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Black sabbath Master of reality (180g)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  sanctuary / bmg 
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi, copertina con parti "embossed" in rilievo che riprende quella della molto rara edizione originaria. Uscito originariamente in Gran Bretagna su Vertigo nell'agosto del 1971, dopo ''Paranoid' e prima di ''Vol 4'', giunto al quinto posto delle classifiche Uk ed all'ottavo di quelle americane, ''Master of reality'' e' uno dei capolavori dell'hard rock inglese, mantrico ed oscuro, sullo stile del precedente ma con connotati ancora piu' infernali ed esoterici, contiene brani quali ''Sweet leaf', ''Children of the grave'' e ''Into the void'. L'album ricorda "paranoid", ma e' molto piu' marchiato dai riffs epocali di Tony Iommi, qui forse al suo apice come chitarrista; sara' anche il loro ultimo classico della prima stagione, quella piu' creativa ed artistica. E' risultato in un recente referendum come il lavoro del gruppo piu' amato dalle nuove generazioni, una testimonianza non casuale della modernita' della musica in esso contenuta.
Euro
27,00
codice 3037283
scheda
Black sabbath never say die !
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  bmg / sanctuary 
rock 60-70
ristampa del 2020, in vinile 180 grammi, con copertina pressoche' identica alla prima tiratura, corredata di inner sleeve. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1978 dopo ''Technical ecstasy'' e prima di ''Heaven and hell'', giunto al numero 12 delle clasifiche Uk ed al numero 69 di quelle Usa. Il nono album. Dopo aver lasciato la band alla fine del 1977 (rimpiazzato da Dave Walker, ex Savoy Brown), e' questo l' album del ritorno di Ozzy Osbourne; il disco riflette le tensioni interne al gruppo e gli abusi di achool, droghe e quant'altro a disposizione. Il brano di apertura e' uno dei classici del gruppo del decennio, "Never Say Die!", supportato da un grande riff chitarristico di tellurico har/rock'n'roll, per la prima volta e' proposto l'uso di strumenti inconsueti per il gruppo, il sax in "Breakout" o gli strani arrangiamenti di "Junior's Eyes" ed il synth di "Johnny Blade", ma il piu' riuscito capitolo e' secondo molti la ballata "Air Dance", decisamente innovativa per il repertorio abituale del gruppo. Alle sessions partecipa il tastierista Don Airey.
Euro
25,00
codice 3037331
scheda
Black widow black widow (2nd lp)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  repertoire 
rock 60-70
Ristampa del 2021, in vinile 180 grammi, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura del 1970 su Cbs. Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1970 dopo 'Sacrifice'' e prima di ''Black Widow 3'', non entrato nelle classifiche UK e non pubblicato in USA. Il secondo album. Registrato con formazione a sei elementi e la presenza di sax, flauto, tastiere ed organo, la musica della band si evolve qui verso un sound piu' raffinato ed elaborato rispetto al primo album. Impegnati a scrollarsi di dosso l'aura satanica per cui sono divenuti celebri ma che gli sta causando diversi problemi con i media, la loro musica assume connotati di pieno progressive con tracce di folk, British blues e solo marginalmente e' assimilabile all' hard rock, ed in ogni caso con una groove lontanissima da quella, per esempio, dei Black Sabbath. L' unico brano realmente ''dark '' e' "Mary Clark", mentre "Wait Until Tomorrow", "The Journey", "Poser", "Legend of Creation", "Tears and Wine" sono piu' vicine ai King Crimson o ai gruppi su Vertigo del periodo che al proto Heavy Metal. Anche la magnifica "The Gypsy", con l'assolo di flauto di Clive Jones richiama piu' da vicino il sound dei Jethro Tull che le oscurita' degli abissi dell'heavy. Ricordati per i loro provocatori concerti, che includevano riferimenti all'occultismo e finti sacrifici umani, i Black Widow erano un gruppo di rock progressivo che talvolta sconfinava nell'hard rock. Formatisi a Leicester alla fine degli anni '60 sulle ceneri dei Pesky Gee e contraddistinti dal flauto e dal sax di Clive Jones, pubblicarono nel 1970 il loro primo lp, quello di maggior successo, con il titolo ''Sacrifice''; l'album contiene anche il loro brano piu' famoso, ''Come to the sabbat'', carico di riferimenti al satanismo ed alla stregoneria. I lavori successivi ebbero poco successo, sebbene fossero musicalmente piu' accessibili, e la CBS li abbandono' al loro destino, conclusosi con lo scioglimento verso la fine del 1972.
Euro
28,00
codice 2135962
scheda
Black widow Return to the sabbath (1969 sacrifice demos)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  sommor 
rock 60-70
Ristampa del 2025, rimasterizzata, copertina in cartoncino pesante, senza barcode, adesivo di presentazione sul cellophane, inserto con note e foto. Pubblicato nel 1998 (in vinile in sole 500 copie) dalla italiana Black Widow, questo album contiene le incisioni demo del 1969 di ''Sacrifice'', con la cantante Kay Garrett ancora in formazione, rimaste inedite fino a questa pubblicazione; il gruppo si chiamava ancora Pesky Gee all'epoca. I brani ''In ancient days'', ''Way to power'', ''Come to the sabbat'', ''Conjuration'', ''Seduction'', ''Attack of the demon'' e ''Sacrifice'' sono qui in veste piu' grezza, con una qualita' di registrazione non impeccabile, e caratterizzati dalla presenza di una voce femminile e da ritmi un po' piu' tirati rispetto alle versioni definitive, ma e' gia' presente il progressive melodico con densi arrangiamenti di organo ed assoli di sax e flauto. Ricordati per i loro provocatori concerti, che includevano riferimenti all' occultismo e finti sacrifici umani, i Black Widow erano un gruppo di rock progressivo che talvolta sconfinava nell' hard rock. Formatisi a Leicester alla fine degli anni '60 sulle ceneri dei Pesky Gee e contraddistinti dal flauto e dal sax di Clive Jones, pubblicarono nel 1970 il loro primo lp, quello di maggior successo, con il titolo ''Sacrifice''; l' album contiene anche il loro brano piu' famoso, ''Come to the sabbat'', carico di riferimenti al satanismo ed alla stregoneria. I lavori successivi ebbero poco successo, sebbene fossero musicalmente piu' accessibili, e la CBS li abbandono' al loro destino, conclusosi con lo scioglimento verso la fine del 1972.
