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Peru negro Son de los diablos
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1974  vampisoul 
world
Vinile da 180 grammi, copertina apribile senza codice a barre. Ristampa del 2020 ad opera della Vampisoul, la prima in assoluto in vinile, e con copertina apribile. Originariamente pubblicato nel 1974 dalla Virrey in Perù, il secondo album, successivo a "Perù negro" (1973). Il secondo album di questa storica formazione prosegue sullo stile del primo: è un lavoro intriso di cultura afro-peruviana, che riprende il filo della "mùsica criolla", con i suoi vivaci ritmi danzerecci basati sul tamburo cajòn, che sostengono canti spesso e volentieri corali e carichi di vitalità, melodie di chitarra acustica ed una sezione ritmica in prominenza; le loro canzoni richiamano la vita delle comunità peruviane di origine africana, dal dramma della schiavitù al lavoro nei campi, in un crocevia musicale e culturale fra Africa, Spagna ed America del Sud, in cui sono state individuate affinità con il son cubano e con il bambuco colombiano. I Perù Negro sono uno storico gruppo peruviano, fondato negli anni '60 dal direttore artistico Ronaldo Campos, dediti a ravvivare e promuovere la danza e la "mùsica criolla", nota anche come musica afro-peruviana, originata da una ricca mistura etnico/culturale nella quale si fondono influssi africani, spagnoli e nativi americani del Perù: echi di musica tribale africana risuonano con quelli del flamenco, al ritmo animato dal cajòn, caratteristico strumento a percussione. Dopo un periodo in cui stava scivolando nell'oblio, la "mùsica criolla" venne riscoperta e tornò in auge in Perù negli anni '50, e dal decennio successivo Campos ed i suoi collaboratori furono tra i protagonisti della rinascita di questa musica e della danza ad essa legata. Il gruppo pubbliò anche due album nella prima metà degli anni '70, ed a continuato ad animare la tradizione musicale afro-peruviana nel corso dei decenni successivi, anche dopo la morte del fondatore Ronaldo Campos, scomparso nel 2001.
Euro
27,00
codice 2136090
scheda
Petals Cadis center
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1993  november rain 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
L' originale stampa americana, nella versione in vinile nero (sebbene in controluce riveli una colorazione ambrata), copertina senza codice a barre, completa di inserto con foto in bianco e nero e testi, e di un altro inserto con catalogo label su di un lato e di breve nota della band e ringraziamenti sul retro, etichetta rossa con scritte nere, catalogo 1000NRLP2. Pubblicato negli States nel 1993 dalla November Rain, dopo una manciata di singoli (del 1989 il primo) e dopo l' esordio del 1992 "Parahelion", e prima dell' ultimo "Butterfly Mountain" del 20023, il secondo album della band di Milwaukee, Wisconsin, quartetto composto da Cary Wolf, Laurie Kern, Tim Kern e da James T.Tessier (gia' con i punk-rockers Prosecurors, autori nel 1980 di un 7" autoprodotto). Prodotto da John C. Frankovic dei grandi Plasticland, ispirato alla città fantasma di Cadis, "Cadis Center" e' un piccolo gioiellino psych-folk-pop, una sorta di psichedelia rurale melodica costituita sia da brani delicati e sognanti, come "Silver", sia da brani più elettrici e rock come "Blue dress" e "Tim's song", sia da brani più pop come "Project magnet", e non senza qualche elemento roots che puo' rimandare a certi Camper Van Beethoven. Il tutto, comunque, approcciato con uno spirito psichedelico con atmosfere dolci e bizzarre rese tali anche da un uso dell' ufo sound effect, gestito con parsimonia da Laurie Kern. Notevoli restano le melodie, degne della migliore psichedelia americana, sulle quali la band costruisce l'intera trama sonora.
Euro
28,00
codice 600546
scheda
Peter, Paul and Mary Peter, Paul and Mary (180 gr,)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1962  not now 
rock 60-70
ristampa del 2025, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura su Warner Bros, se non per l' indicazione "180 g Vinyl" in basso. Pubblicato nel 1962 prima di "In The Wind", giunto al numero 1 delle classifiche Usa, e non entrato in quelle Uk, il primo storico album. Il debutto di Peter, Paul & Mary e' considerato unanimemente come uno dei capolavori assoluti del folk music revival americano dei primi anni ''60, straordinario capitolo che vede sia nelle armonizazioni vocai che negli originali arrangiamenti la quintessenza stessa del movimento, presenta episodi che traggono la loro linfa vitale dal folk, canzoni per bambini e gospel, vedi "If I Had My Way, i brani sono luminosi, "Lemon Tree," e potenti, "If I Had a Hammer." scritta da Pete Seeger e Lee Hayes ai tempi dei pionieristici Weavers, ma vi e' anche la mitica "Where Have All the Flowers Gone,"sempre di Seeger, il brano simblo della protesta preDylaniana, che i tre suonarono live a Boston durante una performance con i Kingston Trio, che rimati affascinati dal brano, immediatamente ritornarono a New York e incisero la propria versione nel 1962 che presto diverra' il primo brano di folk politico ad entrare nelle classifiche. Tra gli altri capolavori qui presenti "It's Raining" e "500 Miles." Certamente un opera tra le piu' significative dell'intero movimento e il piu' puro lavoro del trio, divenuto oramai una icona assoluta del folk Americano.
