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Black pumas
Black pumas (reissue)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2019 ato / colemine
soul funky disco
soul funky disco
ristampa con copertina pressoche' identica alla prima tiratura, con sfondo nero, coupon per download, adesivo di presentazione sul cellophane, inner sleeve. Pubblicato nel giugno del 2019 dalla ATO, il primo eponimo album. Pubblicato nel giugno del 2019 dalla ATO, il primo eponimo album. Un lavoro dal fascino vintage e retro che però non suona meramente revivalista grazie al calore delle performances vocali di Burton, molto convincente nelle vesti di cantore soul notturno e dolente, e degli arrangiamenti di Quesada, brillante sintesti fra psichedelia leggera, soul avvolgente ed urbano e funk. Formatisi nel 2018, i Black Pumas sono il frutto della collaborazione fra due artisti della scena di Austin, Texas, il cantante e paroliere afroamericano Eric Burton, proveniente da Los Angeles ed attivo ad Austin dal 2015, e l'esperto produttore e multistrumentista Adrian Quesada, fondatore dello studio Level One Sound, vincitore di Grammy awards e collaboratore di Grupo Fantasma e Brownout; consolidatisi in studio, sono presto diventati una efficace formazione anche sul palco, proponendo un ibrido fra rock psichedelico dai richiami sixties e funk e soul che riportano agli anni '70. Dopo aver debuttato con il singolo "Black moon rising" nel 2018, poco dopo firmano con la ATO, che pubblica nel 2019 il loro primo eponimo album.
Black pumas
Capitol cuts (red vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2021 ato
soul funky disco
soul funky disco
Versione in vinile di colore rosso (è stato pressato in versioni di differenti colori), copertina senza codice a barre e con sagomatura centrale sul fronte e sul retro, label custom rossa/magenta e bianca con scritte bianche e piccolo logo ATO Records in basso, catalogo 0882448714. Pubblicato nel luglio del 2021 dalla ATO, dopo il primo eponimo album del 2019, questo lp è stato registrato dal vivo in studio, senza alcuna sovraincisione, presso il celebre Capitol Studio A di Hollywood, California, il 2 novembre del 2020; dopo mesi in cui, a causa della pandemia, il gruppo aveva dovuto cancellare molti concerti, i Black Pumas si ritrovarono in studio per dare finalmente una performance dal vivo, proponendo otto brani del loro primo album eponimo uscito nel 2019, con una energia ed una tensione tipiche delle più ispirate performances live. La loro musica mantiene il suo fascino vintage e retro', che però non suona meramente revivalista grazie al calore delle performances vocali di Burton, molto convincente nelle vesti di cantore soul notturno e dolente, e degli arrangiamenti di Quesada, brillante sintesti fra psichedelia leggera, soul avvolgente ed urbano e funk. Questa la scaletta: 1. I’m Ready 2. Colors 3. Old Man 4. Know You Better 5. Fire 6. Black Moon Rising 7. Stay Gold 8. Red Rover. Formatisi nel 2018, i Black Pumas sono il frutto della collaborazione fra due artisti della scena di Austin, Texas, il cantante e paroliere afroamericano Eric Burton, proveniente da Los Angeles ed attivo ad Austin dal 2015, e l'esperto produttore e multistrumentista Adrian Quesada, fondatore dello studio Level One Sound, vincitore di Grammy awards e collaboratore di Grupo Fantasma e Brownout; consolidatisi in studio, sono presto diventati una efficace formazione anche sul palco, proponendo un ibrido fra rock psichedelico dai richiami sixties e funk e soul che riportano agli anni '70. Dopo aver debuttato con il singolo "Black moon rising" nel 2018, poco dopo firmano con la ATO, che pubblica nel 2019 il loro primo eponimo album.
Black rebel motorcycle club
Live at levitation (ltd gold)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2013 reverberation
indie 2000
indie 2000
stampa del 2023 in edizione limitata in vinile oro, adesivo su cellophane. Album che testimonia la performance del gruppo al festival Austin Psych Fest del 2013.
gruppo originario di San Francisco, formato da Robert Turner, Peter Hayes, Nick Jago (quest'ultimo di nazionalita' inglese, trasferitosi negli stati uniti dopo gli studi). Nel 1999 rilocati a Los Angeles, cominciano ad avere successo nel circuito locale, ma e' in Inghilterra che ricevono maggiori consensi: Noel Gallagher degli Oasis dopo aver dichiarato che i B.R.M.C. sono la sua nuova band preferita, tentera' di metterli sotto contratto per la sua etichetta Big Brother, ma sara' la Virgin ad avere la meglio. questo disco, il piu' amato tra quelli prodotti dal gruppo, ha sicuramente il pregio di aver fatto rinascere ed emergere ad un grosso livello di popolarita', sonorita' di band inglesi pre-shoegazer fine anni 80 e propriamente shoegazer dei primi anni '90 - evidenti i rimandi a Jesus & Mary Chain, My Bloody Valentine, Spacemen 3, Ride - sunonando al contempo sorprendentemente britannici ma anche meno sognanti e piu' incisivi e vicini all'impatto che avevano Velvet Underground e Stooges. I B.R.M.C. sono un gruppo originario di San Francisco, formato nel 1998 da Robert Levon, Peter Hayes e Nick Jago (quest'ultimo di nazionalita' inglese, trasferitosi negli Stati Uniti dopo gli studi). Trasferitisi nel 1999 a Los Angeles, cominciano ad avere successo nel circuito locale, ma e' in Inghilterra che ricevono maggiori consensi: Noel Gallagher degli Oasis dopo aver dichiarato che i B.R.M.C. sono la sua nuova band preferita, tentera' di metterli sotto contratto per la sua etichetta Big Brother, ma sara' la Virgin ad avere la meglio. Autori di un ammiccante per quanto energico amalgama di pop, proto punk alla Stooges e Velvet Underground e indie inglese di era shoegazer, esordiscono con un primo album eponimo nel 2000, seguito nel 2003 da ''Take them on, on your own'' ancora piu' aggressivo, per avvicinarsi al classico rock americano con il successivo "Howl" (2005) e poi indurirsi nuovamente con "Baby 81" (2007). Nel 2008 esce lo strumentale "The effect of 333", seguito da "Beat the devil's tattoo" nel 2010.
