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Temples
Sun structures (rsd 2024)
Lp2 [edizione] nuovo stereo usa 2014 fat possum
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile doppio colorato blu trasparente, uscita in occasione del RECORD STORE DAY 2024, coupon per download digitale con vari bonus, copertina metallizzata lucida.
Pubblicato dalla Fat Posssum Records in Usa e dalla Heavenly Recordings in Europa (in versione doppio album ma con gli stessi brani) nel febbraio 2014, debutto per il giovane quartetto inglese proveniente da Kettering nel Northamtonshire, autore in questo "Sun Structures" di una psichedelia votata decisamente al passato: James Edward Bagshaw alla voce e chitarra solista, Thomas Edison Warmsley al basso, Sam Toms alla batteria e Adam Smith alla seconda chitarra e tastiera, assemblano una musica caleidoscopica, degna figlia dei Beatles e Kinks, con intrecci armonici vocali in netta evidenza su partiture strumentali che rivelano la grande padronanza tecnica di questi giovani musicisti. Un'opera da inserirsi nella recente scena neo psichedelica capeggiata dagli australiani Tame Impala, anche se i Temples paiono piu' calligrafici, senza i suoni multieffettati degli australiani.
Ten Years After
stonedhenge
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1969 deram / umc
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2023, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel Febbraio del 1969 dopo ''Undead'' e prima di ''Sssh'', giunto al numero 6 delle classifiche Uk ed al numero 20 di quelle Usa. Il terzo album. Lavoro leggendario, presenta una inimitabile miscela di rock blues boogie e psichedelia, con brani potenti e dalla groove lenta e progressiva, assai diversa dai suoni dei primi lavori; Melody Maker proclamo' l'album '' One of the best LP of the 1969, magnificent music '' e Record Mirror '' They are more than just a blues group- they represent the current situation in contemporary pop music'', tra i brani doveroso menzionare almeno la spaziale '' No Title'', ''hear me Calling', l' oscura ''A Sad Song'', e ''Going To Try'', mentre l'outtake '' Boogie On'', registrato durante queste sessions sara' incluso piu' tardi in '' Alvin Lee & Company'', Stonedhenge sara' il primo lavoro del gruppo ad entrare nelle classifiche, e tale sara' la sua popolarita' che tutti e 4 i membri della band figureranno nella top 10 degli strumentisti Inglesi nel referendum del 1969 con , rispettivamente, Alvin lee al numero 5, Ric Lee al numero 18, Leo Lyons al numero 3, Chick Churchill al numero 9. Assunta la loro definitiva sigla nel novembre del 1966, dopo un breve periodo iniziale come Jaybirds, gli inglesi Ten Years After sono stati uno dei più celebri gruppi del vivace movimento rock blues britannico della seconda metà degli anni '60: sono ricordati di loro soprattutto i funambolici assoli del virtuoso chitarrista Alvin Lee (1944-2013). Dopo un interessante album d'esordio eponimo uscito nel 1967, il gruppo ebbe il suo periodo di maggiore popolarità fra il 1969 ed il 1971, facendosi apprezzare soprattutto dal vivo: fu proprio la loro performance al festival di Woodstock che li consacrò presso il pubblico internazionale. Nel corso della prima metà degli anni '70 il successo scemò progressivamente ed il gruppo si sciolse nel 1975, per poi riformarsi brevemente nel 1983 per suonare al festival di Reading. Qualche anno dopo, ci sarebbe stata una nuova riunione della formazione originaria del celebre gruppo rock blues britannico: Alvin Lee, Ric Lee, Leo Lyons e Chick Churchill si rimisero insieme nel 1988 per alcuni concerti europei e per incidere un nuovo lavoro in studio. Realizzato il disco, i Ten Years After si sciolsero nuovamente, per poi rimettersi insieme nei primi anni del nuovo secolo, senza però il leader Alvin Lee, sostituito da Joe Gooch, e portare avanti un tour mondiale ed un nuovo album in studio (2004).
Terry sonny
Harmonica & vocal solos
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1952 folkways
[vinile] Very good [copertina] Good blues rnr coun
[vinile] Very good [copertina] Good blues rnr coun
Copia con leggeri segni di usura sul vinile, che provocano qualche modesto effetto sull'astolo, la ristampa USA del 1980 in formato 12", con artwork cambiato, copertina (con alcuni segni di usura) cartonata neutra nera con superficie "textured" ed artwork applicato tramite foglio incollato sul fronte e sul retro, senza barcode, inserto apribile con dettagliate note biografiche a cura di Frederic Ramsey Jr., label blu con parti argento e scritte argentate, logo Folkways Records argento in alto, catalogo FTS32035. Originariamente pubblicato sotto forma di 10" nel 1952 dalla Folkways negli USA (alcuni anni dopo uscirà anche nel Regno Unito con il titolo di "Harmonica blues"), questo album contiene registrazioni non datate del solo Sonny Terry, e contiene musica per sole voce ed armonica, strumento che qui assume un ruolo assolutamente chiave nella interpretazione del blues da parte del grande musicista della Carolina del Nord; la qualità sonora alimenta il sentore rustico ed antico di questo blues, carico dei toni tanto dolenti quanto tenaci, tipici di questa musica. Questa la scaletta: "Alcoholic Blues", "Women's Blues ( Corrina )", "Locomotive Blues", "Bad Luck Blues", "Lost John", "Shortnin' Bread", "Fine And False Voice", "Harmonica Stomp", "Beautiful City". Grande armonicista blues, Sonny Terry nasce nel 1911 nel North Carolina; impara a suonare dal padre, un contadino musicista suonatore di organo a bocca. Diviene completamente cieco dopo due incidenti, nel 1922 e 1927, e perde il suo lavoro di bracciante. Diventa cosi' musicista di strada, suonando anche diciotto ore al giorno; nel '35 incontra Blind Boy Fuller e si trasferisce a New York, dove inizia a registrare ed a lavorare con tutti i piu' grandi, quindi nel 1939 incontra Brownie McGhee, chitarrista originario del Tennessee e destinato a diventare uno dei massimi esponenti dello stile Piedmont, e insieme diventano il maggior duo folk blues degli anni '40 e '50, con molte registrazioni all'attivo. Terry muore nel 1986 a New York, e McGhee scompare nel 1996 ad Oakland.
