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Aa.vv. (country joe & the fish, james gang, et al.)
Zachariah ost
Lp [edizione] originale stereo uk 1971 probe
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa inglese, copertina laminata sul fronte, liscia e flipback su tre lati sul retro, label rosa con scritte nere e logo Probe nero in alto, catalogo SPB1026. Pubblicata nel 1971 dalla Probe in Gran Bretagna e dalla ABC negli USA, la colonna sonora del bizzarro hippie western ''Zachariah'', diretto da George Englund ed interpretato da John Rubinstein e Don Johnson. La colonna sonora fu prodotta da Bill Szymczyk, poi divenuto importante collaboratore degli Eagles, e composta e diretta in gra parte dal newyorchese Jimmie Haskell, stimato musicista e compositore di musica per cinema e non solo; alcuni brani furono pero' scritti e suonati da gruppi rock come Country Joe & The Fish e James Gang, oltre al violinista Doug Kershaw ed ai New York Rock'n'Roll Ensemble. Il risultato e' un'opera eclettica in cui episodi con arrangiamenti orchestrali d'altri tempi convivono con brani strumentali country, ora classico ora piu' bizzarro e contaminato, e canzoni rock che richiamano lo acid rock e lo hard rock. Questa la scaletta: Jimmie Haskell, ''Zachariah (main title)''; James Gang, ''Laguna salada''; Country Joe & The Fish, ''We're the crackers''; Jimmie Haskell, ''William tell overture''; Country Joe & The Fish, ''All I need''; Doug Kershaw, ''Ballad of job cain''; James Gang, ''Country fever''; Jimmie Haskell, ''The lonely ride'', ''Medley: Camino / Used horse salesman'', ''Camino waltz''; The New York Rock And Roll Ensemble, ''Gravedigger''; White Lightnin', ''Shy ann''; Jimmie Haskell, ''Matthew'', ''Zachariah''.
Aa.vv. (devo, james brown...)
Doctor detroit ost
Lp [edizione] originale stereo usa 1983 backstreet
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soundtracks
prima stampa USA, copertina (con piccolo cut promozionale sulla costola) con barcode, label grigia con logo Backstreet in alto, catalogo BSR-6120. Pubblicata nel 1983 dalla Backstreet negli USA, dove non entro' in classifica, e dalla MCA in Gran Bretagna, la colonna sonora del film comico diretto da Michael Pressman ed interpretato da Dan Aykroyd. Prodotte da Ira newborn e Robert K. Weiss, le musiche furono realizzate con il contributo di diversi autori, provenienti da differenti ambiti stilistici: troviamo infatti i Devo con la loro pop wave sintetica in ''Theme from doctor detroit'' e ''Luv-luv'' (entrambe pubblicate su un 12" attribuito alla band di Akron), la cantante afromaericana legata all'epoca della disco music Pattie Brooks, il comico ed attore T.K. Carter, che si cimenta con l'irresistibile groove di ''Yo skridlow'' insieme allo stesso Aykroyd, e soprattutto il grande James Brown, in ottima forma, che si presenta qui con due scoppiettanti brani pop funk, ''King of soul'' e ''Get up offa that thing / Doctor detroit''. Questa la scaletta: Devo, ''Theme from doctor detroit''; Pattie Brooks & Dan Aykroyd, ''Hold him''; James Brown, ''King of soul''; T.K. Carter & Dan Aykroyd, ''Yo skridlow''; Pattie Brooks & Dan Aykroyd, ''Working girls''; James Brown, ''Get up offa that thing / Doctor detroit''; Devo, ''Luv-luv''; Pattie Brooks, ''You are the one'', ''Get it on and have a party''.
Apostles (james taylor quartet)
Apostles
Lp [edizione] originale stereo uk 1992 acid jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Prima stampa inglese, copertina lucida fronte retro con barcode 5018615903215, label bianca e nera con scritte nere e logo Acid Jazz nero e bianco in alto, catalogo JAZIDLP32, scritta "the exchange" incisa sul trail off del lato A. Pubblicato nel 1992 dalla Acid Jazz nel Regno Unito, questo è l'unico album degli Apostles, gruppo da non confondere con l'omonimo gruppo anarco punk di Londra attivo da 1980. Questi Apostles erano infatti un progetto legato in qualche modo al James Taylor Quartet: fra i principali animatori troviamo il sassofonista e flautista del JTQ John Wilmott (che si occupa anche della produzione insieme al tastierista John Dutton), e poi all'organo in quattro brani siede lo stesso James Taylor, insieme al fratello David che imbraccia la chitarra nelle stesse tracce. I nove brani dell'album offrono un sinuoso, caldo e ballabile ibrido fra moderno soul urbano, jazz leggero e funk, che si può collegare al movimento acid jazz. Una ritmica precisa e dance oriented (ma suonata da musicisti in carne ed ossa) sorregge divertenti intrecci fra ottoni, un sensuale flauto che riporta agli anni '70 così come le tastiere, in particolare lo Hammond di Taylor. Importante formazione nell'ambito del fenomeno dello acid jazz, i James Taylor Quartet si formarono a Rochester in Inghilterra nel 1985, dalla scissione dei seminali Prisoners, pubblicando le prime incisioni sulla Re Elect The President, etichetta che di lì a poco si trasformò nella Acid Jazz, punto di riferimento del filone musicale omonimo. Molto apprezzati dal vivo, i JTQ propongono una musica prettamente strumentale, guidata dall'organo Hammond di James Taylor, prima autori di una splendida miscela di R&B, mod, beat e soul tanto legata agli anni '60 quanto contraddistinta dall' impronta di una forte personalità artistica, assa legata all' approccio 60's dei Prisoners, poi carica di influenze funk, dance e jazz fusion, nella quale ritmi lineari e ballabili sostengono estese improvvisazioni di organo e chitarra. I Prisoners ed i primi James Taylor Quartet hanno lasciato una traccia profondissima sulla scena inglese degli anni a venire, ispirando gran parte dei gruppi della scena "Madchester", i cui gruppi clonarono abbondantemente l' organo Hammond di James Taylor, peraltro nel frattempo approdato al successo col suo Quartet, quando però ormai la musica del gruppo si era un po' ammorbidita e la formazione in parte cambiata.
