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Damiano david (maneskin) Silverlines (autografato)
7" [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  sony 
indie 2000
picture disc limitato autografato e numerato, contiene due brani "silverlines" e "born with a broken heart" sul lato A, sul lato B versione orchestale di "silverlines", debutto solista del frontman dei maneskin.
Euro
25,00
codice 2133589
scheda
12"x2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2013  other people/matador 
indie 2000
Copertina con interno nero ed estrazione disco dall'alto, inner sleeves, adesivo sul cellophane, etichette nere con scritte bianche, doppio 12 (gira a 45), pubblicato dalla Other People/Matador nell'ottobre 2013, dopo L'Ep eponimo del 2011, debutto ful lenght, per questo progetto di Nicolas Jaar e Dave Harrington. I due assemblano una musica elettronica in cui e' facile imbattersi in momenti piu' rock ("Paper trails" ne e' un chiaro esempio), trip hop ed indie. Un compendio della storia della musica elettronica dagli anni settanta, da Brian Eno fino ad Aphex Twin, in un album fuori dal tempo, in bilico fra digitale ed analogico, in otto tracce nate da jams del 2011, che ricordano, oltre ai sopracitati nomi, Caribou, Flaming lips, con il tocco francese degli Air. Nicolas Jaar e' un musicista americano/cileno, che ha debuttato nel 2011 con l'album "Space is only noise", con cui mette in mostra una grande abilita' nel mescolare nella sua elettronica candida e minimale, house, dub step, parti cantate, ambient e soul. Vicino a James Blake, ma anche al connazionale Ricardo Villalobos.
Euro
34,00
codice 2133413
scheda
Davis miles Amandla
Lp [edizione] originale  stereo  ger  1989  Warner Bros 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Prima stampa europea, pressata in Germania, copertina lucida fronte retro con barcode, inner sleeve con artwork e crediti, label bianca con loghi Warner Bros grigi sullo sfondo, con scritte su due righe lungo tutta la circonferenza, logo Warner Bros a colori in alto, catalogo 925 873-1 WX-250. Pubblicato nel 1989 dalla Warner Bros, uscito dopo ''Tutu'' (1986) e prima della colonna sonora ''Dingo'' (1990), ''Amandla'' e' uno degli ultimi album di Miles Davis. Inciso in tre sessioni, ai Clinton Recording Studios di New York nel tardo dicembre del 1988, ai LeGonks West Studios di Los Angeles all'inizio del 1989 ed ai Right Track Studios di New York sempre all'inizio del 1989, con un vasto stuolo di musicisti fra cui il tastierista George Duke, il multistrumentista Marcus Miller, il sassofonista Kenny Garrett ed il percussionista Don Alias, ''Amandla'' e' considerato da alcuni critici uno dei migliori lavori dell'ultimo Miles, che sarebbe purtroppo scomparso pochi anni dopo; un disco di jazz fusion melodica ed accessibile, in cui risplendono ancora l'eleganza e la contenuta malinconia della sua tromba. Questa la scaletta: ''Catembe'', ''Cobra'', ''Big time'', ''Hannibal'', ''Jo-jo'', ''Amandla'', ''Jilli'', ''Mr.Pastorius''. La "spina dorsale " del jazz moderno. "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai la' ... A quel tempo io mi ero gia' creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' Si', sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' Si', ho anche quella '. Cosi' lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si e' ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacco' a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Euro
28,00
codice 263257
scheda
Davis miles bitches brew (legacy)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  legacy/columbia 
jazz
ristampa del doppio album, in vinile 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura su Columbia. Pubblicato dopo ''In a silent way'' (1969) e prima di ''A tribute to Jack Johnson'' (1971). Inciso al Columbia Studio B di New York in tre sessioni, il 19, 20 e 21 agosto del 1969, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Bennie Maupin (clarinetto basso), Wayne Shorter (sax soprano), Chick Corea (piano elettrico), Joe Zawinul (piano elettrico), Larry Young (piano elettrico), John McLaughlin (chitarra), Dave Holland (contrabbasso, basso elettrico), Harvey Brooks (basso elettrico), Jack DeJohnette (batteria), Lenny White (batteria), Don Alias (conga) e Jim Riley (sonagli, conga). Disco epocale e discusso, che divise il mondo del jazz all'epoca della sua uscita, ''Bitches brew'' e' uno dei lavori capitali del grande trombettista, sullo stesso piano di altri suoi capolavori ''spartiacque'' come ''Birth of the cool'' (inciso 1949-50) e ''Kind of blue'' (1959). Sebbene Davis avesse preso con decisione la strada elettrica con il precedente ''In a silent way'', album dai toni solari e dalle melodie ipnotiche, con ''Bitches brew'' da' il definitivo avvio a quella che sara' poi definita fusion, grazie ad un album che unisce una sezione ritmica ipnotica, funk e quasi tribale con complessi ed astratti intrecci di strumenti a fiato e tastiere, misteriosi in ''Pharaos Dance'', glaciali in ''Bitches brew'' e sensualmente funk in ''Miles runs the voodoo down'', senza trascurare la giocosita' di ''Spanish key'' ed il malinconico lirismo di ''Sanctuary''. Importante fu anche il ruolo del produttore Teo Macero, che ''ricostrui'' insieme a Miles i brani cosi' come appaiono su disco, lavorando accuratamente in sede di produzione su ore ed ore di sessioni effettuate in quei tre fatidici giorni dell'estate del 1969. Il pubblico jazz piu' tradizionale rimase spiazzato e quasi oltraggiato da questo lp che, sebbene sia uno dei piu' venduti nella storia del jazz, e' un lavoro tutt'altro che commerciale e scontato: ascoltare per credere. Questa la scaletta dei brani: ''Pharaos dance'', ''Bitches brew'', ''Spanish key'', ''John McLaughlin'', ''Miles runs the voodoo down'', ''Sanctuary''.
