Hai cercato: immessi ultimi 90 giorni --- Titoli trovati: : 2131
Pag.:
oggetti:
Benvegnù paolo
Dell'odio dell'innocenza (ltd)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2020 black candy
indie 90
indie 90
edizione numerata a mano di 500 copie. sesto album di inediti da solista dell'ex Scisma, note a seguire.
Dopo lo scioglimento del gruppo intraprende la carriera solista agli inizi del nuovo millennio, proponendo una musica scarna ed intima, frutto di un cantautorato molto sentito ed ispirato. Nel 2003 esce il suo primo album solista dal titolo "Piccoli fragilissimi film", che riscuote un discreto successo sia di pubblico che di critica; seguono l'Ep "Cerchi nell'acqua" (05), l'album "Le labbra" e "Proiettili buoni" con Marco Parente, entrambi nel 2008, la partecipazione al progetto "Il paese reale", voluto da Manuel Agnelli e da "Hermann" nel 2011.
Betti laura
Kurt weill 1933-1950
Lp [edizione] originale stereo ita 1963 ricordi
[vinile] Excellent [copertina] Excellent musica italiana
[vinile] Excellent [copertina] Excellent musica italiana
Prima rara stampa italiana, bella copia con giusto assai lievi segni di invecchiamento, copertina ruvida apribile, con il vinile estraibile dall'alto, con sagomatura sul lato di apertura, e con fissato all'interno il libretto di dodici pagine formato 12" con foto e note, label senza l'indicazione dell'anno "1964", nera e arancio con bordo bianco, scritte nere lungo il bordo ed argentate al centro, logo Ricordi bianco e nero in alto, con logo "D.R." ("Diritti Riservati") su entrambe le facciate e logo BIEM sulla seconda, senza logo né timbro SIAE, catalogo SMRL6032, data sul trail off 8/11/63. Pubblicato nel 1963 dalla Ricordi, il terzo album, successivo a ''Con l'orchestra di Piero Umiliani'' (1960) e precedente ''Potentissima signora'' (1968), e pressoche' contemporaneo al disco gemello ''Canta Kurt Weill 1900-1933'', della grande attrice di cinema e teatro nonche' cantante Laura Betti (1927-2004), famosa soprattutto per la collaborazione artistica con Pier Paolo Pasolini, ma attrice anche con altri importanti registi (Bellocchio, Visconti, Bernardo Bertolucci). Diretta da Bruno Maderna, Laura Betti interpreta qui canzoni del compositore tedesco Kurt Weill, tratte da ''Marie Galante'' (1934), "Der silbersee" (1934), "I sette peccati capitali" (1933), "One touch of Venus" (1943), "Kinckerbocker holiday" (1938) e "Street scene" (1947). Questa la scaletta: "Le Grand Lustucru", "Lied Der Fennimore", "J'Attends Un Navire", "I Sette Peccati Capitali", "Speak Low", "How Can You Tell An American", "That's Him", "Lonely House", "September Song".
Bevis frond
focus on nature
lp2 [edizione] nuovo stereo uk 2024 fire
punk new wave
punk new wave
doppio album, edizione in vinile nero, copertina apribile, adesivo di presentazione sul cellophane, inserto apribile. Pubblicato dalla Fire nel marzo 2024, a quasi tre anni dal precedente "Little Eden" (settembre del 2021), il ventunesimo album in studio. Descrizione completa a seguire.
Nick Saloman e' personaggio fondamentale dell'underground psichedelico britannico; attivo sin dal '67 (due acetati con i Bevis Frond Museum e poi con i Dune), nel '75 negli Oddsocks che produssero un album di folk acustico molto raro, poi in piena era punk nei Von Trap Family e nei Room 13, fondo' la Woronzow nel 1980 realizzando come Bevis Frond un 7" ed un 12" due anni dopo (mai visti, ovviamente...), per ricomparire nella meta' degli anni '80 con due magnifici albums, "Miasma" ed il successivo "Inner Marshland", da molti considerati tra i capolavori della psichedelia inglese, capaci di mettere insieme una straordinaria vena heavy psichedelica con forti influenze hendrixiane, scintille di creativita' pop ed illuminazioni visionarie degne di Barrett. Ha collaborato anche con il leggendario Twink.
Biafra jello with d.o.a.
Last scream of the missing neighbors
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1989 alternative tentacles
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, ottenuta dai master tapes analogici originali, copertina senza barcode, pressoche' identica alla prima rraa tiratura, corredata di inserto. L'album uscito nel maggio del 1989, frutto della collaborazione tra Jello Biafra, ex leader dei leggendari californiani Dead Kennedys, con la grande band canadese, collaborazione gia' iniziata qualche tempo prima con la partecipazione musicale (e non solo) al film "Terminal City Ricochet" (uno dei brani qui inclusi, l' iniziale "That's Progress", faceva gia' parte di quella colonna sonora). Un connubio rivitalizzante per entrambi, giacche' i D.o.a. pochi mesi dopo daranno alle stampe il loro album "Murder" e Biafra presto tornera' a graffiare in un album registrato con i No Means No. La facciata A include quattro serratissimi brani, ed una sorprendente e riuscita cover di "We Gotta Get Out Of This Place", un assalto sonoro davvero micidiale, tra hardcore punk e qualche influenza "metallica" (molto meno comunque che nell' album che presto pubblicheranno per conto proprio i D.O.A.), con il marchio di fabbrica della voce come sempre unica, cinica e potentissima, anche nei messaggi dei testi, di Jello Biafra. Sul retro, la lunga e non meno micidiale "Full Metal Jackoff".