Barclay james harvest
Classic meets rock
Lp [edizione] originale stereo ger 2006 kultopolis / zyx / golden core
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina con barcode 090204819546, label nera con scritte bianche e viola, logo Kultopolis nero e giallo a sinistra, catalogo ZYX20833-1. Pubblicato nel 2007 dalla Kultopolis / ZYX / Golden Core, questo album dal vivo uscì fra gli album in studio "Revolution days" (2002) e "North" (2013). Fu registrato in concerto al Galazie di Amnéville Francia, il 6 aprile del 2006: i BJH erano accompagnati dall'Orchestra Filarmonica di Praga, e si riunirono sul palco con il membro storico Les Holroyd (voce solista, basso, chitarra acustica, tastiere), che aveva lasciato il gruppo nel 1998; il resto della formazione era composto da Michael Byron-Hehir (chitarra solista, chitarra acustica, cori), Colin Browne (tastiere, cori), Ian Wilson (cori, chitarra ritmica, chitarra acustica 12 corde, basso), Paul Walsham (batteria, percussioni) e Steve Butler (tastiere, percussioni, cori). La prima facciata dell'album è essenzialmente pop rock, con qualche tocco orchestrale e vaghi e rari richiami prog, mentre la seconda si apre con due brani dominati dall'orchestra e quindi dal sapore classicheggiante e sinfonico, quindi la scaletta si chiude con i quattordici minuti di "Shadows in the sky", brano cullante e dilatato che manifesta una moderna ed affascinante interpretazione dell'idioma rock progressivo, arricchito da composti ed eleganti interventi orchestrali. Questa la scaletta: "Hold On", "Life Is For Living", "Hymn", "Love On The Line", "The Song", "Crazy City", "Shadows On The Sky". Questa longeva formazione inglese, fondata nel 1966 ad Oldham, non ha riscosso nel corso del tempo il successo di pubblico che avrebbe meritato, a discapito di un efficace stile che prendeva spunto dal pop dei Beatles e dal progressive melodico dei Moody Blues, e che ha fruttato album come l'acclamato eponimo esordio su lp del 1970, caratterizzato da sonorita' di gusto classicamente britannico, autunnali e malinconiche, e condite da eccellenti armonie vocali. La loro carriera, tra alterne fortune, continua ancora negli anni 2010, con John Lees unico rimasto della formazione originale.
Barclay james harvest
Concert for the people (berlin)
Lp [edizione] originale stereo ger 1980 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro senza barcode, inner sleeve con testi, label rossa con logo Polydor bianco e nero in alto, marchio GEMA in riquadro a sinistra, catalogo 2383 638. Pubblicato nel Regno Unito nel giugno del 1982, giunto al numero 15 delle classifiche britanniche e non pubblicato all'epoca negli USA. Il quattordicesimo album, terzo dal vivo, uscito fra gli lp in studio "Turn of the tide" (1981) e "Ring of changes" (1983). Registrato di fronte al Reichstag di Berlino il 30 agosto del 1980, in occasione di un memorabile concerto al quale assistette un pubblico enorme, e' un lavoro molto diverso dal precedente ''Live Tapes'' del 1978, con un suono piu' duro e dai ritmi ballabili in chiave ibrida dance-rock (in particolare nella versione di "Life is for living", che sembra occhieggiare alla disco), e con le chitarre di John Lees e Colin Browne in grande risalto, oltre all'impiego di estroversi effetti elettronici. Contiene i seguenti brani: "Berlin", "Loving Is Easy", "Mockingbird", "Sip of Wine", "Nova Lepidoptera", "In Memory of the Martyrs", "Life Is for Living", "Child of the Universe", "Hymn". Questa longeva formazione inglese, fondata nel 1966 ad Oldham, non ha riscosso nel corso del tempo il successo di pubblico che avrebbe meritato, a discapito di un efficace stile che prendeva spunto dal pop dei Beatles e dal progressive melodico dei Moody Blues, e che ha fruttato album come l'acclamato eponimo esordio su lp del 1970, caratterizzato da sonorita' di gusto classicamente britannico, autunnali e malinconiche, e condite da eccellenti armonie vocali. La loro carriera, tra alterne fortune, continua ancora negli anni 2010, con John Lees unico rimasto della formazione originale.
