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Aa.vv. (brian eno, gavin bryars, john cage, micheal nyman, harold budd...)
Complete Obscure Records Collection (numbered 10lp box)
LPBOX [edizione] nuovo stereo ita 1978 dialogo
rock 60-70
rock 60-70
Splendido cofanetto di dieci albums, realizzato dalla italiana Dialogo nel novembre 2023, in 1000 copie numerate a mano su un inserto contenuto all' interno; contiene tutti i dieci albums pubblicati dalla leggendaria Obscure Records di Brian Eno tra il 1975 ed il 1978, ciascuno contenuto in una relativa copertina fedele a quella originaria, il tutto arricchito dalla presenza di un booklet di 80 pagine con foto e note, tra cui contributi di Gavin Bryars, Bradford Bailey, David Toop, Max Eastley e Tom Recchion, tra gli altri. Ecco la lista degli albums contenuti:
"The Sinking Of The Titanic" di Gavin Bryars (1975), "Ensemble Pieces" di Christopher Hobbs / John Adams / Gavin Bryars (1975), "Discreet Music" di Brian Eno (1975), "New And Rediscovered Musical Instruments" di David Toop / Max Eastley (1975), "Voices And Instruments" di Jan Steele / John Cage (1976), "Decay Music" di Michael Nyman (1976), "Music From The Penguin Cafe", accreditato a Simon Jeffes Performed By Members Of The Penguin Cafe Orchestra (1976), "Machine Music" di John White / Gavin Bryars (1978), "Irma" di Tom Phillips, Gavin Bryars, Fred Orton (1978), "The Pavilion Of Dreams" di Harlod Budd (1978).
Auger brian & trinity
befour (uk version)
Lp [edizione] originale stereo uk 1970 rca victor
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
prima rara stampa inglese, copertina (con qualche distacco nella laminatura presso la costola, come usuale) laminata fronte e retro, etichetta arancio, catalogo SF8101; questa versione inglese del disco presenta una copertina completamente diversa rispetto a quella adottata in Usa (e diversa anche rispetto a quella di altri paesi, tra cui l' Italia), ed una scaletta che include sei brani. Pubblicato nel marzo del 1970 dopo ''Streetnoise'' e prima di ''Oblivion express'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. L' ultimo lavoro registrato con i Trinity, tra il luglio ed il dicembre 1969, presenta forti influenze r&b, soul e psichedeliche; accolto benissimo dalla critica all' epoca della sua uscita, coniuga creativita' e maestria strumentale con un repertorio eccezionale e tra i piu' indovinati della intera carriera di Auger. Tra i brani una trascinante "I Wanna Take You Higher" di Sly & The Family Stone, la cover da Gabriel Fauré ''Pavane'', le reinvenzioni di "No Time to Live" dei Traffic (cantata dal chitarrista Gary Boyle) e "Maiden Voyage" di Herbie Hancock, il tutto mantenendosi in perfetto equilibrio tra jazz e rock con tocchi di soul e psichedelia; da non dimenticare la presenza di "Listen Here", esperimento magistrale di oltre 9 minuti in cui torna alla mente il periodo psichedelico del primo album dei Nice, mentre "Just You and Me" chiude l'album nel migliore dei modi. Un disco forse troppo ''avanti'' per l'epoca della sua realizzazione ma che e' certamente da considerarsi tra quelli immancabili nella discografia di Brian Auger.