Big thief
Dragon new warm mountain i believe in you
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2022 4ad
indie 2000
indie 2000
edizione in doppio vinile "eco -mix" riciclato, copertina apribile, libretto con testi. Uscito nel febbraio 2022 dopo "two hands" del 2019. Registrato durante il 2020 in quattro diversi studi, per catturare l'atmosfera di diverse località e le sonorità di ogni ingegnere del suono: i Flying Cloud Recordings di Sam Evian a Upstate New York; con Shawn Everett ai Five Star Studios di Topanga, in California; MusicGardens - Studio In The Clouds situato nelle Montagne Rocciose del Colorado con l'ingegnere Dom Monks; Press On Studio di Scott McMicken a Tucson , in Arizona. In queste ultime registrazioni è presente il violino di Mat Davidson, un amico di lunga data della band. Delle 45 composizioni registrate sono state selezionate le 20 presenti nell'album. Stilisticamente rimane l'impronta indie-folk rock che accompagna la band dagli esordi, con il sempre ottimo songwriting ed espressività della cantante Adrianne Lenker, qui in un vestito variegato da arrangiamenti che passano dall'acustico con sapore di country a brani con inserimenti di originali partiture di elettronica (la splendida "time escaping") per finire ad episodi soft-rock di matrice seventies.
I Big Thief sono un gruppo indie rock americano dalle forti venature folk, di stanza a New York. La line up della band è formata da Adrianne Lenker (chitarra, voce), Buck Meek (chitarra, voce di accompagnamento), Max Oleartchik (basso) e James Krivchenia (batteria).
Il primo album della band, "Masterpiece", è stato pubblicato dalla Saddle Creek Records il 27 maggio 2016, seguito da "Capacity" nel 2017 e da "U.F.O.F." nel 2019.
Big thief
Masterpiece (reissue)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2016 4ad
indie 2000
indie 2000
ristampa rimasterizzata su vinile colorato. l'album di debutto della band, I Big Thief sono un gruppo indie rock americano dalle forti venature folk, di stanza a New York. La line up della band è formata da Adrianne Lenker (chitarra, voce), Buck Meek (chitarra, voce di accompagnamento), Max Oleartchik (basso) e James Krivchenia (batteria). Il primo album della band, "Masterpiece", è stato pubblicato dalla Saddle Creek Records il 27 maggio 2016, seguito da "Capacity" nel 2017 e da "U.F.O.F." e "Two Hands" nel 2019. La proposta musicale della band, capitanata da Adrianne Lenker si caratterizza per la capacità di mettere sullo stesso piano l’intimismo cantautoriale, folk e melodie chitarristiche da gruppo rock.
Biglietto per l'inferno
Biglietto per l'inferno (white vinyl, 50th anniversary ed.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1974 ams
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024, IN VINILE BIANCO, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica alla prima rarissima tiratura del 1974, corredata di inserto con note, foto e testi. Nati nel 1972 a Lecco, dalle ceneri di Gee e Mako Sharks, Un Biglietto per l'Inferno sono tuttora considerati uno dei piu' influenti gruppi prog italiani di sempre, nonostante la produzione di un solo LP, questo album omonimo del 1974. Il gruppo ebbe un'intensa attivita' dal vivo, che creo' un suono potente guidato dalle doppie tastiere di Banfi e Cossa e dalla chitarra solista di Mainetti, con interventi di flauto del cantante Claudio Canali. L'album e' reputato da molti un capolavoro, il suo suono di derivazione hard rock e' impreziosito al punto giusto da tastiere e flauto, e i testi sono forti e d'effetto. I cinque lunghi brani sono tutti molto belli, due tra di essi, Una strana regina e Confessione vennero anche pubblicati su 45 giri, il secondo dei due in versione strumentale, con lo stesso disegno di copertina dell'album, la foto, ormai classica, del cantante Claudio Canali mentre salta, opera di Caesar Monti. Un secondo album venne registrato ed era pronto per essere stampato, con la produzione di Eugenio Finardi come pure un singolo tratto dall'LP, ed il gruppo aveva anche ricevuto un'offerta di produzione da Klaus Schulze, ma la fine della casa discografica Trident porto' il Biglietto per l'Inferno a sciogliersi dopo alcuni concerti in Italia e Svizzera alla fine del 1975.
