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Eardley jon Jon eardley seven
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1956  fantasy 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa USA su Fantasy, pressoche' identica alla prima tiratura su Prestige, copertina senza barcode, label nera e gialla con scritte nere e logo Prestige in alto, catalogo OJC-123. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Prestige, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 13 gennaio del 1956, con formazione a sette composta da Jon Eardley (tromba), Milt Gold (trombone), Phil Woods (sax alto), Zoot Sims (sax tenore), George Syran (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Nick Stabulas (batteria). Il trombettista americano (che all'epoca suonava anche con il sestetto di Gerry Mulligan) da' qui luogo ad un set di brani dai ritmi generalmente rilassati e dalle atmosfere soavi e solari, basandosi su di un jazz melodico ed accessibile. Questa la scaletta: ''There's no you'', ''On the minute'', ''For leap year'', ''Eard's word'', ''koo koo'', ''Ladders''. Il trombettista americano Jon Eardley (1928-1997), da Altoona, Pennsylvania, e' ricordato per il suo stile morbido e cool, e sopratutto per aver suonato con il quartetto ed il sestetto di Gerry Mulligan fra il 1954 ed il 1957. Si trasferi' poi in Europa, continuando li' la sua attivita' musicale e passando per lo piu' inosservato negli Stati Uniti.
Euro
20,00
codice 316369
scheda
Eddy duane 21 greatest guitar hits
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  companion 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
bella raccolta uscita nella seconda meta' degli anni '80, copertina con lievi segni di invecchiamento (una piccolissima abrasione in alto a destra sul fronte), etichetta bianca con scritte rosse, con ben 21 brani del grande chitarrista americano nato nello stato di New York, tra i piu' influenti chitarristi elettrici di sempre, con ben 15 hits nelle classifiche americane tra il 1958 ed il 1963, anni in cui il rock attraversa va un grave momento di crisi dopo l' esplosione della meta' degli anni '50, e vide in Dueane Eddy uno dei suoi pochi grandi promulgatori, con il suo straordinario, unico ed inconfondibile stile chitarristico "twangy", impostato su un tipico uso di tonalita' molto basse ed un largo uso dell' eco, di cui fu corresponsabile il geniale produttore Lee Hazlewood, che con Eddy ebbe una delle sue prime grandi intuizioni, mettendogli accanto peraltro il sassofonista Steve Douglas, il cui ruolo nella riuscita di questi singoli non era certo secondario. Si cimentera' con il rock'n'roll, con il country, con il calypso, con le colonne sonore orchestrali, mantenendo pero' sempre un' impronta inconfondibile. Gia' il suo primo singolo "Movin' and Groovin' ", strumentale come tutti quelli che verranno, citato anni dopo dai Beach Boys in "Surfin' U.S.A", ne definisce lo stile che lo caratterizzera' per gli anni a venire, ed ancora di piu' il successivo "Rebel Rouser", con il caratteristico uso dell' eco, che fece di Dueane Eddy una star, chitarrista innovativo quasi quanto il contemporaneo Link Wray, ma certo molto piu' popolare ed immediatamente influente. Questa raccolta propone tutti i suoi piu' rappresentativi hits, oltre a quelli citati brani immortali come l' immensa "Peter Gunn", "Cannonball", "Shazam" o "Forty Miles of Bad Road", insieme a molti altri. Un' influenza fondamentale per gli anni a venire: in Inghilterra gli Shadows furono i primi a fare tesoro della sua lezione, una lezione che certo fu fondamentale per tutta la scena surf americana, e persino George Harrison dei Beatles non ha mai fatto mistero di esserne influenzato, come evidente in un brano come "I Want to Hold Your Hand". Ecco la lista completa dei brani: Because they're young / Rebel Rouser / Moovin' n' groovin / The lonely one / Yep / Ramrod / Cannonball / Peter Gunn Theme / Shazam / The Quiet Three / Forty Miles of Bad Road / Drivin' Home / Some Kinda Earthquake / First Love First Tears / Theme >From Dixie / Pepe / Ring of Fire / Bonnie Come Back / Kommotion / My Blue Heaven / The Battle.
Euro
12,00
codice 236877
scheda
Egans willie I Can't Understand It / Wear Your Black Dress
7" [edizione] nuovo  mono  usa  1956  vita records 
blues rnr coun
Singolo in formato 7", ristampa con etichetta celeste e blu, pressoche' identica alla prima rara tiratura; originariamente uscito su Vita Records nell' anno di grazia 1956, accreditato a Willie Egans And Orchestra, questo singolo contiene due trascinanti brani di puro rock'n'roll, "I Can't Understand It" e "Wear Your Black Dress", quest' ultima scritta proprio da Evans, gia' nel duo Lloyd and Willie autore di un singolo nel 1955, quindi con la sua Orchestra di un buon numero di ottimi singoli (questo forse il migliore) tra il 1955 ed il 1956. Il suo brano "Don't Know Where She Went" e' stato coverizzato dai Canned Heat.
Euro
10,00
codice 3030127
scheda
Eldridge roy Rockin' chair
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1952  clef 
jazz
Vinile pesante, copertina a busta senza codice a barre. Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato dalla Clef nel 1956, inciso fra il 7 agosto del 1951 ed il 13 dicembre del 1952 da Roy Eldridge e la sua orchestra, che includeva in queste registrazioni Oscar Peterson (organo, pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) e Barney Kessel (chitarra). Il trombettista si cimenta qui con un frizzante jazz dagli echi swing e qualche venatura bop. Questa la scaletta: ''I see everybody's baby'', ''Little jazz'', ''Basin street blues'', ''I remember harlem'', ''Rockin' chair'', ''Easter parade'', ''Roy's riff'', ''Wrap your troubles in dreams'', ''Baby what's the matter with you'', ''Yard dog'', ''Sweet lorraine'', ''Jumbo the elephant''. Importante trombettista dell'era swing, Roy Eldridge (1911-1989) aveva uno stile energico ed anche avventuroso che influenzo' trombettisti della generazione bop quali Dizzy Gillespie. Suonava gia' a New York nei primi anni '30 e nel corso di quel decennio suono' con Billie Holiday e con Fletcher Henderson, diventando uno dei principali trombettisti del jazz alla fine degli anni '30. Continuo' a suonare nei decenni successivi, ed ebbe anche una sua orchestra.