Barclay james harvest
Face to face
Lp [edizione] originale stereo ger 1987 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa europea di pressaggio tedesco, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con testi, label rossa con logo Polydor nero in alto, catalogo 831 483-1, "made in west germany" su retro copertina ed etichetta. Pubblicato nel 1987 dalla Polydor nel Regno Unito, dove giunse al 65esimo posto in classifica, non uscito negli USA, il quattordicesimo album in studio (diciassettesimo in totale), successivo a "Victims of circumstance" (1984) e precedente "Welcome to the show" (1990). Inciso dal trio John Lees (chitarra, voce), Les Holroyd (basso, chitarra, tastiere, voce) e Mel Pritchard (batteria, percussioni), con un cast collaboratori composto da Bias Boshell (tastiere), Kevin McAlea (tastiere), Paul Wickens (tastiere), Dick Morrissey (sax tenore), Frank Ricotti (percussioni), Andrew Jackman (arrangiatore degli archi) e vari coristi, "Face to face" conferma la transizione portata avanti dalla band nel corso degli anni '80, dal vecchio progressive ad un moderno AOR ed al pop: le strutture sono lineari, le melodie, dominate dalle tastiere, zuccherine e di facile presa, segno che la band si è ormai messa alle spalle i suoi trascorsi prog. Notevoli sono ancora le parti vocali e le armonie di più voci, caratterizzate dal classico equilibrio e gusto britannici. Questa longeva formazione inglese, fondata nel 1966 ad Oldham, non ha riscosso nel corso del tempo il successo di pubblico che avrebbe meritato, a discapito di un efficace stile che prendeva spunto dal pop dei Beatles e dal progressive melodico dei Moody Blues, e che ha fruttato album come l'acclamato eponimo esordio su lp del 1970, caratterizzato da sonorita' di gusto classicamente britannico, autunnali e malinconiche, e condite da eccellenti armonie vocali. La loro carriera, tra alterne fortune, continua ancora negli anni 2010, con John Lees unico rimasto della formazione originale.
Barclay james harvest
once again
Lp [edizione] originale stereo uk 1971 Harvest
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima oramai introvabile stampa inglese, copia con giusto assai lievi segni di invecchiamento, copertina laminata fronte retro apribile, pressata da "Garrod & Lofthouse", etichetta verde chiaro e verde scuro, senza logo Emi, e con scritta in alto lungo la circonferenza che inizia con "Gramophone Co..." (uno degli ultimi albums della Harvest pubblicati con questa label), catalogo SHVL 788, trail off matrix "A1" e "B1". Il secondo album, pubblicato in Inghilterra nel febraio del 1971 dopo ''Barclay james harvest'' e prima di ''Baby james harvest'', non entrato nelle classifiche UK ne' in quelle Usa. Lavoro ancora vicino all' orchestral rock, largamente a carico di Stuart "Woolly" Wolstenholme e delle sue tastiere, fu registrato con la London Symphony Orchestra, vede testi visionari sullo stile di quelli di Pete Sinfield e Peter Gabriel. Tra i brani diversi quelli magnifici e rimasti nella storia del progressive, come "She Said" con il notevole riff di Mellotron, "Song for Dying" e la leggendaria "Mocking Bird", certamente uno dei loro brani principe. Questa longeva formazione inglese, fondata nel 1966 ad Oldham, non ha riscosso nel corso del tempo il successo di pubblico che avrebbe meritato, a discapito di un efficace stile che prendeva spunto dal pop dei Beatles e dal progressive melodico dei Moody Blues, e che ha fruttato album come l'acclamato eponimo esordio su lp del 1970, caratterizzato da sonorita' di gusto classicamente britannico, autunnali e malinconiche, e condite da eccellenti armonie vocali. La loro carriera, tra alterne fortune, continua ancora negli anni 2010, con John Lees unico rimasto della formazione originale.
Barclay james harvest
Ring of changes
Lp [edizione] originale stereo ita 1983 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima stampa italiana, copertina apribile con sagomatura "die cut" circolare sul pannello frontale, senza barcode, label rossa con logo Polydor bianco e nero in alto, catalogo POLH3. Pubblicato nel 1983 dalla Polydor nel Regno Unito, dove giunse al 36esimo posto in classifica, non uscito negli USA, il dodicesimo album in studio (quindicesimo in totale), successivo a "Turn of the tide" (1981) e precedente "Victims of circumstance" (1984). Inciso dal trio John Lees (chitarra, voce), Les Holroyd (basso, chitarra, tastiere, voce) e Mel Pritchard (batteria, percussioni), con un cast collaboratori composto da Bias Boshell (tastiere), Kevin McAlea (tastiere in un brano), Henrry Morris (cori) e l'orchestra New World Philharmonic, condotta da David Katz, prodotto da Pip Williams, "Ring of changes" vede il gruppo inglese concentrarsi su un soft rock ed AOR aggiornato alle sonorità anni '80; lontani ormai dal progressive rock, i BJH si concentrano su canzoni di media durata e dalle strutture più lineari e meno articolate, anche se le tastiere di Boshell esprimono in alcuni passaggi raffinate melodie e stratificazioni che richiamano lontanamente il prog. Questa longeva formazione inglese, fondata nel 1966 ad Oldham, non ha riscosso nel corso del tempo il successo di pubblico che avrebbe meritato, a discapito di un efficace stile che prendeva spunto dal pop dei Beatles e dal progressive melodico dei Moody Blues, e che ha fruttato album come l'acclamato eponimo esordio su lp del 1970, caratterizzato da sonorita' di gusto classicamente britannico, autunnali e malinconiche, e condite da eccellenti armonie vocali. La loro carriera, tra alterne fortune, continua ancora negli anni 2010, con John Lees unico rimasto della formazione originale.
