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Wonder stevie
innervisions (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 tamla / universal
soul funky disco
soul funky disco
ristampa rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura, di uno dei piu' grandi ed importanti lavori del grande artista di colore, non a caso inserito nella lista dei 600 albums fondamentali dalla rivista Blow Up, terzo atto di una splendida trilogia che aveva avuto i suoi primi due capitoli nei precedenti "Music of My Mind" e "Talking Book". Uscito nell' agosto del 1973 e giunto al quarto posto della classifica americana ed all' ottavo di quella inglese, si tratta di un concept sullo stato della societa' americana, costellato pero' da grandi canzoni, come le magistrali "Too High", "Living for the City", "Higher Ground" (piu' tardi ripresa dai Red Hot Chili Peppers) e "Jesus Children Of America", capaci di anticipare tanto funky soul degli anni a venire, la delicatissima e magnifica "Visions", la accattivante "Don't You Worry 'Bout A Thing", e la celebre polemica anti-Nixon di "He's Misstra Know-It-All" che, pubblicata su singolo, ovviamente solo in Inghilterra, ottenne un grande successo. Strumentista, cantante ed autore, rimasto cieco fin dalla nascita per un guasto all'incubatrice; viene segnalato alla Motown da Ron White dei Miracles, e nel '63 il teenager "Little Stevie Wonder" ottiene una inattesa hit con "Fingertips"e si esibisce in numerosi show, manifestando sempre la sua profonda ammirazione per Ray Charles, al quale dedichera' anche un album, "Tribute to Uncle Ray". Verso la fine dei '60 inizia ad ottenere una sempre maggiore indipendenza nelle scelte artistiche, che gli permettera' di dar vita a lavori di maggiore spessore, opere intelligenti e pervase di sonorita' R&B, funky e pop, sostenute da un talento compositivo ed interpretativo non comune, ed ottiene grandi successi con brani come "Superstition" e "Sunshine of my life", confermando una fortuna commerciale che non lo abbandonera' piu'.
Wonder stevie
Jazz soul of little stevie
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 rumble
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2013 ad opera della Rumble, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel settembre del 1962 dalla Tamla, non entrato in classifica negli USA, il primo album di Stevie Wonder, precedente ''Tribute to uncle ray'' (1963). Uscito quando Wonder era appena dodicenne, questo particolare album ne mise in rilievo le eccezionali doti di strumentista: infatti in questo lp egli non canta (tranne qualche grido sullo sfondo), ma suona armonica, batteria, percussioni, organo e pianoforte, oltre a comporre. I brani sono per lo piu' strumentali, dove le prodigiose qualita' strumentali del ragazzino cieco emergono con prepotenza, materializzandosi in un soul/r'n'b con venature jazz. Il disco contiene la versione in studio di ''Fingertips'', la cui versione dal vivo uscita nel 1963 fu il primo grande successo di Wonder. Questa la scaletta: ''Fingertips'', ''Square'', ''Soul bongo'', ''Manhattan at six'', ''Paulsby'', ''Some other time'', ''Wondering'', ''Session number 112'', ''Bam''. Strumentista, cantante ed autore, rimasto cieco fin dalla nascita per un guasto all'incubatrice; viene segnalato alla Motown da Ron White dei Miracles, e nel '63 il teenager "Little Stevie Wonder" ottiene una inattesa hit con "Fingertips"e si esibisce in numerosi show, manifestando sempre la sua profonda ammirazione per Ray Charles, al quale dedichera' anche un album, "Tribute to Uncle Ray". Verso la fine dei '60 inizia ad ottenere una sempre maggiore indipendenza nelle scelte artistiche, che gli permettera' di dar vita a lavori di maggiore spessore, opere intelligenti e pervase di sonorita' R&B, funky e pop, sostenute da un talento compositivo ed interpretativo non comune, ed ottiene grandi successi con brani come "Superstition" e "Sunshine of my life", confermando una fortuna commerciale che non lo abbandonera' piu'.
