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Galaxie 500
On fire
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1989 20/20/20
punk new wave
punk new wave
ristampa pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Il secondo album del magnifico gruppo di Boston, forse il loro massimo capolavoro, che inauguro' il rapporto con la Rough Trade, uscito nell' ottobre del 1989, a meno di un anno di distanza dal primo album "Today" e prima del purtroppo ultimo "This Is Our Music". Un gioiello senza tempo, onirico e visionario, raccolta di brani delicatissimi e malinconici tra folk, i Velvet Underground del terzo album ed i Joy Division di "Closer", vicino agli Opal con cui questo gruppo aveva non poco in comune, ma capace anche di vortici chitarristici stordenti con i quali spesso si chiudono i loro brani, tutti magnifici a partire da quella "Blue Thunder" che fu pubblicata anche su singolo (incantevole anche l' unico impalpabile brano cantato dalla bassista Naomi Yang, "Another Day"). Imperdibile anello di congiunzione tra anni '80 e '90, i Galaxie 500 ebbero il (raro) merito di chiudere ancora all'apice della propria storia artistica, aprendo presto nuovi interessanti capitoli (i Luna, Damon & Naomi, i Magic Hour, ecc...), lasciando pero' una traccia profondissima che certo con il tempo e' tutt'altro che sbiadita, con i loro pochi dischi divenuti veri e propri oggetti di culto. Boston, fine anni ottanta, tre giovanissimi laureati di Harvard, il batterista Damon Krukowski, la bassista Naomi Yang e il cantante e chitarrista neozelandese Dean Wareham, danno vita a un progetto destinato a rimanere scolpito nelle anime degli innamorati della psichedelia e del dream pop: Galaxie 500 - nome che deriva da un vecchio modello della Ford. Come diverse band divenute, negli anni successivi, oggetto di culto, dagli Hugo Largo ai Mazzy Star, i Galaxie 500 non conquistarono fama internazionale e si separarono dopo tre album: Naomi e Damon hanno continuato a suonare assieme, mentre Wareham ha dato vita ai Luna. I Galaxie 500 ebbero un'importanza fondamentale nella storia del rock per aver sublimato la canzone atmosferica e malinconica dal punto di vista non del poeta (il Leonard Cohen o il Nick Drake) ma dal punto di vista dell'humus culturale degli anni ottanta, segnato dalla violenza della vita di strada, dalla droga, dall'AIDS. Non a caso la loro musica e' ricca di sovratoni nostalgici: e' la nostalgia per un'epoca dell'ottimismo, che la loro generazione non ha mai conosciuto. Il languore della loro musica e' lo stato d'animo catalettico che e' subentrato alla rabbia del punk-rock, e' una nevrosi cronica, che attanaglia tutti gli eventi domestici, brani minimali, quieti romantici e molto rilassanti, anche se i testi parlano di una generazione che non ha piu' i sogni di quella precedente e che ha paura del futuro dove predominano inquietudine e insicurezza.