Auger brian & trinity
definitely what! (gatefold)
Lp [edizione] ristampa stereo eu 1968 soul bank music
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa del 2022, rimasterizzata con la supervisione di Brian Auger, copertina che rispecchia quella dell' originaria edizione americana su Atco, apribile. Pubblicato in Inghilterra nel 1968 dopo ''Open'' e prima di ''Streetnoise'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il secondo album. Accreditato a Brian Auger & The Trinity, e' in realta' il primo vero ''solo'' di Brian Auger, infatti, anche se il disco e' accreditato a Brian Auger and the Trinity, non vede la presenza di Julie Driscoll. Auger domina il disco completamente, non solo come organista ma anche come compositore e cantante, l' opera ha un suono originalissimo, una sorta di versione progressive del grande George Fame, anche se nel brano che da' il titolo all' album, il piu' lungo ed ambizioso, alcuni critici hanno letto una infatuazione per Ronald Kirk; ulteriore carattere conferisce la rilettura di "A Day in the Life" arrangiata con un'orchestra a base di fiati e archi. le classiche influenze soul-rock di Brian Auger sono tuttavia ancora presenti ed evidenti, specie nelle covers, scelte questa volta da Booker T, Wes Montgomery, Mose Allison. Nato in India nel 1939, l'inglese Brian Auger cresce a Londra e non ancora ventenne suona il pianoforte nei club della città, formando poi il suo trio nel 1962, facendosi notare come una giovane stella del jazz londinese solo due anni dopo. Già nel 1964 opta per la musica elettrica, adottando poco dopo l'organo Hammond, strumento al quale legherà gran parte della sua carriera e di cui diventerà uno dei più grandi maestri. Steampacket, Trinity e Brian Auger's Oblivion Express sono gruppi con i quali Auger è fra i protagonisti della swingin' London negli anni '60 e poi del jazz rock inglese nel decennio successivo, diventando un'icona dell'epoca insieme alla grande cantante Julie Driscoll, con la quale spesso collabora nei gruppi sopra citati.
Auger brian & trinity
definitely what! (italian sleeve)
Lp [edizione] originale stereo ita 1968 ricordi
[vinile] Good [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Good [copertina] Excellent rock 60-70
la bella e rara prima stampa italiana, con copertina totalmente diversa da quella della versione inglese del disco, copia con moderati segni di invecchiamento sul vinile, che pero' presenta un certo fruscio piu' o meno costante, copertina cartonata e laminata fronte e retro, etichetta nera con scritte argento, con "small deep groove", catalogo SLIR 22.026, data sul trail off dei due lati "18-11-68", con marchio "D.R." stampato sull' etichetta a destra, naturalmente senza marchio ne' timbro Siae (che subentrera' dal '70). Pubblicato in Inghilterra nel 1968 dopo ''Open'' e prima di ''Streetnoise'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il secondo album. Accreditato a Brian Auger & The Trinity, e' in realta' il primo vero ''solo'' di Brian Auger, infatti, anche se il disco e' accreditato a Brian Auger and the Trinity, non vede la presenza di Julie Driscoll. Auger domina il disco completamente, non solo come organista ma anche come compositore e cantante, l' opera ha un suono originalissimo, una sorta di versione progressive del grande George Fame, anche se nel brano che da' il titolo all' album, il piu' lungo ed ambizioso, alcuni critici hanno letto una infatuazione per Ronald Kirk; ulteriore carattere conferisce la rilettura di "A Day in the Life" arrangiata con un'orchestra a base di fiati e archi. le classiche influenze soul-rock di Brian Auger sono tuttavia ancora presenti ed evidenti, specie nelle covers, scelte questa volta da Booker T, Wes Montgomery, Mose Allison. Nato in India nel 1939, l'inglese Brian Auger cresce a Londra e non ancora ventenne suona il pianoforte nei club della città, formando poi il suo trio nel 1962, facendosi notare come una giovane stella del jazz londinese solo due anni dopo. Già nel 1964 opta per la musica elettrica, adottando poco dopo l'organo Hammond, strumento al quale legherà gran parte della sua carriera e di cui diventerà uno dei più grandi maestri. Steampacket, Trinity e Brian Auger's Oblivion Express sono gruppi con i quali Auger è fra i protagonisti della swingin' London negli anni '60 e poi del jazz rock inglese nel decennio successivo, diventando un'icona dell'epoca insieme alla grande cantante Julie Driscoll, con la quale spesso collabora nei gruppi sopra citati.