Euro
11,00
codice 2053418
scheda
Ellington duke Anatomy of a murder ost (red vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  music on vinyl / at the movies 
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, edizione limitata in 1000 copie numerate sul retrocopertina, in vinile rosso, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Originariamente pubblicato dalla Columbia nel 1959 incisa fra il 29 maggio ed il 2 giugno dello stesso anno ai Radio Recorders di Los Angeles, l'acclamata colonna sonora composta da Duke Ellington per il celebre film poliziesco ''Anatomia di un omicidio'' di Otto Preminger. Le musiche per il film fruttarono anche un grammy ad Ellington, che gia' aveva realizzato colonne sonore cinematografiche, ma non per film ''di prestigio'' come questo. Ellington adatto' le sue composizioni al film, realizzando un jazz orchestrale variegato e mai sopra le righe. Questa la scaletta: ''Main title and anatomy of a murder'', ''Flirtbird'', ''Way early subtone'', ''Hero to zero'', ''Low key lightly'', ''Happy anatomy'', ''Midnight indigo'', ''Almost cried'', ''Sunswept sunday'', ''Grace valse'', ''Happy anatomy'', ''Haupe'', ''Upper and outest'', ''More blues'' (bonus track), ''Polly'' (bonus track), ''Anatomy of a murder (stereo single)'' (bonus track). Il compositore, pianista e band leader Duke Ellington (1899-1974) e' senza dubbio una delle massime figure della storia del jazz e della musica del '900; uno dei massimi protagonisti dell'era swing, giunse a New York dalla natia Washington D.C. e gia' nella seconda meta' degli anni '20 divenne uno dei jazzisti piu' rispettati, grazie anche alle esibizioni con la sua leggendaria big band. Amato e rispettato anche dagli esponenti di correnti musicali successive, Ellington e' apprezzato dai conoscitori del jazz anche per il suo stile pianistico essenziale ed elegante, spesso sottovalutato perfino dallo stesso Duke.
Euro
25,00
codice 3022269
scheda
Ellington duke Le suites sinfoniche
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1955  musica jazz 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
Bella copia con leggeri segni di invecchiamento sulla copertina, prima stampa, pressata in Italia, ed originariamente venduta insieme al numero 5/84 (1984) della rivista Musica Jazz edita dalla Rusconi, copertina senza barcode, label bianca e marrone con scritte bianche e marroni e scritta Jazz in rosso, catalogo 2MJP-1021, data sul trail off 30/3/84. "Le suites sinfoniche" contiene incisioni rimaste inedite fino a questa pubblicazione; furono registrate dal vivo al Carnegie Hall di New York il 16 marzo del 1955, dalla big band guidata da Duke Ellington (pianoforte) con l'accompagnamento della Symphony Of The Air, una incarnazione dell'Orchestra Sinfonica della NBC; la band di Duke era qui composta da Clark Terry, Willie Cook e Cat Anderson (trombe), Ray Nance (tromba, violino), Quentin Jackson, Britt Wodman e John Sanders (trombone), Jimmy Hamilton (clarinetto, sax tenore), Rick Henderson (sax alto), Russell Procope (sax alto, clarinetto), Paul Gonsalves (sax tenore), Harry Carney (sax baritono, clarinetto, clarinetto basso), Jimmy Woode (contrabbasso) e Dave Black (batteria). Si tratta di tre fra le più celebrate suites di jazz per big band composte da Duke, "New world – a comin'", "Night creature" (con i primi due movimenti contenuti sulla prima facciata, ed il terzo sulla seconda) e "(A tone parallel to) Harlem": il primo dei tre brani fu composto nel 1943, inizialmente in una forma non sinfonica, mentre gli altri due furono composti appositamente per essere eseguiti da un'orchestra; "Harlem" fu peraltro commissionata ad Ellington dalla NBC Symphony Orchestra nel 1950, quando ne era direttore il nostro Arturo Toscanini. Le registrazioni offrono così una prospettiva sulla musica ellingtoniana in un contesto orchestrale sinfonico, sempre però all'insegna del jazz. Il compositore, pianista e band leader Duke Ellington (1899-1974) è senza dubbio una delle massime figure della storia del jazz e della musica del '900; uno dei massimi protagonisti dell'era swing, giunse a New York dalla natia Washington D.C. e già nella seconda metà degli anni '20 divenne uno dei jazzisti più rispettati, grazie anche alle esibizioni con la sua leggendaria big band. Amato e rispettato anche dagli esponenti di correnti musicali successive, Ellington è apprezzato dai conoscitori del jazz anche per il suo stile pianistico essenziale ed elegante, spesso sottovalutato perfino dallo stesso Duke.
Euro
16,00
codice 332644
scheda
Ellington duke Presents...
Lp [edizione] originale  mono  uk  1956  bethlehem 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
prima stampa inglese del 1957 su London, copertina (con leggeri segni di usura sul fronte) laminata fronte retro e flipback su due lati sul retro, label marrone in basso ed argento in alto, con "deep groove" vicino al bordo esterno, scritte argento in basso e logo London marrone in alto, catalogo LTZ-N.15085, con "Side 1" e "Side 2" scritti immediatamente alla destra del foro centrale. Pubblicato nel 1956 dalla Bethlehem negli USA, inciso a Chicago il 7 e l'8 febbraio dello stesso anno, da Cat Anderson, Willie Cook, Clark Terry (trombe); Ray Nance (tromba, violino, voce in "I can't get started"); Quentin Jackson, John Saunders, Britt Woodman (tromboni); Jimmy Hamilton (clarinetto, sax tenore); Johnny Hodges (sax alto); Russell Procope (sax alto, clarinetto); Paul Gonsalves (sax tenore); Harry Carney (sax baritono); Duke Ellington (pianoforte), Jimmy Woode (contrabbasso), Sam Woodyard (batteria) e Jimmy Grissom (voce in "Everything but you"). Questo particolare album contiene solo quattro composizioni di Duke su un totale di undici, elemento che probabilmente contribuisce al titolo del disco "Duke Ellington presenta...", unito al fatto che nella maggior parte dei brani svetta un diverso solista, in un set gradevole di elegante jazz orchestrale e swing. Questa la scaletta: "Summertime", "Laura", "I Can't Get Started", "My Funny Valentine", "Everything But You", "Frustration", "Cotton Tail", "Day Dream", "Deep Purple", "Indian Summer", "Blues". Il compositore, pianista e band leader Duke Ellington (1899-1974) è senza dubbio una delle massime figure della storia del jazz e della musica del '900; uno dei massimi protagonisti dell'era swing, giunse a New York dalla natia Washington D.C. e già nella seconda metà degli anni '20 divenne uno dei jazzisti più rispettati, grazie anche alle esibizioni con la sua leggendaria big band. Amato e rispettato anche dagli esponenti di correnti musicali successive, Ellington è apprezzato dai conoscitori del jazz anche per il suo stile pianistico essenziale ed elegante, spesso sottovalutato perfino dallo stesso Duke.
