Hai cercato: Ultimi arrivi (lista aggiornata ogni giovedi' sera) --- Titoli trovati: : 349
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Lazy cowgirls
jungle song / rock of the gibraltar
7" [edizione] originale stereo aus 1990 dog meat
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", l' originale stampa, pressata in 1500 copie in esclusiva dalla australiana Dog Meat, copertina senza barcode, catalogo DOG009. Pubbliato nel 1990, contiene due dinamitardi brani registrati dal vivo negli studi della radio KCSB-Fm di Santa Monica, California, il 23 luglio del 1988, "Jungle Song" e "Rock of the Gibraltar", quest' ultima gia' apparsa, in questa versione, nella compilation "Mondostereo" pubblicata dalla Tinnitus nel 1988. La registrazione, grezza al punto giusto, esalta le qualita' della gloriosa cult band americana di Vincennes, nell' Indiana, presto trasferitasi in California, attiva dalla metà degli anni '80 e sempre fedele ad un punk rock grezzo e viscerale ricco di influenze garage e detroitiane che ne ha fatto un punto di riferimento fondamentale quando, negli anni '90, forte è stato il bisogno di riaccostarsi a questa musica con un approccio ancora una volta genuino, grezzo ed istintivo.
Lind Bob
since there were circles
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1971 antartica starts here
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2022, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Capitol, e corredata di inserto apribile. Uscito nel 1971, il terzo ed ultimo misconosciuto album, dopo i primi "Don't Be Concerned" e "Photographs and Feelings", usciti su World Pacific nel 1966 (l' album "The Elusive Bob Lind", uscito sempre nel 1966 su Verve Forecast, fu invece ottenuto, visto il buon successo delle prime uscite di Lind, sovraincidendo strumenti ed arrangiamenti ad alcuni brani acustici del folksinger registrati nel suo primissimo periodo di attivita' musicale, quando ancora operava nell' area di Denver, Colorado). Dopo l' effimero succcesso dei singoli "Elusive Butterfly" e "Remember the Rain", che avevano favorito la crescita di una nuova scena americana di songwriter delicatamente intimisti, come Tim Hardin e Tim Buckley, ma a cui non era seguito un sufficiente riscontro da parte dei rispettivi albums, questo artista americano nato a Baltimore, attivo per qualche tempo a Denver e quindi trasferitosi a Los Angeles, si era allontanato dalle scene, avicinandosi alle droghe ed all' alcool, trasferendosi a Santa Fe, in Nuovo Messico. Questo album ne attesta il momentaneo ritorno, nuovamente a Los Angeles, avvenuto sotto l' egida della Capitol, che forni' a Lind una gruppo eccezionale di musicisti con cui lavorare, tra cui Gene Clark dei Byrds, Doug Dillard (Dillards, Dillards & Clarke), Carol Kaye, Bernie Leadon (Hearts & Flowers, Eagles), David Jackson e John Buck Wilkin, il tutto con la produzione di Doug Weston, proprietario del leggendario locale Troubadour). Si tratta di un disco di sorprendente bellezza, che rispetto ai primi lavori si allontana dalla patina, pur affascinante, di "chansonnier", ed abbraccia piu' consistenti orizzonti musicali, tra folk, country e rock, con accenti roots marcatissimi, ed esaltati dai musicisti, con brani notevolissimi, gia' dall' iniziale "I Love To Sing / Sweet Harriett", con le sue riuscitissime influenze bluegrass, ma soprattutto un brano di straordinaria intensita' e potere evocativo, come la conclusiva title track, scarna, sofferta e dilatata, sorta di folk vagamente psichedelico che riporta a certo David Crosby solista. L' album restera' un episodio isolato, dopo la sua pubblicazione Bob Lind non tornera' purtroppo piu' ad incidere, e si dedichera' all' attivita' letteraria. Straordinario cantautore di Baltimore che contribui' ad aprire la strada, con un paio di singoli di successo pubblicati nel '65, tra cui la "elusive butterfly" , ad una canzone delicata ed introspettiva che ha poi avuto in Tim Buckley e Tim Hardin due tra i piu' importanti esponenti. Dopo due albums prodotti dal grande Jack Nitzsche, si ritiro' dalle scene a causa di problemi di alcool e droga, prima di un momentaneo ritorno nei primi '70, dopo del quale si dedico' esclusivamente alla letteratura.
Lithium x-mas
message to charlie / hip death goddess
7" [edizione] originale stereo usa 1986 rockadelic
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", l' originale rara stampa, limitata in 500 copie, numerate a mano sul retrocopertina (questa la numero 146), copertina ripiegata in due attorno al disco, senza barcode, etichetta argento con scritte nere, foro al centro largo, catalogo RR 102. Pubblicato nel 1986 dalla collezionatissima etichetta texana Rockadelic, l' esordio vinilico della ultrapsichedelica, acidissima ed iperdistorta band texana di Dallas formata nel 1984 dal bassista e cantante Mark Ridlen; pubblicarono anche una cassetta nello stesso 1986, e proprio da quella cassetta sono tratti i due brani qui presenti: l' originale "Message to Charlie" e una versione distorta ed ultrapsichedelica di "Hip Death Goddess" degli Ultimate Spinach. Approderanno all' album "Helldorado" nel 1993, uscito solo in cd cosi' come la raccolta di singoli e rarità "Bad Karma" del 1995, prima di ricomparire con un nuovo lavoro nel 2022, questa volta in vinile.
Lithium x-mas
Trigger mortis
7" [edizione] originale stereo usa 1991 direct hit
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", prima rara stampa USA, pressata in mille copie numerate sul retro copertina (questo esemplare il numero 626), vinile che assume colore ambrato se posto controluce, copertina ripiegata attorno al disco e senza barcode, completa del piccolo adesivo della Direct Hit (ancora da staccare) e di inserto con artwork e crediti, label arancio ed argento su di una facciata, arancio con scritte e logo Direct Hit in argento sull'altra, foro centrale piccolo. Pubblicato nel 1991 dalla Direct Hit di Dallas, questo è uno dei tre 7" (contando anche lo split con T. Tex Edwards anch'esso del 1991) della ultrapsichedelica, acidissima ed iperdistorta band texana di Dallas formata nel 1984 dal bassista e cantante Mark Ridlen; pubblicarono una cassetta nel 1986, un singolo per la Rockadelic, l'album "Helldorado" nel 1993 ed una raccolta di singoli e rarità, "Bad Karma", nel 1995, prima di ricomparire con un nuovo lavoro nel 2022. Questo 7" contiene quattro brani, due originali ("Swim to mammy" e "The theme to venus in furs") e due covers, una ottundente e sostenuta "Magnu" degli Hawkwind ed una stravoltissima ed aggressiva "My sweet lord" (tra i piu' preziosi doni di George Harrison all' umanità); i primi tre brani sono tratti dalla sopracitata cassetta del 1986 "Aneurysm", il quarto è inedito.