Auger brian and julie driscoll and trinity
jools and brian
Lp [edizione] originale mono uk 1971 music for pleasure
[vinile] excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Good rock 60-70
prima rara stampa inglese, in mono, copertina (con moderati segni di invecchiamento ed uno strappo sul retro di circa 6 x 1 cm) laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati, pressata da Garrod & Lofthouse, etichetta verde petrolio con scritte e logo argento, scritta in orizzontale ''sold in the u.k. subject...'', catalogo MFP 1265. Pubblicato in Inghilterra nel luglio 1968 prima di "Streetnoise" e dopo "Don't send me no flowers'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa (dove usci' con copertina completamente diversa). Album contenente incisioni che vanno dal 1965 al 1967, fu il loro debutto americano. E' ovviamente un album assai frammentario, visto il raggio temporale di due anni relativo alle registrazioni; pubblicato in Inghilterra dalla etichetta specializzata in stampe economiche ''Music for pleasure'', contiene inediti brani solisti di Julie Driscoll alternati ad incisioni effettuate da Auger e la Trinity, e vede la presenza di alcuni dei brani piu' riusciti e classici dell'intera storia dei due, dalla hit solista della Driscoll "I Know You Love Me Not." definito dalla critica all'epoca della sua uscita '' psychedelic Phil Spector'' ed indicato da artisti del calibro di Dusty Springfield ed Annie Lennox come una delle loro incisioni preferite, a "Kiko" , uno dei vertici del jazz rock fusion Inglesi di ogni tempo, passando per "Didn't Want To Have To Do It," , che rende la versione originale di John Sebastian pallida ed anemica. Certamente uno dei migliori piu' esemplificativi raffinati e sottovalutati albums della sua epoca, vede un Bria Auger in forma eccezionale ed in completo mood swinging-jazz . uno dei piu' riusciti lavori della coppia ed un assoluto classico masterpiece della intera era della swinging London .
Auger brian and julie driscoll and trinity
jools and brian
Lp [edizione] originale mono uk 1971 music for pleasure
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
prima rara stampa inglese, in mono, copertina laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati, pressata da Garrod & Lofthouse, etichetta verde petrolio con scritte e logo argento, scritta in orizzontale ''sold in the u.k. subject...'', catalogo MFP 1265. Pubblicato in Inghilterra nel luglio 1968 prima di "Streetnoise" e dopo "Don't send me no flowers'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa (dove usci' con copertina completamente diversa). Album contenente incisioni che vanno dal 1965 al 1967, fu il loro debutto americano. E' ovviamente un album assai frammentario, visto il raggio temporale di due anni relativo alle registrazioni; pubblicato in Inghilterra dalla etichetta specializzata in stampe economiche ''Music for pleasure'', contiene inediti brani solisti di Julie Driscoll alternati ad incisioni effettuate da Auger e la Trinity, e vede la presenza di alcuni dei brani piu' riusciti e classici dell'intera storia dei due, dalla hit solista della Driscoll "I Know You Love Me Not." definito dalla critica all'epoca della sua uscita '' psychedelic Phil Spector'' ed indicato da artisti del calibro di Dusty Springfield ed Annie Lennox come una delle loro incisioni preferite, a "Kiko" , uno dei vertici del jazz rock fusion Inglesi di ogni tempo, passando per "Didn't Want To Have To Do It," , che rende la versione originale di John Sebastian pallida ed anemica. Certamente uno dei migliori piu' esemplificativi raffinati e sottovalutati albums della sua epoca, vede un Bria Auger in forma eccezionale ed in completo mood swinging-jazz . uno dei piu' riusciti lavori della coppia ed un assoluto classico masterpiece della intera era della swinging London .
Auger brian and julie driscoll and trinity
open (mono, non-laminated cover)
Lp [edizione] originale mono uk 1967 marmalade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
assolutamente rara prima stampa inglese in MONO, nella versione con copertina in cartoncino NON laminato fronte e retro, stampata da Upton Printing Group (alcune fonti, non confermate, riportano che la prima edizione del disco avesse come questa la copertina non laminata, caratteristica invece della seconda tiratura del disco di poco successiva), etichetta ruvida bianca con logo viola ed arancione e scritte nere, trail off stampato con matrice "607 002 A 2 11 4" e "607 002 B 1 1 4", con scalino a circa un centimetro dal buco. Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1967 prima di ''Definitely what'', il primo album. Considerato come uno dei lavori cardine degli anni '60 britannici, fu prodotto da Giorgio Gomelsky che aveva scoperto auger e la driscoll negli steampacket, gruppo che vedeva in formazione rod stewart, long john baldry e la stessa julie driscoll ma che non giunse mai all'album registrando solo alcuni demos pubblicati postumi. questo primo lavoro mantiene intatta la freschezza della swingin' london ma la arricchisce con arrangiamenti jazzati e soul che diverranno il marchio di fabbrica dell'organista inglese, il secondo lato dell'album che vede le performances di julie driscoll, assume grazie al voce della grande cantante, sfumature che ricordano janis joplin e grace slick ma con il classico ineffabile groove dei britannici alle prese con la musica nera, carica di potenza, entusiasmo e molto piu' dura del modello originale. Nato in India nel 1939, l'inglese Brian Auger cresce a Londra e non ancora ventenne suona il pianoforte nei club della citta', formando poi il suo trio nel 1962, facendosi notare come una giovane stella del jazz londinese solo due anni dopo. Gia' nel 1964 opta per la musica elettrica, adottando poco dopo l'organo Hammond, strumento al quale leghera' gran parte della sua carriera e di cui diventera' uno dei piu' grandi maestri. Steampacket, Trinity e Brian Auger's Oblivion Express sono gruppi con i quali Auger e' fra i protagonisti della swingin' London negli anni '60 e poi del jazz rock inglese nel decennio successivo, diventando un'icona dell'epoca insieme alla grande cantante Julie Driscoll, con la quale spesso collabora nei gruppi sopra citati.
