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Blue bill
Givin' good boys a bad name
Lp [edizione] originale stereo usa 1980 adelphi
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
prima stampa USA, copertina (con diversi segni di invecchiamento) senza barcode, label grigia con griglia dai contorni rossi, scritte nere, logo Adelphi Records nero in alto, catalogo AD4118. Pubblicato nel 1980 dalla Adelphi negli USA, il quarto album, successivo a ''Sing like thunder'' (1979) e precedente ''Mojolation'' (2014). Inciso con una formazione radicalmente diversa rispetto a quella dell'album precedente, di cui conserva solo il bassista David Carey, questo album presenta brani piu' brevi rispetto al suo predecessore, che lasciano meno spazio agli assoli ed alle jam; altra novita' rispetto a ''Sing like thunder'' e' la presenza di una sezione di ottoni, per quanto ridotta a due strumentisti. I brani si fanno piu' compatti e diretti, il sound e' quasi sempre energico quando non irruvidito, e quasi costante e' un approccio stilistico che incrocia il blues elettrico con il soul piu' sanguigno. Originario di Norfolk nel North Virginia, Bill Blue e' un veterano del blues che ha attraversato lunghi anni di gavetta e di concerti, raccogliendo meno frutti di quanto avrebbe meritato. Blue ha suonato, nel corso della sua lunga carriera, con nomi importanti del rock e del blues: fra il 1964 ed il 1974 ha diretto il gruppo di supporto del grande bluesman Arthur ''Big Boy'' Crudrup, ed ha lavorato con gente come Bonnie Raitt, Hank Williams Jr., B.B. King, Johnny Winter e ZZ Top. Oltre a cio', ha pubblicato negli anni '70 e '80 una manciata di apprezzati album solisti, ma senza riuscire a sfondare; deluso dal music business, negli anni '80 si e' ritirato in quel di Key West, suonando il blues nei club locali senza troppe frustrazioni o pressioni, fino a che non e' stato ''riscoperto'' nel 2013 dal produttore inglese Ian Shaw, che si e' offerto di produrre un nuovo album. Nasce cosi' lo lp del ritorno di Bill Blue, ''Mojolation'', pubblicato nel 2014, un lavoro ancora fedele al blues elettrico del passato.
Blue bill
Sing like thunder
Lp [edizione] originale stereo usa 1979 adelphi
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Good rock 60-70
prima stampa USA, copertina (con diversi segni di usura) semilucida senza barcode, inserto con testi, label grigia con griglia dai contorni rossi, scritte nere, logo Adelphi Records nero in alto, catalogo AD4109. Pubblicato nel 1979 dalla Adelphi negli USA, il terzo ottimo album, successivo a ''Streetpreacher'' (1975) e precedente ''Givin' good boys a bad name'' (1980). Inciso da Blue (chitarra, voce) con la sua band di supporto che include il chitarrista solista Gelnn Pavone, piu' tardi collaboratore del cantante soul / r'n'b Billy Price, ''Sing like thunder'' e' un lavoro di confine fra blues, boogie rock e qualche venatura southern rock; fra i brani, citiamo la tirata e sanguigna ''On the road (for big boy)'', con un assolo di armonica letteralmente rovente, dedicata al suo ex band leader Arthur ''Big Boy'' Crudrup, l'eccellente strumentale ''Rainy day in NYC'' con lunghi assoli di chitarra che si sviluppano su ritmiche rilassate, la splendida ''Friday night has lost its charm'', in cui il rock blues presenta sfumature jazzate che ricordano i grandi Allman Brothers, mentre altri episodi come ''Sing like thunder'' e ''Don't let go'' sono piu' diretti e potenti con il loro boogie da bar di periferia. Originario di Norfolk nel North Virginia, Bill Blue e' un veterano del blues che ha attraversato lunghi anni di gavetta e di concerti, raccogliendo meno frutti di quanto avrebbe meritato. Blue ha suonato, nel corso della sua lunga carriera, con nomi importanti del rock e del blues: fra il 1964 ed il 1974 ha diretto il gruppo di supporto del grande bluesman Arthur ''Big Boy'' Crudrup, ed ha lavorato con gente come Bonnie Raitt, Hank Williams Jr., B.B. King, Johnny Winter e ZZ Top. Oltre a cio', ha pubblicato negli anni '70 e '80 una manciata di apprezzati album solisti, ma senza riuscire a sfondare; deluso dal music business, negli anni '80 si e' ritirato in quel di Key West, suonando il blues nei club locali senza troppe frustrazioni o pressioni, fino a che non e' stato ''riscoperto'' nel 2013 dal produttore inglese Ian Shaw, che si e' offerto di produrre un nuovo album. Nasce cosi' lo lp del ritorno di Bill Blue, ''Mojolation'', pubblicato nel 2014, un lavoro ancora fedele al blues elettrico del passato.
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