Bintangs
Blues on the ceiling (ltd. gold)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, edizione limitata di 500 copie in vinile dorato, numerate sul retro copertina in basso, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato nel 1969 dalla Decca in Olanda, il primo album, precedente ''Travelling in the USA'' (1970). Considerato uno dei massimi album di blues rock dell'Europa continentale, ''Blues on the ceiling'' vede la band olandese cimentarsi con una scaletta composta quasi interamente di cover di classici brani blues di autori come Howlin' Wolf, Willie Dixon, Muddy Waters o W.C. Handy, fra gli altri, suonati con un approccio quasi sempre elettrificato e potente, alimentato in particolare dall'ottima ed aggressiva chitarra elettrica, accanto a frequenti interventi di armonica; un paio di episodi hanno sonorita' piu' acustiche che richiamano il blues rurale. Un disco da (ri)scoprire per gli amanti del rock blues degli anni '60 e '70. Formatisi nel 1961 a Beverwijk, i Bintangs si orientarono negli anni successivi verso il blues ed il blues rock, diventando uno dei piu' importanti gruppi di questo genere sulla scena olandese, insieme a Cuby & the Blizzards e Livin' Blues. I loro primi due album, ''Blues on the ceiling'' (1969) e ''Travelling in the USA'' (1970), sono considerati fra i massimi esempi del blues rock europeo continentale. Il gruppo e' stato attivo fra il 1961 ed il 1985, per poi riformarsi nel 1989, restando in attivita' ancora nella seconda decade del nuovo secolo e con il bassista e cantante Frank Kraaijeveld unico membro costante di un organico spesso soggetto a cambiamenti.
Bjork
Homogenic
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1997 one little indian
indie 90
indie 90
Ristampa, inner sleeve, copertina con apertura sul lato superiore. Pubblicato nel settembre del 1997 dalla One Little Indian in Gran Bretagna, dove giunse al quarto posto in classifica, e dalla Elektra negli USA, dove arrivo' al 28ø posto in classifica, ''Homogenic'' e' il terzo album di Bjork, uscito dopo ''Post'' (1995) e prima della colonna sonora ''Selmasongs'' (2000). Considerato dalla critica uno dei migliori album della celebre artista islandese, ''Homogenic'' e' un disco dalle tinte scure, carico di sofferenza interiore e di tensione emotiva, a dispetto delle sonorita' distese e dei ritmi lenti dei brani, che sono comunque immersi in un'atmosfera glaciale ed oscura, facendo da contrappunto agli squarci emotivi della voce di Bjork. Un album introspettivo ed atmosferico, che si distanzia dalle tendenze dance e pop di alcuni dei suoi lavori precedenti pur senza abbandonarle del tutto, arricchito da accompagnamenti di archi, con ritmi ipnotici e suggestivi tappeti di tastiere. Considerato dalla critica uno dei suoi dischi piu' avventurosi ed una delle sue performance piu' intense dal punto di vista vocale, ''Homogenic'' mostro' un lato diverso dell'immagine e della musica di Bjork, lontano da quello quasi fiabesco espresso nei lavori precedenti.
Bjork brant - trio - (kyuss)
Once upon a time in the desert (ltd cactus)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 duna
indie 90
indie 90
edizione limitata in vinile viola di 200 copie. descrizione della label: Brant Bjork (Kyuss, Fu Manchu) ha trascorso oltre un quarto di secolo nell'epicentro del rock desertico californiano. Insieme a Mario Lalli (Yawning Man, Fatso Jetson, Desert Sessions) al basso e Ryan Gut, ex membro della Brant Bjork Band, alla batteria, ha registrato "Once Upon A Time In The Desert", un album di rock'n'roll desertico organico con un groove fluido.
Ex batterista di Kyuss (dei quali è co-fondatore) e Fu manchu, proprietario dell'etichetta El camino, poi ribattezzata Duna, pubblica il suo primo album solista "Jamalanta" nel 99; Influenzato dal classico rock'n'roll e dall'hard rock degli anni '70, partecipa anche alle celebri "Desert sessions" di Josh Homme, nella primissima formazione dei Queens of stonage e suona nei Mondo Generator in "Cocaine rodeo" (2000). Un ulteriore progetto sono i Brant Bjork and The Bros, che esordiscono nel 2005 con "Saved by magic" e proseguono nel 2007 con "Somera sol". Nel 2013 Bjork partecipa alla reunion dei Kyuss, realizzando il doppio "Peace", con John Garcia, piu 'Nick Olivieri (nei Kyuss dal 92) e il chitarrista Bruno Fevery (sostituto di Homme nei Kyuss Lives).
Black angels
Death song
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2017 partisan
indie 2000
indie 2000
doppio vinile corredato di poster, un adesivo e di coupon per download; adesivo su cellophane, inner sleeve, copertina apribile cartonata, etichette custom. “Death Song”, quinto album del gruppo texano, è il classico disco alla Black Angels: psichedelia in chiave moderna, con una forte componente sixties e al contempo un maniera moderna di reinterpretare certi stilemi tipici del genere.