Euro
29,00
codice 3037671
scheda
Blind melon Blind melon
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1992  music on vinyl 
indie 90
Ristampa a cura della Music on Vinyl, vinile 180 gr., copertina lucida pressoche' identica all'originale, completa di inserto con testi, adesivo di presentazione sul cellophane, del primo album, realizzato originariamente nel settembre 92 dalla Capitol, prima di "Soup" (95), giunto alla posizione n. 3 del Billboard. Il suono di questo importante debutto viene definito come un southern rock alternativo con una marcata matrice retro anni settanta, caratterizzato da una produzione mai invadente. Ormai considerato un classico del rock, grazie anche ai vari stati d'animo che si alternano tra i solchi: dolce ed introspettivo ma anche grezzo e duro, questo debutto e' alimentato dalla voce altrettanto angelica e dura del cantante Shannon Hoon, in pezzi fra toni disperati ed epici come "No rain", "Tones of Home", "I Wonder", "Time" e l'acustica "Change". I Blind Melon si attivano nel 1990 a Los Angeles, suonando un rock alternativo, in cui confluiscono elementi folk, psichedelici e blues; dopo aver pubblicato un demo tape, spuntano un contratto con la Capitol, Shannon Hoon, il loro cantante, e' cugino di Axl Rose, ma poco hanno a che fare con i Guns and Roses, infatti la band suona un rock di ispirazione Grateful Dead, Led Zeppelin, funky e rock sudista. Dopo il secondo disco, prodotto da Andy Wallace, il gruppo si scioglie a causa della morte per overdose dello stesso Hoon il 21 ottobre 1995. Dopo aver realizzato "Nico" nel 96, opera di inediti e demos, la band si riunisce, dopo varie vicissitudini, realizzando il terzo album nel 2008, "For my friends".
Euro
29,00
codice 2135930
scheda
Blue cheer outsideinside
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1969  philips 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Good rock 60-70
Prima rara stampa americana, copertina (con diversi segni di invecchiamento, soprattutto un' abrasione che attraversa in lunghezza il retro) apribile in 3 parti, unipak con l' apertura per il disco all' interno, etichetta nera SENZA scritte in basso lungo la circonferenza, catalogo PHS-600-278. Uscito in Usa nell' ottobre del 1968 dopo ''Vincebus eruptum'' e prima di ''New ! Improved'', giunto al numero 90 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il secondo album, l' ultimo che vede la formazione classica del gruppo, con Leigh Stephens, Dickie Peterson e Paul Whaley, con l' inserimento rispetto all' esordio del tastierista Burns Kellogg. "Outsideinside", insieme al suo predecessore "Vincebus Eruptum", e' oramai considerato come uno dei massimi albums di hard rock di sempre. Composto in parti uguali da hard rock chitarristico, blues, psichedelia e rock & roll, tenuto insieme dalla furia e dalla mancanza di compromessi del gruppo, con una batteria che sembra quella di un gruppo punk del 1977, ascoltare per credere la versione micidiale della rollingstoniana "(I Can't Get No) Satisfaction" e la strumentale "Magnolia Caboose Babyfinger"; inoltre, se si considera che questo album e' uscito ben prima del primo Stooges (agosto 1969) o del primo lp degli MC5 ''Kick Out the Jams'' (marzo 1969) la sua importanza storica (ed ancor di piu' del primo album...) appare evidente, specialmente per cio' che riguarda le sonorita' della chitarra fuzz di Stephens, che sposta il limite del termine suono, includendoci per la prima volta il rumore. Tra i brani piu' di uno quelli divenuti classici assoluti, come "Just a Little Bit", "Come and Get It" e la hendrixiana "Sun Cycle''. Album ignorato dalla critica per oltre 20 anni, ha invece influenzato in maniera determinante moltissimi musicisti, in testa tutta la scena di Seattle dalla meta' degli anni '80 all' esplosione del grunge; bands quali Samshing Pumpkins, Mudhoney e Melvins hanno piu' volte suonato covers da questo album, sia live che in studio. Un lavoro assolutamente eccezionale da ascoltare con attenzione ed una delle pietre miliari del rock duro di tutti i tempi.