Lofgren nils
Crooked line
Lp [edizione] originale stereo eec 1992 essential!
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Prima rara stampa europea, copertina con barcodem con il piccolo adesivo argentato che annuncia la presenza dell'ospite Neil Young, label bianca con scritte nere, logo Essential! Records bianco, arancione e nero in alto, catalogo ESSLP183, "made in the E.E.C." su retro copertina ed etichetta, scritte "porkys" e "damont" incise sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel 1992 dalla Essential! negli USA ed in Europa, il dodicesimo album solista, successivo a "Silver lining" (1991) e precedente la colonna sonora "Every breath" (1994). Inciso da Lofgren (chitarre, voce, tastiere, fisarmonica, armonica, vibrafono) con una compatta band composta da Eric Ambel (chitarre, cori, timpani, produttore), Andy York (basso, cori, percussioni, tastiere) e Johnny "Bee" Badanjek (batteria), ai quali si affiancano gli ospiti Frank Funaro (batteria), Rob White (percussioni) e nientemeno che Neil Young (cori, chitarra, armonica), "Crooked line" è un lavoro che esprime chiaramente la forte influenza dello stesso Young su Lofgren, il quale propone un roots rock ruvido e molto elettrico ma legato alle radici folk rock e country, che emergono in particolare nei brani elettroacustici e più contemplativi come "Blue skies"; curioso ascoltare, in un disco così "younghiano", un Neil Young che prende parte ai cori invece che interpretare il solista, pur dando chiaro segno della sua presenza nell'impasto sonoro, ad esempio con la voce e l'armonica nella folkeggiante "You" e con la ringhiante chitarra elettrica in "Drunken driver". Stimato e talentuoso chitarrista americano, attivo anche come compositore, Nils Lofgren nasce nel 1951 a Chicago ed emerge suonando con i Grin nei primi anni '70, sottovalutato gruppo di roots rock dai risvolti country; nello stesso periodo viene notato da Neil Young e suona nel suo lp ''After the gold rush'' del 1970, quindi nell'album del 1971 dei Crazy Horse poi, scioltisi i Grin nel 1974, pubblica il suo primo eponimo lp solista nel 1975. Un momento importante nella sua carriera sopraggiunge quando a meta' anni '80 entra nella E-Street Band di Bruce Springsteen in sostituzione di Steven Van Zandt, iniziando una lunga militanza in quel gruppo, senza trascurare la sua carriera solista e collaborazioni con molti nomi importanti del pop e del rock.
Loft (weather prophets)
why does the rain / like
7" [edizione] ristampa stereo eu 1984 cherry red
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
singolo in formato 7", ristampa del 2015, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Creation. Pubblicato nel settembre del 1984, il primo bellissimo singolo del gruppo di Londra guidato dal talentuoso Peter Astor, innamorato della New York dei Velvet e dei Television, di Josef K e della Postcard Records, SI tratta del nono singolo del catalogo della Creation di Alan McGee, etichetta di culto per eccellenza del guitar pop inglese degli anni '80, e di uno dei dischi che maggiormente ne defini' i canoni per gli anni immediatamente a venire. Contiene sul lato A la memorabile "Why Does The Rain", memorabile gioiello guitar pop, e sul retro la delicatamente sognante "Like" (entrambi i brani rimarranno inediti su album fino alla raccolta del 1989 "1982-1985 Once Round The Fair"). La storia del gruppo duro' purtroppo assai poco, lo spazio di un altro singolo (che sara' pubblicato anche come 12" con quattro brani), realizzato dalla stessa Creation nel 1985, ma durante un concerto all' Hammersmith Palais il gruppo annnuncio' il suo scioglimento. Uno dei gruppi "progenitori" del miglior guitar pop inglese degli anni '80, la cui importanza nell' ambito del genere e' enorme nonostante abbiano di fatto pubblicato durante la loro attivita' (tra l'82 e l'85) solo sei canzoni. Il loro guitar pop ricco di influenze 60's ha davvero avuto grande influenza su innumerevoli gruppi della scena inglese degli anni a venire, decretando lo status di "cult band" che certamente i Loft hanno, anche per via del piu' che onorevole proseguo dell' attivita' di Peter Astor e Dave Morgan (che formeranno i Weather Prophets, prima che Astor iniziasse una buona carriera solista), Andy Strickland (nei Caretaker Race) e Bill Prince (nei Wishing Stones). I tanti fans delle produzioni della Cration di meta' anni '80 e dei Go-Betweens (con cui i Loft presentavano non poche affinita') vi troveranno grandi motivi di soddisfazione.
Luck of eden hall
Acceleration of time (ltd. white vinyl)
LP2 [edizione] originale stereo hol 2016 headspin
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Copia ancora incellophanata, la originale stampa vinilica, nella versione limitata a 250 copie in doppio vinile da 180 grammi di colore bianco (come da adesivo sul fronte), copertina apribile senza barcode, label custom a colori, catalogo MEXS010. Pubblicato nel 2016 in forma autoprodotta come CD, ed in vinile dalla Headspin questo album esce dopo "Victoria moon" (2013). Il sound della band è sempre più oliato, disco dopo disco, mantenendo la sua identità, quella di canzoni deliziosamente psichedeliche, non di rado dal sound melodico, anche se irrobustito da chitarre elettriche distorte, mentre in alcuni episodi l'approccio si fa più aggressivo ed orientato ad una moderna interpretazione del freakbeat; come sempre fortissimi sono i riferimenti agli anni '60, soprattutto a quelli della psichedelia britannica, con un fiorire di melodie di mellotron, armonie vocali melodiche e sognanti, chitarre cariche di effetti, supportate da un drumming dal suono più moderno, robusto e secco. Un'atmosfera da Alice nel paese delle meraviglie, con toni un po' più oscuri e notturni rispetto a quelli del precedente lp, che erano invece più tendendi al solare, comunque mantenendo il tutto avvolgente e suadente, anche attraverso splendide dilatazioni come quella dei dieci minuti di "Channel 50 creature feature". The Luck Of Eden Hall sono una piccola istituzione della scena rock psichedelica di Chicago, sulla quale sono attivi dal principio degli anni '90 con una serie di pubblicazioni inizialmente autoprodotte, poi su etichette come la britannica Fruits De Mer, e propongono un pop rock psichedelico essenzialmente melodico, paragonato dai tipi di Shindig! ad una versione più accessibile di Asteroid No. 4 o Brian Jonestown Massacre: voci che richiamano la psichedelia beatlesiana e quella di altri gruppi inglesi classici e sonorità che riportano in parte a quella stagione degli anni '60 fra psych e freakbeat, ma rivisitate con un tocco leggermente ammodernato. Il gruppo è ancora in attività nel corso dei primi decenni del XXI secolo.