Euro
20,00
codice 334866
scheda
Ellington duke, billy strayhorn Duke ellington, billy strayhorn
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1950  disques vogue / sony / legacy 
jazz
Ristampa del 2017 ad opera della Disques Vogue / Sony / Legacy, con artwork che riprende quello dell'originario 10" francese ma in formato 12". Originariamente pubblicato all'inizio degli anni '50 sotto forma di 10", dalla Vogue in Francia e dalla Mercer negli USA, poi edito nel 1963 dalla Riverside in formato 12" con scaletta ampliata a dodici brani con il titolo di "Great times!", questo album contiene brani registrati in sessioni nelle quali sia Ellington che il suo fedele collaboratore Billy Strayhorn, arrangiatore e compositore, siedono al pianoforte, in piccole formazioni a trio nelle quali il pianista è supportato da una sezione ritmica di contrabbasso (Wendell Marshall nei primi quatto brani e Joe Shulman negli altri) e batteria (strumentista ignoto), effettuate a New York il 3 novembre del 1950 per quanto riguarda la prima facciata e sempre nel mese di novembre di quell'anno per la seconda. La performance dei due grandi si dipana fra jazz swing ed innovazione, nell'insolito contesto di una formazione di piccole dimensioni. Questa la scaletta: "Cotton tail", "Flamingo", "Bang up blues", "C jam blues", "Tonk", "Johnny come lately", "In a blue summer garden", "Great times". Il compositore, pianista e band leader Duke Ellington (1899-1974) è senza dubbio una delle massime figure della storia del jazz e della musica del '900; uno dei massimi protagonisti dell'era swing, giunse a New York dalla natia Washington D.C. e già nella seconda metà degli anni '20 divenne uno dei jazzisti più rispettati, grazie anche alle esibizioni con la sua leggendaria big band. Amato e rispettato anche dagli esponenti di correnti musicali successive, Ellington è apprezzato dai conoscitori del jazz anche per il suo stile pianistico essenziale ed elegante, spesso sottovalutato perfino dallo stesso Duke.
Euro
18,00
codice 2108636
scheda
Esquerita Esquerita
Lp [edizione] nuovo  mono  usa  1959  capitol / norton 
blues rnr coun
Ristampa con copertina senza barcode, pressoche' identica alla rara prima tiratura del 1959. Originariamente pubblicato su Capitol, questo e' l'eponimo primo album di Esquerita. Leggendario e scatenato album di rock'n'roll, vicino al selvaggio stile di Little Richard e di Jerry Lee Lewis, l'eponimo lp di Esquerita e' considerato uno dei piu' grandi esempi del rock'n'roll piu' oscuro degli anni '50. La voce potente ed elettrizzante ed il pianoforte strapazzato accompagnano l'ascoltatore attraverso 12 tonanti rockers. Uno dei personaggi piu' misteriosi e bizzarri degli anni d'oro del rock'n'roll, Esquirita, al secolo Eskew Reeder, era originario di Greenville nella Carolina del Sud, citta' dalla quale proveniva anche Paul Peek dei Blue Caps, il gruppo di Gene Vincent. Spesso accostato a Little Richard, Esquerita aveva un look ancora piu' estremo, con un pompadour di dimensioni enormi ed occhiali da sole costellati di brillanti, ed uno stile musicale piu' selvaggio. Sebbene cominci ad incidere nella seconda meta' degli anni '50, dopo i primi successi di Little Richard, Esquerita aveva iniziato prima la propria attivita' e la sua musica e' spesso considerata un'influenza sullo stile di Penniman, che imparo' a suonare il piano proprio da Esquirita. Gene Vincent, tramite Paul Peek, lo vuole al piano per il suo singolo ''The rock-a-round'' (1958) e quindi arriva un contratto con la Capitol, che nel 1959 pubblica il primo esplosivo album eponimo di Esquirita. Gli anni '60 assistono ad una progressiva perdita di popolarita' e alla fine del decennio incide sotto il nome The Magnificent Malochi; nel 1970 e' co-autore del primo singolo di Little Richard su Reprise, quindi le sue fortune declinano progressivamente fino alla morte, sopraggiunta nel 1986.
Euro
22,00
codice 2115257
scheda
Esquerita Vintage voola
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1958  norton 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Copia ancora incellophanata, prima stampa USA, copertina lucida fronte retro senza barcode e fabbricata in Canada, label gialla con scritte nere e logo Norton nero in alto, catalogo ED-202, senza ancora "KH MCR" sul trail off. Pubblicata nel 1987 dalla Norton, questa raccolta compila sette tracce all'epoca inedite, tratte da acetati demo registrati nel 1958 ai Sellers' Recording di Dallas, ed i due brani del singolo "Sweet skinny jenny / The rock-a-round" del musicista rockabilly Paul Peek (membro dei Blue Caps di Gene Vincent), uscito nel 1958 su NRC, ed alla cui composizione partecipò lo stesso Esquerita. I demos del 1958 risalgono al periodo in cui Esquerita ed il suo gruppo si erano stabiliti a Dallas, Texas, cercando di affermarsi sulla scena rock'n'roll; ascoltiamo qui versioni demo dei brani "Oh baby" e "Please come home", che nelle loro versioni definitive andranno a comporre il suo primo singolo, uscito nel 1958 su Capitol. Queste sessioni, selvagge e libere da costrizioni commerciali e discografiche, mostrano con il loro scoppiettante rock'n'roll uno dei momenti formativi dello stile di Esquerita espresso nelle sue splendide pubblicazioni su Capitol del 1958/59. Questa la scaletta (tutte le tracce inedite fino a questa pubblicazione, tranne le ultime due): "Rockin' the joint", "This thing called love", "Please come on home", "Oh baby", "Sarah lee", "I got a lot to learn", "What was wrong", "Sweet skinny jenny", "The rock-a-round". Uno dei personaggi piu' misteriosi e bizzarri degli anni d'oro del rock'n'roll, Esquirita, al secolo Eskew Reeder, era originario di Greenville nella Carolina del Sud, citta' dalla quale proveniva anche Paul Peek dei Blue Caps, il gruppo di Gene Vincent. Spesso accostato a Little Richard, Esquerita aveva un look ancora piu' estremo, con un pompadour di dimensioni enormi ed occhiali da sole costellati di brillanti, ed uno stile musicale piu' selvaggio. Sebbene cominci ad incidere nella seconda meta' degli anni '50, dopo i primi successi di Little Richard, Esquerita aveva iniziato prima la propria attivita' e la sua musica e' spesso considerata un'influenza sullo stile di Penniman, che imparo' a suonare il piano proprio da Esquirita. Gene Vincent, tramite Paul Peek, lo vuole al piano per il suo singolo ''The rock-a-round'' (1958) e quindi arriva un contratto con la Capitol, che nel 1959 pubblica il primo esplosivo album eponimo di Esquirita. Gli anni '60 assistono ad una progressiva perdita di popolarita' e alla fine del decennio incide sotto il nome The Magnificent Malochi; nel 1970 e' co-autore del primo singolo di Little Richard su Reprise, quindi le sue fortune declinano progressivamente fino alla morte, sopraggiunta nel 1986.
