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Evans bill
Alone (white vinyl + bonus tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 klimt
jazz
jazz
Vinile bianco, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2024 ad opera della Klimt, pressoché identica alla prima tiratura, ma con due bonus tracks ("The two lonely people" e "All the things you are", posti alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Verve, inciso alla Webster Hall New York il 23, 24 e 30 settembre e l'8 ed il 21 ottobre del 1968 dal solo Bill Evans al pianoforte, il quale scelse uno Steinway modello D-274 per queste sessioni. Il suo ultimo album su Verve lo vede cimentarsi con cinque interpretazioni solitarie e molto liriche: ''Here's that rainy day'', ''A time for love'', ''Midnight mood'', ''On a clear day'', ''Never let me go''. "Alone", che valse ad Evans un Grammy award, fu il suo primo album per solo pianoforte senza sovraincisioni (in precedenza il jazzista aveva pubblicato due lp per lo strumento ad ottantotto tasti, ma impiegando tecniche di sovraincisione per due o addirittura tre pianoforti). Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
Brilliant
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 music on vinyl
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi per audiofili, con copertina che riprende quella di un cd giapponese del 2006, e titolo cambiato in "The brilliant", come l' originaria stampa in cd tedesca su Timeless. Originariamente pubblicato nel 1989 in vinile solo in Giappone dalla Alfa Jazz, con il titolo di "Consecration II – last", presto uscito in cd con titolo "The Brilliant", questo album fu registrato al Keystone Corner di San Francisco, California, fra il 31 agosto ed il 7 settembre del 1980, pochi giorni prima della morte del grande pianista, ormai minato nella salute, ma non privato della sua ispirazione: accompagnato da Marc Johnson (contrabbasso) e Joe LaBarbera (batteria), Evans dette prova di possedere ancora una grande ispirazione, raggiungendo secondo alcuni critici il picco della sua creatività ed abilità improvvisatoria proprio nell'ultimo periodo della sua vita. Qui ascoltiamo otto brani di raffinato post bop, dal tocco leggero e molto poetico, un set di ballate toccante e delizioso. Questa la scaletta: "Laurie", "Letter To Evan", "Mornin' Glory", "Theme From M.A.S.H.", "Up With The Lark", "Gary's Theme", "Bill's Hit Tune", "Knit For Mary F". Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
conversations with myself
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1963 verve / universal
jazz
jazz
ristampa rimasterizzata, in vinile 180 grammi, copertina a busta singola. Pubblicato dalla Verve nel 1963, il secondo famoso album su Verve di Bill Evans (il primo sulla prestigiosa etichetta era stato ''Empathy'', 1962). Inciso a New York in tre sessioni, il 6 ed il 9 febbraio ed il 20 maggio del 1963, con formazione composta dal solo Bill Evans, ovviamente al pianoforte. Uno dei lavori piu' apprezzati nella discografia del grande pianista, queste ''conversazioni con se' stesso'' vedono Evans fare uso della tecnica della sovra incisione, sovrapponendo cosi' piu' parti pianistiche, attraverso un set di brani agili e svolazzanti ma mai prolissi, che si alternano con piu' rare ballate, su tutte una lunare e rarefatta interpretazione del classico ''Round midnight'', che si fa via via piu' incalzante ed astratta. Questa la scaletta: '''Round about midnight'', ''How about you'', ''Theme from Spartacus'', ''Blue monk'', ''Stella by starlight'', ''Hey there'', ''N.Y.C.'s no lark'', ''Just you, just me''. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
Momentum (180 gr.)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1972 music on vinyl / timeless
jazz
jazz
Vinile doppio da 180 grammi, label rossa con scritte nere e logo Timeless nero in alto, catalogo MOVLPI3742. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2024 ad opera della Music On Vinyl / Timeless, questo album dal vivo fu originariamente pubblicato nel 1992 solo in cd. "Momentum" contiene le registrazioni del concerto dato da Bill Evans (pianoforte) con Eddie Gomez (contrabbasso) e Marty Morell (batteria) presso lo Stadsschouwburg a Groningen, Olanda, il 4 febbraio del 1972, e rimasto inedito per un ventennio. Registrato con il permesso della manager di Evans, Helen Keane, con un'ottima qualità sonora, il concerto immortala un trio in ottima forma, con il pianista che brilla negli episodi più riflessivi ed introspettivi, come "Re: person I knews" e "Quiet now", e le splendide ballate "The two lonely people" e "What are you doing the rest of your life", ma che si fa apprezzare anche nella lunga e vivace "Gloria's step", composta dal compianto Scott LaFaro ed a lungo rimasta nel repertorio di Evans; nella finale "Nardis", brano modale composto da Miles Davis, ha modo di esprimersi lungamente il contrabbassista Gomez. Questa la scaletta completa: "Re: Person I Knew", "Elsa", "Turn Out The Stars", "Gloria's Step", "Emily", "Quiet Now", "My Romance", "Sugar Plum", "The Two Lonely People", "Who Can I Turn To", "What Are You Doing The Rest Of Your Life", "Nardis". Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
New jazz conceptions (drawing sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Ristampa del 2012 in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla seconda versione del disco, realizzata nel 1958, con un dipinto che raffigura Bill Evans al posto dell' originaria foto della primissima tiratura, catalogo 771761. Pubblicato dalla Riverside nel 1956, inciso a New York in due sessioni, il 18 ed il 27 settembre del 1956, con formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Paul Motian (batteria), eccetto tre brani che sono eseguiti dal solo Evans al pianoforte, uno dei massimi capolavori di Bill Evans e disco di grande rilevanza storica. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963). In questo suo efficace primo album, "New jazz conceptions", e' possibile ascoltare lo stile elegante e melodico di Evans attraverso undici brani, fra cui il auo classico "Waltz for Debby". La scaletta comprende i seguenti brani: "I love you", "Five", "I got it bad and that ain't good" (solo Evans), "Conception", "Easy living", "Displacement", "Speak low", "Waltz for Debby" (solo Evans), "Our delight", "My romance" (solo Evans) e "No cover, no minimum".