Luck of eden hall
Butterfly revolutions (coloured vinyl)
LP2 [edizione] originale stereo hol 2011 headspin
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Copia ancora incellophanata, la originale stampa vinilica, uscita nel 2013 su Headspin, nella versione limitata in edizione limitata di 200 copie in vinile colorato (come da adesivo sul cellophane), con un disco di colore verde marmorizzato e l'altro di colore arancio marmorizzato, copertina apribile senza barcode, inserto con foto, testi e crediti, label bianca con scritte nere e verdi sulla prima e terza facciata, in bianco e nero con grande logo del gruppo sulla seconda e quarta facciata, catalogo MEXS001. Originariamente pubblicato nel 2011 in forma autoprodotta con due CD contemporanei ma distinti, "Butterfly revolutions vol. 1" e "Butterfly revolutions vol. 2", che in vinile vengono poi confezionati insieme nell'aprile del 2013 dalla Headspin, mantenendo l'originario ordine dei brani, questo album esce dopo "When the clock starts to wake up we go to sleep" (2008). Nel complesso si tratta di un set di ventiquattro canzoni deliziosamente psichedeliche, non di rado dal sound melodico, cullante e fiabesco, anche se irrobustito da chitarre elettriche distorte, mentre in alcuni episodi l'approccio si fa più aggressivo e carico di fuzz; inevitabili i riferimenti agli anni '60, soprattutto quelli britannici, ma rivisti con una lente più moderna. The Luck Of Eden Hall sono una piccola istituzione della scena rock psichedelica di Chicago, sulla quale sono attivi dal principio degli anni '90 con una serie di pubblicazioni inizialmente autoprodotte, poi su etichette come la britannica Fruits De Mer, e propongono un pop rock psichedelico essenzialmente melodico, paragonato dai tipi di Shindig! ad una versione più accessibile di Asteroid No. 4 o Brian Jonestown Massacre: voci che richiamano la psichedelia beatlesiana e quella di altri gruppi inglesi classici e sonorità che riportano in parte a quella stagione degli anni '60 fra psych e freakbeat, ma rivisitate con un tocco leggermente ammodernato. Il gruppo è ancora in attività nel corso dei primi decenni del XXI secolo.
Mack lonnie
Sa-ba-hoola! two sides of lonnie mack - fraternity recordings 1963-1967
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1963 ace
rock 60-70
rock 60-70
Completo di inner sleeve con crediti e note biografiche, label nera con scritte grigie, titolo multicolore in alto, logo Ace grigio e nero in basso, catalogo CHD1584. Pubblicata nel 2021 dalla Ace, questa bella raccolta compula eccellenti brani incisi da Mack per la Fraternity fra il 1963 ed il 1967, molti dei quali apparsi su singoli ed album dell'epoca, alcuni invece rimasti inediti fino agli anni 1999/2001; l'album si divide fra pezzi strumentali, collocati sulla prima facciata, e cantati, posti sulla seconda. Il periodo trascorso da Mack con la Fraternity dette luogo ad una musica fresca ed esplosiva, radicata nel blues e nel r'n'b afroamericani, ma percorsa anche da una vena rock'n'roll spigolosa e freschissima, in eccellenti strumentali come "Wham!", "Sh-ba-hoola" e "Memphis" (cover della canzone di Chuck Berry). Questa la scaletta: "Sa-ba-hoola" (1964), "Lonnie on the move (take 2)" (inedito fino al 2002), "Wham!" (1963), "Memphis" (1963), "Omaha" (1967), "Hony tonk '65" (1965), "Tension (part 1)" (1966), "Oh, I apologize" (inedito fino al 1999), "Save your money" (1967), "Baby, what's wrong" (1963), "Where there's a will" (1963), "I'll keep you happy" (1963), "No more pain" (inedito fino al 2001), "I've had it" (1964). Lonnie Mack (1941-2016) e' stato un grande chitarrista americano originario di Dearborn County, Indiana, attivo fin dalla fine degli anni '50, ed autore di alcuni singoli, nei primi anni della sua carriera, considerati delle pietre miliari nella storia del chitarrismo elettrico di impronta blues rock, ma considerato anche importante precursore, come cantante, del blue-eyed soul, dotato di una calda e ruvida voce dagli accenti gospel. Lontano dal successo ma musicista di culto, amatissimo dai colleghi, Lonnie Mack rimarra' attivo nel decenni seguenti, con una discografia che andra' via via diradandosi.