Wonder stevie
Looking back
LP3 [edizione] originale stereo usa 1962 motown
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Very good soul funky disco
Triplo album, prima stampa USA, copertina apribile in tre (con leggeri segni di usura e cut promozionale sul lato superiore) e con dicitura "limited edition 3-record set" in alto a sinistra, etichetta senza indicazione dell'anno 1974, blu in basso, con mappa e logo multicolore in alto, catalogo M-804LP3, scritta bianca "A Product of Motown Record Corp." in basso. Pubblicata nel novembre del 1977 dalla Motown negli USA, dove giunse al 15esimo posto nella classifica r'n'b ed alla 34esima posizione nella billboard 200, non uscita nel Regno Unito, e poi ristampata con il titolo di "Anthology", questa compilation mette insieme ben quaranta brani registrati da Stevie Wonder fra il 1962 ed il 1971, fra i quali l'inedita versione di Stevie di "Until you come back to me (that's what I'm gonna do)", incisa nel 1967. Trascorsi con la Motown, gli anni fra il 1963 ed il 1971 furono ricchi di successi per il giovane cantante, che piazzò ben venticinque singoli in classifica; tutti quei brani, meno uno, sono compilati in "Looking back", insieme a molti altri tratti dagli lp. L'eccezionale talento di Wonder è qui ancora trattenuto nelle maglie dell'estetica motowniana degli anni '60, che presto gli staranno strette, preludendo ai capolavori della maturità sfornati fra il 1972 ed il 1976, tuttavia già in questa fase precedente della sua carriera la sua splendida voce già evidenzia una spiccata personalità, alimentata anche dal suo stesso talento compositivo, che qui comincia ad emergere, accanto ai contributi di Clarence Paul, William Stevenson e soprattutto del produttore Henry Cosby, e che prenderà poi il sopravvento nel 1970, quando Wonder assumerà anche il ruolo di produttore dei propri dischi. Questa la scaletta: "Thank You (For Loving Me All The Way)", "Contract On Love", "Fingertips (Part II)", "Workout Stevie, Workout", "Castles In The Sand", "Hey Harmonica Man", "High Heel Sneakers", "Uptight (Eveything's Alright)", "Nothing's Too Good For My Baby", "Blowin' In The Wind", "Ain't That Asking For Trouble", "I'd Cry", "A Place In The Sun", "Sylvia", "Down To Earth", "Thank You Love", "Hey Love", "Travelin' Man", "Until You Come Back To Me (That's What I'm Gonna Do)", "I Was Made To Love Her", "I'm Wondering", "Shoo Be Doo Be Doo Da Day", "You Met Your Match", "I'd Be A Fool Right Now", "Alfie", "More Than A Dream", "For Once In My Life", "Angie Girl", "My Cherie Amour", "Don't Know Why I Love You", "If I Ruled The World", "Yester-Me, Yester-You, Yesterday", "Never Had A Dream Come True", "Signed, Sealed, Delivered", "Heaven Help Us All", "I Gotta Have A Song", "Never Dreamed You'd Leave In Summer", "If You Really Love Me", "Something Out Of The Blue", "Do Yourself A Favor". Strumentista, cantante ed autore, rimasto cieco fin dalla nascita per un guasto all'incubatrice, viene segnalato alla Motown da Ron White dei Miracles, e nel '63 il teenager "Little Stevie Wonder" ottiene una inattesa hit con "Fingertips" e si esibisce in numerosi concerti, manifestando sempre la sua profonda ammirazione per Ray Charles, al quale dedicherà anche un album, "Tribute to Uncle Ray". Verso la fine dei '60 inizia ad ottenere una sempre maggiore indipendenza nelle scelte artistiche, che gli permetterà di dar vita a lavori di maggiore spessore, opere intelligenti e pervase di sonorita' R&B, funky e pop, sostenute da un talento compositivo ed interpretativo non comune, ed ottiene grandi successi con brani come "Superstition" e "Sunshine of my life", confermando una fortuna commerciale che non lo abbandonerà più.
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