Euro
60,00
codice 264357
scheda
Blue cheer Vincebus eruptum
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1968  philips 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent rock 60-70
la prima molto rara stampa italiana, copertina laminata fronte e retro, che riporta il nome di "Augustus Stanley Owsley III" censurato, compare solo "...Owsley", come nella seconda versione americana (era il padre dell' LSD., l'etichetta non gradi' la citazione e dopo pochissimo tempo dalla prima uscita americana tolse il nome dal retro copertina abbreviandolo in un generico ''Owsley''), copia con qualche segno di invecchiamento sul vinile, etichetta nera ed argento, senza marchio ne' timbro Siae, catalogo 952 116 BY / P. Pubblicato in USA nel Gennaio del 1968 prima di ''Outsideinside'', giunto al numero 11 delle classifiche americane e non entrato in quelle UK. Il primo straordinario album. Conosciuto pelopiu' per l'inclusione della hit "Summertime Blues" (top 15 in USA nella primavera del 1968), Vincebus Eruptum e' considerato il primo esempio di punk-metal della storia, lavoro furioso, in cui il chitarrista Leigh Stephens da' una performance a livello dei migliori Hendrix, Beck, Clapton, o Jimmy Page, ma con un' attitudine che destruttura il blues, come nello straordinario incubo di "Parchment Farm", anticipa il sound di bands quali i Grand Funk, che proprio a questi Blue Cheer si ispireranno per il loro power trio; alcuni critici hanno addirittura paragonato questo album al secondo Velvet Underground, per la furia iconoclasta, la potenza espressiva, le lunghe improvvisazioni e le ossessioni per l'eroina e l'autodistruzione, si ascolti la straziante "Second Time Around" o "Doctor Please" che West/Bruce e Laing ribattezzeranno "The Doctor" 4 anni dopo in ''Why Dontcha''. Vincebus Eruptum e' il risultato artistico ed umano di un oscuro e potente trio californiano con una cattivissima attitudine punk ma alle prese con il blues passando attraverso il proto heavy metal. Un album divenuto classico assoluto, piu' potente e devastante dei Ten Years After o degli Steppenwolf, bands in qualche modo a loro vicine, ma non cosi' autodistruttivi e nichilisti, i Blue Cheer saranno per il rock americano quello che gli Who furono nel 1965 per quello inglese, l'energia e la potenza per la prima volta divenute assoluto imperativo, una tendenza che non scomparira' mai dalla musica rock e che sboccera' in maniera totale e definitiva alla meta' del decennio successivo, con l'arrivo del punk prima e dell' hardcore poi.
Euro
60,00
codice 264358
scheda
Blue oyster cult agents of fortune
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1976  music on vinyl 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, con copertina apribile pressocche' identica a quella della prima tiratura uscita in America su Columbia. pubblicato in usa nel giugno del 1976 prima di ''Spectres'' e dopo ''On your feet on your knees'', giunto al numero 26 delle classifiche Usa ed al numero 29 di quelle Uk, il quinto album. Considerato il manifesto del rock duro americano dei '70, e' un lavoro che predata sia il glam che l' heavy metal dei primi ani '80, possiede elementi tardo progressive mischiati alla rabbia ed alla furia che sara' del punk rock; "This Ain't the Summer of Love" e' il primo brano e chiarisce immediatamente lo spirito dell' album, prodotto dallo ''storico'' Sandy Pearlman, con Murray Krugman e David Lucas, molti dei testi sono scritti da Patti Smith (che canta in "The Revenge of Vera Gemini"). Il disco contiene inoltre il piu' celebre brano del gruppo, "(Don't Fear) The Reaper," scritto dal chitarrista Donald "Buck Dharma" Roeser, ma anche il resto dell'album, oscuro, pieno, misterioso, senza un attimo di cedimento, non gli e' da meno, in grande evidenza anche la tastiera di Allen Lanier, come in "E.T.I.," "Debbie Denise," e "True Confessions". Addirittura demoniaca l'atmosfera in "Tattoo Vampire" e "Sinful Love", in questo album multiforme ed ispiratissimo, considerato dalla critica americana come il loro miglior lavoro che non avra' eguali nella loro discografia sino all'uscita di ''Fire of Unknown Origin'' nel 1981.
Euro
30,00
codice 2135968
scheda
Blur Live at wembley stadium
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  parlophone 
indie 90
doppio vinile, copertina apribile. Disco che raccoglie 17 canzoni tratte dai live registrati al Wembley Stadium di Londra i giorni 8 e 9 luglio 2023, in occasione del tour di addio della band, i più grandi show degli oltre 30 anni di carriera della band. 1. St Charles Square - Blur 2. There S No Other Way (saturday) - Blur 3. Popscene (saturday) - Blur 4. Beetlebum - Blur 5. Trimm Trabb (saturday) - Blur 6. Villa Rosie (saturday) - Blur 7. Coffee & Tv - Blur 8. Under The Westway - Blur 1. Out Of Time (saturday) - Blur 2. To The End (saturday) - Blur 3. Parklife - Blur 4. Song 2 - Blur 5. This Is A Low (saturday) - Blur 6. Girls And Boys - Blur 7. Tender - Blur 8. The Narcissist - Blur 9. The Universal - Blur
Euro
37,00
codice 2135535
scheda
Blur The ballad of darren
Lp [edizione] nuovo  stereo  ger  2023  parlophone 
indie 90
inner sleeve, interno copertina arancio. Il nono album in studio della band inglese, a otto anni di distanza da "the magic whip", registrato allo Studio 13 a Londra e nel Devon, prodotto da James Ford. Un disco formato sopratutto da ballate leggermente malinconiche, ispirate dallo "spirito" cantautoriale di Leonard Cohen e dalla rottura sentimentale che ha coinvolto Damon Albarn, con arrangiamenti perlopiù morbibi ed eleganti ma non per questo privi di forza e che in alcuni episodi richiamano le pungenti vecchie produzioni. Alfieri del brit pop insieme ai rivali Oasis, i Blur si formano a Colchester in Inghilterra nel 1989, inizialmente col nome Seymour, tratto da un libro di Salinger. Poco dopo cambiano nome in Blur e pubblicano il loro primo singolo "She's so high", fra pop, shoegazer e psichedelia, che entra in classifica in Gran Bretagna e da' inizio ad una lunga serie di successi che portano il gruppo all'apice del brit pop, grazie al loro riuscito pop melodico e multiforme, capace di contaminarsi con le nuove tendenze che si fanno strada fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio.
