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Davis miles
Agharta (usa sleeve)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1975 music on vinyl
jazz
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ristampa in vinilie 180 grammi per audiofili, doppio album, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Usa su Columbia, diversa da quella dell'edizione inglese su CBS. Originariamente pubblicato dalla Columbia nel 1976, il live ''Agharta'' esce dopo l'album in studio ''Get up with it'' (1974) e subito prima del live gemello ''Pangaea'' (1975, originariamente uscito solo in Giappone). Registrato dal vivo al Festival Hall di Osaka in Giappone il primo febbraio del 1975, con formazione composta da Miles Davis (tromba, organo), Sonny Fortune (sax soprano, sax alto, flauto), Reggie Lucas (chitarra), Pete Cosey (chitarra), Michael Henderson (basso elettrico), Al Foster (batteria) e Mtume (percussioni). L'ultimo album, insieme a ''Pangaea'', pubblicato da Miles negli anni '70 prima del quinquennale ritiro dalle scene, ''Agharta'' e' forse il culmine del cammino elettrico intrapreso dal grande jazzista alla fine del decennio precedente. Miles ed il suo gruppo, ormai liberi da qualsiasi costrizione stilistica e di genere, danno qui vita ad una musica selvaggiamente creativa seppure ancorata ad un monolitico ed inarrestabile groove funk, mentre la tromba distorta e l'organo del leader si alternano con la furiosa chitarra hendrixiana di Pete Cosey, alternando passaggi esuberanti, lirici e rarefatti. ''Agharta'' e ''Pangaea'' dei piu' considerati album dal vivo di Davis, furono incisi nello stesso giorno: il primo durante il concerto pomeridiano, il secondo nel corso dell'esibizione serale. Il trombettista si allontano' dalle scene fino ai primi anni '80 dopo questi due lavori, forse per godere di un meritato riposo dopo aver contribuito in modo decisivo all'evoluzione del jazz nei trent'anni precedenti. Questa la scaletta: ''Prelude pt. 1'', ''Prelude pt. 2'', ''Maysha'', ''Interlude'', ''Theme from Jack Johnson''.
Davis miles
Ascenseur pour l'echafaud + 3 tracks (jazz track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 waxtime
jazz
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ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina basata sul fronte su quella dell' originario 10" nella sua versione uscita nel 1958 in Italia, Germania ed Olanda, con ricche note e foto sul retro, ma contenuto che rispecchia quello dell' album "Jazz Track" uscito in Usa nel 1959 per la Columbia, che ai dieci brani di "Ascenseur pour l'echafaud" aggiungeva altri tre brani. Contiene due distinte sessioni guidate dal grande trombettista: sulla prima facciata troviamo i brani realizzati da Miles per la colonna sonora del film ''Ascenseur pour l'echafaud'' di Louis Malle, registrati a Parigi il 4 ed il 5 dicembre del 1957 con formazione composta da Miles Davis (tromba), Barney Wilen (sax tenore), Rene' Urtreger (pianoforte), Pierre Michelot (contrabbasso) e Kenny Clarke (batteria); sulla seconda facciata abbiamo invece tre brani incisi ai Columbia 30 Street Studios di New York il 26 maggio del 1958, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Cannonball Adderley (sax alto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria), ossia la formazione che incise gran parte del successvo capolavoro ''Kind of blue'' (1959). Questa la scaletta: ''Generique'', ''L'assassinat de Carala'', ''Sur l'autoroute'', ''Julien dans l'ascenseur'', ''Florence sur les Champs Elysees'', ''Diner au motel'', ''Evasion de Julien'', ''Visite du vigile'', ''Au bar du Petit Bac'', ''Chez le photographe du motel'', ''On Green Dolphin Street'', ''Fran-dance'', ''Stella by starlight''.
Davis miles
Ascenseur pour l'echafaud complete
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1958 music on vinyl
jazz
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Titolo completo ''Ascenseur pour l'echafaud complete recordings''. Vinile doppio da 180 grammi, copertina lucida apribile con note di Boris Vian sul retro ed foto di Davis e la Moreau nella parte interna. Edizione vinilica del 2011 ad opera della Music On Vinyl, questa e' una versione ampliata con tutte le registrazioni eseguite in studio dei vari brani incisi per la colonna sonora del bellissimo film di Louis Malle ("Ascensore per l' inferno", in italiano, "Lift to the Scaffold" in inglese, con Jeanne Moreau splendida protagonista), originariamente uscita nel 1958. Vista la natura largamente improvvisata delle registrazioni, che riproducono splendidamente le atmosfere torbide e notturne del cinema noir francese, la presenza di versioni alternative dei brani presenti nel film, accanto a quelle note, rispetto alle quali sono sovente assai diverse, rende davvero imperdibile questo disco, registrato dal grandissimo trombettista con Barney Wilen al tenor sax, Rene Urtreger al piano, Pierre Michelot al contrabasso e Kenny Clarke alla batteria, il 4 e 5 dicembre del 1957 a Parigi (nello stesso anno di "Miles Ahead" e due mesi prima di "Milestones". Spegnere la luce, ed accendere una sigaretta, e' consequenziale. Questa la scaletta: ''Nuit sur lles champs elysees (take 1)'', ''Nuit sur lles champs elysees (take 2)'', ''Nuit sur lles champs elysees (take 3)'', ''Nuit sur lles champs elysees (take 4)'', ''Assassinat (take 1)'', ''Assassinat (take 2)'', ''Assassinat (take 3)'', ''Motel'', ''Final (take 1)'', ''Final (take 2)'', ''Final (take 1)'', ''Ascenseur'', ''Le petit bal (take 1)'', ''Le petit bal (take 1)'', ''Sequence voiture (take 1)'', ''Sequence voiture (take 1)''.