Black sabbath
master of reality / vol. 4
lp2 [edizione] ristampa stereo spa 1971 nems / mediterraneo
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Doppio raro album, realizzato in Spagna nel 1977, copertina apribile laminata fronte e retro, etichetta nera con scritte e logos argento, catalogo 23.0068/3 (poi ristampato con catalogo cambiato). Questa uscita metteva insieme in una unica confezione il terzo ed il quarto album della seminale band inglese, "Master of Reality" (1971) e "Vol.4" (si tratta, in sostanza, della terza edizione spagnola del primo e della seconda edizione del secondo). Di seguito le rispettive descrizioni:
"MASTER OF REALITY": Uscito originariamente in Gran Bretagna su Vertigo nell'agosto del 1971, dopo ''Paranoid' e prima di ''Vol 4'', giunto al quinto posto delle classifiche Uk ed all'ottavo di quelle americane, ''Master of reality'' e' uno dei capolavori dell'hard rock inglese, mantrico ed oscuro, sullo stile del precedente ma con connotati ancora piu' infernali ed esoterici, contiene brani quali ''Sweet leaf', ''Children of the grave'' e ''Into the void'. L'album ricorda "paranoid", ma e' molto piu' marchiato dai riffs epocali di Tony Iommi, qui forse al suo apice come chitarrista; sara' anche il loro ultimo classico della prima stagione, quella piu' creativa ed artistica. E' risultato in un recente referendum come il lavoro del gruppo piu' amato dalle nuove generazioni, una testimonianza non casuale della modernita' della musica in esso contenuta.
"VOL.4": Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1972 dopo ''Master Of Reality'' e prima di ''Sabbath Bloody Sabbath'', giunto al numero 8 delle classifiche Inglesi ed al numero 13 di quelle Usa dove usci' nell' ottobre dello stesso anno. Il quarto album. Il disco e' a cominciare dal titolo quello piu' vicino al sound Led Zeppelin, con brani epici ed un incedere drammatico ed hard blues, ma e' anche un lavoro che si allontana dai due predecessori, da qui inizia a prendere corpo la fase piu' sperimentale della band , avvertibile in alcuni dei brani presenti, la quasi psychedelico progressive ''wheels of confusion'', la complessa ''tomorrow's dream'' e la splendida ballata ''changes'' portano la band ad avventurarsi verso territori fino ad allora esplorati solo in minima parte, non mancano tuttavia i richiami alla tradizione piu' dura, qui compresa infatti la potentissima ''supernaut'' uno dei piu' devastanti ed elettrici brani che il gruppo abbia mai inciso. un album storico di importanza capitale e che mantiene oggi inalterato il climax maledetto ed innovativo presenta alla sua uscita.
Black sabbath
Sabbath bloody sabbath (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 sanctuary / bmg
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2022 in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura del 1973. Pubblicato in Inghilterra nel dicembre del 1973 dopo ''Volume 4'' e prima di ''Sabotage'', giunto al quarto posto delle classifiche Uk ed all' undicesimo di quelle Usa, il quinto album. E' il disco che chiude il primo periodo della band di Birmingham, fino a qui paladini dell'hard rock piu' innovativo e underground e tra i gruppi piu' influenti della loro epoca. Qui i Sabbath, ancora in formazione originale e dopo il cambio di manager che li costringera' ad un lungo periodo di inattivita', danno una grande prova, pubblicando il quinto masterpiece in 4 anni; e' il loro album piu' prodotto ed arrangiato e sul quale lavoreranno per molti mesi in isolamento, con l'aiuto di Rick Wakeman degli Yes alla tastiera; i brani giungono ora a compiuta maturita' e divengono equilibrati e costruiti in maniera meticolosa, tra questi brani epocali quali, ''Sabbath bloody sabbath'', ''A national acrobat'', ''Killing yourself to live'', ''Sabbra cadabra'', ''Fluff'', con il memorabile assolo di Tony Iommi, la orchestrata e bizzarra ''Spiral architet'', e la inusuale ''Who are you'', con le complesse finiture di tastiera. Un lp classico che e'entrato di diritto e per sempre nella storia dell' hard rock di alta epoca.
Black star (mos def and talib kweli)
No fear of time
Lp [edizione] nuovo stereo cze 2022 Rhymesayers Entertainment
hip-hop
hip-hop
Copertina apribile, label custom con spazio stellato sullo sfondo e scritte bianche, catalogo RSE0387-1. Finalmente disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2024, inizialmente pubblicato nel novembre del 2022 solo sotto forma di download digitale, e quindi uscito in vinile su Rhymesayers Entertainment nel novembre del 2024, arriva il secondo album del duo hip hop newyorchese composto da Mos Def e Talib Kweli, ad oltre vent'anni di distanza dallo storico primo lp "Mos def and talib kweli are black star" (1998), acclamatissimo lavoro di hip hop alternativo, che si rifà alla lezione della old school ed al tempo stesso è incentrato su temi culturali e politici, ispirato dal pensiero dell'attivista afroamericano giamaicano Marcus Garvey. Ben accolto dalla critica, "No fear of time" riprende le fila di esordio con il quale i paragoni non sono certo comodi; aiutati dalla produzione dell'abile Madlib, Yasiin Bey e Talib Kweli creano ancora una efficace alchimia fra loro, evidenziando le loro abilità compositive e la profondità dei loro testi. Nato nel 1973 a Brooklyn, Dante Terrell Smith Bey, in arte Mos Def, era considerato ai suoi esordi uno dei più promettenti rappers degli anni '90 ma, nonostante i suoi eccellenti esordi, ha posto la sua carriera musicale in secondo piano rispetto a quella di attore. Dopo aver pubblicato un acclamato album nel 1998 insieme a Talib Kweli sotto la sigla Black Star, ha pubblicato una manciata di lp solisti fra il 1999 ed il 2006, ed ha lavorato a molte prestigiose collaborazioni. Il suo hip hop è spesso portatore di istanze politiche e Mos Def ha ottenuto grande considerazione e rispetto negli ambienti underground e dello alternative hip hop.
