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Davis miles birth of the cool (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  capitol / universal 
jazz
Ristampa in vinile 180 grammi, corredata di coupon con codice per il download digitale del disco, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Il secondo 33 giri, uscito in Usa per la Capitol nel febbraio 1957 (il primo era uscito nel '54 con il titolo "Jeru"), che riporta parte delle storiche sessions di "Birth of the cool" ( le registrazioni sono del '49 e del '50, in tre diverse date a New York), che vedono un giovane Miles Davis insieme ad una serie di grandissimi musicisti. Queste epocali incisioni, patrocinate dalla Capitol dal '48 al '50, appartengono al periodo in cui Davis si esibiva con il suo gruppo di nove elementi nel corso di numerose serate al Royal Roost di New York e rappresentarono, al tempo, una svolta, nella musica jazz, che venne salutata come una sorta di "intellettualizzazione del bop" ed una reazione ai tempi troppo veloci delle precedenti esperienze boppistiche di Davis con Gillespie e Parker. Dira' lo stesso Davis: "Il be bop non aveva l'umanita' di Duke Ellington. Bird e Diz sono stati grandi, fantastici, hanno lanciato una sfida - ma non erano 'sweet'. Birth of the Cool era diverso, era un disco da ascoltare ma che si poteva anche canticchiare... Era un lavoro che nasceva dalle radici della musica nera... che piacque molto alla critica bianca perche' era qualcosa che poteva capire". Questi i brani con relativi crediti: "Move", "Jeru","Budo", "Godchild", registrate il 21 gennaio 1949, con Davis alla tromba, Kai Winding al trombone, Junior Collins al corno francese, John Barber alla tuba, Lee Konitz al sax alto, Gerry Mulligan al sax baritono, Al Haig al piano, Joe Sculman al basso e Max Roach alla batteria; "Venus De Milo", "Boplicity", "Israel", "Rouge", registrate il 22 aprile 1949, con Davis alla tromba, J. J. Johnson al trombone, Sandy Siegelstein al corno francese, John Barber alla tuba, Lee Konitz al sax alto, Gerry Mulligan al sax baritono, John Lewis al piano, Nelson Boyd al basso e Kenny Clarke alla batteria; "Moon", "Dreams", "Deception", "Rocker", registrate il 9 marzo 1950, con Davis alla tromba, J. J. Johnson al trombone, Gunther Schuller al corno francese, John Barber alla tuba, Lee Konitz al sax alto, Gerry Mulligan al sax baritono, Al McKibbon al basso e Max Roach alla batteria.
Euro
29,00
codice 3026189
scheda
Davis miles kind of blue (blue vin.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  columbia / sony / legacy 
jazz
ristampa del 2023, IN VINILE BLU, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura. Inciso ai Columbia 30th Studios di New York in due sessioni, il 2 marzo ed il 6 aprile del 1959, con formazione a sei composta da Miles Davis (tromba), Cannonball Adderley (sax alto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte, sostituito da Wynton Kelly nella sola ''Freddie freeloader''), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Disco epocale e riconosciuto capolavoro del jazz, ''Kind of blue'' e' considerato una delle massime espressioni del cosiddetto jazz modale, dove le improvvisazioni sono basate su scale piuttosto che su accordi, la cui teoria era stata sviluppata negli anni '50 dal pianista George Russell nel suo celebre libro ''Lydian chromatic concept of tonal organization''. Al di la' della valenza innovativa nella storia del jazz, ''Kind of blue'' e' anche un disco di grande carica emotiva e di atmosfera, che passa dai nervosi fraseggi dei fiati in ''So what'' alla struggente e splendida tristezza di 'Blue in green'', per arrivare alla solare ed al tempo stesso malinconica ''All blues''; per non dire poi del gruppo stellare che incise questo disco. Musica rilassata e concentrata sull'atmosfera piuttosto che sugli assoli, in contrasto con le esplosioni del be bop e dello hard bop, frutto di una delle piu' importanti svolte stilistiche compiute da Davis nella sua lunga carriera. Questa la scaletta dei brani: ''So what'', ''Freddie freeloader'', ''Blue in green'', ''Flamenco sketches'', ''All blues''.
Euro
27,00
codice 3031396
scheda
Davis miles Kind of blue (extended 2lp)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  music on vinyl 
jazz
Bella ristampa rimasterizzata, in versione estesa a doppio album, vinile pesante 180 grammi per audiofili, copertina in questa edizione apribile (la originaria tiratura non lo era), con i brani "Flamenco Sketches (Alternative Takes)" e "On Green Dolphin Street" aggiunti nel secondo disco, tratti dalle stesse sessions dei brani delll' album. Inciso ai Columbia 30th Studios di New York in due sessioni, il 2 marzo ed il 6 aprile del 1959, con formazione a sei composta da Miles Davis (tromba), Cannonball Adderley (sax alto), John Coltrane (sax tenore), Bill Evans (pianoforte, sostituito da Wynton Kelly nella sola ''Freddie freeloader''), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb (batteria). Disco epocale e riconosciuto capolavoro del jazz, ''Kind of blue'' e' considerato una delle massime espressioni del cosiddetto jazz modale, dove le improvvisazioni sono basate su scale piuttosto che su accordi, la cui teoria era stata sviluppata negli anni '50 dal pianista George Russell nel suo celebre libro ''Lydian chromatic concept of tonal organization''. Al di la' della valenza innovativa nella storia del jazz, ''Kind of blue'' e' anche un disco di grande carica emotiva e di atmosfera, che passa dai nervosi fraseggi dei fiati in ''So what'' alla struggente e splendida tristezza di 'Blue in green'', per arrivare alla solare ed al tempo stesso malinconica ''All blues''; per non dire poi del gruppo stellare che incise questo disco. Musica rilassata e concentrata sull'atmosfera piuttosto che sugli assoli, in contrasto con le esplosioni del be bop e dello hard bop, frutto di una delle piu' importanti svolte stilistiche compiute da Davis nella sua lunga carriera. Questa la scaletta dei brani: ''So what'', ''Freddie freeloader'', ''Blue in green'', ''Flamenco sketches'', ''All blues''.