Galaxie 500
This is our music
Lp [edizione] originale stereo uk 1990 rough trade
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
la prima rara stampa inglese, etichetta verde con fascia esterna viola, catalogo ROUGH 156, copertina lucida fronte retro con codice a barre sul fronte. Il terzo magnifico album (e purtroppo ultimo) del piccolo grande gruppo di Boston, uscito nell' ottobre 1990 dopo "Today" (1988) ed "On Fire". L'ennesimo capolavoro onirico e visionario, delicatissimo, tra folk, i Velvet Underground del terzo album ed i Joy Division di "Closer", vicino agli Opal con cui questo gruppo aveva non poco in comune, ma capace anche di vortici chitarristici stordenti con i quali spesso si chiudono i loro brani, tutti magnifici a partire dala cover di "Listen, the Snow is Falling", dal repertorio di Yoko Ono, che in mano loro diviene autentica magia. Ebbero il (raro) merito di chiudere ancora all'apice della propria storia artistica, aprendo presto nuovi interessanti capitoli (i Luna, Damon & Naomi, i Magic Hour, ecc...). Boston, fine anni ottanta, tre giovanissimi laureati di Harvard, il batterista Damon Krukowski, la bassista Naomi Yang e il cantante e chitarrista neozelandese Dean Wareham, danno vita a un progetto destinato a rimanere scolpito nelle anime degli innamorati della psichedelia e del dream pop: Galaxie 500 - nome che deriva da un vecchio modello della Ford. Come diverse band divenute, negli anni successivi, oggetto di culto, dagli Hugo Largo ai Mazzy Star, i Galaxie 500 non conquistarono fama internazionale e si separarono dopo tre album: Naomi e Damon hanno continuato a suonare assieme, mentre Wareham ha dato vita ai Luna. Questo "This Is Our Music" e' il loro terzo e ultimo album, un congedo elegante, onirico e amaro. I Galaxie 500 ebbero un'importanza fondamentale nella storia del rock per aver sublimato la canzone atmosferica e malinconica dal punto di vista non del poeta (il Leonard Cohen o il Nick Drake) ma dal punto di vista dell'humus culturale degli anni ottanta, segnato dalla violenza della vita di strada, dalla droga, dall'AIDS. Non a caso la loro musica e' ricca di sovratoni nostalgici: e' la nostalgia per un'epoca dell'ottimismo, che la loro generazione non ha mai conosciuto. Il languore della loro musica e' lo stato d'animo catalettico che e' subentrato alla rabbia del punk-rock, e' una nevrosi cronica, che attanaglia tutti gli eventi domestici, brani minimali, quieti romantici e molto rilassanti, anche se i testi parlano di una generazione che non ha piu' i sogni di quella precedente e che ha paura del futuro dove predominano inquietudine e insicurezza. Consigliato.
Galaxie 500
This is our music
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1990 20/20/20
punk new wave
punk new wave
ristampa in vinile pesante, copertina in cartoncino pesante lucido, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Il terzo magnifico album (e purtroppo ultimo) del piccolo grande gruppo di Boston, uscito nel 1990 dopo "Today" (1988) ed "On Fire". L'ennesimo capolavoro onirico e visionario, delicatissimo, tra folk, i Velvet Underground del terzo album ed i Joy Division di "Closer", vicino agli Opal con cui questo gruppo aveva non poco in comune, ma capace anche di vortici chitarristici stordenti con i quali spesso si chiudono i loro brani, tutti magnifici a partire dala cover di "Listen, the Snow is Falling", dal repertorio di Yoko Ono, che in mano loro diviene autentica magia. Ebbero il (raro) merito di chiudere ancora all'apice della propria storia artistica, aprendo presto nuovi interessanti capitoli (i Luna, Damon & Naomi, i Magic Hour, ecc...). Boston, fine anni ottanta, tre giovanissimi laureati di Harvard, il batterista Damon Krukowski, la bassista Naomi Yang e il cantante e chitarrista neozelandese Dean Wareham, danno vita a un progetto destinato a rimanere scolpito nelle anime degli innamorati della psichedelia e del dream pop: Galaxie 500 - nome che deriva da un vecchio modello della Ford. Come diverse band divenute, negli anni successivi, oggetto di culto, dagli Hugo Largo ai Mazzy Star, i Galaxie 500 non conquistarono fama internazionale e si separarono dopo tre album: Naomi e Damon hanno continuato a suonare assieme, mentre Wareham ha dato vita ai Luna. Questo This Is Our Music e' il loro terzo e ultimo album, un congedo elegante, onirico e amaro. I Galaxie 500 ebbero un'importanza fondamentale nella storia del rock per aver sublimato la canzone atmosferica e malinconica dal punto di vista non del poeta (il Leonard Cohen o il Nick Drake) ma dal punto di vista dell'humus culturale degli anni ottanta, segnato dalla violenza della vita di strada, dalla droga, dall'AIDS. Non a caso la loro musica e' ricca di sovratoni nostalgici: e' la nostalgia per un'epoca dell'ottimismo, che la loro generazione non ha mai conosciuto. Il languore della loro musica e' lo stato d'animo catalettico che e' subentrato alla rabbia del punk-rock, e' una nevrosi cronica, che attanaglia tutti gli eventi domestici, brani minimali, quieti romantici e molto rilassanti, anche se i testi parlano di una generazione che non ha piu' i sogni di quella precedente e che ha paura del futuro dove predominano inquietudine e insicurezza. Consigliato.
