Hai cercato: Beck --- Titoli trovati: : 17
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Beck
Colors (deluxe)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2017 fonograf
indie 90
indie 90
edizione deluxe con due vinili che girano a 45 giri per una resa migliore, copertina con foro ed inserti con parti trasparenti, adesivo su cellophane, lyric book, etichette custom, coupon per download. “Colors” (2017), tredicesimo album in studio di Beck, è il ritorno discografico a tre anni di distanza da “Morning Phase” (2014). Il lavoro, prodotto da Greg Kurstin (già al lavoro Adele, Sia e Foo Fighters), si caratterizza per la voglia di divertirsi di Beck con la canzone pop (venata a volte da sfumature da dance) nella maniera più semplice possibile e senza pensare al passato o al futuro ma solo alla presente. D’altronde Beck in un’intervista ha dichiarato:
«Ci sono sempre quelle canzoni complesse che provi a fare due o tre volte insieme. Non è un album rétro né moderno. Abbiamo cercato di includere tutto, in modo che non suonasse come un pasticcio, ma calmo e rassicurante». Beck Hansen, uno tra i più importanti esponenti della musica underground americana degli anni '90, è influenzato in gioventù sia dal blues rurale di Leadbelly e Mississippi John Hurt che dal noise e dallo hardcore; dopo alcuni anni trascorsi a New York, nel 1991 torna a Los Angeles, sua città natale, dove registra un 7" in 500 copie, "Loser", che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli USA. Reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo nuovo album è un avvenimento internazionale, grazie ad un caleidoscopio sonoro in cui si intrecciano folk, noise, hip hop, psichedelia, tropicalia e pop. Albums come "Odelay" del 1996 e "Sea changes" del 2002, sono fra i più acclamati e popolari dell'intera discografia.
Beck
guero
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2005 interscope
indie 90
indie 90
doppio 12" in vinile 180 grammi, con copertina apribilei. l'ottavo album, con 13 nuove tracce, dopo la parentesi acustica di "sea change" del 2002 un ritorno al suono di "odelay", il suo classico lp uscito nel 1996, una versione piu' matura e raffinata del suo distintivo impasto sonoro di indie rock e hip hop dagli influssi elettro e braziliani. prodotto da Beck insieme ai Dust Brothers (Mike Simpson e John King). uno tra i piu' importanti fenomeni della musica underground americana del decennio, inizia nel piu' classico dei modi, suonando cioe' standards delta blues. nel 1991 torna a los angeles, sua citta' natale, registra un 7'' in 500 copie,''loser'', che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli states. reclutato dalla geffen, da qui in poi ogni suo lp e' un avvenimento internazionale, veri imprevedibili caleidoscopici insiemi di brani che spaziano tra folk, noise, hip hop, psychedelia...
Beck
Hyperspace
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2019 capitol
indie 90
indie 90
vinile 180 grammi, coupon per download, copertina apribile. "Hyperspace" (2019), quattordicesimo album in studio di Beck, è la diretta conseguenza della continua ricerca creativa del musicista americano. Questa volta, collaborando con Pharrell Williams (ben sette brani prodotti e scritti insieme), Greg Kurstin, Paul Epworth, Terrell Hines, Cole M.G.N. e tanti altri, ha creato il suo album retrofuturista, in bilico tra synth pop, dream pop, r'n'b, electropop e vaporwave.
Beck, uno tra i più importanti esponenti della musica underground americana degli anni '90, è influenzato in gioventù sia dal blues rurale di Leadbelly e Mississippi John Hurt che dal noise e dallo hardcore; dopo alcuni anni trascorsi a New York, nel 1991 torna a Los Angeles, sua città natale, dove registra un 7" in 500 copie, "Loser", che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli USA. Reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo nuovo album è un avvenimento internazionale, grazie ad un caleidoscopio sonoro in cui si intrecciano folk, noise, hip hop, psichedelia, tropicalia e pop. Album come "Odelay" del 1996 e "Sea changes" del 2002, sono fra i più acclamati e popolari dell'intera discografia.