Bell and james
Only make believe
Lp [edizione] originale stereo usa 1979 a&m
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata, prima stampa USA, copertina apribile con barcode e con testi sulla parte interna, etichetta grigio/argento con logo A&M marrone/oro, catalogo SP-4784. Pubblicato nel 1979 dalla A&M negli USA, dove giunse al 125esimo posto nella classifica billboard 200, il secondo album, successivo a "Bell & james" (1978) e precedente "In black & white" (1981). Prodotto dai due membri del gruppo Leroy Bell (batteria, chitarra, percussioni, voce) e Casey James (tastiere, sintetizzatori, chitarra, basso, percussioni, voce), "Only make believe" non riuscì a bissare il successo del primo album, pur proponendo una vivacissima e dinamica disco music intrisa di moderno r'n'b e funk, che comunque fruttò due discrete hits nella classifica dei singoli r'n'b statunitense, la title track (giunta alla 50esima posizione) e l'adrenalinica "Shakedown" (arrivata alla 65esima posizione). Bell & James furono un gruppo disco / funk formato nei tardi anni '70 dai cantanti, compositori e multistrumentisti Leroy Bell (suo zio era il celebre Thom Bell, uno dei creatori del Philly soul) e Casey James, già attivi sulla scena di Philadelphia nel gruppo Special Blend, dopo il cui scioglimento avevano avviato una carriera di autori in tandem: canzoni scritte da loro furono coverizzate da artisti quali Elton John (che ottenne grande successo con la loro "Mama can't buy me love"), Gladys Knight & the Pips e O'Jays, fra gli altri. Sotto la sigla Bell & James, i due si cimentarono anche come band, pubblicando tre album fra il 1978 ed il 1981, fra disco music, funk morbido e r'n'b, ed ottenendo all'inizio un buon successo con il loro primo singolo "Livin it up (Friday night)", giunto nel 1979 alla 15esima posizione nella billboard hot 100 ed al settimo posto nella classifica r'n'b.
Benson prof. james
Gow-dow experience (ltd. numbered 180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 jazzman
jazz
jazz
Edizione limitata a 1500 copie numerate sul retro copertina in basso, vinile da 180 grammi, allegato coupon per il download digitale dell'album con bonus tracks, copertina cartonata e senza barcode, inner sleeve con foto e note. Ristampa del 2023 ad opera della Jazzman, nell'ambito della serie "Holy grail", e pressoché identica alla ultrara prima stampa. Originariamente pubblicato privatamente nel 1973 negli USA, l'unico leggendario album del Prof. James Benson, insegnante di musica, il quale ne finanziò la realizzazione, a beneficio dei suoi giovanissimi studenti presso l'università pubblica Cal Poly di Saint Louis Obispo, California. Ispirato da un recente viaggio in Africa e dal clima rivoluzionario ed innovativo del jazz d'avanguardia degli anni '60 e '70, "The gow-dow experience" è un memento del percorso di crescita e di esperienza per gli allievi del Prof. Benson, non un disco commerciale concepito per competere sul mercato. Musicalmente è un'opera corale e spirituale, che intreccia influssi della musica vocale e percussiva africana con diverse correnti del jazz moderno e con la musica soul e gospel. E' un disco essenzialmente melodico, lontano dall'astrattismo e dagli sconquassi del free, e semmai piuttosto affine alle distensioni ed ai toni soavi dello spiritual jazz, che a sua volta si fonde con il groove più regolare del soul e del gospel; la coralità appare un elemento importante nell'espressione del gruppo di musicisti, e gli assoli, pur presenti, sono organici e mai troppo individualisti.
Blackshaw james
All is falling
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2010 young god records
indie 2000
indie 2000
Completo di coupon per il download digitale e di inserto formato 11", adesivo sul cellophane, etichetta custom con scritte bianche, Lp pubblicato dalla Young God Records nell'agosto 2010, dopo "The glass bead game" (09) e prima di "Love is the plan, the plan is death" (12), l'ottavo album del musicista londinese. Otto composizioni senza titolo, con archi, pianoforti e chitarre che si incastrano ora in atmosfere bucoliche e meditative, ora in slanci emozionali romantici e coinvolgenti, ora in spirali anche arabeggianti e psichedeliche fra musica classica contemporanea e fingerpicking. Classe 1981, Il londinese James Blackshaw e' attivo dal 2003, con una musica acustica delicata e pastorale, ricca di influenze che vanno dal folk ai cantautori inglesi come Nick Drake, dalla musica religiosa al minimalismo per arrivare alla sperimentazione acustica di John Fahey ed alla musica orientale. Accostato dalla critica ad innovatori della musica acustica a base di chitarra come Sir Richard Bishop, Jack Rose e Glenn Jones, Blackshaw vanta una nutrita discografia intorno alla meta' del decennio, iniziata con rari CD-r come "Celeste" (2004) e lo split con Davenport del 2005. I successivi "O true believer" (2006) e "The cloud of unknowning" (2007) beneficiano di una circolazione piu' larga, mentre il giovane musicista viene preso in considerazione dalla stampa musicale indipendente internazionale ed i critici lo citano come uno dei piu' interessanti innovatori della musica indie acustica all'inizio del nuovo secolo.
Blackshaw james
Love is the plan the plan is ..