Euro
28,00
codice 2133380
scheda
Davis miles In a silent way
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1969  columbia / legacy / sony 
jazz
ristampa del 2019, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita su Columbia nel 1969. Inciso al Columbia Studio B di New York il 18 febbraio del 1969, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Wayne Shorter (sax soprano), Chick Corea e Herbie Hancock (piano elettrico), Joe Zawinul (organo), John McLaughlin (chitarra), Dave Holland (contrabbasso) e Tony Williams (batteria). Uscito dopo ''Filles de Kilimanjaro'' (1968) e prima di ''Bitches brew'' (1970), ''In a silent way'' vede il grande jazzista avanzare ulteriormente nel territorio elettrico, cimentandosi con due lunghi brani che e' difficile inserire in un contesto stilistico preciso, ma che forse e' piu' appropriato definire semplicemente grande ed avventurosa musica: la sezione ritmica leggera e minimale, la tromba caldissima di Miles, la chitarra funk ma lieve di McLaughlin e gli astratti tappeti di tastiere rendono ''Shhh/Peaceful'' una specie di viaggio spaziale verso il sole, mentre ''In a silent way/It's about that time'', comincia rarefatta e maestosa, quasi un'alba proto ambient, per poi esplodere in una tirata dai ritmi rock e ritornare infine alla quiete iniziale. Piu' caldo e solare rispetto al successivo e glaciale capolavoro ''Bitches brew'', ''In a silent way'' e' un ascolto chiave nell'ambito dello sviluppo del jazz elettrico, cosi' moderno che persino dj di elettronica come Irresistible Force lo citano fra i loro dischi preferiti, mentre gli psichedelici Mercury Rev ne riproponevano alcuni passaggi dal vivo nei loro primi anni (vedi ''Lego my ego'', 1992).
Euro
25,00
codice 2133381
scheda
Davis miles Man with the horn
lp [edizione] originale  stereo  hol  1981  cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
l' originale stampa europea, pressata in Olanda, copertina (con moderati segni di invecchiamento) semilucida senza barcode, etichetta arancio che sfuma in giallo in basso, catalogo CBS 84708 su copertina ed etichetta. Pubblicato nel 1981 dalla Columbia, ''The man with the horn'' esce dopo il precedente album in studio ''Get up with it'' (1974) e prima del successivo ''Star people'' (1982). Inciso ai Columbia Studios di New York in diverse sessioni, nel maggio-giugno del 1980, gennaio e marzo del 1981 ed il 6 maggio 1981, con quattro differenti formazioni che vedono la presenza di Miles Davis (tromba), Bill Evans (sax soprano, sax tenore, flauto), Robert Irving (synth, piano elettrico), Randy Hill (chitarra, violoncello, synth, voce), Barry Finnerty (chitarra), Mike Stern (chitarra), Felton Crews (basso elettrico), Marcus Miller (basso elettrico), Vincent Wilburn (batteria), Al Foster (batteria) e Sammy Figueroa (percussioni). Pubblicato a circa sette anni di distanza dal precedente album in studio, ''The man with the horn'' segna il ritorno sulle scene del grande trombettista dopo il lungo ritiro. Davis propone qui una fusion fra jazz, funk, rock e pop, con un approccio assai piu' accessibile rispetto ai criptici lavori dei primi anni '70, ma sempre attraverso brani lunghi e ricchi di assoli di tromba e chitarra, nei quali Miles suona ora lirico, ora misterioso e rarefatto, ora squillante. Questa la scaletta: ''Fat time'', ''Back seat Betty'', ''Shout'', ''Aida'', ''The man with the horn'', ''Ursula''.
Euro
20,00
codice 263423
scheda
Davis miles on the corner
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  music on vinyl 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, rimasterizzata per l' occasione, copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura. Pubblicato originariamente su Columbia nel 1972, uno degli album piu' arditi e discussi di Davis. ''On the corner'' venne bistrattato dalla critica e vendette pochissimo all'epoca della sua uscita, ma la reputazione del disco e' cresciuta esponenzialmente nel corso degli anni, man mano che nuove generazioni di musicisti ne sono state influenzate. Miles fa qui un ulteriore balzo in avanti rispetto al seminale ''Bitches brew'' (1970), usando come base una sezione ritmica minimale, ipnotica e carica di funk, per sostenere le melodie degli altri strumenti che all'apparenza sembrano monolitiche e ripetitive, ma che ad un ascolto piu' attento rivelano un vera e propria ''giungla'' sonora popolata da chitarre distorte dallo wah wah, tastiere elettriche svolazzanti, ipnotici tappeti di organo, ottoni filtrati all'inverosimile, elettronica ed echi di musica indiana, in particolare sulla prima facciata, mentre la seconda si fa piu' sincopata e funk, quasi a voler completare un dittico ''giungla/strada'', in cui alcuni critici vedono anche aspetti che si possono ricollegare alla musica d'avanguardia. Pubblicato nel 1972 dalla CBS/Columbia, inciso ai Columbia Studios di New York in tre sessioni, il primo ed il 6 giugno ed il 7 luglio del 1972, con formazioni rispettivamente composte da: Miles Davis (tromba, organo), Dave Liebman (sax soprano), Harold Williams (organo, sintetizzatore), Chick Corea (piano elettrico), Herbie Hancock (piano elettrico, sintetizzatore), Colin Walcott (sitar elettrico), John McLaughlin (chitarra), Michael Henderson (basso), Jack DeJohnette, Al Foster e Billy Hart (batteria, percussioni), Badal Roy (tabla); la seconda, identica alla prima ma con Carlos Garnett (sax tenore) che sostituisce Dave Liebman e David Creamer che sostituisce McLaughlin alla chitarra; la terza, identica alla seconda con Carlos Garnett al sax soprano, Bennie Maupin (clarinetto basso) e Khalil Balakrishna che sostituisce Colin Walcott al sitar elettrico. Questa la scaletta dei brani: ''On the corner'', ''New York girl'', ''Thinkin' one thing and doin' another'', ''Vote for Miles'', ''Black satin'', ''One and one'', ''Helen butte'', ''Mr. Freedom X''.