I Black Angels si formano ad Austin in Texas nel 2004 grazie ad Alex Maas (voce), Stephanie Bailey (batteria), Christian Bland (chitarra), Jennifer Raines (organo) e Nathan Ryan (basso), prendendo il nome da una canzone dei Velvet Underground, "The Black Angel's Death Song". Debuttano nel 2005 con un EP omonimo, seguito dal disco d’esordio, "Passover" (06), da "Directions to see a ghost" (08), da "Phosphene dream" (10) e da “Indigo Meadow” (13). Il suono del gruppo, caratterizzato da chitarre sature e selvagge ed un incedere ipnotico e malato, si presenta come un mix tra Spacemen 3 (in quella particolare fusione tra psichedelia, garage e sonorita' noise futuribili) e Cult (ravvisabili nelle atmosfere vagamente gotiche, nella carica del cantato e nella ritmica potente).
Black angels
Directions to see a ghost
lp3 [edizione] nuovo stereo usa 2008 light in the attic
indie 2000
indie 2000
Vinile triplo, copertina liscia apribile in tre, senza codice a barre, poster formato 4xA4 in carta lucida, ripiegato in quattro, con disegno a colori e tesi sul retro, piccolo adesivo rettangolare, label bianca in basso e rossa in alto, con bordi superiore ed inferiore a colori invertiti, scritte rosse e nome del gruppo in bianco, sulla seconda facciata del terzo vinile l'etichetta e' a scacchiera rossa e bianca senza scritte. Pubblicato nel maggio del 2008 dalla Light In The attic, ''Directions to see a ghost'' e' il secondo album dei Black Angels, uscito dopo ''Passover'' (2006). Il gruppo americano realizza in questo monumentale album una rivisitazione del classico sound dei primi Velvet Underground e dei sinistri e circolari mantra acidi dei Loop, attraverso brani che talvolta superano anche il quarto d'ora di durata, ipnotici e notturni. Minimalismo e acid rock vengono rivisitati con un'ottica ammodernata ma non troppo, lasciando trasparire con facilita' l'ispirazione dei maestri sopra citati. I Black Angels si formano ad Austin in Texas nel 2004 grazie ad Alex Maas (voce), Stephanie Bailey (batteria), Christian Bland (chitarra), Jennifer Raines (organo) e Nathan Ryan (basso), prendendo il nome da una canzone dei Velvet Underground, "The Black Angel's Death Song". Debuttano nel 2005 con un EP omonimo. Il suono del gruppo caratterizzato da chitarre sature e selvagge ed un incedere ipnotico e malato, si presenta come un mix tra Spacemen 3 (in quella particolare fusione tra psichedelia, garage e sonorita' noise futuribili) e Cult (ravvisabili nelle atmosfere vagamente gotiche, nella carica del cantato e nella ritmica potente).
Black country, new road
For the first time
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2021 ninja tune
indie 2000
indie 2000
adesivo su cellophane, booklet. Il debutto per la band di giovanissimi londinesi, subito schizzati nelle charts inglesi come la next big thing del rock anglosassone. Un ensemble di sette musicisti nato nel 2018 dalle ceneri dei nervous conditions, che contiene voce, doppia chitarra, basso, batteria, sassofono, violino e tastiere, per una musica trans-genere che parte da composizioni strumentali di post-math-rock con riferimenti a Tortoise, June of 44, Karate o Slint ma che viene arricchito da variabili free-jazz e klezmer.
Black crowes
Amorica
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1994 def american
indie 90
indie 90
Ristampa su doppio vinile. Pubblicato nel novembre del 1994 dalla American-BMG in Gran Bretagna, dove giunse all'ottavo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' all'undicesima posizione, ''Amorica'' e' il terzo album dei Black Crowes, uscito dopo ''The southern harmony and musical companion'' (1992) e prima di ''Three snakes and one charm'' (1996). Il gruppo americano, pur prendendo ancora spunto dal classico rock degli anni '70 di Little Feat, Rolling Stones e Lynyrd Skynyrd, sviluppa in ''Amorica'' un discorso musicale che si allontana dalle sonorita' vintage pur senza rompere i legami con esse. ''Amorica'' alterna morbide ballate blues rock dalle tinte soul con pezzi potenti, piu' vicini al rock duro rispetto al passato, ma ancora memori delle consuete influenze del gruppo; alcuni pezzi sono immersi in un'atmosfera meno luminosa rispetto ai primi album, senza comunque scendere nella cupezza, mentre permane la tendenza alla jam gia' manifestata nell'album precedente. Formatisi ad Atlanta, Georgia, nel 1984, inizialmente come Mr Crowe's Garden, i Black Crowes assumono il loro nome definitivo intorno al 1988, quando si stabilizza la formazione attorno ai fratelli Chris e Rich Robinson. Dediti ad un rock chitarristico sanguigno e diretto, semplice e potente, si ispirano indubbiamente ai Rolling Stones dei primi anni '70 ed al rock sudista (Lynyrd Skynyrd, Allman Brothers), con sonorita' classiche degli anni '70 ammodernate ma non troppo alla sensibilita' degli anni '90. Accolti nella Def American di Rick Rubin, pubblicano il primo apprezzato lp ''Shake your money maker'' nel 1990, seguito nel 1992 dall'acclamato ''The southern harmony and musical companion'', che scala le vette delle classifiche in America ed in Gran Bretagna. Incessanti tour in giro per il mondo non impediscono al gruppo di sfornare album di buon successo piu' o meno a cadenza biennale, senza allontanarsi troppo dalla formula stabilita con i primi lavori. La loro attivita' prosegue oltre l'inizio nel nuovo secolo, dopo una pausa presa fra il 2002 ed il 2005.