Euro
29,00
codice 2135931
scheda
lpm [edizione] nuovo  stereo  eu  2002  warp 
indie 90
copertina neutra sagomata con due adesivi. etichetta bianca neutra con adesivi. uscito originariamente sulla propria music 70 nel 1995 in 100 copie, è il primo mini lp (di durata di circa 30 minuti per otto brani inclusi). Duo di ambient techno e IDM composto da Michael Sandison e Marcus Eoin, con base in Scozia, la cui musica viene frequentemente paragonata ai primi lavori di Autechre e Aphex Twin, con un'estetica nella quale tappeti di synth in stile ambient si fondono ad un ritmica di tipo hip hop e ad una numerosa serie di voci campionate e registrazioni ambientali; procedimento che di per sé non presenta nulla di innovativo, ma che grazie alla personalità e bravura del duo riesce ad evocare profondità e suggestioni oltre misura, come in una dimensione acquatica da esplorare.
Euro
34,00
codice 2136031
scheda
Bon iver Sable, fable
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  jagjaguwar 
indie 2000
copertina apribile, adesivo su cellophane. Il quinto album, a 6 anni da "I, I" del 2019, prodotto dallo stesso Justin Vernon con Jim-E Stack, vede le collaborazioni di Dijon, Flock of Dimes e Danielle Haim più altri. Un disco che viene considerato dalla critica tra i più accessibili del gruppo con atmosfere rilassate, arrangiamenti più morbidi, una maggiore enfasi sulle melodie vocali e una palette sonora che incorpora elementi di soul, pop e funk. Bon Iver è un progetto musicale di Justin Vernon, avviato dopo lo scioglimento del gruppo indie folk DeYarmond Edison, di cui faceva parte. Ritiratosi per un periodo nello sperduto Wisconsin, Vernon compose e registro' il primo album a nome Bon Iver, ''For Emma, forever ago'', poi pubblicato dalla Jagjaguwar (2008). La sua musica, scarna ed in gran parte acustica, con echi folk e toni cantautoriali, e' stata accostata a Iron & Wine e Little Wings. In seguito il progetto diviene una band vera e propria acquisendo nuove sonorità che vanno ad arricchire la proposta indie-folk delle origini. Escono "bon iver, bon iver" (2011), "22 a million" (2016), "I,I" (2019), "Sable fable" (2025)
Euro
42,00
codice 2135699
scheda
Bond graham Live at the bbc (1963-1966-1970)
lp2 [edizione] nuovo  mono  eu  1963  repertoire 
rock 60-70
doppio album in vinile 180 grammi, copertina apribile, inner sleeve, label custom, catalogo V191. Pubblicata nel 2016 dalla Repertoire, questa raccolta compila brani (rimasterizzati presso i prestigiosi Abbey Road Studios) registrati durante diverse sessioni tenute da Bond presso la BBC nel 1963, 1966 e 1970, con diversi gruppi; i brani erano gia' editi sulla compilation ''Live at the BBC and other stories'', pubblicata su quadruplo cd dalla stessa Repertoire nel 2015. Compilata e prodotta da Pete Brown, frequente collaboratore di Bond, ma anche musicista autonomo e co-autore di alcun storici brani dei Cream con Jack Bruce ed Eric Clapton, ''Live at the BBC'' vede lo sfortunato Graham suonare nel 1963 con il suo quartetto insieme ai cantanti Bobby Breen e Duffy Power, nel 1966 con la sua Graham Bond Organization, fondamentale gruppo per la storia del blues britannico, e poi nel 1970 con i Graham Bond Initiation, gruppo da lui guidato fra il 1969 ed il 1970 attraverso numerosi ed acclamati concerti, ed alcune altrettanto entusiasmanti sessioni per la BBC, ma che non pubblico' alcunche', nonostante che qualitativamente le loro performance fossero quasi equiparate a quelle della leggendaria Organization. Questa la scaletta: SIDE 1 Graham Bond Quartet with Bobby Breen. BBC ‘Jazz Club’, recorded at Paris Cinema, London, broadcast 25th April, 1963. 1. Bluesology 2. I’m Gonna Move To The Outskirts Of Town 3. Spanish Blues 4. Every Day I Have The Blues; Duffy Power with the Graham Bond Quartet. BBC, 1963. 5. I Got A Woman SIDE 2 Duffy Power with the Graham Bond Quartet. BBC, 1963. 1. Summertime 2. Hallelujah I Love Her So; Graham Bond Organization, BBC ‘Jazz Beat’, recorded at Playhouse Theatre, London, broadcast 22nd January, 1966. 3. Wade In The Water 4. Only Sixteen 5. When Johnny Comes Marching Home SIDE 3 Graham Bond Initiation. BBC ‘Top Gear’, recorded at Maida Vale, London, broadcast 31st January, 1970. 1. Walkin’ In The Park / I Want You (Segue); Graham Bond Initiation. BBC John Peel Show, recorded at Paris Theatre, London, broadcast 22nd March, 1970. 2. Wade In The Water SIDE 4 Graham Bond Initiation. BBC John Peel Show, recorded at Paris Theatre, London, broadcast 22nd March, 1970. 1. Love Is The Law 2. Magic Mojo. Gruppo fondamentale nella storia del blues inglese, i Graham Bond Organization si formano nel 1963 sotto la guida di Graham Bond in seguito alla sua uscita dagli Alexis Korner Blues Incorporated; quartetto di cui fanno parte Dick Heckstall-Smith, Jack Bruce e Ginger Baker, i GBO fusero jazz, soul e ruvido blues elettrico in una miscela che influenzo' molto la scena inglese degli anni '60. Graham Bond, oltre ad essere un apprezzato sassofonista di radici jazz, fu anche un innovatore con le tastiere, il primo ad usare l'organo Hammond e gli amplificatori Leslie nel r'n'b inglese ed il primo a suonare il mellotron. I primi due album del gruppo, cosi' come le loro infuocate esibizioni dal vivo, sono particolarmente acclamati; i compagni di strada di Bond si incamminano presto per altre strade (Baker e Bruce formeranno i Cream di li' a poco), mentre la sua carriera affonda lentamente in problemi finanziari e personali fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 1974, a soli 37 anni.