Euro
25,00
codice 3037642
scheda
Peterson oscar We get requests (180 gr. audiophile, gatefold)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1965  verve / ume 
jazz
Bella ristampa del 2022, in vinile 180 grammi per audiofili, masterizzata dalle fonti analogiche originali, copertina cartonata lucida all' esterno, per l' occasione apribile, pressoche' identica sul fronte e sul retro alla prima rara tiratura, e con belle foto all' interno. Originariamente pubblicato dalla Verve nel 1965, inciso a New York il 19 ed il 20 ottobre del 1964, con formazione composta da Oscar Peterson (pianoforte), Ray Brown (contrabbasso) ed Ed Thigpen (batteria). Si tratta di un lavoro a trio in cui Peterson rielabora alcuni standard che andavano per la maggiore a meta' anni '60, come ''People'' e ''The girl from Ipanema'', insieme ad altri brani meno popolari, quali ''D & E'' di John Lewis e la propria composizione ''Goodbye J.D.'', il tutto con un jazz dall'approccio melodico ed accessibile. Questa la scaletta: ''Quiet nights of quiet stars'', ''The days of wine and roses'', ''My one and only love'', ''People'', ''Have you met Miss Jones?'', ''You look good to me'', ''The girl from Ipanema'', ''D. & E.'', ''Time and again'', ''Goodbye J.D.''. Nato a Montreal il 15 agosto del 1925, il pianista Oscar Peterson studio' fin da piccolo musica classica e jazz. A soli quattordici anni vinse una gara per giovani talenti e si fece notare in alcune trasmissioni radiofoniche; ancora liceale, incise alcuni dischi di boogie-woogie per un'etichetta canadese. Nel '44 divenne membro della popolare orchestra di Johnny Holmes. Scoperto nel '48-'49 da Norman Granz, si esibisce nell'autunno del '49 alla newyorchese Carnegie Hall sotto l'egida della Jazz at the Philarmonic. Inizia cosi' nel '50 una intensissima serie di registrazioni per la Verve, in duo con il glorioso bassista Ray Brown. Raggiunge la vetta delle classifiche di Downbeat. Agli albori degli anni '50 costituisce il suo famoso trio con Brown ed il chitarrista Barney Kessel (in seguito rimpiazzato da Irving Ashby e poi da Herb Ellis). Il pianista canadese divenne poi un richiestissimo "sessionman" - incidera' con Charlie Parker, con la coppia Armstrong-Fitzgerald, con Lester Young e molti altri. Poi, dal '59, cambia di impostazione al suol trio e dal '66, rotto il sodalizio con Brown, si mette alla ricerca di nuovi compagni di strada ed incontra il bassista Sam Jones ed il batterista Louis Hayes. Di questo periodo una delle sue opere fondamentali, quella Canadian Suite, ritenuta da molti il suo capolavoro di scrittura. In seguito, lascia la Verve di Granz ed incide di nuovo un disco con il fido Brown (Reunion Blues). Nel '71, incontra il grande bassista danese Niels-Henning Orsted Pedersen, col quale avvia una collaborazione, che li vede protagonisti di album come The Trio (con il chitarrista Joe Pass), di applauditissime esibizioni al Festival di Montreux cosi' come nelle maggiori manifestazioni europee. Nel frattempo continua la sua collaborazione con Dizzy Gillespie ed Ella Fitzgerald e nel '78 tiene un concerto con il grande Count Basie. I suoi estimatori lo hanno sempre paragonato ad Erroll Garner e, soprattutto, ritenuto il vero erede di Art Tatum.
Euro
28,00
codice 3037304
scheda
Phillips shawn contribution
Lp [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1970  A&M 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Seconda stampa Italiana, copertina con giusto assai lievi segni di invecchiamento, etichetta marroncina con logo bianco e rosso con tromba a sinistra, con scritta lungo la circonferenza che non inizia piu' con "Prod. da Dischi Ricordi..." in alto, catalogo SLAM47005, marchio "D.R." (diritti riservati) a destra, data sul trail off "29/9/70", timbro Siae del primo tipo, in uso tra il 1970 ed il 1975, con diametro di circa 13/13,5 mm., piu' piccolo dei successivi. Inserito dallo staff del Mucchio Selvaggio tra i 100 dischi piu' importanti del folk americano. Pubblicato nell' agosto 1970 dopo "Shawn" e prima di "Collaboration", non entrato nelle classifiche Usa, ne' in quelle inglesi, il terzo album, il primo della discografia americana. Fu registrato non nel 1970, ma nel 1968, con Steve Winwood, Jim Capaldi e Chris Wood dei Traffic tra gli altri, ed e' il condensato di un progetto che sarebbe dovuto sfociare in origine in un triplo album. Il materiale presente e' diversissimo, si va dal folk-rock di "Man Hole Covered Wagon" alla chitarra classica e gli strani testi di "L Ballade", ma ci sono anche il sitar di "Withered Roses"e gli arrangiamenti esotici e ricercati. Purtroppo "Contribution" non venne alla luce nel 1968 quando fu registrato ma solo nel 1970, altrimenti sarebbe guardato con rispetto e considerato per cio' che e', un capolavoro della stagione psichedelica, che mischia progressive, rock e folk in un clima originalissimo e geniale. Nato a Forth Worth, Texas, inizio' giovanissimo a girovagare per l' America, cercando ingaggi come folksinger nei piccoli locali ed intanto assimilando i vari generi della musica americana e maturando un personalissimo stile vocale, capace di passare con facilita' da timbriche basse e profonde a tonalita' molto alte, anche grazie agli studi compiuti, seguendo uno specifico interesse per le filosofie orientali, sulle tecniche yoga per il controllo del respiro. Dopo aver ascoltato Ravi Shankar apprese anche l' uso del sitar, che rimase per qualche tempo il suo strumento favorito, quindi si trasferi' in Inghilterra, dove la Columbia lo mise sotto contratto per due albums rimasti inediti in America. Si tratta di due interessanti dischi di folk, divisi tra brani originali e covers (di Phil Ochs, Pete Seeger, Barry Mc Guire, Roger & Hammerstein), dove a brillare e' soprattutto la voce di Phillips, a tratti vicina a quella di Tim Buckley. Del periodo e' anche una importante collaborazione con Donovan, che Phillips accompagno' sia dal vivo, suonando chitarra e sitar, che in studio, contribuendo anche, non accreditato, alla composizione dell' album "Sunshine Superman". Sul finire dei '60 si trasferi' in Italia, e vi rimase molto a lungo, tornando in Inghilterra solo per la registrazione dei suoi dischi, pubblicati da quel momento, con discreto successo, sia in Uk che negli Usa. Avremmo potuto limitarci alla trattazione della discografia fino al '71, giacche' i dischi successivi (a parte il buon "Faces" che contiene pero' registrazioni del '69) riservano scarsi motivi di interesse. "Contribution" (disco ancora molto folk e registrato con l' aiuto dei Traffic Stevie Winwood e Chris Wood), "Second Contribution" (caratterizzato da efficaci arrangiamenti orchestrali e interessanti influenze black) e "Collaboration" (piu' corposo dei precedenti) sono invece tre piccoli gioielli di buon gusto, ricchi di notevoli brani che sfruttano al meglio le straordinarie capacita' vocali di Phillips, ancora attivo, soprattutto dal vivo, nei decenni successivi.