Maclean bryan (love)
ifyoubelievein
lp [edizione] nuovo mono usa 1966 sundazed
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2018, in vinile bianco, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima ormai rara tiratura. Realizzato nel 1997 dalla benemerita Sundazed, questo album contiene quattordici preziose tracce registrate tra il 1966 ed il 1982 in perfetta solitudine dal chitarrista dei grandi Love, musicista rimasto comprensibilmente nell' ombra in quel gruppo rispetto al frontaman, Arthur Lee, ma artefice certo non secondario dell' originalita' della musica della band, nella quale milito' dalla formazione, sin dai tempi in cui si chiamavano Grass Roots, al magnifico terzo album "Forever Changes", scrivendone, e talora cantandone, alcuni dei brani piu' leggendari. Tra queste registrazioni, ritrovate dalla madre di MacLean nel 1996, dieci brani risalgono al periodo 1966-1967; si tratta di demos registrati da MacLean di brani da proporre alla band, con testi e musica gia' ben definiti, e se certo colpisce qui la bellezza delle note "Orange Skies" (poi registrata dal gruppo per il secondo album "Da Capo" uscito nel 1966) ed "Old Man" (poi nel terzo "Forever Changes" del 1967), gia' in queste prime versioni, grande e' la sorpresa per la bellezza di molti altri brani, alcuni dei quali certo avrebbero meritato di essere incisi dal gruppo, come le iniziali, bellissime "Barber John" (con le sue variazioni melodiche quasi barrettiane) e "Fresh Hope". La vena, compositivamente, insieme barocca, talora stralunata, spesso agrodolce, sebbene non estranea a quella di alcuni grandi contemporanei cantautori americani come Fred Neil ed il rpimo Tim Buckley, ma ricca anche di influenze inglesi, e' quella di un musicista di grande personalita' ed originalissimo, di cui questo album testimonia definitivamente la statura, parte fondamentale della grandezza dei primi tre albums dei Love. Oltre a questi dieci brani, ci sono anche una bella "Alone Again Or" (da "Forever Changes") registrata nel 1972 e tre registrazioni di brani inediti, risalenti al 1982. Nato a Los Angeles, Caifornia, da madre artista e danzatrice e padre architetto di grande fama presso le stars di Hollywood, si avvicino' alla musica ancora bambino, con un talento presto riconoscibile. Le cronache raccontano che la sua prima ragazza fu Liza Minnelli, e che imparo' a nuotare nella piscina di Elizabeth Taylor, facendo anche delle apparizioni in alcune produzioni hollywoodiane cinematografiche. Folgorato dai Beatles, dopo una prima passione per Presley e poi per il folk, inizio' a frequentare gli ambienti musicali di Los Angeles, formando con Arthur Lee i Grass Roots, poi divenuti Love, ed incidendo con loro tre magnifici albums, prima dello scioglimento del gruppo (le successive reunion non lo hanno mai visto partecipe). Negli anni successivi una conversione religiosa lo allontanera' per lungo tempo dalla musica, a cui cerchera' di tornare a piu' riprese, senza fortuna. Durante gli anni '80 la sorellastra Maria McKee avra' un notevole successo, prima con i Lone Justice poi come solista.
Magic mixture
this is the magic mixture
lp [edizione] nuovo stereo uk 1968 morgan blue town
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2022, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1968, non entrato nelle classifiche UK e non pubblicato all'epoca in USA. Il primo ed unico lavoro. Uno dei classici albums della psychedelia classica Inglese, generalmente considerato sia dalla critica che dal pubblico piu' attento come una delle perle dell' underground Britannico. Tra le bands preferite da John Peel, i Magic Mixture erano composti da Jim Thomas, Jack Collins, Stan Curtis e Melvyn Hacker, proponevano una musica acida ed a base di organo, con lunghi assoli di chitarra ed influenze hard e jazz perfettamente esemplificativa dello stile che porto' proprio nel 1968 al passaggio tra la Psychedelia classica al primo progressive. Tra i brani le magnifiche (I'm So) Sad, Urge To Leave, The Rocky You, Slowly The Day, New Man, When I Was Young. Insieme con il lavoro dei Five Day Week Straw People, e' certamente il miglior lavoro pubblicato su Saga (purtroppo come tutti gli albums stampati da questa etichetta low budget, il vinile utilizzato era di pessima qualita', e questa ristampa ufficiale della wah wah e' quindi piu' che benvenuta). Ricordiamo che sono proprio i Magic Mixture, tra l'altro, a suonare in ''Moonbeams'', la leggendaria ''mystery track'' inclusa dalla Bam-Caruso nella splendida compilation ''49 Minute Technicolour Dream''.
Magic slim and nick holt
Chicago blues session volume 10
Lp [edizione] originale stereo ost 1989 wolf
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
[vinile] Excellent [copertina] Excellent blues rnr coun
L' originale rara stampa, pressata in esclusiva dalla austriaca Wolf, copertina (con molto lievi segni di usura) senza barcode, label nera con scritte e logo argento, catalogo 120.856. Pubblicato dalla austriaca Wolf nel 1989, questo album contiene registrazioni effettuate presso lo ACME Studio di Chicago il 6 febbraio dello stesso anno, da Magic Slim (voce, chitarra) e da suo fratello Nick Holt (voce, basso) con una versione dei Teardrops completata da John Primer (chitarra, voce) e Michael Scott (batteria), quest'ultimo, già con Professor Eddie Lusk, subentrato nel 1988 a Nate Applewhite. Apprezzato bassista sulla scena blues di Chicago dell'epoca, Nick Holt presta anche la sua ruvida voce solista in alcuni episodi. La musica è un classicissimo Chicago blues, torrido, diretto, dal sound compatto e potente. Questa la scaletta: "Bad Boy", "You Can't Lose What You Ain't Never Had", "Before You Accuse Me", "Driftin' Blues", "Everybody In Town", "How Much More Long", "How Lucky Can A Man Be", "That Will Never Do". Proveniente da Torrence nel Mississippi, Morris Holt, in arte Magic Slim (soprannome datogli dall'amico d'infanzia Magic Sam), si e' fatto strada attraverso una lunga gavetta fino a diventare uno dei maggiori esponenti del blues di Chicago negli ultimi decenni del '900. Il suo stile e' caratteristicamente potente e ruvido, con energici e taglienti assoli di chitarra carichi di vibrato che portano somiglianze con lo stile di John Fogerty (CCR), e fa il paio con la voce profonda ed impositiva. Si trasferisce un prima volta a Chicago nel 1955 ma senza successo, tornando quindi nel sud dove continua a perfezionarsi; torna nella citta' del vento nel 1965, e questa volta stupisce la scena locale con le sue qualita' e si costruisce una notevole reputazione. Il suo primo album ''Born under a bad sign'' esce nel 1977, seguito l'anno dopo da ''Highway is my home''; ''Grand slam'' (1982) e' uno dei suoi lavori piu' apprezzati. Continua la sua attivita' oltre l'inizio del nuovo secolo.
Makers
this is the answer + 2
7"ep [edizione] originale stereo usa 1995 get hip
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Ep in formato 7", l' originale stampa, realizzata in esclusiva dalla americana Get Hip, copertina in cartoncino ripiegato in due attorno al disco, senza barcode, con foratura promozionale a forma di cuire in alto a destra, etichetta blu e argento, foro al centro largo, catalogo GH-179. Pubblicato nel 1995, contiene tre brani altrimenti inediti della garage band di Spokane, Washington, attiva dal 1991: le originali "This is the Answer" e "On The Train", e una cover decisamente trascinante di "Spoonful" di Willie Dixon, perfetti esempi del garage punk della band, fortemente legato a quello dei 60's, benche' suonato con spirito non strettamente revivalistico. Formatisi nel 1991 a Spokane, Washington, i Makers sono dediti ad un crudo e diretto garage punk low fi. Il gruppo pubblica nel 1993 il primo 10'' ''Hip-notic'' su S.F.T.R.I. per poi passare alla Estrus che fa uscire il primo lp ''Howl!'' nel 1994. Il gruppo vanta una produzione discografica assai nutrita sia nei singoli che negli lp, mentre la formazione e' soggetta a molteplici rimaneggiamenti. L'uscita di ''Psychopathia sexualis'' nel 1998 vede il gruppo indirizzarsi verso sonorita' vicine al glam, mentre ''Strangest parade'' (2002), una sorta di concept album sul lato oscuro dell'esistenza, riavvicina il gruppo al garage sound.
