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Parker charlie Bird in kansas city
Lp [edizione] nuovo  mono  cze  1941  verve 
jazz
Label custom multicolore con grande logo Verve nero, catalogo 6804734. Corredato da approfondite note a cura di Chuck Haddix, esperto della scena jazz di Kansas City, questo album pubblicato nell'ottobre del 2024 dalla Verve compila registrazioni rare, inedite e di cui in alcuni casi si ignorava completamente l'esistenza, effettuate da Charlie Parker nella natia Kansas City, Missouri, fra il 1941 ed il 1951. Bird aveva forti legami familiari e di amicizia nella città sul fiume Missouri, ma lì aveva anche subito la durezza della segregazione razziale, e questa antologia, compilando brani registrati in tre diverse fasi, nel 1941, nel 1944 e nel 1951, ricostruisce la sua crescita da giovane talento nella band di Jay McShann a solista di prim'ordine ormai affermato. Ascoltiamo i brani di due 78 giri inediti, incisi appunto con l'ensemble di McShann, e due gruppi di registrazioni private, effettuate nella casa dell'amico Phil Baxter e nello studio di Vic Damon con musicisti locali, che ci consegnano un Parker rilassato e libero di esprimersi. La qualità sonora non è eccelsa, ma è controbilanciata dalla bellezza del jazz parkeriano in divenire. Questa la scaletta: "Bird Song #1", "Bird Song #2", "Bird Song #3", "Cherokee (Phil Baxter Version)", "Body And Soul (Phil Baxter Version)", "Honeysuckle Rose", "Perdido" (brani registrati nella casa di Phil Baxter, luglio 1951); "Cherokee (Vic Damon Version)", "My Hearts Tells Me (Should I Believe My Heart?)", "I Found A New Baby", "Body And Soul (Vic Damon Version)" (brani registrati nel Transcription Studio di Vic Damon, giugno 1944); "Margie", "I'm Getting Sentimental Over You" (brani registrati il 6/2/41, in un locale non specificato di Kansas City). L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Euro
37,00
codice 3516372
scheda
Parker charlie Charlie parker sextet
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1947  overdrive jazz classics 
jazz
Copertina apribile. Ristampa del 2022 ad opera della Overdrive Jazz Classics, con artwork pressoche' identico a quello del prima tiratura ma con copertina apribile ed in formato 12'', non più 10''. Originariamente pubblicato nel 1950 dalla Dial in formato 10" (catalogo 207), questo rarissimo album fu inciso agli WOR Studios di New York il 17 dicembre del 1947 da Charlie Parker (sax alto, leader), Miles Davis (tromba), J.J. Johnson (trombone), Duke Jordan (pianoforte), Tommy Potter (contrabbasso) e Max Roach (batteria). Si era nel pieno dell'epoca be-bop e la Dial fu in quel breve periodo (1946/48) dedita alla promozione di questa nuova e rivoluzionaria corrente della musica jazz, di cui Bird fu uno dei principali animatori. Una storica sessione, fra quelle che contribuirono a forgiare la leggenda del be-bop, movimento allora rivoluzionario nel mondo del jazz, ed anche a lanciare la carriera di un giovanissimo Miles Davis. Questa la scaletta: "My old flame", "Air conditioning", "Crazeology", "Bird feathers", "Out of nowhere", "Bongobeep", "Bird feathers", "Klactoveedsedstene". L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Euro
25,00
codice 3514377
scheda
Parker charlie fiesta/genius of charlie parker #6
Lp [edizione] originale  mono  usa  1957  verve 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent jazz
Stampa originale usa mono, Verve "Clef series", etichetta nera con scritte argento, logo Verve in alto e logo Clef del trombettista a sinistra nella parte alta, catalogo mgv-8008, di uno dei numerosi e bellissimi album di Charlie Parker, fatti uscire nel '57 dalla Verve e che documentano le esecuzioni pi— importanti, ma anche quelle pi— particolari del grande jazzista. In questo caso si tratta di performances tenute nel '51 con l' accompagnamento di una sezione ritmica latino-americana. I pezzi: "Tico Tico", "La Cucaracha", ma anche "My Little Suede Shoes". Detto "yardbird" perch‚ andava matto per il pollo. "Scoprii che usando gli intervalli pi— alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ci• che sentivo dentro.Mi sentivo rivivere.
