Hai cercato:  Andersen Eric --- Titoli trovati: : 7
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Andersen Eric 'bout changes & things
Lp [edizione] originale  mono  usa  1966  vanguard 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima rara stampa americana in mono, copia con giusto assai lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina cartonata semilucida sul fronte, che riporta sul retro i dati sia della versione mono che di quella stereo dell' album, etichetta marrone/dorata con cavaliere bianco in basso, catalogo VRS-9206, "28-4/66" inciso sul trail off dei due lati. Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 50 dischi piu' importanti del folk americano. Pubblicato in Usa nel giugno del 1966 prima di " 'Bout changes & things take 2" (che ne sara' la versione rivisitata in chiave elettrica) e dopo "Today is the highway", non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk. Il secondo album. Lavoro che lo fara' conoscere dalla critica e lo vedra' inserirsi in un ruolo prominente nella scena dei songwriters americani, e' anche l' episodio in cui per primo trovera' quell' equilibrio tra scrittura e esecuzione che lo caratterizzera' nel futuro. Contiene alcuni dei suoi brani piu' celebri in assoluto, come "Violets of Dawn", "Thirsty Boots", "Close the Door Lightly When You Go" (poi coverizzata da Fairport Convention e dai Dillards), oltre alle belle versioni di "That's Alright Mama" di Arthur Crudup e "Champion At Keepin' Them Rollin' " di Ewan MacColl. Lo stile e' ancora debitore di Dylan, ma le atmosfere sono assai piu' romantiche, sognanti e solitarie. Registrato con interventi della moglie Debbie Green alla seconda chitarra ed Harvey Brooks al basso, ad accompagnare in alcuni brani Andersen alla voce, chitarra ed armonica, in uno stile molto vicino al Folk New Yorkese gia' '' old fashioned'' per il 1966 , era gia' esploso il folk rock elettrico e la prima psichedelia si affacciava. Fu proprio per questo completamente reinciso in una nuove versione, molto piu' elettrica e riarrangiata, ma contenente le stesse esatte 12 canzoni, che uscira' come terzo album l' anno successivo con il titolo '' 'Bout Changes & Things Take Two ''. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Euro
45,00
codice 259542
scheda
Andersen Eric avalanche
lp [edizione] originale  stereo  ita  1968  Warner Bros 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
prima rara stampa italiana, copia con moderati segni di invecchiamento sul vinile, copertina laminata sul fronte, flipback su due lati sul retro, etichetta color vinaccia ed argento, catalogo WLS1748, "DR" a destra, senza marchio ne' timbro Siae (la Siae subentrera' nel 1970), data sul trail off "12/9/68". Pubblicato nell' agosto del 1968, dopo "More Hits from Tin Can Alley" e prima di "A country dream", non entrato nelle classifiche Usa, non pubblicato all' epoca in Uk, il sesto album, il primo lavoro di Andersen per la Warner Bros, dopo gli anni della Vanguard. Il cambio di etichetta non condiziono' la musica di Andersen e non lo rese piu' commerciale: "Avalanche" e' un album diverso e floreale, con momenti contrastanti, da un lato vi e' il paragone con Dylan, come in "It's Comin' o "It Won't Be Long", ma dall' altro emerge l' anima piu' country-rock e folk-rock, vicina talora a Donovan, sognante e incantata. I musicisti che suonano nell' album sono Chuck Rainey, Bruce Langhorne, J.D. Maness, Eric Gale e Lee Crabtree, che lo spingono verso territori piu' vicini al rock su "Think About It" o "So Hard to Fall". Un album perfettamente riuscito di gentile e introspettivo folk-rock. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Euro
20,00
codice 261689
scheda
Andersen Eric be true to you
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1975  arista 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima rara stampa americana, copertina apribile in cartoncino semiruvido, con largo cut promozionale in basso a sinistra, etichetta blu chiaro con una grande "A" stilizzata in alto con sotto la scritta "Arista Records", catalogo AL4033, copia pressata negli stabilimenti PRC Recording Company di Richmond, Indiana, con "Prca" inciso sul trail off dei due lati. Pubblicato in Usa nell'aprile del 1975 dopo '' Blue River'' e prima di '' Sweet Surprise'', non entrato nelle classifiche usa, non pubblicato all'epoca in Uk, il nono album. Lavoro non dissimile dal precedente, con atmosfere tra folk e rock malinconico, contiene almeno due tracce notevolissime, tra le sue migliori in assoluto, "Be True To You'' e la epica "Time Runs Like a Freight Train", oltre alla cover di "Ol' 55" di Tom Waits. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Euro