Malombo jazz makers
Vol. 2
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1967 strut
jazz
jazz
Corredata da inner con foto ed intervista a Julian Bahula, la ristampa del 2023 ad opera della Strut, pressoché identica alla molto rara prima tiratura, del secondo album dei Malombo Jazz Makers, originariamente pubblicato nel 1967 solo in Sud Africa, dopo "Malompo jazz" (1966) e prima di "Down lucky's way" (1969). Inciso con la stessa formazione del primo album, composta da Julian Bahula (percussioni), Abbey Cindi (flauto, armonica) e "Lucky" Ranku (chitarra), ed ancora con la voce ospite di Hilda Tloubatla, "Vol. 2" offre una deliziosa sequenza di canzoni e brani strumentali che fondono armoniosamente melodie e ritmi della musica nativa sudafricana con le influenze del jazz moderno, generano trame melodiche, solari, spesso e volentieri delicatamente soavi, addolcite ed alleggerite dalle svolazzanti note del flauto, mentre le percussioni, per lo più suonate a mano, generano trame articolate ed irregolari, e la chitarra fonde le melodie del blues con quelle più sottili del jazz e con un lirismo africano. Questa la scaletta: "Ngivulele", "Udondolo", "Soul Of Africa", "Jolly Journey", "Umkhosi", "Majazana", "Abbey's Body", "Vukani", "Hleziphi", "Sibathathu", "Malombi Walk", "Emoubane". I Malombo Jazz Makers erano un leggendario gruppo di jazz africano formatosi a Mamelodi, sobborgo di Pretoria, inizialmente attivi come Malombo Jazz Men; in formazione avevano Julian Bahula (tamburi malombo), Abbey Cindi (flauto) e Philip Tabane (chitarra), e nella loro musica fondevano canti, melodie e ritmi tradizionali del Sud Africa con l'improvvisazione jazz. La sostituzione di Tabane con il chitarrista Lucas "Lucky" Ranku fu il preludio al cambio di ragione sociale da Malombo Jazz Men a Malombo Jazz Makers, un gruppo che a cavallo fra gli anni '60 e '70 era molto popolare sulla scena locale, e che ebbe modo di pubblicare tre rari albums: "Malompo jazz" (1966), inciso dal trio in uno studio di Pretoria e ospite la voce di Hilda Tloubatla delle Mahotella Queens, fu poi seguito nel 1967 da "Vol. 2" e poi nel 1969 da "Down lucky's way".
McClinton delbert
Jealous kind
Lp [edizione] originale stereo usa 1980 capitol / muscle Shoals
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Copia ancora incellophanata, ma con una leggera piegatura in alto a destra sulla copertina, prima stampa USA, con barcode, label Capitol viola ed argento con logo con Cupola, ma con porzione nera e rossa a sinistra con logo Muscle Shoals Sound Records, catalogo ST-12115. Pubblicato nel 1980 dalla Capitol nel Regno Unito e dalla Capitol / Muscle Shoals Sound negli USA, dove giunse al 34esimo posto nella classifica billboard 200, il sesto album solista, successivo a "Keeper of the flame" (1979) e precedente "Plain from the heart" (1981). Terminato il sodalizio con la Capricorn, McClinton avviò la collaborazione con la label Muscle Shoals Sound, facendosi produrre da Barry Beckett e dalla celebrata Muscle Shoals Rhythm Section, per questo lp inciso nei loro famosi studi di Sheffield in Alabama. "The jealous kind" è un solido lavoro di soul rock, con leggere sfumature blues, in cui brilla l'interazione fra il cantato intenso da soul man bianco di Delbert ed i precisi e potenti accompagnamenti della sezione fiati del gruppo di supporto. Il singolo "Givin' it up for your love", che esemplifica bene questo approccio, fu la prima hit da top 40 della carriera del cantante; tra i brani anche versioni di "Take Me To The River" di Al Green e "Bright Side Of The Road" di Van Morrison. Nato nel 1940 a Lubbock, il texano Delbert McClinton, cantante, armonicista e compositore, inizio' ad esibirsi accompagnando nei primi anni '60 con i suoi Straitjackets molti artisti afroamericani, tra cui Sonny Boy Williamson II e Jimmy Reed, che tanto influenzarono il suo modo di suonare l'armonica. Incise il suo primo singolo solista nel 1962, a nome Mac Linton, e fu per qualche anno con i Ron Dels, gruppo fortemente influenzato dal soul, con i quali ottenne discreto successo. Dei primi anni '70 è il duo con Glen Clark, Delbert & Glen, prima di una stimatissima carriera solista, interrotta nei primi anni '80 e poi ripresa con successo alla fine di quel decennio, attraverso la quale ha saputo ottimamente mettere insieme blues, r'n'b, soul e country, componendo anche diversi brani che, interpretati da altri artisti, divennero degli hits. Ha vinto quattro grammy awards fra il 1992 ed il 2020, il primo dei quali grazie alla interpretazione in duetto con Bonnie Raitt di "Good man, good woman".