Davis miles
at fillmore
lp2 [edizione] originale stereo hol 1970 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Doppio album, prima rara stampa olandese, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) apribile, etichetta arancione con logo nero centrale, catalogo S66257. Pubblicato dalla Columbia nel 1970, registrato dal vivo al Fillmore East di New York il 17, 18, 19 e 20 giugno del 1970 con formazione a sette composta da Miles Davis (tromba), Steve Grossman (sax soprano), Keith Jarrett (organo), Chick Corea (piano elettrico), Dave Holland (basso elettrico), Jack DeJohnette (batteria) e Airto Moreira (percussioni). Questo doppio lp documenta quattro concerti tenutisi al Fillmore East nel giugno del 1970, con Miles ormai nel pieno della sua avventura nei territori allora inesplorati del jazz elettrico, che spiazzo gran parte della critica e dette vita ad una nuova, eclettica corrente creativa del jazz. Il suono live del gruppo si fa qui ancora piu' funk e rock che nel capitale "Bitches brew", pubblicato poco prima, sfiorando a tratti il free jazz ma in chiave elettrica; il suono distorto ed aggressivo degli strumenti, compresa la tromba di Davis, danno vita ad una performance elettrizzante. L'album si divide in quattro lunghi medley, uno per facciata, intitolati "Wednesday Miles", "Thursday Miles", "Friday Miles" e "Saturday Miles". Un disco che potra' essere apprezzato anche dagli estimatori del coevo rock canterburiano (Soft Machine, Matching Mole, Egg).
Davis miles
At newport 1958 (180 gr)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
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Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina esclusiva. Originariamente pubblicato in cd su Columbia nel 2001, pubblicato per la prima volta in vinile dalla Doxy nel 2013, questo album contiene materiale in parte gia' edito sull'album ''Miles and monk at newport'', uscito nel 1964. Questo lp contiene solo le interpretazioni del gruppo di Miles (sei in tutto, due in piu' di quelle dell'album del 1964). Si tratta di un concerto di notevole importanza in quanto segno' il debutto da vivo del celebre sestetto che avrebbe dato alla luce il capolavoro ''Kind of blue'' poco piu' di sei mesi dopo, nella sua incarnazione con i nuovi membri Jimmy Cobb e Bill Evans. Registrato al festival di Newport il 3 luglio del 1958, con formazione composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Cannonball Adderley (sax alto), Bill Evans (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria), il disco testimonia di una performance scoppiettante, dinamica ed inventiva, in cui tutti i solisti regalano spunti entusiasmanti. Questa la scaletta: ''Introduction by willis connover'', ''Ah-leu-cha'', ''Straight, no chaser'', ''Fran-dance'', ''Two bass hit'', ''Bye bye blackbird'', ''The theme''.
Davis miles
bitches brew (legacy)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1970 legacy/columbia
jazz
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ristampa del doppio album, in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura su Columbia. Pubblicato dopo ''In a silent way'' (1969) e prima di ''A tribute to Jack Johnson'' (1971). Inciso al Columbia Studio B di New York in tre sessioni, il 19, 20 e 21 agosto del 1969, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Bennie Maupin (clarinetto basso), Wayne Shorter (sax soprano), Chick Corea (piano elettrico), Joe Zawinul (piano elettrico), Larry Young (piano elettrico), John McLaughlin (chitarra), Dave Holland (contrabbasso, basso elettrico), Harvey Brooks (basso elettrico), Jack DeJohnette (batteria), Lenny White (batteria), Don Alias (conga) e Jim Riley (sonagli, conga). Disco epocale e discusso, che divise il mondo del jazz all'epoca della sua uscita, ''Bitches brew'' e' uno dei lavori capitali del grande trombettista, sullo stesso piano di altri suoi capolavori ''spartiacque'' come ''Birth of the cool'' (inciso 1949-50) e ''Kind of blue'' (1959). Sebbene Davis avesse preso con decisione la strada elettrica con il precedente ''In a silent way'', album dai toni solari e dalle melodie ipnotiche, con ''Bitches brew'' da' il definitivo avvio a quella che sara' poi definita fusion, grazie ad un album che unisce una sezione ritmica ipnotica, funk e quasi tribale con complessi ed astratti intrecci di strumenti a fiato e tastiere, misteriosi in ''Pharaos Dance'', glaciali in ''Bitches brew'' e sensualmente funk in ''Miles runs the voodoo down'', senza trascurare la giocosita' di ''Spanish key'' ed il malinconico lirismo di ''Sanctuary''. Importante fu anche il ruolo del produttore Teo Macero, che ''ricostrui'' insieme a Miles i brani cosi' come appaiono su disco, lavorando accuratamente in sede di produzione su ore ed ore di sessioni effettuate in quei tre fatidici giorni dell'estate del 1969. Il pubblico jazz piu' tradizionale rimase spiazzato e quasi oltraggiato da questo lp che, sebbene sia uno dei piu' venduti nella storia del jazz, e' un lavoro tutt'altro che commerciale e scontato: ascoltare per credere. Questa la scaletta dei brani: ''Pharaos dance'', ''Bitches brew'', ''Spanish key'', ''John McLaughlin'', ''Miles runs the voodoo down'', ''Sanctuary''.