Euro
31,00
codice 2135950
scheda
Bonnie prince billy i see a darkness
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1999  palace 
indie 2000
Inserto con testi e disegni in b/n, etichette custom. Uno dei masterpiece dell'ex-Palace, Palace Brothers, Palace Music, Will Oldham, da Louiseville, Kentucky, tra i principali esponenti del movimento lo-fi, alternative country. Un disco oscuro e malinconico con brani lenti elettroacustici, registrato da Paul Oldham, fratello di Will, con la seguente formazione: Bob Arellano, Colin Gagon, Paul Oldham e Peter Townsend. Il primo album a uscire a nome Bonnie "Prince" Billy, pubblicato dopo "Joya" (Will Oldham, 1997). Quasi un disco slo core, tanto sono dilatate e rarefatte le atmosfere e le partiture strumentali, con composizioni tenute insieme da pochi accordi di piano e chitarra, e da una base ritmica scarna e leggera, le canzoni, dolenti ballate country che a volte si tingono di toni cupi, si dipanano con parsimonia, sublimandosi nelle belle e stranite melodie vocali. Bonnie 'Prince' Billy e' uno degli pseudonimi usati da Will Oldham, cantautore di Louiseville, Kentucky, tra i principali esponenti del movimento lo-fi, alternative country, caratterizzato da un songwriting di tipo malinconico e oscuro e da brani lenti e atmosferici. Divenuto il suo principale moniker dalla fine degli anni '90 in poi, e' un progetto che lo vede orientato verso morbide e calde sonorita' elettrico acustiche, nella riscoperta, almeno nelle atmosfere e nello stile, della tradizione folk americana, una maturazione stilistica rispetto ad altre realizzazioni uscite a nome proprio, o come Palace o Palace Brothers, che presentavano un autore, senza dubbio originale, ostico, strambo e fuori dagli schemi. Riferimenti a Low, Neil Young, Smog.
Euro
28,00
codice 2135205
scheda
Bonnie prince billy The purple bird
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  domino 
indie 2000
adesivo su cellophane. Vede la produzione di David "Ferg" Ferguson (Johnny Cash, Sturgill Simpson) che ha anche co-scritto sette delle tracce. Nella lunga carriera dell'artista è solo la seconda volta che si avvale di un produttore. Un disco che vede la collaborazione artisti quali il cantante John Anderson e la leggenda del Bluegrass Tim O'Brien per un risultato vicino al country più tradizionale come non succedeva da Sings Greatest Palace Music del 2004, Bonnie 'Prince' Billy e' uno degli pseudonimi usati da Will Oldham, cantautore di Louiseville, Kentucky, tra i principali esponenti del movimento lo-fi, alternative country, caratterizzato da un songwriting di tipo malinconico e oscuro e da brani lenti e atmosferici. Divenuto il suo principale moniker dalla fine degli anni '90 in poi, e' un progetto che lo vede orientato verso morbide e calde sonorita' elettrico acustiche, nella riscoperta, almeno nelle atmosfere e nello stile, della tradizione folk americana, una maturazione stilistica rispetto ad altre realizzazioni uscite a nome proprio, o come Palace o Palace Brothers, che presentavano un autore, senza dubbio originale, ostico, strambo e fuori dagli schemi. Riferimenti a Low, Neil Young, Smog.
Euro
28,00
codice 2136042
scheda
Boppin' kids Go wild!
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1986  rock 86 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
La prima rara tiratura, copia con leggeri segni di usura ed una piccola macchia di umidita' sul retro copertina in alto, copertina lucida fronte retro senza barcode e senza distribuzione Polygram sul retro, label bianca con scritte nere e logo Rock 86 Productions grigio e nero in alto, catalogo RK0002 (presto cambiato). Pubblicato nel 1986 dalla Rock 86 in Italia, prima di ''Just for fun!'' (1990), l' acclamato album d'esordio ''Go wild!'' della fantastica rockabilly band catanese che tutto il mondo ci ha invidiato (beh, diciamo quelli che hanno avuto modo di sentirli). Noti soprattutto per la bellissima cover di "Tainted Love" qui presente insieme ad altre quattro, tra cui "Something Else" di Eddie Cochran (mentre gli altri sette brani sono del gruppo, e non sfugurano affatto nel confronto), i Boppin' Kids ci offrono un puro divertimento rockabilly fedele al sound tradizionale di quel venerabile movimento, con tanto di contrabbasso slappato da Blasko ''The Razor''; chi e' abituato ad ascoltare la versione di ''Tainted love'' dei Soft Cell avra' di che sorprendersi sentendo l'interpretazione del gruppo siciliano, puramente rockabilly ma dalla melodia ben riconoscibile. Il chitarrista Orazio Grillo, con il nome di Brando, avrebbe poi ottenuto un buon successo solista.