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2012 important records
indie 2000
indie 2000
Titolo completo: "Love is the plan the plan is the death". adesivo sul cellophane, etichetta nera con scritte gialle e bianche, Lp pubblicato dalla Important Records nell'aprile 2012, dopo "All is falling" (10), il nono studio album del musicista londinese. albnum che segna il ritorno alla Important, e che dal punto di vista strettamente musicale, segna l'abbandono della dodici corde acustica per passare alle sei di nylon della classica. Cio' corrisponde ad un parziale spostamento dell'atmosfere ipnotiche verso una maggjor dolcezza, anche se emergono lungo i solchi, inquietudini e atmosfere cupe. Si segnala la traccia cantata da Genevieve Beaulieu (Menace Ruine) con l'accompagnamento del piano. Classe 1981, Il londinese James Blackshaw e' attivo dal 2003, con una musica acustica delicata e pastorale, ricca di influenze che vanno dal folk ai cantautori inglesi come Nick Drake, dalla musica religiosa al minimalismo per arrivare alla sperimentazione acustica di John Fahey ed alla musica orientale. Accostato dalla critica ad innovatori della musica acustica a base di chitarra come Sir Richard Bishop, Jack Rose e Glenn Jones, Blackshaw vanta una nutrita discografia intorno alla meta' del decennio, iniziata con rari CD-r come "Celeste" (2004) e lo split con Davenport del 2005. I successivi "O true believer" (2006) e "The cloud of unknowning" (2007) beneficiano di una circolazione piu' larga, mentre il giovane musicista viene preso in considerazione dalla stampa musicale indipendente internazionale ed i critici lo citano come uno dei piu' interessanti innovatori della musica indie acustica all'inizio del nuovo secolo.
Blackshaw james
Summoning suns
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2015 important records
indie 2000
indie 2000
Edizione a tiratura limitata a 500 copie, etichetta rossa con bordo e scritte bianche, Lp pubblicato dalla Important Records nell'aprile 2015, dopo Love is the plan, the plan is death" (12), il decimo album, il primo che vede il talento chitarristico inglese alle prese con testi e voce. Traendo ispirazione dai cantautori dei 60's e 70's, dal pop barocco ed orchestrale, Blackshaw realizza un lavoro dalle forme piu' tradizionali, dove la sua abilita' nel fingerpicking e' supportata da basso, batteria, pianoforte, violino, pedal steel e flauto. Partecipano Simon Scott (Slowdive), Annie Nilsson, Kauro Noda, Clarlotte Glasson, in un album che puo' evocare in certi momenti i Gravenhurst del compianto Nick Talbot. Classe 1981, Il londinese James Blackshaw e' attivo dal 2003, con una musica acustica delicata e pastorale, ricca di influenze che vanno dal folk ai cantautori inglesi come Nick Drake, dalla musica religiosa al minimalismo per arrivare alla sperimentazione acustica di John Fahey ed alla musica orientale. Accostato dalla critica ad innovatori della musica acustica a base di chitarra come Sir Richard Bishop, Jack Rose e Glenn Jones, Blackshaw vanta una nutrita discografia intorno alla meta' del decennio, iniziata con rari CD-r come "Celeste" (2004) e lo split con Davenport del 2005. I successivi "O true believer" (2006) e "The cloud of unknowning" (2007) beneficiano di una circolazione piu' larga, mentre il giovane musicista viene preso in considerazione dalla stampa musicale indipendente internazionale ed i critici lo citano come uno dei piu' interessanti innovatori della musica indie acustica all'inizio del nuovo secolo.
Blackshaw james
The glass bead game
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2009 young god
indie 2000
indie 2000
Copertina liscia, coupon per mp3. etichetta custom con scritte bianche. Pubblicato nel maggio 2009, dopo "Litany of echoes", The glass bead gam" e' il debutto sulla Young God di Michael Gira; lavoro avvolgente di musica melodica e spaziale, contiene 5 episodi (compresa la bonus track sul CD), la cui lunghezza spazia da 6 minuti a 18, dalle atmosfere sognanti e sconfinate, ipnotiche e spiraleggianti. Gli strumenti usati sono rigosamente acustici, dall'immancabile chitarra a 6 e a 12 corde, al pianoforte, all'harmonium, per arrivare al violino suonato da Joolie Wood, al violoncello di John Contreras, (dei Current 93), e ai vocalizzi di Lavinia Blackwell. Classe 1981, Il londinese James Blackshaw e' attivo dal 2003, con una musica acustica delicata e pastorale, ricca di influenze che vanno dal folk ai cantautori inglesi come Nick Drake, dalla musica religiosa al minimalismo per arrivare alla sperimentazione acustica di John Fahey ed alla musica orientale. Accostato dalla critica ad innovatori della musica acustica a base di chitarra come Sir Richard Bishop, Jack Rose e Glenn Jones, Blackshaw vanta una nutrita discografia intorno alla meta' del decennio, iniziata con rari CD-r come "Celeste" (2004) e lo split con Davenport del 2005. I successivi "O true believer" (2006) e "The cloud of unknowning" (2007) beneficiano di una circolazione piu' larga, mentre il giovane musicista viene preso in considerazione dalla stampa musicale indipendente internazionale ed i critici lo citano come uno dei piu' interessanti innovatori della musica indie acustica all'inizio del nuovo secolo.
Blake james
Assume form
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2019 polydor
indie 2000
indie 2000
doppio vinile 180 grammi, copertina apribile, . "Assume Form" (2019), quarto album di James Blake, segna il suo ritorno a distanza di tre anni da “The Colour in Anything” (2013).
Blake, oltre alla sua carriera da artista, è anche uno dei producer più influenti al mondo e negli ultimi anni ha collaborato con alcuni dei più grandi artisti a livello internazionale, passando da Beyonce a Jay Z, da Mount Kimbie a Frank Ocean fino a Kendrick Lamar nella colonna sonora del recente film “Black Panther”.