Davis miles
Bitches brew live
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1969 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile doppio da 180 grammi, copertina ruvida a busta, librettto di dodici pagine con note storiche e foto a colori, label blu e viola con scritte bianche e rosse, catalogo MOVLP278, due adesivi di presentazione del disco applicati sulla busta protettiva. Pubblicato dalla Music On Vinyl nel 2011, questo album presenta nove registrazioni dal vivo, tratte dalle apparizioni di Davis al festival jazz di Newport del 1969 (5 luglio 1969, si tratta di tre brani, finora inediti) ed al festival dell'isola di Wight (29 agosto 1970, brani gia' editi nel 2009 dalla Columbia/Legacy). I brani documentano un momento chiave della svolta elettrica di Miles: la performance al festival di Newport ebbe luogo poche settimane prima delle sessioni che produssero il capolavoro ''Bitches brew'', e fra esse possiamo ascoltare la prima versione mai registrata professionalmente di ''Miles runs the voodoo down''; la formazione e' quella del cosidetto quintetto ''perduto'' (perche' non sono mai uscite incisioni in studio), composto da Davis, Chick Corea, Dave Holland, Jack DeJohnette e Wayne Shorter (anche se quest'ultimo non e' qui presente perche' non arrivo' in tempo per il concerto). La storica esibizione al festival di Wight e' potente testimonianza della nuova estetica abbracciata da Miles, unione di jazz, funk e rock; la formazione di questo concerto era composta da Davis, Gary Bartz (sax alto, sax soprano), Chick Corea (piano elettrico), Keith Jarrett (organo), Dave Holland (basso), JackDeJohnette (batteria) ed Airto Moreira (percussioni). Questa la scaletta: Newport 1969: ''Miles runs the voodoo down'', ''Sanctuary'', ''It's about that time/Theme''; Wight 1970: ''Directions'', ''Bitches brew'', ''It's about that time'', ''Sanctuary'', ''Spanish key'', ''The theme''.
Davis miles
Black beauty - miles davis at fillmore west
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1970 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile doppio da 180 grammi, copertina lucida apribile, inserto apribile, busta di plastica trasparente con chiusura adesiva. Ristampa del 2016 ad opera della Music On Vinyl, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1973 solo in Giappone dalla CBS / Sony, questo album fu registrato dal vivo al Fillmore West di San Francisco il 10 aprile del 1970 da Miles (tromba) con Steve Grossman (sas soprano), Chick Corea (piano elettrico), Dave Holland (basso elettrico, anche se i crediti riportano, pare erroneamente, Michael Henderson), Jack DeJohnette (batteria) ed Airto Moreira (percussioni). Poco dopo aver terminato le registrazioni del magistrale album elettrico ''Jack Johnson'' (che sarebbe poi uscito nel 1971), Miles si cimento' su uno dei piu' importanti palchi della musica rock underground dell'epoca, quello del Fillmore; Il concerto consistette in una lunghissima suite, ''Black beauty'', in cui si susseguivano gli assoli degli strumentisti, e nella quale si possono riconoscere brani del repertorio elettrico ed in misura minore pre-elettrico di Davis, ma trasmutati in un mostro jazz funk psichedelico che sembra non avere fine, sostenuto da un groove inarrestabile, che pero' lascia anche spazio a dilatazioni spaziali e rarefazioni sonore, con la tastiera di Corea carica di effetti, stridente, distorta e spigolosa, la tromba di Miles come al solito essenziale ed elegante ma anche aggressiva, una vera trance musicale che trascende gli steccati di genere.
Davis miles
Dark magus
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1974 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile. Ristampa del 2016 ad opera della Music On Vinyl, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato dalla CBS/Sony nel 1977 solo in Giappone, questo album venne registrato dal vivo alla Carnegie Hall di New York il 30 marzo del 1974, con formazione composta da Miles Davis (tromba, organo), Dave Liebman (sax soprano, sax tenore, flauto), Azar Lawrence (sax tenore), Pete Cosey, Dominique Gaumont e Reggie Lucas (chitarre elettriche), Michael Henderson (basso), Al Foster (batteria) e Mtume (percussioni). Queste performance dal vivo a New York vennero effettuate da una formazione molto simile a quella che l'anno successivo avrebbe suonato in Giappone e che sarebbe stata immortalata nei due doppi ''Agartha'' e ''Pangea''. Miles e' ormai al culmine della sua esperienza elettrica avviata alla fine degli anni '60, e presenta un set di brani in cui si fondono jazz elettrico, free rock, groove funk e perfino squarci free jazz, in un'atmosfera che richiama sia le sue opere piu' ''glaciali'' (ad esempio buona parte di ''Bitches brew'') sia ambientazioni quasi tribali. Questi i brani presenti: ''Dark magus – moja'', ''Dark magus – wili'', ''Dark magus – tatu'', ''Dark magus – nne''.