Black crowes
The southern harmony and musical companion
LP [edizione] nuovo stereo ger 1992 universal
indie 90
indie 90
Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura del 1992, rimasterizzata dai nastri originali. Pubblicato nel maggio del 1992 dalla Def American in Gran Bretagna, dove giunse al secondo posto in classifica, e negli USA, dove arrivo' alla prima posizione, ''The southern harmony and musical companion'' e' il secondo album dei Black Crowes, uscito dopo ''Shake your money maker'' (1990) e prima di ''Amorica'' (1994). Acclamato dalla critica e premiato da un gran successo di pubblico, anche grazie alla assidua attivita' live del gruppo, il secondo album dei corvi neri prosegue sulla classica traiettoria del precedente, con un corposo hard rock blues dalle influenze anni '70 (Stones, Faces, Lynyrd Skynyrd, i primi Little Feat), in cui ottengono maggior spazio le tastiere vintage, i cori femminili di marca soul e piu' estesi assoli chitarristici; non mancano episodi piu' quieti dove spiccano anche sonorita' acustiche. Formatisi ad Atlanta, Georgia, nel 1984, inizialmente come Mr Crowe's Garden, i Black Crowes assumono il loro nome definitivo intorno al 1988, quando si stabilizza la formazione attorno ai fratelli Chris e Rich Robinson. Dediti ad un rock chitarristico sanguigno e diretto, semplice e potente, si ispirano indubbiamente ai Rolling Stones dei primi anni '70 ed al rock sudista (Lynyrd Skynyrd, Allman Brothers), con sonorita' classiche degli anni '70 ammodernate ma non troppo alla sensibilita' degli anni '90. Accolti nella Def American di Rick Rubin, pubblicano il primo apprezzato lp ''Shake your money maker'' nel 1990, seguito nel 1992 dall'acclamato ''The southern harmony and musical companion'', che scala le vette delle classifiche in America ed in Gran Bretagna. Incessanti tour in giro per il mondo non impediscono al gruppo di sfornare album di buon successo piu' o meno a cadenza biennale, senza allontanarsi troppo dalla formula stabilita con i primi lavori. La loro attivita' prosegue oltre l'inizio nel nuovo secolo, dopo una pausa presa fra il 2002 ed il 2005.
Black flag
six pack ep (10", white vinyl)
7"ep [edizione] ristampa stereo usa 1981 sst
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
ep in formato 10", rara ristampa del 1990, con copertina (con barcode) pressoche' identica alla prima rara tiratura, ma IN FORMATO 10" ED IN VINILE BIANCO, etichetta argento con scritte e logo neri, catalogo SST920. Il bellissimo 7"ep pubblicato nel giugno del 1981, alcuni mesi prima dell' uscita dell' epocale primo album "Damaged" dalla seminale punk band di Hermosa Beach, California, che aveva esordito con l' ep "Nervous Breakdown" del '78. La title track di questo ep sara' uno degli anthems piu' efficaci di quell' album, ma e' qui presente in versione assai diversa, anche perche' la formazione di questo disco vede la chitarra al vetriolo di Greg Ginn affiancata da Chuck Dukowski al basso, dal leggendario batterista Robo e da un Dez Cadena che e' ancora impiegato alla voce, prima dell' ingresso nel gruppo dell' ex S.O.A. Henry Rollins in seguito al quale Cadena imbraccera' la seconda chitarra, determinano una importante svolta del suono della band in una direzione ancora piu' violenta ed abrasiva. Sul retro, "I've Heard It Before" e "American Waste" sono altrimenti inedite, e certo non avrebbero sfigurato se inserite nell' album. Una testimonianza fondamentale del primo periodo della storia della band, capace di segnare come nessuno il distacco del punk americano dalla ingenuita' del punk 77ino, con un muro di suono incredibile, violentissimo e nichilista nei contenuti musicali, almeno nelle intenzioni, giacche' in realta' questa musica al vetriolo gia' contiene in se' gli sviluppi dei seminali dischi successivi della band e soprattutto di molti anni '80.