Auger brian' s oblivion express
complete oblivion (6lp box, 1971/75 albums)
LPBOX [edizione] nuovo stereo eu 1971 soul bank music
rock 60-70
rock 60-70
Box di sei lps, copertina in cartone rigido; pubblicato nell' ottobre del 2023, contiene le ristampe, rimasterizzate e corredate delle rispettive copertine (due delle quali apribile, come quelle inglesi originarie), dei sei albums in studio realizzati da Brian Auger con i suoi Oblivion Express tra il 1971 ed il 1975, oltre ad un booklet formato lp esclusivo. Questi i dischi contenuti: "Brian Auger's Oblivion Express" del 1971, "A Better Land" del 1971, "Second "Wind" del 1972, "Closer to it" del 1973, "Straight Ahead" del 1974 e "Reinforcements" del 1975. Nato in India nel 1939, l'inglese Brian Auger cresce a Londra e non ancora ventenne suona il pianoforte nei club della città, formando poi il suo trio nel 1962, facendosi notare come una giovane stella del jazz londinese solo due anni dopo. Già nel 1964 opta per la musica elettrica, adottando poco dopo l'organo Hammond, strumento al quale legherà gran parte della sua carriera e di cui diventerà uno dei più grandi maestri. Steampacket, Trinity e Brian Auger's Oblivion Express sono gruppi con i quali Auger è fra i protagonisti della swingin' London negli anni '60 e poi del jazz rock inglese nel decennio successivo, diventando un'icona dell'epoca insieme alla grande cantante Julie Driscoll, con la quale spesso collabora nei gruppi sopra citati.
Bennett brian (the shadows)
Voyage - a journey into discoid funk (ltd. blue / black vinyl, rsd 2022)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1978 real gone music
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 4.500 copie, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2022, in vinile di colore blu con chiazze nere, copertina apribile senza codice a barre. Ristampa del 2022 ad opera della Real Gone Music, pressoché identica alla molto rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1978 dalla DJM nel Regno Unito, l'album di culto di disco music concepito dal batterista Brian Bennett, un disco che è stato definito da un critico come "space disco", e non senza ragione: "Voyage" offre una disco music relativamente rilassata, molto funkeggiante nel groove, ma anche ispirata dal rock spaziale dei Pink Floyd, sebbene espresso con tratti e toni più accessibili e solari. I grooves, che prediligono il mid tempo, fluttuano insieme alle melodie di tastiere ed elettronica tipicamente anni '70, accanto a sinuose e sensuali trame chitarristiche ed a un basso decisamente funk, suonato dall'abile Alan Jones, mentre i synth ricamano avvolgenti e distese melodie. Una disco music decisamente atmosferica, che fa ballare più la mente che il corpo, ma non priva di un solido groove. Nato a Londra nel 1940, il batterista e compositore inglese Brian Bennett ha legato il suo nome ai celebri Shadows, il gruppo rock strumentale di cui, insieme a Hank Marvin e Bruce Welch, è stato uno dei membri più importanti e di lungo corso, tuttavia la sua carriera ha travalicato il confine del gruppo sopracitato, portandolo al successo anche come stimatissimo arrangiatore e compositore di musiche per cinema e televisione. Bennett ha inoltre pubblicato numerosi albums solisti nel corso dei decenni, partendo con il lavoro strumentale "Change of direction" del 1967, che evidenziava una propensione jazz melodica, e poi toccando diversi stili e generi, inclusa la disco music nei tardi anni '70. E' stato uno dei punti di riferimento della musica d'archivio generata dalla KPM insieme a James Clarke ed Alan Hawkshaw, ed ha costruito e gestito un eccellente studio di registrazione casalingo, gli Honeyhill Stdios; nel XXI secolo ha vinto tre premi Ivor Novello.