Euro
20,00
codice 264554
scheda
Boris Noise
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2014  sargent house 
indie 2000
Ristampa, copertina apribile senza codice a barre, con parti lucide fornte/retro e con parti interne nere, , adesivo di presentazione sul cellophane. Doppio Lp pubblicato dalla Sargent House nel giugno 2014, dopo "Praparat" (13), il diciannovesimo album del gruppo nipponico. In questa ennesima prova, il gruppo continua, attraverso tracce anche abbastanza lunghe, a proporre quel mix di stoner, sludge noise e shoegaze, che lo ha quasi sempre contraddistinto nel corso della copiosissima carriera; intensi ed aggressivi, mescolano magistralmente melodie psichedeliche cantate in giapponese con uno sludge noise approcciato sia con toni epici deflagranti, sia con uno spirito punk. Formatisi nel 1992 a Tokyo, i Boris sono un trio dedito ad un duro e tirato incrocio fra moderno stoner, ossessivo acid rock alla Blue Cheer e noise; in alcuni dei suoi lavori il gruppo si e' anche cimentato con una ottindente forma di minimalismo, attraverso brani dalla durata di oltre un'ora. Autori di una prolifica discografia, sono influenzati anche dai Melvins (Boris e' anche il titolo di una canzone dell'album ''Bullhead'' del gruppo americano). Il loro album d'esordio, ''Absolutego'', esce nel 1996, seguito due anni dopo da ''Amplifier worship''. Hanno anche inciso in collaborazione con Keiji Haino, Sunn O))) e Merzbow; ''Pink'' (2006) e' considerato uno dei loro album migliori. Proveniente da Bristol Joe Volk e' un musicista, cantautore, noto per essere stato il cantante dei Gonga fino al 2007 e quello Justin Graves. La sua carriera solista inizia nel 2006 con "Derwent waters" (06), prodotto dal chitarrista dei Portished, Adrian Utely.
Euro
40,00
codice 2136180
scheda
Bowie david 1. outside (complete)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1995  iso records / parlophone 
rock 60-70
Doppio album, ristampa ufficiale del 2022, rimasterizzata, copertina non apribile, corredata di booklet ed inner sleeves. Uscito per la prima volta in vinile nel 2015 su etichetta Friday in questa forma completa (con diciannove brani), l' album "Outside", precedentemente pubblicato in vinile solo in una forma ridotta intitolata ""Excerpts From Outside (The Nathan Adler Diaries: A Hyper Cycle)", con una selezione di 13 brani. Uscito nel settembre del 1995 dopo "The Buddah Of Suburbia" e prima di "Earthling", registrato nuovamente, a distanza di molti anni dalla celebre trilogia berlinese, con la collaborazione di Brian Eno, ne vennero tratti i singoli "The Hearts Filthy Lesson", "Strangers When We Meet" (non inclusa in questa versione vinilica) ed "Hallo Spaceboy". Dalla "Storia della musica Rock" di Scaruffi: Continuando sulla strada della rinascita, Bowie registra il "suo" disco di "electronica", la nuova moda del momento: Outside (Virgin, 1995), prima collaborazione con Brian Eno dai tempi di Berlino, concept album dedicato a una galleria di personaggi della provincia americana, ed esperimento di composizione basata sulla "chance" di John Cage e sul cut-up di William Burroughs. Densi strati di suoni, dinamica spettacolare e il solito umore fatalista e la solita teatralita` decadente propellono fusion rocambolesche di hard-rock, techno e ambient (We Prick You, I Am Deranged) e ballate che hanno svuotato la forma ballata (The Heart's Filthy Lesson, The Motel). Alla musica da camera post-rock di A Small Plot of Land fa da contraltare la travolgente musica industriale di Hallo Spaceboy e Voyeur of Utter Destruction, ottime imitazioni dei Nine Inch Nails. Soprattutto l'album e` un lavoro sul "sound", che mai nella carriera di Bowie ha incamerato, stratificato e amalgamato cosi` tanti elementi. Bowie e` passato di moda, ma in realta` i fiumi di parole che si sono spesi per la trilogia berlinese di potrebbero benissimo spendere per questo album.
Euro
33,00
codice 2135996
scheda
Bowie David changesonebowie
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1976  parlophone 
rock 60-70
ristampa del 2016, in vinile 180 grammi, realizzata in occasione del 40ennale dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica a quella della prima tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1976 dopo ''Station to Station'' e prima di ''Low'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numero 10 di quelle Usa. Contiene i seguenti brani estratti da singoli usciti dal 1969 al 1975: "Space oddity" (7/69, presto nell' album "Man Of Words Man of Music", uscito poi anche come "Space Oddity"), "John, i'm only dancing" (singolo del 9/72, inedito su album, si tratta pero' della seconda versione del brano, definita "sax version", registrata nel gennatio del 1973 durante le sessions di "Aladdin Sane", caratterizzata dalla presenza di alcune parti di sax e da un assolo di chitarra piu' breve rispetto alla versione precedente, la durata e' di 2'43'', il brano fu inserito in questa versione nelle primissime copie inglesi di "Changesonebowie", poi sostituita dalla versione definitiva, fino a questa ristampa), "Changes" (singolo del gennaio 1972, tratto dall' album "Hunky Dory"), "Ziggy Stardust" (dall' album "Ziggy Stardust And The Spiders From Mars", 6/72), "Suffragette city" (pubblicata nell' aprile del 1972 come retro del singolo "Starman", poi inserita nell' album "Ziggy Stardust And The Spiders From Mars"), "Jean Genie" (singolo del novembre 1972, poi nell' album "Aladdin Sane"), "Diamond dogs" (singolo del giugno 1974, dall' album "Diamond Dogs"), "Rebel rebel" (singolo del febbraio 1974, poi nell' album "Diamond Dogs"), "Young americans" (singolo del febbraio 1975, poi nell' album "Young Americans"), "Fame (singolo del luglio 1975, dall' album "Young Americans") e "Golden years" (singolo del novembre 1975, poi nell' album "Station to Station").