Black unity trio
Al-fatihah
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1968 salaam / private
jazz
jazz
Ristampa private press, copertina ruvida senza codice a barre pressoché identica alla rarissima e ricercata prima tiratura. Originariamente pubblicato nel maggio del 1969 su Salaam Records negli USA, in una tiratura di sole 500 copie e mai ristampato in vinile per oltre cinquant'anni, l'unico leggendario album del Black Unity Trio, formazione jazz afroamericana proveniente da Oberlin nell'Ohio, inizialmente un quartetto, poi ridotto al trio composto da Yusuf Mumin (sax alto), Haasan-Al-Hut (percussioni) ed Abdul Wadud (aka Ron DeVaughn, violoncello, contrabbasso), che incise questo lp allo Agency Recording Studio di Cleveland il 24 dicembre del 1968. "Al-fatihah" è uno dei primissimi album autoprodotti di musica free jazz ed ha raggiunto nel corso dei decenni uno status leggendario ed ambitissimo presso collezionisti e DJ, oltre ad essere stato fonte di campionamenti in più occasioni. Un gruppo a lungo misterioso, di cui si è scoperto qualcosa di più solo nel 2020, in seguito alla pubblicazione di un'intervista con Hasan-Al-Hut sulla rivista The Wire, i Black Unity Trio era parte della breve ma intensa esperienza della scena jazz d'avanguardia di Cleveland nella seconda metà degli anni '60. "Al-fatihah" esprime un jazz che prende le mosse sia dal free, con le libertarie espressioni collettive, fra astrattismo, esplosioni di energia di gruppo e passaggi rarefatti in cui si gioca con lo spazio, che dallo spiritual jazz, che con la sua melodia avvolgente ed il suo trasporto emotivo addolcisce le atmosfere prima di fondersi e sciogliersi nel magma della new thing verso cui propende il gruppo. Questa la scaletta: "Birth, Life And Death", "In Light Of Blackness", "Opening Prayer", "John's Vision", "Al-Nisa", "Final Expression".
Blake james
Assume form
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2019 polydor
indie 2000
indie 2000
doppio vinile 180 grammi, copertina apribile, . "Assume Form" (2019), quarto album di James Blake, segna il suo ritorno a distanza di tre anni da “The Colour in Anything” (2013).
Blake, oltre alla sua carriera da artista, è anche uno dei producer più influenti al mondo e negli ultimi anni ha collaborato con alcuni dei più grandi artisti a livello internazionale, passando da Beyonce a Jay Z, da Mount Kimbie a Frank Ocean fino a Kendrick Lamar nella colonna sonora del recente film “Black Panther”.
“Assume Form” è un lavoro molto personale e forse quello più eclettico di James Blake, che ha voluto fare un album - da produttore e artista - a cuore aperto parlando della sua esperienza di salute mentale, della mascolinità degli anni ’10 e della ricerca della pace. Sono presenti numerosi featuring : Travis Scott, Metro Booming, Sumney, Rosalìa e André 3000.
James Blake Litherland, classe 1988, è un cantante, cantautore, polistrumentista e produttore, discografico londinese che nel corso degli anni ha spaziato tra art pop, R&B, future garage, ambient. Ha dato alle stampe il suo primo album omonimo nel 2011. Il suo secondo disco "Overgrown" è stato pubblicato nel 2013 e ha vinto il Mercury Prize. Il suo terzo lavoro discografico, "The Colour in Anything" è arrivato nel 2016, seguito da "Assume Form" nel 2019.
Durante la sua carriera ha collaborato con artisti come Mount Kimbie e Bon Iver, e ha contribuito alla produzione di artisti come Kendrick Lamar, Beyoncé, Vince Staples, Rosalía e Frank Ocean. Blake ha anche pubblicato lavori di remix con lo pseudonimo Harmonimix.