Davis miles
Decoy (clear vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1984 columbia / get on down
jazz
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Ristampa del 2022, rimasterizzata ed in vinile trasparente, copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura, con fascetta di presentazione in giapponese ripiegata attorno alla costola. Pubblicato nel 1984 dalla Columbia negli USA e dalla CBS in Gran Bretagna, ''Decoy'' usci' dopo ''Star people'' (1983) e prima di ''You're under arrest'' (1985). Inciso in quattro diverse sessioni con altrettante formazioni, fra il giugno ed il settembre del 1983, con la presenza fra gli altri di John Scofield (chitarra), di Branford Marsalis (sax soprano) in alcuni brani e di Gil Evans che cura gli arrangiamenti di ''That's right'', questo lp appartiene al periodo del ritorno di Miles sulle scene, dopo il ritiro della seconda meta' degli anni settanta. ''Decoy'' e' in linea con i suoi dischi degli anni '80, con una fusion che intreccia funk, jazz e pop ma senza le ardite sperimentazioni dei suoi lavori elettrici del decennio precedente. Questa la scaletta: ''Decoy'', ''Robot 415'', ''Code M.D.'', ''Freaky deaky'', ''What it is'', ''That's right'', ''That's what happened''.
Davis miles
Filles de kilimanjaro
Lp [edizione] nuovo stereo EU 1969 music on vinyl
jazz
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ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Columbia, inciso a New York ai Columbia 30th Street Studios il 19 ed il 20 giugno, al Columbia Studio B il 21 giugno ed ai Columbia Studios il 24 settembre del 1968, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Wayne Shorter (sax tenore), Herbie Hancock (pianoforte, piano elettrico, sostituito il 24/9 da Chick Corea), Ron Carter (contrabbasso, sostituito da Dave Holland il 24/9) e Tony Williams (batteria). Forse uno dei piu' importanti spartiacque nell'evoluzione stilistica di Davis, questo album, l'ultimo con il suo secondo grande quintetto, segna la fine dell'esperienza post bop di quel fantastico gruppo, ed al tempo stesso avvia in modo convincente la gestazione verso il jazz rock, la fusion o come si voglia definire la geniale nuova strada aperta con i successivi capolavori ''In a silent way'' e ''Bitches brew''. Entrambe quelle due fasi convivono in questi solchi, caratterizzati da una forte volonta' di sperimentare; a detta dello stesso Davis, il disco fu il frutto del desiderio di tornare ad un sound piu' terreno e blues ed al tempo stesso di esplorare un nuovo territorio musicale. Questa la scaletta: ''Frelon brun'', ''Tout de suite'', ''Petits machins'', ''Filles de kilimanjaro'', ''Mademoiselle mabry''.
Davis miles
Get up with it
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1970 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, busta di plastica trasparente con chiusura adesiva. Ristampa del 2016 ad opera della Music On Vinyl, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel novembre 1974 dalla CBS in Gran Bretagna e dalla Columbia negli USA, lo splendido ultimo album in studio degli anni '70 per Miles Davis (''Water babies'' del 1976 e' una raccolta di incisioni degli anni '60). Disco che verrebbe da leggere come un testamento del Miles elettrico della prima meta' degli anni '70, e' un imprescindibile compendio ai suoi capolavori fusion del periodo; la fama di ''Get up with it'' ha forse risentito del fatto che, piu' che come un lavoro organico, appaia come una sorta di raccolta di inediti del periodo 1970-1974: ciascun brano proviene infatti da una sessione diversa, con mucisiti in parte o completamente diversi, con l'eccezione di ''Mtume'' e ''Maiysha''. La qualita' del contenuto musicale e' tuttavia interessantissima e spesso di altissimo livello, dai trenta minuti dell'ombroso ed a suo modo lirico e sofferente tributo alla memoria di Duke Ellington, ''He loved him madly'', rarefatta e completamente slegata da steccati di genere, al funk lascivo, balneare e malinconico al tempo stesso, della splendida ''Maysha'', a quello blueseggiante e singhiozzante di ''Honky tonk'', dal travolgente tribalismo percussivo di ''Rated X'' ai trentadue minuti di ''Calypso frelimo'', stordente maelstrom jazz funk. Moltissimi i musicisti coinvolti in queste sessioni: fra essi citiamo Herbie Hancock, Keith Jarrett, Steve Grossman, John McLaughlin, Billy Cobham, Mtume, Al Foster, Reggie Lucas, Michael Henderson, Dave Liebman, Pete Cosey e Sonny Fortune. Questa la scaletta, con date di incisione dei brani, tutti registrati ai Columbia Studios di New York: ''He loved him madly'' (19 o 20 giugno 1974), ''Maiysha'' (7/10/74), ''Honky tonk'' (19/5/70), ''Rated X'' (6/9/72), ''Calypso frelimo'' (17/9/73), ''Red china blues'' (9/3/72), ''Mtume'' (7/10/74), ''Billy preston'' (8/12/72).