Brian jonestown massacre
Aufheben
Lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2012 a recordings
indie 90
indie 90
vinile 180 grammi, copertina ruvida apribile, completa di inner sleeves, adesivo sul cellophane, etichette multicolorate con scritte e disegni neri, doppio Lp publicato dalla A Recordings nel maggio 2012, dopo "Who Killed Sgt Pepper?" (10), il tredicesimo album della band californiana. Registrato a Berlino, vede la partecipazione di Constantine Karlis (Dimmer), Thibault Pesenti (Rockcandys), del membro originale del gruppo, Matt Hollywood, Will Carruthers (Spacemen 3 e Spiritualized) e Eliza Karlasalo; musica psichedelica basata su elementi etnici mediorientali ed indiani, su raga sperimentali, oltre che su arrangiamenti dilatati, quasi orchestrali, con vibrafono, flauti e loops. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballatate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 11 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers.
Brian jonestown massacre
bravery repetition and noise
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2001 a/cargo
indie 90
indie 90
Edizione in vinile 180 grammi, con copertina apribile, inner, etichette custom in b/n. Originariamente pubblicato solo su cd dalla Bomp! nel 2001, per la prima volta stampato in vinile in questa edizione dell'etichetta inglese A Records del 2007, "Bravery Repetition And Noise", e' il settimo album del gruppo formatosi a San Francisco nel 1991. Uscito dopo "Strung Out In Heaven" e prima di "And This Our Music", presenta un suono morbido e avvolgente, una fusione tra psichedelia, Jesus & Mary Chain, My Bloody Valentine, particolarmente seducente e gradevole, in cui si insinua in maniera determinante un sognante influsso barrettiano. Ma le miriadi di influenze che si riesce ad intuire in queste tracce sfuggono e si susseguono come le sfaccettature di un intrigante caleidoscopio. I Brian Jonestown Massacre sono noti per il loro approccio fortemente vintage, che pesca in particolare dal sound garage e psichedelico degli anni '60, con lontani echi shoegazer. Oltre 40 musicisti diversi sono passati attraverso questa formazione che ruota da sempre intorno all'eccentrica figura del cantante e chitarrista Anton Newcombe,
Brian jonestown massacre
Don't get lost
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2017 a records
indie 90
indie 90
doppio vinile, inner sleeves ruvide, copertina apribile, adesivo su cellophane, etichette custom. A pochi mesi di distanza da “Third World Pyramid” (album uscito ad ottobre 2016), esce un nuovo disco a firma Brian Jonestown Massacre. Come ormai da tempo le produzioni di Anton Newcombe vengono registrate a Berlino, in questo caso nei Cobra Studio, insieme a collaboratori di lunga data: Ricky Maymi, Dan Allaire, Collin Hegna e Ryan Van Kried. Il risultato finale è un caleidoscopio sonoro: sperimentalismi, vortici psiche lici, vibrazioni shoegaze. Numerosi gli ospiti: Emil Nikolaisen (Serena-Maneesh), Pete Fraser (The Pogues, New Young Pony Club) al sax, Tim Burgess (‘Fact 67’), Tess Parks (‘Groove Is In The Heart’, ‘Throbbing Gristle’, ‘Dropping Bombs On The Sun’), Shaun Rivers (‘One Slow Breath’) e Friederike Bienert (‘Ich Bin Klang’).
Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di quaranta musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballatate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegaze
Brian jonestown massacre
Fire doesn't grow on trees
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2022 a recordings
indie 90
indie 90
vinile 180 grammi, copertina apribile, inner sleevee. diciannovesimo album di Brian Jonestown Massacre. Insieme a Anton Newcombe titolare del gruppo, per questo album collaborano Ricky Maymi (chitarre), Ryan Carlson Van Kriedt (tastiere), Hakon Adalsteinsson (chitarra), Hallberg Daoi Hallbergsson (basso) e Uni Rennert (batteria). Realizzato nel proprio studio di Berlino dopo un blocco creativo che lo ha tenuto fermo dal 2019, il disco si presenta scoppientante di energia rock'n'roll e psichedelia, con un messaggio per esortare chiunque a lottare e a trovare il proprio fuoco interiore, qualunque cosa significhi. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da trenta anni, con 19 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers.