Euro
28,00
codice 334339
scheda
Esquivel Other worlds, other sounds (+1 track)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  waxtime 
jazz
Ristampa del 2017 in vinile 180 grammi, fronte della copertina pressoche' identico a quello della originaria tiratura ma con una traccia aggiunta per l' occasione ("I Only Have Eyes For You", registrata nel 1960 ed originariamente nell' album "You And The Night And The Music"). Accreditato a Esquivel And His Orchestra, pubblicato nel 1958 dalla RCA Victor, il terzo album di Esquivel per questa etichetta, successivo a ''Four corners of the world'' (1958) e precedente ''Exploring new sounds in hi-fi'' (1959). Contrariamente allo stile piu' essenziale e meno sperimentale del lavoro precedente, questo album, uno dei piu' conosciuti di Esquivel, segna l'emergere dello stile piu' personale per cui egli sara' ricordato, exotica e space age pop, con un intreccio fra ricche orchestrazioni ora sullo sfondo ora esplosive al centro della scena, elementi di musica latina e di jazz melodico, ritmi ipnotici e rilassati, vocalizzi scat ed atmosfere che portano con se' qualcosa di alieno pur senza l'ausilio di strumenti elettronici. L'album si chiude con quello che e' considerato uno dei suoi arrangiamenti piu' sorprendenti, quello di ''It had to be you''. La stessa copertina dell'album, con una ragazza in costume rosso che danza su di un paesaggio lunare, sembra un vero e proprio manifesto di questo genere musicale. Questa la scaletta: ''Granada'', ''Begin the beguine'', ''Night and day'', ''Poinciana'', ''Playfully'', ''Adios'', ''That old black magic'', ''Nature boy'', ''Magic is the moonlight'', ''Speak low'', ''Ballerina'', ''It had to be you''. Uno dei pionieri della lounge music e della Exotica, il messicano Julian Garcia Esquivel (1918-2002) pubblico' alcuni originali ed a loro modo sperimentali dischi negli anni '50 e nei primi anni '60 che, dopo decenni di dimenticanza, sono stati riportati in auge dal revival space age pop ed exotica degli anni '90, mettendolo in risalto anche come innovatore, nel suo genere. Esquivel fu tra i primi ad avvantaggiarsi delle possibilita' del sistema stereofonico per provare nuove soluzioni in studio, esposte in piccoli classici come ''Other worlds, other sounds'' (1958), il suo terzo lp per la RCA; si trattava sempre di musica di facile ascolto, easy listening appunto, particolarmente intrisa di atmosfere e sonorita' latine nel caso di questo compositore.
Euro
21,00
codice 2076516
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1951  mississippi / singasongfighter 
jazz
Copertina lucida fronte retro senza codice a barre, label custom gialla con scritte nere e foto di musicisti a destra, catalogo SASF-014/MRP-083. Pubblicato congiuntamente nel 2017 dalla Mississippi e dalla Singasong Fighter, questo album contiene le registrazioni dal vivo delle musiche suonate dalla Eureka Brass Band nell'estate del 1951, durante una marcia funebre a New Orleans. Questa banda musicale della citta' della Louisiana era specializzata nell'accompagnare i funerali tradizionali di New Orleans e suono' a centinaia di funzioni di questo genere, con una musica triste e luttuosa durante la marcia verso il cimitero, ed una invece apertamente festosa all'uscita dal luogo di sepoltura. Questo disco contiene solo la prima parte dell'accompagnamento musicale, quello piu' lento e dai toni luttuosi (i ''dirges''), scandito da lenti ma inesorabili battiti di tamburo, che sostengono dolenti note di ottoni; appaiono evidenti i legami con la ricca cultura musicale di New Orleans, la culla del jazz. La banda era composta da Percy Humphrey (tromba), Edward Richardson (tromba), Charles ''Sonny'' Henry (trombone), Albert Warner (trombone), Joseph ''Red'' Clark (sousafono), George Lewis (clarinetto), Roben Roddy (sax alto), Manuel Paul (sax tenore), Arthur Ogle (rullante) e Robert Lewis (grancassa). Quesi i brani presenti: ''West lawn dirge'', ''Just a closer walk with thee'', ''Garland of flowers'', ''Departed hero'', ''Fallen heroes'', ''Eternity''.
Euro
19,00
codice 3509858
scheda
Evans bill Everybody digs bill evans
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  jazz wax 
jazz
Ristampa rimasterizzata in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, con note e foto supplementari sul retro. L' album originariamente pubblicato su Riverside nel 1959. Uscito dopo ''New jazz conceptions'', questo album fu il secondo di Evans come band leader, inciso a New York il 15 dicembre del 1958 con formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Caratterizzato visivamente dai commenti entusiastici ed autografati di alcuni illustri colleghi (Miles Davis, Ahmad Jamal, George Shearing e Cannonball Adderley) impressi sul fronte della copertina, questo album vide la luce pochi mesi prima che Evans collaborasse con Miles Davis nella gestazione del capolavoro ''Kind Of Blue'' del trombettista. Evans e' qui in un trio, tipo di formazione a lui congeniale, in un set composto in larga parte da notturne e malinconiche ballate, caratterizzate da uno stile misurato e mai prolisso, concentrato sull'atmosfera. Questa la scaletta: ''Minority'', ''Young and foolish'', ''Lucky to be me'', ''Night and day'', ''Epilogue'', ''Tenderly'', ''Peace piece'', ''What is there to say?'', ''Oleo'', ''Epilogue'', ''Some other time''. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963).
