solo dischi in vinile

ristampa in vinile 180 grammi di alta qualita', ottenuta dai masters originali, in mono, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita su Imperial, di cui rispecchia anche l' etichetta, del terzo album della band inglese nell' ambito della discografia americana, uscito dopo il secondo album americano "Hear, Here!" e prima del quarto album americano "Bus Stop". Cosa non infrequente nell' ambito degli albums dei gruppi della "British invasion", anche questo album, come i precedenti, ha copertina e titolo diversi rispetto al corrispondente album inglese, che puo' identificarsi in "Would You Believe?", di cui contiene otto episodi, mentre "Running Through the Night", "A Taste of Honey" e "Mr. Moonlight" sono qui presenti e non incluse nell' album inglese. Pubblicato in un periodo in cui al gruppo si richiedevano due albums all' anno oltre ad un consistente numero di singoli sulla scia dei Beatles, vede notevoli brani, tra di essi una manciata di covers (particolarmente efficace la versione di "I Can't Let Go" di Chip Taylor, che ebbe un grande successo) ed originali che dimostrano inequivocabilmente la straordinaria maturazione del gruppo, come il folk rock di "Hard Hard Year", "Oriental Sadness" (con le sue riuscitissime influenze orientaleggianti). Uno dei gruppi piu' importanti della ondata inglese che per la forza dirompente che ebbe sulla scena americana fu definita "British Invasion", dopo i primi lavori composti nel piu' puro stile tra rock, R&B e pop, perlopiu' attraverso covers, presto gli Hollies rivelarono una maturazione esponenziale, non a caso occupanndosi della composizione di gran parte dei brani, impeccabili compositivamente, mai banali ma ricchissimi di influenze diverse.

prima molto rara stampa inglese in MONO, copertina laminata sul fronte e flipback su tre lati sul retro, pressata da "Garrod & Lofthouse", etichetta "Parlophone yellow black" nera con logo giallo, con scritta lungo la circonferenza che inizia con ''GRAMOPHONE CO. Ltd'' e NON ''Parlophone co. ltd'', CON ''Sold in Uk subject to resale price conditions see price list'', catalogo PMC7039. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1967 dopo ''Evolution'' e prima di ''Hollies Sings Dylan'', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. L'ottavo album. Uno dei capolavori del pop lysergico Inglese degli anni ''60, con Graham Nash che era entrato a pieno titolo nella atmosfera della Swingin' London, e' un opera di puro Flower Pop, registrato con utilizzo di effetti, Sitar, Tablas, nastri al contrario, vede testi visionari e in perfetto stile ''67, registrato presso gli studi Abbey Road, gli stessi del primo Pink Floyd e '' Sgt Pepper's..'', purtroppo l'opera non vevve accolta bene dal pubblico, troppo sperimentale e diversa per gli ascoltatori degli Hollies classici, ma nel corso dei decenni e' divenuta un classico e figura ora nella lista dei ''100 greatest psychedelic records'' di Record Collector.

prima assai rara stampa inglese in mono, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati, pressata da "Garrod & Lofthouse", etichetta Parlophone "yellow black", ancora con "Sold in the Uk Subject to Resale..." sull' etichetta (eliminato nel '69), catalogo PMC7022. Pubblicato in Inghilterra dalla Parlophone nel giugno del 1967 dopo ''For certain becouse'' e prima di ''Butterfly'', giunto al numero 13 delle classifiche Uk ed al numero 42 di quelle Usa dove usci' nel luglio dello stesso anno. Il settimo album, nella sua versione inglese, con copertina leggermente diversa da quella americana e dodici brani invece che dieci, con i brani "Water On The Brain", "Heading For A Fall", "When Your Light's Turned On" e "Leave Me", che nella versione americana furono sostituiti dai soli "Carrie-Ann" e "Heading For A Fall". Si tratta del lavoro piu' psichedelico, insieme a "Butterfly" dello stesso anno, del gruppo di Graham Nash. Registrato con Mitch Mitchell, Clem Cattini e Douge Wright e' un deciso passo nella psichedelia , sorta di "Revolver" con archi, voci con echo ed arrangiamenti orientalieggianti, considerato da molti cultori del gruppo come il lavoro nel quale portano a perfezione la miscela di pop e psichedelia. Qui la band si allontana anche nei testi dal repertorio pop degli inizi, mentre la copertina fu progettata dal collettivo multimediale olandese dei Fool, composto da Seemon Kooer, Marijke Kooer, Josje Leeger, e Barry Finch gia' colaboratori strettissimi degli anni lysergici dei Beatles. Il disco include la celebre "Carrie-Anne" uno degli archetipi del Brit-pop, ma tra i brani ci sono anche "You Need Love" (uno dei due brani in cui suona, non accreditato, Elton John, al piano), "Have You Ever Loved Somebody", "Then The Heartaches Begin". Il nuovo suono dell'estate del 1967 si sente moltissimo, il gruppo era composto qui da Graham Nash , Allan Clarke , Tony Hicks , Bobby Elliot e dal nuovo arrivato Bernie Calvert che aveva rimpiazzato Eric Haydock nell'estate del 1966, anche gli arrangiamenti sono diversi e floreali, vedi "Headed For a Fall." o "Stop Right There," e la barocca "Ye Olde Toffee Shoppe". Un eccelente album, assai sottovalutato.

