fantasioso, piu' disteso, piu' malinconico e soprattutto piu' propenso al recupero di sonorita' e stili dei due decenni precedenti. Quello degli X e' roots-rock per l'era del punk e della new wave. E' una musica di compromesso tra passato e presente, capace di rispolverare i maestri del rock e di guardare a loro con lo spirito disilluso degli anni ottanta.
X (australia)
x-spurts (the 1977 recordings)
lp [edizione] nuovo stereo can 1977 ugly pop
punk new wave
punk new wave
copertina senza barcode, inserto apribile con foto e note, etichetta ross/arancio e nera, adesivo di presentazione sul cellophane. Uscito gia' in cd nel 2011, e finalmente nel settembre del 2014 in questa edizione vinilica, questo album contiene i dieci brani del primo storico demo, registrato nel 1977 dal leggendario gruppo di Sidney guidato dal cantante Steve Lucas (poi anche solista), e dal bassista ex Rose Tattoo (!) Ian Rilen, band che solo due anni dopo avrebbe pubblicato il suo primo album "Aspirations". Qui' il loro sound (nel gruppo ancora il chitarrista originario Ian Krahe, che morira' nel sonno nel 1978) e' ancora acerbo, ma gia' potente e trascinante, tra certo proto punk degli anni '70 ed aperture a nuove influenze soprattutto inglesi, in dieci brani di cui solo "Revolution" sara' poi riregistrata per il primo gia' citato album, mentre gli altri nove episodi rimarranno inediti. Capaci nei loro dischi a venire di suonare un punk rock grezzo ed animalesco dotato del raro dono dell' originalita', lontanissimo da quello di Saints o Radio Birdman, compositivamente articolato, a tratti "proto noise", si sono ampiamente meritati lo status di gruppo di culto della scena australiana che da sempre circonda il loro nome.
X clan
To the east, blackwards
Lp [edizione] seconda stampa stereo usa 1990 4th & Broadway
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
Copia ancora incellophanata e con adesivi che indicano rispettivamente l'edizione limitata e la presenza in scaletta di alcuni brani, seconda comunque rara stampa USA, con copertina pressoché identica alla prima tiratura ma con label non più gialla bensì rosa e con suffisso del catalogo cambiato, con barcode 016244-4019-16, etichetta rosa con scritte nere, logo 4th & Broadway multicolore in alto, senza logo distribuzione Island in basso, scritta lungo il bordo in basso che contiene la dicitura "...an Island Records Inc. company...", catalogo 444 019-1 (e non più "-4"). Pubblicato nell'aprile del 1990 dalla 4th & Broadway, nel Regno Unito e negli USA, dove arrivò al 97esimo posto nella classifica billboard 200, il primo album, precedente "Xodus" (1992). Lavoro acclamatissimo da una parte della critica, ma non così apprezzato all'unanimità, "To the East, blackwards" introduce su lp lo hip hop dai potenti richiami antirazzisti e dallo spirito politicizzato ed afrocentrico, supportato da una base strumentale ricchissima di campionamenti funk dai richiami anni '70 (in particolare dalla famiglia Parliament / Funkadelic), molto calda e fluida. Su tutto risplende la capacita' vocale e compositiva dei suoi MC, che non aggrediscono né minacciano ma puntano a diffondere un messaggio culturale ed identitario. Formatisi a Brooklyn alla fine degli anni '80, i newyorchesi X Clan sono stati uno dei piu' brillanti gruppi hip hop dell'epoca fra quelli impegnati; il loro messaggio fortemente afrocentrico e l'attivismo a favore dei diritti degli afroamericani e contro il razzismo faceva il paio con un impianto musicale fortemente funk che inizialmente si basava moltissimo su campionamenti di gruppi come i Parliamente, per poi ampliare le sue fonti sonore. Pubblicarono due apprezzati album all'inizio degli anni '90, ''To the East, blackwards'' (1990) e ''Xodus'' (1992), prima di sciogliersi; alcuni membri fondatori morirono prematuramente dopo la fine del gruppo, ma i superstiti riattivarono poi gli X Clan nel nuovo secolo, pubblicando ulteriori album, senza raggiungere il buon riscontro commerciale dei primi due lp.
X clan
Xodus (the new testament)
Lp [edizione] originale stereo usa 1992 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
[vinile] Excellent [copertina] Excellent hip-hop
Copia ancora incellophanata, e con adesivo di presentazione sul cellophane, l' originale stampa americana, etichetta dorata con scritte e logo neri da un lato, custom nera e dorata dall' altro, catalogo 314513225-1. Pubblicato nel maggio del 1992 dalla Polydor negli USA, dove giunse al 31esimo posto nella classifica billboard 200, il secondo album, successivo a ''To the East, blackwards'' (1990) e precedente ''Return from mecca'' (2007). Il loro album di maggior successo, ''Xodus'' e' un lavoro di hip hop dai potenti richiami antirazzisti e dallo spirito politicizzato lontano da quello del gangsta rap, il tutto supportato da una base strumentale ricchissima di campionamenti funk dai richiami anni '70, molto calda e fluida. Su tutto risplende la capacita' vocale e compositiva dei suoi MC. Formatisi a Brooklyn alla fine degli anni '80, i newyorchesi X Clan sono stati uno dei piu' brillanti gruppi hip hop dell'epoca fra quelli impegnati; il loro messaggio fortemente afrocentrico e l'attivismo a favore dei diritti degli afroamericani e contro il razzismo faceva il paio con un impianto musicale fortemente funk che inizialmente si basava moltissimo su campionamenti di gruppi come i Parliamente, per poi ampliare le sue fonti sonore. Pubblicarono due apprezzati album all'inizio degli anni '90, ''To the East, blackwards'' (1990) e ''Xodus'' (1992), prima di sciogliersi; alcuni membri fondatori morirono prematuramente dopo la fine del gruppo, ma i superstiti riattivarono poi gli X Clan nel nuovo secolo, pubblicando ulteriori album, senza raggiungere il buon riscontro commerciale dei primi due lp.
X men (usa)
X men
Lp [edizione] originale stereo usa 1988 buy our records
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa USA, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con foto, testi e sagomatura sul lato di apertura, label azzurra con scritte nere e logo Buy Our Records nero in alto, catalogo BOR12-020. Pubblicato nel 1988 dalla Buy Our Records negli USA, l'unico album di questo quartetto americano proveniente dall'area del New Jersey, da non confondere con l'omonima band inglese. Pubblicarono solo questo lp, oltre ad apparire su di una manciata di compilations hardcore punk fra il 1986 ed il 1988, come la cassetta "Blastin' out of N.J." (1986) ed il cd "Bands only a mutha could love volume I" (1988). Erano composti da Hinge (chitarra solista, voce), aka Jack Pitzer, già con la metal punk band The Beast, autori di un rarissimo ep nel 1983, e poi con i Mucky Pup nell'album "Five guys in a really hot garage" del 1995; Greg Gory (voce, chitarra), già con i leggendari Chronic Sick, artefici di due ultrarari ep di hardcore punk nel 1983; Jet-Set Jo-Jo Albano (batteria), anch'egli proveniente dai Chronic Sick; e Steve Glatzer (basso, voce). L'album degli X Men è un lavoro hardcore punk tirato ma non agli estremi, con una vena metallica nelle chitarre e nelle atmosfere, che hanno un'aura epica e rabbiosa al tempo stesso. La loro musica ha anche toni anthemici nel cantato e nei semplici, brutali riff.
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