Euro
30,00
codice 3036300
scheda
Davis miles Workin' with the miles davis quintet (+ bonus)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1956  waxtime 
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina sul fronte pressoche' identica sul fronte alla prima assai rara tiratura, con note e foto supplementari sul retro e l' aggiunta di un brano rispetto alla originaria track-list ("Yesterdays, registrata a New York l' 8 marzo del 1951 con Lee Konitz, Sal Mosca, Billy Bauer ed Arnold Fishkin). Pubblicato dalla Prestige, inciso l'11 maggio ed il 26 ottobre del 1956 ai Rudy Van Gelder Studios di Hackensack, New Jersey, con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Uno dei quattro album della storica tetralogia del 1956, insieme a ''Cookin'', ''Relaxin'' e ''Steamin'', ''Workin'' si apre con lo splendido e toccante intreccio di tromba e pianoforte di ''It never entered my mind'', dall'incedere lento e dai toni malinconici, per poi proseguire con una scaletta variegata che include ad esempio la frizzante e movimentata ''Four'', che risveglia l'ascoltatore dopo il sogno ad occhi aperti di ''It never entered my mind''. Inciso con lo storico primo quintetto di Miles, una formazione a dir poco stellare, ''Workin'' e' indubbiamente un classico del jazz. La stupefacente vena creativa del gruppo e' testimoniata anche dal fatto che le incisioni di questo album e dei suoi tre ''fratelli'' vennero effettuate in due soli giorni, nel maggio e nell'ottobre del 1956, ispirandosi alle celebrate esibizioni dal vivo del quintetto. Questa la scaletta dei brani: ''It never entered my mind'', ''Four'', ''In your own sweet way'', ''The theme (take 1), ''Trane's blues'', ''Ahmad's blues'', ''Half nelson'', ''The theme (take 2)''.
Euro
20,00
codice 2133332
scheda
De andre' fabrizio fabrizio de andre' - 1986 collection (ltd. grey)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1986  sony 
cantautori
Doppio album, ristampa del 2024, edizione limitata in 500 copie, in vinile grigio, della raccolta originariamente uscita nel 1986 su Dischi Ricordi; si trattava pero' di un singolo album, mentre questa riedizione e' doppia ed include in piu' il brano "Amico Fragile", originariamente incluso nella versione in cd del disco ma non in quella vinilica. Dodici brani, quindi, che coprono il periodo che va dal 1967 (errate alcune delle note sul retrocopertina) al 1984: "Bocca di Rosa" e "Carlo Martello Ritorna dalla Battaglia di Poitiers" sono tratte dall' album "Volume 1" del 1967, "La Canzone di Marinella" dall' album "Volume 3" del 1968, "Il Testamento di Tito" da "La Buona Novella" del 1970, "Andrea" da "Rimini" del 1978, "La Guerra di piero", "Il pescatore", "Amico Fragile" e "Via del Campo" sono presenti nelle versioni registrate dal vivo con la P.F.M. ed incluse nei due volumi del live "In Concerto - Arrangiamenti P.F.M." usciti tra il 1979 ed il 1980, "Quello Che Non Ho" e' tratta da "Fabrizio De Andre' " del 1981, "Creuza de Ma" dall' album con lo stesso titolo del 1984.
Euro
33,00
codice 2133470
scheda
De ville willy miracle
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1987  A&M 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Copia ancora incellophanata, e con adesivo sul cellophane che indica la presenza di quattro brani del disco, l' originale stampa americana, copertina con piccolo cut promozionale in basso a sinistra lungo il bordo inferiore, completa di inner sleeve con foto e con testi, etichette nere con logos centrali, catalogo SP-5177, vinile ambrato se posto in controluce. Dopo sei albums in studio pubblicati come Mink de Ville, il primo album a tutti gli effetti "solista" del compianto artista portoricano della Lower East Side di New York, che aveva esordito nella storica raccolta "Live at CBGB's", mitico locale culla della new wave della grande mela. Prodotto dal Dire Straits David Knopfler, ch vi suona anche la chitarra, si destreggia con la solita maestria' tra soul, r'n'b' e musica latina. Un disco forse discontinuo, ma con alcuni brani davvero eccellenti, come la suggestiva "Heart & Soul", "Assassin of Love", "Spanish Jack" (coscritto da Knopfler), la loureediana "Southern Politician", la soffusa "Storybook Love". Il cantante e compositore Willy DeVille (vero nome William Boray), nativo di New York, gia' nel 1971 aveva cercato di formare la sua prima band trasferendosi a Londra, ma insoddisfatto dei risultati, decise di tornare in America, a San Francisco, dove nel 1974 naquero i Mink DeVille con lui, Ruben Siguenza e Tom "Manfred" Allen; dopo aver suonato innumerevoli concerti nella Bay Area sotto nomi di fantasia, tornano a New York appena in tempo per debuttare con tre brani sulla leggendaria compilation ''Live at CBGB's''. Jack Nitzsche li ascolta e decide di produrre il loro primo album, ''Cabretta'', del 1977: il disco rivela una band dal suono potente e dalle forti influenza soul, ispaniche, bohemienne e blues. Nel 1978 e' la volta del secondo lp, Return to Magenta, sempre prodotto da Nitzsche e che conclude la prima fase della carriera, infatti Willy DeVille licenzia tutto il gruppo, ad eccezione di Erlanger, e si sposta a Parigi dove registrera' il bizzarro ''Le Chat Bleu''. I Mink De Ville si sciolsero nel 1985, e Willy continuo' poi come solista, pubblicando il suo primo lp a proprio nome nel 1988, con il titolo di ''Miracle''.