Blake james & lil yachty
Bad cameo (ltd magenta)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 2024 republic
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile magenta (codice a barre 602465931068). Progetto che vede la collaborazione tra il cantante e produttore inglese James Blake e del rapper statunitense Lil Yachty. Un album che offre un pop ambient strutturato, con alcune escursioni rap ed una spartizione equa delle personalità degli artisti. note complete a seguire
Blakey art
A night at birdland volume 2
Lp [edizione] ristampa stereo jap 1956 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Bella e rara ristampa giapponese del 1994, edizione limitata, in mono, completa ancora dell' originario obi, ancora intatto, con prezzo indicato di 3000 Yen, copertina lucida in cartoncino pesante senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura, etichetta Blue Note bianca e blu, catalogo BLP1522. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Blue Note, il secondo dei due volumi contenenti registrazioni dal vivo effettuate da Art Blakey con il suo quintetto al leggendario Birdland di New York, il 21 febbraio del 1954, e gia' pubblicate in tre omonimi 10" nel 1954, con formazione composta da Art Blakey (batteria), Clifford Brown (tromba), Lou Donaldson (sax alto), Horace Silver (pianoforte) e Curly Russell (contrabbasso). Blakey ed i suoi dettero alcune infuocate perfomances quel giorno, con questo gruppo pre-Jazz Messengers che alcuni critici considerano uno dei suoi migliori, qui alle prese con un eccelso hard bop nel quale risplendono i talentuosissimi solisti, non ultimo il compianto Clifford Brown, capace di struggente lirismo come di scoppiettanti tirate con la sua tromba. Questa la scaletta: ''Wee-Dot", "If I Had You", "Quicksilver" (alternate master), "Now's The Time" e "Confirmation". Art Blakey, con i suoi Jazz Messengers, e' stato uno degli alfieri della corrente hard bop; la sua carriera, cominciata negli anni '40 con Fletcher Henderson e poi nella seminale orchestra di Billy Eckstine, prosegue negli anni '50 con la fondazione dei Jazz Messengers, una vera fucina di talenti in cui suoneranno, nel corso degli anni, decine e decine di musicisti fra cui Horace Silver, Keith Jarrett, Wayne Shorter, Donald Byrd e Freddie Hubbard. Restio alle tendenze avanguardiste del free jazz, Blakey proseguira' sul suo percorso di matrice hard bop fino alla morte, sopravvenuta nel 1990, influenzando fortemente le nuove leve del jazz.
Blakey art and jazz messengers
Moanin' (art blakey and the jazz messengers') colored vinyl
lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 waxtime in color
jazz
jazz
Ristampa in edizione limitata in vinile colorato, rimasterizzata e pressata Direct Metal Mastering in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, con note aggiuntive sul retro. Originariamente pubblicato nel 1958 dalla Blue Note, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 30 ottobre del 1958, con formazione composta da Lee Morgan (tromba), Benny Golson (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Jymie Merritt (contrabbasso) ed Art Blakey (batteria). Intitolato in effetti ''Art Blakey and the jazz messengers'', questo album e' tuttavia quasi universalmente noto come ''Moanin''', dal titolo dell'indelebile brano che apre la scaletta. Considerato dalla critica come uno dei suoi capolavori assoluti, inciso con una delle migliori incarnazioni dei Jazz Messengers, ''Moanin''' e' un classico dello hard bop, di cui sono stati acclamati in particolare la title track, un blues uscito dalla penna del pianista Timmons, la lenta ''Along came Betty'' che mette in rilievo la classe del sassofonista Golson, e la marcia ''Blues march''. Gli altri brani inclusi sono ''Are you real'', con la sua raffinata melodia, ''The drum thunder (miniature) suite'' che mette in risalto la maestria e l'energia di Blakey alla batteria, e la complessa ''Come rain or come shine''. Art Blakey, con i suoi Jazz Messengers, e' stato uno degli alfieri della corrente hard bop; la sua carriera, cominciata negli anni '40 con Fletcher Henderson e poi nella seminale orchestra di Billy Eckstine, prosegue negli anni '50 con la fondazione dei Jazz Messengers, una vera fucina di talenti in cui suoneranno, nel corso degli anni, decine e decine di musicisti fra cui Horace Silver, Keith Jarrett, Wayne Shorter, Donald Byrd e Freddie Hubbard. Restio alle tendenze avanguardiste del free jazz, Blakey proseguira' sul suo percorso di matrice hard bop fino alla morte, sopravvenuta nel 1990, influenzando fortemente le nuove leve del jazz.
Blink-182
Enema of the state
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1999 back on black / geffen
indie 90
indie 90
Vinile da 180 grammi, copertina apribile, copertina apribile. Ristampa del 2016 ad opera della Back On Black / Geffen, pressoche' identica alla rara e ricercata prima tiratura vinilica, realizzata solo nel 2009 dalla Mightier Than Sword (originariamente l'album usci' solo in cd e cassetta). Pubblicato nel giugno del 1999 dalla MCA, giunto al quindicesimo posto in classifica in Gran Bretagna ed alla nona posizione negli USA, il terzo album, successivo a ''Dude ranch'' (1997) e precedente ''Take off your pants and jacket'' (2001). Il disco che rese i Blink-182 delle star del pop internazionale, ''Enema of the state'' e' considerato un disco molto influente sui gruppi pop punk delle generazioni successive. Nonostante che il sound, piu' pulito e meno punk rispetto ai loro primi album, alienasse qualche fan della prima ora, l'album raggiunse un pubblico di enormi dimensioni per un gruppo punk, grazie al suo approccio adolescenziale e svagato, ma capace anche di esprimere con ironia le insicurezze e le frustrazioni relazionali tipiche di quella eta', sonicamente ancora punk ma reso appiccicoso e rassicurante da una evidente patina pop. Fu il primo album inciso con il nuovo batterista Travis Barker (dagli Aquabats), che sostitui' il cofondatore Scott Raynor; da allora in poi, il gruppo californiano formato a Poway nel 1992 avrebbe costantemente raggiunto i piani piu' alto delle classifiche americane e britanniche con i loro successivi lp.