Davis miles
In a silent way
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 columbia / legacy / sony
jazz
jazz
ristampa del 2019, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita su Columbia nel 1969. Inciso al Columbia Studio B di New York il 18 febbraio del 1969, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Wayne Shorter (sax soprano), Chick Corea e Herbie Hancock (piano elettrico), Joe Zawinul (organo), John McLaughlin (chitarra), Dave Holland (contrabbasso) e Tony Williams (batteria). Uscito dopo ''Filles de Kilimanjaro'' (1968) e prima di ''Bitches brew'' (1970), ''In a silent way'' vede il grande jazzista avanzare ulteriormente nel territorio elettrico, cimentandosi con due lunghi brani che e' difficile inserire in un contesto stilistico preciso, ma che forse e' piu' appropriato definire semplicemente grande ed avventurosa musica: la sezione ritmica leggera e minimale, la tromba caldissima di Miles, la chitarra funk ma lieve di McLaughlin e gli astratti tappeti di tastiere rendono ''Shhh/Peaceful'' una specie di viaggio spaziale verso il sole, mentre ''In a silent way/It's about that time'', comincia rarefatta e maestosa, quasi un'alba proto ambient, per poi esplodere in una tirata dai ritmi rock e ritornare infine alla quiete iniziale. Piu' caldo e solare rispetto al successivo e glaciale capolavoro ''Bitches brew'', ''In a silent way'' e' un ascolto chiave nell'ambito dello sviluppo del jazz elettrico, cosi' moderno che persino dj di elettronica come Irresistible Force lo citano fra i loro dischi preferiti, mentre gli psichedelici Mercury Rev ne riproponevano alcuni passaggi dal vivo nei loro primi anni (vedi ''Lego my ego'', 1992).
Davis miles
in concert
LP2 [edizione] originale stereo uk 1973 cbs
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Doppio album, la prima rara stampa inglese, copertina apribile, pressata da Shorewood Packaging, etichetta arancione con logo nero centrale, catalogo 68222 sulla copertina, S65065 e S65066 sui rispettivi vinili. Pubblicato nel 1973, registrato live alla Philarmonic Hall di New York il 29 settembre del 1972. Il disco ha come sua peculiarita' un uso quasi smodato del pedale wah-wah e la tromba di Davis risulta all'ascolto quasi una tastiera. Con Michael Henderson al basso, Reggie Lucas alla chitarra, Serik Lawson all'organo, Al Foster alla batteria, Mtume alle congas, Balakrishna al sitar elettrico, Badal Roy alle tablas e Carlos Garnett al sax. La "spina dorsale " del jazz moderno. "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai la'. A quel tempo io mi ero gia' creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' si', sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' si', ho anche quella '. Cosi' lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si e' ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacco' a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Davis miles
Kind of blue
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 columbia / sony / legacy
jazz
jazz
ristampa con copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Inciso ai Columbia 30th Studios di New York in due sessioni, il 2 marzo ed il 6 aprile del 1959, con formazione a sei composta da Miles Davis (tromba), Cannonball Adderley (sax alto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte, sostituito da Wynton Kelly nella sola ''Freddie freeloader''), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Disco epocale e riconosciuto capolavoro del jazz, ''Kind of blue'' e' considerato una delle massime espressioni del cosiddetto jazz modale, dove le improvvisazioni sono basate su scale piuttosto che su accordi, la cui teoria era stata sviluppata negli anni '50 dal pianista George Russell nel suo celebre libro ''Lydian chromatic concept of tonal organization''. Al di la' della valenza innovativa nella storia del jazz, ''Kind of blue'' e' anche un disco di grande carica emotiva e di atmosfera, che passa dai nervosi fraseggi dei fiati in ''So what'' alla struggente e splendida tristezza di 'Blue in green'', per arrivare alla solare ed al tempo stesso malinconica ''All blues''; per non dire poi del gruppo stellare che incise questo disco. Musica rilassata e concentrata sull'atmosfera piuttosto che sugli assoli, in contrasto con le esplosioni del be bop e dello hard bop, frutto di una delle piu' importanti svolte stilistiche compiute da Davis nella sua lunga carriera. Questa la scaletta dei brani: ''So what'', ''Freddie freeloader'', ''Blue in green'', ''Flamenco sketches'', ''All blues''.
Davis miles
Kind of blue (extended 2lp)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1959 music on vinyl
jazz
jazz
Bella ristampa rimasterizzata, in versione estesa a doppio album, vinile pesante 180 grammi per audiofili, copertina in questa edizione apribile (la originaria tiratura non lo era), con i brani "Flamenco Sketches (Alternative Takes)" e "On Green Dolphin Street" aggiunti nel secondo disco, tratti dalle stesse sessions dei brani delll' album. Inciso ai Columbia 30th Studios di New York in due sessioni, il 2 marzo ed il 6 aprile del 1959, con formazione a sei composta da Miles Davis (tromba), Cannonball Adderley (sax alto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte, sostituito da Wynton Kelly nella sola ''Freddie freeloader''), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Disco epocale e riconosciuto capolavoro del jazz, ''Kind of blue'' e' considerato una delle massime espressioni del cosiddetto jazz modale, dove le improvvisazioni sono basate su scale piuttosto che su accordi, la cui teoria era stata sviluppata negli anni '50 dal pianista George Russell nel suo celebre libro ''Lydian chromatic concept of tonal organization''. Al di la' della valenza innovativa nella storia del jazz, ''Kind of blue'' e' anche un disco di grande carica emotiva e di atmosfera, che passa dai nervosi fraseggi dei fiati in ''So what'' alla struggente e splendida tristezza di 'Blue in green'', per arrivare alla solare ed al tempo stesso malinconica ''All blues''; per non dire poi del gruppo stellare che incise questo disco. Musica rilassata e concentrata sull'atmosfera piuttosto che sugli assoli, in contrasto con le esplosioni del be bop e dello hard bop, frutto di una delle piu' importanti svolte stilistiche compiute da Davis nella sua lunga carriera. Questa la scaletta dei brani: ''So what'', ''Freddie freeloader'', ''Blue in green'', ''Flamenco sketches'', ''All blues''.