Medium medium
hungry, so hungry
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1981 lantern rec.
punk new wave
punk new wave
Doppio album, in vinile 180 grammi, edizione limitata di 500 copie. Pubblicato nel 2022 dalla Lantern Records, questo doppio lp retrospettivo e' la ristampa, per la prima volta in vinile, dell' album uscito solo in cd su Cherry Red nel 2001, e contiene quindici brani dei quali cinque finora inediti (almeno in queste versioni), registrati tra il 1979 ed il 1982, a tracciare un percorso esaustivo sulla storia artistica di questa cult post-punk band britannica. Questo nel dettaglio il contenuto del disco: A1 "Hungry, So Angry" (versione tratta dal singolo ed ep uscito nel 1981, prima dell' album "The Glitterhouse" che ne presentera' una versione diversa), A2 "Nadsat Dream" (tratta dallo stesso ep), A3 "7th Floor" (dall' ep "Splendid Isolation" del 1982), A4 "Serbian Village" (dal "Live in Holland" uscito nel 1988, registrata dal vivo nel giugno 1982), B1 "Frightened Child" (da un demo dell' ottobre 1982), B2 "Further Than Funk Dream" (all' ep "Hungry So Hungry"), B3 "Splendid Isolation" (versione inedita, dal demo gia' citato), B4 "(You've Got Me) Dangling On A String" (da "Live in Holland", registrata dal vivo nel maggio del 1981), C1 "Stir Me Up" (da "Live in Holland", registrata dal vivo nel maggio del 1981), C2 "Full Of Secrecy" (dal demo del 1982), C3 "Praying" (dal demo del 1982), C4 "Them Or Me" (facciata A del primo singolo, 1979), D1 "Hidden Fears" (dal demo del 1982), D2 "Guru Maharaji" (dall' album "The Glitterhouse", 1981), D3 "The Glitterhouse" (dall' album "The Glitterhouse"). Questa band, che ha esordito con un primo singolo nel '79, fu autrice di avvincenti e formidabili sonorita' post-punk che trovano ispirazione dalle dissonanti melodie di Gang Of Four e Pop Group. Una corrosiva alchimia che unisce funk deviato, free jazz e punk, tra primitivismo tribale ed alienazione metropolitana; sonorita' spigolose ed urticanti, che purtroppo non hanno raggiunto la notorieta' dei ben piu' famosi progetti Gang Of Four o Pop Group, anche se il livello artistico espresso e' indubbiamente anche qui elevato. Feroci inserti di sax, sciami ritmici apertamente debitori dell'Africa nera, rigurgiti free-jazz, rumorismi fradici di elettronica, strutture incredibilmente "mutanti" che si dissolvono nella loro stessa carica eversiva, disco-funk grottescamente rallentato proteso nel finale verso un abisso di armonici e di urla filtrate, un delirio sovraumano di creativita' che viene destrutturata, relegando il basso in una zona d'ombra in cui il funk si fa tessuto connettivo tra voce e sax, mentre l'impeto percussivo viene ridotto in frammenti. Dopo l' eccellente album "Glitterhouse", John Rees Lewis, cantante e sassofonista, lascio' il gruppo per formare i C Cat Trance, dove ritrovo' il primo batterista dei Medium Medium, Nigel Stone, che ne era uscito poco prima della pubblicazione del singolo "Hungry, So Angry". I Medium Medium pubblicarono ancora un ep e registrarono un demo, prima di sciogliersi, ma il gruppo si riaffaccera' sulle scene negli anni 2000.
Melvins
Houdini
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1993 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2019, vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura. Pubblicato nel settembre del 1993 dalla East West in Gran Bretagna e dalla Atlantic/Amphetamine Reptile negli USA, non entrato in classifica sulle due sponde dell'Atlantico, ''Houdini'' e' il quarto album dei Melvins, uscito dopo ''Bullhead'' (1991) e prima di ''Prick'' (1994). Il primo album pubblicato in seguito all'accordo con la Atlantic, ''Houdini'' vede King Buzzo e compagni cimentarsi con un lento e monolitico rock pesante, guidato da chitarre sabbathiane, affini anche al noise come al grunge piu' duro, e da interventi vocali rauchi e rabbiosi; il tutto immerso in un'atmosfera ossessiva e claustrofobica. Formatisi ad Aberdeen nello stato di Washington nel 1985, gli americani Melvins sono uno dei gruppi piu' influenti sullo indie rock degli anni '90: la loro musica dura e senza compromessi ma anche ironica, ispirata dai Black Sabbath, ebbe molto fascino su futuri pezzi da novanta della scena di Seattle, come i Nirvana (Cobain era un loro grande estimatore), Mudhoney (dove suono' Matt Lukin dopo aver lasciato i Melvins) e Soundgarden, che ripresero la lezione dei Melvins incrociandola con strutture pop e rock piu' accessibili. Guidati da Buzz Osbourne (noto come King Buzzo), esordirono su lp con ''Gluey porch treatments'' nel 1987, seguito nel 1990 da Ozma, primi capitoli di una lunga storia discografica, che attraverso' anche un breve periodo su major (la Atlantic) fra il 1993 ed il 1994, prima del benvenuto ritorno in ambito indie; nonostante il sostegno di Cobain, il gruppo e' sempre rimasto a livello di culto, anche per la sua musica piuttosto ostica per gli orecchi delle masse.
Mercyful fate
Don't break the oath (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1984 metal blade
heavy metal
heavy metal
ristampa del 2023, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di inserto con testi e di download card. Pubblicato nel luglio del 1984 dalla Roadrunner in Europa e dalla Combat negli USA, il secondo album, successivo a ''Melissa'' (1983) e precedente ''In the shadows'' (1993). Considerato dalla critica come il lavoro in cui il potenziale della band si concretizza, ''Don't break the oath'' e' un ambiziosa e sinistramente affascinante opera che congiunge il metal piu' cupo con suggestioni progressive e classicheggianti, mentre King Diamond si addentra con i suoi testi in tematiche sulfuree che hanno a che fare con l'occulto ed il diabolico. Nati da una costola dei punk rockers danesi Brats, inconfondibili grazie alla straordinaria voce di King Diamond, famoso per la sua estensione vocale e capace sia di profondi grugniti che di toni estremamente acuti, i danesi Mercyful Fate hanno stabilito nella prima meta' degli anni '80, assieme ai Venom ed ai Bathory, il primo modello di black metal, scrivendo materiale fondato sul trash, con testi che trattano di forze soprannaturali e diaboliche. Numerosi i loro cambiamenti di formazione. Molti anche i progetti paralleli che, tra gli altri, includono i King Diamond dello stesso Diamond.