Blue cheer
Vincebus eruptum ("Augustus Stanley Owsley III")
Lp [edizione] originale stereo usa 1968 philips
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] Excellent rock 60-70
la prima molto rara stampa americana, con il retro copertina che riporta il nome di "Augustus Stanley Owsley III" non censurato, ma scritto per esteso (era il padre dell' LSD., l'etichetta non gradi' la citazione e dopo pochissimo tempo tolse il nome dal retro copertina abbreviandolo in un generico ''Owsley''), copertina (con davvero lievi segni di invecchiamento) cartonata con parti argentate ed in rilievo, etichetta nera SENZA scritte in basso e SENZA scritta ''Mercury'', catalogo PHS600-264. Pubblicato in USA nel Gennaio del 1968 prima di ''Outsideinside'', giunto al numero 11 delle classifiche americane e non entrato in quelle UK. Il primo straordinario album. Conosciuto pelopiu' per l'inclusione della hit "Summertime Blues" (top 15 in USA nella primavera del 1968), Vincebus Eruptum e' considerato il primo esempio di punk-metal della storia, lavoro furioso, in cui il chitarrista Leigh Stephens da' una performance a livello dei migliori Hendrix, Beck, Clapton, o Jimmy Page, ma con un' attitudine che destruttura il blues, come nello straordinario incubo di "Parchment Farm", anticipa il sound di bands quali i Grand Funk, che proprio a questi Blue Cheer si ispireranno per il loro power trio; alcuni critici hanno addirittura paragonato questo album al secondo Velvet Underground, per la furia iconoclasta, la potenza espressiva, le lunghe improvvisazioni e le ossessioni per l'eroina e l'autodistruzione, si ascolti la straziante "Second Time Around" o "Doctor Please" che West/Bruce e Laing ribattezzeranno "The Doctor" 4 anni dopo in ''Why Dontcha''. Vincebus Eruptum e' il risultato artistico ed umano di un oscuro e potente trio californiano con una cattivissima attitudine punk ma alle prese con il blues passando attraverso il proto heavy metal. Un album divenuto classico assoluto, piu' potente e devastante dei Ten Years After o degli Steppenwolf, bands in qualche modo a loro vicine, ma non cosi' autodistruttivi e nichilisti, i Blue Cheer saranno per il rock americano quello che gli Who furono nel 1965 per quello inglese, l'energia e la potenza per la prima volta divenute assoluto imperativo, una tendenza che non scomparira' mai dalla musica rock e che sboccera' in maniera totale e definitiva alla meta' del decennio successivo, con l'arrivo del punk prima e dell' hardcore poi.
Blue david
david blue
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1966 hanky panky / mapache
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2023 (la prima ristampa vinilica in assoluto di questo disco), edizione limitata in 500 copie, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di fascetta di presentazione ripiegata attorno alla costola e di inserto di quattro pagine. Pubblicato in Usa nell'agosto del 1966 dopo i tre brani inclusi nella storica raccolta "Singer Songwriter Project" del 1965 (a nome David Cohen) e prima di ''These 23 Days in September'' (1968), non entrato nelle classifiche Usa ne' in quelle Uk, il primo album. Amico di Dylan e principale esponente del folk-rock americano del 1965-1966, la sua musica incorporava pero' elementi di rock & roll con tastiera e chitarre acustiche ed elettriche, con splendidi testi, poetici e metafisici, pieni di immagini surreali , cantati in uno stile che stava a meta' tra quello del Dylan del 1965 e quello del Mose Allison della maturita'. Musicista apprezzatissimo all'interno della scena del Greenwich Village, ma poco conosciuto fuori da New York, in questo primo lp inserisce alcune delle sue piu' belle canzoni di sempre, come "Grand Hotel", "Midnight Through Morning" e "The Street"con uno stile melanconico ed oscuro ed un' atmosfera assai diversa da quella dei suoi contemporanei. Fu inoltre tra i primi a comprendere il cambio epocale che il rock avrebbe attraversato nel 1966, alcuni dei critici americani vollero accostare, nello spirito, questo suo primo lp a ''Revolver'' dei Beatles, pubblicato nello stesso anno, anche se certamente il paragone che appare piu' appropriato e' quello con il Dylan di "Highway 61 Revisited" (a nell' album suona tra gli altri il basso Harvey Brooks, gia' con lo stesso Dylan). Purtroppo, a differenza di quello dei Beatles, questo suo debutto vendette pochissimo, e per avere il giusto riconoscimento bisognera' attendere che negli anni '90 la critica americana attribuisca il giusto peso ad un album inserito addirittura tra i 100 lavori piu' infuenti della musica statunitense degli anni '60, una tardivo ma dovuto riconoscimento. Frequentatore del Greenwich Village sin dal 1960 e, assieme a Dylan, Andersen, Ochs, Fred Neil e tutti gli altri, impegnato nel rinnovamento della tradizione folk americana, David Cohen, in arte Blue, fu un cantautore, per molti aspetti vicino all' amico Dylan, dotato di notevole sensibilita' poetica, oltre che musicale, come tutti i suoi lavori testimoniano. Ebbe una parte anche in "Renaldo & Clara". Mori' il 2 Dicembre 1982 per infarto.
Blue oyster cult
On your feet on your knees (ltd. silver and black marbled)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1975 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album, ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, EDIZIONE LIMITATA DI 1500 COPIE, IN VINILE ARGENTO E NERO MARMORIZZATO, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura, e corredata di inserto/booklet di 4 pagine. Pubblicato in Usa nel marzo del 1975 dopo ''Secret treaties'' e prima di ''Agents of fortune'', giunto al numero 22 delle classifiche americane e non entrato in quelle Uk dove usci' invece nel novembre dello stesso anno. Il quarto album. Il primo live nonche' il loro primo vero successo, con una audience che inizia a riconoscere la band come uno dei gruppi piu' inovativi ddel filone, contiene versioni dei brani in studio allungate e impreziosite da nuovi arrangiamenti, con una selezione del materiale, quella del tour del 1974 , che riportiamo di seguito: Subhuman, Harvester of Eyes, Hot Rails to Hell, The Red and the Black, Seven Screaming Dizbuster, Buck's Boogie, Last Days of May, Cities on Flame, Me 262 , Before the Kiss a Redcap, Maserati GT (I Ain't Got You), Born to Be Wild.