18,00
codice 261686
scheda
Andersen eric Best songs (with live and new versions)
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1972  arista 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
prima stampa italiana, completa di inner sleeve con testi, foto, angoli stondati e sagomatura sul lato di apertura, label nera con scritte azzurre lungo il bordo ed argentate al centro, logo Arista azzurro in alto, catalogo 3C 064-99465, data sul trail off 20/10/77, timbro SIAE del secondo tipo, ancora con marchio Siae che ne occupa l' intero cerchio centrale, in uso tra il '75 ed il '78/79. Pubblicata nel 1977 dalla Arista, questa raccolta copre con dieci brani i primi anni di carriera di Andersen, e contiene alcuni dei piu' importanti brani di quel periodo, su tutti la celebre ''Thirsty boots'' (originariamente incisa nel 1965), tuttavia cinque canzoni, quelle degli anni '60, sono qui presenti in versioni registrate successivamente (alcune dal vivo); degli altri brani, due sono tratti dal capolavoro ''Blue river'' del 1972, e tre da ''Be true to you'' del 1975. Questa la scaletta: ''Is it really love at all'' (dall'album ''Blue river'', 1972), ''I shall go unbounded'' (Live at the Other End, New York), ''Violets of dawn'' (Live at the Other End, New York), ''Be true to you'' (dall'album ''Be true to you'', 1975), ''Hey babe have you been cheatin''' (versione reincisa), ''Thirsty boots'' (Live at the Other End, New York), ''Moonchild river song'' (dall'album ''Be true to you'', 1975), ''Blue river'' (dall'album ''Blue river'', 1972), ''Close the door lightly'' (versione reincisa), ''Time run like a freght train'' (dall'album ''Be true to you'', 1975). Nato nel 1943 a Pittsburgh, Eric Andersen si fece conoscere suonando nel Greenwich Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton, che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock; la sua musa compositiva propiziava temi romantici e filosofici piuttosto che quelli sociali e politici, anche se va notato che uno dei suoi brani piu' famosi, ''Thirsty boots'', e' ispirato dai ''freedom riders'' che lottavano per i diritti civili negli anni '60 (fu poi coverizzato da Judy Collins e da Bob Dylan, fra gli altri). I suoi primi album uscirono a meta' anni '60 su Vanguard. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due album con la Woodstock Mountain Revue, ma la sua carriera musicale e' proseguita nel corso dei decenni successivi ed ancora nel primo scorso del XXI secolo.
Euro
18,00
codice 330557
scheda
Andersen Eric Blue River
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1972  columbia 
  [vinile]  excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Ristampa americana degli anni '80, copertina (con lievi segni di invecchiamento) con scritte in nero e non piu' in azzurro, etichetta rossa con scritto Columbia 6 volte lungo la circonferenza, catalogo 31062, con prefisso "PC" sull' etichetta e sulla costola della copertina. Pubblicato in Usa nel luglio del 1972, prima di ''Be true to you'' e dopo ''Eric Andersen'', giunto al 169esimo posto delle classifiche americane, e non entrato in classifica in Uk, dove usci' nel febbraio del 1973, l' ottavo album. Troppo discontinuo e oscuro per ottenere il successo, almeno di vendite, ma considerato dalla critica come l' archetipo musicale e formale del solitario songwriter introverso e romantico, figura che poi vedra' il riconoscimento ''ufficiale'' con l' ascesa di James Taylor e Jackson Browne, Eric Andersen riesce qui a sintetizzare un vero e riconosciuto capolavoro. "Blue River" fu registrato a Nashville nel 1972, con il produttore Norbert Putnam, che con arrangiamenti elettrici, orchestarli ma soprattutto basandosi sulla eccezionale sensibilita' della chitarra del piano e della voce di Andersen stesso, riesce, senza fare nulla di speciale, ma come avviene in certe foto, ''cogliendo l'attimo perfetto e fuggente'', a dare un perfetto equilibrio alla musica del cantautore. "Blue River" e' certo uno dei massimi lavori tra quelli che cantano la malinconia e le difficolta' di chi non riesce a ben vivere in un mondo che sente lontano ed a lui poco affine, e contiene molti brani passati alla storia della canzone di autore americana, come "Is It Really Love at All", ''Blue River'' con Joni Mitchell ospite alla voce e ''Florentine'', solo per citarne alcune; tra i brani anche una bella cover di "More Often Than Not" di David Wiffen, con David Bromberg al dobro. "Blue River" rimane il capolavoro di Eric Andersen ed uno dei classici di sempre nel genere.