Davis miles
live-evil (180 gr.)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1971 music on vinyl
jazz
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doppio album, ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressoche' identica a quella della originaria tiratura uscita su Columbia in Usa e su Cbs in Uk. Pubblicato nel 1971 dalla Columbia, ''Live/Evil'' usci' dopo ''A tribute to Jack Johnson'' (1971) e prima di ''On the corner'' (1972). Inciso in parte in studio ed in parte dal vivo: le tre sessioni di studio furono effettuate al Columbia Studio B di New York, il 6 febbraio ed il 3 e 4 giugno del 1970 con tre formazioni diverse che comprendono Miles Davis (tromba), Wayne Shorter e Steve Grossman (sax soprano), Chick Corea, Joe Zawinul e Herbie Hancock (piano elettrico), Keith Jarrett (organo), John McLaughlin (chitarra), Dave Holland (contrabbasso, basso elettrico), Ron Carter (contrabbasso), Jack DeJohnette (batteria), Airto Moreira (percussioni, guica) e Hermeto Pascoal (voce, batteria, piano elettrico); la registrazione dal vivo venne invece effettuata al Cellar Door di Washington D.C. Il 19 dicembre del 1970, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Gary Bartz (sax alto, sax soprano), Keith Jarrett (organo, piano elettrico), John McLaughlin (chitarra), Michael Henderson (basso elettrico), Jack DeJohnette (batteria) ed Airto Moreira (percussioni). Miles prosegue ulteriormente nella sua avventura elettrica con questo spiazzante lavoro, che dopo il capitale ''Bitches brew'' (1970) ed l'esuberante jazz rock di ''A tribute to Jack Johnson'' (1971), contamina il jazz con massicce dosi di funk e venature blues. I ritmi spesso scattanti ed aggressivi preludono al successivo ''On The corner'' (1972), cosi' come le sonorita' distorte dallo wah wah, mentre non mancano passaggi piu' lenti ma ugualmente innovativi e sperimentali, in cui si incrociano caos e lirismo. Questa la scaletta: ''Sivad'', ''Little church'', ''Medley: Gemini/Double image'', ''What I say'', ''Nem um talvez'', ''Selim'', ''Funky tonk'', ''Inamorata and narration by Conrad Roberts''.
Davis miles
Man with the horn
lp [edizione] nuovo stereo usa 1981 columbia / get on down
jazz
jazz
Ristampa del 2022, rimasterizzata, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, con fascetta di presentazione in giapponese ripiegata attorno alla costola. Pubblicato nel 1981 dalla Columbia, ''The man with the horn'' esce dopo il precedente album in studio ''Get up with it'' (1974) e prima del successivo ''Star people'' (1982). Inciso ai Columbia Studios di New York in diverse sessioni, nel maggio-giugno del 1980, gennaio e marzo del 1981 ed il 6 maggio 1981, con quattro differenti formazioni che vedono la presenza di Miles Davis (tromba), Bill Evans (sax soprano, sax tenore, flauto), Robert Irving (synth, piano elettrico), Randy Hill (chitarra, violoncello, synth, voce), Barry Finnerty (chitarra), Mike Stern (chitarra), Felton Crews (basso elettrico), Marcus Miller (basso elettrico), Vincent Wilburn (batteria), Al Foster (batteria) e Sammy Figueroa (percussioni). Pubblicato a circa sette anni di distanza dal precedente album in studio, ''The man with the horn'' segna il ritorno sulle scene del grande trombettista dopo il lungo ritiro. Davis propone qui una fusion fra jazz, funk, rock e pop, con un approccio assai piu' accessibile rispetto ai criptici lavori dei primi anni '70, ma sempre attraverso brani lunghi e ricchi di assoli di tromba e chitarra, nei quali Miles suona ora lirico, ora misterioso e rarefatto, ora squillante. Questa la scaletta: ''Fat time'', ''Back seat Betty'', ''Shout'', ''Aida'', ''The man with the horn'', ''Ursula''.