Beck
mellow gold
lp [edizione] nuovo stereo cze 1994 universal
indie 90
indie 90
Ristampa con copertina pressochè identica all'originale. Pubblicato nel marzo del 1994 dalla Geffen in Gran Bretagna, dove giunse al 41ø posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' al 13ø posto in classifica, ''Mellow gold'' e' il terzo album di Beck, uscito dopo il ''Stereopathetic soulmanure'' (1994) e prima di ''One foot in the grave'' (1994). Un anno molto prolifico il 1994, per Beck: ben tre album usciti nell'arco di pochi mesi, dei quali ''Mellow gold'' fu l'unico ad essere pubblicato da una major. L'album si apre con la celebre ''Loser'', che diventera' una delle canzoni piu' popolari di quegli anni, con il suo variopinto suono in cui si mescolano hip hop, pop psichedelico e indie, ed il suo ritornello orecchiabile. Il resto dell'album e' ancora piu' eclettico, con gli stili sopra citati che si mescolano con rock anni '70 alla Neil Young, canzoni semi-acustiche e stravolti echi di blues. Beck Hansen, uno tra i piu' importanti esponenti della musica underground americana degli anni '90, e' influenzato in gioventu' sia dal blues rurale di Leadbelly e Mississippi John Hurt che dal noise e dallo hardcore; dopo alcuni anni trascorsi a New York, nel 1991 torna a Los Angeles, sua citta' natale, e registra un 7'' in 500 copie, ''Loser'', che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli USA. Reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo nuovo lp e' un avvenimento internazionale, grazie ad un caleidoscopio sonoro in cui si intrecciano folk, noise, hip hop, psychedelia, tropicalia e pop..
Beck
Mutations (+7")
Lp [edizione] originale stereo usa 1998 bong load
[vinile] Excellent [copertina] Good indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Good indie 90
prima sempre piu' rara stampa americana, pressata in edizione limitata in vinile da 180 grammi, copertina con diverse piegature negli angoli inferiori, con barcode 708474003915 (poi cambiato), label custom grigia e nera con immagini di volto sullo sfondo e scritte bianche, anno 1998 lungo il bordo in basso, catalogo BL39, copia completa dell'inserto formato 7'' apribile in sei, con artwork e testi, e del singolo 7'' originariamente allegato (contenente i brani ''Diamond bollocks'' e ''Runners dial zero'', altrimenti inediti; label nera con scritte bianche con foro centrale piccolo). Pubblicato nel novembre del 1998 dalla Geffen nel Regno Unito, dove giunse al 24esimo posto in classifica, e dalla Bong Load negli USA, dove arrivo' alla 13esima posizione, il sesto album (includendo la prima pubblicazione in cassetta ''Golden feelings''), successivo al capolavoro ''Odelay'' (1996) e precedente ''Midnite vultures'' (1999). Registrato lungo un periodo di quattro anni, inizialmente non doveva essere un vero e proprio album per la Geffen, ma una sorta di parentesi sulla scia di ''One foot on the grave'' (uscito nel 1994 su K). Prodotto da Nigel Godrich (produttore dei Radiohead di ''Ok computer''), il disco e' composto per,lo,piu' da bellissime ballate folk-psichedeliche e da un'escursione nella bossanova (il singolo ''Tropicalia'', dedicato al rivoluzionario movimento musicale brasiliano degli anni '60). Acclamato dalla critica come il precedente lp, ''Mutations'' e' un lavoro tuttavia molto diverso da ''Odelay'', piu' introspettivo ed autunnale, meno esuberante, ma non meno affascinante. Uno tra i piu' importanti fenomeni della musica underground americana dell'ultimo decennio del XX secolo, Beck inizia nel piu' classico dei modi, suonando cioe' standards delta blues, nel 1991 torna a Los Angeles, sua citta' natale, registra un 7'' in 500 copie, ''Loser'', che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli States, reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo lp e' un avvenimento internazionale, veri imprevedibili caleidoscopici, insiemi di brani che spaziano tra folk, noise, hip hop, psichedelia.