Euro
37,00
codice 2119160
scheda
Davis miles miles ahead (dutch sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  waxtime 
jazz
ristampa limitata e rimasterizzata con sistema DDM (Direct Metal Mastering), in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, nella versione uscita in Olanda su Fontana, con foto di Miles Davis a figura intera che suona la sua tromba. Uno degli album piu' famosi del "divino" trombettista. Pubblicato dalla Columbia nel 1957, inciso ai Columbia 30th Street Studios di New York in quattro sessioni, il 6, 10, 23 e 27 maggio del 1957 con Miles Davis alla tromba, accompagnato da un'orchestra diretta da Gil Evans e composta da James T. Jordan, Ernest Royal, Bernie Glow, John Carisi e Louis R. Mucci (tromba), Willie Ruff, Tony Miranda e Jummy Buffington (corno), Jimmy Cleveland, Frank Rehak e Joe Bennett (trombone), Tom Mitchell (bass trombone), Bill Barber (tuba), Art Taylor Sr. (batteria), Paul Chambers (contrabbasso), Lee Konitz (sax alto), Danny Bank (clarinetto basso), Romeo Penque, Sid Cooper e Edwin Caine (clarinetto, flauto) e Winton Kelly (pianoforte). "Miles ahead" e' il frutto della seconda collaborazione fra Miles Davis ed il direttore d'orchestra ed arrangiatore Gil Evans, dopo quella del 1949 che dette vita a "Birth of the cool". Questa collaborazione, che negli anni successivi dara' origine ad altri due capolavori ("Porgy and Bess", 1958, e "Sketches of Spain", 1959), vede i due grandi musicisti impegnati a realizzare un album con una big band, in un periodo in cui questo tipo di formazione era ormai fuori moda, riuscendo comunque a mettere in risalto la calda tromba di Davis. Considerato uno dei dischi piu' belli di Miles, l'album contiene i seguenti brani: "Spingsville", "The maids of Cadiz", "The Duke", "My ship", "Miles ahead", "Blues for Pablo", "New rhumba", "The meaning of the blues", "Lament" e "I don't wanna be kissed (by anyone but you)". "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "Bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai l… ... A quel tempo io mi ero gi… creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' S￾, sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' S￾, ho anche quella '. Cos￾ lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si Š ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacc• a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Euro
22,00
codice 2112327
scheda
Davis miles Milestones (french artwork)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1958  jazz wax 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura nella sua esclusiva versione uscita in Francia su Fontana, con note supplementari sul retro Pubblicato nel 1958, il disco e' registrato con lo stesso quintetto di " 'Round about midnight " e comprende John Coltrane al sax tenore, William "Red" Garland al piano, Paul Chambers al basso, "Philly Joe" Jones alla batteria con l'aggiunta di Cannonball Adderley al sax. Contiene la memorabile prima versione di "Miles" poi divenuta "Milestones", famosa per essere considerata la prima composizione modale di Davis. La "spina dorsale " del jazz moderno. "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai la' ... A quel tempo io mi ero gia' creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' Si', sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' Si', ho anche quella '. Cosi' lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si e' ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacco' a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Euro
17,00
codice 2112255
scheda
Davis miles porgy and bess (mono)
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1958  music on vinyl 
jazz
Ristampa limitata in vinile 180 grammi per audiofili, nella gloriosa versione monofonica, pressoche' identica alla prima assai rara tiratura uscita originariamente su Columbia. Pubblicato dalla Columbia nel 1958, inciso ai Columbia 30th Street Studios di New York in quattro sessioni, il 22 e 29 luglio ed il 4 e 18 agosto del 1958 con Miles Davis alla tromba ed al flicorno, accompagnato da un'orchestra diretta da Gil Evans e composta da Louis R. Mucci, Ernie Royal, John Coles e Bernie Glow (tromba), Jimmy Cleveland, Joseph Bennett, Richard Hixon e Frank J. Rehak (trombone), Julian Adderly e Daniel B. Banks (sax), Willie Ruff, Julius B. Watkins e Gunther Schuller (corno francese), Philip Bodner, Romeo Penque e Jerome Richardson (flauto), John Barber (tuba), Paul Chambers (contrabbasso), Philly Joe Jones e Jimmy Cobb (batteria). Frutto di una delle storiche collaborazioni fra Miles Davis ed il direttore d'orchestra ed arrangiatore Gil Evans, questa loro rielaborazione della classica opera di George Gershwin "Porgy and Bess" e' considerata pressoche' unanimemente come una delle massime vette del jazz. Il percorso cominciato con il precedente "Miles ahead", in cui Davis ed Evans cercano di coniugare l'organicit. di una big band con l'evocativo solismo del grande trombettista, raggiunge qui una tappa creativa eccezionale, che forse trascende anche i confini del jazz. La scaletta comprende i seguenti brani: "The buzzard song", "Bess, you is my woman now", "Gone", "Gone, gone, gone", "Summertime", "Bess, oh where's my Bess", "Prayer (oh doctor Jesus), "Fishermen, strawberry and devil crab", "My man's gone now", "It ain't necessarily so", "Here comes de honey man", "I loves you, Porgy" e "There's a boat that's leaving soon for New York".
Euro
28,00
codice 3029053
scheda
Davis miles Relaxin' with... (+1 extra track)
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1957  jazz wax 
jazz
ristampa "Direct Metal Mastering" in vinile 180 grammi, pressocche' identica alla prima rarissima tiratura uscita originariamente per la Riverside, ma con l' aggiunta del brano "It Never Entered My Mind", in una registrazione effettuata con il Quartet il 6 marzo 1954 (gia' nell' album "MIles Davis Vol.2"). Inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, in due sessioni, l'11 maggio ed il 26 ottobre del 1956 con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Il secondo capitolo della leggendaria tetralogia ad essere pubblicato, dopo ''Cookin' with...'' (1957), questo lp ad opera del primo grande quintetto di Miles e' considerato insieme ai suoi tre ''fratelli'' uno dei capitoli fondamentali del bop, e del jazz in generale. L'album mostra in particolare la convivenza fra due grosse e diverse personalita' come Davis e Coltrane, con il leader che si presenta ora elegante e notturno, ora astratto e svolazzante, ora intriso di malinconico lirismo blues, mentre il sassofonista inonda i solchi con la sua torrenziale esuberanza e la sua attitudine qui ancora ''mondana'' rispetto agli accenti spirituali posti sulla sua carriera solista negli anni '60. ''Relaxin' with...'' fu registrato nelle stesse due sessioni che produssero anche ''Cookin' with...'', ''Steamin' with...'' e ''Workin' with...'', nelle quali il quintetto incise in studio il repertorio che presentava all'epoca dal vivo. Questa la scaletta: ''If I were a bell'', ''You're my everything'', ''I could write a book'', ''Oleo'', ''It could happen to you'', ''Woody'n you''.
