Hai cercato: Baker chet --- Titoli trovati: : 14
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Baker chet
Angel eyes (chet baker with fifty italian strings) + 1 track, colored
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 waxtime in color
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi di colore rosso, copertina pressoché identica sul fronte alla rarissima e ricercata prima tiratura italiana su Celson, con note e foto supplementari sul retro, e con una bonus track (''My funny valentine'', tratta dalle stesse sessioni dell'album). Leggendario album che fu pubblicato all'inizio degli anni '60 dalla italiana Celson con il titolo di ''Angel eyes'' e dalla americana Jazzland con copertina diversa e con il titolo di ''Chet Baker with fifty italian strings'', questo lp fu inciso a Milano il 28 e 28 settembre ed il 5 ottobre del 1959, da Chet Baker (tromba, voce), Mario Pezzotta (trombone), Glauco Masetti (sax alto), Gianni Basso (sax tenore), Fausto Papetti (sax baritono), Giulio Libano (pianoforte, celeste), Franco Cerri (contrabbasso), Gene Voctory (batteria) e con un'orchestra d'archi arrangiata e diretta da Len Mercer. Un lavoro che evidenzia lo splendido canto di Baker, la cui voce si sente in cinque dei dieci brani, oltre alla sua tromba, nel contesto di romantiche e lente ballate orchestrali che non rientrano nel puro jazz ma che lo ibridano con il pop orchestrale. Questa la scaletta: ''I should care'', ''Violets for your furs'', ''The song is you'', ''When I fall in love'', ''Goodbye'', ''Autumn in new york'', ''Angel eyes'', ''Street of dreams'', ''Forgetful'', ''Deep in a dream''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
As time goes by - love songs (ltd. red)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1986 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a 1500 copie, numerate sul retro copertina, in doppio vinile rosso pesante 180 grammi, copertina "textured" fronte retro. Ristampa del 2023 ad opera della Music On Vinyl, con copertina non più apribile, dell'assai raro e ricercato album "As time goes by (love songs)", originariamente pubblicato nel 1990 dalla Timeless. Inciso presso lo Studio 44 di Monster, Olanda, il 17 e 18 dicembre del 1986, da Chet Baker (voce, tromba), Harold Danko (pianoforte), Jon Burr (contrabbasso) e Ben Riley (batteria), questo è un album basato su romantiche ballate in cui, accompagnato da strumentisti di alto livello, Chet Baker si esprime soprattutto con la voce, attraverso una scaletta di brani da lui già incisi in passato, qui riletti con una voce molto vissuta, dalla malinconia struggente ma molto misurata, quasi celata, con eleganza e con un approccio mai sopra le righe, tipicamente rilassato e lento; la sua tromba poi, è espressiva ed emotivamente carica. Questa la scaletta: "You And The Night And The Music", "As Time Goes By", "My Melancholy Baby", "I'm A Fool To Want You", "When She Smiles", "Sea Breeze", "You Have Been Here All Along", "Angel Eyes", "You'd Be So Nice To Come Home To", "Round Midnight". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 jazz wax
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema "direct metal mastering", copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura del 1959. Originariamente pubblicato dalla Riverside negli USA, inciso a New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1958 ed 19 gennaio del 1959, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Herbie Mann (flauto), Pepper Adams (sax baritono), Bill Evans (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria, sostituito da Connie Kay il 30 dicembre). Accompagnato da una formazione di prim'ordine, Baker e' qui agli ultimi scampoli dell'epoca d'oro dello West Coast jazz, all'opera con un set prevalentemente composto da lente ballate in cui spicca il suo lirismo, ora leggero e soave, ora malinconico e blues. Questa la scaletta: ''Alone together'', ''How high the moon'', ''It never entered my mind'', '''Tis Autumn'', ''If you could see me now'', ''September song'', ''You'd be so nice to come home to'', ''Time on my hands'', ''You and the night and the music'', ''Early morning mood''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet baker and crew (yellow vinyl + 1 track bonus)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata, vinile giallo pesante 180 grammi, ristampa con copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura, con foto e note supplementari sul retro e una traccia a ggiunta per l' occasione, "Line for Lyons", registrata nelle stesse sessions. Originariamente pubblicato dalla Pacific Jazz nel 1956 negli USA, registrato dal vivo al Forum Teathre di Losa Angeles il 31 luglio del 1956, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Phil Urso (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso), Peter Littman (batteria) e Bill Loughbrough (timpani). Questo apprezzato lavoro di jazz westcoastiano appartiene ad un periodo artisticamente felice per Baker, che in quei giorni del luglio 1956 realizzo' anche altri album, fra cui ''Chet Baker sings'' e ''The route''; un jazz solare e soave, ma anche sensuale e carico di blues si manifesta nei solchi di questo lp. Questa la scaletta: ''To Mickey's memory'', ''Slightly above moderate'', ''Halema'', ''Revelation'', ''Something for Liza'', ''Lucius lu'', ''Worrying the life out of me'', ''Medium rock''; bonus tracks: ''To Mickey's memory (versione alternativa)'', ''Jumpin' off a clef'' ''Chippyin''', ''Pawnee junction'', ''Music to dance by'', ''Line for lyons''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet is back
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1962 music on vinyl
jazz
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina lucida a busta senza codice a barre, inserto con note e foto in bianco e nero formato lp. Ristampa su Music on Vinyl dell'album originariamente pubblicato in Italia dalla RCA. Inciso a Roma il 5 gennaio del 1962 da un sestetto composto da Chet Baker (tromba), Bobby Jaspar (sax tenore, flauto), Amadeo Tommasi (pianoforte), Rene Thomas (chitarra), Benoit Quesrin (contrabbasso) e Daniel Humair (batteria), questo lavoro apprezzato per quanto forse non fra i piu' noti nella discografia di Baker, lo vede all'opera con un ensemble di jazzisti europei, fra cui lo stimato sassofonista Bobby Jaspar, cimentarsi con un jazz fa cool e bop, in cui si alternano struggenti e notturne ballate con pezzi piu' agili e leggeri nell'atmosfera. Questa la scaletta: ''Well you needn't'', ''These foolish things'', ''Barbados'', ''Star eyes'', ''Over the rainbow'', ''Pent up house'', ''Ballata in forma di blues'', ''Blues in the closet''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
I get chet (ltd. 180 gr. red vinyl + bonus track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1955 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi di colore rosso. Ristampa del 2022 ad opera della Waxtime In Color, pressoché identica alla rarissima prima tiratura inglese ma con una bonus track, "Cheryl", posta alla fine della seconda facciata. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Barclay in Francia con il titolo di "Chet Baker and his quintet with bobby jaspar", e quindi nel 1957 dalla Felsted nel Regno Unito con copertina diversa e con il titolo cambiato in "I get Chet", questo album fu inciso allo Studio Pathe-Maggelan di Parigi, in quattro sessioni e con quattro diverse formazioni, il 25 ottobre, il 28 novembre ed il 26 dicembre del 1955, ed il 10 febbraio del 1956: presero parte alle incisioni, oltre a Chet Baker (tromba), Benny Vasseur (trombone), Jean Aldegon (sax alto), Rene Urtreger (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso), Nils-Bertil Dahlander (batteria), Raymond Fol (pianoforte), Benoit Quersin (contrabbasso), Jean-Louis Viale (batteria), Bobby Jaspar (sax tenore), Jean-Louis Chautemps (sax tenore), Francy Boland (pianoforte), Eddie De Haas (contrabbasso) e Charles Saudrais (batteria). La presenza di così diverse formazioni e la distanza delle sessioni l'una dall'altra sono con ogni probabilità dovute al tour europeo di Baker condotto fra il 1955 ed il 1956, lasciando pensare che il disco sia stato inciso durante le pause dell'attività live del trombettista il quale, in ogni caso, diffonde fra ascoltatori e musicisti europei il verbo del jazz westcoastiano che lo aveva reso famoso ed apprezzato. Questa la scaletta: "How About You", "Once in a While", "Cheketah", "Alone Together", "Chet", "Dinah", "Tasty Pudding", "Anticipated Blues", "V Line", "Exitus ". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