Davis miles
miles ahead (dutch sleeve + 1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 jazz wax
jazz
jazz
ristampa limitata e rimasterizzata con sistema DDM (Direct Metal Mastering), in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, nella versione uscita in Olanda su Fontana, con foto di Miles Davis a figura intera che suona la sua tromba; retro che riporta sia le note dell' edizione originaria su Columbia, sia quelle dell' edizione Olandese su Fontana; in questa ristampa, un brano aggiunto: "Miles Ahead", registrata il 19 maggio del 1953 dal Miles Davis Quartet, con John Lewis al piano, Percy Heat al contrabasso e Max Roach alla batteria. Uno degli album piu' famosi del "divino" trombettista. Pubblicato dalla Columbia nel 1957, inciso ai Columbia 30th Street Studios di New York in quattro sessioni, il 6, 10, 23 e 27 maggio del 1957 con Miles Davis alla tromba, accompagnato da un'orchestra diretta da Gil Evans e composta da James T. Jordan, Ernest Royal, Bernie Glow, John Carisi e Louis R. Mucci (tromba), Willie Ruff, Tony Miranda e Jummy Buffington (corno), Jimmy Cleveland, Frank Rehak e Joe Bennett (trombone), Tom Mitchell (bass trombone), Bill Barber (tuba), Art Taylor Sr. (batteria), Paul Chambers (contrabbasso), Lee Konitz (sax alto), Danny Bank (clarinetto basso), Romeo Penque, Sid Cooper e Edwin Caine (clarinetto, flauto) e Winton Kelly (pianoforte). "Miles ahead" e' il frutto della seconda collaborazione fra Miles Davis ed il direttore d'orchestra ed arrangiatore Gil Evans, dopo quella del 1949 che dette vita a "Birth of the cool". Questa collaborazione, che negli anni successivi dara' origine ad altri due capolavori ("Porgy and Bess", 1958, e "Sketches of Spain", 1959), vede i due grandi musicisti impegnati a realizzare un album con una big band, in un periodo in cui questo tipo di formazione era ormai fuori moda, riuscendo comunque a mettere in risalto la calda tromba di Davis. Considerato uno dei dischi piu' belli di Miles, l'album contiene i seguenti brani: "Spingsville", "The maids of Cadiz", "The Duke", "My ship", "Miles ahead", "Blues for Pablo", "New rhumba", "The meaning of the blues", "Lament" e "I don't wanna be kissed (by anyone but you)". "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "Bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai l… ... A quel tempo io mi ero gi… creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' S, sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' S, ho anche quella '. Cos lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si Š ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacc• a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Davis miles
miles in the sky
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 music on vinyl
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita su Columbia in America. Uscito nel 1968 dopo "Nefertiti" e prima di "Filles de Kilimanjaro". Con Herbie Hancock al piano, Wayne Shorter al sax tenore, George Benson alla chitarra in "Paraphernalia", Ron Carter al basso e Tony Williams alla batteria.. Il disco, comprensivo di quattro lunghe composizioni e prodotto da Teo Macero, e' visto da molti come l'inizio della fine del secondo quintetto di Davis, ma Š anche considerato il disco che anticipa la "fusion" degli anni a venire. La "spina dorsale " del jazz moderno. "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai la'. A quel tempo io mi ero gia' creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' Si', sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' Si', ho anche quella '. Cosi' lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si Š ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacc• a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Davis miles
Miles in tokyo
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1964 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina apribile con inserto di quattro pagine con foto e note in lingua giapponese fissato alla parte interna. Ristampa del 2021 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla CBS / Sony solo in Giappone, questo album documenta la performance dal vivo data Kohseinenken Hall di Tokyo, il 14 luglio del 1964, dal quintetto composto da Miles Davis (tromba), Sam Rivers (sax tenore), Herbie Hancock (pianoforte), Ron Carter (contrabbasso) e Tony Williams (batteria). Era l'incarnazione quasi definitiva del magnifico secondo grande quintetto di Miles: George Coleman aveva lasciato la formazione, ed era qui sostituito da Sam Rivers, il quale sarebbe rimasto per un breve periodo che comprese anche un tour giapponese, prima di essere rimpiazzato da Wayne Shorter. I due solisti sono qui in ottima forma e, anche se non riuscirono all'epoca a sviluppare una solida alchimia, forse per differenti vedute stilistiche, questo live ottimamente registrato è un'interessante testimonianza di questa versione provvisoria del secondo grande quintetto, che qui si cimenta con cinque lunghe interpretazioni fra hard bop, post bop e modale, quattro delle quali sono standards ed una invece è la splendida "So what" di Miles, destinata a sua volta a diventare un classico del jazz. Questa la scaletta: "If I were a bell", "My funny valentine", "So what", "Walkin'", "All of you".
Davis miles
miles smiles
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 music on vinyl
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressocche' identica a quella della prima rara tiratura del 1966. Originariamente pubblicato dalla Columbia negli USA, ''Miles smiles'' e' il secondo album del suo grande quintetto degli anni '60, uscito dopo ''E.S.P.'' (1965) e prima di ''Sorcerer'' (1967). Inciso ai Columbia 30th Street Studios in due sessioni, il 24 ed il 25 ottobre del 1966, con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), Wayne Shorter (sax tenore), Herbie Hancock (pianoforte), Ron Carter (contrabbasso) e Tony Williams (batteria). Considerato uno dei massimi capolavori non solo del suo secondo grande quintetto ma anche della sua carriera, ''Miles smiles'' vede il trombettista cimentarsi con un jazz dagli esiti imprevedibili, scattante ed nervoso ma al tempo stesso etereo e sfuggente nella sua agilita'; la lenta e calda ''Circle'' rallenta per una volta i vorticosi intrecci sonori dell'album con la sua malinconia, mentre la successiva ''Footprints'' accelera nuovamente ma ipnotizza con le linee minimali tracciate dal contrabbasso, mentre i solisti alternano lirismo ed energia. Considerato da alcuni critici un disco di eccezionale modernita', che riesce ad essere innovativo e musicalmente accessibile al tempo stesso, ''Miles smiles'' contiene sei brani: ''Orbits'', ''Circle'', ''Footprints'', ''Dolores'', ''Freedom jazz dance'', ''Ginger bread boy''.