Euro
22,00
codice 2111822
scheda
Davis miles The musings of miles
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1955  prestige / universal 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa del 2014, mono ed in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica a quella della molto rara prima tiratura, etichetta gialla e nera Prestige, catalogo OJC-004, dell' album uscito originariamente nel 1955 su Prestige, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersy, il 7 giugno del 1955 con formazione a quattro composta da Miles Davis (tromba), Red Garland (pianoforte), Philly Joe Jones (batteria) ed Oscar Petitford (contrabbasso). Uscito dopo due dei piu' apprezzati album del primo periodo della carriera di Davis, ''Bags groove'' (1954) e ''And the modern jazz giants'' (1954), questo lp mostra il trombettista in un momento di transizione: Davis e' in procinto di formare il suo storico primo quintetto (quello con John Coltrane) e si fa accompagnare qui da Red Garland e da Philly Joe Jones, che di li' a poco ne faranno parte. Il tono dell'album e' particolarmente lirico e melodico, esemplificato dalla bella ballad ''Will you still be mine'', con occasionali momenti piu' vivaci quali ''I didn't'', risposta di Miles al brano di Thelonious Monk ''Well you needn't''. Questa la scaletta dei brani, di cui quattro sono standard e due composizioni originali di Miles: ''Will you still be mine?'', ''I see your face before me'', ''I didn't'', ''A gal in calico'', ''A night in Tunisia'', ''Green haze''.
Euro
26,00
codice 251557
scheda
Davis miles Walkin'
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1957  prestige / original jazz classics 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
ristampa americana del 2009, copertina senza barcode pressoche' identica alla prima rara tiratura americana, etichetta gialla e nera, catalogo OJC-213 (P-7076), con "RE5" inciso sul trail off. Pubblicato dalla Riverside nel 1957, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, in due sessioni, il 3 ed il 29 aprile del 1954, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Dave Schildkraut (sax alto, solo il 3 aprile), Horace Silver (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso), Kenny Clarke (batteria), J.J. Johnson (trombone, solo il 29 aprile) e Lucky Thompson (sax tenore, solo il 29 aprile). Apprezzato album di ambito hard bop, ''Walkin''' e' caratterizzato da un'atmosfera solare e svagata, che fa il paio con i ritmi pigri della lunga title track, mentre gli altri episodi alternano languide ballate con brani piu' scattanti ma mai eccessivamente estroversi, come c'e' da aspettarsi da Miles. Il sassofonista Dave Schildkraut, poco conosciuto, suonava all'epoca di queste incisioni anche con l'esuberante e controverso leader di big band Stan Kenton, autore di un jazz decisamente all'opposto rispetto alla visione di Miles. Questa la scaletta: ''Walkin''', ''Blue 'n' boogie'', ''Solar'', ''You don't know what love is'', ''Love me or leave me''.
Euro
26,00
codice 252205
scheda
Davis miles Walkin' (+ i'll remember april)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  waxtime 
jazz
ristampa del 2019, in vinile 180 grammi e rimasterizzata con sistema DMM ("Direct Metal Mastering"), copertina cambiata rispetto a quella della prima rarissima tiratura uscita originariamente per la Riverside nel 1957, e con l' aggiunta di "I'll Remember April", tratto dalle stesse sessions dell' album (i cui brani erano gia' pero' usciti su due 10" nel 1954, "All Star Sextet" e "Miles Davis Quintet"). Inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, in due sessioni, il 3 ed il 29 aprile del 1954, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Dave Schildkraut (sax alto, solo il 3 aprile), Horace Silver (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso), Kenny Clarke (batteria), J.J. Johnson (trombone, solo il 29 aprile) e Lucky Thompson (sax tenore, solo il 29 aprile). Apprezzato album di ambito hard bop, ''Walkin''' e' caratterizzato da un'atmosfera solare e svagata, che fa il paio con i ritmi pigri della lunga title track, mentre gli altri episodi alternano languide ballate con brani piu' scattanti ma mai eccessivamente estroversi, come c'e' da aspettarsi da Miles. Il sassofonista Dave Schildkraut, poco conosciuto, suonava all'epoca di queste incisioni anche con l'esuberante e controverso leader di big band Stan Kenton, autore di un jazz decisamente all'opposto rispetto alla visione di Miles. Questa la scaletta: ''Walkin''', ''Blue 'n' boogie'', ''Solar'', ''You don't know what love is'', ''Love me or leave me''.
Euro
18,00
codice 2098701
scheda
Davis miles Workin' and steamin'
lp2 [edizione] ristampa  stereo  ita  1956  prestige 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Fair jazz
Doppio album, ristampa italiana di fine anni '70, copertina (con accentuati segni di invecchiamento) apribile, etichetta verde con logo giallo e azzurro in alto, catalogo HB6010, timbro Siae del terzo tipo, in uso dal 1978/79, con marchio Siae che non ne occupa piu' l' intero cerchio centrale. Contiene, in una unica confezione, gli albums "Workin' With The Miles Davis Quintet" del 1960 e "Steamin' With The Miles Davis Quintet" del 1961. Queste le note rispettive: "WORKIN'...": Pubblicato dalla Prestige nel 1960, inciso l'11 maggio ed il 26 ottobre del 1956 ai Rudy Van Gelder Studios di Hackensack, New Jersey, con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Uno dei quattro album della storica tetralogia che include anche ''Cookin'', ''Relaxin'' e ''Steamin'', questo ''Workin'' si apre con lo splendido e toccante intreccio di tromba e pianoforte di ''It never entered my mind'', dall'incedere lento e dai toni malinconici, per poi proseguire con una scaletta variegata che include ad esempio la frizzante e movimentata ''Four'', che risveglia l'ascoltatore dopo il sogno ad occhi aperti di ''It never entered my mind''. Inciso con lo storico primo quintetto di Miles, una formazione a dir poco stellare, ''Workin'' e' indubbiamente un classico del jazz. La stupefacente vena creativa del gruppo e' testimoniata anche dal fatto che le incisioni di questo album e dei suoi tre ''fratelli'' vennero effettuate in due soli giorni, nel maggio e nell'ottobre del 1956, ispirandosi alle celebrate esibizioni dal vivo del quintetto. Questa la scaletta dei brani: ''It never entered my mind'', ''Four'', ''In your own sweet way'', ''The theme (take 1), ''Trane's blues'', ''Ahmad's blues'', ''Half nelson'', ''The theme (take 2)''. "STEAMIN'...": Pubblicato dalla Prestige nel 1961, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, in due sessioni, l'11 maggio ed il 26 ottobre del 1956, con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Uno dei quattro acclamati lavori della tetralogia su Prestige, incisi in due sole sessioni, ''Steamin' with'' vede Miles all'opera con il suo primo grande quintetto, attraverso sei brani dai toni rilassati e solari, che oscillano fra lente ballate e vivaci passaggi in cui si alternano gli agili assoli di Coltrane, Davis e Garland (in particolare in ''Salt peanuts'', brano di Dizzy Gillespie), all'insegna di un classico bop. La stupefacente vena creativa del gruppo e' testimoniata anche dal fatto che le incisioni di questo album e dei suoi tre ''fratelli'' ''Cookin''', ''Relaxin''' e ''Workin''' vennero effettuate in due soli giorni, nel maggio e nell'ottobre del 1956, ispirandosi alle celebrate esibizioni dal vivo del quintetto. Questa la scaletta: ''Surrey with the fringe on top'', ''Salt peanuts'', ''Something I dreamed last night'', ''Diane'', ''Well you needn't'', ''When I fall in love''.