Terveet kadet
Unkind ep
7" [edizione] originale stereo fin 1990 mad rat
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
EP in formato 7" a 33 giri, la prima stampa, completa dell'inserto testi in carta di colore rosso, con la dicitura "first edition" in basso a destra e con alcuni errori poi corretti nella seconda stampa (in cui lo stesso inserto è di colore giallo), copertina ripiegata attorno al disco, senza barcode e con artwork anche sul lato interno, label in bianco e nero con foro centrale piccolo, e con logo Mad Rat su di una facciata, catalogo RAT-004, groove message "ya better ask my mama..." sul lato A e "...how to make a monster." sul lato B. Pubblicato nel 1990 dalla finlandese Mad Rat, "Unkind" esce fra gli altri EP "Live Kemi 1982" (1990) e "Bizarre domination" (1992). Contiene otto brani incisi allo S/M Studio di Oulu, Finlandia, il 29 ottobre del 1989: il gruppo propone un punk rock non tirato ed feroce come i suoi esordi di inizio anni '80, ma ancora incattivito e stradaiolo, cantato con una voce ancora al vetriolo, e dai toni sinistri e tesi, che a tratti fanno venire in mente dei Dead Kennedys senza la loro verve sarcastica, sostituita da un'attitudine più alcolica e minacciosa. Questa la scaletta: "Metal Massacre", "Unkind", "Fall Into Decay", "Boots", "Pushed Too Far", "The Horse", "Transvestite", "Whip Me (Jesus)". I Terveet Kadet sono una storica ed importantissima band per la scena hardcore punk finlandese; basati a Tornio, nel Nord del paese, si formarono nel 1980 e rimasero in attività fino al 2016. Sono considerati il primo gruppo hardcore finnico e sono ricordati come una cult band influente sulla scena anche a livello internazionale; debuttano su disco nello stesso 1980 con il 7" "Rock laahausta vastaan", ed il primo eponimo album esce nel 1983, feroce e tiratissimo, primi capitoli di una discografia che si estende fino al secondo decennio del XXI secolo. Nel corso della loro lunga storia hanno attraversato vari cambiamenti nell'organico e l'unico membro sempre presente è stato il vitriolico cantante Veli-Matti "Laja" Aijala; dopo il loro scioglimento nasceranno i gruppi Lapin Helvetti e Kuroishi.
Tex joe
Don't do da do
12" [edizione] originale stereo usa 1981 handshake
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
[vinile] Excellent [copertina] Excellent soul funky disco
Copia ancora incellophanata, singolo in versione 12" a 33 giri, prima stampa USA, copertina standard della Handshake, con sagomatura centrale e senza barcode, label gialla con scritte nere e logo Handshake nero e multicolore in alto, catalogo 4W9 02566. Pubblicato nel 1981 dalla Handshake negli USA, dove non entrò in classifica, "Don't do da do" è il singolo finale, ed inedito su album, della gloriosa carriera di Joe Tex. Questa è la versione 12", con la title track in una versione molto più lunga rispetto a quella su 7", e con il brano discofunkeggiante "Loose caboose" sulla B-side (che era già uscito su singolo nel 1979, ma come A-side), diversamente da quella su 7", che ha invece "Here comes no. 34 (do the Earl Campbell)" sulla seconda facciata. Tex si cimenta qui con una elegante disco music dalle pulsanti venature soul. Tra i piu' grandi esponenti di southern soul, sebbene da molti sottovalutato, Joe Tex (1935-1982) inizio' ad incidere intorno alla meta' degli anni '50 una serie di singoli per la King, forgiando uno stile vocale capace di spaziare dalla ballata a grintosi brani degni di Little Richard, scrivendo nel frattempo anche per altri artisti ("Baby You're Right" per James Brown, tra le altre). Nel 1966 "I Believe I'm Gonna Make It", lettera immaginaria scitta a casa da un soldato in Vietnam, fu il primo hit legato esplicitamente alla guerra in atto. Con gli anni '60 trascorse anche il momento magico di Tex, che nel '72 si converti' all' Islam, continuando tuttavia un' attivita' musicale che ancora gli regalo' qualche successo, fino alla partecipazione alla formazione del Soul Clan nel 1980 con Wilson Pickett, Ben E. King, e Don Covay, gli stessi che due anni dopo portarono, insieme al compositore Percy Mayfield, la sua bara dopo la morte sopraggiunta per un improvviso attacco cardiaco.
That petrol emotion
Manic pop thrill (first version!!)
Lp [edizione] originale stereo uk 1986 demon
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
prima rara stampa inglese, copertina lucida senza codice a barre, nella primissima versione CON TITOLI IN RETRO SCRITTI IN BLU (colore immediatamente sostituito causa la difficile lettura delle note), etichetta nera con scritte in bianco, catalogo FIEND 70, completo di inner sleeve sagomata sul lato di apertura con testi e crediti, groove message ''when the going gets wierd'' sul lato A e ''the wierd turn pro'' sul lato B. Uscito dopo una serie di singoli straordinari nel maggio del 1986 e giunto al primo posto delle classifiche indipendenti inglesi, il primo album dei That Petrol Emotion, capolavoro dalla meravigliosa band irlandese dei fratelli O' Neill, ex Undertones, pubblicato prima del secondo "Babble" del 1987. Assolutamente uno dei dischi piu' belli degli anni '80, esplosiva miscela di punk, psichedelia, spigolosita' metropolitane (Beefheart ed i Pere Ubu furono da loro piu' volte omaggiati con affettuose covers) e sixties pop. Solo un grande gruppo poteva mettere insieme ed equalizzare cosi' tanti elementi, con risultati veramente affascinanti, purtroppo fu proprio l' eccessiva originalita', paradossalmente, ad impedire alla geniale band di ottenere i riscontri meritati, nonostante il plauso unanime della critica. I That Petrol Emotion nascono dallo scioglimento degli Undertones, considerati ancora oggi tra i migliori gruppi nordirlandesi di ogni tempo, grazie soprattutto anche al loro omonimo album di debutto datato 1979, idolatrato dalla critica che poneva il gruppo in diretta competizione con i Buzzcoks per il titolo della piu' accattivante punk band di fine anni settanta. Gli Undertones si sciolsero nel 1983 e i due fratelli O'Neill (con John che adotta il suo vero nome, Sean) diedero vita l'anno successivo ai That Petrol Emotion, aggregando il concittadino Reamann O'Gormain alla chitarra, Ciaran McLaughlin alla batteria ed il cantante americano Steve Mack. Con questa lineup danno alle stampe nel 1986 Manic Pop Thrill, sintesi mirabile del lustro che lo ha preceduto temporalmente ed in parte anticipazione del successivo. Trova spazio nelle composizioni il pop piu' suadente (natural kind of joy), gli echi di un punk rabbioso ed ancora vicinissimo (can't stop), furia iconoclasta circondata da suoni di chitarra in esplosioni controllate e poi ricomposte dalla base ritmica (lifeblood); ballate sognanti che si distendono sulle dolci melodie delle chitarre e tastiere (a million miles away, blindspot). Manic Pop Thrill vibra di un'urgenza rabbiosa ed espressiva, un impegno politico militante espresso nei testi e nelle note che accompaganno il disco, un saggio sul malgoverno scritto all'inizio del secolo scorso ed attuale tanto nel 1986 quanto oggi.