Euro
130,00
codice 300853
scheda
Parker charlie Long lost bird live afro-cubop recordings (ltd. 180 gr. rsd 2023)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1945  rockbeat 
jazz
Edizione limitata a 2500 copie, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, label custom con fotografia di Charlie Parker a sinistra in sfumature di grigio / blu e scritte multicolore, catalogo RB-3460. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2023 ad opera della Rockbeat, originariamente pubblicata solo in cd nel 2015, questa antologia compila, per la prima volta tutti insieme, brani già editi su diverse raccolte nel corso degli anni. Si tratta di registrazioni dal vivo effettuate fra il 1945 ed il 1954, che vedono Bird accompagnato dalla crema del jazz di quegli anni, basti citare Woody Herman (sax alto, clarinetto), Ray Brown (contrabbasso), Art Blakey (batteria), Machito (percussioni), Stan Kenton (pianoforte), Dizzy Gillespie (tromba) e Milt Jackson (vibrafono), fra gli altri. Trait d'union fra i brani della raccolta è l'inclinazione alla fusione fra il jazz di scuola bop con la musica afro-cubana. Questa la scaletta, con luogo e data di registrazione fra parentesi: "Dizzy Atmosphere" (Los Angeles, Jubilee AFRS, 29/12/45), "A Night In Tunisia" (New York, Carnegie Hall, 29/9/47), "Groovin' High" (New York, Carnegie Hall, 29/9/47), "Confirmation" (New York, Carnegie Hall, 29/9/47), "Lament For The Congo" (New York, Renaissance Ballroom, 19-20/5/50), "Mambo Fortunato" (New York, Renaissance Ballroom, 19-20/5/50), "Salt Peanuts" (New York, Birdland, 20/12/50), "Leo The Lion I" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Cuban Holiday" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Lemon Drop" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "The Goof And I" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Leo The Lion II" (Kansas City, Municipal Arena, 22/7/51), "Night And Day" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "My Funny Valentine" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "Cherokee" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "On The Alamo" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "Manteca" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54), "A Short One" (Portland, Civic Auditorium, 25/2/54). L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Euro
19,00
codice 3515960
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Parker charlie Magnificent charlie parker
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1955  verve / universal 
jazz
Ristampa del 2019 ad opera della Verve / UMe, copertina pressoché identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1955 dalla Clef negli USA, questo album compila splendidi brani di be bop già pubblicati su alcuni 78 giri nella prima metà degli anni '50, ed incisi in più sessioni con differenti formazioni, fra il 1951 ed il 1953. "Au private", "She rote", "K.C. Blues" e "Star eyes" furono incise a New York il 17 gennaio del 1951 da Charlie Parker (sax alto), Miles Davis (tromba), Walter Bisop Jr (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Max Roach (batteria); "In the still of the night" e "Old folks" furono incise al Fulton Recording di New York il 25 maggio del 1953 da Junior Collins (corno francese), Al Block (flauto), Tommy Mace (oboe), Manny Thaler (fagotto), Hal McKusick (clarinetto), Charlie Parker (sax alto), Tony Aless (pianoforte), Charles Mingus (contrabbasso), Max Roach (batteria), i Dave Lambert Singers con Annie Ross e Dave Lambert (voci) e Gil Evans (arrangiatore e conduttore); "Blues for alice", "Si si", "Swedish schnapps", "Back home blues" e "Lover man" furono incisi agli RCA Victor's 24th Street Studios di New York, l'8 agosto del 1951 da Red Rodney (tromba), Charlie Parker (sax alto), John Lewis (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) e Kenny Clarke (batteria); "Why do I love you" fu incisa a New York il 12 marzo del 1951 da Charlie Parker (sax alto), Walter Bisop Jr (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso), Roy Haynes (batteria), Luis Miranda (congas) e Jose Mangual (bongos). L'artefice principale del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, Parker ha dato una spinta sensazionale all'evoluzione del jazz negli anni '40: "scoprii che usando gli intervalli più alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare ciò che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, già nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorità netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente più aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturità artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Così, dopo il '48, si è già in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Euro