ristampa in vinile 180 grammi di alta qualita', ottenuta dai masters originali, in mono, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita su Imperial, del secondo album della band inglese nell' ambito della discografia americana, uscito dopo il primo album americano "Here I Go Again" e prima del terzo album americano "Beat Group". Cosa non infrequente nell' ambito degli albums dei gruppi della "British invasion", come il primo album della discografia americana anche questo "Hear! Here!" ha copertina e titolo diversi rispetto al corrispondente album inglese, che puo' identificarsi nel terzo album della discografia Uk, "Hollies", il contenuto e' infatti similare ma questo contiene al posto di "Mickey's Monkey" e "Fortune Teller" i brani "I'm Alive" e "Look Through Any Window". Uno dei gruppi piu' importanti della ondata inglese che per la forza dirompente che ebbe sulla scena americana fu definita "British Invasion", dopo i primi lavori composti nel piu' puro stile tra rock, R&B e pop, perlopiu' attraverso covers, qui gli Hollies rivelano gia' una maturazione esponenziale, e non a caso si occupano ora della composizione di parte dei brani, impeccabili compositivamente, mai banali ma ricchissimi di influenze diverse, in un eccitante momento di transizione tra il Merseybeat o il rock & roll iniziale ed il nuovo folk-rock e soul che erano le novita' del 1965; il disco vede interpretazioni di brani di Lloyd Price, Roy Orbison, Curtis Mayfield, ed alcuni originali, tra di essi "So Lonely" e la splendida "When I Come Home to You", la Beatlesiana "I've Been Wrong" , "Too Many People" e da Peter, Paul & Mary "Very Last Day", che esprime la nuova direzione folk-rock.

ristampa in vinile 180 grammi di alta qualita', ottenuta dai masters originali, in mono, pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita su Imperial, del primo album della band inglese nell' ambito della discografia americana, uscito dopo il primo album inglese "Stay With The Hollies" e prima del secondo album americano "Hear! Here!". Cosa non infrequente nell' ambito degli albums dei gruppi della "British invasion", anche questo esordio americano degli Hollies ha copertina, titolo e contenuto diversi rispetto all' esordio inglese, di cui condivide otto tracce, mentre altre quattro sono li' assenti. Uno dei gruppi piu' importanti della ondata inglese che per la forza dirompente che ebbe sulla scena americana fu definita "British Invasion", composto nel piu' puro stile tra rock, R&B e pop, che era quello che andava per la maggiore tra i nuovi gruppi inglesi del 1963/64; vede l'inclusione di 12 brani, tutte freschissime covers attinte da un repertorio prevalentemente 50's a cui gli Hollies, come pochi altri gruppi inglesi dell' epoca, seppero ridare freschezza ed attualita'. "Stay" uno dei brani qui inclusi, era stato il loro primo successo alla fine del 1963; il resto del set e' composto da breni di Ray Charles, Roy Orbison, Chuck Berry...Ecco la lista completa dei brani: "Here I Go Again" "Stay" / "Lucille" / "Memphis" / "You Better Move On" / "Talkin' 'Bout You" / "Just One Look" / "Keep Off That Friend Of Mine" / "Rockin' Robin" / "Do You Love Me" / "What Kind Of Girl Are You" / "It's Only Make Believe"