Euro
10,00
codice 256449
scheda
Davis miles & milt jackson Quintet / sextet
Lp [edizione] ristampa  stereo  usa  1956  prestige / ojc 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
ristampa americana del 2007, copertina senza barcode pressoche' identica alla seconda rara tiratura americana, in tinta gialla anche in basso, quindi, etichetta gialla e nera, catalogo OJC-012 (P-7034). Originariamente pubblicato dalla Prestige nel 1956, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 5 agosto del 1955, con formazione composta da Miles Davis (tromba), Jackie McLean (sax alto, solo nei primi tre brani), Milt Jackson (vibrafono), Ray Bryant (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) e Arthur Taylor (batteria). Una delle sessioni meno note del grande trombettista fra quelle effettuate per la Prestige, questo lp lo vede interloquire con il grande vibrafonista Milt Jackson attraverso quattro lunghi brani tendenti ad un fluido e solare hard bop, melodico e rilassato, in cui il ''principe delle tenebre'' Miles mostra il suo lato piu' leggero e soave, alternandosi con il vibrafono di Jackson negli assoli. Questa la scaletta dei brani: ''Dr. Jackle'', ''Minor march'', ''Bitty ditty'', ''Changes''. Milt Jackson (1923-1999) e' considerato da molti il piu' grande vibrafonista di sempre (superiore anche agli altri due grandi dello strumento, Lionel Hampton e Red Norvo). Inizia a suonare la chitarra a sette anni ed il piano a undici, poi passa al vibrafono. Scoperto da Gillespie a Detroit, dove e' nato nel 1923, lavora per lo stesso Dizzy in sestetto e, a seguire, nella sua big band. Dal '48 al '49 lavora con Charlie Parker, Thelonious Monk, Howard McGhee e con l' Orchestra di Woody Herman. Con Gillespie lavora anche dal '50 al '52 insieme a John Coltrane. Registra poi in un quartetto che comprende John Lewis, Percy Heath e Kenny Clarke e che diventera' il famoso Modern Jazz Quartet. Negli anni '50 incide come leader insieme a Davis, Monk, Coleman Hawkins, John Coltrane e Ray Charles. Restera' con il Modern Jazz Quartet fino al '74 per poi ritornarci nel 1981.
Euro
25,00
codice 252201
scheda
Davis wild bill At birdland
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1955  epic 
jazz
Copertina senza codice a barre. Ristampa pressoché identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1955 dalla Epic negli USA, questo album, uno dei primi dell'organista afroamericano, fu registrato dal vivo al Birdland di New York da Wild Bill Davis (organo), Floyd Smith (chitarra elettrica) e Christopher Columbus (batteria). In compagnia del suo piccolo ma fidato gruppo, Davis offre qui una frizzante e divertente performance di jazz organistico dalle sfumature r'n'b, con il sound dello Hammond B-3 in splendida evidenza, ben supportato da una compiacente chitarra elettrica e da una versatile batteria. Questa la scaletta: "Lullaby of birdland", "Jumpin' at the woodside", "April in paris", "Ooh-ah-de-de-de", "Things ain't what they used to be", "Linger awhile", "Make no mistake", "Indian summer", "Without a song", "Chicken gumbo", "Night train", "I ain't feeling so good", "Linger awhile". Originario di Moorestown in New Jersey, William "Wild Bill" Davis (1918-1995) è stato un ottimo organista jazz sulla scena di metà '900; il sound fluido ed agile del suo Hammond B-3 è ricordato dalla critica come un punto di collegamento fra lo swing prebellico ed il soul jazz / r'n'b degli anni '50 e '60. Davis guidava un trio con i fidi Floyd Smith (chitarra) e Christopher Columbus (batteria), ed insieme furono fra i più influenti animatori della musica jazz organistica per complessi di piccole dimensioni. La carriera di Davis era cominciata molto prima, suonando nel 1939, nel ruolo di chitarrista, nella band di Milt Larkin, ricordata per l'energico duo di sassofonisti che ne fecero part, Eddie "Cleanhead" Vinson ed Arnett Cobb. Passa poi al pianoforte ed a metà anni '40 lo troviamo con Louis Jordan, e più tardi lavora come arrangiatore e compositore per due grandi big band leaders quali Duke Ellington e Count Basie (celebre il suo arrangiamento di "April in Paris" per quest'ultimo). Finalmente Davis adotta il suo principale strumento, l'organo Hammond B-3, sviluppando un suo personale approccio al jazz con questo strumento, e suonando fino alla morte, sopraggiunta a metà anni '90.
Euro
12,00
codice 2110913
scheda
De moraes vinicius Poet of the bossa nova (yellow vinyl)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1956  waxtime in color 
world
Edizione limitata in vinile giallo, pesante 180 grammi, ristampa del 2022, con copertina non apribile, della raccolta pubblicata nel 2017 dalla New Continent, con alcune delle prime incisioni delle composizioni del poeta e compositore brasiliano Vinicius De Moraes (1913-1980). De Moraes è una vera leggenda della musica brasiliana ed autore di moltissime canzoni divenute classiche; fra le altre cose, è l'autore della celeberrima opera teatrale ''Orfeu da conceicao''; e proprio sette brani tratti dalla celebre versione di quell'opera incisa nel 1956 da Antonio Carlos Jobim aprono la scaletta di questa antologia, e certo non per caso. Ascoltiamo registrazioni altrettanto pregiate di composizioni di De Moraes intrepretate da nomi del calibro di Joao Gilberto, Elizete Cardoso e Carlos Lyra, a sottolineare l'importanza che questo autore di canzoni e di poesie ha avuto per lo sviluppo della bossa nova brasiliana. Lo stesso Jobim è qui un nome onnipresente come autore delle musiche, secondo componente di un binomio artistico di altissimo spessore. Questa la scaletta completa: "Ouverture", "Monologo de orfeu", "Un nome de mulher", "Se todos fossem iguais a voce", "Mulher, sempre mulher", "Eu e o meu amor", "Lamento no morro" (brani tratti dall'opera "Musicas de Orfeu da Conceicao", incisi nel settembre del 1956 e pubblicati dalla Odeon il mese successivo); "Pela luza dos olhos teus" (registrato nel 1960, con lo stesso De Moraes alla voce), "Garota de ipanema" (voce di Pery Ribeiro, 1962), "Insensatez" (voce di Joao Gilberto, 1961), "A felicidade" (voce di Agostino Dos Santos, 1959), "Chega de saudade" (voce di Elizete Cardoso, 1958), "Primeira namorada" (voce di Carlos Lyra, 1960), "Samba em pelùdio" (voci di Agostino Dos Santos e Rosana Toledo, 1962), "Eu nao existo sem vocé" (voci di Sylvia Telles e Lucio Alves, 1958), "Voce e eu" (voce di Joao Gilberto, 14/9/1961), "Agua de beber" (voce di Ana Lucia, 1962).