Euro
26,00
codice 263298
scheda
Dead can dance The serpent's egg
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1988  4ad 
punk new wave
ristampa del 2017, pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura, e corredata dell' originaria inner sleeve. Il magnifico quarto album della band di Lisa Gerrard e Brendan Perry, australiani con base in Inghilterra. Uscito nel novembre del 1988 su 4AD, e giunto al quinto posto delle classifiche "indie" inglesi, dopo il precedente "Within the Realm of a Dying Sun", dettato da una ennesima straordinaria maturazione compositiva ed evolutiva, "The Serpent's Egg", e' sicuramente una delle espressione massime del gruppo, che riesce ad emanare evocazioni sacre e profane, medievali ed eteree; in una continua ricerca volta verso il passato bellissimi brani ci trasportano in terre lontane incantate, degne di una sceneggiatura di Werner Herzog. Veramente bello, senza alcuna nota di caduta artistica The Serpent's Egg con la sua sacralita' e' da considerarsi tra gli album di maggior risalto artistico di fine anni ottanta. Il progetto Dead Can Dance nasce in Australia nel 1981 da Brendan e Lisa, entrambi di origini Anglo-Irlandesi. I due decidono di trasferirsi a Londra dove ottengono un contratto con la 4AD, diventandone uno dei gruppi di maggior successo e parteciperanno naturalmente anche al progetto aperto 4AD This Mortal Coil. La 4AD di Ivo Watts-Russell sara' ricordata come etichetta fondamentale degli anni ottanta che ha avuto il merito di lanciare molti dei gruppi che hanno caratterizzato l'intera decade degli anni ottanta; tra questi sicuramente un posto di primo piano spetta ai Dead Can Dance capaci di rappresentare il vertice assoluto di quella ricerca sul suono, sulle voci e sulle atmosfere cosi' lontano da un qualsivoglia genere di "pop", autori di sonorita' gotiche, medioevali ed eteree, anche se questo e' termine al quanto restrittivo per l'arte dei Dead Can Dance. Un'influenza, quella dei Dead Can Dance, che e' profondissima e non solo a livello strettamente musicale: l'importanza del duo anglo-australiano sta in primo luogo nell'aver introdotto nella musica rock un approccio "colto", un modo di comporre e costruire canzoni che nasceva da ricerche che erano non solo musicali ma anche letterarie, etnografiche e storiche. Gia' il loro primo album mostrava sia i primi germi di quel sound esoterico e medievaleggiante che sarebbe diventato il loro marchio di fabbrica, sia stranianti divagazioni tribali. Perry e Gerrard si complementavano tanto in fase di composizione che di esecuzione, dividendosi piu' o meno equamente i brani e riuscendo a trasformare in un'unica "anima" due personalita' musicali che non potevano essere piu' distanti. Se infatti Perry, voce baritonale e predilezione per arrangiamenti ricchi e fantasiosi, era un colto e austero cantautore, Gerrard - la cui voce era molto piu' vigorosa e nervosamente instabile rispetto al sussurro fatato di Liz Fraser (Cocteau Twins) - preferiva cimentarsi in esercizi vocali liberi da metrica e grammatica, adagiati su partiture esotiche e magiche, cantati in un linguaggio inesistente, che mescolava svariati linguaggi "reali". Spleen And Ideal, porta subito a livelli vicini alla perfezione tanto l'intesa tra i due, quanto la loro ricerca: qui ci sono ancora tracce di rock, che in seguito andranno perdute del tutto (culminando in "Aion" del 1990, che e' un album di musica medievale "pura"), c'e' molta elettronica, sebbene nascosta e mascherata. La portata artistica dei Dead Can Dance non e' soltanto musicale, anzi forse il lato musicale e' addirittura meno interessante rispetto a tutto quello che sta dietro le loro canzoni, quel loro approccio metodico, scientifico, piu' simile alle tecniche etnologiche della ricerca sul campo, o all'archeologia sperimentale che alla composizione musicale. Ogni nota, ogni arrangiamento e ogni parola delle loro canzoni e' frutto di un lavoro lungo e paziente di studio, documentazione e "sperimentazione" alla ricerca della resa perfetta dell'atmosfera e dell'epoca che di volta in volta il duo mirava a ricreare a partire da segni ben precisi e scelti con cura. Spleen And Ideal trasporta l'ascoltatore in un mondo e in un tempo alieni, antichi e lontanissimi eppure al tempo stesso incredibilmente "familiari" ed evocativi, come se le loro associazioni di armonie e sonorita' fossero iscritte nel nostro inconscio collettivo.
Euro
30,00
codice 2133488
scheda
Deal kim (pixies/breeders) Nobody loves you more
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  4ad 
indie 90
adesivo su cellophane. Nonostante una lunga carriera nel panorama rock indipendente questo è il primo album che Kim Deal pubblica da solista. Disco registrato anche dal compianto amico Steve Albini nel suo studio Electrical Audio di Chicago a novembre 2022. La Deal propone un rock che ha sempre contraddistinto i lavori con le bands a cui ha fornito basso/chitarra e voce (Pixies, Breeders, Amps) fatto di melodie giocose con un tocco di malinconia. Costruito insieme ad una band che comprende la gemella Kelley, Britt Walford, Jim Macpherson e Mando Lopez oltre a vari collaboratori Jack Lawrence (Raconteurs), le Savages Fay Milton e Ayse Hassan e Raymond McGinley dei Teenage Fanclub. Mixato da Marta Salogni.
Euro
30,00
codice 2133221
scheda
Dean and britta (luna), sonic boom A peace of us (emerald green vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  2024  carpark 
indie 90
Vinile di colore verde ("emerald" come presentato dall'etichetta), copertina senza codice a barre, label custom a colori con particolari dello artwork di copertina e ripartizione dei colori diversa su di una facciata rispetto all'altra, catalogo CAK177. Pubblicato nel novembre del 2024 dalla Carpark, il quinto album (colonne sonore escluse) per Dean & Britta, questa volta accompagnati dall'ex Spacemen 3 Sonic Boom, successivo a "The quarantine tapes" (2020). "A peace of us" è una delle più peculiari e curiose collaborazioni a tema natalizio in ambito rock, un disco che non si limita a riproporre i brani più celebri e sentiti del Natale, ma anche alcune canzoni sullo stesso tema ma meno famose o ricordate, come "Do you know how christmas trees are grown?" di John Barry e Hal David, "Snow" di Randy Newman; accanto a queste, troviamo un duetto per voci ed elettronica fra Britta e Sonic Boom nella cover di "Pretty paper" di Willie Nelson, interpretazioni di brani di ambito country come "Christmas can't be far away" di Eddy Arnold e "If we make it through December" di Merle Haggard, il tutto interpretato, come superclassici quali "Stille nacht", "Peace on earth / Little drummer boy" (originariamente un duetto televisivo del 1977 fra Bing Crosby e David Bowie) e "Greensleeves", con un'attitudine dolceamara, che mette insieme sensazioni contrastanti del periodo natalizio come speranza, delusione, solitudine, attesa, calore umano, con uno stile che intreccia delicato dream pop e psichedelia eterea. Il duo Dean and Britta è stato formato all'inizio del XXI secolo da Dean Wareham e Britta Phillips, entrambi membri dei Luna; i due propongono un indie pop melodico ed evocativo, nel quale la critica ha ravvisato influssi di Serge Gainsbourg e Lee Hazlewood; il logo primo album "L'avventura" (2003) fu prodotto dall'esperto Tony Visconti, storico collaboratore di Marc Bolan e David Bowie, seguito nel 2007 da "Black numbers", nel 2010 da "13 most beautiful: songs of andy warhol's screen tests" e nel 2020 da "Quarantine tapes", dischi ai quali si aggiungono anche alcune colonne sonore realizzate per lungometraggi del regista Noah Baumbach. Formatisi alla fine del 1991, in seguito allo scioglimento dei grandi Galaxie 500, i Luna erano una sorta di super gruppo indie composto inizialmente dal cantante e chitarrista dei Galaxie 500 Dough Wareham, dal bassista Justin Harwood (ex Chills) e dal batterista Stanley Demeski (ex Feelies). La musica del gruppo presentava affinita' con la precedente band di Wareham, con brani lenti e rilassati, guidati da chitarre ora distese ora lievemente abrasive, con echi psichedelici e dei Velvet Underground piu' melodici. L'album d'esordio ''Lunapark'' (1992) fu seguito dall'acclamato ''Bewitched'' (1994), quindi da numerose altre uscite fino ai primi anni del nuovo secolo, fra cui ''Romantica'' (2002), inciso con Dave Fridmann alla produzione ed alle tastiere. Annunciarono il loro scioglimento nel 2004, poco prima di pubblicare il settimo album ''Rendezvous''.