Prima molto rara stampa inglese, in mono, copertina (con diversi comunque non gravi segni di invecchiamento) laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati, pressata da "Garrod & Lofthouse", etichetta "Parlohone yellow black" con scritta lungo la circonferenza che inizia con ''THE GRAMOPHONE CO.'', con "SOLD IN U.K. SUBJECT TO RESALE... ", catalogo PMC1261. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1965 dopo ''In the Hollies style'' e prima di ''Would you believe?'', giunto al numero 8 delle classifiche Uk e non pubblicato all' epoca in Usa (dove usci' nel giugno del 1966 l' album "Hear! Here!", con alcune modifiche nella scaletta, e titolo e copertina cambiati rispetto a questo), il terzo album della discografia inglese del gruppo. Lavoro che coglie la band in un momento di transizione tra il Merseybeat ed il rock & roll iniziale e il nuovo folk-rock e soul che erano le novita' del 1965, vede brani di Lloyd Price, Buddy Holly e Roy Orbison, dall'anima soul come quello dei Miracles' "Mickey's Monkey" e di Curtis Mayfield "You Must Believe Me." , oltre a questo una versione d "Fortune asai diversa da quella deiRolling Stones, alcuni originali, tra di essi "So Lonely" e la splendida "When I Come Home to You.", la Beatlesiana "I've Been Wrong", "Too Many People" e da Peter, Paul & Mary "Very Last Day" che esprime la nuova direzione folk-rock Il disco usci' in Usa come "Hear! Here!, con al posto di "Mickey's Monkey" il brano "I'm Alive". Uno dei gruppi piu' importanti della ondata inglese che per la forza dirompente che ebbe sulla scena americana fu definita "British Invasion", dopo i primi lavori composti nel piu' puro stile tra rock, R&B e pop, perlopiu' attraverso covers, presto gli Hollies rivelarono una maturazione esponenziale, non a caso occupanndosi della composizione di gran parte dei brani, impeccabili compositivamente, mai banali ma ricchissimi di influenze diverse.

Ristampa americana di fine anni '70, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta Epic blu, catalogo PE32061. La raccolta originariamente pubblicata nel 1973 dalla Epic negli USA (da non confondere con quella pubblicata diversi anni prima dalla Imperial, sempre negli USA). Dodici brani editi per il celebre gruppo inglese, tratti da singoli americani risalenti al periodo con la Imperial (1964-1967) ed a quello successivo con la Epic, fino al 1972. La raccolta fornisce una panoramica sull'evoluzione stilistica del gruppo (con e senza Graham Nash, che li lascio' nel 1968), con il suo sixties pop che si fa progressivamente piu' raffinato nei testi e negli arrangiamenti. Fra i brani troviamo alcuni hit singles americani (''Bus stop'' e ''Stop, stop, stop'' entrarono entrambi nella top ten), ed altri brani che furono successi in Gran Bretagna ma non altrettanto negli Stati Uniti (come ''Stay'' e ''Here I go again''). Questa la scaletta, con le date di uscita americane: ''Bus stop'' (1966), ''Carrie-Annie'' (1967), ''Stop, stop, stop'' (1966), ''Look through any window'' (1965), ''Dear Eloise'' (1967), ''Long cool woman in black dress'' (1972), ''He ain't heavy, he's my brother'' (1969), ''Just one look'' (1964), ''King Midas in reverse'' (1967), ''Pay you back woth interest'' (1967), ''Long dark road'' (1972), ''On a carousel'' (1967).

in bellissime condizioni, il raro poster a colori (50 cm. x 77) originariamente allegato durante il 1967 alla storica rivista Giovani, nata nel 1966 (la rivista ne pubblico' vari dei Beatles, questo e' quello forse piu' raro, con i quattro intenti a bere dello Champagne), inizialmente con il nome di Giovanissima (successivamente il nome sara' cambiato in Qui Giovani, fino alla chiusura nel 1974). Sul retro, un articolo sulla band con varie foto in bianco e nero.

copia ancora incellophanata, prima stampa italiana, copertina senza barcode, etichetta bianca e grigia con piccoli logos Wea sullo sfondo, logo multicolorato in alto, catalogo 250139-1, data sul trail off "27/5/83". Pubblicato nel giugno del 1983 dopo ''Buddy Holly'' e prima di ''Compacts for Pleasure'', non entrato nelle classifiche Uk e giunto al numero 90 di quelle Usa, il ventiduesimo album. "What Goes Around" vede il ritorno in formazione di Graham Nash dopo 15 anni; registrato senza il bassista Bernie Calvert, e' una vera reunion della formazione classica della meta' degli anni '60 e vede Nash, Alan Clarke, Tony Hicks e Bobby Elliott nuovamente insieme per il 20esimo anniversario degli Hollies. Meta' dei brani sono scritti da Paul Bliss e Mike Batt, che producono anche l' opera, l'altra meta' sono revisitazioni di vecchi successi degli Hollies o covers, tra di essi "Casualty", "If the Lights Go Out", "Someone Else's Eyes", "Stop! In the Name of Love" e "Just One Look".