Euro
23,00
codice 3030685
scheda
De oliveira jocy A musica seculo xx
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1959  litoral 
classica cont.
Vinile a 45 giri, inner sleeve con foto in bianco e nero e note biografiche. Ristampa del 2020 ad opera della Litoral, pressoché identica alla rarissima prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1959 dalla Copacabana in Brasile, il primo leggendario album di Jocy De Oliveira, precedente la collaborazione con Oliver Messiaen "Catalogue d'oiseaux" (1972). Un episodio unico rispetto a quella che sarà la carriera musicale della De Oliveira, dedita in futuro alla musica classica d'avanguardia, questo breve "A musica seculo XX" è un disco che si potrebbe definire come "art pop antelitteram": Jocy fonde in queste canzoni ritmiche e melodie brasiliane come la bossanova, insieme con fratture ed irregolarità ritmiche e melodiche, in una sorta di decostruzione della musica popolare brasiliana di quel periodo; a ciò si uniscono i testi della De Oliveira, lontani da temi comuni, e che parlano della morte di fiori, di suicidio, di rapine, fredde ricostruzioni di omicidi, di incendi nelle favelas, degli squilibri della modernizzazione del Brasile e della sua cultura sincretistica. Nata nel 1936 a Curitiba in una famiglia di origini franco-portoghesi, Jocy De Oliveira è una stimata pianista dedita alla musica classica d'avanguardia, in particolare negli anni '70 e '80, ma è anche un'artista multimediale che ha scritto apprezzati libri ed ha diretto e musicato un film, "Liquid voices" (2019). La sua formazione musicale pianistica ebbe inizio a San Paolo con Joachim Klias e poi a Parigi con Marguerite Long, entrando in contatto con i vivacissimi ambienti musicali d'avanguardia della capitale francese. Nel 1959, a soli ventitré anni, Jocy pubblicò il suo primo disco, un album della durata di soli ventidue minuti, "A musica seculo XX", il suo unico disco ascrivibile alla musica "popolare", e tuttavia un'opera originalissima ed intellettuale, nella quale fondeva commento sociale, sperimentazione e musica popolare brasiliana. La sua carriera musicale proseguirà invece nell'ambito della musica d'avanguardia colta, lavorando fra l'altro con il grande Olivier Messiaen, con il quale inciderà alcuni dischi negli anni '70, di livello tecnico assai elevato. Compositori come Luciano Berio e Iannis Xenakis, fra gli altri, scriveranno musica per lei, per pianoforte ma anche con contaminazioni elettroniche, e la stessa De Oliveira si dedicherà anche alla composizione oltre che all'attività di pianista.
Euro
29,00
codice 3513153
scheda
Del vikings They sing... they swing
Lp [edizione] originale  mono  usa  1957  mercury 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
prima molto rara stampa americana, in mono, copertina (con moderati segni di invecchiamento) cartonata e laminata sul fronte, label nera con ''deep groove'' e scritte argento, logo Mercury argentato lungo il bordo in alto, scritta "Long Playing Microgroove" lungo il bordo in basso, catalogo MG20314. Pubblicato nel 1957 dalla Mercury negli USA, il secondo album, successivo a "Come go with the del vikings" (1957) e precedente "The swinging, singing del vikings" (1958). Inciso con Carl Stevens e la sua orchestra, il secondo lp dei Del Vikings non fruttò alcuna hit, al contrario del loro esordio di poco precedente, ma rimane un classico esempio del doo wop degli anni '50, frutto della maestria di uno dei gruppi più rappresentativi del genere, con splendide armonie corali e parti soliste delle voci, dalla tipica attrattiva pop e romantica acqua e sapone. Questa la scaletta: "Come along with me", "Summertime", "Yours", "Heart and soul", "A sunday kind of love", "Somewhere over the rainbow", "Is it any wonder", "My foolish heart", "(There'll be blue birds over) The white cliffs of dover", "Down in bermuda", "I'm sittin' on top of the world", "Now is the hour". Fondati intorno a metà anni '50 in una base dell'aviazione militare americana di Pittsburgh, i Del Vikings (noti anche come Dell-Vikings e Del-Vikings) sono stati uno dei più brillanti gruppi doo wop degli Stati Uniti nella seconda metà di quel decennio. Sono ricordati soprattutto per i loro due grandi successi nazionali, i singoli "Come go with me" e "Whispering bells" (entrambi usciti nel 1957), giunti rispettivamente alla quarta ed alla nona posizione nella classifica billboard hot 100; una formazione multietnica dotata di un non comune talento canoro, autori di pochi album e di alcune decine di singoli, molti dei quali forse sottovalutati. Il loro organico, anche per l'appartenenza alle forze armate dei suoi membri, fu soggetto a più avvicendamenti ed a un certo punto, proprio nel momento di maggior successo, il gruppo si divise in due fazioni rivali, i Del Vikings, su Mercury, ed i Dell-Vikings, su Dot, questi ultimi firmatari della seconda hit "Whispering bells": questa vicenda si intrecciò con dispute legali fra le rispettive case discografiche, e quando i membri dei due gruppi sembrarono aver trovato una nuova sintonia ed una riunione, il loro momento d'oro era ormai passato, molto velocemente.