Euro
33,00
codice 3516292
scheda
Death ss Heavy demons (ltd. picture disc + poster)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1991  lucifer rising 
heavy metal
ristampa del 2020, rimasterizzata, edizione limitata di sole 300 copie, in VINILE PICTURE DISC e corredata di POSTER in formato 100x70 cm., copertina senza barcode, sagomata "die-cut" sul fronte e con parti lucide ed adesivo con brani sul retro, adesivo di presentazione sulla busta plastificata esterna. Pubblicato nel 1991 dalla Rosemary's in Italia, il terzo album in studio, successivo a ''Black mass'' (1989) e precedente ''Do what thou wilt'' (1997). Inciso con una formazione rinnovata attorno a Steve Sylvester, ''Heavy demons'' e' un'opera dai toni epici quanto cupi, nella quale il gruppo pennella brani dai ritmi sostenuti (anche se non tiratissimi) e potenti (ma non all'eccesso), con richiami al sound offerto in quegli anni da gruppi di punta come Metallica ed Iron Maiden. Longeva formazione metal italiana, i Death SS si formano a Pesaro alla fine degli anni '70; il gruppo resta negli annali per essere uno dei principali esponenti del filone ''horror metal'', e viene definito da alcuni critici come ''il parallelo musicale del cinema di Roger Corman''. Guidati dall'enigmatico frontman Steve Sylvester, unico membro costante di una formazione frequentemente rimaneggiata, pubblicano la raccolta ''The story of death ss'' nel 1987, prima dell'album d'esordio ''...in death of Steve Sylvester'' (1988) e del successivo ''Black mass'' (1989). Il gruppo resta fedele al proprio stile ed alla propria caratteristica immagine stregonesca e funerea nel corso degli anni, proseguendo la sua attivita' ben oltre l'inizio del nuovo secolo.
Euro
29,00
codice 2133393
scheda
Dedalus Dedalus (crystal)
Lp [edizione] nuovo  stereo  ita  1973  ams 
rock 60-70
ristampa del 2021, edizione limitata in vinile trasparente, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica alla prima molto rara tiratura su Trident. Pubblicato in Italia nel maggio del 1973 prima di ''Materiale per tre esecutori e nastro magnetico''. Il primo album. Dal bellissimo libro e sito internet "Italian Prog" di Augusto Croce: "Gruppo jazz-rock di Pinerolo, i Dedalus sono stati gli unici artisti a pubblicare due album per la storica etichetta Trident prima di scomparire, ed ebbero anche una buona attivita' dal vivo pur essendo molto distanti nel genere dai gruppi italiani piu' importanti del tempo. Dopo l'esibizione al Festival di Avanguardia e Nuove Tendenze di Napoli nel 1973, vennero descritti da un celebre giornalista come la rivelazione del festival. Questo primo album contiene una miscela originale di jazz, rock e sperimentazione, interamente strumentale e con qualche influenza dei Soft Machine, con parti solistiche di sax, violoncello, piano elettrico e chitarra. Il secondo, "Materiale per tre esecutori e nastro magnetico", con il gruppo ridotto ad un trio dall'abbandono del bassista Furio Di Castri per intraprendere una lunga carriera come contrabbassista jazz, e' in una direzione molto piu' d'avanguardia con un maggior uso dell'elettronica. I Dedalus continuarono come duo dopo il 1977, quando anche il batterista Enrico Grosso usc￾, ed hanno collaborato con musicisti jazz come Steve Lacy, ma il gruppo si sciolse definitivamente nel 1979. La riunione venne decisa nel 1990, con la stessa formazione del secondo album, ma molti musicisti sono entrati e usciti negli anni successivi ed un album, "Pia visione", e' stato realizzato in forma privata nel 1997. Dal 2000 Fiorenzo Bonansone ha formato un nuovo gruppo, chiamato Bonansone Dedalus Group, con l'intenzione di far rinascere lo spirito dei Dedalus originali ma con un nuovo approccio piu' minimalista". Note tratte da Augusto Croce.