“Assume Form” è un lavoro molto personale e forse quello più eclettico di James Blake, che ha voluto fare un album - da produttore e artista - a cuore aperto parlando della sua esperienza di salute mentale, della mascolinità degli anni ’10 e della ricerca della pace. Sono presenti numerosi featuring : Travis Scott, Metro Booming, Sumney, Rosalìa e André 3000.
James Blake Litherland, classe 1988, è un cantante, cantautore, polistrumentista e produttore, discografico londinese che nel corso degli anni ha spaziato tra art pop, R&B, future garage, ambient. Ha dato alle stampe il suo primo album omonimo nel 2011. Il suo secondo disco "Overgrown" è stato pubblicato nel 2013 e ha vinto il Mercury Prize. Il suo terzo lavoro discografico, "The Colour in Anything" è arrivato nel 2016, seguito da "Assume Form" nel 2019.
Durante la sua carriera ha collaborato con artisti come Mount Kimbie e Bon Iver, e ha contribuito alla produzione di artisti come Kendrick Lamar, Beyoncé, Vince Staples, Rosalía e Frank Ocean. Blake ha anche pubblicato lavori di remix con lo pseudonimo Harmonimix.
Blake james
James blake
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2011 atlas
indie 2000
indie 2000
ristampa con copertina pressochè identica all'originale, apribile. Doppio Lp pubblicato dalla Atlas nel febbraio 2011, dopo l'Ep Klavierwerke", l'album debutto per il giovane ventiduenne compositore e cantante inglese. L'artista propone un elettro soul avvolgente, spirituale e spaziale, denso di soffici rimiche dub step, che evocano il trip hop, con notevoli partiture vocale in cui la voce di Blake, spesso in falsetto, e' sempre centrale e talvolta ricorda Antony e Brian Ferry, mentre i suoni spaziano dalla musica contemporanea, al glitch passando per i Massive Attack, l'ambient soul alla Burial e il dark-pop degli XX. Si segnala la cover dei Feist "Limit to your love", fra vibrazioni di bassi profondissime e una voce soul calda. James Blake e' un cantante e compositore elettronico di Londra, figlio di James Litherland, cantante e chitarrista dei Colosseum, band progressive dei 70's. La sua musica e' una combinazione elettronica fra dub step, ambient e voci soul; giovanissimo, appena piu' che ventenne, debutta nel giugno 09 con il primo 12", "Air & lack thereof" e successivamente si impone alla critica con altri tre 12", "The bells sketch", "CMYK" e "Klavierwerke", tanto da essere inserito fra le migliori nuove proposte dalla BBC nel 2011, anno in cui esce anche il primo Lp eponimo.
Blake James
Playing robots into heaven
Lp [edizione] nuovo stereo fra 2023 republic
indie 2000
indie 2000
copertina apribile senza barcode (su adesivo), adesivo su cellophane. Il sesto album in studio, disco che contrariamente ai precedenti dai toni umorali e riflessivi ha un approccio "ritmico" da club con brani di elettronica ballabile tra dubstep, house, glitch, al quale l'artista aggiunge la sua bella voce.
James Blake è un cantante e compositore elettronico di Londra, figlio di James Litherland, cantante e chitarrista dei Colosseum, band progressive dei 70's. La sua musica e' una combinazione elettronica fra dub step, ambient e voci soul; giovanissimo, appena più he ventenne, debutta nel giugno 09 con il primo 12", "Air & lack thereof" e successivamente si impone alla critica con altri tre 12", "The bells sketch", "CMYK" e "Klavierwerke", tanto da essere inserito fra le migliori nuove proposte dalla BBC nel 2011, anno in cui esce anche il primo LP omonimo, con cui si impone alla critica per un elettro soul avvolgente, spirituale e spaziale, densa di soffici rimiche dub step, che evocano il trip hop, con notevoli partiture vocali, in cui la voce di Blake, spesso in falsetto, e' sempre centrale e talvolta ricorda Antony e Brian Ferry, mentre i suoni spaziano dalla musica contemporanea, al glitch passando per i Massive Attack, l'ambient soul alla Burial e il dark-pop degli XX.
Blake james & lil yachty
Bad cameo (ltd magenta)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 2024 republic
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile magenta (codice a barre 602465931068). Progetto che vede la collaborazione tra il cantante e produttore inglese James Blake e del rapper statunitense Lil Yachty. Un album che offre un pop ambient strutturato, con alcune escursioni rap ed una spartizione equa delle personalità degli artisti. note complete a seguire
Brown james
cold sweat
lp [edizione] ristampa stereo usa 1967 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata, ristampa degli anni 2000, copertina senza codice a barre, pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta rossa con logo Polydor nero e bianco in alto e volto di James Brown a destra, catalogo PD1002, dell' album uscito nel 1967 originariamente su etichetta King del "Godfather of Soul", o "Mister Dynamite!", come pure fu definito per la straordinaria carica delle sue performances dal vivo. Brown si produce qui in un disco che forse non non e' tra i suoi massimi capolavori, ma contiene, oltre ad una manciata di comunque splendidi episodi, un brano di straordinaria portata storica ed artistica, "Cold Sweat", considerato il brano che in assoluto definisce il genere funky: una parte ritmica veramente "heavy" che e' piu' che un invito alla danza l' essenza stessa del ritmo, un rito quasi tribale che impedisce lo star fermi, e un immenso James Brown che funge da gran sacerdote, parlando, urlando, gemendo o semplicemente cantando come nessun altro cantante suol e' mai stato capace di fare, producendosi in una performance mozzafiato davvero indimenticabile, supportato da un gruppo scintillante come non mai, che qui vede tra gli altri operare Maceo Parker e Alfred "Pee Wee" Ellis. Pubblicata su singolo, "Cold Sweat" ebbe un enorme successo, giungendo al primo posto delle classifiche di musica nera ed al settimo di quelle "pop", e la sua influenza sulla musica nera degli anni a venire e' incalcolabile; basterebbe questo brano, ma ci sono, da ricordare, anche una serie di belle interpretazioni di classici r'n'b nella prima side ("Fever", "Kansas City", "Stagger Lee" e "Good Rocking Tonight") e la piacevolissima e strumentale "Back Stabbin' ", con un magnifico organo protagonista, a chiudere la seconda, che contiene anche una serie di ballate soul orhcestrali non troppo convincenti. Un pezzo di storia.