Blue oyster cult
some enchanted evening
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1978 music on vinyl
rock 60-70
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, uscita in Usa su Columbia. Pubblicato in Usa nel settembre del 1978 dopo ''Spectres'' e prima di ''Mirrors'', giunto al numero 44 delle classifiche americane ed al numero 18 di quelle Uk. Il sesto album. Registrato nel 1978 tra gli Stati Uniti e l' Inghilterra, durante il tour di ''Spectres'', e' il secondo live della storia del gruppo, focalizzato sul passato recente, con l' inclusione di nuovi successi come "(Don't Fear) the Reaper" e "Godzilla", ma propone anche interessantissime riletture di brani storici, come quella degli MC5 di "Kick out the Jams" o degli Animals in "We Gotta Get out of This Place.", un documento esaustivo che mostra altre alla caratteristica energia oscura del gruppo, anche angolazioni diverse ed originali della loro musica. Ecco la scaletta del materiale contenuto. R.U. Ready 2 Rock, E.T.I. (Extra Terrestrial Intelligence), Astronomy, Kick Out the Jams, Godzilla, (Don't Fear) The Reaper , We Gotta Get Out of This Place. Basati a New York, furono tra i gruppi americani piu' abili nel proporre una musica anche molto heavy, ma sempre strettamente imparentata col rock. Furono attivi anche negli anni '80, sebbene con risultati meno degni di nota. Negli albums pubblicati tra il '73 ed il '76 compare, in qualita' di ospite ed autrice di brani, una giovane Patti Smith, destinata di li' a poco a diventare la "madrina" della scena punk americana.
Blues band
Live at rockpalast
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1980 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album in vinile 180 grammi, copertina apribile, inserto con note, label custom fotografica con scritte bianche, catalogo V152. Pubblicato originariamente nel 2013 sotto forma di cd e dvd, e quindi per la prima volta in vinile nel 2016 grazie a questa edizione ad opera della Repertoire, questo album contiene le registrazioni del concerto dato il 19 aprile del 1980 alla Grughalle di Essen, Germania, per il programma televisivo tedesco Rockpalast, dalla Blues Band, qui con la configurazione originaria. Un set di scoppiettante blues elettrico ottimamente registrato e suonato da un gruppo di veterani padroni dell'idioma blues come pochi nella loro generazione. Questa la scaletta: "Come on in", "Talk to me", "Death letter", "Going home", "Can't hold on much longer", "Flatfoot sam", "Someday baby", "Boom, boom, out go the lights", "Nadine", "Maggie's farm", "I don't know", "Treat her right", "Hoochie coochie man", "Flip, flop and fly". Ultima delle storiche band del ''blues revival'' britannico, i Blues Band iniziano la loro attività nel 1979, quindi molti anni dopo l'eclissarsi del momento di maggiore impeto del movimento (risalente a dieci anni prima); la loro musica è il blues elettrico britannico classico, quello dei primi Fleetwood Mac e dei Bluesbreakers di John Mayall. Non a caso i membri sono infatti tutti miti assoluti degli anni '60: il cantante ed armonicista Paul Jones (Alexis Korner Blues inc, Manfred Mann, McGuinness Flint), il fratello e collaboratore di Jo Ann Kelly, Dave Kelly (John Dummer Band, Bob Hall), Tom McGuinness (nei Roosters con Eric Clapton, Manfred Mann, McGuinness Flint), Hughie Flint (McGuinness Flint, Bluesbreakers, Alexis Korner, Chicken Shack) e Gary Fletcher (Sam Apple Pie). Il gruppo ha accumulato una folta discografia a partire dal 1980: i loro album rappresentano gli ultimi fuochi degni di nota del movimento nato negli anni '60 in Inghilterra che ravvivò il blues elettrico dopo i fasti del Chicago blues degli anni '40 e '50.
Blues magoos
Electric comic book
Lp [edizione] ristampa mono eu 1967 mercury / private
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Excellent rock 60-70
Ristampa europea private press degli anni '80, copertina (con giusto assai lievi segni di invecchiamento) senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura, etichetta rossa con logo nero e bianco in alto a sinistra, catalogo MG-21104. Pubblicato negli Usa nell' aprile del 1967 dopo ''Psychedelic Lollipop'' e prima di ''Basic Blues Magoos", giunto al numero 74 delle classifiche Usa e non entrato in quelle Uk. Il secondo album. Lavoro classico del garage punk psichedelico americano, e' il primo episodio in cui un gruppo elabora un suono che riesce per la prima volta ad unire molte delle tendenze della musica americana del periodo, la psichedelia acida degli Iron Butterfly di "In a Gadda Da Vida'', il lato piu' pop e floreale degli Strawberry Alarm Clock, gli elementi ''devianti'' dei Question Mark & the Mysterians e la potenza e l' energia notturna degli Electric Prunes. Prodotto da Bob Wyld ed Art Polhemus (come il precedente), che riescono a fare un lavoro straordinario su tutto l' lp ed in particolare in brani quali "Rush Hour", "Pipe Dream", "There's a Chance We Can Make It" o "Summer Is the Man", dove ottengono un risultato che, con tutto il rispetto per gruppi quali i Lyres che hanno speso una vita a cercare di ricreare questo suono, non vi e' modo di superare, e che vede l'originale suono di chitarra e tastiera dei Blues Magoos porsi come punto di riferimento assoluto per tutta la psichedeia garage americana fino ai giorni nostri. Un album fondamentale.