Black flag
white minority - live at the starship club, milwaukee 7/17/1981
Lp [edizione] originale stereo eu 1981 hc live classics
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale rara stampa, copertina (con giusto lievi segni di invecchiamento) senza barcode, etichetta verde senza alcuna indicazione; questa pubblicazione private press del 2006 propone la testimonianza del concerto (ventuno brani, di qualita' sonora non esaltante, ma di discreto impatto) effettuato dalla seminale hardcore punk band di Hermosa Beach, California, il 17 luglio del 1981 allo STarship Club di Milwaukee, prima dell' ingresso in formazione di Herry Rollins (nonostante compaia nella foto di copertina), con alla voce ancora quindi Dez Cadena, che in quei giorni maturera' la decisione di spostarsi alla chitarra lasciando il posto di vocalist. Con Cadena alla voce la band aveva registrato e pubblicato il terzo ep "Six Pack" (uscito poche settimane prima di questo live), e registrato una prima versione del primo album" Damaged", che sara' pero' accantonata, poiche' il disco sara' riregistrato con Rollins alla voce. Medesimo e' l' impatto sonoro della band, un assalto sonoro assolutamente devastante e annichilente, con una voce, quella di Dez Cadena, che forse non possiede lo stesso carisma rispetto a quella di Henry Rollins, ma certamente non le e' seconda per viscerale intensita' (e la influenzo' tantissimo). Questa la lista dei brani: Revenge / White Minority / I've Heard It Before / Room 13 / Depression / Machine / I've Had It / Nervous Breakdown / Jealous Again / Spray Paint The Walls / Damaged / Six Pack / No Values / Clocked In / Life Of Pain / American Waste / Fix Me / Police Story / Rise Above / No More / Louie Louie. Attivi sin dal 1978, dopo i primi anni che segnarono la nascita e l' evoluzione del primo hardcore americano, e che sfociarono nel primo storico album "Damaged", dopo un periodo di inattività dovuto anche all' arresto di Greg Ginn e del bassista Chuck Dukowski, produrranno nel 1984 i successivi e quasi altrettanto seminali "My War" e "Slip It In" (e poi ancora altri lavori in una manciata di anni) con due soli superstiti della formazione del primo album, Ginn ed Henry Rollins, affiancati dal grande Bill Stevenson alla batteria, preso in prestito dai Descendents, dischi forieri di sviluppi per tutto l' alternative rock americano del decennio. Nel frattempo Ginn sarà sempre piu' impegnato con l' etichetta autogestita SST, certamente la label più importante per l' alternative rock americano di tutti gli anni '80, formando anche gli October Faction ed i Gone; Cadena formera' invece i DC3 e Dukowski, oltre a suonare con i già citati October Faction, formerà i Wurm (in realtà un progetto a cui aveva dato vita già prima dei Black Flag) e gli Swa.
Black keys
Dropout boogie
Lp [edizione] nuovo stereo hol 2022 nonesuch
indie 2000
indie 2000
Undicesimo album in studio per il duo americano, che prosegue il ventennale percorso musicale cercando di riproporre l'energia leggera e spontanea che si era creata nelle sessions del precedente "delta kream". Brani che scavano nelle radici blues in maniera rumorosa ma anche ballate soul o puro rock radiofonico.
I Black Keys, duo originario di Akron, Ohio, formato dal cantante e chitarrista Dan Auerbach e dal batterista Patrick Carney, suonano un hard rock blues ridotto all'osso ed immediato dalle sonorità ruvide che presenta forti influenze Cream, Blue Cheer, Jimi Hendrix, con qualche affinità nella voce e nell'appeal con i Soundgarden, sono considerati tra i gruppi relativamente più tradizionalisti in ambito blues revival, con uno spirito simile a quello di Gories, Blues Explosions. Amici di lunga data, nativi di Akron, Ohio, Auerback e Carney cominciano a suonare insieme nel 2002 come Black Keys (il nome deriva da un artista schizofrenico di Akron che ha l'abitudine di chiamare così i ragazzi poco raccomandabili). Le preferenze musicali di Patrick spaziano dai Devo, al noise rock e all' hip-hop, mentre Dan, che è cresciuto suonando vecchie canzoni folk in famiglia, ha un forte interesse per il Blues elettrico del Mississippi.
Black keys
El camino (10th ann. ltd)
Lp3 [edizione] nuovo stereo hol 2011 nonesuch
indie 2000
indie 2000
edizione limitata, rimasterizzata, in occasione del decimo anniversario, ampliata a triplo album con due lps contenente un intero concerto finora inedito del 2012, poster. Publicato dalla Nonesuch nel dicembre 2011, dopo "Brother" (10) e prima di "Turn Blue" (2014), l'ottavo album della band americana. Composto durante il lungo tour di "Brother" e prodotto anche questo da Danger Mouse, e' un album fatto di rock and roll, boogie, garage, accenni Motowm e ritmiche sincopate soul funky/disco, in un universo di riferimenti che contemplano gli ZZ top, Rolling Stones, Roxy Music, Temptations, Tv on the Radio ed altri ancora; 11 tracce nelle quali il duo batteria, chitarra, voce con tastiera vintage, dimostra ancora una volta la propria capacita' di sintesi di tutta l'estetica rock, oltre a rappresentare un passo verso la consacrazione nel mainsteam. Duo originario di Akron, Ohio, formato dal cantante e chitarrista Dan Auerbach e dal batterista Patrick Carney, i Black Keys suonano un hard rock blues psychedelico ridotto all'osso ed immediato dalle sonorita' ruvide che presenta forti influenze Cream, Blue Cheer, Jimi Hendrix, con qualche affinita' nella voce e nell'appeal con i Soundgarden, sono considerati tra i gruppi relativamente piu' tradizionalisti in ambito blues revival, con uno spirito simile a quello di Gories, Blues Explosions. Amici di lunga data, nativi di Akron, Ohio, Auerback e Carney cominciano a suonare insieme nel 2002 come Black Keys (il nome deriva da un artista schizofrenico di Akron che ha l'abitudine di chiamare cosi' i ragazzi poco raccomandabili). Le preferenze musicali di Patrick spaziano dai Devo, al noise rock e all' hip-hop, mentre Dan, che e' cresciuto suonando vecchie canzoni folk in famiglia, ha un forte interesse per il Blues elettrico del Mississippi.