Euro
100,00
codice 333649
scheda
Deren maya Voices of haiti
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1953  fantome phonographique 
world
Edizione limitata a 500 copie numerate sull'adesivo di presentazione apposto sul cellophane, copertina senza codice a barre. Ristampa del 2018 ad opera della Fantome Phonographique, che riprende l'artwork della rara prima tiratura ma in versione 12'' invece che nell'originario 10''. Pubblicato nel 1953 dalla Elektra negli USA, in formato 10'', lo splendido ed originalissimo lavoro fonografico della regista russo-americana Maya Deren (1917-1961, al secolo Eleonora Derenkowska), ricordata come una delle piu' importanti esponenti del cinema d'avanguardia di meta' '900. Negli anni '40 e '50 la Deren si mise in contrapposizione alla dominante scena cinematografica di Hollywood e, fra la fine degli anni '40 e l'inizio dei '50, lavoro ad un film etnologico sui rituali voodoo dell'isola di Haiti. La regista non solo filmo' e registro' questi rituali, ma addirittura vi prese parte. L'album ''Voices of haiti'' contiene le registrazioni sonore che la Deren fece dei musicisti haitiani, caratterizzate da una musica percussiva e dal forte carattere rituale. Il disco e' ricordato come uno dei primi e piu' validi documenti realizzati da autori occidentali sulla cultura voodoo di Haiti; la Deren, fra l'altro, scrisse anche un acclamato libro sul tema, ''Divine horsemen: the living gods of Haiti'', considerato uno dei piu' autorevoli documenti a riguardo.
Euro
19,00
codice 3510971
scheda
Dickerson vic Essential vic dickerson
lp2 [edizione] originale  stereo  fra  1953  vanguard 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Completa di adesivo argentato con scritta ''2 disques pour le prix d'1'', prima stampa europea di pressaggio francese, vinile doppio, copertina apribile lucida all'esterno e liscia all'interno, label verde con scritte nere, logo Vanguard bianco e nero in alto, catalogo VSD99/100, logo SACEM in riquadro a sinistra. Pubblicato negli anni '70 dalla Vanguard, questo album raccoglie dodici brani incisi da formazioni guidate da Vic Dickerson (trombone) nel 1953 e nel 1954, delle quali fecero parte Edmond Hall (clarinetto), Ruby Braff (tromba), Shad Collins (tromba), Steve Jordan (chitarra), Walter Page (contrabbasso), Sir Charles Thompson (pianoforte), Les Erskine (batteria) e Jo Jones (batteria). Un set di accessibile jazz mainstream, molto apprezzato da critici come Scott Yanow, nel quale il trombonista concede molto spazio agli altri solisti, facendo scintillare brani come ''Russian lullaby'' e ''Jeepers creepers''. Questa la scaletta: ''Russian lullaby'', ''Keeping out of mischief now'', ''Sir charles at home'', ''Jeepers creepers'', ''I cover the waterfront'', ''Runnin' wild'', ''When you and I were young, maggie'', ''Nice work if you can get it'', ''Old fashioned love'', ''Everybody loves my baby'', ''Suspension blues'', ''You brought a new kind of love to me''. Originale ed acclamato trombonista all'opera principalmente con il jazz mainstream, ed accostato a filoni come swing e dixieland, Vic Dickerson (1906-1984) si fece notare negli anni '30 e nei primi '40, suonando nell'ordine con Blanche Calloway, Benny Carter, Count Basie e con il famoso sestetto di Eddie Heywood, fra gli altri. Successivamente fu un rispettato sessionman, apparso in numerosi album di artisti su Vanguard.
Euro
20,00
codice 322118
scheda
Diddley bo bo diddley (mono)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1958  sundazed 
blues rnr coun
ristampa in vinile 180 grammi, ottenuta dai masters originali del disco, in mono, copertina pressoche' identica alla prima rarissima tiratura uscita originariamente su Chess; il primo favoloso e leggendario album, anno di grazia 1957, disco di importanza storica a dir poco enorme; opera che porta con se' la memoria di una fase storica della evoluzione del rock'n'roll, e ne va considerato uno dei tasselli fondamentali, uno dei punti di svolta. Il primo album di Otha Ellas Bates, poi Elias McDaniel e quindi semplicemente Bo Diddley, nero originario di McComb, Mississippi, personaggio straordinario e certo tra i piu' influenti musicisti nella storia del rock. Basterebbe la lista dei brani del disco per risparmiarsi ogni inutile discorso circa quello che e' il significato di quest' opera: si inizia con "Bo Diddley" ed "I'm a Man", che avevano rappresentato nel 1955 (!!!) l' esordio a 78 giri per Diddley, un' autentica rivoluzione copernicana che irruppe nella musica dell' epoca, sconvolgendone le fondamenta alla pari dei primi brani pubblicati da Chuck Berry; poi si procede con una sequenza impressionante di immensi classici, tra cui "Before You Accuse Me", "Hey Bo Diddley", "Diddley Daddy", "Diddey Wah Diddey", l' immensa "Who Do You Love", "Pretty Thing"....Brani straordinari, interpretati da una quantita' immensa di bands e di artisti attraverso i decenni, brani che contengono molti dei germi della musica rock a venire. Pur non avendo avuto molti veri hits, Bo Diddley e' stato uno dei padri del rock'n'roll (tra i suoi tanti soprannomi "the Originator"), ed ancora di piu', l' inventore di un sound unico (d'altro canto le sue mirabolanti chitarre se le costruiva da solo!) e di un approccio musicale che e' un marchio di fabbrica la cui originaria appartenenza e' a lui immediatamente riconducibile, il suo straordinario "Bo Diddley beat", costruito su ritmi ripetitivi ed ipnotici, che accentuano e riscoprono l' antico ed imprescindibile legame del r'n'b con la musica africana. Scopri' John Lee Hooker nei primi anni '50, di li' a poco il singolo "Bo Diddley"/"I'm a Man", nel 1955 (!!!) fu uno degli spartiacque piu' epocali tra il primitivo r'n'b ed il rock'n'roll propriamente inteso, artefice di innovazioni musicali che avrebbero influenzato non solo la "british invasion" (i Rolling Stones che a lui devono davvero moltissimo, e poi Animals, Yardbirds, Pretty Things e molti altri ripresero i suoi brani e si rifecero al suo stile), ma anche la musica americana dal garage punk alla psichedelia (basti pensare ai Quicksilver di "Happy Trails"), stimato poi anche dalla "punk generation" (i Clash lo vollero portare in tour con loro...). Ecco la lista dei brani del disco: "Bo Diddley" / "I'm A Man" / "Bring It to Jerome" / "Before You Accuse Me" / "Hey Bo Diddley" / "Dearest Darling" // "Hush Your Mouth" / "Say Bossman" / "Diddley Daddy" / "Diddey Wah Diddey" / "Who Do You Love" / "Pretty Thing".