prima rara stampa Usa in edizione promozionale, copertina in cartoncino liscio fronte retro con '' DJ Time Strip'' con brani e loro durata etichetta verde e rossa con piccolo ogo ''w'' lungo la circonferenza. Pubblicato in usa nel giugno del 1983 dopo '' Buddy Holly'' e prima di '' Compacts for Pleasure'' non entrato nelle classifiche Uk e giunto al numero 90 di quelle Usa. Il ventiduesimo album. What Goes Around.vede il ritorno di Graham Nash dopo 15 anni (1968-1983) , registrato senza il bassista Bernie Calvert e' una vera reunion della formazione clasica della meta' degli anni '60 e vede Nash , Alan Clarke, Tony Hicks e Bobby Elliott per il 20ø anniversario degli Hollies, meta' dei brani sono scritti da Paul Bliss e Mike Batt, che producono anche l'opera, l'altra meta' sono revisitazioni di vecchi successi degli Hollies o covers, tra di essi "Casualty" e "If the Lights Go Out" , "Someone Else's Eyes" "Stop! In the Name of Love" , "Just One Look".

prima rara stampa inglese in mono, copertina (con lievi segni di invecchiamento) laminata sul fronte e flipback su tre lati sul retro, pressata da Garrod & Lofthouse, e con "Patents Pending" sul retro in basso, etichetta Parlophone "yellow / black", nera con logo giallo, con scritta lungo la circonferenza che inizia con "The Gramophone Co", e "Sold in the Uk...." sopra il foro centrale, catalogo PMC7008. Il quarto album della discografia inglese (con molte differenze rispetto a quella americana), pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1966 dopo ''Hollies'' e prima di ''For certain because'', giunto al numero 16 delle classifiche Uk ed uscito in Usa con titolo "Beat Group!" (ma con copertina e vari brani cambiati). Pubblicato in un periodo in cui al gruppo si richiedevano due albums all' anno oltre ad un consistente numero di singoli, sulla scia dei Beatles, vede la presenza di notevli brani, tra di essi la cover da Simon & Garfunkel di "I Am a Rock", "I Can't Let Go" di "Evie Sands", che ebbe un notevole successo, ed anche classici del r'n'roll come "Take Your Time" di Buddy Holly e "Sweet Little Sixteen" di Chuck Berry, interpretate con uno stile assia diverso da quello di Rolling Stones o Animals. Gli elementi di novita' del disco sono da rintracciare pero' nei brani originali, come "Hard Hard Year", "Oriental Sadness", con le sue influenze orientaleggianti, "Fifi the Flea" (presto coverizzata dagli Everly Brothers) e "I've Got a Way of my Own". Sara' questo l' ultimo album con il bassista originale Eric Haydock.

prima molto rara stampa inglese in stereo, copertina laminata sul fronte e flipback su tre lati sul retro, sul retro in basso indicato il printer "Garrod & Lofthouse" e "Patents Pending", etichetta Parlophone "yellow / black", nera con logo giallo, con scritta lungo la circonferenza che inizia con "The Gramophone Co", e "Sold in the Uk...." sopra il foro centrale, catalogo PCS7008. Il quarto album della discografia inglese (con molte differenze rispetto a quella americana), pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1966 dopo ''Hollies'' e prima di ''For certain because'', giunto al numero 16 delle classifiche Uk ed uscito in Usa con titolo "Beat Group!" (ma con copertina e vari brani cambiati). Pubblicato in un periodo in cui al gruppo si richiedevano due albums all' anno oltre ad un consistente numero di singoli, sulla scia dei Beatles, vede la presenza di notevli brani, tra di essi la cover da Simon & Garfunkel di "I Am a Rock", "I Can't Let Go" di "Evie Sands", che ebbe un notevole successo, ed anche classici del r'n'roll come "Take Your Time" di Buddy Holly e "Sweet Little Sixteen" di Chuck Berry, interpretate con uno stile assia diverso da quello di Rolling Stones o Animals. Gli elementi di novita' del disco sono da rintracciare pero' nei brani originali, come "Hard Hard Year", "Oriental Sadness", con le sue influenze orientaleggianti, "Fifi the Flea" (presto coverizzata dagli Everly Brothers) e "I've Got a Way of my Own". Sara' questo l' ultimo album con il bassista originale Eric Haydock.