Evans bill
Portrait in jazz (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1960 waxtime
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima tiratura del 1959, con note e foto aggiuntive sul retro, ed un brano aggiunto per l' occasione, una versione alternativa di "Blue in Green", registrata nelle stesse sessions dell' album. Originariamente pubblicato dalla Riverside nel 1960, il terzo album di Evans sulla storica etichetta, inciso a New York il 28 dicembre del 1959 con l'apprezzata formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Scott LaFaro (contrabbasso) e Paul Motian (batteria). Il pianista realizza qui uno dei suoi lavori piu' considerati, di cui la critica elogia in particolare l'interazione fra il leader e Motian, attraverso brani ora sfuggenti ed agili ora lenti e carichi di lirismo, nonche' l'approccio creativo nell'interpretazione degli standard, che compongono gran parte della scaletta: Questi i brani presenti: ''Come rain or come shine'', ''Autumn leaves'', ''Witchcraft'', ''When I fall in love'', ''Peri's scope'', ''What is this thing called love?'', ''Spring is here'', ''Some day my prince will come'', ''Blue in green''. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
Sunday at the village vanguard (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1961 waxtime
jazz
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, limitata e rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima molto rara tiratura su Riverside, con note supplementari sul retro, e con l' aggiunta di una traccia in piu', una versione diversa di uno dei brani dell' album, "Jade Visions", registrata nelle stesse sessions. Pubblicato negli USA nel 1961, registrato dal vivo al Village Vanguard di New York il 25 giugno del 1961 con formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Scott la Faro (contrabbasso) e Paul Motian (batteria). Uno dei lavori piu' acclamati del grande pianista, frutto delle stesse registrazioni da cui un anno dopo fu tratto l' altro classico ''Waltz for Debbie'', questo disco vede all'opera il suo primo trio, caratterizzato dall'approccio ''simbiotico'' e corale fra i tre strumentisti, e non basato esclusivamente sull'esposizione del pianoforte del leader; Scott la Faro scomparve tragicamente pochi giorni dopo queste storiche sessioni, che mostrano un jazz lento e rilassato, lirico e venato di toni autunnali, con l'eccezione della piu' scattante ''Solar'', brano di Miles Davis. Questa la scaletta: ''Gloria's step'', ''My man's gone now'', ''Solar'', ''Alice in wonderland'', ''All of you'', ''Jade visions''. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
Waltz for debby (+1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 waxtime
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, ma con l' inclusione di una traccia in piu', "I Loves You Porgy", tratta dallo stesso concerto. L' album originariamente pubblicato nel 1962 su Riverside. Registrato dal vivo al Village Vanguard di New York il 25 giugno del 1961 con formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Scott la Faro (contrabbasso) e Paul Motian (batteria). Uno dei lavori piu' acclamati del grande pianista, frutto delle stesse registrazioni da cui era stato tratto un anno prima l'altro classico album ''Sunday at the Village Vanguard'', questo disco vede all'opera il suo primo trio, caratterizzato dall'approccio ''simbiotico'' e corale fra i tre strumentisti, e non basato esclusivamente sull'esposizione del pianoforte del leader; Scott la Faro scomparve tragicamente pochi giorni dopo queste storiche sessioni, che mostrano un jazz lento e rilassato, lirico e venato di toni autunnali, che mette in rilievo il lato piu' romantico di Evans. Questa la scaletta: ''My foolish heart'', ''Waltz for debby'', ''Detour ahead'', ''My romance'', ''Some other time'', ''Milestones''.. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Evans bill
You must believe in spring (+ 3 tracks, electric blue and doublemint)
12"2 [edizione] nuovo stereo eu 1977 klimt
jazz
jazz
Ristampa del 2024, ampliata a doppio album (con i due dischi che girano a 45 giri per una migliore qualita' di ascolto), con tre tracce aggiuntem edizione limitata, in vinile colorato, con copertina per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella della originaria tiratura, senza barcodeM queste le tracce "bonus": "Without a Song", "Freddie Freeloader" e "All Of You". Originariamente pubblicato nel 1981 dalla Warner Bros, purtroppo postumo, inciso ai Capitol Studios di Hollywood il 23, 24 e 25 agosto del 1977 da Bill Evans (pianoforte), Eddie Gomez (contrabbasso) ed Eliot Zigmund (batteria). Toccante album postumo del grande piansita, ''You must believe in spring'' e' un lavoro di raffinato, malinconico e lirico bop jazz pianistico, capace di grande intensita' emotiva senza mai andare sopra le righe, basti ascoltare la profonda malinconia blues di ''Thje peacocks'', struggente quanto essenziale e misurata. Questa la scaletta: ''B minor waltz'', ''You must believe in spring'', ''Gary's theme'', ''We will meet again (for harry)'', ''The peacocks'', ''Sometime ago'', ''Theme from M-A-S-H (aka suicide is painless)''. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
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