it could happen to you (+ 2 tracks, colored vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi COLORATO, rimasterizzata con sistema Direct Metal Mastering, ed arricchita della presenza di due tracce aggiunte ("You Make Me Feel So Young" e "While My Lady Sleeps", tratte dalle stesse sessions dell' album), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura, del primo lp per la Riverside del grande trombettista e cantante Chet Baker. Il disco, registrato nell'agosto del '58 a New York, contiene 10 canzoni, (tutti classici "standards"), interpretate alla tromba ed alla voce dallo stesso Baker, accompagnato da Kenny Drew al piano, George Morrow o Sam Jones al basso, Philly Joe Jones o Danny Richmond alla batteria. Tutte le presenti interpretazioni di Baker si rifanno in maniera evidente ad una concezione che prevede un approccio di tipo swing e romantico. Senza dubbio una delle migliori performance di Baker alla voce. Questa la lista dei brani: "Do it the hard way", "I'm old fashioned", "You're driving me crazy", "It Could happen to you", My Heart Stood still", "The more i see you", "Everything Happens to me", "Dancing on the ceiling", "How long has this been going on", "Old Devil moon". Una delle leggende del jazz. Leggendario il suo storico quartetto con Gerry Mulligan, con il suo tipico stile "cool". Memorabili le sue sonorita' intense ed avvolgenti. Famoso per la sua vita da poeta maledetto, da "James Dean del Jazz", e per il suo volto disfatto dalle rughe di una vita sofferta e caratterizzata dalla tossicodipendenza e da una rovinosa corsa verso il disastro. "La musica era la grande protagonista. Suonavamo sempre, in ogni momento della giornata. Quando si metteva al volante della sua automobile, Chet parlava per ore, era uno zingaro, forse uno degli ultimi romantici on the road...". Nato il 23 dicembre 1929 in Oklahoma, si trasferisce non ancora tredicenne nella California meridionale, dove inizia a studiare la tromba. Non ancora ventenne irrompe nel mondo del jazz affiancando Charlie Parker nelle performances al celebre "Billy Berg's". Mentre continua a lavorare con Parker studia al "El Camino College" di Los Angeles; in questo periodo viene decisamente influenzato dal nascente cool jazz ispirato dal manifesto programmatico di Miles Davis "Birth of the Cool". Proprio dalla sintesi e dalla elaborazione sonora degli imput forniti da "Birth of the Cool" si sviluppa cosi' quello che viene definito "West Coast Jazz" e che vede al tempo protagonista proprio il quartetto di Baker e Mulligan, una formazione che propone come una sorta di ritorno alla pura melodia e che si caratterizza per i suoi suoni rarefatti e imponderabili, legati decisamente alla cantabilita' del jazz degli anni '30. Brano simbolo di quegli anni e' senza dubbio la splendida "My Funny Valentine". Proprio in questo periodo Baker inizia a coltivare ogni sorta di eccesso ed ad assumere ogni tipo di droga. Finisce, insieme a Mulligan, in galera. Scioglie il sodalizio con Mulligan e forma un suo nuovo quartetto con Dick Twardzik (che muore di overdose nel '55). Diviene un personaggio di culto, scandaloso per la morale comune ma che, al tempo stesso, viene corteggiato per concerti, incisioni e sessions in giro per il mondo, soprattutto in Europa ed in Italia, che diventa in pratica la sua patria adottiva. Qui suona nei night club e Fulvio Bernardini lo vuole per un periodo alla Bussola di Viareggio. Sempre in Italia accompagna Caterina Valente e, trovato in stato di semincoscienza con la siringa ancora nel braccio, sconta sedici mesi di carcere. Al culmine del successo italiano, diviene ospite fisso del milanese "Capolinea" ed incide il celebre "Chet Is Back". A meta' anni '60 rientra negli Stati Uniti, dove finisce in galera. Esce nel '68 e viene subito selvaggiamente picchiato da alcuni spacciatori. Perde cosi' tutti i denti. La sua carriera sembra finita. Alla fine del '69 viene nuovamente arrestato per fatti di droga. Nel '73, grazie anche all'aiuto