Beck
Mutations (+7")
lp [edizione] nuovo stereo eu 1998 geffen
indie 90
indie 90
Ristampa ufficiale del 2018, contiene 7" con due brani (come la versione originale), vinile pesante. Il sesto album (comprendendo la prima uscita in cassetta ed escludendo la raccolta soulmature...). registrato in un periodo di quattro anni, inizialmente non doveva essere un vero e proprio album per Geffen ma una specie di parentesi sulla scia di One foot on the grave (uscito su k records). Prodotto da Nigel Godrich (produttore dei radiohead di ok computer) il disco e' composto perlopiu' da bellissime ballate folk-psichedeliche e da un'escursione nella bossanova (il singolo tropicalia, dedicato al movimento di musicisti brasiliani della fine anni 60). Beck e' sicuramente uno tra i piu' importanti fenomeni della musica underground americana del decennio,inizia nel piu' classico dei modi,suonando cioe' classici del delta blues,nel 1991 torna a los angeles,sua citta'natale ,registra un 7'' in 500 copie,''loser'',che diviene l'inno della generazione x,con enorme successo in tutti gli states,reclutato dalla geffen,da qui' in poi ogni suo lp e' un avvenimento internazionale,veri imprevedibili caleidoscopici insiemi di brani che spaziano tra folk,noise,hip hop,psychedelia....
Beck
Odelay
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1996 geffen
indie 90
indie 90
ristampa pressocche' identica alla prima rara tiratura, inserto, vinile 180 gr, etichette custom. Lp, pubblicato nel 96 dalla Bangload records, prima di "Mutations" e dopo "One foot in the grave", il quinto album, giunto alla posizione n.18 delle classifiche inglesi e al n.16 di quelle americane. Prodotto da Beck stesso con significativi contributi dei Dust Brothers e di Mario Caldato, è considerato da molti il suo capolavoro, uno dei migliori dischi del decennio; Beck raffina ulteriomente il suo eclettico stile, mescolando una moltitudine di generi musicali, dalla psichedelia alla musica orientale, dal blues all'hip pop, dall'indie all'easy listening, dentro canzoni che suonano pop e sperimentali allo stesso tempo. Beck Hansen, uno tra i più importanti esponenti della musica underground americana degli anni '90, è influenzato in gioventù sia dal blues rurale di Leadbelly e Mississippi John Hurt che dal noise e dallo hardcore; dopo alcuni anni trascorsi a New York, nel 1991 torna a Los Angeles, sua città natale, dove registra un 7" in 500 copie, "Loser", che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli USA. Reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo nuovo Lp, è un avvenimento internazionale, grazie ad un caleidoscopio sonoro in cui si intrecciano folk, noise, hip hop, psychedelia, tropicalia e pop.
Beck
Radio sessions 1994
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1994 wax radio
indie 90
indie 90
edizione limitata a 500 copie, pubblicato nel 2019, contiene registrazioni del concerto tenuto ad Olympia (WA) il 26 gennaio 1994 per radio locali. Contiene i brani 'Totally Confused', 'Your Love Is Weird', 'Johnny Depp', 'Mattress', 'Painted Eyelids', 'Beck Will Die', 'it's all in your mind', 'my own best enemy'.
Beck
Sea change
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2002 geffen
indie 90
indie 90
Ristampa in doppio vinile 180 grammi, copertina apribile, etichette custom. Il settimo album, in ordine di uscita, pubblicato nel Settembre del 2002, dopo "midnite vultures" e prima di "guero". Orientato verso sonorita' folk, prodotto dallo stesso produttore di "mutations", Nigel Godrich (Radiohead), con un suono disteso e avvolgente e uno stile cantautoriale piuttosto classico, distante dalle sonorita' sgargianti di "midnite vultures", il disco si presenta come un ciclo melanconico di canzoni dalle fascinose melodie, basate sulle chitarre acustiche sostenute da arrangiamenti di archi, in cui predominano influssi country e cantautorali primi anni '70. In qualche modo una rottura con quanto aveva prodotto Beck fino a quel momento. Uno tra i piu' importanti fenomeni della musica underground americana del decennio, inizia nel piu' classico dei modi, suonando cioe' standards delta blues, nel 1991 torna a los angeles, sua citta' natale, registra un 7'' in 500 copie, ''loser'', che diviene l'inno della generazione x, con enorme successo in tutti gli States, reclutato dalla Geffen, da qui in poi ogni suo lp e' un avvenimento internazionale, veri imprevedibili caleidoscopici, insiemi di brani che spaziano tra folk, noise, hip hop, psychedelia.