Euro
31,00
codice 2133118
scheda
Deep purple bbc session 1968-1970 (2lp)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  junkie yard 
rock 60-70
Doppio album, ristampa in vinile nero e con copertina non apribile, lucida senza barcode; pubblicato dalla Junkie Yard per la prima volta nel 2021, si tratta sostanzialmente della riedizione, in forma di semplice doppio album, del contenuto dell' ormai raro box "The BBC Sessions 1968-1970" uscito nel 2011 (che conteneva due lps e due cd). Straordinario il contenuto, di rilevanza stoirica straordinaria, che vede qui la luce per la prima volta ufficialmente: 25 brani registrati tra il 1968 ed il 1970 in vari sgow radiofonici o televisivi trasmessi dalla BBC inglese, iniziando proprio da quel giugno del 1968 che vide la pubblicazione del primo singolo della band, "Hush". Ecco la lista completa dei brani: LP 1 1. Hush / 2. One More Rainy Day 3. Help! [BBC Top Gear Session, giugno 1968]; 4. And the Address [BBC Dave Symonds Show Session, luglio '68]; 5. Hey Bop A Re Bop 6. Emmaretta 7. Wring that Neck 8. Hey Joe 9. It's All Over [BBC Top Gear Session, febbraio '69]; 10. The Painter 11. Lalena [BBC Sounds Like Tony Brandon Show Session, luglio '69]; 12. The Painter 13. I'm So Glad 14. Hush [BBC Chris Grant's Tasty Pop Sundae Session, luglio '69]. LP 2: 1. Ricochet 2. The Bird Has Flown [Symonds on Sunday, Agosto '69); 3. Speed King 4. Jam Stew (aka John Stew) [Stuart Henry Noise at Nine, novembre '69); 5. Hard Lovin' Man 6. Bloodsucker 7. Living Wreck [Mike Harding's Sounds Of The Seventies Session, aprile '70]; 8. Black Night 9. Grabsplatter 10. Into The Fire 11. Child In Time [BBC Transcription Services Session, settembre 1970]. Oltre ai brani indicati, alcuni stralci di interviste.
Euro
33,00
codice 263429
scheda
Deep purple Book of taliesyn (mono)
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1969  parlophone / hvl 
rock 60-70
Ristampa IN MONO (il mixaggio mono del disco venne originariamente approntato contemporaneamente a quello stereo ma mai pubblicato finora), copertina apribile pressocche' identica a quella della prima molto rara tiratura uscita in Inghilterra su Harvest. Il secondo album, pubblicato in Inghilterra nel luglio del 1969 su Harvest ed in USA nel Gennaio dello stesso anno su Tetragrammaton, dopo ''Shades of Deep Purple'' e prima di ''Deep Purple'', giunto al numero 54 delle classifiche americane e non entrato in quelle inglesi. Registrato con la formazione originale, prima dell'avvento di Gillan e Glover, furono etichettati dalla critica come una sorta di ''british vanilla fudge'', il disco e' molto diverso da quello che saranno i successivi, la cover dei Beatles ''we can work it out'' ha sapore ancora da party londinese dei '60 sullo stile di Brian Auger, la lunga jam di ''Exposition'' mette in luce le qualita' di Blackmore, ancora una volta al centro dell'attenzione, mentre in brani quali ''the shield'' e ''anthem'' che ricordano le radici psIchedeliche del gruppo, e dal sapore quasi barrettiano, e' l'organo di John Lord ad avere la parte principale. Ma e' solo con la finale ''river deep mountain high'' che si giunge al culmine del souno della prima incarnazione della band, in cui progressive, hard e soul si uniscono in una totale interazione.
Euro
35,00
codice 3036344
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Deep purple fireball (ltd. purple vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  purple / universal 
rock 60-70
Bellissima ristampa del 2018, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE VIOLA, rimasterizzata presso gli Abbey Road Studios dai master tapes originali, copertina apribile e textured in rilievo, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura inglese su Purple, e completa di inserto. Pubblicato in Inghilterra dopo ''In rock'' e prima di ''Machine head'' nel settembre del 1971 e negli Usa nell'agosto dello stesso anno, giunto al numero 1 delle classifiche Uk ed al 32 di quelle Usa. Il secondo capitolo della trilogia 1970-1972 ed uno dei tre albums fondamentali della seconda fase del gruppo, conclude il traghettamento verso l' hard rock che era iniziato con il disco precedente; l' lp inizia con ''Fireball'', brano potentissimo e scintillante in cui l' organo di Jon Lord si produce in una performance da annali della musica rock, ''Starnge kind of woman'' e' il secondo classico, cavallo di battaglia live, ed ha nei suoni della chitarra di Blackmore il suo punto di forza, ''Anyone's daughter'' e' splendida, con Ian Gillan che riesce a trasformare un blues canonico in una performance ad altissimo livello alternandosi con la magnifica partitura di chitarra che rifugge qui dai luoghi comuni e si avventura in territori inesplorati, ''The mule'' anch'essa tra i superclassici live, e' oramai l'archetipo del ''drum solo'', da ricordare anche la misconosciuta ''Fools'' in cui affiorano le radici progressive del repertorio degli anni '60, chiude il disco ''No one come'', brano assolutamente innovativo nei suoni e nella struttura che sposta l'interesse del gruppo verso un sound ancora piu' terso e fresco e che fa presagire il repertorio dell' album successivo. Lavoro non cosi' noto, forse per essere compresso tra due titani del calibro di ''In rock'' e ''Machine head'', questo "Fireball" e' sicuramente un punto fermo nella discografia dei Purple e dell' hard rock dei '70 in generale.
Euro
37,00
codice 3036361
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Deep purple in rock (180 gr.)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  warner records 
rock 60-70
Ristampa del 2020, in vinile 180 grammi e rimasterizzata presso i prestigiosi Abbey Road Studios, copertina apribile pressoche' identica alla prima rara tiratura. Pubblicato in Inghilterra nel giugno del 1970 dopo ''Concert for group and orchestra'' e prima di ''Fireball'', giunto al numero 4 delle classsifiche Uk e non entrato in quelle americane. Il quinto album. Fu il primo ad essere registrato con la formazione classica, quella che vede all' opera Ian Gillan, Roger Glover, Ian Paice, Jon Lord e Ritchie Blackmore; "In Rock" e' un lavoro straordinariamente importante nella storia della musica del decennio, infatti qui per la prima volta l' hard rock che posizionera' il gruppo nella sacratrimurti dell' hard rock inglese con Led Zeppelin e Black Sabbath fa la sua comparsa. Il disco include brani magistrali e senza tempo, e' gia' dall' iniziale ''Speed King'' che si capisce il cambio di clima, che richiama ora deliranti cacofonie di chitarra elettrica in un clima di surreale potenza distruttiva; "Child in time'', pur se ispirata dagli It's a beautiful day, e' un crescendo da infarto in cui Ian Gillan da una delle sue piu' convincenti interpretazioni di sempre, ''Flight of the rat'' e' l'archetipo del nuovo hard, ''Into the fire'' e ''Living wreck'' sono esempi da manuale di energia creativa e potenza sonora. Un album estremamente riuscito, sia a livello compositivo che di esecuzione, con brani magnifici e suonato con uno stile per allora rivoluzionario che influenzera' la musica rock per molti decenni ancora, forse non maturo come ''Machine head'' ma di questo piu' fresco e creativo. Un caposaldo della musica del secolo passato.