di Dizzy Gillespie, Baker, con una dentiera nuova, torna a suonare la tromba. Nel corso di tutti gli anni '70 torna ad incidere, si cimenta in una lunga serie di concerti alla guida di piccoli gruppi formati dagli amici di sempre, riscuotendo un successo tanto commerciale quanto di critica. Negli ultimi anni di vita incide con il pianista Paul Bley ("Diane"), dal vivo a Tokio ("Four"), a Roma una serie di "work in progress - "Silence" (con Charlie Haden, Billy Higgins, e numerosi musicisti italiani), "Little Girl" (con lo Space Jazz Trio), e il controverso ma interessante "Chet on Poetry", che lo vede impegnato anche nella veste di cantante e narratore di poesie. Muore, in un tragico e misterioso volo dalla finestra di un anonimo albergo di Amsterdam, un venerdi' di maggio del 1988. La migliore testimonianza su Baker rimane quella del film "Let's Get Lost" di Bruce Weber: Resta impresso nella memoria il suo saluto gentile che chiude il film in una atmosfera surreale, mentre canta "Arrivederci" con Celentano e Mina e quel corpo sfracellato sull'asfalto senza un perche' - o forse con troppi perche'.
Baker chet
Live in rosenheim (ltd. numbered 180 gr. white vinyl + bonus track)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1988 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a 1500 copie numerate sul retro copertina in basso, vinile doppio da 180 grammi di colore bianco, copertina "textured" fronte retro. Ristampa del 2023 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla prima tiratura ma con una lunga bonus track ("Arborway", posta sulla quarta facciata) e con i brani disposti su due vinili invece che su di un solo disco. Originariamente pubblicato nel 1989 dalla Timeless in Olanda, questo album contiene registrazioni dell'ultima performance dal vivo con un quartetto da parte di Chet Baker; conosciuto anche come "Chet Baker's last recording as a quartet", fu registrato il 17 aprile del 1988 al festival jazz di Rosenheim, Germania. Baker (voce, tromba), era accompagnato da Marc Abrams (contrabbasso), Nicola Stilo (chitarra, flauto) e Luca Flores (pianoforte). Chet sarebbe morto tragicamente nemmeno un mese dopo questo concerto, in cui lo troviamo ispirato e capace di esprimere un delicatissimo e dolente lirismo in un set di ballate dal sapore dolceamaro e dai toni notturni, in particolare con la voce, stanca forse, ma piena di emozione. Delizioso il contributo al flauto di Nicola Stilo, elegante, poetico e composto quello al pianoforte di Flores. Questa la scaletta: "Funk In Deep Freeze", "I'm A Fool To Want You", "Portrait In Black And White", "In A Sentimental Mood", "If I Should Lose You". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Live in rosenheim (ltd. numbered 180 gr. white vinyl + bonus track)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1988 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a 1500 copie numerate sul retro copertina in basso, vinile doppio da 180 grammi di colore bianco, copertina "textured" fronte retro. Ristampa del 2023 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla prima tiratura ma con una lunga bonus track ("Arborway", posta sulla quarta facciata) e con i brani disposti su due vinili invece che su di un solo disco. Originariamente pubblicato nel 1989 dalla Timeless in Olanda, questo album contiene registrazioni dell'ultima performance dal vivo con un quartetto da parte di Chet Baker; conosciuto anche come "Chet Baker's last recording as a quartet", fu registrato il 17 aprile del 1988 al festival jazz di Rosenheim, Germania. Baker (voce, tromba), era accompagnato da Marc Abrams (contrabbasso), Nicola Stilo (chitarra, flauto) e Luca Flores (pianoforte). Chet sarebbe morto tragicamente nemmeno un mese dopo questo concerto, in cui lo troviamo ispirato e capace di esprimere un delicatissimo e dolente lirismo in un set di ballate dal sapore dolceamaro e dai toni notturni, in particolare con la voce, stanca forse, ma piena di emozione. Delizioso il contributo al flauto di Nicola Stilo, elegante, poetico e composto quello al pianoforte di Flores. Questa la scaletta: "Funk In Deep Freeze", "I'm A Fool To Want You", "Portrait In Black And White", "In A Sentimental Mood", "If I Should Lose You". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Mr. b (+ bonus tracks, ltd. translucent blue vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 music on vinyl
jazz
jazz
Ristampa del 2024, edizione limitata in vinile 180 grammi di colore blu semitrasparente, copertina pressoché identica alla prima tiratura ma con due bonus tracks ("White blues" e "Father x-mas", poste alla fine della seconda facciata). Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Timeless in Europa, uscito anche in Giappone con il titolo di "Twilight ennui", questo album fu inciso allo Studio 44 di Monster, Olanda, il 25 maggio del 1983, da Chet Baker (tromba), Ricardo del Fra (contrabbasso) e Michel Graillier (pianoforte). L'assenza di percussioni favorisce ritmi lenti e toni languidi in questo set di malinconiche e liriche ballate, alimentandone l'atmosfera autunnale e sottilmente dolente, espressa soprattutto dalla tromba di Chet, ma abilmente rafforzata dai due sidemen. Questa la scaletta: "Dolphin Dance", "Ellen And David", "Strollin'", "In Your Own Sweet Way", "Mister B", "Beatrice". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
She was too good to me
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 music on vinyl
jazz
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Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1974 dalla CTI, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 17 luglio, il 31 ottobre ed il primo novembre del 1974, con formazione composta da Chet Baker (tromba), George Marge (flauto, oboe d'amore), Hubert Laws (flauto), Romeo Penque (clarinetto, flauto), Paul Desmond (sax alto), Lewis Eley, Max Ellen, Barry Finclair, Paul Gershman, Harry Glickman, Emanuel Green, Harold Kohon, David Nadien, Herbet Sorkin (violini), Warren Lash, Jesse Levin (violoncelli), David Friedman (vibrafono), Bob James (piano elettrico), Ron Carter (contrabbasso), Steve Gadd (batteria), Jack DeJohnette (batteria) e Don Sebesky (arrangiatore, conduttore). Baker, dopo un periodo artisticamente poco effervescente durato alcuni anni, torno' a farsi notare con questo lavoro in cui il suo gruppo e' accompagnato anche da un'orchestra d'archi, che aggiungono varieta' ai brani in scaletta, due dei quali sono impreziositi dagli interventi di sax di un ottimo Desmond. . . Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet (Lightsey kirk trio with chet baker)
Everything happens to me (ltd. purple)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1983 music on vinyl / Timeless
jazz
jazz
Ristampa del 2024, in vinile 180 grammi per audiofili, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE PORPORA, copertina esclusiva. Pubblicato nel 1984 dalla Timeless in Olanda, inciso allo Studio 44 di Monster, Olanda, il 14 marzo del 1983, da Kirk Lightsey (pianoforte), David Eubanks (contrabbasso), Eddie Gladden (batteria) e Chet Baker (tromba, voce). Lightsey e Baker avevano gia' lavorato insieme negli anni '60, quando il pianista aveva suonato in alcuni album del trombettista, qui e' invece quest'ultimo ad accompagnare il primo, con la sua tromba e la sua ancor splendida voce, che colpisce profondamente nella lunga ''Everything happens to me'', lirica, notturna e sottilmente malinconica, in armonia con le calde ed eleganti melodie pianistiche. Questa la scaletta: ''Ray's ideas'', ''Everything happens to me'', ''Girl with the purple eyes'', ''Speak no evil'', ''Inner urge'', ''Fee-fi-fo-fum''. Nato nel 1937 a Detroit, Kirk Lightsey e' un raffinato pianista a suo agio sia con il post bop che con interpretazioni di classici standards. Nella seconda meta' degli anni '50 fece esperienza professionale sia suonando con ensemble jazz che con artisti r'n'b, lavorando anche come musicista di studio per la Motown. Intorno a meta' anni '60 Lightsey suono' come sideman in alcuni album di Chet Baker per la Prestige, poi fu collaboratore di colleghi quali Bobby Hutcherson, Pharoah Sanders e Dexter Gordon, quindi negli anni '80 comincio' a pubblicare con costanza lavori come bandleader, proseguendo fruttuosamente la sua carriera nel corso dei decenni successivi, sia come leader che come collaboratore di altri musicisti.