Brian jonestown massacre
Give it back!
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1997 a records
indie 90
indie 90
Ristampa rimasterizzata a cura della A Records, vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica al Cd, completa di inner sleeves, etichette custom. Il sesto album del gruppo americano, realizzato originariamente nell'ottobre 1997 dalla Bomp! su Cd, dopo "Thank you for mental illness (96), prima di "Strung out in heaven" (98). Unico album che vede in formazione Peter Hayes (che piu' tardi formera' i Black Rebel Motorcycle Club), questo "Give it back" suona un rock dai gusti 'druggy', prettamente rivolto averso il garage-blues psichedelico dei 60's, ma sempre (per chi scrive) interessante soprattutto quando i ritmi si dilatano maggiormente, ottenendo un folk rock liquido che ricorda gli Stones ed i Chocolate Watchband, ma anche gli Spiritualized. Un album che si lascia molto apprezzare per il suo status da 'trip' tranquillo, con frequenti partiture di sitar in secondo piano: tracce come "The devil", "Malela", "Salaam", "(You better love me) before I am gone", "Servo" ed altri ancora sono una fedele rappresentazione della scrittura di Andrew Newcombe. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 11 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers.
Brian jonestown massacre
Methodrone
Lp2 [edizione] nuovo stereo uk 1995 a records
indie 90
indie 90
doppio album in vinile pesante, copertina apribile completa di inner sleeves, etichette nera con immagine e scritta bianca sul lato A, nera con scritte e logo band bianco sul B e D, bianca con immagine e scritta nera sul C, doppio Lp pubblicato per la prima volta su vinile dalla A records, secondo album della band di San Francisco, originariamente uscito su Bomp, solo su Cd, nel 1995, prima di "Their satanic majestic' second request" (96) e dopo "Spacegirl & other favorites" (93). Opera che prende il nome da un gioco di parole fra 'methadone' e 'drone', la cui musica e' un rock sognante e comtemplativo, paragonabile agli Spaceman e My Bloody Valentine, con 70 minuti di musica, i cui momenti migliori sono la psichedelica "Widsom", il feedback di "Outback", il superbo drone di "She's gone" e la traccia senza titolo, che chiude l'album. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballatate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 10 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers
Brian jonestown massacre
Musique de film imaginé
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2015 a recordings
indie 90
indie 90
vinile rosa 180 grammi, inner sleeve, etichetta custom foto b/n virata rosa scritte bianche. Pubblicato nell'aprile 2015 è una colonna sonora immaginaria composta e principalmente suonata dal leader Anton Newcombe, omaggio al cinema francese fine anni 50 inizi 60. Registrato nell'agosto del 2014 a Berlino con la collaborazione della cantante e polistrumentista francese SoKo e dell'attrice Asia Argento, che canta in francese un pezzo. I Brian Jonestown Massacre si formano nel 1991 a San Francisco sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per la ballata psichedelica d'ispirazione anni '60, con dieci album all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, begli arrangiamenti d'archi, forti reminiscenze pinkfloydiane e barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "Their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazer.
Brian jonestown massacre
My bloody underground
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2008 a
indie 90
indie 90
vinile doppio copertina apribile, inner sleeve. Pubblicato nell'aprile del 2008 dalla A Records, ''My bloody underground'' e' il decimo album dei BJM, uscito nell' aprile 2008 dopo ''And this is our music'' (2003) e prima di "Who Killed Sgt. Pepper?" (2010). Il gruppo di Anton Newcombe torna a quasi cinque anni di distanza dal precedente lp e con una formazione modificata per l'ennesima volta, proponendo qui una delle sue opere piu' acide e particolari, in cui lunghi ed ipnotici brani vedono alternarsi delicate melodie di chitarra acustica e di piano con acidi raga rock e con muri sonori ottundenti dalle memorie shoegazer e dai ritmi minimali che richiamano il krautrock come i Velvet Underground e gli ultimi Spacemen 3. I Brian Jonestown Massacre si formano nel 1991 a San Francisco sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per la ballata psichedelica d'ispirazione anni '60, con dieci album all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, begli arrangiamenti d'archi, forti reminiscenze pinkfloydiane e barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "Their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazer.