19,00
codice 3030506
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Parker charlie Now's the time
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1952  verve / ume 
jazz
ristampa del 2023, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima rara tiuratura. Sottotitolato "The Genius of Charlie Parker Vol.3", accreditato al Charlie Parker Quartet, originariamente pubblicato nel 1957 dalla Verve, inciso ai Fulton Recording Studios di New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1952 con Charlie Parker (sax alto), Hank Jones (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Max Roach (batteria) ed il 28 luglio del 1953 con Charlie Parker (sax alto), Al Haig (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) e Max Roach (batteria). Sessioni risalenti ad uno dei migliori periodi artistici del grande sassofonista, questo terzo volume della serie ''Genius of charlie parker'' documenta Bird insieme a due quartetti, all'opera con un classico be bop jazz, impreziosito anche dalla ottima qualita' di registrazione. Questa la scaletta: ''The song is you'', ''Laird bird'', ''Kim'', ''Kim (alternate take)'', ''Cosmic rays'', ''Cosmic rays (alternate take)'', ''Chi chi'', ''Chi chi (alternate take)'', ''Chi chi (alternate take)'', ''I remember you'', ''Now's the time'', ''Confirmation''. L'artefice del be bop, maestro dell'improvvisazione del sassofono contralto, personaggio dell'inquietudine e dai comportamenti antisociali. Parker e' un'anima del jazz senza precedenti nella sua risposta al disagio di ogni artista della comunita' afroamericana, e' l'uomo nuovo che da questo disagio ha fatto sorgere l'energia del moderno, ricercando un'espressione piu' libera e naturale di cio' che allora (anni '40) era il jazz: "scoprii che usando gli intervalli piu' alti degli accordi sulla linea melodica e rinforzandoli con appropriate variazioni di accordi potevo suonare cio' che sentivo dentro. Mi sentivo rivivere". Esordisce nella natia Kansas City formando inizialmente il suo stile da quello allora eretico di Lester Young, dal quale si differenzia in seguito, gia' nel '40 con alcune sedute con l' Orchestra di McShann (''Early Bird'', Rca, '40-'43) con la sua sonorita' netta, priva di vibrato ed il suo stile solistico rivoluzionario che sfrutta tante innovazioni younghiane ma che si rivela decisamente piu' aggressivo, dirompente e passionale. Da qui, Parker entra nelle session al Minton's e al Monroe's al fianco di Gillespie, Monk e Kenny Clarke, rivelandosi ufficialmente nello storico quintetto gillespiano della fine del '44. La sua maturita' artistica appartiene al periodo tra il '45 ed il '48 con gruppi dove suonano stabilmente sia Miles Davis che Max Roach. Cosi', dopo il '48, si e' gia' in presenza di un ultimo Parker, esecutore ancora di grandi assoli eseguiti su alcuni suoi cavalli di battaglia; un "Bird" famoso, quello del celebre concerto del '53 alla Massey Hall di Toronto, in cui, un Parker in stato di grazia, suona con un sassofono di plastica accanto a Gillespie, Bud Powell, Charles Mingus e Max Roach (Quintet of The Year).
Euro
33,00
codice 3037220
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Parker charlie (quintet) Jazz at massey hall (us sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1953  jazz wax 
jazz
ristampa limitata, in vinile 180 grammi e rimasterizzata con sistema DMM (Direc Metal Mastering), che riprende sul fronte la copertina della prima tiratura americana del disco su Debut, diversa da quella inglese, pubblicato nel 1956, testimonianza del leggendario concerto tenutosi il 15 maggio del 1953 alla Massey Hall di Toronto, Canada, ad opera di un incredibile quintetto formato da Charlie Parker (sax), Dizzie Gillespie (tromba), Bud Powell (pianoforte), Max Roach (batteria) e Charles Mingus (contrabbasso), uno dei dischi dal vivo piu' famosi della storia del jazz. Il concerto al Massey Hall vide insieme sullo stesso palcoscenico, per la prima ed unica volta, tre dei personaggi fondamentali della corrente be-bop, ossia Parker, Gillespie e Powell, accompagnati da altri due musicisti che faranno storia negli anni a venire, Charles Mingus e Max Roach. La scaletta dell'album comprende sette brani: "Perdido", la travolgente "Salt peanuts" (con le grida di Gillespie che fanno da contrappunto all'esuberante sax di Parker), "All the things you are", "52nd Street Machine", "Wee", "Hot house" e "A night in Tunisia"; Mingus, che fra l'altro produsse il disco, dovette reincidere in studio le parti di contrabbasso, che purtroppo non si sentivano nella registrazione originaria. Splendido!
Euro
20,00
codice 3037117
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