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Arti e mestieri
Quinto Stato (ltd. clear vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1979 Sony / Cramps
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2022, edizione limitata in VINILE TRASPARENTE, pesante 180 grammi, copertina apribile, pressoche' identica alla prima tiratura su Cramps, completa di inner sleeve. Uscito nel 1979, dopo "Giro di valzer per domani" e prima di "Acquario", il terzo album del gruppo. Gli Arti & Mestieri di Torino furono formati intorno al 1974 dall'ex batterista dei Trip Furio Chirico (che aveva precedentemente suonato anche con I Ragazzi del Sole e Marto' e i Judas) con altri musicisti con diverse esperienze musicali. Venegoni, Vigliar e Vitale avevano suonato con Il Sogno di Archimede, un gruppo di prog jazz. Insieme agli Area, rappresentarono la via Italiana alla fusione del jazz-rock con elementi di musica progressiva, esordiscono infatti nel '74 con un lavoro molto strumentale, "Tilt", seguito dal secondo lavoro del '75, '' Giro di valzer per domani'', che vide l'ingresso di un cantante, Gianfranco Gaza dai Procession. Dopo alcuni anni di interruzione, nel 1979 usci' questo terzo album, "Quinto stato", con il gruppo sempre guidato da Chirico ma con una diversa formazione e in uno stile jazz-rock piu' tradizionale. Sara' l'ultimo lavoro di matrice ''progressive'', perche' gia' dai lavori successivi il sound della band si avvicino' sempre piu' chiaramente verso la fusion, come dimostrato dalla quarta uscita, "Acquario", e dal seguente "Children's blues".
Artifacts
Between a rock and a hard place (ltd. numbered 180 gr. gold vinyl + bonus track)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1994 music on vinyl
hip-hop
hip-hop
Edizione limitata a 1.500 copie numerate sul retro copertina, in doppio vinile da 180 grammi color oro, inserto. Ristampa del 2024 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla rara prima stampa, ma con un brano in più, "C'Mon Wit Da Git Down (Buckwild Remix)", posto alla fine della quarta facciata, assente dalla originaria edizione vinilica ma presente in quella su cd. Originariamente pubblicato nell'ottobre del 1994 dalla Big Beat / Atlantic negli USA, dove giunse al 17esimo posto nella classifica hip hop ed alla 137esima posizione nella billboard 200, il primo album, precedente "That's them" (1997). Un apprezzato lavoro che prende spunto dalla golden age dello hip hop, inciso quasi interamente ai Soundtrack Studios di New York (tranne il brano "Cummin' thru ya fuckin' block", inciso ai Chung King Studios) e prodotto da T-Ray, Buckwild, Drew e Redman, quest'ultimo presente anche come ospite nel sopracitato brano "Cummin' thru ya fuckin' block", "Between a rock and a hard place" è ricordato come un solido lavoro di hip hop in cui confluiscono elementi della sottocultura B-boy (legata alla breakdance) ed influssi del moderno funk elaborato dai colleghi EPMD, temi ed attitudini stradaiole ma lontane dagli eccessi e dalle pose del gangsta; il groove dell'album ha un che di narcotico e fumoso, muovendosi su ritmi in mid tempo relativamente lenti e dondolanti, mentre il rap del duo è dilatato da effetti eco e possiede una qualità ipnotica. Duo hip hop di Newwark, New Jersey, gli Artifacts propongono una musica che si rifa ad alcuni tratti classici e basilari di quella sottocultura, come l'arte dei graffiti, coltivata dai due membri del gruppo, Tame One ed El The Sensai, entrambi MCs e DJs. Riprendendo il filo della scuola hip hop del New Jerseu di Lords Of The Underground e Redman, gli Artifacts si fanno apprezzare nel circuito hip hop underground nella prima metà degli anni '90, tirando fuori un piccolo classico già con il loro primo singolo "Wrong side of the tracks" (1994), seguito poco dopo dall'apprezzato primo lp "Between a rock and a hard place", prodotto dal duo stesso con un piglio da B-boys ed un solido groove funk asciutto e minimale; seguirà nel 1997 il secondo "That's them", che riscuoterà un successo leggermente inferiore, anche perché il gruppo, pur stradaiolo nei suoi temi, non rientrava nelle dominanti attitudini gangsta, restando legato anche alla precedente epoca d'oro dello hip hop. Si scioglieranno di lì a poco, proseguendo come solisti.