Brian jonestown massacre
Spacegirl and other favorites
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1995 a records
indie 90
indie 90
Vinile pesante, copertina liscia a busta, inner sleeve in cartoncino sottile liscio di colore verde, label custom con foto di Brian Jones in sfumature verdi e marroni sullo sfondo e scritte bianche su di una facciata, verde con logo del gruppo e scritte bianche sull'altra. Ristampa su A Records dell'album originariamente pubblicato dal gruppo sulla propria etichetta nel 1995, uscito dopo l'album d'esordio ''Methodrone'' (1995) e prima di ''Their satanic majesties' second request'' (1996). ''Spacegirl...'' e' una raccolta di alcune delle prime incisioni del gruppo americano, rimaste fino ad allora inedite, che mostrano un gruppo indubbiamente ispirato dalla psichedelia, attraverso brani lunghi ed ipnotici in cui si intrecciano garage, acid rock, ipnosi lisergica alla Spacemen 3 e power pop. I Brian Jonestown Massacre si formano nel 1991 a San Francisco sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per la ballata psichedelica d'ispirazione anni '60, con dieci album all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, begli arrangiamenti d'archi, forti reminiscenze pinkfloydiane e barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "Their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazer.
Brian jonestown massacre
take it from the man
LP2 [edizione] nuovo stereo uk 1996 a recordings
indie 90
indie 90
Doppio lp in vinile 180 grammi; etichette con logo del gruppo su uno dei lati e lista dei brani sull'altro (blu e bianche su uno dei dischi, rosse e bianche sull'altro),. Originariamente pubblicato solo su cd dalla Bomp! Nel 1996 e non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, per la prima volta stampato in vinile in questa edizione della Tee Pee del 2006, "Take it from the man", e' il terzo album del gruppo formatosi a San Francisco nel 1991. I Brian Jonestown Massacre sono noti per il loro approccio fortemente vintage, che pesca in particolare dal sound garage e psichedelico degli anni '60, con lontani echi shoegazer. Questo album, considerato da alcuni il loro capolavoro, uscito dopo "Their satanic majesties secondo request" (1996) e prima di "Thank god for mental illness" (1996), mette in luce in particolar modo l'influenza dei Rolling Stones, omaggiati nel corso di brani come nella lunga "Straight up and down"; l'atmosfera dell'album e' nel complesso rilassata, con numerose ballate lievemente acide che si susseguono in un piacevole viaggio a ritroso verso i sixties. Questa edizione non comprende brani in piu' rispetto a quella del 1996.
Brian jonestown massacre
take it from the man (red + blue vinyl)
LP2 [edizione] ristampa stereo uk 1996 a recordings
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Copia ancora incellophanata, doppio lp in vinile 180 grammi, rara ristampa vinilica del 2010, con un vinile rosso e l' altro blu, copertina apribile, corredata di inner sleeves, etichette con logo del gruppo su uno dei lati e lista dei brani sull'altro (blu e bianche su uno dei dischi, rosse e bianche sull'altro), catalogo AUK005LP. Originariamente pubblicato solo su cd dalla Bomp! nel maggio 1996 e non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, per la prima volta stampato in vinile in questa edizione della Tee Pee del 2006, "Take it from the man", e' il terzo album del gruppo formatosi a San Francisco nel 1991, dopo "Methodrone" (1995) e prima di "Their Satanic Majesties' Second Request" (1996). I Brian Jonestown Massacre sono noti per il loro approccio fortemente vintage, che pesca in particolare dal sound garage e psichedelico degli anni '60, con lontani echi shoegazer. Questo album, considerato da alcuni il loro capolavoro, uscito dopo "Their satanic majesties secondo request" (1996) e prima di "Thank god for mental illness" (1996), mette in luce in particolar modo l'influenza dei Rolling Stones, omaggiati nel corso di brani come nella lunga "Straight up and down"; l'atmosfera dell'album e' nel complesso rilassata, con numerose ballate lievemente acide che si susseguono in un piacevole viaggio a ritroso verso i sixties. Questa edizione non comprende brani in piu' rispetto a quella del 1996.