Beck
Uneventful days (rsd 2020)
7" [edizione] nuovo stereo eu 2020 capitol
indie 90
indie 90
edizione limitata uscita in occasione del RECORD STORE DAY 2020, contiene due brani: No Distraction (KruangbinRemix) e Uneventful Days (St. Vincent Remix).
Beck jeff
Blow by blow (orange vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 sony / epic / legacy
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa ufficiale in vinile arancione, copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel marzo del 1975 dopo ''Jeff Beck group'' e prima di ''Wired'', giunto al quarto posto delle classifiche americane, non entrato in quelle inglesi, fu prodotto da george martin, ed inciso con richard bailey, phil chenn, max middleton, considerato una pietra miliare nel campo della fusion e dl jazz rock, e' un album completamente strumentale, fu definito dai recensori inglesi come un ''all time peak'' , e '' one of rock's greatest instrumental works'', lavoro che apre nuove frontiere alla musica di fusione ed in cui beck dimostra che il suo immane talento chitarristico puo' essere indirizzato verso traguardi importanti se, come in questo caso, messo nelle mani di veri professionisti come sir george martin in persona. il disco e' infarcito di brani che la critica defini' indimenticabili, ricordiamo tra gli altri, ''Cause we've ended as lovers'' ''Freeway jam''.
Beck jeff
Flash
Lp [edizione] originale stereo hol 1985 epic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
prima stampa europea, pressata in Olanda, copertina senza barcode, completa di adesivo di presentazione sul fronte, etichetta Epic blu (presto ristampato con etichetta grigia), catalogo EPC26112. Pubblicato in Uk nel luglio del 1985 dopo ''There and back'' e prima di ''Guitar shop'', giunto l numero 83 delle classifiche Uk ed al numero 39 di quelle Usa. Il quinto album solista. Pubblicato dopo oltre oltre 5 anni dal predecessore , fu registrato negli states con carmine appice, arthur baker, jan hammer e nile rogers che compone buona parte dei brani, contiene la cover di "People Get Ready'' cantata dal vecchio compagno d' avventura Rod Stewart, prodotto da Nile Rodgers ed Arthur Baker, Flash e' generalmnte considerato come il piu' riuscito tentativo di Jeff Beck nel filone rock blues pop dopo le tentazioni del ciclo jazz fusion degli anni '70.
Beck jeff
Wired (blueberry vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1976 sony / epic / legacy
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020, in vinile color mirtillo ("blueberry"), copertina pressoche' identica alla prima tiratura uscita su Epic. Pubblicato in Uk nel luglio del 1976 dopo ''Blow by blow'' e prima di ''Live with Jan Hammer Group'', giunto al numero 38 delle classifiche Uk ed al numero 16 di quelle Usa dove usci' nel giugno dello stesso anno. Il secondo album a proprio nome ed il settimo della carriera solista. Lavoro assai vicino al jazz rock, fu coprodotto da George Martin, e registrato con Jan Hammer e Narada Michael Walden, che compone gran parte dei brani. Contiene una cover di "Goodbye pork pie hat", di Charlie Mingus che diverra' uno dei suoi brani favoriti nei live shows.