Black market baby
senseless offering
lp [edizione] nuovo stereo usa 1983 dr. strange
punk new wave
punk new wave
ristampa del 2024, con artwork completamente cambiato rispetto alla prima molto rara tiratura, e con alcune modifiche nella scaletta (eliminati due brani, "America's Youth" e "World at War", sostituiti da altri tre brani, "Can't Get A Break", "Close to the Skin" e "Suzi Dear / Cheap Fun") copertina senza barcode, corredata di inner sleeve. Originariamente uscito nel 1983 su etichetta Fountain of Youth, l' unico album della leggendaria punk band americana di Washington Dc, dopo un bellissimo singolo uscito su Limp nel 1982. L' album conferma il valore del gruppo (qui con Mike Dolfi al basso, ex Resistors e Penetrators, che aveva sostituito il primo bassista Paul Clearly, poi negli Iron Cross) e rappresenta una testimonianza atipica nell' ambito della scena hardcore di Washington Dc, con i suoi brani tra punk ed hardcore, affilatissimi ma mai ne' feroci ne' velocissimi, testimonianza di una band assolutamente a se' stante nell' ambito del panorama locale dell' epoca, sospesa tra una urgenza espressiva viscerale di stampo punk rock ed una violenza, pronta ad esplodere, vicina all' hardcore. Il gruppo ebbe una vita travagliata, arrivando, dopo altri cambiamenti nella line-up, a registrare un secondo album nel 1986, rimasto pero' nei cassetti e sciogliendosi nel 1988.
Black merda (mer-da)
long burn the fire
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 cosmic rock
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa limitata del 2022, coeprtina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura uscita in Usa su Janus, del secondo e per lungo tempo ultimo album dei mitici Black Merda di Chicago, gia' autori di un album su etichetta CHESS nel '70; questo misconosciuto seguito venne realizzato con il nome abbreviato in MER-DA ma la stessa formazione, con il solo batterista cambiato, e vede il gruppo di colore addirittura forse superarsi rispetto all' esordio. Il loro funky blues rock psichedelico, con forti influenze hendrixiane, raggiunge la piena maturita' in un disco magnificamente suonato e che, compositivamente, non conosce momenti di stanca, con i suoi episodi ora tirati ora piu' ipnotici e "bluesy". Un disco assolutamente da non perdere per gli amanti della musica nera dei '70, e non solo. Considerati come esponenti del movimento "black rock" nato all'indomani dell'esplosione commerciale di Jimi Hendrix tra la fine degli anni '60 ed i primi anni '70, i Black Merda di Chicago sono assai piu' di una nota nelle enciclopedie del rock, autori nel loro primo eponimo album del 1970 di un innovativo mix di hard rock, blues, soul, folk, e primigenio funk, con un angolazione e testi politici ed impegnati che lo rendono ancora piu' interessante e peculiare. I Black Merda anticipano la presa di coscienza che avverra' soltanto all'uscita del capolavoro di Sly & the Family Stone ''There's a Riot Goin' On'' (1971), che portera' questi temi all'attenzione dei media, ma questo avverra' soltanto un anno piu' tardi rispetto alla pubblicazione del debutto dei Black Merda. Dopo due cult albums nel 1970 e nel 1972, si rifaranno vivi a sopresa nel 2009 con l' album "Force of nature".
Black midi
Hellfire (ltd)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2022 rough trade
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile colorato rosso trasparente, copertina apribile, adesivi sul cellophane. Il terzo album, ad un anno da "cavalcade" del 2021 per il trio londinese avant-post-punk. Prodotto con la collaborazione di Marta Salogni, liricamente una riflessione sul sottile confine tra bene e male, con storie di personaggi "tutti pezzi di merda" a detta di Geordie Greep. Musicalmente ancora una volta il gruppo dimostra di avere una potente inventiva con il suo sound tra funk-punk a la Primus e post-punk angolare.
I Black Midi sono una band sperimentale londinese. Il gruppo, composto da Geordie Greep (voce, chitarra), Matt Kwasniewski-Kelvin (voce, chitarra), Cameron Picton (voce, basso) e Morgan Simpson (batteria), ha pubblicato l’album di debutto “Schlagenheim” a giugno 2019 seguito da "cavalcade" nel 2021.