Euro
24,00
codice 264638
scheda
Phoenix Alphabetical
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2004  source 
indie 2000
ristampa pressochè identica all'originale, inner sleeve, etichette custom. Il secondo album del gruppo francese, dove consolidificano il loro sound pop-rock-elettronica ed aumentano la popolarità internazionale grazie ai singoli "everything is everything" e "Run Run Run". Band originaria di Versailles, Francia, formata nel 1999 ad opera dei fratelli Mazzalai, Laurent 'Brancowitz' e Christian, Thomas Mars e Deck D'Arcy; insieme sviluppano sonorita' pop in bilico fra rock ed elettronica, apprezzate anche al di fuori dei confini nazionali. I primi lps sono: "United" nel 2000, "Alphabetical" nel 2004, "It's never been like that" nel 2006, "Wolfgang Amadeus phoenix" nel 2009 e il live del 2004, "Live! Thirty days ago".
Euro
29,00
codice 2135596
scheda
Phoenix United
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2000  parlophone 
indie 2000
Ristampa pressoché identica alla prima tiratura, inner sleeve, etichetta avorio scritte oro. Il primo album, pubblicato nel giugno 2000, delinea la strada fatta di eclettico pop-rock che pesca negli anni 80 con arrangiamenti elettronici che li condurrà ad una certa notorietà anche fuori dai confini nazionali. Band francese originaria di Versailles, formata nel 1999 ad opera dei fratelli Mazzalai, Laurent 'Brancowitz' e Christian, Thomas Mars e Deck D'Arcy; insieme sviluppano sonorita' pop in bilico fra rock ed elettronica, apprezzate anche al di fuori dei confini nazionali. Hanno realizzato 4 Lp's: "United" nel 2000, "Alphabetical" nel 2004, "It's never been like that" nel 2006, "Wolfgang Amadeus phoenix" nel 2009 e il live del 2004, "Live! Thirty days ago".
Euro
27,00
codice 2135546
scheda
Pierce jeffrey lee (gun club) Wildweed (gatefold sleeve)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1985  bang! records 
punk new wave
ristampa con copertina per l' occasione apribile (non lo era quella dell' originaria edizione). Pubblicato nell'aprile del 1985 dalla Statik in Gran Bretagna, dove giunse al quarto posto nella classifica indipendente, non uscito negli USA, ''Wildweed'' e' il primo album solista di Jeffrey Lee Pierce, precedente ''Ramblin' Jeffrey Lee & Cypress Grove with Willie Love'' (1992). Il leader dei Gun Club, in seguito al temporaneo scioglimento del gruppo l'anno precedente, pubblico' nel 1985 i suoi primi dischi solisti, di cui questo lp e' il primo (il mini "Flamingo" seguira' a breve): registrato in Inghilterra con musicisti inglesi, e' un lavoro dalla sonorita' meno abrasive rispetto a quelle dei Gun Club, e che si basa su di un roots rock chitarristico senza fronzoli, mantenendo comunque nelle sue malinconiche ed intense ballate le atmosfere oscure e maledette e le tematiche inquiete e pessimiste che caratterizzano i progetti di Pierce. Tra i musicisti il batterista Andy Anderson, ex Glove e per qualche tempo nei Cure ed il chitarrista e sassofonista Murray Mitchell, gia' con Lydia Lunch, oltre al produttore Craig Leon ed alla sua compagna Cassell Webb, rispettivamente al piano ed alle "backing vocals" in una manciata di brani. Proveniente dalla zona di Los Angeles, Jeffrey Lee Pierce e' un personaggio di culto grazie ai lavori del suo gruppo, i Gun Club, autori di alcuni albums considerati tra i capolavori del rock americano degli anni '80. A meta' anni '80 Pierce realizzo' anche i suoi primi lavori solisti, per poi rimettere insieme i Gun Club nella seconda meta' del decennio. Scompare nel 1996 a trentasette anni, dopo aver vissuto un'esistenza inquieta ed autodistruttiva che si riflette nei suoi testi e nell'atmosfera dei suoi lavori.
Euro
23,00
codice 2135440
scheda
Pigbag Dr. heckle and mr. jive
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  call of the void 
punk new wave
ristampa del 2020, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, e corredata di inner sleeve. Pubblicato nel marzo del 1982 dalla Y Records in Gran Bretagna, dove giunse al 18esimo posto in classifica, questo e' il raro primo album del progetto strumentale di Bristol, capitanato dal bassista del Pop Group Simom Underwood, uscito prima di ''Lend an ear'' (1983). I Pigbag sono autori di una fantastica corrosiva ed incalzante miscela, che trova fonte di ispirazione in fervide sonorita' post-punk con forti accenti funk-jazz, che si rigenerano in una costante ricerca sperimentale, ponendo il gruppo tra i principali agitatori delle nuove avanguardie. Il gruppo nasce a Bristol nel 1980 da un'idea di Chris Hamlyn che coinvolse nel progetto il suo vecchio amico e polistrumentista Roger Freeman, Chris Lee e James Johnstone. Questa prima embrionale formazione inizio' a suonare jam sconclusionate battendo in modo ossessivo tutti i locali della citta' e ponendo le basi di quello che costituira' il sound dei Pigbag. Dopo qualche mese nasce l'esigenza e la volonta' di espandere gli elelmenti in formazione, donando cosi' una linea definita ai ruoli fino ad allora alternati tra i polistrumentisti, in questa fase si unira' al gruppo Andrew "Chip" Carpenter. Alla notizia dello scioglimento del Pop Group, Chris Hamilyn e James Johnstone procuratosi l'indirizzo di Bristol di Simon Underwood, andranno a trovarlo armati di un demotape estrapolato da alcune jam session. Lusingato dalla venerazione dimostratagli Simon accetto' la loro proposta di collaborazione, reputando il loro progetto affine alle sue nuove tendenze stilistiche e suggeri' altresi' l'inserimento nel gruppo di un suo vecchio amico Ollie Moore che completo' l'organico dei futuri Pigbag. Attraverso i contatti di Simon con Dick O'Dell, boss della Y Records, l'ensemble intraprese il suo primo concerto come supporto alle Slits al Romeo and Juliets di Bristol, dove eseguirono una versione di venti minuti circa di quello che sara' poi il loro primo singolo. Dick O'Dell fu talmente entusiasta dell'esibizione che li invito' nei suoi studio per registrare il loro debutto discografico, nascono cosi' i Pigbag il cui nome e' imprescindibile dalla Y Records . Durante le registrazioni del singolo Chris Hamilyn abbandono' la band consapevole di aver formato una creatura con molte sfaccettature, ognuna delle quali dotata di una forte personalita' e conseguentemente non controllabile. Il singolo d'esordio Papa's Got A Brand New Pig Bag sara' un grandissimo successo che rimarra' nella top 100 delle charts britanniche, per ben 52 settimane, costringendo l'etichetta ad una frettolosa ristampa, dato che le richieste superavano la 22,000 unita'. Purtroppo tanto successo fu' anche penalizzante per il gruppo stesso, troppo spesso rilegato alla hit del singolo d'esordio, tanto da far passar quasi inosservato l'album d'esordio ''Dr. Heckle And Mr. Jive'', sublime manifesto di colta funk-no-wave non pretenzioso e ricco di momenti davvero irresistibili.
Euro
23,00
codice 3037608
scheda
Pigmy love circus beat on the brat / mick jagger killed brian jones (blue vinyl)
7" [edizione] originale  stereo  ysa  1990  triple x 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Singolo in formato 7", l' originale stampa, realizzata dalla americana Triple X, nella versione in vinile blu, copertina con barcode ripiegata attorno al disco, etichetta nera e rossa, foro al centro piccolo, catalogo 51071-7. Pubblicato nel 1990, il secondo singolo della band di Los Angeles attiva sin dal 1986. Sul lato A una personale versione di "Beat On The Brat" dei Ramones virata in direzione hardrock, sul retro l' originale "Mick Jagger Killed Brian Jones", che esplicita ulteriormente le coordinate della musica della band, hard-rock chitarristico non privo di influenze punk e dall' attitudine decisamente trash. Storica band del circuito underground di Los Angeles, i Pigmy Love Circus si formarono nella seconda meta' degli anni '80; nella formazione originaria era presente anche il batterista Anthony Martinez (Black Flag). Autori di un rock chitarristico ruvido e potente, talvolta sconfinante nell' hard rock e nel metal, esordirono con l'album ''Live'' (1990), registrato al celebre club ''Raji's'', seguito poi da ''Drink free forever'' (1992) e da ''When clowns become kings'' (1993); il gruppo quindi si sciolse, nel 1995, per poi riformarsi intorno al 1999, e dare alle stampe un ulteriore album, ''The power of beef'' (2003).
Euro
5,00
codice 264823
scheda
Pigs pigs pigs pigs pigs pigs pigs Death hilarious (ltd red)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2025  rocket recordings 
indie 2000
edizione limitata in vinile rosso. note a cura della label: Il quinto album dei maghi del riff di Newcastle, i Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs, è caratterizzato da un'aggressività calcolata e da testi autolesionistici. Tra i suoi sorprendenti bonus, un giocoso lavoro di synth e l'apparizione di un gigante dell'hip-hop (El-p ospite in un brano). Con un titolo che giustappone assurdità e serietà, questo è Death Hilarious. Mentre "Land Of Sleeper" del 2023 era stato concepito come un'esperienza immersiva in cuffia, questa volta i Pigs si sono sforzati di ottenere qualcosa di più direttamente ostile e figlio del proto punk e glam rock anni 70. "Volevamo che fosse uno schiaffo in faccia", sorride il produttore e chitarrista Sam Grant. Gruppo inglese formato a Newcastle-Upon-Tyne intorno al 2012/13 da Matt Baty (voce), Sam Grant (chitarra), Adam Ian Sykes (chitarra), John-Michael Hedley (basso) ed Eran Mackenzie (batteria), i Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs Pigs suonano una musica densa e pesante che sintetizza le influenze dello acid rock più duro, del metal psichedelico figlio dei Black Sabbath della prima metà degli anni '70 e dello stoner rock: un sound compatto, sorretto da ritmi lenti o in midtempo, con un doppio assalto chitarristico basato su cupi ed inesorabili riffs ed una sezione ritmica proverbialmente funerea e potentissima, nel complesso affine a quello di gruppi doom / stoner di punta come Sleep ed Electric Wizard. Dopo uno split con gli scozzesi Cosmic Dead datato 2013, ed una cassetta del 2014, "Pyschopomp", nel 2017 pubblicano il primo lp "Feed the rats", basato su alcune lunghissime tracce di oltre quindici minuti di durata; successivamente Mackenzie venne sostituito da Christopher Morley, ma il sound sabbathiano e brutale rimase coerente con gli esordi nel secondo lp "King of cowards" (2018) e nel terzo "Viscerals" (2020).
Euro
36,00
codice 2136018
scheda
Pike dave set Infra-red (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  mps 
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina apribile. Ristampa del 2024 ad opera della MPS, pressoché identica alla rara prima stampa. Originariamente pubblicato nel 1970 dalla MPS in Germania, uscito negli USA nel 1972 su Basf, questo album del Dave Pike Set fu inciso allo MPS Tonstudio di Villingen, Germania, il 15 ed il 18 giugno del 1970, da Dave Pike (vibrafono, bongo, voce), J.A. Rettenbacher (contrabbasso, basso elettrico, maracas, percussioni, voce), Peter Baumeister (batteria, percussioni, voce), Volker Kriegel (chitarra, sitar, percussioni, voce). Dopo la lunga esperienza con il celebre flautista Herbie Mann , Pike si stabilisce in Europa e con il suo Dave Pike Set, composto da musicisti tedeschi ed attivo a cavallo fra i tardi anni '60 ed i primi '70, realizza una serie di albums, fra cui questo "Infra-red", un lavoro elettroacustico di fluida fusion fra jazz melodico, funk leggero, rock psichedelico e suggestioni indiane: le melodie delicate ed ipnotiche del vibrafono si armonizzano con quelle del sitar (acustico ed elettrificato) e della chitarra elettrica inacidita di Kriegel, supportate da una compatta ed agile sezione ritmica. Questa la scaletta: "Suspicious Child", "Attack Of The Green Misers", "But Anyway", "Rabbi Mogen's Hideout", "Raga Jeeva Swara", "Send Me The Yellow Guys", "Soul Eggs", "Infra Red". Originario di Detroit e poi stabilitosi a Los Angeles nel 1954, dove prese parte alla vivace scena jazz locale, Dave Pike (1938-2015) è stato un sottovalutato vibrafonista, che ha raccolto meno fama di quanto meritasse. Originariamente un batterista, divenne un vibrafonista autodidatta, capace di suonare anche la marimba; negli anni '50 suonò giovanissimo con jazzisti quali Paul Bley, Elmo Hope e Dexter Gordon, per poi stabilisti a New York nel 1960, dove adottò l'amplificatore elettrico per il vibrafono. Suonò dal vivo con Herbie Mann nei primi anni '60, e pubblicò alcuni apprezzati lavori di jazz latino come "Bossa nova carnival" e "Limbo carnival" (1962), poi fra i tardi '60 ed i primi '70 fu in Germania, dove lavorò con la big band di Kenny Clarke e Francy Boland.
Euro
26,00
codice 3516557
scheda
Pink fairies What a bunch of sweeties
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1972  floating world 
rock 60-70
ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressocche' identica alla prima molto rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra su Polydor nel 1972 dopo ''Never never land'' e prima di ''Kings of oblivion'' , non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il secondo album. Il piu' amato dei tre albums dei Pink Fairies su Polydor, fu registrato nel 1972 quando lo status di maggiore band dell'underground militante inglese gli era contestato dalla crescente popolarita' degli Hawkwind di ''doremisasolatido'' , What a Bunch of Sweeties incorpora nella musica del gruppo una vena americana che ricorda nella sensibilita' gli MC5, potenza sonora notevole che va pero' a ridurre il lato piu' sperimentale ed innovativo piu' in luce nel primo lavoro. registrato con formazione triangolare e con il contributo di numerosi amici, tra cui una giovane penny smith che fotografa la copertina, contiene una serie di assalti sonori che estremizzano il pur potente prededcessore, contiene alcuni brani passati alla storia, la versione di nove minuti del brano dei Ventures "Walk Don't Run" e' uno dei capolavori del gruppo, la cover dei Beatles' "I Saw Her Standing There," la strana ed american oriented "Pigs of Uranus," lavoro costruito in studio, ma suonato con lo spirito dei loro celeberrimi live, e' basato in masima parte sulle improvvisazioni free form e su suoni hard e prepunk, il disco fu un enorme successo nei free festival dell'epoca e ribadi' per l'ultima volta lo status di superstar dell' underground che la band pero' perdera' dopo questo lp.
Euro
29,00
codice 2135683
scheda
Pink floyd A saucerful of secrets
Lp [edizione] terza stampa  stereo  uk  1968  Columbia 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Terza rara stampa inglese in stereo del 1969, pressoche' identica alla prima tiratura del 1968, copertina laminata sul fronte e flipback sul retro su tre lati con scritta in alto sul retro ''File under popular : pop groups'', pressata da Garrod & Lofthouse, con Gilmour accreditato come GILMORE sia su retrocopertina che su etichetta, etichetta nera e argento, con crediti Lupus e Magdalene, scritte argento lungo la circonferenza che iniziano con ''The Gramophone Co., Ltd...", logo Emi sono in basso e non ancora in alto, in basso "Made in GT Britain - Sold in U.K. subject to resale price conditions. See price lists", catalogo SCX 6258. Pubblicato in UK nel Giugno del 1968 dopo ''The Piper at the Gates of Dawn '' e prima della colonna sonora ''More'', giunto al numero 9 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle USA. Il secondo album. Prodotto da Norman Smith, e' il primo album senza Syd Barrett che pero' compare in ''Jugband Blues'', Waters infatti prende qui il timone e la rotta verso lo spazio profondo. Un disco visionario e senza compromessi, destinato a troneggiare come una pietra miliare sulla storia del rock, apre la seconda fase della band, quella caratterizzata dai lunghi temi spaziali ed eterei con lunghe partiture strumentali cariche di sperimentazione, che si allontana sempre di piu' dallo stile '60 del primo periodo, Album davvero mitico ed entrato nella leggenda della musica rock, contiene brani raffinatissimi e dalle atmosfere irreali quali "Remember a Day" o "See Saw", ed altri dall' intensita' devastante quali "Set the Controls for the Heart of the Sun", "Let There Be More Light" e la magnifica suite dallo svolgimento pressoche' strumentale ''A Saurceful of Secrets'', in cui il gruppo propone per la prima volta i suoni ripetitivi ed oscuri che caratterizzeranno la seconda celeberrima fase della loro saga artistica che si chiudera' nel giugno del 1972 con ''Obscured by Clouds''.
Euro
150,00
codice 265174
scheda
Pink floyd Animals (remastered)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  pink floyd records / parlophone 
rock 60-70
bella ristampa rimasterizzata dai master tapes analogici originali, ed in vinile 180 grammi, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Harvest, e corredata dell' originaria inner sleeve. Pubblicato in Inghilterra nel Gennaio del 1977 dopo ''Wish You Were Here'' e prima di ''The Wall'', giunto al numero 2 delle classifiche UK ed al numero 3 di quelle americane dove usci' nel Febbraio del 1977. Si tratta di un album meraviglioso, che racchiude lo spirito autunnale e intimista del miglior Waters, vero tour de force nella melanconia e nella follia dell'esistenza, rappresenta gli uomini che assumono, in un mondo postindustriale e devastato, i dati caratteriali di maiali, cani e pecore. Per ragioni misteriose considerato un disco minore, e' invece uno dei capolavori del gruppo, piu' simile come spirito al primissimo periodo senza Barrett, quello del 1968 - 1972, ma composto con arrangiamenti scarni e grande uso di chitarre acustiche, contiene solo 5 lunghi brani, coglie il gruppo, a cominciare dalla copertina, opera di Waters, in un momento di enorme carica emotiva ed artistica. E' opera assolutamente anticommerciale, con testi durissimi e raffinati oltre ogni dire, che da questo punto di vista sopravanzano ogni altro loro albums, e' inoltre di molto superiore nella ricerca e nella sperimentazione ai due lavori precedenti. Uscito nel 1977, dimostra come i ''vecchi dinosauri'' riescano, almeno in questa occasione, a consegnare un' opera che coglie in pieno lo spirito emotivo e nichilista del punk in piena fioritura. Ironicamente, non fu apprezzato dalla critica inglese che, arrancando nel disperato tentativo di dimostrare quanto fosse in sintonia con la nuova rivoluzione musicale del 1977, si affretto' a distruggere, spesso a ragione ma non in questo caso, le realizzazioni dei ''vecchi'' gruppi, Pink Floyd compresi, in questo spirito neoiconoclasta traviso' completamente i contenuti di questo album, e lo stronco' senza pieta', dimostrando ancora una volta i propri limiti cognitivi e culturali oltreche' di soggiacenza alle mode formali del momento.
Euro
33,00
codice 2135186
scheda
Pink floyd Animals (remixed, new sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1977  pink floyd records / parlophone 
rock 60-70
Ristampa del settembre 2022, in vinile 180 grammi, EDIZIONE INTERAMENTE REMIXATA (da James Guthrie, nel 2018) e rimasterizzata, CON COPERTINA APRIBILE ESCLUSIVA (una rielaborazione di quella originaria) e ricco esclusivo BOOKLET DI 28 PAGINE. Pubblicato in Inghilterra nel Gennaio del 1977 dopo ''Wish You Were Here'' e prima di ''The Wall'', giunto al numero 2 delle classifiche UK ed al numero 3 di quelle americane dove usci' nel Febbraio del 1977. Si tratta di un album meraviglioso, che racchiude lo spirito autunnale e intimista del miglior Waters, vero tour de force nella melanconia e nella follia dell'esistenza, rappresenta gli uomini che assumono, in un mondo postindustriale e devastato, i dati caratteriali di maiali, cani e pecore. Per ragioni misteriose considerato un disco minore, e' invece uno dei capolavori del gruppo, piu' simile come spirito al primissimo periodo senza Barrett, quello del 1968 - 1972, ma composto con arrangiamenti scarni e grande uso di chitarre acustiche, contiene solo 5 lunghi brani, coglie il gruppo, a cominciare dalla copertina, opera di Waters, in un momento di enorme carica emotiva ed artistica. E' opera assolutamente anticommerciale, con testi durissimi e raffinati oltre ogni dire, che da questo punto di vista sopravanzano ogni altro loro albums, e' inoltre di molto superiore nella ricerca e nella sperimentazione ai due lavori precedenti. Uscito nel 1977, dimostra come i ''vecchi dinosauri'' riescano, almeno in questa occasione, a consegnare un' opera che coglie in pieno lo spirito emotivo e nichilista del punk in piena fioritura. Ironicamente, non fu apprezzato dalla critica inglese che, arrancando nel disperato tentativo di dimostrare quanto fosse in sintonia con la nuova rivoluzione musicale del 1977, si affretto' a distruggere, spesso a ragione ma non in questo caso, le realizzazioni dei ''vecchi'' gruppi, Pink Floyd compresi, in questo spirito neoiconoclasta traviso' completamente i contenuti di questo album, e lo stronco' senza pieta', dimostrando ancora una volta i propri limiti cognitivi e culturali oltreche' di soggiacenza alle mode formali del momento.
Euro
36,00
codice 2135163
scheda
Pink floyd another night in montreux 1970 vol. 1
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  room on fire 
rock 60-70
Pubblicazione private press del 2023, questo album e' il primo di tre volumi che contengono per intero, diviso in tre parti, il concerto eseguito all' Altes Casino di Montreux, Svizzera, il 21 novembre del 1970, poche settimane dopo l' uscita del quinto album "Atom Heart Mother", concerto gia' testimoniato da varie pubblicazioni private in passato (con contenuto che presenta di volta in volta delle differenza nella scaletta). Straordinaria l' esecuzione della band, in stato di grande tensione espressiva e grande ispirazione, piu' che buona la resa sonora, se non per le voci. Questo primo volume contiene i seguenti brani: Astronomy Domine / Fat Old Sun / Cymbaline / Embryo.
Euro
20,00
codice 2136483
scheda
Pink floyd another night in montreux 1970 vol. 2
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  room on fire 
rock 60-70
Pubblicazione private press del 2023, questo album e' il secondo di tre volumi che contengono per intero, diviso in tre parti, il concerto eseguito all' Altes Casino di Montreux, Svizzera, il 21 novembre del 1970, poche settimane dopo l' uscita del quinto album "Atom Heart Mother", concerto gia' testimoniato da varie pubblicazioni private in passato (con contenuto che presenta di volta in volta delle differenza nella scaletta). Straordinaria l' esecuzione della band, in stato di grande tensione espressiva e grande ispirazione, piu' che buona la resa sonora, se non per le voci. Questo secondo volume contiene i seguenti brani: Atom Heart Mother / Green is the Colour / A Saucerful of Secrets.
Euro
20,00
codice 2136484
scheda
Pink floyd another night in montreux 1970 vol. 3
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  room on fire 
rock 60-70
Pubblicazione private press del 2023, questo album e' il terzo di tre volumi che contengono per intero, diviso in tre parti, il concerto eseguito all' Altes Casino di Montreux, Svizzera, il 21 novembre del 1970, poche settimane dopo l' uscita del quinto album "Atom Heart Mother", concerto gia' testimoniato da varie pubblicazioni private in passato (con contenuto che presenta di volta in volta delle differenza nella scaletta). Straordinaria l' esecuzione della band, in stato di grande tensione espressiva e grande ispirazione, piu' che buona la resa sonora, se non per le voci. Questo terzo volume contiene i seguenti brani: Careful with that Axe, Eugene / Set the Controls for the Heart of the Sun / Interstellar Overdrive.
Euro
20,00
codice 2136482
scheda
Pink floyd Dark side of the moon (glossy sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1973  harvest / private 
rock 60-70
ristampa private press, in vinile pesante, copertina apribile lucida e senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Harvest, etichetta custom. Pubblicato nel marzo del 1973, prima di ''Wish you were here'' e dopo ''Obscured by clouds'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numero 1 di quelle Usa. L' ottavo album. Fu registrato agli Abbey Road studios di Londra tra il giugno 1972 ed il gennaio 1973, con la produzione dei floyd e di alan parson. sintetizzando il sound spazile che culmina in Meddle con una produzione eccezionalmente cristallina e con suoni straordinari e futuristici, dalla dinamica ben oltre qualunque cosa udita fino ad allora, il gruppo riesce finalmente, ad oltre sei anni dall'esordio, a raggiungere il successo planetario, le composizioni sono in gran parte del solo Roger Waters che scrive sulla morte, la pazzia, l'assurdita' della vita quotidiana e soprattutto, sulla nostalgia per la perdita della carica di follia geniale di syd barrett, la musica e' scintillante ed atmosferica, estremamente emotiva, ed include arrangiamenti inconsueti, con cori femminili e l'inclusione del sax, si fondono qui, in un operazione mai prima tentata, la psychedelia, l'art rock, il jazz , la fusion ed il blues, prima di virare verso il progressive, il tutto con dettagli evidenziati con tecnica sovrumana in un clima oscuro e allo stesso tempo dinamico, diverra' una icona del secolo ed il disco piu' celebre del gruppo, oltre a uno dei pochi lavori nella storia della musica a rappresentare un punto di non ritorno, chiudendo per sempre la stagione piu' creativa del progressive inglese per aprire la strada a nuove contaminazioni di studio ed a un periodo in cui la forma prevarra' a volte sulla sostanza.
Euro
19,00
codice 3037812
scheda
Pink floyd Dark side of the moon (remastered for 50th ann.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1973  pink floyd / columbia / sony 
rock 60-70
Ristampa in vinile 180 grammi e rimasterizzata, realizzata nell' ottobre 2023, in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima tiratura del 1973, adesivo di presentazione sul cellophane, completa della riproduzione dei due posters e dei due adesivi originari, dell' inner sleeve nera, etichetta piramide nera ed azzurra. Pubblicato nel marzo del 1973, prima di ''Wish you were here'' e dopo ''Obscured by clouds'', giunto al numero 2 delle classifiche Uk ed al numero 1 di quelle Usa. L' ottavo album. Fu registrato agli Abbey Road studios di Londra tra il giugno 1972 ed il gennaio 1973, con la produzione dei floyd e di alan parson. sintetizzando il sound spazile che culmina in Meddle con una produzione eccezionalmente cristallina e con suoni straordinari e futuristici, dalla dinamica ben oltre qualunque cosa udita fino ad allora, il gruppo riesce finalmente, ad oltre sei anni dall'esordio, a raggiungere il successo planetario, le composizioni sono in gran parte del solo Roger Waters che scrive sulla morte, la pazzia, l'assurdita' della vita quotidiana e soprattutto, sulla nostalgia per la perdita della carica di follia geniale di syd barrett, la musica e' scintillante ed atmosferica, estremamente emotiva, ed include arrangiamenti inconsueti, con cori femminili e l'inclusione del sax, si fondono qui, in un operazione mai prima tentata, la psychedelia, l'art rock, il jazz , la fusion ed il blues, prima di virare verso il progressive, il tutto con dettagli evidenziati con tecnica sovrumana in un clima oscuro e allo stesso tempo dinamico, diverra' una icona del secolo ed il disco piu' celebre del gruppo, oltre a uno dei pochi lavori nella storia della musica a rappresentare un punto di non ritorno, chiudendo per sempre la stagione piu' creativa del progressive inglese per aprire la strada a nuove contaminazioni di studio ed a un periodo in cui la forma prevarra' a volte sulla sostanza.
Euro
38,00
codice 2135168
scheda
Pink floyd From oblivion vol. 1 (ltd. blue vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  room on fire 
rock 60-70
Edizione limitata in vinile di colore blu, label marroncina chiara / gialla con logo Room On Fire bianco e nero a sinistra, catalogo ROOM155. Pubblicazione private press del 2024, questo è il primo di due lp (gia' usciti in un unico doppio lp in un raro bootleg con lo stesso titolo realizzato nel 1991) che contengono le registrazioni del leggendario concerto dato dai Pink Floyd alla Golden Hall di San Diego, California, il 17 ottobre del 1971, e trasmesso radiofonicamente. Si era alle battute iniziali del tour di "Meddle", album che sarebbe poi usciti poche settimane dopo, a novembre dello stesso anno, tuttavia in questo live non sono ancora presenti brani di quel disco, bensì cavalli di battaglia consolidati dei concerti di inizio anni '70 della band: qui infatti ascoltiamo quattro lunghissime versioni di "Careful with that axe, Eugene", "The Embryo", "Set the controls for the heart of the sun" e "Cymbaline", con durate oscillanti fra gli undici ed i tredici minuti, performances dilatate ed ipnotiche che ancora riflettono la loro vena psichedelica, che si incontra con una personalissima e seminale concezione dello space rock.
Euro
24,00
codice 3037552
scheda
Pink floyd Meddle (remastered)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  pink floyd records / parlophone 
rock 60-70
bella ristampa rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, finalmente ufficiale, realizzata nel 2016, copertina apribile senza barcode, con effetto textured in rilievo, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita in Inghilterra su Harvest. Pubblicato in Inghilterra nel Novembre del 1971 dopo ''Atom Earth Mother'' e prima di ''Obscured By Clouds'', giunto al numero tre delle classifiche UK ed al numero 20 di quelle USA. Il sesto album. Deciso cambiamento di atmosfera dopo le sperimentazioni orchestrali di Atom Heart Mother, si apre con uno dei brani capolavoro del decennio, "One of These Days", e' un lp pieno di mistero, sospeso tra tessiture sonore innovative ed esperimenti in puro stile postpsichedelico che culminaneranno nella lunga suite "Echoes". In questa opera dalle atmosfere dantesche e spazialsurreali, ci sono momenti piu' folk progressive e naturalistici, quali "A Pillow of Winds", ma anche brani sorprendentemente duri come "Fearless" che quasi predata le atmosfere di ''The Wall''. Uno dei dischi simbolo del rock inglese, conclude il secondo periodo del gruppo, che viene magistralmente riassunto nel film ''Live At Pompei'', che venne filmato proprio durante questo tour. Opera eccezionalmente dettagliata, porra' le basi, almeno per cio' che riguarda la raffinatezza dei suoni e la ricerca strumentale di studio, di ''Dark Side of the Moon'', anche se da questo e' come stile ed atmosfere, diversissimo, ed apre l'epoca in cui Roger Waters diviene l'unico ed indiscusso leader del gruppo, mentre David Gilmour si vedra' relegato al ruolo di comprimario nella parte compositiva. Il disco contiene alcuni tra i brani piu' riusciti dell'intera carriera ed e' sicuramente una delle pietre miliari della musica rock in assoluto e dell'arte del secolo trascorso in generale.
Euro
36,00
codice 2136478
scheda
Pink floyd pompeii
lp2 [edizione] ristampa  stereo  eu  1971  dromos records 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
doppio album, ristampa realizzata nel 2015, nella versione in vinile nero, del disco non ufficiale per la prima volta pressato in Italia nel 2012 su Dromos Records, copertina lucida apribile senza barcode, con scritte in azzurro/grigio sul fronte e sul retro (questa ed altre colorazioni dell' artwork differiscono rispetto alla prima tiratura), etichetta custom in bianco e nero e non piu' a colori, catalogo 1784121. Si tratta dell' ennesima pubblicazione (le prime risalgono ai primi anni '70), d' altro canto imperdibile per chi gia' non possegga queste registrazioni, che contiene tutti i brani della versione "Director's Cut" del leggendario film-concerto (come e' noto senza pubblico), rimasto inedito ufficialmente su album, che i Pink Floyd tennero a Pompei nell' ottobre del 1971, dopo "Meddle" del 1971 e prima di "Obscured by clouds" del 1972 (in questo "director's cut" ci sono due brani aggiunti registrati in studio: "Us and Them" e "Brain Damage"). Fonti certe assicurano che fosse possibile ascoltarli da Napoli, tale era il volume dell' esibizione! Ecco la lista completa dei brani: Pompeii / Echoes, part I / On the Run (non accreditata sul retrocopertina) / Careful with That Axe, Eugene (accreditata come terzo brano del lato A sul retrocopertina, ma in realta' prima traccia del lato B) / A Saucerful of Secrets / Us and Them (studio) / One of These Days (accreditata come terza traccia del lato B, mentre e' in realta' la prima traccia del lato C) / Mademoiselle Nobs / Brain Damage (studio) / Set the Control for the Heart of the Sun / Echoes, part II .
Euro
35,00
codice 265232
scheda
Pink floyd the piper at the gates of dawn
Lp [edizione] ristampa  stereo  uk  1967  Columbia 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
la rara quarta stampa inglese, pressata nel 1969, copertina (con davvero lievi segni di invecchiamento sul retro) pressata da Garrod & Lofthouse, laminata sul fronte e flipback sul retro, ovviamente con '' File Under Popular: Pop Groups" in alto sul retro, etichetta ed argento, con scritta lungo la circonnferenza che inizia con "The Gramophonne Co." e in basso "Made in Gt Britain" senza piu' "Sold in the Uk", con logo Emi solo in basso e non in alto (a differenza della successiva tiratura. Pubblicato in Inghilterra nell' Agosto del 1967 prima di ''A Saurceful Of Secrets'', giunto al numero 6 delle classifiche inglesi e non entrato in quelle statunitensi, il primo album. Si tratta naturalmente di uno dei dischi piu' importanti di tutti i tempi, nonche' del capolavoro della psychedelia inglese, composto quasi interamemente da Syd Barrett, lascera' una traccia indelebile su tutta la musica a venire, non solo quella del decennio in cui fu prodotto, contiene una sequela incredibile di brani senza tempo, Astronomy Domine, Lucifer Sam, Matilda Mother, Flaming, Pow R. Toc H., Take Up Thy Stethoscope And Walk, Interstellar Overdrive, The Gnome, Chapter 24, The Scarecow, Bike. Il titolo venne preso da un personaggio del libro per bambini favorito di Syd Barrett, ''The Wind in the Willows'' (Il vento nei salici di Kenneth Grahame tradotto anche da Beppe Fenoglio), il disco puo' essere visto da varie angolazioni, e' ad un tempo un trattato sull'utilizzo dell' LSD nella Londra dell'estate dell'amore ed uno dei piu' riusciti lavori della musica rock, la musica si bilancia tra surreali trame e strofe pop psychedeliche ed abissi di rumore cosmico in cui la sperimentazione ed il rumorismo di scuola AMM prendono il sopravvento, i temi dello spazio, del viaggio cosmico, utilizzati come metafora dell' esperienza lysergica si sprecano, dal misterioso "Astronomy Domine", all'esplorazione dei mondi ignoti di "Interstellar Overdrive", l'organo dissonante e materico di Rick Wright, la ritmica compatta ed ossessiva di Waters e Mason trasportano l'ascoltatore del 1967 in spazi mai prima nemmeno intuiti, The Piper at the Gates of Dawn riesce miracolosamente a catturare fondere e reinventare le due facciate della musica del periodo, quella psychedelica e sperimentale che apre ed espande le porte della percezione e quella piu' vicina al ''Brit Pop'', con melodie accattivanti, suoni delicati, ed un distinto sapore caotico e allucinato, che lascia trasparire i vari e complessi livelli di lettura dell' opera. Certamente uno dei 10 albums di tutti i tempi ed una immagine speculare dello stato dell'arte dell'epoca nella quale fu registrato e composto.
Euro
150,00
codice 265173
scheda

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