Euro
30,00
codice 3036336
scheda
Deep purple Machine head
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  purple records / universal 
rock 60-70
ristampa con copertina apribile pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita in Uk su Purple, e corredata dell' originario inserto apribile. Pubblicato in Inghilterra nell' Aprile del 1972 dopo ''Fireball'' e prima di ''Made in Japan'', giunto al primo posto delle classifiche inglesi ed al settimo di quelle americane. ll settimo album. Ultimo dei tre lavori che comporranno la ''sacra trimurti '' dell' hard rock inglese, insieme a ''Paranoid'' ( 1970 ) dei Black Sabbath e ''Led Zeppelin 4'' (1971), disco incredibilmente imitato negli anni successivi, e per molti decenni, contiene una serie di brani da infarto, nonche' uno dei riffs piu' celebri di tutti i tempi, quello di ''smoke on the water'', ''highway star'', in cui il dualismo tra chitarra e organo giunge a perfetta maturazione, e la performance vocale di ian gillan lo pone di diritto tra i piu' grandi cantanti rock degli anni ''70, la jam strumentale di ''lazy'' che si dice sia nata per dare un po' di respiro alla gola di ian gillan durante i concerti, la strana e vintage '' maybe, i'm a leo'', e le splendide melodie in puro stile britannico di '' never before'' e '' pictures of home'', per finire, ''space truckin'' che sposta il confine dell'hard rock chitarristico la dove nessuno era giunto prima. un album da 10 e lode, assolutamente perfetto, che forse si potra' anche eguagliare, ma di certo non superare. uno dei classici della musica moderna che verra' ascoltato con meraviglia anche tra 100 anni.
Euro
29,00
codice 2133363
scheda
Deep purple nobody's perfect
lp2 [edizione] originale  stereo  ger  1988  polydor 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
prima stampa europea pressata in Germania anche per il mercato inglese, doppio album con copertina (con qualche segno di invecchiamento) lucida apribile, con barcode, etichetta rossa con scritte e logo neri, corredato di inner sleeves, catalogo PODV10 835-897-1 sulla copertina, 8359898-1 ed 835899-1 sui rispettivi vinili. Uscito nel giugno del 1988, giunto al 38esimo posto delle classifiche inglesi ed al 105 di quelle americane, pubblicato dopo "The House of Blue Light" e prima di "Slaves and Masters", con due brani in piu' rispetto alla versione in Cd, questo doppio album dal vivo vede all' opera la storica hard rock band inglese in una formazione con Roger Glover, Ian Paice, Ritchie Blackmore, Jon Lord e Ian Gillan, la stessa line up degli albums piu' classici dei Purple (periodo '70/'73), dinuovo insieme dal 1984, ma qui per l' ultima volta; registrato il 23 maggio del 1987 ad Irvine Meadows, California, il 22 Agosto ad Oslo, il 30 maggio 1987 a Phoenix, Arizona ed il 6 Settembre 1987 a Verona, contiene i seguenti brani, di cui la conclusiva "Hush" registrata in studio per l' occasione, a commemorare lo storico singolo della band: A1 Highway Star / A2 Strange Kind Of Woman A3 Perfect Strangers B1 Hard Lovin' Woman B2 Bad Attitude B3 Knocking At Your Back Door C1 Child In Time C2 Lazy C3 Space Trucking D1 Black Night D2 Woman From Tokyo D3 Smoke On The Water D4 Hush.
Euro
24,00
codice 263351
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Del rey lana Did you know that there's a tunnel under ocean blvd
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  cze  2023  polydor 
indie 2000
doppio vinile, copertina apribile. Il nono album in studio, vede la produzione della cantante con Mike Hermosa, Jack Antonoff , Drew Erickson, Zach Dawes e Benji e collaborazioni con Jon Batiste , Bleachers , Father John Misty , Tommy Genesis , SYML e Riopy. La Del Rey propone in questo lavoro una scrittura matura ed evoluta, con sia brani riflessivi ancorati alla tradizione americana sia episodi più sperimentali. Cantante originaria di New York, Lana Del Rey nasce nel 1985 e cresce a Lake Placid; comincia a dedicarsi seriamente alla musica dopo le scuole superiori, quando si stabilisce a Long Island e si esibisce nei locali newyorchesi, talora sotto lo pseudonimo di Lizzy Grant o anche Lana Del Ray. La stampa ha talora sottolineato come la Del Rey abbia contribuito a popolarizzare presso il grande pubblico il "sad core"; la sua è una musica lenta, molto malinconica e cinematica, rivestita da una patina elegante che richiama l'estetica degli anni '50 e '60 ma che nasconde una vena quasi costantemente dolente e tragicamente romantica, e che sonicamente intreccia influenze di quell'epoca con arrangiamenti e sonorità del pop moderno del XXI secolo. Dopo un primo album indipendente, la sua carriera compie un'impennata con il secondo "Born to die" (2012), primo di una serie di album che nel corso del decennio giungono puntualmente nella top 3 statunitense e quasi sempre in vetta a quella britannica.