Black pumas
Black pumas (reissue)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2019 ato / colemine
soul funky disco
soul funky disco
ristampa con copertina pressoche' identica alla prima tiratura, con sfondo nero, coupon per download, adesivo di presentazione sul cellophane, inner sleeve. Pubblicato nel giugno del 2019 dalla ATO, il primo eponimo album. Pubblicato nel giugno del 2019 dalla ATO, il primo eponimo album. Un lavoro dal fascino vintage e retro che però non suona meramente revivalista grazie al calore delle performances vocali di Burton, molto convincente nelle vesti di cantore soul notturno e dolente, e degli arrangiamenti di Quesada, brillante sintesti fra psichedelia leggera, soul avvolgente ed urbano e funk. Formatisi nel 2018, i Black Pumas sono il frutto della collaborazione fra due artisti della scena di Austin, Texas, il cantante e paroliere afroamericano Eric Burton, proveniente da Los Angeles ed attivo ad Austin dal 2015, e l'esperto produttore e multistrumentista Adrian Quesada, fondatore dello studio Level One Sound, vincitore di Grammy awards e collaboratore di Grupo Fantasma e Brownout; consolidatisi in studio, sono presto diventati una efficace formazione anche sul palco, proponendo un ibrido fra rock psichedelico dai richiami sixties e funk e soul che riportano agli anni '70. Dopo aver debuttato con il singolo "Black moon rising" nel 2018, poco dopo firmano con la ATO, che pubblica nel 2019 il loro primo eponimo album.
Black rebel motorcycle club
b.r.m.c.
Lp [edizione] originale stereo eu 2001 virgin / abstract dragon
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 2000
[vinile] excellent [copertina] excellent indie 2000
COPIA ANCORA INCELLOPHANATA, l' originale sempre piu' rara stampa europea (l' unica in vinile, originariamente, di questo disco), realizzata anche per il mercato inglese, copertina ruvida, etichetta nera con scritte bianche, catalogo e barcode 724381004517, sotto il barcode sul retro "VUSLP 207 PM264", Label Code sul retrocopertina in basso LC03098, "Bel / Biem" sull' etichetta in basso, trail off matrix "8100451 A1" e "8100451 B1". L' esordio omonimo su lp, pubblicato nel marzo del 2001, prima di "Take them on, on your own", del gruppo originario di San Francisco, formato da Robert Turner, Peter Hayes, Nick Jago (quest'ultimo di nazionalita' inglese, trasferitosi negli stati uniti dopo gli studi). Nel 1999 rilocati a Los Angeles, cominciano ad avere successo nel circuito locale, ma e' in Inghilterra che ricevono maggiori consensi: Noel Gallagher degli Oasis dopo aver dichiarato che i B.R.M.C. sono la sua nuova band preferita, tentera' di metterli sotto contratto per la sua etichetta Big Brother, ma sara' la Virgin ad avere la meglio. Questo disco, il piu' amato tra quelli prodotti dal gruppo, ha sicuramente il pregio di aver fatto rinascere ed emergere ad un grosso livello di popolarita', sonorita' di band inglesi pre-shoegazer fine anni 80 e propriamente shoegazer dei primi anni '90 - evidenti i rimandi a Jesus & Mary Chain, My Bloody Valentine, Spacemen 3, Ride - sunonando al contempo sorprendentemente britannici ma anche meno sognanti e piu' incisivi e vicini all'impatto che avevano Velvet Underground e Stooges. Autori di un ammiccante per quanto energico amalgama di pop, proto punk alla Stooges e Velvet Underground e indie inglese di era shoegazer, esordiscono con un primo album eponimo nel 2000, seguito nel 2003 da ''Take them on, on your own'' ancora piu' aggressivo, per avvicinarsi al classico rock americano con il successivo "Howl" (2005) e poi indurirsi nuovamente con "Baby 81" (2007). Nel 2008 esce lo strumentale "The effect of 333", seguito da "Beat the devil's tattoo" nel 2010.
Black sabbath
Master of reality (180g)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1971 sanctuary / bmg
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi, copertina con parti "embossed" in rilievo che riprende quella della molto rara edizione originaria. Uscito originariamente in Gran Bretagna su Vertigo nell'agosto del 1971, dopo ''Paranoid' e prima di ''Vol 4'', giunto al quinto posto delle classifiche Uk ed all'ottavo di quelle americane, ''Master of reality'' e' uno dei capolavori dell'hard rock inglese, mantrico ed oscuro, sullo stile del precedente ma con connotati ancora piu' infernali ed esoterici, contiene brani quali ''Sweet leaf', ''Children of the grave'' e ''Into the void'. L'album ricorda "paranoid", ma e' molto piu' marchiato dai riffs epocali di Tony Iommi, qui forse al suo apice come chitarrista; sara' anche il loro ultimo classico della prima stagione, quella piu' creativa ed artistica. E' risultato in un recente referendum come il lavoro del gruppo piu' amato dalle nuove generazioni, una testimonianza non casuale della modernita' della musica in esso contenuta.
Page: 9 of 86
Pag.: oggetti: