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Dizzy satellites
orbit drive
lpm [edizione] originale stereo ger 1986 music maniac
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Good punk new wave
minialbum con sei brani, l' originale stampa, realizzata dalla tedesca Music Maniac, copertina (con diversi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta nera con scritte e logo rossi, catalogo MM004. Pubblicato nel maggio 1986, il delizioso minialbum con cui nel 1986 esordi' la misconosciuta e sottovalutata band tedesca, poi autrice per la stessa Music Maniac degli albums "Crisis in Utopia" (1987) e "Dizzney World" (1990). Definiti come un incrocio tra i Plasticland ed i Monochrome Set, suonavano una musica sospesa tra garage, psichedelia e "baroque pop", dal gusto spiccatamente vintage e gustosamente retro', ma per nulla revivalista, ed anzi freschissima e moderna nell' approccio sonoro nonostante le peraltro nobilissime fonti ispirative, sorretta perdipiu' da una capacita' compositiva ed un gusto fuori dal comune, che fanni di questo esordio un piccolo gioiellino perduto della scena musicale underground degli anni '80, impreziosito qua' e la' da atmosfere piacevolmente ammantate di mistero, vicine a certo Paul Roland, spesso create anche attraverso un sapiente uso della tastiera. Questa misconosciuta e sottovalutata band tedesca esordì nel 1986 con il mini lp "Orbit drive" (dopo aver realizzato un paio di cassette), poi fu autrice per la stessa Music Maniac degli album "Crisis in Utopia" (1987) e "Dizzney World" (1990). Definiti come un incrocio tra i Plasticland ed i Monochrome Set, suonavano una musica sospesa tra garage, psichedelia e "baroque pop", dal gusto spiccatamente vintage e gustosamente retro', ma per nulla revivalista, ed anzi freschissima e moderna nell' approccio sonoro nonostante le peraltro nobilissime fonti ispirative, sorretta per di più da una capacità compositiva ed un gusto fuori dal comune, ed impreziosita qua e là da atmosfere piacevolmente ammantate di mistero, vicine a certo Paul Roland, spesso create anche attraverso un sapiente uso della tastiera.
Gillespie dana
Foolish seasons
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 decca
rock 60-70
rock 60-70
Copertina apribile e note di copertina a cura di Dana Gillespie. Ristampa del 2022 ad opera della Decca, con copertina esclusiva e due bonus tracks INEDITE ("Goin' round in circles" e "Come to my arms", poste al penultimo posto rispettivamente della prima e seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1968 dalla London negli USA, non uscito all'epoca nel Regno Unito, il primo album della cantante inglese, precedente "Box of surprises" (1969). Gli esordi discografici della Gillespie la vedono misurarsi con stili che spaziano dal baroque pop al folk pop, con qualche tocco di soul melodico, come nella trascinante "You just gotta know my mind" (scritta da Donovan ma mai incisa dal cantautore scozzese) che apre la scaletta su una nota decisamente adrenalinica, sostuita da toni dolci e contemplativi nella delicata "Tears in my eyes". Alcuni critici hanno visto "Foolish seasons" come un rappresentativo spaccato del lato più pop della "swingin' London" dell'epoca, sebbene curiosamente questo lp non sia uscito nel Regno Unito ma solo in Nord America: dal mod pop di "No! No! No!" alla singolare cover di "Hard lovin' loser" di Richard Farina, agli influssi sunshine pop delle orchestrali "Life is short" e "London social degree", un piccolo caleidoscopio pop dei tardi anni '60. Attrice e cantante inglese di Londra, vero nome Richenda Antoinette de Winterstein Gillespie, Dana Gillespie e' stata una delle piu' considerate cantanti folk della sua epoca, poco conoscita dal pubblico, ma stimatissima dalla critica e dagli artisti inglesi; debutta a sedici anni pubblicando tre singoli tra il 1965 ed il 1967, non a caso per la Pye, a cui era stata segnalata da Donovan, che la aveva scoperta, quindi passa alla Decca/London per cui incide alcuni singoli (tra cui "You Just Gotta Know My Mind" appunto di Donovan) e due albums tra il 1968 ed il 1969, poi gravita intorno all' orbita di David Bowie, che compone per lei il brano "Andy Warhol", di cui la Gillespie incide una prima versione nel 1971, rimasta inedita, precedente quella di Bowie stesso e presente nell'album "Hunky Dory"; dopo aver preso parte nel 1972 come Mary Magdalene alla prima versione teatrale inglese del musical "Jesus Christ Superstar", testimoniata anche discograficamente, ed aver partecipato alla registrazione dell' album "Ziggy Stardust and the Spiders from Mars" di Bowie (ai cori in "It Ain't Easy"), incise il suo terzo album "Weren't born a man" (1973), uscito sotto l'egida della Mainman di David Bowie, disco si allontanava dal folk dei primi lavori e costituito in gran parte da sinuose ballate dai sapori glam. Dopo questo lavoro ed il successivo "Ain't Gonna Play No Second Fiddle" (1974), pubblicato sempre per la RCA, la Gillespie dara' maggior spazio, per qualche tempo, all' attivita' di attrice, tornando ad incidere piu' regolarmente negli anni '80, muovendosi in territori piu' vicini al blues.
Gillespie dizzy
Swing low, sweet cadillac
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1967 mca
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
ristampa USA del 1980 su MCA, copertina cartonata apribile, ancora senza barcode, copia destinata all'eportazione fuori degli Stati Uniti, come indica il timbro dorato sul retro copertina in basso, label con cielo azzurro, nuvole ed arcobaleno sullo sfondo, logo MCA Records blu/viola sopra il foro centrale, scritte nere, catalogo AS-9149 sull'etichetta e A-9149 sulla copertina. Originariamente pubblicato nel 1967 dalla Impulse!, questo album registrato dal vivo, in parte a New York il 10 maggio del 1967 (la title track ed il brano "Kush"), in parte al Memory Lane di Los Angeles il 25 ed il 26 maggio successivi (i restanti tre brani), ma la formazione fu sempre la stessa: Dizzy Gillespie (tromba), James Moody (sax alto, sax tenore, flauto), Mike Longo (pianoforte), Frank Schifano (basso elettrico) e Candy Finch (batteria). La scaletta si apre con la title track, il cui incipit sembra un curioso susseguirsi di scherzi da parte dei musicisti, con buffi vocalizzi da parte del leader, per poi svilupparsi in un propulsivo brano soul jazz da groove addirittura ballabile. E' un disco abbastanza popolare per gli standards di Gillespie, ed è stato ristampato più volte nel corso dei decenni; "Mas que nada", pezzo scritto da Jorge Ben e popolarizzato da Sergio Mendes con i suoi Brasil '66, riceve qui un arrangiamento ibrido fra bop jazz vivace e propulsivo ed influssi latinoamericani; la lunghissima "Kush", che chiude la scaletta, inizia con parti vocali di Gillespie che si ispirano all'Africa, per poi svilupparsi su di un groove animato attraverso begli assoli degli ottoni e del flauto che costeggiano il post bop. Questa la scaletta: "Swing Low, Sweet Cadillac", "Mas Que Nada (Pow, Pow, Pow)", "Bye", "Something In Your Smile (From The 20th Century Fox Motion Picture "Doctor Dolittle")", "Kush". Uno dei protagonisti della rivoluzione be bop messa in atto negli anni '40, Dizzy Gillespie (1917-1993) e' stato uno dei massimi trombettisti della storia del jazz. Ispirato da Roy Eldridge, Dizzy inizia la carriera suonando nelle big bands degli anni '30, fra cui quella di Cab Calloway. Nei primi anni '40 quaranta e' insieme a Charlie Parker nelle orchestre di Earl Hines e Billy Eckstine, nelle quali comincia a maturare il nuovo linguaggio del be bop. Nella seconda meta' del decennio effettua importanti incisioni con Parker e da' vita ad una innovativa orchestra be bop che fara' scuola; allo stesso tempo comincia ad inserire nella sua musica le sonorita' afro-cubane, nelle quali intravede l'affinita' con il jazz, dando vita ad un nuovo frizzante stile denominato afro-cuban jazz. Negli anni '50 Dizzy deve sciogliere la sua orchestra ma continua a produrre eccellenti dischi, dando ancora prova della sua straordinaria inventiva, condita da un suono energico e divertente; nei decenni successivi continua a suonare con successo in tutto il mondo, diventando quasi un monumento vivente della musica afroamericana.
Gillespie dizzy/sextet
Blue'n boogie/hot house
78 [edizione] originale stereo 190
[vinile] Very good jazz
[vinile] Very good jazz
10" a 78rpm su musicraft "star series" bordeaux,scritte oro e "chiavi di violino" oro che formano la M del logo,cerchio oro fine con scritte lungo il perimetro.L'alfiere del bebop,il protagonista di tutte le tappe del jazz moderno,colui che ebbe per maestro Little Jazz Eldridge.Con Charlie Parker e Dexter Gordon.
Parker alan
Themes - the sound of soul (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 be with records
rock 60-70
rock 60-70
Vinile da 180 grammi. Ristampa del 2018 ad opera della Be With Records, pressoché identica alla rarissima prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1976 dalla Themes, casa discografica inglese fondata dallo stesso Alan Parker, questo è uno dei rarissimi e leggendari library records realizzati negli anni '70 dal musicista inglese. Questo in particolare, contiene le versioni strumentali dei brani del coevo lp "The voice of soul", anch'esso rarissimo, inciso con la cantante soul afroamericana Madeline Bell. Anche senza la voce della brava cantante, queste tracce rappresentano una intrigante base musicale ideale per le sonorizzazioni di spettacoli televisivi, con un sound brillantemente funk e rock, levigato e non aggressivo, suonato con grande maestria e precisione da Parker (chitarra) con l'ausilio di Alan Hawkshaw (tastiere), Barry Morgan (batteria), Les Hurdle (basso) e Frank Ricotti (percussioni). Alan Parker, nato nel 1944 a Matlock, Derbyshire, è un esperto chitarrista, compositore ed arrangiatore inglese attivo dagli anni '60; molto richiesto come turnista, ha suonato in quell'epoca in dischi di stars come Joe Cocker, Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Cat Stevens e gli Walker Brothers, fra gli altri. Nel 1969 formò i Blue Mink, gruppo angloamericano che proponeva una musica raffinata e magistralmente eseguita, non priva di tocchi originali, era un mix di pop, rock, soul e glam; ottennero un notevoe successo con la hit "Melting pot". Parker ha lavorato molto anche nel mondo delle colonne sonore e delle sonorizzazioni per la televisione, realizzando a partire dai primi anni '70 una serie di rari ed apprezzati library records, molti dei quali usciti su Themes, label da lui fondata.