Euro
18,00
codice 2105187
scheda
Evans bill New jazz conceptions (drawing sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1956  waxtime 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa del 2012 in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla seconda versione del disco, realizzata nel 1958, con un dipinto che raffigura Bill Evans al posto dell' originaria foto della primissima tiratura, catalogo 771761. Pubblicato dalla Riverside nel 1956, inciso a New York in due sessioni, il 18 ed il 27 settembre del 1956, con formazione a tre composta da Bill Evans (pianoforte), Teddy Kotick (contrabbasso) e Paul Motian (batteria), eccetto tre brani che sono eseguiti dal solo Evans al pianoforte, uno dei massimi capolavori di Bill Evans e disco di grande rilevanza storica. Bill Evans (1929-1980) e' considerato uno dei pianisti piu' influenti del jazz: l'apporto di influenze della musica classica europea all'impianto musicale afro-americano e' menzionato come uno dei suoi tratti distintivi, cosi' come la tendenza a realizzare un rapporto paritario del pianoforte con gli altri strumenti ritmici, il contrabbasso e la batteria. Evans comincia a suonare a New York insieme al clarinettista Tony Scott nel 1956, anno in cui pubblica anche il suo primo album come band leader, "New jazz conceptions"; nel 1958 entra nella formazione di Miles Davis, contribuendo in modo significativo alla realizzazione del capolavoro "kind of blue" (1959). Dopo soli nove mesi abbandona il gruppo di Davis e prosegue la sua carriera solista, affermandosi a livello internazionale con "Conversations with myself" (1963). In questo suo efficace primo album, "New jazz conceptions", e' possibile ascoltare lo stile elegante e melodico di Evans attraverso undici brani, fra cui il auo classico "Waltz for Debby". La scaletta comprende i seguenti brani: "I love you", "Five", "I got it bad and that ain't good" (solo Evans), "Conception", "Easy living", "Displacement", "Speak low", "Waltz for Debby" (solo Evans), "Our delight", "My romance" (solo Evans) e "No cover, no minimum".
Euro
16,00
codice 2110128
scheda
Everly brothers Collection
lp2 [edizione] originale  stereo  uk  1957  castle communications 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Prima stampa inglese, vinile doppio, copertina lucida apribile con barcode, label bianca con scritte nere e logo The Collector Series nero in alto, catalogo CCSLP139. Pubblicata nel 1986 dalla Castle Communications in Gran Bretagna, questa raccolta compila ventiquattro classici brani degli Everly Brothers, originariamente usciti su singoli ed album fra il 1957 ed il 1960, il primo periodo discografico del duo americano, quello su Cadence, che frutto' loro i primi hits e due acclamati lp. Mirabili esempi di fusione fra rock'n'roll, pop e radici country folk, che si sarebbero rivelati influenti sulla nuova musica popolare degli anni '60. Questa la scaletta: ''Problems'' (1958), ''When will I be loved'' (1960), ''This little girl of mine'' (1958), ''Be-bop-a-lula'' (1958), ''Leave my woman alone'' (1957), ''Roving gambler'' (1958), ''Lightning express'' (1958), ''Rockin' alone (in an old rocking chair)'' (1958), ''Like strangers'' (1960), ''Wake up little susie'' (1957), ''Devoted to you'' (1958), ''Bird dog'' (1958), ''Rip it up'' (1959), ''Brand new heartache'' (1958), ''Should we tell him'' (1958), ''Keep a knockin''' (1958), ''Put my little shoes away'' (1958), ''Kentucky'' (1958), ''Long time gone'' (1958), ''Down in the willow garden'' (1958), ''Take a message to mary'' (1959), ''Maybe tomorrow'' (1957), ''Since you broke my heart'' (1960), ''Let it be me'' (1960). Gli Everly Brothers furono una delle principali influenze, cosi' come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l'aspetto melodico della loro musica, di innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacita' di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, fossero in realta' anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa, Don e Phil Everly furono scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sara' lunga e ricca di successi.
Euro
18,00
codice 249278
scheda
Everly brothers Collection
lp2 [edizione] originale  stereo  aus  1957  castle communications 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Doppio album, l' originale stampa distribuita in Australia e Nuova Zelanda, copertina (con qualche segno di invecchiamento) lucida apribile con barcode, pressata in Inghilterra, label bianca con scritte nere e logo The Collector Series blu in alto, con "Castle Communications Australasia, 1989"sopra il foro centrale, catalogo CCSLP139. Pubblicata nel 1986 dalla Castle Communications in Gran Bretagna, questa raccolta compila ventiquattro classici brani degli Everly Brothers, originariamente usciti su singoli ed album fra il 1957 ed il 1960, il primo periodo discografico del duo americano, quello su Cadence, che frutto' loro i primi hits e due acclamati lp. Mirabili esempi di fusione fra rock'n'roll, pop e radici country folk, che si sarebbero rivelati influenti sulla nuova musica popolare degli anni '60. Questa la scaletta: ''Problems'' (1958), ''When will I be loved'' (1960), ''This little girl of mine'' (1958), ''Be-bop-a-lula'' (1958), ''Leave my woman alone'' (1957), ''Roving gambler'' (1958), ''Lightning express'' (1958), ''Rockin' alone (in an old rocking chair)'' (1958), ''Like strangers'' (1960), ''Wake up little susie'' (1957), ''Devoted to you'' (1958), ''Bird dog'' (1958), ''Rip it up'' (1959), ''Brand new heartache'' (1958), ''Should we tell him'' (1958), ''Keep a knockin''' (1958), ''Put my little shoes away'' (1958), ''Kentucky'' (1958), ''Long time gone'' (1958), ''Down in the willow garden'' (1958), ''Take a message to mary'' (1959), ''Maybe tomorrow'' (1957), ''Since you broke my heart'' (1960), ''Let it be me'' (1960). Gli Everly Brothers furono una delle principali influenze, cosi' come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l'aspetto melodico della loro musica, di innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacita' di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, fossero in realta' anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa, Don e Phil Everly furono scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sara' lunga e ricca di successi.
Euro
13,00
codice 248502
scheda
Everly brothers Greatest hits collection
lp2 [edizione] originale  stereo  uk  1957  pickwick 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent blues rnr coun
Prima stampa inglese, vinile doppio, copertina apribile laminata all'esterno e liscia all'interno, con note biografiche e discografiche nella parte interna, label blu con logo Pickwick bianco in alto, catalogo PDA063. Pubblicata nel luglio 1979 dalla Pickwick in Gran Bretagna, questa raccolta compila tutti e ventiquattro i brani dei dodici singoli degli Everly Brothers pubblicati dalla Cadence fra il 1957 ed il 1960 (tranne uno del 1962). Incisi a Nashville in quello stesso arco di tempo, questi singoli furono i loro piu' grandi successi, con due numeri uno (''Wake up little susie'' e ''All I have to do is dream'') e tre numeri due (''Bye bye love'', ''Bird dog'' e ''Problems'') nelle classifiche statunitensi, e troviamo anche immortali perle come ''Claudette'', scritta da Roy Orbison. Questa la scaletta dei brani, con ogni A-side seguita dalla rispettiva B-side: ''Bye bye love'' (1957), ''I wonder if I care as much'' (1957), ''Wake up little susie'' (1957), ''Maybe tomorrow'' (1957), ''This little girl of mine'' (1958), ''Should we tell him?'' (1958), ''All I have to do is dream'' (1958), ''Claudette'' (1958), ''Bird dog'' (1958), ''Devoted to you'' (1958), ''Problems'' (1958), ''Love of my life'' (1958), ''Take a message to mary'' (1959), ''Poor jenny'' (1959), ''('til) I kissed you'' (1959), ''Oh what a feeling'' (1959), ''Let it be me'' (1960), ''Since you broke my heart'' (1960), ''When will I be loved'' (1960), ''Be bop-a-lula'' (1960), ''Like strangers'' (1960), ''Brand new heartache'' (1960), ''I'm here to get my baby out of jail'' (1962), ''Lightning express'' (1962). Gli Everly Brothers furono una delle principali influenze, cosi' come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l'aspetto melodico della loro musica, di innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacita' di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, fossero in realta' anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa, Don e Phil Everly furono scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sara' lunga e ricca di successi.