Brown james
dynamic james brown (ltd. red vinyl)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime in color
soul funky disco
soul funky disco
Edizione limitata in vinile rosso, pesante 180 grammi, masterizzata con sistema DMM (Direct Metaal Mastering), copertina con foto e dettagliate note sul retro. Pubblicata nel 2021 dalla Waxtime, questa raccolta include ben venti dei piu' grandi brani pubblicati (quasi tutti su singolo) durante la prima decade di attivita' discografica dell' immenso artista di afroamericano (1933-2006), altrimenti noto come "Godfather of Soul", "Mr. Dynamite" o "Soul Brother No. 1", pubblicati a partire dallo storico "Please Please Please" che nel 1956 rappresento' il suo esordio discografico. Ecco la lista dei brani: A1 Please, Please, Please (febbraio 1956) A2 Night Train (aprile 1962), A3 Think (aprile 1960), A4 Tell Me What You’re Gonna Do (dall' album "The Amazing James Brown", 1961), A5 Papa’s Got A Brand New Bag (luglio 1965), A6 I Want You So Bad (aprile 1959), A7 I’ll Go Crazy (marzo 1960), A8 Good Good Lovin’ (ottobre 1959), A9 Lost Someone (gennaio 1962), A10 Baby, You’re Right (settembre 1961), B1 Try Me (novembre 1958), B2 Three Hearts In A Tangle (dicembre 1962), B3 You’ve Got The Power (aprile 1960), B4 I Got You (I Feel Good) (novembre 1965), B5 Out Of Sight (agosto 1964), B6 Bewildered (febbraio 1961), B7 I Don’t Mind (aprile 1961), B8 Just You And Me, Darling (novembre 1961), B9 This Old Heart (luglio 1960), B10 Shout And Shimmy (agosto 1962).
Brown james
it's a mother
lp [edizione] nuovo stereo usa 1969 polydor
soul funky disco
soul funky disco
ristampa pressoche' identica alla prima rara tiratura, uscita in America originariamente su King, copertina senza barcode, etichetta rossa Polydor con volto di James Brown a destra. Uno dei migliori album del periodo piu' prolifico del grande "Godfather of Soul", uscito nell' agosto del '69 tra "Plays And Directs the Popcorn" (1969) e "Ain't It Funky" (1970). Fu uno dei suoi albums di maggiore successo, non a caso lontano dall' impegno sociale che caratterizzava alcuni dei suoi lavori piu' recenti, giungendo al secondo posto delle classifiche R&B ed al 26esimo di quelle "pop", spinto dal riscontro del singolo che ne venne tratto, l' irresistibile "Mother Popcorn", che qui apre l' album, divisa in due parti come nel singolo stesso. Tutto il disco comunque si mantiene su livelli elevatissimi, tra gli ultimi registrati con il gruppo che lo aveva accompagnato durante gran parte del decennio, prima del nuovo sodalizio con i JB's. Rimarchevole sono infatti il torrido funk delle due parti di "Mashed Potato Popcorn", l' efficacissimo mid-tempo sincopato di "I'm Shook", le ballate soul di "Any Day Now" e "If I Ruled The World", la divertentissima "You're Still Out Of Sight" ed anche il primo dei due strumentali che chiudono le facciate, "Popcorn With A Feeling".
Brown james
Prisoner of love
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1963 polydor
soul funky disco
soul funky disco
ristampa con copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel settembre del 1963 dalla King negli USA, dove giunse al 73esimo posto nella classifica billboard 200, il sesto album in studio di James Brown, successivo a "James Brown and his famous flames tour the USA" (1962) e precedente "Showtime" (1964). L'album fu costruito attorno alla hit "Prisoner of love", che, uscita su singolo nell'aprile del 1963, fu la prima grande hit nazionale per James Brown, giungendo alla 18esima posizione nella classifica generale billboard hot 100, il suo primo 45 giri ad entrare nella top 20 (escludendo ovviamente i piazzamenti nella più specializzata classifica r'n'b): una romantica e dolente ballata, cantata con la voce lancinante e furiosamente passionale del Soul Brother N. 1, e la scaletta di "Prisoner of love" abbonda di questo genere di canzoni, torride suppliche amorose a tempi medi, con arrangiamenti orchestrali, occasionali cori doo wop sullo sfondo della potentissima voce di Brown ed una patina pop sovrapposta allo r'n'b. Questa la scaletta: "Prisoner of love", "Waiting in vain", "Again", "Lost someone", "Bewildered", "So long", "Signed, seal, and delivered", "Try me", "(Can you) feel it (part 1)", "How long darling", "The thing in G". James Brown, il "padrino del soul". Il suo stile, definibile come un insieme di shuffle, gospel e r&b percussivo, abbinato alla sua forte carica dal vivo, lo fecero soprannominare "Mister Dynamite!", ma anche "Minister of the New New Heavy Funk". Dal '64 alla meta' degli anni '70 visse il suo periodo d'oro, dando un contributo fondamentale alla nascita, alla crescita ed all'identità di ciò che oggi viene definito funk, conferendogli un groove potentissimo, duro e paradossalmente anche elastico, su cui esplodevano i suoi vocalizzi graffianti e ritmici e gli assoli strumentali delle sue fantastiche bands di supporto; i suoi lavori della prima metà degli anni '70 sono una fonte pressoché inesauribile di campionamenti per la musica hip hop. Istrione, provocante, esaltante e carismatico, uno dei grandi protagonisti della musica popolare del XX secolo, non solo di quella afroamericana.