Brian jonestown massacre
Tepid peppermind wonderland
Lp [edizione] nuovo stereo uk 2004 a recordings
indie 90
indie 90
Titolo completo: "tepid peppermint wonderland: a retrospective - vol.1". Ristampa in vinili 180 grammi, copertina apribile completa di inner sleeves pressoche' identica all'edizione originale, della compilation retrospettiva realizzata originariamente nel 2004, dopo "And this is our music" (03), prima dell'Ep "We are the radio" (05); Un "best of" con tracce estratte da "Methodrone", "Take it from the man!", "Thank god for mental illness", "Their satanic majesties second request", "Give it back" "Bravery, repetition and noise" e "And this is our music", piu' il singolo "If love is the drug". Ecco la scaletta: "All around you (intro)", "Who?", "When jorkers attack", "Servo", "Open heart surgery", "If love is the drug", "It girl", "Sailor", "Anenome", "Wisdom", "Just for today", "Stars", "Vacuum boots", "Prozac Vs heroin", "She's gone". Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 11 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers.
Brian jonestown massacre
tepid peppermint wonderland: a retrospective - vol. 2
Lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2004 a recordings
indie 90
indie 90
Ristampa in doppio vinile 180 grammi, copertina apribile completa di inner sleeves pressoche' identica all'edizione originale, della seconda compilation retrospettiva realizzata originariamente nel 2004. SIDE A: 1. Nailing Honey To The Bee 2. That Girl Suicide 3. Nevertheless 4. Evergreen 5. Starcleaner 6. Let Me Stand Next To Your Flower - LIVE SIDE B: 1. Hide & Seek 2. In My Life 3. Mary Please 4. Talk-Action=Shit 5. Oh Lord 6. This Is Why You Love Me - SIDE C: 1. Not If You Were The Last Dandy On Earth , 2. Swallowtail (Live) 3. Feel So Good , 4. Fucker 5. #1 Hit Jam - SIDE D: 1. Ballad Of Jim Jones 2. Free & Easy (Take 2) 3. Stolen 4. Mansion In The Sky 5. Sue. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 11 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers.
Brian jonestown massacre
Thank god for mental illness
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1996 a recordings
indie 90
indie 90
ristampa, inner sleeve, etichetta nera scritte bianche. Realizzato originariamente per la Bomp music, il quinto album in studio, il terzo del 1996, registrato in proprio con un budget minimo , composto da brani che per la prima volta si aprono a influenze country blues e folk psichedelico, e dal brano "sound of confusion" palette di spezzoni e collages astratti. Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballatate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 10 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazers
Brian jonestown massacre
The brian jonestown massacre
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2019 a recordings
indie 90
indie 90
Sovracopertina in pvc in rilievo, vinile trasparente, copertina lucida. "The Brian Jonestown Massacre" (2019), diciottesimo album in studio della band americana, è stato registrato e prodotto presso l'Anton's Cobra Studio di Berlino con una formazione che presenta Sara Neidorf alla batteria, Heike Marie Radeker (LeVent) al basso, Hakon Adalsteinsson (BJM / Third Sound & Gunman & Holy Ghost) alla chitarra e Anton Newcombe alla solita sfilza di strumenti assortiti.
A soli sette mesi dal disco precedente Newcombe ritorna con la sua inconfondibile cifre stilistica all'insegna della psichedeliap più pura.
The Brian Jonestown Massacre, gruppo di San Francisco, formato nel 1990 : più di quaranta musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, il nome è un tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballatate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegaze .
Brian jonestown massacre
The future is your past (clear)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2023 a recordings
indie 90
indie 90
edizione in vinile trasparente con una confezione di matite allegata per poter personalizzare la copertina, copertina apribile, corredata di inner sleeve. Ventesimo album in studio, registrato a Berlino da Anton Newcombe, insieme a Hakon Adalsteinsson alla chitarra e al batterista Uri Rennert.
Gruppo di San Francisco, formato nel 1990, con cui più di 40 musicisti si sono alternati sempre sotto la guida del leader Anton A. Newcombe, con il nome tributo al mitico chitarrista dei Rolling Stones per essere stato uno dei primi musicisti rock ad aver introdotto influssi orientali nella propria musica. Contraddistinti da una passione sterminata ed inesauribile per le ballatate psichedeliche d'ispirazione anni 60, da più di dieci anni, con 10 albums all'attivo, il loro suono si fonda su tessiture di organi vintage, chitarre acustiche e chitarre fuzz, arrangiamenti d'archi, e forti remininscenze pinkfloydiane, barrettiane, rimandi ad alcune ballate di Neil Young, ai Rolling Stones di "their satanic...", filtrate attraverso influenze shoegazer.
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