Euro
36,00
codice 3030961
scheda
Dodds johnny Johnny dodds and kid ory
Lp [edizione] originale  mono  usa  1956  epic 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good jazz
prima rara stampa USA, in mono (poi ristampato con catalogo e copertina cambiati), copertina (con qualche segno di invecchiamento) cartonata lucida sul fronte, label gialla con piccoli raggi neri lungo il bordo, con ''deep groove'', scritte nere, logo Epic nero in alto, scritta ''nonbreakable'' a destra, catalogo LN3207. Pubblicato nel 1956 dalla Epic negli USA, questo album contiene storiche incisioni effettuate fra il 1926 ed il 1928, con diverse formazioni, accomunate dalla presenza di Johnny Dodds: New Orleans Wanderers, New Orleans Bootblacks, Chicago Footwarmers, Dixieland Thumpers; come fa notare il critico Scott Yanow, i crediti presentano alcuni errori, in particolare riguardo la presenza di Kid Ory e Jimmy Bertrand, che suonano solo con le ultime due delle quattro formazioni sopra citate. E' da notare anche che l'organico delle altre due formazioni è in buona parte coincidente con quello dei grandi Hot Five di Louis Armstrong (al suo posto c'è qui il cornettista George Mitchell). Ciò premesso, l'album ci offre un Johnny Dodds in splendida forma con un set di deliziosi brani di jazz prebellico di scuola New Orleans: le performances sono ottimi esempi del classico New Orleans jazz. Questa la scaletta: "Gate mouth" (13/7/26), "Too tight blues" (13/7/26), "I can't say" (14/7/26), "Perdido street blues" (13/7/26), "Papa dip" (13/7/26), "Mixed salad" (14/7/26), "Brown bottom bess" (3/7/28), "My baby" (15/12/27), "Mad dog" (14/7/26), "Lady love" (3/7/28), "Oriental man" (15/12/27), "Flat foot" (14/7/26). Il più importante clarinettista jazz degli anni '20, Johnny Dodds (1892-1940) proveniva dalla patria del jazz, New Orleans, come il fratello Baby Dodds, a sua volta uno dei migliori batteristi della sua generazione. In possesso di eccellente tecnica e di grande familiarità col blues, Dodds suonò nell'orchestra del grande Kid Ory fra il 1912 ed il 1919, quindi nel 1921 lavorò a Chicago con King Oliver; durante quel decennio incise con i gruppi di Oliver, di Jelly Roll Morton e di Louis Armstrong, nei cui Hot Five e Hot Seven ebbe modo di brillare anche accanto ad un gigante come Satchmo.
Euro
20,00
codice 332012
scheda
Domino fats Fabulous mr. d (+2 tracks)
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1958  waxtime 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Bella copia con una leggera piegatura sull'angolo inferiore destro della copertina, ancora incellophanata, ristampa europea del 2014 ad opera della WaxTime, pressoche' identica alla prima tiratura ma con due bonus tracks (''Stack and billy'', incisa nel 1957, posta alla fine della prima facciata, e ''Margie'', incisa nel settembre del 1958, posta alla fine della seconda facciata), edizione limitata in vinile da 180 grammi, allegato tesserino per il download dell'album da internet, copertina con barcode 8436542015776, label marrone con scritte nere e nome autore in nero e marrone scuro in alto, catalogo 771939. Originariamente pubblicato nel 1958 dalla Imperial negli USA, il quinto album, successivo a ''Here stands fats domino'' (1957) e precedente ''Fats domino swings'' (1959). ''The fabulous mr. D'' e' composto per lo piu' da brani usciti su singolo per la Imperial a partire dal 1952 ed attraversando buona parte degli anni '50, una fase di grande creativita' e successo artistico per il geniale pianista, che in queste tracce forgio' una musica assolutamente innovativa in cui i primi vagiti del rock'n'roll si incontravano con la sua personale visione dello r'n'b di New Orleans; molti di questi brani furono prodotti ed arrangiati dal grande Dave Bartholomew, anche co-autore di molti di essi. Questa la scaletta: ''The big beat'', ''I'll be glad when you're dead, you rascal you'', ''What will I tell my heart'', ''Barrel house'', ''Little mary'', ''Sick and tired'', ''I want you to know'', ''44'', ''Mardi gras in new orleans'', ''I can't go on (rosalie)'', ''Long lonesome journey'', ''Young school girl''. Antoine Dominique ''Fats'' Domino Jr e' stato il piu' grande musicista di rhythm and blues di New Orleans. E' stata l'artista afroamericano di maggior successo negli anni '50 e nei '60; dimenticato da tutti durante la beatlesmania, con il suo swing lento rimane uno dei piu' grandi innovatori di tutti i tempi. La sua fama resta indissolubilmente legata ai primi anni del rock 'n' roll, ed il suo primo singolo ''The fat man'' (1949) e' considerato uno dei primissimi esempi di rock'n'roll.
Euro
14,00
codice 329189
scheda
Domino fats Rock and rollin' with (+4 tracks)
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1956  waxtime 
blues rnr coun
ristampa limitata in vinile 180 grammi, pressoche' identica alla prima rara tiratura uscita in America su Imperial, ma con l' inserimento di quattro tracce in piu' ("Where Did You Stay", "My Girl Josephine", "I'm Walkin' " e "Whole Lotta Loving"). Pubblicato nel 1956 dalla Imperial negli USA, giunto al 17esimo posto nella classifica billboard 200, il primo storico album di Fats Domino (r.i.p.), precedente ''Fats domino rock and rollin''' (1956). L'album si apre con uno dei suoi brani piu' importanti, ''The fat man'', considerato un pezzo pionieristico per lo sviluppo del rock'n'roll, e prosegue con altri undici trascinanti episodi guidati dal suo pianoforte, in bilico fra r'n'b e rock'n'roll. Questa la scaletta: ''The fat man'', ''Tired of crying'', ''Goin' home'', ''You said you love me'', ''Going to the river'', ''Please don't leave me'', ''Rose mary'', ''All by myself'', ''Ain't it a shame'', ''Poor me'', ''Bo weevil'', ''Don't blame it on me''. Antoine Dominique ''Fats'' Domino Jr e' stato il piu' grande musicista di rhythm and blues di New Orleans. E' stata l'artista nero di maggior successo negli anni '50 e nei '60; dimenticato da tutti durante la beatlesmania, con il suo swing lento rimane uno dei piu' grandi innovatori di tutti i tempi. La sua fama resta indissolubilmente legata ai primi anni del rock 'n' roll, ed il suo primo singolo ''The fat man'' (1949) e' considerato uno dei primissimi esempi di rock'n'roll.