Beck, bogert, appice
beck, bogert, appice (180 gr.)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2023, in vinile 180 grammi per audiofli, copertina pressoche' identica a quella della originaria tiratura, sebbene non piu' textured in rilievo. Pubblicato in Usa nel marzo del 1973 dopo ''Jeff Beck Group" e prima di ''Blow by blow'' (giusto per avere dei riferimenti nella discografia di Jeff Beck), giunto al numero 28 delle charts americane ed al numero 12 di quelle inglesi, dove usci' nel mese di aprile. Il primo dei due albums (il secondo e' un live uscito all'epoca soltanto in Giappone). L' ex-Yardbirds e i due Vanilla Fudge avevano gia' pianificato di suonare insieme nel '69, ma un brutto incidente d' auto capitato a Beck fece saltare il progetto. Dopo i dischi a nome Jeff Beck Group da un lato e quelli dei Cactus dall' altro, finalmente, con grande successo, i tre si misero insieme pubblicando un disco in studio ed un doppio live solo giapponese. Le rispettive carriere, peraltro sempre seguitissime dal pubblico, proseguirono poi separatamente, senza grossi risultati artistici (Appice partecipo' piu' tardi anche ai disastrosi K.G.B.).
Beck, bogert, appice
beck, bogert, appice live in japan 1973 + live in london 1974 (4lp box)
LPBOX [edizione] nuovo stereo eu 1973 atco / rhino
rock 60-70
rock 60-70
Box di quattro lps, realizzato nel 2023, copertina in cartone rigido, con adesivo di presentazione sul cellophane; contiene due doppi albums, con relative copertine, un libro di 40 pagine con copertina rigida, ricco di note e foto, la replica di un raro tour book, ed un poster gigante. Il primo doppio album e' la ristampa, pressoche' identica alla originaria tiratura, del doppio "Beck, Bogert & Appice Live" uscito solo in Giappone nel 1973 (la copertina e' quella apribile della prima versione del disco), e registrato dal vivo tra il 18 ed il 19 maggio 1973 alla Koseinenkin Hall di Osaka, Giappone; il secondo e' pubblicato qui per la prima volta, e contiene registrazioni effettuate sempre dal vivo il 26 gennaio del 1974 al Rainbow Theatre di Londra, poco prima dello scioglimento del grupo, ed include vari brani che il gruppo avrebbe inteso registrare in studio per un secondo album mai pubblicato, tracce come "Satisfied", "Jizz Wizz" e "Solid Lifter". Queste le note al doppio "giapponese": Pubblicato solo in Giappone nell' ottobre 1973 dopo ''Beck Bogert and Appice", il secondo ed ultimo album, e l' unico live del supergruppo, noto anche come "Live in Japan". Registrato tra il 18 ed il 19 maggio 1973 alla Koseinenkin Hall, Osaka. Prevedibilmente, il trio esprime al meglio propio nella dimensione live il suo solido hard rock, con arrangiamenti all' osso e rimembranze Cream, in brani tiratissimi e spesso molto dilatati. Tra i brani del disco, brani gia' nel repertorio del Jeff Beck Group come "Plynth", "Going Down," e "Morning Dew", e "Jeff's Boogie" che Beck suonava ancora prima, con gli Yardbirds. Ecco la lista completa dei brani: "Superstition" / "Lose Myself With You" / "Jeff's Boogie" / "Going Down" / "Boogie" / "Morning Dew" / "Sweet Sweet Surrender" / "Livin' Alone" / "I'm So Proud" / "Lady" / "Black Cat Moan" / "Why Should I Care" / "Plynth/Shotgun (Medley)". L' ex-Yardbirds e i due Vanilla Fudge avevano gia' pianificato di suonare insieme nel '69, ma un brutto incidente d' auto capitato a Beck fece saltare il progetto. Dopo i dischi a nome Jeff Beck Group da un lato e quelli dei Cactus dall' altro, finalmente, con grande successo, i tre si misero insieme pubblicando un disco in studio ed un doppio live solo giapponese. Le rispettive carriere, peraltro sempre seguitissime dal pubblico, proseguirono poi separatamente, senza grossi risultati artistici (Appice partecipo' piu' tardi anche ai disastrosi K.G.B.).
