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Last poets Last poets
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1970  celluloid 
soul funky disco
Ristampa con copertina esclusiva, senza barcode, completamente diversa da quella della originaria rara tiratura uscita in Usa su Douglas, del leggendario esordio di uno dei progetti piu' innovativi di tutta la musica a cavallo tra la fine dei '60 ed i primi '70. Con la loro musica straordinariamente efficace, benche' fatta di sole percussioni e voci, ed i loro testi rivoluzionari, impegnatissimi sul fronte della causa dei neri ed inneggianti al "Black Power", inventarono l' hip pop (quello dei Public Enemy, mica dei Run Dmc!!!). Si erano formati a New York nel '68, pochi giorni dopo le pubbliche celebrazioni dell' anniversario della nascita di Malcom X, durante le quali alcuni poeti improvvisarono su un palco vivaci scambi di rime sulle trame ritmiche del percussionista Nilaja. Presero ad esibirsi per le strade di Harlem quotidianamente, acquisendo un seguito notevole ed incidendo questo album nel' '69 (fu pubblicato un anno dopo per l' arresto di uno dei componenti, condannato a 12 anni di carcere per rapina). nonostante il boicottaggio delle radio e dell' assenza totale di promozione, il disco ebbe comunque vendite notevoli. Negli anni successivi il suono del gruppo si fece via via piu' ricco, aprendosi ad influenze soul, funky e jazz, tra innumerevoli cambiamenti di formazione, scioglimenti e reunion, ma mai piu' ripetendo lo splendore di questo esordio, un disco che ci fa sentire neri ed incazzati ogni volta che lo mettiamo sul piatto.
Euro
18,00
codice 2130979
scheda
Last poets oh my people
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1984  celluloid 
soul funky disco
ristampa con copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima tiratura su Celluloid, del sesto album, uscito a distanza di otto anni dal precedente "Delights Of The Garden" (attribuito a Last Poets With Bernard Purdie) e prima di "Freedom Express" (1988). Prodotto da Bill Laswell ed originariamente uscito su Celluloid, di uno dei progetti piu' innovativi di tutta la musica a cavallo tra la fine dei '60 ed i primi '70, qui ancora guidato dai grandi Suliaman El-Hadi e Jalaluddin Mansur Nuriddin (gia' Alafia Pudim, oltre che autore di dischi solisti come Lightnin' Rod e come Jalal), tornati a rivendicare la paternita' della nascente scena rap/hip hop a distanza di 8 anni dal precedente "Delights of the Garden". L' inizio del disco e' scioccante: "Get Movin", unico brano in cui suoni Bill Laswell, e' un funkettino poco incisivo davvero, ma si tratta di una parentesi; il resto del disco rappresenta invece la miglior prosecuzione possibile alla seminale discografia dei Last Poets, ancora una volta con le percussioni a costituire il miglior tappeto sonoro possibile (arricchito di tanto in tanto si pochi interventi di basso o di tastiera) alle rime sempre incisive di Nuriddin e El-Hadi, al solito impegnatissimi sul fronte della causa dei neri e capaci di tirar fuori alcuni episodi tra i loro migliori di sempre: "What Will You Do" e "Oh My People". Dopo un altro album nel 1988, negli anni '90 saranno addirittura 2 i gruppi attivi, sebbene sporadicamente, con il nome Last Poets. I Last Poets, gruppo di colore dalla formazione sempre piuttosto instabile (riconosciuti progenitori dell' hip pop e tra i piu' innovativi della musica a cavallo tra la fine dei '60 ed i primi '70, si formarono a New York nel '68, pochi giorni dopo le pubbliche celebrazioni dell' anniversario della nascita di Malcom X, durante le quali alcuni poeti improvvisarono su un palco vivaci scambi di rime sulle trame ritmiche del percussionista Nilaja. Presero ad esibirsi per le strade di Harlem quotidianamente, acquisendo un seguito notevole con la loro musica straordinariamente efficace, benche' fatta di sole percussioni e voci, ed i loro testi rivoluzionari, impegnatissimi sul fronte della causa dei neri ed inneggianti al "Black Power". Il primo album fu inciso nel' '69 ma pubblicato un anno dopo (anche a causa dell' arresto di uno dei componenti originari, Abiodun Oyewole, condannato a 12 anni di carcere per rapina), quasi contemporaneamente a "Right On", accreditato agli Original Last Poets, nati da alcuni elementi fuoriusciti dalla primissima formazione. Il disco soffri', come pure il secondo lavoro, del boicottaggio delle radio e dell' assenza totale di promozione, ma ebbe comunque vendite notevoli. Nel '72 "Chastisement" vide la novita' dell' inserimento di un sax e di un basso, ed il suono del gruppo si fece ancora piu' ricco, aprendosi ad influenze soul, funky e jazz nel successivo "At Last", ancora con Nilaja in formazione, morto per un tumore al cervello prima delle registrazioni di "Delights of the Garden", ultimo disco dei '70 prima dell' interessamento di Bill Laswell e di altri dischi incisi nei decenni successivi, sebbene sporadicamente (nei '90 ci saranno nuovamente due gruppi diversi ad incidere contemporaneamente come Last Poets). Alafia Pudim, cantante e percussionista del gruppo, da "Chatisment" in poi come Jalaluddin Mansur Nuriddin, incise anche un ottimo album solista con lo pseudonimo di Lightnin' Rod, con l' aiuto di Kool & the Gang, Tina Turner, King Curtis e Bill Preston.
Euro
20,00
codice 2130978
scheda
Last poets understand what black is
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  2018  studio rockers 
soul funky disco
doppio album, copertina ruvida apribile, etichette custom. Pubblicato nel maggio del 2018, a distanza di ben 21 anni dal precedente "Time Has Come", il nuovo album di uno dei progetti piu' innovativi di tutta la musica a cavallo tra la fine dei '60 ed i primi '70, guidato ancora dai grandi Abiodun Oyewole e Umar Bin Hassan. Pubblicato in occasione del 50esimo anniversario dalla nascita dei Last Poets, avvenuta il 19 maggio del 1968 durante un evento svoltosi in commemorazione della nascita di Malcom X, ad Harlem, New York, questo "Understand What Black Is" sorprende per l' intatta forza delle voci di Oyewole ed Hassan, e per l' efficacia di una musica moderna e vitale, molto orientata verso il reggae, e questa, almeno in gran parte, e' una novita', dovuta anche alla notevolissima produzione di Nostangia 77 e Prince Fatty, pur mantenendo le influenze jazz e funk che hanno caratterizzato il percorso artistico dei Last Poets immediatamente dopo gli esordi, quando dietro le rime, all' epoca veementi ed aggressive
Euro
32,00
codice 2126103
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  2024  africa seven 
soul funky disco
Label bianca e fucsia, catalogo ASVN071. Pubblicato nel novembre del 2024 dalla Africa Seven, il nuovo album dei Last Poets, successivo a "Transcending toxic times" (2019). Questo particolare progetto vede i membri originari del gruppo Abiodun Oyewole ed Umar Bin Hassan collaborare con il grande batterista afrobeat nigeriano Tony Allen (che effettuò registrazioni delle parti di batteria nel 2019, poco prima della sua morte sopraggiunta nel 2020), storico collaboratore di Fela Kuti, e con membri degli Egypt '80, storica band legata allo stesso Kuti. I Last Poets rivisitano testi e poesie cantati nei loro primi storici albums come "The last poets" (1970) e "This is madness" (1971), supportati dalle trame strumentali dei musicisti sopracitati, e generando una potente sintesi fra poesia politica afroamericana e moderna musica afrobeat: le loro declamazioni, ora furenti e gridate, ora dolenti e sommesse, si intrecciano con i grooves a base di funk ed Africa degli strumentisti, dalle ritmiche tanto incalzanti quanto articolate e ricche di sfumature, e contornate dagli arrangiamenti di ottoni (fra i quali troviamo i sassofoni di Courtney Pine) e dalla chitarra torridamente funk di Akinola Oyebola. I Last Poets sono uno dei progetti piu' innovativi di tutta la musica a cavallo tra la fine dei '60 ed i primi '70. Con la loro musica straordinariamente efficace, benche' fatta di sole percussioni e voci, ed i loro testi rivoluzionari, impegnatissimi sul fronte della causa dei neri ed inneggianti al "Black Power", inventarono lo hip pop (soprattutto quello sviluppato da gruppi come i Public Enemy). Si erano formati a New York nel '68, pochi giorni dopo le pubbliche celebrazioni dell' anniversario della nascita di Malcom X, durante le quali alcuni poeti improvvisarono su un palco vivaci scambi di rime sulle trame ritmiche del percussionista Nilaja. Presero ad esibirsi per le strade di Harlem quotidianamente, acquisendo un seguito notevole ed incidendo il loro primo eponimo album nel 1969, uscito poi nel 1970; Nonostante il boicottaggio delle radio e dell' assenza totale di promozione, il disco ebbe comunque vendite notevoli. Negli anni successivi il suono del gruppo si fece via via piu' ricco, aprendosi ad influenze soul, funky e jazz, tra innumerevoli cambiamenti di formazione, scioglimenti e reunion che produrranno nuove pubblicazioni anche nel primo scorcio del XXI secolo.
Euro
31,00
codice 3516295
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