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Adkins hasil
Achy breaky ha ha ha
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1994 norton
blues rnr coun
blues rnr coun
Copertina senza codice a barre e fabbricata in Canada, come indicato sul retro. Ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Pubblicato nel 1994 dalla Norton negli USA, questo album manifesta l'influenza del country e l'amore per esso da parte di Adkins, ma non si tratta qui del country mainstream e commerciale di Nashville, bensì di quello espresso nella cultura rurale, domestica e comunitaria (nelle note Hasil menziona la forza con cui la madre cantava "River of jordan"), così come dai primi grandi della country music nazionale come Jimmie Rodgers e George Jones. A suo modo, sgangherato, stralunato ed eccentrico, e magari anche un po' stonato (volutamente si immagina), ma genuinamente radicato in un'America periferica forse ormai estinta, Hasil Adkins interpreta qui per noi una scaletta improntata dal country. L'autore (voce, chitarra, armonica, batteria e... vodka, tutti insieme contemporaneamente) è in alcuni brani accompanato dalla pedal steel guitar e dal dobro di Bob Hoffnar ed in un pezzo dal sassofono di Lars Espensen, ma per lo più si tratta del suo caratteristico "one man show", in cui fa tutto Hasil. Questa la scaletta: "Put my guitar away mommy", "White dove", "Leaves in autumn", "I still miss someone", "Gonna have me a yard sale", "Twenty eight years", "It'll be me", "Will you miss me", "Song of death", "Of course not", "She thinks I still care", "Tomorrow I'll still be loving you", "You win again", "Turn around". Musicista di culto che annovera fra i suoi estimatori sia i Cramps che John Zorn, Hasil Adkins (1937-2005) trascorse gran parte della sua vita nella natia Madison, nello West Virginia, relegato all'oscurita' per decenni a causa della sua visione estrema, lunatica e peculiare del rock'n'roll e del rockabilly: Adkins suonava praticamente tutti gli strumenti da solo, con uno stile frenetico e schizzato, registrando una miriade di canzoni su di un semplice registratore a casa propria, e cantava di polli, alieni, decapitazioni, mangiare burro di arachidi sulla luna ed altre amenita' simili, indubbiamente poco familiari al grande pubblico americano. Dopo lunghi anni di attivita', la Norton gli dette finalmente occasione di incidere un album in studio, ''The wild man'' (1987), quando Adkins era gia' stato omaggiato dai suoi fan Cramps con una cover della sua ''She said'' alcuni anni addietro.
Adkins hasil
evening shadow road (+booklet)
Lp [edizione] originale stereo usa 2005 nero's neptune
[vinile] Excellent [copertina] Very good blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Very good blues rnr coun
l' originale stampa, copertina (con lievi segni di invecchiamento) cartonata senza barcode, booklet di 24 pagine, etichetta "custom" in bianco e nero, catalogo NN018. Uscito nell' ottobre del 2012, questo album contiene otto brani registrati con il solo accompagnamento della propria chitarra acustica nel 2005 dal folle Hasil Adkins, poco prima della sua morte. Ispirati all' amore per la sua compagna Amy Krueger (suo il booklet all' interno che con dei disegni spiega la loro storia); morto Adkins, Amy ha lasciato nel cassetto le registrazioni, fino a quando non e' riuscita finalmente ad affrontarne il peso emotivo, proponendole per la pubblicazione, che avviene solo ora. Si tratta di un Adkins inedito, sebbene sempre riconoscibile, romantico e pieno di appassionao slancio, lontanissimo dallo sgangherato rock'n'roll per cui e' noto (a base di horror demenziale, alieni e polli, frenetico e spiritoso, intriso di un approccio primitivo ed originale al rock). Musicista di culto che annovera fra i suoi estimatori sia i Cramps che John Zorn, Hasil Adkins (1937-2005) trascorse gran parte della sua vita nella natia Madison, nello West Virginia, relegato all'oscurita' per decenni a causa della sua visione estrema, lunatica e peculiare del rock'n'roll e del rockabilly: Adkins suonava praticamente tutti gli strumenti da solo, con uno stile frenetico e schizzato, registrando una miriade di canzoni su di un semplice registratore a casa propria, e cantava di polli, alieni, decapitazioni, mangiare burro di arachidi sulla luna ed altre amenita' simili, indubbiamente poco familiari al grande pubblico americano. Dopo lunghi anni di attivita', la Norton gli dette finalmente occasione di incidere un album in studio, ''The wild man'' (1987), quando Adkins era gia' stato omaggiato dai suoi fan Cramps con una cover della sua ''She said'' alcuni anni addietro.
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