Beckett harry
Still happy
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 my only pleasure
jazz
jazz
Edizione limitata a 500 copie, label custom rossa con scritte di diverso colore su di una facciata, fotografica con particolari dello artwork di copertina e logo My Only Pleasure giallo sull'altra facciata, catalogo MOD001. Pubblicato nel maggio del 2016 dalla My Only Pleasure, questo album contiene una sessione radiofonica effettuata nel 1974 e trasmessa radiofonicamente dalla BBC Radio 2 l'11 agosto di quell'anno, ma mai pubblicata su alcun supporto fonografico finora. Beckett (tromba, flicorno) era accompagnato in questa sessione da Alan Wakeman (sax soprano, sax tenore), Don Weller (sax tenore), Brian Miller (piano elettrico), Paul Hart (basso elettrico), John Webb (batteria) e Robin Jones (percussioni). Insieme dettero luogo ad una torrida sessione nella quale confluivano, nello spirito di fusione fra generi musicali molto vivo negli anni '70, jazz, musica caraibica, rock e funk; la giocosa title track non e' mai apparsa finora in alcun disco di Beckett. I tre lunghi brani ''Bracelets of sound'', ''Still happy'', ''No time for hello'', che compongono la scaletta, furono tutti scritti da Beckett, ed il primo ed il terzo sarebbero poi comparsi in forma molto diversa sul suo album ''Joy unlimited'' del 1975. I quattordici minuti di ''Bracelets of sound'' si muovono su di una ritmica ipnoticamente funk, a cui le percussioni di Jones danno ulteriore colore, mentre gli ottoni esprimono ottimi assoli; un ottimo esempio di fusion, non lontana nello spirito al Davis elettrico piu' funk e rilassato, o al classico jazz rock inglese degli anni '70. Una bella riscoperta! Originario delle Barbados, il trombettista Harry Beckett (1935-2010) visse gran parte della sua vita in Inghilterra, dove si era stabilito nel 1954; divenne in cinquant'anni di carriera uno dei piu' importanti jazzisti del Regno Unito, suonando negli anni '60 e '70 con protagonisti del jazz britannico quali John Surman, Mike Westbrook, Stan Tracey e Graham Collier, ma collaborando anche con musicisti e produttori di generi diversi che andavano dal rock degli anni '60 / '70 al dub, al reggae ed alla new wave: fra essi, citiamo Jack Bruce, Robert Wyatt, Manfred Mann, Working Week, David Sylvian, Jah Wobble ed Adrian Sherwood. Si fece apprezzare anche sulla scena internazionale e suono' con Charles Mingus nel film ''All night long''.
Beckford keeling
Combination (misprint + bonus track)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1978 studio 16 / 12 star
reggae
reggae
Copertina senza codice a barre, etichetta della seconda facciata che indica erroneamente il brano "Do it twice" come "Storm & lightning". Ristampa del 2023 ad opera della Studio 16 / 12 Star, pressoché identica alla prima tiratura inglese (che ha copertina diversa da quella USA), ma con l'aggiunta di una bonus track, "Let your love (come tumbling down on me)" (posta alla fine della seconda facciata), e con il brano "Roman soldiers" presente in una versione "disco mix" significativamente più lunga di quella presente sulla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1978 dalla Sensation nel Regno Unito e dalla 12 Star negli USA, il primo album, precedente "Stay tuned" (1988). Prodotto da Beckford stesso, "Combination", che prende il titolo da uno dei suoi primi e più amati singoli (qui riproposto in scaletta in una nuova versione), è un album al punto di incontro fra diversi stili, dove confluiscono elementi roots, dub e fors'anche lovers rock, cantato da una voce gentile e dal timbro acuto, capace di esprimere toni sia spirituali che romantici. Cantante e produttore reggae giamaicano nato a Kingston nel 1954, nipote del pianista Theophilus Beckford, Keeling Beckford comincia giovanissimo a pubblicare singoli come solista nel 1968/69, fra cui la classica "Combination", per etichette come la Deltone e la Hit di Alvin Ranglin, e poi per tutto il corso degli anni '70; nel 1977 avvia anche l'attività di produttore, e nel 1980 fonda la 12 Star Records, basata in Nord America e promotrice di musica reggae e hip hop. Pochi gli album a suo nome, cominciando con "Combination" del 1978, seguito da "Stay tuned" del 1988 e da "Try me" del 2019.
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