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Moor mother
Circuit city (ltd. coloured vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2020 don giovanni
indie 2000
indie 2000
Edizione limitata in vinile color arancione, copertina apribile, label custom in diverse tonalità di marrone e con scritte bianche, catalogo DG-197. Pubblicato in cd nel settembre del 2020 dalla Don Giovanni ed in vinile nel febbraio successivo, il quarto album, successivo ad "Analog fluids of sonic black holes" (2019). Descritto come un ciclo di canzoni afrofuturista scaturito dal corrente clima sociopolitico americano, "Circuit city" è stato inciso da Ada Adhiyatma (sound designer, elettronica), Elon Battle (voce),Steve Montenegro (elettronica), Luke Stewart (contrabbasso), Keir Neuringer (sax, percussioni), Tcheser Holmes (batteria, percussioni) ed Aquiles Navarro (tromba, percussioni). Composto da quattro lunghissimi brani, l'album è frutto di un progetto multimediale che include anche una rappresentazione teatrale, ed il disco stesso ha una natura ibrida di musica e poesia, i cui testi esprimono sentimenti e critica in particolare nei confronti della trascuratezza dei progetti residenziali pubblici, che spesso colpisce i soggetti più deboli fra i deboli, della povertà e della brutalità della polizia negli Stati Uniti, narrati da chi vive o ha vissuto direttamente determinati contesti. Uno stridente ed incisivo lavoro di interazione fra poesia, protesta, hip hop, free jazz ed elettronica, che confluiscono in una catarsi sonica intensa e vorticosa, sintetizzando sperimentazione avanguardista ed umanità. La cantante e poetessa afroamericana Camae Ayewa, in arte Moor Mother, originaria del Maryland e basata a Philadelphia, propone un'arte sonica urticante e molto originale, in cui l'impiego di elettronica che tende al rumorismo, a fianco di lenti ed ipnotizzanti grooves hip hop underground, spunti free jazz e campionamenti anticonvenzionali, generano tappeti sonori su cui si animano le proprie parole, espresse con un approccio ibrido fra declamazione, narrazione hip hop e graffiante rabbia punk, e contenenti istanze via via più politicizzate. Ispirata sia dalla scena punk che dal rap, Ayewa avviò il progetto Moor Mother nel 2012, dopo aver fatto parte del gruppo hip hop The Mighty Paradocs, integrando poesia e musica sperimentale: nel 2015 pubblicò una cassetta, "Moor mother goddess", alla quale fecero seguito nel resto del decennio una serie di album su Don Giovanni e su Vinyl Factory, sempre più ricchi di sfumature stilistiche; nel frattempo, ha partecipato come cantante ed autrice al collettivo free jazz di Chicago Irreversible Entanglements.
Moor mother
Great bailout
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 anti
indie 2000
indie 2000
Label custom, catalogo 7980-1. Pubblicato nel marzo del 2024 dalla Anti, il settimo album solista (collaborazioni escluse), successivo a "Jazz code" (2022). "The great bailout" nasce dallo studio condotto da Moor Mother sul colonialismo britannico e sulle sue conseguenze, in particolare riflettendo sui costi degli atti di abolizione della schiavitù emanati dal parlamento britannico nel 1833 e nel 1835, i quali posero ufficialmente fine alla pratica della schiavitù nell'impero britannico, dietro un enorme compenso erogato agli ex proprietari di schiavi a risarcimento della loro "perdita": per sostenere il peso di tale enorme somma, il governo britannico ottenne uno dei più grandi prestiti della storia, il cui pagamento è terminato addirittura nel 2015, effettuato nel corso dei secoli con il denaro dei contribuenti, inclusi i discendenti degli ex-schiavi liberati. Adottando un aprroccio artistico molto sperimentale, in cui sonorità ipnotiche, sommerse da effetti eco, influssi jazz, dilatazioni ambient, astrattismo e spoken word, Moor Mother racconta e mette in discussione i principi e certi dati culturali della società britannica nella fase storica dello schiavismo e della sua abolizione con un approccio polemico, quasi letterario ma al tempo stesso potentemente emotivo. La cantante e poetessa afroamericana Camae Ayewa, in arte Moor Mother, originaria del Maryland e basata a Philadelphia, propone un'arte sonica urticante e molto originale, in cui l'impiego di elettronica che tende al rumorismo, a fianco di lenti ed ipnotizzanti grooves hip hop underground, spunti free jazz e campionamenti anticonvenzionali, generano tappeti sonori su cui si animano le proprie parole, espresse con un approccio ibrido fra declamazione, narrazione hip hop e graffiante rabbia punk, e contenenti istanze via via più politicizzate. Ispirata sia dalla scena punk che dal rap, Ayewa avviò il progetto Moor Mother nel 2012, dopo aver fatto parte del gruppo hip hop The Mighty Paradocs, integrando poesia e musica sperimentale: nel 2015 pubblicò una cassetta, "Moor mother goddess", alla quale fecero seguito nel resto del decennio una serie di album su Don Giovanni e su Vinyl Factory, sempre più ricchi di sfumature stilistiche; nel frattempo, ha partecipato come cantante ed autrice al collettivo free jazz di Chicago Irreversible Entanglements.
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