Euro
18,00
codice 2074517
scheda
Domino fats This is fats domino (+2 tracks)
Lp [edizione] ristampa  stereo  eu  1957  waxtime 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good blues rnr coun
Ristampa del 2016, in vinile 180 grammi, con copertina (ancora incellophanata ma con piegatura nell' angolo in basso a destra) esclusiva e due tracce aggiunte per l' occasione ("She's My Baby" e "I'm Walkin' ", la prima registrata tra il 1949 ed il 1950 e la seconda registrata nel 1957). Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Imperial, il terzo album, uscito dopo ''Fats domino rock and rollin''' (1956) e prima di ''Here stands fats domino'' (1957). L'album contiene un buon numero di brani composti da Fats insieme a Dave Bartholomew, ed alcuni insieme ad Alvin Young. Dodici inossidabili interpretazioni del rock'n'roll e dello r'n'b passate attraverso il filtro della cultura musicale di New Orleans, e sotto il rilassato e luminoso cielo della Louisiana. Questa la scaletta: ''Blueberry hill'', ''Honey chile'', ''What's the reason'', ''Blue monday'', ''So long'', ''La-la'', ''Troubles of my own'', ''You done me wrong'', ''Reeling and rocking'', ''The fat man's hop'', ''Poor, poor me'', ''Trust in me''. Antoine Dominique ''Fats'' Domino Jr (r.i.p.) e' stato il piu' grande musicista di rhythm and blues di New Orleans. E' stata l'artista afroamericano di maggior successo negli anni '50 e nei '60; dimenticato da tutti durante la beatlesmania, con il suo swing lento rimane uno dei piu' grandi innovatori di tutti i tempi. La sua fama resta indissolubilmente legata ai primi anni del rock 'n' roll, ed il suo primo singolo ''The fat man'' (1949) e' considerato uno dei primissimi esempi di rock'n'roll.
Euro
14,00
codice 238652
scheda
Donaldson lou Lou donaldson sextet vol. 2
Lp [edizione] ristampa  mono  jap  1954  blue note 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa giapponese in mono del 1991, la prima in formato 12", con artwork che riprende quello dell'originaria rarissima stampa uscita su 10", copertina cartonata senza barcode, ancora completa della fascia obi in perfette condizioni, su cui è indicato il prezzo di 3.990 yen e la data 12/7/91, inserto catalogo apribile in lingua giapponese, label bianca e blu Blue Note, catalogo BLP5055. Originariamente pubblicato nel 1954 come 10" dalla Blue Note negli USA, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 22 agosto del 1954, da Lou Donaldson (sax alto), Kenny Dorham (tromba), Matthew Gee (trombone), Elmo Hope (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) ed Art Blakey (batteria). Contenente solo quattro brani per una ventina di minuti di durata complessiva, si tratta di uno dei primissimi dischi incisi da Donaldson come band leader, in una fase in cui fortissima è su di lui l'influenza di Charlie Parker, e propone in questi quattro brani di media durata un delizioso e diretto bop jazz, sia nei brani vivaci e saltellanti che nelle ballate. Donaldson suona in modo solido, senza compiere ardite esplorazioni, ma esprimendosi con eccellente qualità tecnica, precisione e rapidità. Questa la scaletta: "After You've Gone", "Caracas", "The Stroller", "Moe's Bluff". Apprezzato sassofonista influenzato dal be bop di Charlie Parker, ma dallo stile piu' lineare e blues, Lou Donaldson, nato nel 1926 a Badin, Carolina del Nord, avvia la sua carriera come band leader nel 1952 con la Blue Note. Il suo stile scattante e spigoloso si fa apprezzare in album come ''Blues walk'' (1958); suona con molti grandi del jazz, fra cui Art Blakey, Horace Siver, Thelonious Monk e l'organista Jimmy Smith. Nei primi anni '60 inserisce l'organo nella sua band al posto del pianoforte e si sposta verso il soul jazz, spingendosi poi nel territorio elettrico e funk e tornando negli anni '80 verso lo hard bop ed il soul jazz.
Euro
40,00
codice 334994
scheda
Donaldson lou Quartet / quintet / sextet
Lp [edizione] ristampa  mono  jap  1957  blue note 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Ristampa giapponese del 1994 in mono, con artwork pressoché identico a quello della rarissima e ricercata prima tiratura, completa ancora della fascia obi in stato eccellente, sulla quale sono riportati il prezzo di 3.000 yen e sul retro la data 30/11/94 ed il barcode 4988006702066, copertina cartonata lucida fronte retro e senza barcode, inserto catalogo in lingua giapponese, label bianca e blu Blue Note, catalogo BLP1537. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Blue Note, inciso in tre diverse sessioni: agli WOR Studios di New York il 20 giugno del 1952, da Lou Donaldson (sax alto), Horace Silver (pianoforte), Gene Ramey (contrabbasso) ed Arthur Taylor (batteria); ancora agli WOR Studios di New York il 19 novembre del 1952, da Lou Donaldson (sax alto), Blue Mitchell (tromba), Horace Silver (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) ed Art Blakey (batteria); infine al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 22 agosto del 1954, da Lou Donaldson (sax alto), Kenny Dorham (tromba), Matthew Gee (trombone), Elmo Hope (pianoforte), Percy Heath (contrabbasso) ed Art Blakey (batteria). Si tratta di uno dei primissimi album incisi da Donaldson come band leader (una parte di questi brani era già apparsa sul suo primo lp, il 10" "New faces – new sounds" del 1953), che qui si presenta con diverse formazioni, a quartetto, quintetto e sestetto, in una fase in cui fortissima è su di lui l'influenza di Charlie Parker, e propone un delizioso e diretto bop jazz, sia nei brani vivaci e saltellanrti che nelle ballate, attraverso un set composto in buona parte da standards. Donaldson suona in modo solido, senza compiere ardite esplorazioni, ma esprimendosi con eccellente qualità tecnica, precisione e rapidità. Questa la scaletta: "If I Love Again", "Down Home", "The Best Things In Life Are Free", "Lou's Blues", "Cheek To Cheek", "Sweet Juice", "The Stroller", "Roccus", "Caracas", "Moe's Bluff". Apprezzato sassofonista influenzato dal be bop di Charlie Parker, ma dallo stile piu' lineare e blues, Lou Donaldson, nato nel 1926 a Badin, Carolina del Nord, avvia la sua carriera come band leader nel 1952 con la Blue Note. Il suo stile scattante e spigoloso si fa apprezzare in album come ''Blues walk'' (1958); suona con molti grandi del jazz, fra cui Art Blakey, Horace Siver, Thelonious Monk e l'organista Jimmy Smith. Nei primi anni '60 inserisce l'organo nella sua band al posto del pianoforte e si sposta verso il soul jazz, spingendosi poi nel territorio elettrico e funk e tornando negli anni '80 verso lo hard bop ed il soul jazz.
Euro
45,00
codice 334908
scheda

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