Euro
47,00
codice 2133457
scheda
Delgados the great eastern
Lp [edizione] originale  stereo  uk  2000  chemikal underground 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
Prima molto rara stampa inglese, in vinile pesante, copertina lucida con barcode 5020667344014, completa di inner sleeve lucida e semirigida con testi, etichetta color amaranto con scritte bianche e nere, catalogo CHEM040. Uscito in Inghilterra nel maggio del 2000 dopo "Peloton" (1999) e prima di "Hate" (2002), il terzo notevolissimo album (prodotto da Dave Fridmann) della band scozzese, che con un suono sempre piu' maturo e interessante, mette in evidenza, oltre alla notevole capacita' e varieta' compositiva, una particalare abilita' nell'arrangiamento e talento nell'uso, oltre degli strumenti classici e usuali, del pianoforte e del violoncello. Formatisi a Glasgow nel 94 da Alun Woodward (chitara e voce), Stewart Henderson (basso) e Paul Savage (batteria), tutti e tre amici d'infanzia, ai quali poco dopo si aggiunge la cantante chitarrista Emma Pollock.Uno dei gruppi migliori della scena scozzese degli ultimi anni, fondatori dell'etichetta Chemikal Underground che ha prodotto i debutti di Arab Strap e Mogwai. Il loro nome e' un tributo al ciclista spagnolo Pedro Delgado, apprezzati da John Peel fin dagli esordi, del 1995, pubblicano il loro primo album "Domestiques" nel 97 dopo tre ep, un lo-fi noise indie pop con influssi My Bloody Valentine e Pavement. Nel 99 esce il secondo "Peloton" e un anno pi— tardi "The great estern", considerato dalla critica fra i migliori dell'anno. Successivamente pubblicano "Hate" (02) e "Universal audio" (04), entrambi ancora prodotti da Fridmann e entrambi caratterizzati dall'abbandono orchestrale e dall'accentuazione del lato melodico e malinconico.
Euro
50,00
codice 263261
scheda
Delgados The great eastern (reissue ltd)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2000  chemikal underground 
indie 90
Ristampa limitata in vinile pesante con coupon per download digitale. Uscito in Inghilterra nel maggio del 2000 dopo "Peloton" (1999) e prima di "Hate" (2002), il terzo notevolissimo album (prodotto da Dave Fridmann) della band scozzese, che con un suono sempre piu' maturo e interessante, mette in evidenza, oltre alla notevole capacita' e varieta' compositiva, una particalare abilita' nell'arrangiamento e talento nell'uso, oltre degli strumenti classici e usuali, del pianoforte e del violoncello. Formatisi a Glasgow nel 94 da Alun Woodward (chitara e voce), Stewart Henderson (basso) e Paul Savage (batteria), tutti e tre amici d'infanzia, ai quali poco dopo si aggiunge la cantante chitarrista Emma Pollock.Uno dei gruppi migliori della scena scozzese degli ultimi anni, fondatori dell'etichetta Chemikal Underground che ha prodotto i debutti di Arab Strap e Mogwai. Il loro nome e' un tributo al ciclista spagnolo Pedro Delgado, apprezzati da John Peel fin dagli esordi, del 1995, pubblicano il loro primo album "Domestiques" nel 97 dopo tre ep, un lo-fi noise indie pop con influssi My Bloody Valentine e Pavement. Nel 99 esce il secondo "Peloton" e un anno pi— tardi "The great estern", considerato dalla critica fra i migliori dell'anno. Successivamente pubblicano "Hate" (02) e "Universal audio" (04), entrambi ancora prodotti da Fridmann e entrambi caratterizzati dall'abbandono orchestrale e dall'accentuazione del lato melodico e malinconico.
Euro
30,00
codice 2133581
scheda
Depeche mode Some great reward (gatefold sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1984  mute / legacy / sony 
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi di alta qualita', copertina apribile (a differenza della prima tiratura su Mute), corredata di inner sleeve con testi. Il quinto album del gruppo inglese dell' Essex, pubblicato nel settembre del 1984, a distanza di poco piu' di un anno dal precedente "Construction Time Again"; giunto, superando il successo degli albums precedenti del gruppo, fino al quinto posto delle classifiche inglese (51esimo negli States), e' considerato uno dei capolavori dei Depeche Mode, oscuro e perfetto: ormai dell' elettropop degli esordi ci sono solo alcune, raffinatissime tracce in episodi come "Lie To Me" o "Blasphemous Rumours", la musica della band si evolve verso atmosfere piu' ambigue ed oscure, decisamente dark, a tratti, come in "Something To Do", riuscendo addirittura in una perfetta fusione dei due elementi negli hits "People Are People" e "Master And Servant" e concedendosi occasionalmente ad episodi piu' "romantici" come la delicatissima, pianistica "Somebody". Una maturazione che i piu' non avevano certo preventivato, accolta entusiasticamente dal pubblico europeo, e che portera' negli anni il gruppo a sempre nuovi ed interessanti traguardi artistici ottenendo ottimi riscontri di critica e di pubblico, gia' dal successivo "Black Celebration". I Depeche Mode da Basildon, nell'Essex, vicino Londra, sono indiscutibilmente una delle band piu' importanti degli ultimi vent'anni, esponenti di spicco dell'elettropop assieme agli Ultravox, agli Eurythmics e i Soft Cell, ma la loro carriera ha visto anche l'evoluzione da un suono scanzonato e morbido ad atmosfere piu' cupe ed intimiste. La storia dei Depeche Mode inizia nel 1977 quando Andrew Fletcher e Vince Clark incontrano Martin Gore e insieme fondano i Composition Of Sound. Dave Gahan al tempo si esibiva in un locale eseguendo una cover di Heroes di Bowie; notato dal trio venne reclutato nelle fila del gruppo che cambio' nome in Depeche Mode decidendo altresi' di abbandonare gli strumenti acustici per dedicarsi a tempo pieno all'uso dei sintetizzatori. Il riferimento dei primi Depeche Mode sono principalmente i Kraftwerk, grazie ai consensi riscossi durante le prime esibizioni dal vivo il gruppo inizia a godere di un piccolo culto che ben presto gli permettera' di ottenere un contratto con la Mute Records di Daniel Miller. Nel 1981 viene dato alle stampe il singolo Dreaming Of Me che segna l'inizio della brillante carriera di uno dei gruppi pionieri del synth-pop nei prmi anni ottanta, capaci di creare un suono che ha fatto scuola e che ha saputo costantemente rinnovarsi ed evolversi senza dover troppo concedere in termini di commercialita'. I Depeche Mode attraverso una carriera piu' che ventennale hanno acquisito milioni di fan nel mondo, centinaia di band si sono ispirate ai loro brani e diversi album tributo continuano a glorificare una delle formazioni piu' importanti ed influenti nate dalla decade ottanta.
Euro
28,00
codice 2133496
scheda

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