Euro
20,00
codice 250205
scheda
Everly brothers Greatest hits vol.1 (1957/58)
lp [edizione] originale  stereo  ger  1957  hallmark 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
L' originale stampa della raccolta uscita in Inghilterra nel 1985, copertina (con lievi segni di invecchiamento) semilucida con barcode, etichetta blu con scritte e logo argento, catalogo SHM3161. Contiene i dodici brani dei sei singoli degli Everly Brothers pubblicati dalla Cadence fra il 1957 ed il 1958. Incisi a Nashville in quello stesso arco di tempo, questi singoli furono i loro piu' grandi successi, con due numeri uno (''Wake up little susie'' e ''All I have to do is dream'') e tre numeri due (''Bye bye love'', ''Bird dog'' e ''Problems'') nelle classifiche statunitensi, e troviamo anche immortali perle come ''Claudette'', scritta da Roy Orbison. Questa la scaletta dei brani, con ogni A-side seguita dalla rispettiva B-side: ''Bye bye love'' (1957), ''I wonder if I care as much'' (1957), ''Wake up little susie'' (1957), ''Maybe tomorrow'' (1957), ''This little girl of mine'' (1958), ''Should we tell him?'' (1958), ''All I have to do is dream'' (1958), ''Claudette'' (1958), ''Bird dog'' (1958), ''Devoted to you'' (1958), ''Problems'' (1958), ''Love of my life'' (1958). Gli Everly Brothers furono una delle principali influenze, cosi' come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l'aspetto melodico della loro musica, di innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacita' di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, fossero in realta' anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa, Don e Phil Everly furono scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sara' lunga e ricca di successi.
Euro
12,00
codice 251186
scheda
Everly brothers Hey doll baby (180 gr. black vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  cze  1958  warner records 
blues rnr coun
Versione in vinile nero da 180 grammi (in occasione del Record Store Day dell'aprile 2022 è uscita una versione limitata in vinile blu), copertina senza codice a barre, label marroncina chiara e grigia con scritte nere, logo Warner Records nero in alto, catalogo 603497842636. Pubblicata nel 2022 dalla Warner Records, questa antologia compila diciassette dei brani (quasti tutti rimasterizzati nello stesso 2022) più classici del grande duo, capaci di sfornare una hit dietro l'altra nel loro periodo di maggior splendore, proponendo un freschissimo inctrocio di rock'n'roll e moderno pop melodico impreziosito dalle loro splendide armonie vocali. L'antologia è stata compilata da Adria Petty, figlia del celebre rocker Tom, lavorando a stretto contatto con la famiglia Everly, fra cui Don, che ha scritto alcune delle note di copertina, poco prima della sua morte. Questa la scaletta: "Hey Doll Baby", "When Will I Be Loved", "Muskrat (Single Version)", "Gone, Gone, Gone", "Walk Right Back", "('Til) I Kissed You", "That's Just Too Much", "Baby What You Want Me to Do", "Cathy's Clown", "Devoted to You", "Maybellene", "So Sad (To Watch Good Love Go Bad)", "Made to Love", "Sigh, Cry, Almost Die", "I Walk the Line", "Love Hurts", "So Fine". Gli Everly Brothers furono una delle principali influenze, così come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l'aspetto melodico della loro musica, di innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacità di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, erano in realtà anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa, Don e Phil Everly furono scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sarà lunga e ricca di successi.
Euro
23,00
codice 2120296
scheda
Everly brothers Rip it up
Lp [edizione] originale  mono  uk  1957  ace 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
l' originale stampa inglese, in mono, copertina (con una piccola abrasione sul fronte) lucida senza barcode, label nera con scritte argento e logo Ace Records argentato a sinistra ed in basso, catalogo CH64, scritta "boppin' bob" incisa sul trail off del lato A. Pubblicata nel 1983 dalla Ace nel Regno Unito, questa antologia compla dodici brani tratti dai primi singoli ed albums degli Everly Brothers, originariamente usciti fra il 1958 ed il 1960. Sebbene manchino in scaletta alcune delle loro più grandi hits del periodo quali ''Wake up little susie'', "Bird dog", "Bye bye love" e ''All I have to do is dream'', questo set è un interessante compendio ai loro "Greatest hits" contenenti solo i brani più famosi, in quanto riporta all'attenzione alcuni pezzi meno popolari, a partire dalla title track, di un periodo in cui comunque i due fratelli Everly sfornavano una hit dietro l'altra, proponendo un freschissimo inctrocio di rock'n'roll e moderno pop melodico impreziosito dalle loro splendide armonie vocali. Questa la scaletta: "Rip It Up" (1959), "Leave My Woman Alone" (1958), "Hey Doll Baby" (1958), "Brand New Heartache" (1958), "Problems" (1958), "Be-Bop-A-Lula" (1958), "Poor Jenny" (1959), "This Little Girl Of Mine" (1958), "Claudette" (1958), "Should We Tell Him" (1958), "When Will I Be Loved" (1960), "Keep A Knockin'" (1958). Gli Everly Brothers furono una delle principali influenze, così come i Crickets di Buddy Holly con cui condividevano un approccio solare ed una estrema attenzione per l'aspetto melodico della loro musica, di innumerevoli artisti e gruppi dei 60's, a partire dai Beatles, dagli Hollies o da Simon & Garfunkel, che ripresero dai fratelli Everly, soprattutto, l' innovativa capacità di produrre delle splendide armonie vocali in cui le due parti vocali, apparentemente indissolubilmente legate, erano in realtà anche autonome, ovvero egualmente importanti, senza alcuna distinzione tra canto e controcanto. Nati a Brownie nel Kentucky ed attivi fino dalla fine degli anni '40, insieme ai genitori, in un radioshow a Shenandoah, nello Iowa, Don e Phil Everly furono scoperti in seguito a Knoxville, nel Tennessee da Chet Atkins, vecchio amico di famiglia e rivelati ad un pubblico maggiore, grazie all'interessamento di Roy Acuff e di Wes Rose, da Archie Bleyer, promotore della musica country per la Cadence Records. La loro storia artistica sarà lunga e ricca di successi.
Euro
14,00
codice 334324
scheda
Fahey john blind joe death (1959 lp)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1959  takoma 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rarissima tiratura. Lo straordinariamente storico primissimo album del grande chitarrista nato nel '39 a Takoma Park nel Maryland, totalmente strumentale, registrato dal solo Fahey e dalla sua magica chitarra nel lontano 1959 e da lui pressato in totale autoproduzione in sole 100 copie (cinque delle quali andarono subito distrutte) e venduto direttamente da Fahey per corrispondenza o alla stazione di benzina dove all' epoca lavorava. L' album non fu solo rieditato piu' volte, ma totalmente riregistrato sia nel '63 che nel 1967 (in quest' ultimo caso con copertina cambiata ed un brano aggiunto). Si tratta di un autentico pezzo di storia della musica americana del '900 che viene riportato alla luce, persino con l' esatta riproduzione della originaria copertina bianca con 'John Fahey' stampato da un lato e 'Blind Joe Death' dall' altro (i due lati del disco sono infatti accreditati il primo ad un immaginario Blind Joe Death e l' altro a Fahey stesso). L' inizio di uno straordinario percorso di ricerca delle radici della musica americana, gia' con il segno di una personalita' aristica che fara' di lui uno dei personaggi musicali piu' importanti del decennio che stava iniziando, sebbene approdato solo in tempi recenti al meritato culto, cosa che peraltro non gli ha purtroppo impedito di morire in assoluta poverta'.
Euro
21,00
codice 2117053
scheda
Feathers charlie honky tonk kind
lp [edizione] nuovo  mono  usa  1956  norton 
blues rnr coun
copertina in cartoncino lucido, ricca di note e foto sul retro; pubblicato originariamente nel 2008, il secondo dei tre volumi di "Rare and Unissuead Recordings", con 15 brani, molti dei quali assolutamente inediti, o tratti dai rarissimi singoli pubblicati da uno dei misconosciuti eroi di culto del rockabilly degli anni '50. Ecco la lista dei brani: One Good Gal / Give Back All The Love You Gave (inedita) /Honky Tonk Kind (inedita) / I Cant Seem To Remember To Forget (inedita) / If You Were Mine To Lose / I Lose My Mind (inedita) / Folsom Prison Blues (inedita) / Were Getting Closer To Being Apart (inedita) / You Believe Everyone But Me / I Want To Love You (inedita) / Send Me The Pillow You Dream On / Cold Cold Heart (inedita) / Dinky John / Two To Choose / Dig Myself A Hole. Charlie Feathers (1932-1998), uno dei misconosciuti eroi di culto del rockabilly degli anni '50, cantante, chitarrista ed autore nato ad Holly Springs, Mississippi, ma cresciuto nei campi di lavoro del Texas e dell'Illinois, prima di trasferirsi a Memphis, Tennessee, dove lavoro' come autore e session man per la etichetta Sun di Sam Phillips, vedendovi passare tra gli altri Presley, di cui fu amico e con cui scrisse "I Forgot to Remember to Forget" e pare scrisse pure, non accreditato, "Blue Moon of Kentucky". Phillips gli fece incidere due singoli nel '55, spingendolo in una direzione decisamente hillbilly, credendo di trovare in lui un erede della tradizione country piu' che un possibile protagonista della nuova scena che stava producendo la nascita del rock'n'roll, ma Feathers ebbe modo presto di esprimere appieno il suo enorme talento incidendo tra il '56 ed il '58 una serie strepitosa di singoli per la piccola Meteor, per la King e per la Kay, con alcuni dei brani piu' belli della storia del rockabilly, come inequivocabilmente sono da considerarsi classici come "One Hand Loose" (singolo inserito da Record Collector tra i 100 dischi fondamentali del rock'n'roll), "Bottle to the Baby", "Can't Hardly Stand It" ed "Everybody's Lovin' My Baby" (tutti incisi in un giorno nel giugno del '56!!!), oppure ancora "Jungle Fever". Personalissimo il suo approccio vocale, che riusciva a mettere insieme la profondita' ruspante della musica delle radici con quello sovreccitato e singhiozzante all'epoca imperante, stile che pare inizio' ad adottare sin dagli anni '40, addirittura. Straordinariamente vivace ed efficace il suo stile compositivo, Feathers non ebbe pero' mai un vero riscontro commerciale, e la sua attivita' si dirado' negli anni a venire, con alcuni singoli pubblicati ancora con alcune perle come la sua versione travolgente di "Tear it Up". Fu riscoperto alla fine degli anni '70 da una generazione che voleva ritrovare le radici piu' autentiche del rock'n'roll, con i Cramps in prima fila, forse i primi ad eseguirne una cover, imitati poi da molti altri a venire.
Euro
23,00
codice 3027550
scheda
Feathers charlie jungle fever
lp [edizione] originale  mono  usa  1956  kay 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
L' originale stampa, nella rara versione con copertina con sfondo blu e volto in primo piano dell' artista, e con etichetta blu e argento, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza codice a barre, copia distribuita in Italia con piccolo adesivo Siae bianco e rosa sul retro, catalogo KAY5045; la splendida raccolta uscita per la prima volta nel 1986, con 20 brani tratti dai bellissimi ed ovviamente rarissimi singoli (piu' un paio di inediti) pubblicati da uno dei misconosciuti eroi di culto del rockabilly degli anni '50, cantante, chitarrista ed autore nato ad Holly Springs, Mississippi, ma crescito nei campi di lavoro del Texas e dell' Illinois, prima di trasferirsi a Memphis, Tennessee, dove lavoro' come autore e sessionman per la etichetta Sun di Sam Phillips, vedendovi passare tra gli altri Presley, di cui fu amico e per cui co-scrisse "I Forgot to Remember to Forget" e pare scrisse pure, non accreditato, "Blue Moon of Kentucky". Phillips gli fece incidere due singoli nel '55, spingendolo in una direzione decisamente hillbilly, credendo di trovare in lui un erede della tradizione country piu' che un possibile protagonista della nuova scena che stava producendo la nascita del rock'n'roll, ma Feathers ebbe modo presto di esprimere appieno il suo enorme talento incidendo tra il '56 ed il '58 una serie strepitosa di singoli per la piccola Meteor, per la King e per la Kay, con alcuni dei brani piu' belli della storia del rockabilly, come inequivocabilmente sono da considerarsi classici come "One Hand Loose" (singolo inserito da Record Collector tra i 100 dischi fondamentali del rock'n'roll), "Bottle to the Baby", "Can't Hardly Stand It" ed "Everybody's Lovin' My Baby" (tutti incisi in un giorno nel giugno del '56!!!), oppure ancora "Jungle Fever", che da' il titolo a questa raccolta. Personalissimo il suo approccio vocale, che riusciva a mettere insieme la profondita' ruspante della musiuca delle radici con quello sovraeccitato e singhiozzante all' epoca imperante, stile che pare inizio' ad adottare sin dagli anni '40, addirittura, straordinariamente vivace ed efficace il suo stile compositivo, Feathers non ebbe pero' mai un vero riscontro commerciale, e la sua attivita' si dirado' negli anni a venire, con alcuni singoli pubblicati ancora con alcune perle come la sua versione travolgente di "Tear it Up", riscoperto alla fine degli anni '70 da una generazione che voleva riscoprire le radici piu' autentiche del rock'n'roll, con i Cramps in prima fila, forse i primi ad eseguirne una cover, imitati poi da molti altri a venire. Ecco la lista dei brani /tra cui tutti gli otto brani dei leggendari quattro singoli usciti su King tra il 1956 ed il 1957): "Tongue-Tied Jill", "Get With It", "Bottle To The Baby", "One Hand Loose", "Nobody's Woman", "Can't Hardly Stand It", "Everybody's Lovin' My Baby", "Too Much Alike", "When You Come Around", "When You Decide", "Jungle Fever", "Why Don't You", "Wild Wild Party", "Today And Tomorrow", "Stutterin' Cindy", "Tear It Up", "Uh Huh Honey", "That Certain Female", "She Set Me Free", "A Wedding Gown Of White".
Euro
20,00
codice 254362
scheda
Fisher sonny Pink and black
10" [edizione] nuovo  stereo  eu  1955  sleazy 
blues rnr coun
Vinile in formato 10", label bianca con scritte rosse e nere, catalogo SR10-30. Pubblicata nel 2020 dalla Sleazy, questa raccolta compila gli otto brani degli splendidi quattro singoli incisi da Sonny Fisher per la Starday, e due versioni alternative inedite di "Hold me baby" e "Rockin' daddy". Piccoli gioielli seminascosti nel vitale panorama del primo rock'n'roll e rockabilly, del quale Sonny Fisher (1930-2005), da Chandler, Texas, espresse una declinazione texana dalle venature blues / r'n'b più marcate, in particolare nel suo stile chitarristico. Influenzato dal blues già da ragazzo, attraverso figure come Joey Long, uno dei primi musicisti bianchi a suonare con gruppi blues afroamericani in Texas, Fisher rimase fulminato sulla via di Damasco del rock'n'roll nel novembre del 1954, quando assistette ad un concerto di Elvis Presley in quel di Houston; da allora trasformò la sua band, i Rocking Boys, in una vera formazione rockabilly, firmando presto con la Starday, che nel marzo del 1955 pubblicò il primo di quattro singoli di Fisher, "Rockin' daddy / Hold me baby", brani scritti dallo stesso texano come tutti gli altri dei suoi pochi sngoli, editi da quella label fra il 1955 ed il 1956. Contrariato per il trattamento economico ricevuto dalla label, Fisher andò per la sua strada nel 1957 e formò una sua etichetta, la Columbus, con la quale pubblicò qualche singoli di altri artisti, ma nessun disco a suo nome; continuò a suonare dal vivo fino al 1965, prima con un gruppo r'n'b composto da musicisti afroamericani, sul finire degli anni '50, poi orientandosi verso la musica country. Sparito dalle scene per lungo tempo, Fisher fu "riscoperto" quando la neonata Ace Records pubblicò un'antologia dei suoi brani nel 1979, finanziando poi un tour britannico per Sonny, che tornò così a calcare le scene, seppure brevemente; riapparirà nel 1993 in Spagna, incidendo con Sleepy LaBeef and Los Solitarios quelle che rimangono le sue ultime registrazioni conosciute. Questa la scaletta: "Sneaky pete" (1955), "Hold me baby" (1955), "Hey mama" (1955), "Rockin' daddy" (1955), "Hold me baby (alternate take)" (inedito), "Rockin' and rollin'" (1955), "I can't lose" (1955), "Pink and black" (1956), "Little red wagon" (1956), "Rockin' daddy (alterate take)" (inedito).
Euro
18,00
codice 2114287
scheda
Fitzgerald ella Ella at the hollywood bowl - the irving berlin songbook
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  verve 
jazz
Label custom arancio e nera con loghi Verve e UMe arancioni a destra, catalogo 00602445447305. Pubblicato nel giugno del 2022 dalla Verve, questo album rende finalmente disponibili, in seguito ad un meticoloso restauro dei nastri originali operato dall'esperto produttore Gregg Fied, le registrazioni dell'intero concerto dato da Ella Fitzgerald allo Hollywood Bowl di Los Angeles il 16 agosto del 1958. Si tratta per molti versi di un documento sonoro eccezionale: è l'unica testimonianza di un "songbook", in questo caso di Irvin Berlin, interpretato dal vivo dalla Fitzgerald, famosa per aver inciso in studio numerosi album dedicati ciascuno al repertorio di un singolo compositore americano, fra cui lo stesso Berlin, uscito proprio nel 1958 su Verve, ed inciso poche settimane prima di questo concerto; si tratta anche dell'unico concerto integrale della cantante allo Hollywood Bowl ad oggi pubblicato (nonostante che Ella si sia esibita molte volte nel celebre anfteatro), ed infine l'unica testimonianza dal vivo della sua collaborazione con il conduttore d'orchestra ed arrangiatore Paul Weston, con il quale aveva inciso anche il sopracitato album in studio dedicato a Irving Berlin. Ora, ritrovati i nastri nella collezione privata di Norman Granz, fondatore della Verve, è finalmente disponibile al pubblico questa splendida performance, con una eccellente qualità sonora. Questa la scaletta: 1 The Song Is Ended 2 Youre Laughing At Me 3 How Deep Is The Ocean 4 Heat Wave 5 Suppertime 6 Cheek To Cheek 7 Russian Lullaby 8 Top Hat White Tie And Tails 9 Ive Got My Love To Keep Me Warm 10 Get Thee Behind Me Satan 11 Lets Face The Music And Dance 12 Always 13 Puttin On The Ritz 14 Let Yourself Go 15 Alexanders Ragtime Band. Una delle più grandi cantanti della storia del jazz, Ella Fitzgerald (1917-1996) crebbe in povertà come la sua grande contemporanea Billie Holiday ed esplose a metà degli anni '30, costruendo una carriera rinomata per la sua versatilità, che la rendeva capace di spaziare con splendidi risultati dallo swing allo scat, dal bop alla canzone popolare o d'autore, e per la gamma tonale unica del suo canto.
Euro
30,00
codice 3514517
scheda

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