Parker bobby
Soul of the blues
Lp [edizione] nuovo mono uk 1956 rhythm & blues
blues rnr coun
blues rnr coun
Edizione limitata a 500 copie, copertina flipback su due lati sul retro e senza codice a barre, catalogo R&B58. Pubblicata nel 2020 dalla Rhythm & Blues, questa antolo gia compila diciassette brani di Bobby Parker, tratti da singoli usciti fra il 1956 ed il 1969 (tranne due brani, rimasti all'epoca inediti). Nato nel 1937 a Lafayette, Louisiana, ma stabilitosi ancora bambino in California, il chitarrista e cantante afroamericano Bobby Parker è stato un bravissimo interprete blues e r'n'b, sia come cantante che come chitarrista, amato da critica, colleghi e dagli ascoltatori più attenti. Parker avviò la sua carriera suonando con Oris Williams & the Charms, quindi con Bo Diddley e poi con l'orchestra di Paul "Hucklebuck" Williams, per poi stabilirsi a Washington D.C. negli anni '60, facendo una dura gavetta come solista nei locali della capitale statunitense; ma già nel 1961 ottenne una notevole hit, sia in patria che nel Regno Unito, con il singolo "Watch your step", brano che anni dopo sarebbe stato coverizzato da alcuni gruppi inglesi, fra i quali il celebre Spencer Davis Group. Fu proprio sulla scena britannica dei nuovi musicisti r'n'b e blue che Parker esercitò una grande influenza, riconosciuta da gente del calibro di Spencer Davis, Eric Clapton, Jimmy Page, John Mayall, Mick Fleetwood e John Lennon, fra gli altri, come anche sul chitarrista americano Santana, che lo considera una grande fonte di ispirazione. La discografia di Parker è stata a lungo composta da soli singoli: i suoi primi e pochi album risalgono agli anni '90. Bobby Radcliff, un pupillo di Parker, ha descritto lo stile del suo mentore come un punto d'incontro fra Guitar Slim e James Brown; scompare nel 2013, per un attacco cardiaco. Questa la scaletta: "Watch Your Step" (1961), "It’s Hard But It’s Fair" (1968), "Titanic" (1956, inedito fino al 2015), "I Won’t Believe It Till I See It" (1966, inedito), "Don’t Drive Me Away" (1965), "Do The Monkey" (1964), "Blues Get Off My Shoulder" (1957), "Keep Away From My Heart" (1965), "Night Stroll (Pt. 2)" (1961), "It’s Too Late Darling" (1963), "Steal Your Heart Away" (1961), "I Couldn’t Quit My Baby" (1968), "Once Upon A Time, Long Ago, Last Night" (1956), "You Got What It Takes" (1957), "Gimme Some Lovin’" (1964), "Get Right" (1963), "Hot Gravy" (1969).
Parker charlie
Charlie parker sextet
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1947 overdrive jazz classics
jazz
jazz
Copertina apribile. Ristampa del 2022 ad opera della Overdrive Jazz Classics, con artwork pressoche' identico a quello del prima tiratura ma con copertina apribile ed in formato 12'', non più 10''. Originariamente pubblicato nel 1950 dalla Dial in formato 10" (catalogo 207), questo rarissimo album fu inciso agli WOR Studios di New York il 17 dicembre del 1947 da Charlie Parker (sax alto, leader), Miles Davis (tromba), J.J. Johnson (trombone), Duke Jordan (pianoforte), Tommy Potter (contrabbasso) e Max Roach (batteria). Si era nel pieno dell'epoca be-bop e la Dial fu in quel breve periodo (1946/48) dedita alla promozione di questa nuova e rivoluzionaria corrente della musica jazz, di cui Bird fu uno dei principali animatori. Una storica sessione, fra quelle che contribuirono a forgiare la leggenda del be-bop, movimento allora rivoluzionario nel mondo del jazz, ed anche a lanciare la carriera di un giovanissimo Miles Davis. Questa la scaletta: "My old flame", "Air conditioning", "Crazeology", "Bird feathers", "Out of nowhere", "Bongobeep", "Bird feathers", "Klactoveedsedstene". L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Parker charlie
fiesta/genius of charlie parker #6
Lp [edizione] originale mono usa 1957 verve
[vinile] Very good [copertina] Excellent jazz
[vinile] Very good [copertina] Excellent jazz
Stampa originale usa mono, Verve "Clef series", etichetta nera con scritte argento, logo Verve in alto e logo Clef del trombettista a sinistra nella parte alta, catalogo mgv-8008, di uno dei numerosi e bellissimi album di Charlie Parker, fatti uscire nel '57 dalla Verve e che documentano le esecuzioni pi— importanti, ma anche quelle pi— particolari del grande jazzista. In questo caso si tratta di performances tenute nel '51 con l' accompagnamento di una sezione ritmica latino-americana. I pezzi: "Tico Tico", "La Cucaracha", ma anche "My Little Suede Shoes". Detto "yardbird" perch‚ andava matto per il pollo. "Scoprii che usando gli intervalli pi— alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ci• che sentivo dentro.Mi sentivo rivivere.
Parker charlie
Long lost bird live afro-cubop recordings (ltd. 180 gr. rsd 2023)
LP2 [edizione] nuovo stereo usa 1945 rockbeat
jazz
jazz
Edizione limitata a 2500 copie, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, label custom con fotografia di Charlie Parker a sinistra in sfumature di grigio / blu e scritte multicolore, catalogo RB-3460. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2023 ad opera della Rockbeat, originariamente pubblicata solo in cd nel 2015, questa antologia compila, per la prima volta tutti insieme, brani già editi su diverse raccolte nel corso degli anni. Si tratta di registrazioni dal vivo effettuate fra il 1945 ed il 1954, che vedono Bird accompagnato dalla crema del jazz di quegli anni, basti citare Woody Herman (sax alto, clarinetto), Ray Brown (contrabbasso), Art Blakey (batteria), Machito (percussioni), Stan Kenton (pianoforte), Dizzy Gillespie (tromba) e Milt Jackson (vibrafono), fra gli altri. Trait d'union fra i brani della raccolta è l'inclinazione alla fusione fra il jazz di scuola bop con la musica afro-cubana. Questa la scaletta, con luogo e data di registrazione fra parentesi: "Dizzy Atmosphere" (Los Angeles, Jubilee AFRS, 29/12/45), "A Night In Tunisia" (New York, Carnegie Hall, 29/9/47), "Groovin' High" (New York, Carnegie Hall, 29/9/47), "Confirmation" (New York, Carnegie Hall, 29/9/47), "Lament For The Congo" (New York, Renaissance Ballroom, 19-20/5/50), "Mambo Fortunato" (New York, Renaissance Ballroom, 19-20/5/50), "Salt Peanuts" (New York, Birdland, 20/12/50), "Leo The Lion I" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Cuban Holiday" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Lemon Drop" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "The Goof And I" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Leo The Lion II" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Night And Day" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "My Funny Valentine" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "Cherokee" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "On The Alamo" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "Manteca" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "A Short One" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54). L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Parker charlie
Magnificent charlie parker
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1955 verve / universal
jazz
jazz
Ristampa del 2019 ad opera della Verve / UMe, copertina pressoché identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1955 dalla Clef negli USA, questo album compila splendidi brani di be bop già pubblicati su alcuni 78 giri nella prima metà degli anni '50, ed incisi in più sessioni con differenti formazioni, fra il 1951 ed il 1953. "Au private", "She rote", "K.C. Blues" e "Star eyes" furono incise a New York il 17 gennaio del 1951 da Charlie Parker (sax alto), Miles Davis (tromba), Walter Bisop Jr (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Max Roach (batteria); "In the still of the night" e "Old folks" furono incise al Fulton Recording di New York il 25 maggio del 1953 da Junior Collins (corno francese), Al Block (flauto), Tommy Mace (oboe), Manny Thaler (fagotto), Hal McKusick (clarinetto), Charlie Parker (sax alto), Tony Aless (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Max Roach (batteria), i Dave Lambert Singers con Annie Ross e Dave Lambert (voci) e Gil Evans (arrangiatore e conduttore); "Blues for alice", "Si si", "Swedish schnapps", "Back home blues" e "Lover man" furono incisi agli RCA Victor's 24th Street Studios di New York, l'8 agosto del 1951 da Red Rodney (tromba), Charlie Parker (sax alto), John Lewis (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) e Kenny Clarke (batteria); "Why do I love you" fu incisa a New York il 12 marzo del 1951 da Charlie Parker (sax alto), Walter Bisop Jr (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso), Roy Haynes (batteria), Luis Miranda (congas) e Jose Mangual (bongos). L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Parker charlie (quintet)
Jazz at massey hall (uk cover)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1953 waxtime
jazz
jazz
ristampa limitata, in vinile 180 grammi e rimasterizzata, che riprende la copertina della prima tiratura inglese in formato 10", su Vogue, con sfondo pero' verde scuro e non rosa, dell' album pubblicato originariamente dalla Debut, testimonianza del leggendario concerto tenutosi il 15 maggio del 1953 alla Massey Hall di Toronto, Canada, ad opera di un incredibile quintetto formato da Charlie Parker (sax), Dizzie Gillespie (tromba), Bud Powell (pianoforte), Max Roach (batteria) e Charles Mingus (contrabbasso), uno dei dischi dal vivo piu' famosi della storia del jazz. Il concerto al Massey Hall vide insieme sullo stesso palcoscenico, per la prima ed unica volta, tre dei personaggi fondamentali della corrente be-bop, ossia Parker, Gillespie e Powell, accompagnati da altri due musicisti che faranno storia negli anni a venire, Charles Mingus e Max Roach. La scaletta dell'album comprende sette brani: "Perdido", la travolgente "Salt peanuts" (con le grida di Gillespie che fanno da contrappunto all'esuberante sax di Parker), "All the things you are", "52nd Street Machine", "Wee", "Hot house" e "A night in Tunisia"; Mingus, che fra l'altro produsse il disco, dovette reincidere in studio le parti di contrabbasso, che purtroppo non si sentivano nella registrazione originaria. Splendido!