Davis miles
Milestones (french artwork)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 jazz wax
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura nella sua esclusiva versione uscita in Francia su Fontana, con note supplementari sul retro Pubblicato nel 1958, il disco e' registrato con lo stesso quintetto di " 'Round about midnight " e comprende John Coltrane al sax tenore, William "Red" Garland al piano, Paul Chambers al basso, "Philly Joe" Jones alla batteria con l'aggiunta di Cannonball Adderley al sax. Contiene la memorabile prima versione di "Miles" poi divenuta "Milestones", famosa per essere considerata la prima composizione modale di Davis. La "spina dorsale " del jazz moderno. "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai la' ... A quel tempo io mi ero gia' creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' Si', sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' Si', ho anche quella '. Cosi' lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si e' ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacco' a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Davis miles
Nefertiti
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 music on vinyl
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi per audiofili, pressoche' identica alla prima tiratura uscita. Pubblicato dalla Columbia nel marzo del 1968, inciso ai Columbia 30th Street Studios di New York in quattro sessioni, il 7, 22 e 23 giugno ed il 19 luglio del 1967, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Wayne Shorter (sax tenore), Herbie Hancock (pianoforte), Ron Carter (contrabbasso) e Tony Williams (batteria). Il quarto album del secondo grande quintetto di Miles, ''Nefertiti'' e' il loro ultimo interamente acustico, a cui seguiranno le prime contaminazioni elettriche di ''Miles in the sky'' e ''Filles de Kilimajaro''. Un classico esempio di quello che viene generalmente definito il ''post bop'' di quello storico quintetto, uno stile ''libero senza mai essere free'' (Ivo Franchi); Miles e i suoi danno qui luogo ad un jazz svolazzante ed imprendibile nella sua agilita', anche se non mancano episodi piu' lenti e lirici come la sofferta ''Nefertiti'', composta da Wayne Shorter. Questa la scaletta: ''Nefertiti'', ''Fall'', ''Hand jive'', ''Madness'', ''Riot'', ''Pinocchio''.
Davis miles
on the corner
lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 music on vinyl
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, rimasterizzata per l' occasione, copertina apribile pressocche' identica a quella della prima rara tiratura. Pubblicato originariamente su Columbia nel 1972, uno degli album piu' arditi e discussi di Davis. ''On the corner'' venne bistrattato dalla critica e vendette pochissimo all'epoca della sua uscita, ma la reputazione del disco e' cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni, man mano che nuove generazioni di musicisti ne sono state influenzate. Miles fa qui un ulteriore balzo in avanti rispetto al seminale ''Bitches brew'' (1970), usando come base una sezione ritmica minimale, ipnotica e carica di funk, per sostenere le melodie degli altri strumenti che all'apparenza sembrano monolitiche e ripetitive, ma che ad un ascolto piu' attento rivelano un vera e propria ''giungla'' sonora popolata da chitarre distorte dallo wah wah, tastiere elettriche svolazzanti, ipnotici tappeti di organo, ottoni filtrati all'inverosimile, elettronica ed echi di musica indiana, in particolare sulla prima facciata, mentre la seconda si fa piu' sincopata e funk, quasi a voler completare un dittico ''giungla/strada'', in cui alcuni critici vedono anche aspetti che si possono ricollegare alla musica d'avanguardia. Pubblicato nel 1972 dalla CBS/Columbia, inciso ai Columbia Studios di New York in tre sessioni, il primo ed il 6 giugno ed il 7 luglio del 1972, con formazioni rispettivamente composte da: Miles Davis (tromba, organo), Dave Liebman (sax soprano), Harold Williams (organo, sintetizzatore), Chick Corea (piano elettrico), Herbie Hancock (piano elettrico, sintetizzatore), Colin Walcott (sitar elettrico), John McLaughlin (chitarra), Michael Henderson (basso), Jack DeJohnette, Al Foster e Billy Hart (batteria, percussioni), Badal Roy (tabla); la seconda, identica alla prima ma con Carlos Garnett (sax tenore) che sostituisce Dave Liebman e David Creamer che sostituisce McLaughlin alla chitarra; la terza, identica alla seconda con Carlos Garnett al sax soprano, Bennie Maupin (clarinetto basso) e Khalil Balakrishna che sostituisce Colin Walcott al sitar elettrico. Questa la scaletta dei brani: ''On the corner'', ''New York girl'', ''Thinkin' one thing and doin' another'', ''Vote for Miles'', ''Black satin'', ''One and one'', ''Helen butte'', ''Mr. Freedom X''.
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