The reds, pinks and purples
Still clouds at noon (ltd)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2022 tough love
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile bianco di 500 copie, adesivo su cellophane. Quinto album uscito originariamente solo come album digitale, stampato per la prima volta in vinile in questa edizione del 2024. "..più che mai fa emergere gli elementi slowcore/sadcore che aleggiano nel catalogo malinconico dell'artista.C'è sempre una sensibilità pop intrinseca all'opera, con melodie orecchiabili che compaiono su riff circolari inebrianti. Glenn Donaldson cita artisti della sua città natale degli anni '90, San Francisco, come gli American Music Club e il più oscuro Timco, come fondamentali per il suo modo di suonare la chitarra e per il suo sviluppo come cantautore".
Progetto di Glenn Donaldson (Skygreen Leopards, Art Museums, Painted Shrines), americano di San Francisco. Musica dai colori pastello come le sue copertine e viraggi dei video, dove il folk ed il dream pop con atmosfere leggermente malinconiche incrociano la psichedelia del paisley underground o i gruppi 4ad/Sarah records anni 80. riferimenti a Clientele, Felt, Smiths, This mortal coil
The smile (radiohead)
Cutouts (ltd white)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 2024 xl
indie 2000
indie 2000
edizione limitata in vinile bianco, copertina apribile. Il terzo album del gruppo di Thom Yorke, Jonny Greenwood (dei Radiohead) e Tom Skinner. Brani tratti dalle sessions che hanno già fruttato il precedente Wall Of Eyes, prodotto da Sam Petts-Davies e registrato a Oxford e Abbey Road Studios , Londra.
Come per l'album gemello valgono le note di un disco musicalmente "libero", fluido e sfuggente, tra trame rock elettriche ed elettroniche. Avanguardia pop che può permettersi solo chi ha alle spalle una lunga storia di sperimentazione al di fuori della canzone tradizionale. Note complete a seguire.
The the
ensoulment (ltd. crystal clear)
lp2 [edizione] nuovo stereo ger 2024 ear music / cineola
punk new wave
punk new wave
Doppio album, in vinile 180 grammi, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE TRASPARENTE "CRYSTAL CLEAR", come da adesivo di presentazione sul cellophane, copertina apribile, corredato di booklet di 32 pagine. Pubblicato nel settembre del 2024, l' ottavo album in studio (colonne sonore escluse, ma incluso l' album "Burning Blue Soul" uscito a nome Matt Johnson nel 1981), a distanza di 24 anni (!!!) dal precedente "NakedSelf" (2000) del grande artista inglese. Anticipato dai singoli "Cognitive Dissident", "Linoleum Smooth To the Stockinged Foot" e "Some Day I Drink My Coffeee By the Grave of William Blake", un disco attesissimo, e sorprendentemente capace di non deludere le attese, con i suoi dodici episodi ispiratissimi, arguti e mai banali nei testi quanto nelle soluzioni compositive e negli arrangiamenti, diviso tra episodi agrodolci e malinconici, altri piu' estroversi e pop e qualche brano piu' oscuro, quasi un sunto della lunga e straordinaria carriera di un artista tra i piu' amati e di culto della scena inglese degli anni '80 e '90. Importante musicista inglese che ha dato il suo contributo al post punk ed alla new wave prima nei Gadgets e poi con il suo progetto The The, Matt Johnson e' un musicista eclettico e riservato, capace di cimentarsi con la psichedelia (nel primo e piu' ostico album solista ''Burning blue soul'', 1981) come con gli influssi dance e con il pop, seguendo un approccio accessibile ma non banale, e trattando nei suoi testi anche di temi sociali e politici.
Them
them featuring van morrison
lp [edizione] originale mono ger 1966 decca / teldec profile
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
[vinile] excellent [copertina] excellent rock 60-70
prima stampa della raccolta realizzata nel 1979 in Germania, copertina laminata senza barcode, etichetta rossa con logo nero e bianco in alto, catalogo 6.24005 (con suffisso AL sul retrocopertina), nella versione con "Manufactured in Germany" sul trail off dei due lati. Questa raccolta contiene 12 brani che fanno riferimento al primo periodo di attivita' della storica band inglese, quello che va dal 1964 al 1966, ovvero quello che vedeva in formazione alla voce Van Morrison, prima della separazione. Tra i brani la rara "Friday's Child", che a differenza degli altri brani del disco usci' solo su singolo. Ecco la scaletta del materiale contenuto: "It's all over now, baby blue" (cover del brano di Dylan, dal secondo album "Them Again" del gennaio 1966), l' immortale inno "I can only give you everything" (da "Them Again"), "Don't Look Back" (di John Lee Hooker, dal primo album "Angry Young Them" del giugno 1965), "Gloria" (b-side dello storico singolo del dicembre 1964, e poi nel primo album), "Call My Name" (singolo, poi nel secondo album), "Hey Girl" (dal secondo album), "Mystic Eyes" (singolo, poi sul primo album), "My Lonely Sad Eyes" (dal secondo lp), "Fridays Child" (b-side nel 1967 di una riedizione del singolo "Gloria", pubblicata come facciata A di un singolo uscito non in Uk), "Could You Would You" (dal secondo lp), "You Just Can't Win" (dal primo album), "If You And I Could Be As Two" (retro del singolo "Mystic Eyes", e nel primo album)
lp [edizione] nuovo stereo ger 1988 mute
punk new wave
punk new wave