Baker chet / art pepper
playboys (Pictures of heath) + 1 track - colored vinyl
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 waxtime in color
jazz
jazz
ristampa limitata in vinile 180 grammi colorato, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressocche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura uscita su Pacific Jazz nel 1957, con note supplementari e foto sul retro, e con l' inclusione di una traccia in piu' ("Little Girl", incisa il 26 luglio del 1956 da Chet Baker, Art Pepper, Richie Kumaca, Pete Jolly, Leroy Vinnegar e Stan Levey), del disco ristampato nel 1961 come "Pictures of Heath", con copertina cambiata. Registrato il 31 ottobre del 1956, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Art Pepper (sax alto), Phil Urso (sax tenore), Carl Perkins (pianoforte), Curtis Counce (contrabbasso) e Laurence Marable (batteria), questo lp fu frutto del terzo incontro in studio fra il grande trombettista Chet Baker ed il sassofonista Art Pepper, dopo gli albums "The Route" e "Chet Baker Big Band". Un west coast jazz vivace e svolazzante ma senza mai essere esplosivo, occasionalmente rallentato in alcune ballate, e' alla base di questo lavoro, composto in gran parte da interpretazioni di brani di Jimmy Heath. Questa la scaletta: ''Picture of Heath'', ''C.T.A.'', ''For minors only'', ''Tynan tyme'', ''For Miles and Miles'', ''Resonant emotions'', ''Minor-yours''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988. Considerato uno dei massimi sassofonisti della costa occidentale degli USA, il californiano Art Pepper (1925-1982) e' apprezzato fra le altre cose per aver sviluppato uno stile personale con uno strumento, il sax alto, dominato dalla figura di Charlie Parker. Pepper si fa notare negli anni '40 suonando nella big band di Benny Carter e poi in quella di Stan Kenton, con la quale vive uno dei suoi periodi migliori fra il 1947 ed il 1952. Nonostante i crescenti problemi di droga, gli anni '50 lo vedono in grande forma artistica ed i dischi incisi per la Contemporary alla fine del decennio sono molto considerati (citiamo ''Modern jazz classics'' e ''Meets the rythm section''); purtroppo il decennio successivo lo vede invischiato nella tossicodipendenza ed in lunghi periodi di detenzione, che ne interrompono per anni il lavoro in studio. Nei momenti di liberta' Pepper si esibisce comunque dal vivo, con uno stile indurito dall'influenza di Coltrane ed Ornette Coleman. Il sassofonista riesce finalmente a liberarsi dai suoi problemi personali e ritorna con successo sulle scene a meta' anni '70, fino a venire considerato uno dei massimi alto sassofonisti del jazz al momento della sua morte, avvenuta nel 1982.
Baker chet, bill evans
Alone together (chet + 1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering). Pubblicato nel 2011 dalla Waxtime, questo album e' una riedizione con titolo e copertina cambiati dell'album ''Chet'' (e con una bonus track, ''I could have danced all night'' incisa il 22 luglio del 1959 con formazione diversa), originariamente pubblicato dalla Riverside negli USA a nome del solo Chet Baker. Inciso a New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1958 ed 19 gennaio del 1959, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Herbie Mann (flauto), Pepper Adams (sax baritono), Bill Evans (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria, sostituito da Connie Kay il 30 dicembre). Accompagnato da una formazione di prim'ordine, Baker e' qui agli ultimi scampoli dell'epoca d'oro dello West Coast jazz, all'opera con un set prevalentemente composto da lente ballate in cui spicca il suo lirismo, ora leggero e soave, ora malinconico e blues. Questa la scaletta: ''Alone together'', ''How high the moon'', ''It never entered my mind'', '''Tis Autumn'', ''If you could see me now'', ''September song'', ''You'd be so nice to come home to'', ''Time on my hands'', ''You and the night and the music'', ''I could have danced all night''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
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