Euro
29,00
codice 2135993
scheda
Bowie David Heroes (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  EU  1977  parlophone 
rock 60-70
bella ristampa ufficiale, rimsaterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Rca, e corredata di inserto con testi. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1977 dopo ''Low'' e prima di ''Stage'', giunto al numero 3 delle classifiche inglesi ed al numero 35 di quelle Usa. L' undicesimo album ed il secondo capitolo della ''trilogia berlinese'' composta e registrata nella decadente capitale tedesca con Robert Fripp e Brian Eno, e' per molti il suo maggiore contributo artistico alla musica del secolo, ancora aperto il dibattito su quanto questi lavori influenzeranno la new wave o viceversa su quanto Bowie fu influenzato da essa. Il disco e' basato sulla formula di ''Low'', ovvero parte dei brani strumentali e parte cantati, continuano la ricerca e le sperimentazioni della coppia Bowie-Eno, il disco e' freddissimo, notturno e davvero duro, e Robert Fripp vi fornisce una delle sue massime interpretazioni con suoni di chitarra lancinanti e innovativi, mischiati ad elettronica; le influenze tedesche, Kraftwerk in testa, sono ora evidenti, inoltre il disco , bisogna dirlo, contiene quella che e' una delle canzoni piu' riuscite ed ammalianti di tutti i tempi, ''Heroes'', un inno che ancora oggi risplende di luce saturnina e mette i brividi; ma molti altri episodi meriterebbero una citazione, ci limitiamo alla megnificamente decadente "Sons of the Silent Age", anch' essa tra gli episodi piu' belli di sempre di Bowie, alle memorabili "Beauty & the Beast" e "Joe The Lion", ed ancora, tra gli strumentali, la desolata ed angosciante "Sense of Doubt", la atmosferica "Moss Garden".
Euro
34,00
codice 2135994
scheda
Bowie david Let's dance (remastered 180 gr.)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1983  parlophone 
rock 60-70
bella ristampa ufficiale del febbraio 2019, rimsaterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura su Emi America, e corredata di inner sleeve con testi. Pubblicato in Inghilterra nell' aprile del 1983 dopo ''Scary monsters'' e prima di ''Tonight'', giunto al numero 1 delle classifiche UK ed al numero 4 di quelle Usa. Il Sedicesimo album. Prodotto da Nile Rodgers, registrato tra gli altri con Steve Ray Vaughan alla chitarra, l' ultimo grandissimo album dell' artista inglese. Lontano dalle ambizioni artistiche e dalle spinte sperimentali dei lavori precedenti, distante anni luce dalla "trilogia berlinese" di "Low", "Heroes" e "Lodger", e' semplicemente un autentico capolavoro "pop", impressionante carrellata di grandissimi hit o potenziali tali. Contiene tra gli altri "Cat people" (scitta con Giorgio Moroder e gia' nel 1982 nella colonna sonora dell' omonimo film, qui in una versione totalmente riregistrata), "Modern love", "China girl" (scritta a quattro mani con Iggy Pop e gia' nel 1977 nell' album dell' Iguana "The Idiot") e la title track, che fu il primo singolo del duca bianco contemporaneamente al primo posto nelle due classifiche inglese e americana.
Euro
30,00
codice 2135995
scheda
Bowie David (tin machine) maggie's farm (live) / Tin machine (limited edition)
7" [edizione] originale  stereo  uk  1989  emi usa 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Singolo in formato 7", l' originale stampa inglese, nella versione in edizione limitata numerata sul fronte (questa copia la numero 08274) con copertina apribile ed all'interno inserto di quattro pagine spillate con foto a colori, con barode, inner sleeve in carta neutra nera sagomata, label nera con scritte argento, logo EMI USA nero e argento in basso, foro centrale piccolo, catalogo MTG73 sul retro copertina e MT73 sull'etichetta (il contenuto musicale e' lo stesso della versione normale del 7''). Pubblicato nell' agosto del 1989 dalla EMI USA in Gran Bretagna, dove giunse al 48esimo posto in classifica, non uscito negli USA, il secondo singolo tratto dal primo album ''Tin machine''. Contiene due brani, ''Tin machine'', tratta dal sopracitato lp, ed una cover dal vivo del vecchio brano di Bob Dylan ''Maggie's farm'', inedita su album. Il progetto ''Tin machine'' fu messo in piedi da Bowie alla fine degli anni '80 con Hunt Sales, Tony Sales e Reeves Gabriels nel tentativo di dare l'ennesima svolta alla sua carriera; da questo punto di vista certamente ci riesce in pieno, costruendo due album (''Tin machine'' del 1989 e ''Tin machine II'' del 1991) di asciutto, talora graffiante rock'n'roll senza compromessi, in cui il suo ruolo e' semplicemente quello di cantante del gruppo.