Adesivo di presentazione sul cellophane, inner sleeve. Pubblicato per la prima volta nel maggio del 2024, questo album contiene una prima facciata di brani registrati in studio tra il 1986 ed il 1990 (cinque tracce, provenienti da rari eps), ed una seconda facciata totalmente inedita con cinque brani (la cover di "Some Velvet Morning" di Nancy Sinatra e Lee Hazlewood, "Blood and Sand She Said", "Hey! Little Child", "These Immortal Souls" e "Get Lost (Don't Lie)") registrati (a dir poco eccellente la qualita' di Registrazione) dal vivo il 19 marzo del 1988 al Park Plaza Hotel di Los Angeles. Da aggiungere assolutamente ai due magnifici albums del progetto di Rowland S. Howard, ex Boys Next Door, Birthday Party e Crime & the City Solution, tra i personaggi piu' sottovalutati e talentuosi di tutti gli anni '80. Entrando nel dettaglio del contenuto della facciata A, "Bad", "My One-eyed Daughter" e "Up On The Roof" sono tratte dal secondo dei due 12" della band, "King Of Kalifornia", uscito su Mute nel 1992, "Luney Tune" e' una cover di un brano di ALice Cooper, tratta da un doppio 7" che la Sub Pop pubblico' nel 1991, tributo appunto ad Alice Cooper, infine "Open Up and Blled" e' una cover trasfigurata del brano di Iggy & the Stooges, tratta dal primo 12" "Marry Me (Lie Lie)", ma qui presente in un mix alternativo. Una imperdibile testimonianza del sofferto dark blues, viscerale e malato, del gruppo, reso unico dalla personalissima voce di Howard (dotata certamente di un lirismo del tutto particolare), oltre che dalla sua immediatamente riconoscibile chitarra. Attivi in una prima line up che non pubblico' alcunche' tra il 1984 ed il 1986, riesumati nel 1987 dopo la scissione del primo nucleo dei Crime & the City Solution (che avevano fin li' realizzato un album ed una manciata di minialbums di grande bellezza), dai quali provenivano, oltre a Rowland S. Howard anche il batterista Epic Soundtracks (ex Swell Maps, e successivamente solista) ed il bassista Harry Howard, con Genevieve McGuckin al piano a completare la formazione (compagna di Rowland), i These Immortal Souls realizzarono nel 1987 con "Get Lost Don't Lie!" un oscuro capolavoro di sofferto dark blues, viscerale e malato, ma anche dotato di uno straordinario ed intensissimo lirismo, da affiancare assolutamente ai migliori lavori solisti del vecchio compagno Nick Cave (dei cui Bad Seeds Howard ha fatto piu' volte parte...), di cui condivide sostanzialmente gli stessi ingredienti, sebbene dotato di una personalita' indiscutibile e di un carisma forse riservato ad un pubblico ristretto, ma davvero magnetico, bissando poi con il secondo "I'm Never Gonna Die Again", continuando poi, senza piu' Epic Soundtrack, un' attivita' musicale che li vedra' partecipare ancora ad un paio di raccolte, prima dello scioglimento nel 1995. Soundtracks morira' purtroppo nel 1997, Rowland S. Howard nel 2009, entrambi autori anche di vari lavori solisti.
These immortal souls (birthday party)
Get lost (don't lie)
Lp [edizione] nuovo stereo ger 1987 mute
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, rimasterizzata dai masters originari, copertina pressoche' idnetica alla prima molto rara tiratura, completa di inner sleeve con testi; non contiene la "hidden track" che chiudeva, non segnalata, la facciata B dell' album originario. Pubblicato nell'ottobre del 1987 dalla Mute in Gran Bretagna e dalla SST negli USA, prima di "I'm never gonna die again" (1992), il primo dei due albums del magnifico progetto di Rowland S. Howard, ex Boys Next Door, Birthday Party e Crime & the City Solution, tra i personaggi piu' sottovalutati e talentuosi di tutti gli anni '80. Attivi in una prima line up che non pubblico' alcunche' tra il 1984 ed il 1986, riesumati nel 1987 dopo la scissione del primo nucleo dei Crime & the City Solution (che avevano fin li' realizzato un album ed una manciata di minialbums di grande bellezza), dai quali provenivano, oltre a Rowland S. Howard anche il batterista Epic Soundtracks (ex Swell Maps, e successivamente solista) ed il bassista Harry Howard, con Genevieve McGuckin al piano a completare la formazione (compagna di Rowland), i These Immortal Souls realizzarono nel 1987 con questo "Get Lost (Don't Lie)" un oscuro capolavoro di sofferto dark blues, viscerale e malato, ma anche dotato di uno straordinario ed intensissimo lirismo, da affiancare assolutamente ai migliori lavori solisti del vecchio compagno Nick Cave (dei cui Bad Seeds Howard ha fatto piu' volte parte...), di cui condivide sostanzialmente gli stessi ingredienti, sebbene dotato di una personalita' indiscutibile e di un carisma forse riservato ad un pubblico ristretto, reso unico dalla personalissima voce di Howard (dotata certamente di un lirismo del tutto particolare), oltre che dalla sua immediatamente riconoscibile chitarra. Difficile dimenticare brani come la lirica "Marry Me (Lie! Lie!)" (pubblicata anche come singolo), la cupissima e stranita "These Immortal Souls", la tagliente "I Ate the Knife" o la convulsa "One in Shadow, One In Sun", oltre alla bella cover di Alex Chilton "Hey! Little Child". Altrettanto riuscito, cinque anni dopo, il secondo "I'm Never Gonna Die Again". Il gruppo continuo' poi, senza piu' Epic Soundtrack, un' attivita' musicale che li vedra' partecipare ancora ad un paio di raccolte, prima dello scioglimento nel 1995. Soundtracks morira' purtroppo nel 1997, Rowland S. Howard nel 2009, entrambi autori anche di vari lavori solisti.