Parker Dyon
Out On The Highway
lp [edizione] originale mono uk 1968 marble arch
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
L' originale stampa inglese, copertina laminata sul fronte e flipback su tre lati sul retro, pressata da Garrod & Lofthouse, etichetta gialla con logo e scritte nere, catalogo MAL787. Pubblicato in Inghilterra dalla Marble Arch nel 1968, dopo due singoli pubblicati nel 1965, il primo notevole e misconosciuto album del cantautore anglo-americano, prima del secondo e per lungo tempo ultimo "David Parker" uscito nel 1971 su Polydor (che sara' pubblicato con il suo vero nome David Parker). Penalizzato dall' essere stato pubblicato da un' etichetta per solito dedita a tutt' altri orizzonti musicali, l' album e' un gioiello di cantautorato folk, registrato in perfetta solitudine (se non per una seconda chitarra di Tony Hicks in un brano) da questo esponente della seconda generazione dei busker folk singer della scena inglese, dotato di una sensibilita' interpretativa vocale e strumentale davvero notevole, e capace di mettere insieme influenze americane (Dylan soprattutto) ed inglesi (Bert Jansch, Davey Graham, John Renbourn...) in brani originali di eccellente fattura, oltre ad una bellissima versione del traditional "Kimby", fedele a quella magnifica di quella che forse e' la fonte di ispirazione principale per questo disco, Jackson C. Frank, a cui il brano non a caso e' dedicato ("This is dedicated to Jackson C. Frank, wherever he may be, and I hope to see him again some day"). Un disco davvero meritevole di riscoperta.
Parker evan
Snake decides
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1986 otoroku
jazz
jazz
Edizione limitata a 500 copie, copertina ruvida fronte retro senza codice a barre e con nome dell'etichetta erroneamente scritto come "Otoruko" sul retro in basso, inner sleeve con note a cura di Brian Morton. Ristampa del 2018 ad opera della Otoroku, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1986 dalla Incus nel Regno Unito, inciso nella chiesa di St. Pauls, Oxford, il 30 gennaio del 1986 dal solo Evan Parker (sax soprano). "The snake decides" si compone di quattro lunghi brani, aprendosi con i venti minuti della title track, suonati con il solo sassofono soprano. Parker esprime un linguaggio rapido, torrenziale e preciso, con una qualità tecnica che a tratti genera l'impressione di ascoltare più strumenti contemporaneamente; inoltre il sax assume in alcune melodie dei tratti che lo fanno quasi confondere con un indiavolato violino. Un'opera di non facile ascolto, che rientra appieno nel jazz d'avanguardia. Questa la scaletta: "The snake decides", "Leipzig folly", "Burlden's ass", "Haine's last tape". Nato nel 1944, il sassofonista Evan Parker è uno dei più brillanti ed originali interpreti dello strumento nell'ambito del jazz britannico ed europeo. Il suo approccio, definito come affine a quello dell'ultimo John Coltrane da alcuni critici, è incisivo, a tratti graffiante, torrenziale e propulso da una notevole energia, conferita anche dalla padronanza delle tecniche di respirazione. Non sorprende quindi che Parker sia legato principalmente al jazz d'avanguardia, suonando negli anni '60 in complessi come lo Spontaneous Music Ensemble e la Music Improvisation Company, quest'ultima formata da lui insieme al chitarrista Derek Bailey, con il quale ha collaborato in diverse configurazioni nel corso del tempo. Le esperienze musicali di Parker sono state molteplici, ed includono collaborazioni con altri colleghi altrettanto avanguardisti come opere per solo sassofono.
Parker evan, derek bailey, han bennink
Topography of the lungs
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 otoroku
jazz
jazz
Edizione limitata a 500 copie, copertina ruvida fronte retro senza codice a barre, inner sleeve con note a cura di Evan Parker. Ristampa del 2018 ad opera della Otoroku, pressoche' identica alla assai rara e ricercata prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1970 dalla Incus in Gran Bretagna, il leggendario album di free jazz radicale frutto della collaborazione fra Evan Parker (sassofoni), Derek Bailey (chitarra) e Han Bennink (percussioni): fu il primo album da band leader per Parker, destinato a diventare uno dei massimi sassofonisti del free jazz britannico, e fu anche il primo disco pubblicato dalla Incus, label fondata dallo stesso Parker con Derek Bailey e Tony Oxley. ''The topography of the lungs'' contiene quattro brani che esprimono la via britannica al free jazz, molto cerebrale e tendente con costanza all'astrattismo radicale; un ascolto ostico e faticoso quindi, destinato a chi ama le esplorazioni piu' esterne e coraggiose della musica improvvisata. Questi i brani presenti: ''Titan moon'', ''For peter b. & peter k.'', ''Fixed elsewhere'', ''Dogmeat''. Considerato uno dei piu' importanti improvvisatori della chitarra free jazz della Gran Bretagna, Derek Bailey (1930-2005) e' stato un musicista aperto alle contaminazioni stilistiche e teso alla ricerca sonora che trascende i confini di genere, realizzando una musica in bilico fra free ed avanguardia, molto cerebrale e spesso ostica all'ascolto. Bailey suonava inizialmente un jazz abbastanza convenzionale, negli anni '50 e nei primi anni '60, per poi spostarsi sulle coordinate del free e della sperimentazione, partecipando all'esperienza dello Spontaneous Music Ensemble e poi formando il suo trio Iskra nel 1970 e nel 1976 i Company, dediti all'improvvisazione free. Un artista radicale e senza compromessi, che rimane ancorato allo status di culto.