Blur
Live at wembley stadium
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 2024 parlophone
indie 90
indie 90
doppio vinile, copertina apribile. Disco che raccoglie 17 canzoni tratte dai live registrati al Wembley Stadium di Londra i giorni 8 e 9 luglio 2023, in occasione del tour di addio della band, i più grandi show degli oltre 30 anni di carriera della band.
1. St Charles Square - Blur
2. There S No Other Way (saturday) - Blur
3. Popscene (saturday) - Blur
4. Beetlebum - Blur
5. Trimm Trabb (saturday) - Blur
6. Villa Rosie (saturday) - Blur
7. Coffee & Tv - Blur
8. Under The Westway - Blur
1. Out Of Time (saturday) - Blur
2. To The End (saturday) - Blur
3. Parklife - Blur
4. Song 2 - Blur
5. This Is A Low (saturday) - Blur
6. Girls And Boys - Blur
7. Tender - Blur
8. The Narcissist - Blur
9. The Universal - Blur
Blur
parklife
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1994 food/parlophone
indie 90
indie 90
ristampa in edizione speciale con doppio vinile 180 grammi, copertina lucida apribile. Pubblicato nell'aprile del 1994 dalla Food/EMI in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto in classifica, e nel giugno dello stesso anno dalla S.B.K. Negli USA, dove non entro' in classifica, ''Parklife'' e' il terzo album dei Blur, uscito dopo ''Modern life is rubbish'' (1993) e prima di ''The great escape'' (1995). Considerato da molti critici il capolavoro dei Blur, ''Parklife'' fu il primo disco del gruppo a raggiungere la testa della classifica almeno in patria, consacrandolo definitivamente fra i giganti del pop mondiale del decennio. I Blur si allontanano qui dalle influenze shoegazer e baggy degli esordi, spostandosi verso un pop rock eclettico dal linguaggio facilmente comprensibile, in cui il gruppo riesce a rinnovare il classico pop inglese alle sonorita' degli anni '90 senza perdere di vista le proprie radici ed influenze (psichedelia, Kinks, Small Faces, Beatles ma anche echi di Madchester). Alfieri del brit pop insieme ai rivali Oasis, i Blur si formano a Colchester in Inghilterra nel 1989, inizialmente col nome Seymour, tratto da un libro di Salinger. Poco dopo cambiano nome in Blur e pubblicano il loro primo singolo "She's so high", fra pop, shoegazer e psichedelia, che entra in classifica in Gran Bretagna e da' inizio ad una lunga serie di successi che portano il gruppo all'apice del brit pop, grazie al loro riuscito pop melodico e multiforme, capace di contaminarsi con le nuove tendenze che si fanno strada fra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo millennio.
Blur
the great escape
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1995 food/parlophone
indie 90
indie 90
ristampa rimasterizzata del 2012 in vinile 180 grammi, edizione speciale, con i brani della rara originaria tiratura su Food/Parlophone distribuiti du due vinili per una migliore qualita' di ascolto, copertina lucida per l' occasione apribile, corredata di inner sleeves. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1995 dopo ''Parklife'' e prima di ''Blur'', giunto al numero 1 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle USA. il quarto album. Lavoro che approfondisce i temi di Parklife, con testi che celebrano la working class inglese e narrano della vita nei sobborghi delle grandi metropoli, ha un carattere piu' oscuro rispetto a Parklife: la malinconia traspare dalle melodie pop e luminose, la disillusione e la pressione sociale sono in evidenza in "Country House" e "Charmless Man", "Globe Alone" e "Entertain Me" con i brani lenti e piu' acustici che scavano ancora piu' in profondita' nell'inconscio collettivo della moderna Gran Bretagna, vedi "Best Days'', ''Yuko & Hiro'', tuttavia, miracolosamente, il disco non e' ne' pesante ne' depresso; ''The Great Escape'' anzi scava anche all'interno della musica, con uso massiccio di esperimenti elettronici a base di synth, fiati, archi, mentre il chitarrista Graham Coxon si cimenta con partiture e sonorita inconsuete e Damon Albarn da' una prova magistrale a base di algida ironia e intelligenza metropolitana. Belli anche gli omaggi al passato, quello a Scott Walker "The Universal", a Terry Hall ed ai Fun Boy Three con "Top Man", ed il pop alla XTC di "It Could Be You"; su tutto ovviamente rifulge l'icona di Ray Davies dei Kinks, vero padre putativo del suono del gruppo.
Blur
The great escape
Lp [edizione] originale stereo uk 1995 food / Parlophone
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Very good indie 90
Prima molto rara stampa vinilica inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida fronte retro con barcode (724383523511), copia distribuita in Italia con piccolo adesivo Siae biancoe rosa sul retro, inner sleeve in cartoncino sottile con testi e sagomatura sul lato di apertura, label custom fotografica a colori con immagine diversa su ciascuna facciata, scritte bianche, catalogo FOODLP14, scritta ''Printed in Uk'' su retrocopertina e "Made in the Uk" sull' etichetta. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1995 dopo ''Parklife'' e prima di ''Blur'', giunto al numero 1 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle USA. il quarto album. Lavoro che approfondisce i temi di Parklife, con testi che celebrano la working class inglese e narrano della vita nei sobborghi delle grandi metropoli, ha un carattere piu' oscuro rispetto a Parklife: la malinconia traspare dalle melodie pop e luminose, la disillusione e la pressione sociale sono in evidenza in "Country House" e "Charmless Man", "Globe Alone" e "Entertain Me" con i brani lenti e piu' acustici che scavano ancora piu' in profondita' nell'inconscio collettivo della moderna Gran Bretagna, vedi "Best Days'', ''Yuko & Hiro'', tuttavia, miracolosamente, il disco non e' ne' pesante ne' depresso; ''The Great Escape'' anzi scava anche all'interno della musica, con uso massiccio di esperimenti elettronici a base di synth, fiati, archi, mentre il chitarrista Graham Coxon si cimenta con partiture e sonorita inconsuete e Damon Albarn da' una prova magistrale a base di algida ironia e intelligenza metropolitana. Belli anche gli omaggi al passato, quello a Scott Walker "The Universal", a Terry Hall ed ai Fun Boy Three con "Top Man", ed il pop alla XTC di "It Could Be You"; su tutto ovviamente rifulge l'icona di Ray Davies dei Kinks, vero padre putativo del suono del gruppo.