Thinking fellers union local 282
Bob Dinners And Larry Noodles Present Tubby Turdner's Celebrity Avalanche
Lp [edizione] originale stereo usa 2001 communion
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, l' originale stampa americana, copertina lucida senza codice a barre, inner sleeve a colori con testi e foto, label custom, catalogo COMM53. Pubblicato nell' aprile del 2001 dalla americana Communion, questo e' il nono ed ultimo album dei Thinking Fellers Union Local 282, uscito dopo ''I hope it lands'' (1996). Uscito a circa cinque anni di distanza dall' album precedente, questo lp e' contraddistinto da uno stile eclettico, in cui mescolano indie rock, jazz, sperimentazione, stralunati accompagnamenti di archi, attraverso brani dall'andamento imprevedibile, in cui si alternano scattanti melodie pop con sinistri e minimali interventi di viola. Formato da Anne Eickelberg, Brian Hageman, Mark Davies, Hugh Swarts e Paul Bergmann (a questo succedera' Jay Paget nel 90), Thinking Fellers Union Local 282 e' uno dei piu' creativi e personali gruppi dell'indie americano. Il loro suono e' un eccentrico puzzle di strumenti acustici (banjo, mandolini, corno francese) elettrici ed elettronici, la loro musica spazia dal folk acido al pseudo-jazz, rock psichedelico per finire al noise, (magari anche nell'ambito della stessa canzone), spesso con registrazioni lo-fi, eseguite dal vivo. Dopo l'esordio su cassetta autoprodotto dell'88, "Wormed by Leonard", realizzano "Tangle" (89), "Lovelyville" (91), "Mother of all saints" (92), "Strangers from the universe" (94), "Poecelain entertainments" (96), "I hope it lands" (dic.96), "Bob dinners" (02).
Third ear band
druid one - live at essen pop and blues festival 1970
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 mig
rock 60-70
rock 60-70
Pubblicato nel maggio del 2024 dalla tedesca Mig, questo album contiene, per la prima volta ufficialmente in vinile, la preziosa testimonianza (notevole la qualita' di registrazione) della partecipazione della band inglese al secondo Pop and Blues Festival di Essen, in Germania, svoltosi tra il 24 ed il 25 aprile del 1970; la Third Ear Band si esibi' nel primo dei due giorni di concerti, condividendo il paloco con Burning Red Ivanhoe, Ekseption, Hardin and York, It's A Beautiful Day, Missus Beastly, Oscar Benton Blues Band, Flock e Groundhogs. A poche settimane dall' uscita del secondo album "Third Ear Band (Elements)" (marzo 1970), da quel disco il gruppo esegue i brani "Water" ed "Earth". mentre "Mosaic", "Area Three", "Druid One" e "Ghetto Raga" provengono dal primo album del 1969 "Alchemy'', e "Abelard & Eloise (Part 3)" e' un segmento di una lunga ed ambiziosa composizione che il gruppo esegui' in quel periodo dal vivo, ma rimase inedita. Un' istantanea imperdibile del periodo di massimo fervore creativo da parte di uno dei progetti (qui con Glen Sweeney, Paul Minns, Richard Coff e Ursula Smith) piu' interessanti di tutta la scena post-psichedelica inglese ed europea. Nati come Giant Sun Trolley nel 1967, furono una delle principali e piu' stimate attrazioni dell' UFO Club nel quale chiudevano solitamente le serate alternandosi agli AMM, l' altro gruppo a loro vicino almeno nello spirito, di fronte ad un pubblico, composto perlopiu' dai musicisti londinesi del 1967, Pink Floyd in testa, che dopo aver suonato si sedeva tra il pubblico e ascoltava in religioso silenzio. Si esibirono anche come Hydrogen Jukebox ed East Of Eden, pubblicando un album a nome National Balkan Ensemble, prima di assumere il nome di Third Ear Band e firmare un contratto con l'etichetta specializzata in progressive della EMI, la leggendaria Harvest, con la quale pubblicarono tre album di grande bellezza, lavori di potenza evocativa e di originalita' difficilmente eguagliabili, dallo stile irripetibile, tra contemporanea, sperimentazione, progressive e vera psichedelia, con uso di strumenti esotici e atmosfere misteriose, mantriche e sognanti.
Thomas leon
Blues and the soulful truth (ltd. colored vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 tigers archive
jazz
jazz
Ristampa del 2021, edizione limitata in vinile colorato, copertina non apribile, pressoché identica sul fronte alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1972 dalla Flying Dutchman, dopo "Gold sunrise and magic mountain" (1971) e prima di "Full circle", "Blues and the soulful truth" è uno dei lavori solisti più apprezzati di Thomas, qui accompagnato da un gruppo di strumentisti che include il batterisa Bernard Pretty Purdie, il chitarrista Cornell Dupree ed il sassofonista Pee Wee Ellis. Un'opera ricca di sfumature, che riflette anche la versatilità del cantante, include una interpretazione modale del classico dell'exotica "Gypsy queen" di Gabor Szabo, una funkeggiante cover del classico blues "Boom boom" di John Lee Hooker, sfumature pop soul in "Love each other". Emerge la padronanza di Thomas di diversi idiomi della famiglia musicale afroamericana, e la capacità di esprimere sia una sanguigna voce blues e funk che un avvolgente e raffinato canto wordless. Originario di East St. Louis, Illinois, Leon Thomas (1937-1999) era un versatile cantante afroamericano, che si misurò sia con il jazz che con il blues ed il funk nel corso della sua carriera. E' ricordato per aver cantato in "The creator has a master plan" del jazzista Pharoah Sanders nel 1969, ed uno dei tratti caratteristici del suo stile vocale era l'utilizzo dello yodel nel mezzo di parti vocali convenzionali. Thomas si stabilì a New York nel 1958 e si esibì negli anni successivi con nomi quali Count Basie, Mary Lou Williams, Rashaan Roland Kirk ed Oliver Nelson, prima di collaborare con Sanders, e dal 1969 cominciò anche a pubblicare album solisti, senza però ottenere un successo di vasta portata; nel 1971 collaborò anche con il gruppo rock Santana.
Thompson richard and linda
hokey pokey
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 island / universal
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020 in vinile 180 grammi, corredata di voucher con codice per il download digitale, e di inner sleeve con testi. Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1975 dopo "I want to see the bright lights tonight'' e prima di ''Pour down like silver'' , non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il terzo album. Opera vicina nei contenuti al predecessore, "Hokey Pokey" e' un lavoro che vede alcune influenze irlandesi ed alcune squisite performances di Linda, vedi "A Heart Needs a Home" o "Mole in a Hole", che mantengono inalterata l' amalgama senza tempo di folk e rock tipoco della coppia, venne registrato quando i due si convertirono all' Islam, ed in particolare alla corrente mistica del Sufismo, , Hokey Pokey vede atmosfere assai piu' solari che Bright Lights senza per questo perderne il carisma ed il mistero, vedi "Georgie on a Spree" e "Smiffy's Glass Eye", "I'll Regret It All in the Morning" , "The Sun Never Shines on the Poor" e "Never Again". Stimatissimo e leggendario chitarrista inglese, Richard Thompson è famoso per la sua attività nei Fairport Convention (1967-71), ma anche per una serie di pregiati album solisti ed in compagnia di Linda Thompson, fra cui ''Henry the human fly'' (1972) e ''I want to see the bright lights tonight'' (1974). Dotato di uno stile essenziale ed altamente evocativo, è apprezzato anche dal punto di vista compositivo. La sua lunga carriera è stata soggetta a periodi di relativa oscurità, in buona parte dovuti alla sua volontà di indipendenza dalle direttive e dai compromessi dell'industria discografica, ma a lungo andare è arrivata la stima di diverse generazioni di musicisti, a testimonianza della modernità della sua musica, che non rinuncia comunque alle influenze folk.
Thompson richard and linda
pour down like silver
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1975 island / universal
rock 60-70
rock 60-70
ristampa del 2020 in vinile 180 grammi, corredata di voucher con codice per il download digitale, e di inner sleeve. Pubblicato in Inghilterra nel novembre del 1975 dopo ''Hokey pokey'' e prima di ''First light'', non entrato in classifica ne' in Uk ne in Usa. Il quarto album. Uno dei massimi albums inglesi della seconda meta' del decennio, prodotto da john wood e' un lavoro assolutamente straordinario in cui il folk rock di memoria fairport convention assume toni incantati venati di misticismo sufi , all'album collaborano pat donaldson, dave pegg, dave mattacks, john kirkpatrick, nic jones, tra gli altri. fu l'ultimo album che Richard & Linda Thompson registrarono prima del ritiro di oltre tre anni dalle scene, per dedicarsi al misticismo sufi, i brani mostrano gli evidenti segni della nuova svolta spirituale della coppia, che conduce ora uno stile di vita ascetico lontanissimo dagli eccessi alcoolici del periodo di I Want to See the Bright Lights Tonight e Hokey Pokey. vi e' un uso massiccio di strumenti antichi ad arco, corda ed a fiato, gli assoli di chitarra sono assai piu' intimisti , compaiono qui alcuni tra i brani piu' belli del suo intero repertorio, "Streets of Paradise," "Night Comes In," "Beat the Retreat" "For Shame of Doing Wrong," "Dimming of the Day." "Hard Luck Stories.''. Pour Down Like Silver e' il piu' rigoroso degli albums di Richard & Linda Thompson, lavoro complesso e carico di significati nascosti, e' da considerarsi tra i classici del chitarrista dei fairport e apre una nuova stagione della sua musica. Stimatissimo e leggendario chitarrista inglese, Richard Thompson è famoso per la sua attività nei Fairport Convention (1967-71), ma anche per una serie di pregiati album solisti ed in compagnia di Linda Thompson, fra cui ''Henry the human fly'' (1972) e ''I want to see the bright lights tonight'' (1974). Dotato di uno stile essenziale ed altamente evocativo, è apprezzato anche dal punto di vista compositivo. La sua lunga carriera è stata soggetta a periodi di relativa oscurità, in buona parte dovuti alla sua volontà di indipendenza dalle direttive e dai compromessi dell'industria discografica, ma a lungo andare è arrivata la stima di diverse generazioni di musicisti, a testimonianza della modernità della sua musica, che non rinuncia comunque alle influenze folk.
Throwing muses
House tornado
Lp [edizione] originale stereo uk 1988 4ad
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) con barcode, con artwork completamente diverso rispetto alla versione americana del disco uscita su Sire, completa di inner sleeve in cartoncino multicolore con testi, label custom multicolore, catalogo CAD802, scritte ''MPO'' e ''JA'' incise sul trail off di entrambi i lati. Pubblicato nel marzo del 1988 dalla 4AD in Gran Bretagna, dove giunse al terzo posto nella classifica indipendente, e dalla Sire negli USA, questo e' il secondo album delle Throwing Muses, uscito dopo l'eponimo esordio del 1986 e prima di ''Hunkapa'' (1989). Il gruppo americano evidenzia in questo lavoro il cammino di maturazione intrapreso, con sonorita' lievemente addolcite rispetto all' esordio, a dar spazio alle molteplici sfaccettature della musica proposta, in una vena ispiratissima e spesso agrodolce, ma sempre freschissima, dando vita ad una seconda imperdibile raccolta di imprevedibile pop, ora pervaso da un senso di inquietudine (le composizioni brumose di Kristin Hersh) ed ora irresistibilmente giocoso, con influssi tra i piu' vari, dal 60's pop, al punk, al folk rock, o al post punk britannico, quasi una versione aggiornata, meno roots e piu' aglofila, del sound dei primi Violent Femmes. Le Throwing Muses erano una formazione originaria di Newport, Rhode Island, il piccolo stato degli USA dove il gruppo muovera' i suoi primi passi sin dal 1981 capitanato dalle due cantanti Tanya Donelly (futura collaboratrice nei Breedes ed anima del progetto Belly) e Kristin Hersh, delicate quanto nervosamente atipiche autrici dei brani del gruppo che dopo la pubblicazione del loro primo singolo sulla propria etichetta Blowing Fuses e la realizzazione di alcuni demo tape riusciranno ad ottenere le attenzioni di Ivo Watts-Russell che ben presto li assoldera' come assoluta prima band americana a far parte della propria ed oggi leggendaria label 4AD. Una band capace di dispensare generosamente deliziose pop song caratterizzate da un suono nervoso e raffinato insieme, di grande influenza su molte band degli anni a venire, affine a certe cose di Violent Femmes e Pixies. Si sciolsero nel 1997, dopo una lunga e prolifica carriera.
Throwing muses
the fat skier
lpm [edizione] originale stereo uk 1987 4ad
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
L' originale stampa inglese, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida senza barcode, etichetta rosa con scritte in color rosso, catalogo MAD706. Composto da sette brani altrimenti inediti, di cui sei sul primo lato inciso in 33 rpm e l' affascinante e conclusiva "Soul Soldier" incisa sul secondo lato in 45 rpm (in questo caso si tratta di una nuova versione di un brano gia' inserito nel primo album "The Throwing Muses" del 1986), pubblicato nell' agosto del 1987 e giunto al secondo posto delle classifiche indipendenti ingleese, dopo l'omonimo album di esordio datato 1986 e prima del secondo album "House Tornado" del 1988 della formazione originaria di Newport, Rhode Island. Il gruppo americano evidenzia gia' qui il cammino di maturazione intrapreso, con sonorita' lievemente addolcite rispetto all' esordio, a dar spazio alle molteplici sfaccettature della musica proposta, in una vena ispiratissima e spesso agrodolce, ma sempre freschissima, dando vita ad un imprevedibile pop, ora pervaso da un senso di inquietudine ed ora irresistibilmente giocoso, con influssi tra i piu' vari, dal 60's pop, al punk, al folk rock, o al post punk britannico, quasi una versione aggiornata, meno roots e piu' aglofila, del sound dei primi Violent Femmes. Le Throwing Muses erano una formazione originaria di Newport, Rhode Island, il piccolo stato degli USA dove il gruppo muovera' i suoi primi passi sin dal 1981 capitanato dalle due cantanti Tanya Donelly (futura collaboratrice nei Breeders ed anima del progetto Belly) e Kristin Hersh, delicate quanto nervosamente atipiche autrici dei brani del gruppo che dopo la pubblicazione del loro primo singolo sulla propria etichetta Blowing Fuses e la realizzazione di alcuni demo tape riuscira' ad ottenere le attenzioni di Ivo Watts-Russell che ben presto mettera' le Throwing Muses sotto contratto, prima band americana a far parte della leggendaria label 4AD. Una band capace di dispensare generosamente deliziose pop song caratterizzate da un suono nervoso e raffinato insieme, di grande influenza su molte band degli anni a venire, affine a certe cose di Violent Femmes e Pixies. Si sciolsero nel 1997, dopo una lunga e prolifica carriera.
Tin huey
contents dislodged during shipment
Lp [edizione] originale stereo usa 1979 Warner Bros
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
Prima stampa americana, copertina (con moderati segni di invecchiamento) senza barcode, completa di inner sleeve con testi, label bianco/crema con linee orizzontali, scritte lungo tutta la circonferenza e logo Warner Bros rosso e argento in alto, catalogo BSK3297. Pubblicato nel luglio del 1979 dalla Warner Bros negli USA, non uscito in Gran Bretagna, l' unico raro album della storica band di Cleveland, attiva dal '74 ed autrice di una musica imprevedibile di grande originalita', tra proto punk, wave, sperimentazione e 60's pop, con interessanti influenze zappiane. Undici episodi (tra cui una relativamente canonica versione di "I'm A Believer") assai stimolanti e pressoche' imperdibili, nei quali le influenze zappiane sopracitate convivono con elementi affini alle altre grandi band della vitale scena dell'Ohio di quegli anni, come l'esuberante ed adrenalinico approccio rock'n'roll alla Bizarros e raptus di folle ironia alla Devo; questo ''Contents dislodged...'' e' comunque frutto di una personale ed originale estetica, non derivativa da altri gruppi. Un altro tassello di quel magnifico puzzle del rugginoso Midwest americano degli anni '70. Il gruppo pubblico' solo una manciata di singoli e questo album, fra il 1977 ed il 1980. Harvey Gold e Ralph Carney incisero anche dei lavori solisti, e successivamente buona parte della band e' confluita nei Waitresses.
Tina peel (fuzztones)
pajama party
lp [edizione] nuovo stereo uk 1978 easy action
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2023, in vinile che potrebbe essere nero o colorato, con copertina senza barcode, graficamente reimpostata e ordine dei brani diverso, corredata di inner sleeve, dell' album originariamente uscito per l' italiana Misty Lane nel 2002, che rendeva finalmente reperibile il materiale registrato dai leggendari Tina Peel di Rudi Protrudi e Deb O'Nair, formazione di Harrisburg, Pennsylvania, attiva dal '76 al 1980, dalle cui ceneri nacquero i grandi FUZZTONES, ed autrice di due 7" nel 1978 e nel 1979 i cui 6 brani sono qui contenuti, insieme ad altri 9 brani precedentemente inediti o tratti da rare compilation dell' epoca. Suonavano un piacevolissimo power pop con forti influenze 60's (ovviamente), pieno di verve ed occasionalmente aggressivo ai limiti del punk rock, gia' marchiato a fuoco dall' organo farfisa della giovane Deb e non del tutto lontano dal torrido garage punk dei Fuzztones, come le riuscitissime covers di "The Witch" dei Sonics e dell' altro classico 60's "I'm Gonna Make You Mine" dimostrano. Una piacevolissima scoperta, per chi non li conoscesse ancora.
Tindersticks
Tindersticks 2 (2013 reissue)
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1995 music on vinyl
indie 90
indie 90
doppio album in vinile 180 grammi per audiofili, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, in una delle sue quattro varianti. Pubblicato nell'aprile del 1995 dalla This Way Up in Gran Bretagna, dove giunse al tredicesimo posto in classifica, e nell'ottobre del 1995 dalla London negli USA, dove non entro' in classifica, questo e' l'eponimo secondo album dei Tindersticks, successivo all'album d'esordio del 1993, anch'esso eponimo, e precedente a ''Curtains'' (1997). Il gruppo inglese raffina gli arrangiamenti in questo secondo apprezzato album, dalle sonorita' piu' rarefatte rispetto al predecessore, lasciandosi alle spalle le venature low fi degli esordi e mantenendo le atmosfere romantiche e decadenti. Il canto di Stuart Staples e' piu' desolato e funereo che mai, e ricorda in certi brani Leonard Cohen. Gruppo fondato nel 1992 a Nottingham in Gran Bretagna sulle ceneri degli Asphalt Ribbons, i Tindersticks sono uno dei piu' originali e considerati gruppi inglesi degli anni '90, con un rock in controtendenza rispetto al brit pop che faceva furore all'epoca nel Regno Unito, contraddistinto da malinconiche e notturne ballate arricchite dall'organo e dagli archi e dal canto di Stuart Staples, che ricorda sia Ian Curtis che Leonard Cohen; il risultato e' un pop di eccellente fattura, fortemente pervaso da atmosfere dark e romantiche, ma anche da vaghe reminiscenze anni '60 e '70. Il loro album d'esordio, nominato disco dell'anno del 1993 da Melody Maker, e' con ogni probabilita' una delle opere piu' significative del pop alternativo inglese del decennio. Il gruppo e' stato accostato anche a Nick Cave, Gallon Drunk e Lee Hazelwood.
Tir na nog
Transmissions (ltd.)
Lp [edizione] nuovo stereo uk 1971 mega dodo
rock 60-70
rock 60-70
Edizione limitata a 250 copie, copertina senza codice a barre, inserto formato 12" con ricche note, label in bianco e nero con logo Mega Dodo in alto, catalogo DODLP37. Pubblicato nel luglio del 2024 dalla Mega Dodo, questo album compila sulla prima facciata registrazioni effettuate in studio a Maida Vale, per la trasmissione "Sounds of the Seventies", fra il giugno e l'agosto del 1971, sulla seconda registrazioni dal vivo presso il Paris Theatre di Londra effettuate il 6 maggio dello stesso anno per la trasmissione "Sunday Show" di John Peel (ed andate in onda una decina di giorni dopo). Il duo di Sonny Condell (chitarra, tamburo marocchino, tabla, jew's harp, voce) e Leo O'Kelly (chitarra, voce), è qui in una delle fasi più ispirate della sua storia artistica, con delicate armonie vocali ed un'affascinante intreccio fra folk celtico e progressive folk; in scaletta anche una personalissima rilettura della dylaniana "Maggie's farm". Questa la scaletta completa: "Mariner Blues" (Maida Vale, 26/8/71), "Daisy Lady" (Maida Vale, 6/6/71), "Live A Day" (Maida Vale, 26/8/71), "Maggies Farm" (Maida Vale, 26/8/71), "Tir Na nOg" (Maida Vale, 23/6/71), "Dante" (Maida Vale, 26/8/71), "Our Love Will Not Decay" (Paris Theatre, 6/5/71), "Tir Na nOg" (Paris Theatre, 6/5/71), "The Boat Song" (Paris Theatre, 6/5/71), "Aberdeen Angus" (Paris Theatre, 6/5/71), "Time Is Like A Promise" (Paris Theatre, 6/5/71), "Looking Up" (Paris Theatre, 6/5/71). Formati nel 1969 a Dublino da Sonny Condell (chitarra, voce, prcussioni) e Leo O'Kelly (chitarra, voce, violino, basso, tin whistle), i Tir Na Nog sono stati fra i principali gruppi della rinascita del folk celtico irlandese dei primi anni '70, anche se la loro musica aveva un accento irlandese meno pronunciato rispetto ad altri gruppi simili ed era animata da un'interessante attitudine folk progressive. Condell aveva una formazione musicale classica, mentre O'Kelly era influenzato dal rock psichedelico, ma la loro interazione funzionava ottimamente, in particolare le parti chitarristiche. I loro primi album ''Tir na nog'' (1971) e ''A tear and a smile'' (1972) hanno sonorita' principalmente acustiche e talora graziosi arrangiamenti di archi, mentre il terzo lp ''Strong in the sun'' (1973) si avvicina di piu' al rock, con maggiore utilizzo di chitarre elettriche e batteria. Scioltisi dopo il terzo lp, si riformarono nel 1985 e pubblicarono un singolo, esibendosi sporadicamente dal vivo negli anni successivi. Nel 1999 esce un album di inediti incisi nel 1970, ''In the morning'', seguito nel 2000 da ''Hibernian'', un live registrato nel 1995, poi la seconda decade del nuovo secolo assiste ad una rinnovata attivita' discografica, con il live ''Live at sirius'' (2010), il quarto album in studio ''The dark dance'' (2015) ed il live ''Live at the half moon'' (2016).
Tma
what's for dinner / beach party 2000 (super deluxe edition + 7")
LP2 [edizione] nuovo stereo usa 1984 left for dead
punk new wave
punk new wave
Edizione limitata di sole 100 copie, numerate sul retro, in vinile colorato "spaltter", box in cartoncino, con adesivo di presentazione sul cellophane, contenente: i due rari lps "What's For Dinner?" (1984) e "Beach Party 2000" (1987) della hardcore punk band americana del New Jersey (TMA sta per Too Many Assholes), originariamente usciti su Jimboco, rimasterizzati e forniti di copertina, con artwork esclusivo, ed il 7" ep pubblicato dalla Left For Dead nel 2017, contenente sei brani del periodo del primo album, tra cui uno presente originariamente nella versione su cassetta del disco; presenti all' interno anche tre inserti, con note, testi e foto. Attivi dal 1981, ed influenzati da Angry Samoans, Circle Jerks o Black Flag, ma anche del punk rock, i Tma godettero di un notevole seguito locale, ed ebbero occaisone di condividere il palco con gruppi come Circle Jerks, Government Issue o Freeze (nientemeno che al CBGB's). Arrivati forse un po' tardi all' esordio discografico, realizzarono con "What's For Dinner?" un eccellente esempio di hardcore serratissimo e veloce, ma non brutale, a base di episodi di breve o brevissima durata, ma che in qualche modo rivelano una vena compositiva fantasiona e brillante, confermata poi da un secondo album ancora piu' imprevedibile ed affilato, lontano dalle influenze metalliche che afflissero gran parte delle produzioni di hardcore americano di quegli anni. Un gruppo minore, ma assolutamente meritevole di riscoperta.
Tom and boot boys / discocks
Hated and proud e.p.
7" [edizione] originale stereo ger 1996 knock out
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Ep in formato 7" a 33 giri, l' originale stampa nella versione in vinile nero, copertina senza barcode, label nera con scritte bianche e foro centrale piccolo, catalogo KOEP041. Pubblicato nel 1996 dalla tedesca Knock Out, lo split EP fra due gruppi giapponesi, sulla prima facciata i Tom and Boot Boys, band pogo punk di Tokyo formata nel 1994, autori di svariati 7" e di tre albums, "Punk parade" (2000), "30's punx go for it" (2003) e "Kick ass from East side" (2004, quest'ultimo uno split con i Mad Pigs), sulla seconda i Discocks, gruppo Oi! Punk anch'essi di Tokyo, formatisi alla fine degli anni '80, autori a loro volta di tre albums, "Long live Oi!" (1997), "Don't Be Fooled, Don't Be Satisfied Don't Be Ruled Don't Be Denied" (2005) e "Discocks / The Negatives" (2007, quest'ultimo uno split con i Negatives). Ton and Boot Boys propongono tre scalcinati pezzi a bassa fedeltà, sguaiati ed anthemici, i Discocks due brani, dal sound più denso e potente (complice forse anche la qualità di registrazione leggermente migliore rispetto all'altra band), anch'essi anthemici, un incontro fra Sex Pistols e primi Clash con l'Oi! Punk. Qui di seguito la scaletta. Tom and Boot Boys, "Tom And Boot Boys", "Young Punks Pogo", "Oi Boy Oi Girl" (quest'ultimo poi riproposto nel loro album del 2000 "Punk parade"); The Discocks, "Have Your Fun Tonight" (inserito anche nell'album dello stesso anno, "Long live Oi!"), "Part-Time Youth".
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