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Lp [edizione] nuovo stereo usa 1996 norton
soul funky disco
soul funky disco
Copertina senza codice a barre. Ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1996 dalla Norton, il secondo album di Williams, successivo a "Directly from the streets" (1990) e precedente "Silky" (1998). Inciso agli Acme Studios di Chicago nel giugno del 1995, con la produzione di George Paulus, boss della Barrelhouse Records, "Greasy" ci consegna il sessantenne cantante con uno spirito ravvivato, con una voce molto vissuta e ruvida, alle prese con un set di classici brani di rock'n'roll, soul e r'n'b, come "Jail bait" e "Back in tijuana", da lui già incise molti decenni prima, "Down home girl", "Daddy rolling stone" e "Riot in cell block 9", accompagnato da un gruppo di strumentisti che include il britannico Dick Taylor alle chitarre, storico membro dei Pretty Things, il pianista Carl Snyder, veterano della scena blues di Chicago, ed il suonatore d'armonica Studebaker John, frontman degli Studebaker John & the Hawks; un coro di voci maschili aiuta a dare corpo a quella solista di Williams, mentre gli arrangiamenti, pur restando fedeli al sound r'n'b e soul degli anni '60 e dei primi '70, presentano una certa dose di ruvidità che richiama il beat duro di gruppi come i primi Pretty Things. Leggendario artista afroamericano, musicista in proprio, session man, songwriter, produttore ed occasionalmente manager, Andre Williams (1936-2019) è nato a Chicago, Illinois, ma è basato a Detroit. Attivo sin dalla metà degli anni '50, pubblicò una buona serie di eccellenti singoli di r&b durante la seconda parte del decennio, iniziando ad affermare uno stile vocale assai personale, talora più parlato che cantato, che si rivelerà di enorme influenza durante gli anni '70 su tanti artisti tra funk e soul, ma che all' epoca, inusuale e poco "ammiccante", gli precluse forse i grandi traguardi che avrebbe certo meritato; giunse comunque all' inizio dei '60's ad essere ingaggiato da Barry Gordy e dalla sua Motown (con lui avrà un rapporto piuttosto conflittuale), componendo e suonando per innumerevoli altri artisti dell' etichetta (tra i quali Stevie Wonder e Marvin Gaye), ma tralasciando forzatamente le produzioni in proprio fino al definitivo abbandono della Motown ed al contratto con la Chess, tornando ad incidere a proprio nome, mentre la sua fama presso gli appassionati e gli addetti ai lavori cresceva costantemente, anche per la frequenza con cui i suoi brani divenivano dei piccoli o grandi hits nelle mani di altri musicisti. La conoscenza di e la frequentazione con Ike Turner lo portarono all' inizio degli anni '70 sull' orlo della catastrofe, a causa di forti abusi di droghe, ma negli anni a venire la stima di tanti giovani musicisti lo portò comunque a non abbandonare la musica, incidendo con Parliament, Jesse James, Funkadelic, Red Hot Chili Peppers ed Amos Milburn, tra gli altri, fino ad un ritorno in grande stile durante gli anni '90, con tante piccole etichette come la Norton e la In The Red che hanno ridestato una mai del tutto sopita scintilla creativa, riportandolo definitivamente sulle scene dopo un lungo periodo di oscurità.
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