Galaxie 500
today
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1988 20/20/20
punk new wave
punk new wave
ristampa con copertina senza barcode, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita per la piccola Aurora. Dopo che il primo singolo "Tugboat" aveva iniziato a far parlare della loro musica in termini entusiastici, meritando il plauso della critica piu' attenta e dei musicisti (Thurston Moore dei Sonic Youth fu immediatamente loro grande ammiratore), questo album d'esordio, uscito prima del secondo "On Fire" (1989), prodotto da Mark Kramer come sara' per i due albums successivi, rivelo' lo straordinario talento della band di Boston, immediatamente artefice di un gioiello senza tempo, onirico e visionario, raccolta di brani delicatissimi e malinconici tra i Velvet Underground del terzo album ed i Joy Division di "Closer", carichi di struggimenti e languori, vicini agli Opal con cui questo gruppo aveva non poco in comune, ma capace anche di vortici chitarristici stordenti con i quali spesso si chiudono i loro brani, o di atmosfere talora piu' solari non distanti da quelle dei primi Feelies, sebbene lontane dai "crazy rhythms" di quelli; brani tutti magnifici, tra di essi il gia' citato singolo "Tugboat", gioielli senza tempo come "Flowers", la tenera "Pictures", l' esuberante "Parking Lot" (ecco i Feelies...), "Temperature's Rising" e "Oblivious", oltre alla cover di "Don't Let Your Youth Go To Waste" di un' altro grande bostoniano, Jonathan Richman. Imperdibile anello di congiunzione tra anni '80 e '90, i Galaxie 500 avranno il (raro) merito di chiudere ancora all'apice della propria storia artistica, aprendo presto nuovi interessanti capitoli (i Luna, Damon & Naomi, i Magic Hour, ecc...), lasciando pero' una traccia profondissima che certo con il tempo e' tutt'altro che sbiadita, con i loro pochi dischi divenuti veri e propri oggetti di culto. Boston, fine anni ottanta, tre giovanissimi laureati di Harvard, il batterista Damon Krukowski, la bassista Naomi Yang e il cantante e chitarrista neozelandese Dean Wareham, danno vita a un progetto destinato a rimanere scolpito nelle anime degli innamorati della psichedelia e del dream pop: Galaxie 500 - nome che deriva da un vecchio modello della Ford. Come diverse band divenute, negli anni successivi, oggetto di culto, dagli Hugo Largo ai Mazzy Star, i Galaxie 500 non conquistarono fama internazionale e si separarono dopo tre album: Naomi e Damon hanno continuato a suonare assieme, mentre Wareham ha dato vita ai Luna. I Galaxie 500 ebbero un'importanza fondamentale nella storia del rock per aver sublimato la canzone atmosferica e malinconica dal punto di vista non del poeta (il Leonard Cohen o il Nick Drake) ma dal punto di vista dell'humus culturale degli anni ottanta, segnato dalla violenza della vita di strada, dalla droga, dall'AIDS. Non a caso la loro musica e' ricca di sovratoni nostalgici: e' la nostalgia per un'epoca dell'ottimismo, che la loro generazione non ha mai conosciuto. Il languore della loro musica e' lo stato d'animo catalettico che e' subentrato alla rabbia del punk-rock, e' una nevrosi cronica, che attanaglia tutti gli eventi domestici, brani minimali, quieti romantici e molto rilassanti, anche se i testi parlano di una generazione che non ha piu' i sogni di quella precedente e che ha paura del futuro dove predominano inquietudine e insicurezza.
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