Mingardi andrea
pus / tarantola
7" [edizione] originale stereo ita 1978 ricordi
[vinile] excellent [copertina] Good cantautori
[vinile] excellent [copertina] Good cantautori
Singolo in formato 7", l' originale stampa italiana, copertina con diversi segni di invecchiamento, con apertura per il disco in alto, etichetta bianca ed arancio, catalogo SRL 10860, data sul trail off dei due lati "9-2-78", timbro Siae del secondo tipo, in uso tra il 1975 ed il 1978/79, con marchio Siae che ne occupa ancora l' intero cerchio centrale. Pubblicato in Italia nel febbraio 1978, il fantastico singolo tratto dall' album "Zabajone" del cantautore bolognese, con i suoi Supercircus. Sul lato A l' irresistibile e memorabile "Pus", brano di eccellente punk rock che pero' del punk rock e' una irriverente parodia, e puo' essere iscritta appieno al genere demenziale che proprio in quei giorni nasceva a Bologna («Il papank e la mamank vanno in giro a dir che sono stank di avere un figlio punk che senz'altro una rotella gli mank»), episodio talmente riuscito da poter essere considerato uno dei classici della prima scena punk italiana (ed inserito non a caso nella raccolta "Killed By Death D' Italia". Sul retro un altro brano tratto dall' album, "Tarantola". Andrea Mingardi è un cantautore bolognese, nato nel 1940, che emerge fra la fine degli anni '50 ed i '60 con una proposta molto ispirata dal rock'n'roll e dallo r'n'b. Dopo varie esperienze musicali, debutta discograficamente da solista con l'album ''Nessuno siam perfetti, ciascuno abbiam i suoi difetti'' nel 1974, mentre i successivi tre lp escono sotto la sigla Andrea Mingardi Supercircus, mentre dal 1981 riprende a pubblicare come Andrea Mingardi. Autore caratterizzato da una spiccata ironia, compone anche canzoni in dialetto bolognese e talora rasenta la comicità demenziale, abbinando queste qualità a sonorità blues, r'n'b e funky. La sua carriera musicale prosegue con nuovi lavori attraverso gli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo.
Missing links
links unchained
7"ep [edizione] ristampa mono aus 1966 raven
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ep in formato 7", bella e rara ristampa australiana del 1985 su Raven, copertina senza barcode pressoche' identica alla assai rara prima rarissima tiratura, label crema con scritte e logo neri, con logo in un rettangolo, catalogo RV-14. Originariamente pubblicato nell' aprile del 1966 dalla Philips in Australia, poco dopo l' unico album "The Missing Links", questo ep fu il parto conclusivo della breve ma intensa storia dei grandi australiani Missing Links, scioltisi di li' a poco. Contiene quattro brani altrimenti inediti: una trascinante cover in chiave garagistica di "I'll go crazy" di James Brown, una notevole versione di "Don't Give Me No Friction", da un singolo uscito nel 1965 degli americani Green Beans, la ballata rollingstoniana "One More Time", ed una divertente "Wooly Bully", hit di Sam the Sham & the Pharaohs. Nella loro breve carriera incisero soltanto un album, un EP e quattro 45 giri, il tutto tra il 1965 ed il 1966; nonostante questo, i Missing Links sono generalmente considerati come il piu' selvaggio e potente gruppo ad emergere dall'Australia. La band suonava un durissimo e crudo R'n'B influenzato dai Pretty Things e furono il primo esempio in Australia di musicisti con un'attitudine violenta e rumorista: distruggevano i loro strumenti sul palco e vestivano con abiti di pelle e capelli lunghi, la loro reputazione come live band e' leggendaria ancora oggi. ll chitarrista Doug Ford sara' poi nei Master's Apprentices, mentre l'altro chitarrista Peter Anson entrera' prima nei Jeff St. John e successivamente negli Id.
Mitchell Joni
clouds
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 Reprise
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2023, in vinile 180 grammi, rimasterizzata da Bernie Grundman con la supervisione di Joni Mitchell, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla originaria tiratura. Pubblicato in Usa nel maggio del 1969 dopo ''Joni Mitchell'' e prima di ''Ladies of the canyon'', giunto al numero 31 delle classifiche americane e non entrato in quelle Uk dove usci' nell' ottobre dello stesso anno. Il secondo album. Contiene le magnifiche ''Both sides now'', ''Chelsea morning'', ''I don't know where i stand'', e vinse il grammy award per il miglior album folk dell' anno. "Clouds" e' il disco che consacra Joni Mitchell come una delle massime cantrici della sua epoca, rispetto al debutto la voce e' ora piu' matura e piena, capace di una espressivita' romantica ed allo stesso tempo concreta sconosciuta nella sua epoca, l' accompagnamento e' affidato alla chitarra che variando di stile e di atmosfera e' resa veramente molto espressiva, "The Fiddle and the Drum," e' una '' protest song'' sulla guerra del Vietnam, molti dei brani parlano d'amore , ma con toni malinconici ed introversi, tra queste le splendide "Tin Angel", "That Song About the Midway", "The Gallery" . i temi trattano anche temi non facili, quali l' occulto in "Roses Blue" e la malattia mentale, "I Think I Understand", ovviamente le celeberrime "Chelsea Morning" e "Both Sides Now" furono i brani che assicurarono a questo lavoro la notorieta' almeno critica, ma anche "Songs to Aging Children Come," considerata dai giornalisti di rolling stone come '' la piu' sofisticata sequenza di accordi di tutta la pop music'' e' oramai piu' che un classico. l'autoritratto in copertina, dipinto dalla stessa Mitchell coglie in pieno lo spirito dell'opera, che e' senza dubbio uno dei grandi classici della nuova musica americana dell'inizio del decennio. un ascolto fondamentale.
Mitchell Joni
Court and spark (embossed sleeve)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 asylum / rhino
rock 60-70
rock 60-70
Bella ristampa del 2023, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina apribile senza barcode pressoché identica alla prima tiratura su Asylum, con l' originaria parte frontale in rilievo "embossed". Pubblicato in Usa nel gennaio del 1974 dopo ''For the roses'' e prima di ''Miles of Aisles'', giunto al numero 2 delle classifiche Usa ed al numero 14 di quele Uk. Il sesto album. Registrato tra gli altri con con David Crosby, Graham Nash, Robbie Robertson, Jose Feliciano, e' una magistrale fusione tra il cantautorato folk di matrice westocastiana ma personalissimo della Mitchell e le nuove influenze jazz che i dischi successivi continueranno ad evidenziare, sempre di piu'. Rimane il suo lavoro piu' venduto in assoluto e venne definito dalla critica come ''uno dei dischi piu' rappresentativi e riusciti del rock femminile di sempre'' , contiene diversi brani celeberrimi e tutt'ora eseguiti live, quali ''Free man in Paris'', ''Raised and robbery'', ''Help me'', ''People's paries'', ''The same situation''.