Parker graham
another grey area
lp [edizione] originale stereo usa 1982 arista
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Copia ancora in gran parte incellophanata, e con adesivo/brani sul cellophane, prima stampa americana, copertina con barcode, completa di inner sleeve grigia con numero di catalogo del disco su un lato, etichetta azzurra e crema a sfumare, catalogo AL9589. Pubblicato in USA nel marzo del 1982 dopo ''The Up escalator'' e prima di ''Real macaw'', giunto al numero 51 delle classifiche Usa ed al numero 40 di quelle UK, il secondo album senza i Rumour. Dopo aver pubblicato diversi lavori che secondo la critica avrebbero ovuto essere enormi successi ma di fatto dalle vendite irrilevanti, esce "Another Grey Area", prodotto da Jack Douglas, registrato con Nicky Hopkins, Hugh McCracken , David Brown e George Small tra gli altri. Il lavoro e' notevolissimo, potente e deciso, con brani intelligenti e testi ironici ed amari al tempo, anche questa volta pero' il successo non giunse, segno che la musica di Parker era destinata a rimanere incompresa e relegata ad un piccolo circuito di ascoltatori attenti e preparati. L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, e' un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorita' ruvide che si stemperano e si fanno piu' mature nel corso degli anni.
Parker graham
Another grey area
Lp [edizione] originale stereo ita 1982 rca victor
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
prima stampa italiana, copertina (con leggeri segni di invecchiamento) senza barcode, etichetta marroncina, catalogo PL25418, scritta ''for s.c.9b'' incisa sul trail off del lato A. Pubblicato in USA nel marzo del 1982 dopo ''The Up escalator'' e prima di ''Real macaw'', giunto al numero 51 delle classifiche Usa ed al numero 40 di quelle UK, il secondo album senza i Rumour. Dopo aver pubblicato diversi lavori che secondo la critica avrebbero ovuto essere enormi successi ma di fatto dalle vendite irrilevanti, esce "Another Grey Area", prodotto da Jack Douglas, registrato con Nicky Hopkins, Hugh McCracken , David Brown e George Small tra gli altri. Il lavoro e' notevolissimo, potente e deciso, con brani intelligenti e testi ironici ed amari al tempo, anche questa volta pero' il successo non giunse, segno che la musica di Parker era destinata a rimanere incompresa e relegata ad un piccolo circuito di ascoltatori attenti e preparati. L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, e' un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorita' ruvide che si stemperano e si fanno piu' mature nel corso degli anni.
Parker graham
another grey area
lp [edizione] originale stereo ita 1982 rca victor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa italiana, copertina senza barcode, etichetta marroncina, catalogo PL25418. Pubblicato in USA nel marzo del 1982 dopo ''The Up escalator'' e prima di ''Real macaw'', giunto al numero 51 delle classifiche Usa ed al numero 40 di quelle UK, il secondo album senza i Rumour. Dopo aver pubblicato diversi lavori che secondo la critica avrebbero ovuto essere enormi successi ma di fatto dalle vendite irrilevanti, esce "Another Grey Area", prodotto da Jack Douglas, registrato con Nicky Hopkins, Hugh McCracken , David Brown e George Small tra gli altri. Il lavoro e' notevolissimo, potente e deciso, con brani intelligenti e testi ironici ed amari al tempo, anche questa volta pero' il successo non giunse, segno che la musica di Parker era destinata a rimanere incompresa e relegata ad un piccolo circuito di ascoltatori attenti e preparati. L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, e' un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorita' ruvide che si stemperano e si fanno piu' mature nel corso degli anni.
Parker graham
Heat treatment
Lp [edizione] ristampa stereo uk 1976 bgo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ristampa inglese del 1989, copertina lucida con barcode, pressoche' identica alla prima tiratura su Vertigo, etichetta in bianco e nero, catalogo BGOLP45. Il secondo album, accreditato come il precedente a Graham Parker & The Roumor (Brinsley Shwarz e Bob Andrews avevano suonato nei Brinsley Schwarz, Martin Belmont nei Ducks De Luxe, Andrew Bodnar e Steve Goulding negli Sky Rockets e nei Bontemps Roulez), pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1976, a distanza di pochi mesi da ''Howlin' Wind", e prima di "Stick To Me" (1977), e giunto al 52esimo posto delle classifiche inglesi ed al numero 162 di quelle americane. Forse il disco risente in parte di un lavoro di produzione che rispetto all' esordio tende a levigare un po' troppo il suono sanguigno dei Roumor e delle canzoni di Parker, ma "Heat Treatment" e' la piena conferma della statura di compositore ed interprete di Graham Parker, con alcuni dei suoi classici come "Pourin' It All Out" ed "Heat Treatment", e la sua personalissima miscela di viscerale rock chitarristico, soul e r&b, figlia di tante influenze come certo rock americano, i Rolling Stones od anche Van Morrison ed il pub rock inglese.
Parker graham
High times (1976/79)
Lp [edizione] originale stereo jap 1979 vertigo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa giapponese, con artwork completamente diverso da quella australiana, copertina cartonata senza barcode, ancora completa della fascia obi, che ha prezzo di 2.500 yen così come indicato anche sul retro copertina in basso, inserto con foto, note in lingua giapponese e testi in lingua inglese, label Vertigo "spaceship", catalogo RJ-7633. Pubblicata nel 1979 dalla Vertigo solo in Giappone ed in Oceania, questa antologia compila dodici brani tratti dalle prime opere discografiche di Graham Parker, uscite fra il 1976 ed il 1979, e due dei quali pubblicati solo su singolo. Sono anni in cui si esprime con grande freschezza la sua personalissima miscela di viscerale rock chitarristico, soul e r&b, figlia di tante influenze come certo rock americano, i Rolling Stones od anche Van Morrison ed il pub rock inglese, nell' ambito di una scena britannica che si avviava all' esplosione del punk rock. Questa la scaletta: "Soul shoes" (da "Howlin' wind", 1976), "Heat treatment" (da "Heat treatment", 1976), "Pouring it all out" (da "Heat treatment", 1976), "Stick to me" (da "Stick to me", 1977), "White honey" (da "Howlin' wind", 1976), "The new york shuffle" (da "Stick to me", 1977), "Hey lord, don't ask me questions" (da "The parkerilla", 1978), "That's what they all say" (da "Heat treatment", 1976), "Protection" (da "Squeezing out sparks", 1979), "Hold back the night" (singolo, 1977), "Discovering japan" (da "Squeezing out sparks", 1979), "I want you back" (singolo, 1979). L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, è un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorità ruvide che si stemperano e si fanno più mature nel corso degli anni.
Parker graham
Human soul
Lp [edizione] originale stereo uk 1989 demon
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
L' originale stampa inglese, copertina lucida con barcode, inserto con testi, catalogo FIEND163. Pubblicato nel 1989 dalla Demon in Gran Bretagna e dalla RCA negli USA, il decimo album solista in studio (inclusi i lavori incisi con i Rumour), successivo a ''The mona lisa's sister'' (1988) e precedente ''Struck by lightning'' (1991). Avvalendosi di un gruppo di strumentisti che include il chitarrista Brinsley Schwarz, il bassista Andrew Bodnar e gli ex Attractions Steve Nieve (tastiere) e Pete Thomas (batteria), Parker offre qui un lavoro vitale e peculiare, diviso fra una facciata indirizzata principalmente temi romantici e relazionali (battezzata ''Real side'') ed una dedicata a questioni di attualita' sociale e politica (la ''Surreal side''). Il cantato che evoca sia toni riflessivi che esuberanti di Parker e' sostenuto da un ottimo impianto sonoro che intreccia il soul bianco con il rock anni '70 (delizioso l'organo Hammond di James Hallawell), con arrangiamenti densi ed energici ma anche misurati e mai barocchi. L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, e' un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorita' ruvide che si stemperano e si fanno piu' mature nel corso degli anni.
Parker graham
mystery glue
Lp [edizione] originale stereo eu 2015 universal/cadet concept
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, l' originale stampa, in vinile 180 grammi, copertina lucida sul fronte, flipback su tre lati sul retro (nello stile delle copertine inglesi degli anni '50 e '60), coupon con codice per il download digitale (non sappiamo se ancora utilizzabile), inner sleeve fotografica, inserto con foto e testi, etichetta Cadet Concept bianca e grigia con logo rosa ed arancio, catalogo CRL2015. Uscito nel maggio del 2015, a distanza di quasi tre anni dal precedente "Three chords good" e prima di "Cloud Symbols" (2018), il nuovo album del rocker inglese Graham Parker, ancora una volta con i ritrovati Rumour, che lo avevano accompagnato tra il 1976 ed il 1980, e con cui si era riunito gia' nel precedente lavoro. Nessuno chiede grandi novita' ad un nuovo disco di Parker, e questo "Mystery Glue" mette in mostra la solita verve nel proporre il suo roots rock solido e senza fronzoli, di discendenza pub rock, con un approccio piu' solare e rock'n'roll rispetto a "Three Chords Good". L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, è un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorità ruvide che si stemperano e si fanno più mature nel corso degli anni.
Parker graham
Parkerilla (single lp version)
Lp [edizione] originale stereo ita 1978 vertigo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa italiana, in vinile singolo e non doppio al contrario delle edizioni americana ed inglese (ma i brani sono gli stessi tredici), copertina apribile laminata all' esterno ed all'interno e senza barcode, label Vertigo ''spaceship'', catalogo 6360161, data sul trail off 09/06/78, esemplare con timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa più l'intero cerchio centrale. Pubblicato nel maggio del 1978, giunto al numero 14 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa, il quarto album. Uscito dopo tre album in studio ed un live in edizione limitata (l'introvabile "Live at Marble Arch"), il magnifico lp dal vivo che si chiude con la rielaborazione in studio della vecchia "Hey Lord", reintitolata "Don't Ask Me Questions". Forse il suo disco migliore, registrato con i soliti Rumour, scintillante band costituita da ex Brinsley Schwartz e Ducks de Luxe. Un concentrato di un ventennio di musica, soprattutto americana, tra soul, r'n'b, ruvido rock, con la voce nerissima ed intensa di Parker, sorta di versione "proletaria" del miglior Joe Jackson, ma anche considerato il contraltare inglese di Springsteen. L'inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, è un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorità ruvide che si stemperano e si fanno più mature nel corso degli anni.
Parker graham
Steady Nerves
Lp [edizione] originale stereo jap 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
prima stampa giapponese, copia distribuita a scopo promozionale con adesivo "Sample" sul fronte, copertina senza barcode, completa di obi bianco e viola, con prezzo indicato di 2800 Yen, e di inserto con testi in inglese e note in giapponese, etichetta bianca con logo rosso e nero tondo in alto, catalogo P-13108. Unico album accreditato a Graham Parker and the Shot, pubblicato in usa nell' aprile del 1985 dopo ''Real Macaw'' (1983) e prima di ''Mona Lisa's sister'' (1988), giunto al numero 57 delle classifiche Usa e non entrato in quelle inglesi, l' ottavo album del rocker inglese. Graham Parker all' esordio con la Elektra dopo gli anni passati alla Mercury e alla Arista, si presenta con una nuova band chiamata The Shot (sempre capitanati dal chitarrista Brinsley Schwarz) e continua nella sua classica strada tra rock and roll ed esistenzialismo; tra i brani "Break Them Down" e "Wake Up [Next to You]". Splendido "perdente" del rock inglese, cantautore di culto vicino ai primi Elvis Costello e Joe Jackson, o a certo Springsteen, dotato di una caldissima voce piena di soul ma anche capace di graffiare e farsi aggressiva e di qualita' compositive che avrebbero potuto e dovuto procurargli almeno in America un successo ben piu' grande di quello ottenuto. Emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorità ruvide che si stemperano e si fanno più mature nel corso degli anni.
Parker graham
Steady Nerves
Lp [edizione] originale stereo usa 1985 elektra
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
prima stampa Usa, copertina con cut promozionale in alto a destra, etichetta rossa e nera con logo rosso e bianco in alto. Pubblicato in usa nell' aprile del 1985 dopo ''Real Macaw '' e prima di ''Mona lisa's sister '', giunto al numero 57 delle classifiche Usa e non entrato in nquelle Uk. Il quarto album. Graham Parker all'esordio con la sua nuova etichetta dopo gli anni passati alla Mercury e alla Arista, si presenta con una nuova band chiamata the Shot (sempre capitanati dal chitarrista Brinsley Schwarz) e continua nella sua classica strada tra rock and roll ed esistenzialismo, tra i brani "Break Them Down" e "Wake Up [Next to You]". Splendido "perdente" del rock inglese, vicino ai primi Elvis Costello e Joe Jackson, o a certo Springsteen, dotato di una caldissima voce piena di soul ma anche capace di graffiare e farsi aggressiva e di qualita' compositive che avrebbero potuto e dovuto procurargli almeno in America un successo ben piu' grande di quello ottenuto
Parker graham
Stick to me (with stickers!)
Lp [edizione] originale stereo usa 1977 mercury
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, prima stampa americana, copertina con cut corner promozionale in basso a destra, etichetta multicolore con grattacieli, senza indirizzo in alto, COPIA CORREDATA DELL' ORIGINALE FOGLIO CON 24 PICCOLI ADESIVI DA STACCARE, catalogo SRM-1-3706, copia pressata negli stabilimenti di Terre Haute, Indiana, con "CT" sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nell' ottobre del 1977 dopo ''Heat Treatment" e prima di ''Parkerilla'', giunto al numero 13 delle classifiche Uk e non entrato in quelle Usa, il terzo album. Il terzo disco di Graham Parker and the Rumour in un anno e mezzo, vede alcuni brani oramai classici come "Thunder And Rain" e "Watch The Moon Come Down" affiancati ad altri piu' oscuri, come "The Heat In Harlem". Suonato splendidamente e carico di potenza, venne riregistrato completamente a causa del fatto che il master fu danneggiato irrimediabilmente prima dello stampaggio. L' inglese Graham Parker, spesso accostato ai suoi contemporanei Elvis Costello e Joe Jackson, e' un apprezzato cantautore di culto, emerso in epoca punk/new wave con i suoi Rumours, ed autore di una vasta discografia che partendo dai tardi anni '70 prosegue oltre l'inizio del nuovo secolo, caratterizzata da un tagliente senso dell'umorismo e da sonorita' ruvide che si stemperano e si fanno piu' mature nel corso degli anni.
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