Brown james
pure dymamite! live at the royal
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1964 polydor
soul funky disco
soul funky disco
ristampa con copertina apribile senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Usa su King. Pubblicato nel febbraio del 1964, tra gli albums in studio "Prisoner of Love" e "Showtime", giunto al numero 10 delle classifiche americane, il secondo album dal vivo, dopo il celeberrimo "Live at The Apollo" del 1963. Registrato quasi del tutto dal vivo (con l' eccezione di "Oh Baby, Don't You Weep", registrata in studio con gli applausi sovraincisi per simulare l' esecuzione live, cosa molto frequente negli anni '60), al Royal Theatre di Baltimore, Maryland, vede all' opera, ancora una volta, i Famous Flames, tra gli altri con Bobby Byrd, e chiude idealmente la prima fase, seminale e straordinaria quanto lo sara' quella successiva, del grandissimo artista, soprannominato gia' all' epoca "Godfather of Soul" o "Mr. Dynamite" (presto sara' anche "Grandmaster of Funk"). L' album contiene efficacissime versioni di molti dei singoli pubblicati da Brown dopo "Live at The Apollo", come "Shout and Shimmy", "These Foolish Things", "Like a Baby", "Signed, Sealed, And Delivered" e la gia' citata "Oh Baby Don't You Weep", oltre a brani meno recenti come "I'll Never Never Let You Go", la celeberrima "Please, Please, Please", "Good Good Lovin'", ed un brano meno noto come "I'm Tired But I'm Clean".
Brown james
Raw soul
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1967 polydor
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
copia ancora incellophanata, ristampa americana degli anni 2000, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in Usa su King, etichetta rossa Polydor con logo nero e bianco e volto di James Brown, catalogo PD1016. Noto anche come "James Brown Sings Raw Soul", registrato dall' immenso "Godfather of Soul" senza il consueto contributo dei Famous Flames, se non di Bobby Byrd che contribuisce vocalmente nel brano "Don't Be A Dropout", e' un album forse interlocutorio ma con alcune ottime frecce al suo arco. Pubblicato nel marzo del 1967, giunto al numero 88 delle classifiche americane, contiene i singoli "Bring It Up", la socialmente impegnata "Don't Be a Dropout", "Money Won't Change You" e "Let Yourself Go".
Brown james
revolution of the mind - Recorded Live at The Apollo Vol. III
lp2 [edizione] nuovo stereo usa 1971 polydor
soul funky disco
soul funky disco
ristampa pressoche' identica alla prima tiratura del 1971, copertina apribile senza codice a barre, etichetta rossa con logo Polydor in alto nero e bianco. Il terzo ancora una volta grandissimo live registrato all' Apollo Theater, dopo l' epocale primo del 1963 e quello del 1968, di cui questo e' l' ideale prosecuzione. Registrato tra il 24 ed il 26 luglio del 1971, pubblicato nel dicembre del 1971 in America, giunto al settimo posto delle classifiche americane r&b ed al 39esimo di quelle "pop", uscito tra gli albums in studio "Hot Pants" e "There It Is", in periodo artisticamente felicissimo per l' immenso e compianto "Godfather of soul", l' album e' una straordinaria glorificazione del carisma sul palco di Brown e della grandezza dei suoi micidiali JB's, una vera macchina da guerra, sebbene questa versione del gruppo fosse operativa da pochissime settimane, visto che buona parte della formazione originale, dopo 381 giorni di lavoro con Brown, aveva lasciato Brown scontenta del trattamento umano ed economico ricevuto. Se ne erano andati i fratelli Phelps e Bootsy Collins (che presto inizieranno a collaborare con George Clinton e con i suoi Parliament e Funkadelic), tra gli altri, ma il marchio di fabbrica del fantastico suono dei JB's e' piu' vitale che mai, con il trombonista Fred Wesley a prendere in mano le redini della band ed una sezione ritmica piu' spaventosa che mai, a sciorinare molti dei piu' grandi classici della storia della funk music (e senza rinunciare ad un paio di efficaci versioni di suo vecchi hit soul) senza soluzione di continuita', una brano dopo l' altro senza interruzioni, con una potenza ed una perfezione impressionanti. Questa la lista completa dei brani: It's A New Day So Let A Man Come In And Do The Popcorn / Bewildered / Sex Machine / Escape-Ism / Make It Funky / Try Me / Fast Medley: (I Can't Stand It, Mother Popcorn, I Got The Feelin') / Give It Up Or Turnit A Loose / Call Me Super Bad / Get Up, Get Into It, Get Involved Pt. 1 / Get Up, Get Into It, Get Involved Pt. 2 / Soul Power / Hot Pants (She Got To Use What She Got To Get What She Wants).
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