Mobley hank
Soul station (gatefold, music matters srx)
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1960 blue note / music matters / universal
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Bellissima e molto rara ristampa del 2020, in vinile 180 grammi, edizione limitata per audiofili, realizzata nell' ambito della prestigiosa serie di uscite Blue Nite The Definitive Reissue Series della Music Matters, con sistema SRX che permette di pressoche' azzerare i rumori di fondo, rimasterizzata dai master tapes originali, nella loro versione stereofonica, e con copertina cartonata per l' occasione APRIBILE E LAMINATA fronte e retro, senza barcode (pressoche' identica sul fronte e sul retro alla prima rara tiratura, e con bellissime foto all' interno, etichetta blue note bianca e blu, catalogo MMBST-84031. Inciso al Rudy Van Gelder Studio di Englewood Cliffs, New Jersey, il 7 febbraio del 1960 con formazione a quattro composta da Hank Mobley (sax tenore), Wynton Kelly (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Art Blakey (batteria). Considerato da molti critici il capolavoro del sassofonista, ''Soul station'' lo vede in compagnia di tre stellari accompagnatori, nel dar vita ad un disco di hard bop frizzante e diretto in cui per la prima volta dal 1955 Mobley incide come bandleader senza altri fiati oltre al suo sassofono. Questa la scaletta dei brani, di cui quattro sono composizioni di Mobley e due standard: ''remember'', ''This I dig of you'', ''Dig dis'', ''Split feelin's'', ''Soul station'', ''If I should lose you''. Apprezzato principalmente per il suo stile diretto ma non scevro da complicate soluzioni ritmiche e la sua abilita', il sassofonista Hank Mobley (1930-1986) e' considerato uno dei massimi interpreti dello hard bop nel catalogo Blue Note. Situato a meta' fra lo stile piu' irruento di Coltrane e Rollins e quello piu' morbido e rilassato di Stan Getz e Lester Young, Mobley fu definito da alcuni critici il ''campione dei pesi medi'' del sax tenore. Dopo aver suonato con Roach, Ellington e Gillespie nei primi anni '50 e poi nei primi Jazz Messengers di Horace Silver ed Art Blakey nella seconda meta' del decennio, Mobley incide nei primi anni '60 alcuni apprezzati lavori di hard bop come band leader, fra cui ''Soul station'' (1960) e ''A caddy for daddy'' (1965). Problemi di salute turberanno e rallenteranno la sua carriera dopo il 1975.
Mogwai
As the love continues
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2021 rock action
indie 90
indie 90
doppio vinile nero, copertina apribile, adesivo su cellophane, coupon per download. Il decimo album in studio per il gruppo scozzese, a venticinque anni esatti dal primo singolo, registrato con la produzione (a distanza causa covid) di Dave Friedmann, vede la collaborazione di Atticus Ross (nel brano Midnight Flit) e Colin Stetson (nel brano Pat Stains). Sostanzialmente il gruppo non si muove dal proprio principio stilistico post-rock, continuando con gran classe nel loro percorso fatto di brani principalmente strumentali tra quiete e tempesta, con un eccezione nel brano, uscito come singolo, "Ritchie Sacramento" uno dei più radiofonici mai prodotti dalla band.
Uno dei gruppi piu' importanti del cosiddetto post rock e di tutto il rock indipendente a cavallo fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo, i Mogwai nascono a Glasgow in Scozia nel 1995 come terzetto, che diventera' quintetto nel 1997 con l'aggiunta del secondo chitarrista John Cummings e di Brendan O'Hare (ex Teenage Fanclub e Telstar Ponies); quest'ultimo uscira' dal gruppo nel 1998. Autori di un rock in gran parte strumentale, dominato dalle chitarre ed influenzato dal minimalismo come dal noise e dalla musica cosmica tedesca, i Mogwai costruiscono epici brani in crescendo che, partendo con toni quieti e suffusi, terminano in autentiche tempeste sonore. Il loro stile porta somiglianze con quello dei canadesi G.Y.B.E.!, sebbene i due gruppi abbiano identita' distinte e marcate differenze. Il primo acclamato album "Young team" (1997) esce dopo una serie di apprezzati singoli ed ep ed e' considerato uno dei dischi piu' importanti del rock indipendente di fine secolo. Il gruppo si costruisce una buona fama anche grazie ai suoi impressionanti e rumorosi concerti; nel 1999 esce il secondo album ''Come on die young'', piu' quieto e sognante rispetto ai lavori precedenti e seguito da ulteriori album, in genere apprezzati dalla critica, molti dei quali entrano in classifica in Gran Bretagna.
Mogwai
The bad fire (ltd clear)
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2025 rock action
indie 90
indie 90
edizione limitata doppio vinile trasparente con un lato etched (disegnato),coupon per download digitale, copertina apribile. L'undicesimo album in studio, registrato presso gli studi Chem19 in Scozia con il produttore americano John Congleton, vincitore di un Grammy Award (St Vincent, Angel Olsen, John Grant, Explosions In The Sky, Sigur Rós...). Un album che viene descritto dalla label "The Bad Fire, è un termine operaio di Glasgow per indicare l'Inferno. Riflette il periodo difficile che i membri della band stavano attraversando". Un disco che conferma la vitalità della band capace di reinventarsi senza perdere la propria peculiarità di maestri del post-rock.
Uno dei gruppi piu' importanti del cosiddetto post rock e di tutto il rock indipendente a cavallo fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo, i Mogwai nascono a Glasgow in Scozia nel 1995 come terzetto, che diventera' quintetto nel 1997 con l'aggiunta del secondo chitarrista John Cummings e di Brendan O'Hare (ex Teenage Fanclub e Telstar Ponies); quest'ultimo uscira' dal gruppo nel 1998. Autori di un rock in gran parte strumentale, dominato dalle chitarre ed influenzato dal minimalismo come dal noise e dalla musica cosmica tedesca, i Mogwai costruiscono epici brani in crescendo che, partendo con toni quieti e suffusi, terminano in autentiche tempeste sonore. Il loro stile porta somiglianze con quello dei canadesi G.Y.B.E.!, sebbene i due gruppi abbiano identita' distinte e marcate differenze. Il primo acclamato album ''Young team'' (1997) esce dopo una serie di apprezzati singoli ed ep ed e' considerato uno dei dischi piu' importanti del rock indipendente di fine secolo. Il gruppo si costruisce una buona fama anche grazie ai suoi impressionanti e rumorosi concerti; nel 1999 esce il secondo album ''Come on die young'', piu' quieto e sognante rispetto ai lavori precedenti e seguito da ulteriori album, in genere apprezzati dalla critica, molti dei quali entrano in classifica in Gran Bretagna.
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