Boards of canada
Tomorrow's harvest
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2013 warp/music 70
indie 90
indie 90
Vinili pesanti, copertina apribile, nera nel vano interno per i dischi. inner sleeves, etichette gialle con scritte nere, doppio Lp pubblicato dalla Warp/Music 70 nel giugno 2013, dopo "The campfire headphase" (05), il quarto album del duo scozzese. Disco che segna l'abbandono delle chitarre processate di "The campfire headphase", in un ambient frutto di addizioni/sottrazioni di stratificazioni armoniche, (sintetizzatori analogici processati, field recordings), con ritmiche dai tocchi trip hop e dubstep, in un andamento fluttuante non progressivo, dal forte impatto emotivo dalle atmosfere post apocalittiche. Rimandi a Brian Eno e Ricardo Villalobos, oltre a compositori di colonne sonore come John Carpenter. Duo di ambient techno composto da Michael Sandison e Marcus Eoin, con base in Scozia, la cui musica viene frequentemente paragonata ai primi lavori di Autechre e Aphex Twin, con un'estetica, nella quale, tappeti di synth in stile ambient, si fondono ad un ritmica di tipo hip hop e ad una numerosa serie di voci campionate e registrazioni ambientali; procedimento che di per se' non presenta nulla di innovativo, ma che grazie alla personalita' e bravura del duo riesce ad evocare profondita' e suggestioni oltre misura, come in una dimensione acquatica da esplorare. L'esordio "Music had the right to children", che risale al 1998, rivela il loro mix essenziale ed emotivo di ambient e trip hop; seguono il meno melodico e piu' sperimentale "Geogaddi" nel 2002 , "The campfire headphase" nel 2005", con un suono che comtempla chitarre, vicino alla folktronica e "Tomorrow's harvest" nel 2013.
Bon iver
22, A million
lp [edizione] nuovo stereo fra 2016 jagjaguwar
indie 2000
indie 2000
copertina apribile, inner viola, libretto formato 10", coupon per download, adesivo su cellophane, etichetta grigia e nera con scritte nere. “22, a million” è il terzo album a nome Bon Iver, progetto musicale di Justin Vernon. Il disco, come i precedenti – “For Emma, Forever Ago” (2007) e “Bon Iver, Bon Iver” (2011) – è pubblicato dalla Jagaguwar, è stato registrato agli April Base Studios a Fall Creek, Wisconsin e a Londra e Lisbona. In occasione dell’Eaux Claires Music & Arts Festival il gruppo ha suonato in anteprima i dieci brani dell’album. Il lavoro di Vernon, “dedicato a Richard Bunker e Bernice Johnson Reagon” e “nato da un loop di batteria creato da BJ Burton con una drum machine Roland “ (come dichiarato dallo stesso musicista americano in conferenza stampa), suona in maniera diversa dai dischi precedenti del progetto Bon Iver: un utilizzo diffuso di auto-tune, sampler, presenza capillare dell’elettronica. Abbandono totale del lo-fi degli esordi, per approdare ad una produzione strutturata nei suoni e nelle parti vocali. Bon Iver è un progetto musicale di Justin Vernon, avviato dopo lo scioglimento del gruppo indie folk DeYarmond Edison, di cui faceva parte. Ritiratosi per un periodo nello sperduto Wisconsin, Vernon compose e registro' il primo album a nome Bon Iver, ''For Emma, forever ago'', poi pubblicato dalla Jagjaguwar (2008). La sua musica, scarna ed in gran parte acustica, con echi folk e toni cantautoriali, e' stata accostata a Iron & Wine e Little Wings.
Bon iver
Bon iver, bon iver (10th anniversary)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2011 jagjaguwar
indie 2000
indie 2000
Edizione limitata in doppio vinile bianco con copertina esclusiva e bonus tracks tratte da registrazioni live in studio per le 4ad session/ Jagjaguwar session. Lp pubblicato dalla 4Ad nella primavera 2011, dopo "For Emma, forever ago" (08), il secondo album, che appare piu' consistente e meno drammatico rispetto all'esordio, pur mantenendo una forte ed intensa carica emozionale introspettiva: al consueto falsetto di Vernon fanno da contraltare riverberi, distorsioni, notevoli arrangiamenti, beats ed ottoni, e fondamentale a cio' risultano essere le collaborazioni di Greg Leisz e Colin Stetson. Una maggiore consistenza musicale rispetto a "For Emma, for ever", incentrato sulle trame vocali, e che crea una sorta di post folk orchestrale ed atmosferico in bilico fra tradizione e innovazione, con rimandi a Volcano Choir, Fleet Foxes e Peter Gabriel. Bon Iver e' un progetto musicale di Justin Vernon, avviato dopo lo scioglimento del gruppo indie folk DeYarmond Edison, di cui faceva parte. Ritiratosi per un periodo nello sperduto Wisconsin, Vernon compose e registro' il primo album a nome Bon Iver, ''For Emma, forever ago'', poi pubblicato dalla Jagjaguwar (2008). La sua musica, scarna ed in gran parte acustica, con echi folk e toni cantautoriali, e' stata accostata a Iron & Wine e Little Wings. Nel 2011 esce il secondo album eponimo.
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