Euro
15,00
codice 264569
scheda
Boys next door (nick cave) lost and brave exhibitions of - rare recordings from 1977-1979
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  il cane lento 
punk new wave
Edizione private press, ristampa del 2023, in vinile viola, copertina senza barcode, completamente diversa da quella della originaria tiratura, uscita nel 2009. Questo album contiene dodici brani, quasi tutti registrati dalla storica band di Melbourne tra il 1977 ed il 1979, in parte prima dell' arrivo nella band di Rowland S.Howard, proveniente dai Young Charlatans. Ci sono i due brani del primo singolo registrato nel dicembre del 1977 ed uscito su etichetta Suicide nel marzo del 1978, ovvero "These Boots Are Made For Walking" (cover del celebre brano di Lee Hazelwood reso famoso da Nancy Sinatra) e "Boy Hero"; dalle stesse sessions e' tratto il brano "Masturbation Generation" (gia' nella raccolta di vari gruppi "Lethal Weapons uscita nel 1982), "Sex Crimes" ed "Enemy Of the State" sono tratte dalle sessions del giugno 1978 che produssero la prima facciata del primo album "Door, Door", ancora senza Rowland S.Howard, e proprio quei brani occupano qui la seconda side ("The Nightwatchman", "Brave Exhibitions", "Friends Of My World", "The Voice", "Roman Roman" e "Somebody's Watching"). L' unico brano registrato dopo l' arrivo di Howard e' la notevole "Scatterbrain", tratta da un raro split single condiviso con i Models e distribuito durante un concerto dei due gruppi il 20 ottobre del 1979, che lascia ben capire quale sia stato l' enorme peso dell' ingresso nel gruppo di questo grande artista nella band; da qui inizia a prendere forma quell' approccio oscuro, conturbante e maledetto che caratterizzara' i Birthday Party, i primi Crime & the City Solution ed i These Immortal Souls, sempre con Howard, ma anche il primo Nick Cave solista. Rowland diede una grande spinta alla maturazione del gruppo, spingendone la musica in una direzione assai piu' personale, e meno legata all' influenza del punk anglosassone e della musica dei 60's, e non e' difficile pensare che si debba in gran parte proprio all' influenza del compianto Howard anche la improvvisa maturazione vocale di Nick Cave. Il gruppo pubblico' l' album "Door Door" ed il mini "Hee Haw" nel 1979, quindi nel 1980 il secondo album "The Birthday Party", il cui titolo dara' anche il nome al successivo progetto. E dopo i Birthday Party, Nick Cave, Mick Harvey, Rowland Howard, Tracy Phew e Phil Calvert daranno vita a numerosi progetti e collaborazioni tra le piu' ineteressanti degli anni '80 e '90, tra cui dischi solisti, Crime & The City Solution, These Immortal Soul, Blue Ruin e quant' altro. I Boys Next Door si formarono nel 1977 a Melbourne (Australia) al principio dell'epoca punk da un gruppo di studenti d'arte: Nick Cave (canto), Mick Harvey (chitarra), Rowland Howard (chitarra), Tracy Pew (basso), Phil Calvert (batteria), ed hanno rappresentato la celebrazione del caos piu' primitivo del punk e della new wave piu' insana; purtroppo la scarsa reperibilita' delle loro opere, oggi degnamente oggetto di riscoperta, ha relegato i Boys Next Door ad un piccolo seguito, negandoli ad un meritato culto anche perche', fortunatamente, oscurati dal successo dei progetti nati da questa embrionale formazione.
Euro
26,00
codice 2136047
scheda
Brad Shame
Lp [edizione] originale  stereo  hol  1993  epic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good indie 90
Prima molto rara stampa olandese, unica in vinile di questo disco all' epoca della sua uscita, copertina (con qualche ammaccatura nell' angolo in basso a sinistra, visibile soprattutto sul retro) lucida, con adesivo con il nome del gruppo sul fronte, completa di inner sleeve fotografica con piccola sagomatura, etichetta Epic grigia, catalogo 4735961; pubblicato dalla Epic nel maggio 93, prima di "Interiors" (97), il debutto per la band di Seattle, giunto alla posizione n.72 delle classifiche Usa, non entrato in quelle Uk. Opera che esprime un suono diverso da grunge imperante a quell'epoca soprattutto a Seattle, con partiture rock/funk, addolcite dal falsetto soul del cantante; i riferimenti comprendono Prince, Michael Bolton e i Pearl Jam. I Brad sono una band basata a Seattle, progetto di elementi della scena grunge, come il chitarrista dei Pearl Jam, Stone Gossard, il batterista dei Malfunkshun e Satchel, Ragan Hagar, il cantante dei Pigeonhead e Setchel, Shawn Smith, ai quali si unisce lo sconosciuto bassista Jeremy Toback. Attivi dal 1992, inizialmente con il nome Shame, poi cambiato in Brad (il nome era già stato utilizzato dalla band di Brad Wilson), hanno realizzato fino a questo momento 5 albums, proponendo sonorita' che abbracciano l'hard rock e il funk, molto caratterizzate dalla peculiare voce soul del cantante.
Euro
130,00
codice 264758
scheda
Branch jaimie Fly or die
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2017  International anthem 
jazz
Ristampa del 2021, copertina senza codice a barre pressoche' identica alla prima tiratura, corredata di fascia obi, inserto con foto e note, inner sleeve con artwork, catalogo 0011. Pubblicato nella primavera del 2017 dalla International Anthem, il primo album solista, prima di "Fly or Die II: Bird Dogs of Paradise" (2019). Inciso da Jaimie Branch (tromba), Tomeka Reid (violoncello), Jason Ajemian (contrabbasso) e Chad Taylor (batteria), con gli ospiti John Berman (cornetta), Ben Lamar Gay (cornetta) e Matt Schneider (chitarra), ''Fly or die'' e' un rinfrescante e suggestivo lavoro di jazz di frontiera, in bilico fra astrattismo ed esplosivita' free, sfuggenti trame che richiamano il post bop piu' sperimentale, e contaminazioni melodiche con musiche non jazz (come certe melodie richiamanti il folk della chitarra di Schneider). Jaimie Branch e' una trombettista jazz e musicista di elettronica originaria di Chicago, attiva anche come ingnegnere del suono (con collaborazioni con Tim Daisy e Ken Vandermark). Stabilitasi a New York per completare gli studi di musica jazz, Jaimie e' entrata nella vitale scena musicale di Brooklyn. Ha fatto parte di progetti come Predella Group, New Fracture Quartet, Bullet Hell e Keefe Jackson's Project Project, ed ha collaborato con colleghi quali William Parker, Matana Roberts ed il violoncellista sperimentale Fred Lonberg-Holm. Considerata una solida e creativa improvvisatrice, Branch si muove nei territori del jazz piu' sperimentale, fra il free, il noise e raffinate invenzioni post bop. Debutta come solista con l'album ''Fly or die'' del 2017.
Euro
30,00
codice 3037641
scheda

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