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Amboy dukes amboy dukes
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1968  mainstream 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima rara stampa americana, copertina cartonata (con lievi segni di invecchaimento), etichetta blu argentato con logo bianco e nero, catalogo S6104. Pubblicato in Usa nel gennaio del 1968 prima di ''Journey to the Center of the mind'', non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il primo album del gruppo americano del Michigan guidato da Ted Nugent. Il debutto degli Amboy Dukes e' un capitolo assolutamente sottovalutato, l' opera agisce in un territorio di confine che si situa tra la psichedelia dei primi Blues Magoos, con riffs chitarristici che ricordano Hendrix e melodie tipicamente british pop, a questo si aggiungono elementi di sperimentazione e garage. Tra i brani, undici, sette originali scritti dal gruppo e quattro cover versions, straordinarie "Down on Philips Escalator", con i suoi echi e richiami al Syd Barrett dei primi Pink Floyd, "Baby Please Don't Go", "Psalms of Aftermath", l' hard rock tinto di psichedelia di "Colors", un brano che Nugent reinterpretera' in "Survival of the Fittest", la cover da Ashford/Simpson/Armstead "Let's Go Get Stoned", la versione di "I Feel Free" dei Cream. Un album importante e complesso, essenziale nella genesi del rock americano dei '60, definito dalla critica come ''i Velvet Underground che incontrano gli Small Faces tramite i Peanut Butter Conspiracy'', lavoro diversissimo dai successivi di Ted Nugent, e' certamente da inserirsi tra i masterpieces della psichedelia Americana di alta epoca. Il gruppo di Ted Nugent, dal Michigan, suonava, sul finire degli anni '60 e sopratutto nei primi due album, una musica a cavallo tra il garage punk e la psichedelia, in linea con altri gruppi della stessa area; i successivi dischi pubbblicati per la Polydor, indicati tra i precursori dell' heavy metal e dominati ormai dalla chitarra di Ted Nugent, costituirono il primo passo di avvicinamento ad un suono sempre piu' spettacolare e dai facili effetti, che bene imporra' commercialmente i suoi eccessi kitsch nella carriera solista di Nugent. Da ricordare anche lo strano disco inciso dal gruppo a nome Godfrey Daniel. Il bassista Greg Arama, entrato nel gruppo all' epoca del secondo album, sara' qualche anno dopo negli Ursa Major, mentre il chitarrista dei primi due albums Steve Farmer ricomparira' sul finire degli anni '90 grazie ad una estemporanea collaborazione con il gruppo neopsichedelico Babylonian Tiles.
Euro
100,00
codice 239607
scheda
Amboy dukes ted nugent and the amboy dukes (1967/1969)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1967  mainstream 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima tiratura, della raccolta realizzata per la prima volta dalla americana Mainstream nel 1976. Contiene otto brani, tratti dai tre storici albums realizzati tra il 1967 ed il 1969, su etichetta Mainstream, dal gruppo americano di Detroit guidato dal grande chitarrista Ted Nugent. Questa i brani inclusi: " "Gimme Love", "Nightime" e "Colors" dal primo album "Amboy Dukes" (1967), "Scottish Tea" e "Ivory Castles" dal secondo album "Journey to the Center of the Mind" (1968), "Good Natured Emma", For His Namesake" e "Inside the Outside" dal terzo album "Migration" (1969). Il gruppo di Ted Nugent, dal Michigan, suonava, sul finire degli anni '60 e sopratutto nei primi due album, una musica a cavallo tra il garage punk e la psichedelia, in linea con altri gruppi della stessa area; i successivi dischi pubbblicati per la Polydor, indicati tra i precursori dell' heavy metal e dominati ormai dalla chitarra di Ted Nugent, costituirono il primo passo di avvicinamento ad un suono sempre piu' spettacolare e dai facili effetti, che bene imporra' commercialmente i suoi eccessi kitsch nella carriera solista di Nugent. Da ricordare anche lo strano disco inciso dal gruppo a nome Godfrey Daniel. Il bassista Greg Arama, entrato nel gruppo all' epoca del secondo album, sara' qualche anno dopo negli Ursa Major, mentre il chitarrista dei primi due albums Steve Farmer ricomparira' sul finire degli anni '90 grazie ad una estemporanea collaborazione con il gruppo neopsichedelico Babylonian Tiles.
Euro
21,00
codice 2108624
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