Euro
16,00
codice 262359
scheda
Andersen eric Midnight son
Lp [edizione] originale  stereo  hol  1980  cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good rock 60-70
prima stampa europea di pressaggio olandese ma destinata al mercato scandinavo (presente il logo NCB sulla label), copertina (con diversi segni di invecchiamento) senza barcode, inner sleeve con testi e foto, label arancione che sfuma in giallo in basso, scritte nere e logo CBS bianco in alto, catalogo CBS84647. Pubblicato nel 1980 dalla CBS in Europa, non uscito negli USA, l' undicesimo album, successivo a ''Sweet surprise'' (1976) e precedente ''Tight in the night'' (1984). Inciso ad Oslo in Norvegia, durante un peiodo in cui Andersen si era stabilito in Europa ed era quasi sparito dai radar del pubblico americano, ''Midnight son'' e' un lavoro dalle sonorita' in larga parte elettriche, vicine ora allo AOR ora al roots rock, ma la vena cantautorale non e' esaurita nel canto pacato e riflessivo di Andersen. Nato nel 1943 a Pittsburgh, Eric Andersen si fece conoscere suonando nel Greenwich Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton, che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock; la sua musa compositiva propiziava temi romantici e filosofici piuttosto che quelli sociali e politici, anche se va notato che uno dei suoi brani piu' famosi, ''Thirsty boots'', e' ispirato dai ''freedom riders'' che lottavano per i diritti civili negli anni '60 (fu poi coverizzato da Judy Collins e da Bob Dylan, fra gli altri). I suoi primi album uscirono a meta' anni '60 su Vanguard. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due album con la Woodstock Mountain Revue, ma la sua carriera musicale e' proseguita nel corso dei decenni successivi ed ancora nel primo scorso del XXI secolo.
Euro
10,00
codice 330558
scheda
Andersen Eric today is the highway
Lp [edizione] originale  mono  usa  1965  vanguard 
  [vinile]  Very good  [copertina]  excellent rock 60-70
Prima rara stampa americana in mono, copia con lievi segni di invecchiamento sul vinile, copertina cartonata semilucida sul fronte, che riporta sul retro i dati sia della versione mono che di quella stereo dell' album, etichetta marrone/dorata con cavaliere bianco in basso, catalogo VRS-9157, "28-4/66" inciso sul trail off dei due lati. Pubblicato in Usa nel marzo del 1965 prima di '' 'Bout changes 'n' things'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk (dove usci' su etichetta Fontana). Il primo album, che vede Andersen alle prese con lo stile folk classico che vedra' proprio in questo 1965 passare la palma di ''luogo che conta'' del movimento dal Greenwich Village di New York al quartiere di Soho a Londra. Lavoro composto da brani originali, con la eccezione della cover di "Baby Please Don't Go", fu registrato con la sola chitarra acustica, armonica e voce, in solitario con un piccolo aiuto della moglie Debby Green alla seconda chitarra (in due brani). Musicalmente ricorda, come tutti i dischi del genere fino a questo periodo, il primo Bob Dylan, quello di "Freewheelin' ", ma la musica di Eric Andersen contiene gia' elementi assai personali, piu' sognanti ed introspettivi, diciamo piu' affini a "Girl from the North Country" che a quelli caratteristici della ''radical protest song''. Lavoro costruito, come si comprende dal titolo, sulla mitologia americana del viaggio, memore di Woddy Guthrie prima e di Tom Paxton poi, contiene molti brani splendidi (tutti originali tranne la bella versione di "Baby Please Don't Go"), ma uno in particolare, "Looking Glass," e' davvero straordinario. Nato a Pittsburgh, si fece conoscere suonando al Village di New York, introdotto nel giro da Tom Paxton che lo presento' come novello Dylan. Come testimoniano i molti cambiamenti di etichetta, la delicata vena poetica di questo grande folk-singer non e' mai stata baciata da un vero successo commerciale, il che fa di lui uno dei grandi perdenti della storia del rock. Un album originariamente edito solo in Norvegia nel '79 chiude, un po' dimessamente, la sua attivita' per quanto riguarda gli anni '70, oltre ad una collaborazione per due albums con la Woodstock Mountain Revue.
Euro
35,00
codice 259543
scheda

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