Artificial peace (marginal man)
complete session november 1981
lp [edizione] originale stereo usa 1981 dischord
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
copia ancora incellophanata, l' originale stampa, nella versione in vinile nero, copertina senza barcode, con adesivo argento e nero della Dischord sul cellophane, corredata di inner sleeve fotografica e di copupon con codice per il download digitale (non sappiamo se ancora utilizzabile), etichetta custom, catalogo DIS167V. Pubblicato nel novembre del 2020 dalla Dischord, questo album contiene diciassette brani registrati in studio nel novembre del 1981; la Dischord tira quindi fuori dai cassetti l' intera session da cui furono scelti i tre brani inseriti su "Flex Your Head" del 1982, che qui aprono la raccolta ("Artificial Peace", "Outside Looking In" e "Suburban Wasteland"). Si tratta della testimonianza dell' indiscutibile valore non solo storico di questa band di Washington Dc, poi autrice di un 7"ep condiviso con gli Exiles nel 1983, oltre che apparso in un paio di raccolte uscite in vinile o su cassetta. Nati dalle ceneri dei seminali Assault & Battery, in cui aveva militato tre quarti del gruppo, suonavano un hardcore affilatissimo e serrato, pieno di cambi di ritmo ed imprevedibile, estremamente aggressivo ma dotato anche di qualita' compositive notevoli; tra i brani anche una cover, ovviamente riletta liberamente, della classica "Wild Things" dei Troggs. Dopo lo scioglimento del gruppo tre quarti della line-up andarono a formare i grandi Marginal Man, che pubblicheranno nel 1984 il loro primo album, il classico "Identity", e nel 1985 il secondo ed ultimo "Double Image", ma Rob Moss sara' anche nei Government Issue e, in tempi piu' recenti, alla guida di Rob Moss and Skin-Tight Skin.
Artificial peace (marginal man)
complete session november 1981
lp [edizione] nuovo stereo usa 1981 dischord
punk new wave
punk new wave
copertina senza barcode, corredata di inner sleeve fotografica. Pubblicato nel novembre del 2020 dalla Dischord, questo album contiene diciassette brani registrati in studio nel novembre del 1981; la Dischord tira quindi fuori dai cassetti l' intera session da cui furono scelti i tre brani inseriti su "Flex Your Head" del 1982, che qui aprono la raccolta ("Artificial Peace", "Outside Looking In" e "Suburban Wasteland"). Si tratta della testimonianza dell' indiscutibile valore non solo storico di questa band di Washington Dc, poi autrice di un 7"ep condiviso con gli Exiles nel 1983, oltre che apparso in un paio di raccolte uscite in vinile o su cassetta. Nati dalle ceneri dei seminali Assault & Battery, in cui aveva militato tre quarti del gruppo, suonavano un hardcore affilatissimo e serrato, pieno di cambi di ritmo ed imprevedibile, estremamente aggressivo ma dotato anche di qualita' compositive notevoli; tra i brani anche una cover, ovviamente riletta liberamente, della classica "Wild Things" dei Troggs. Dopo lo scioglimento del gruppo tre quarti della line-up andarono a formare i grandi Marginal Man, che pubblicheranno nel 1984 il loro primo album, il classico "Identity", e nel 1985 il secondo ed ultimo "Double Image", ma Rob Moss sara' anche nei Government Issue e, in tempi piu' recenti, alla guida di Rob Moss and Skin-Tight Skin.
Artless
Mein bruder is' en popper
7" [edizione] ristampa stereo ger 1981 teenage rebel
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
EP in formato 7", ristampa di fine anni '90 su Teenage Rebel, con artwork pressoché identico a quello della rara prima stampa, ma con le scritte sul fronte copertina di colore nero e non più rosa, vinile estraibile dall'alto, senza barcode, label gialla e nera, foro centrale piccolo, catalogo FuG09. Originariamente pubblicato nel 1981 dalla Knoblauch in Germania, lo storico primo vinile degli Artless, successivo alla prima cassetta "Tanzparty Deutschland" (1980). Contiene tre brani, i primi due dei quali erano già apparsi sulla sopracitata cassetta: "Mein Bruder Is' En Popper", "Donnerwetter", "Unrasiert Und Ungekämmt". Pulsante punk rock che richiama i primi Clash ma con cantato in lingua tedesca ed un tono sì anthemico, ma un po' più cattivello rispetto a Strummer e compagni. Gli Artless sono un gruppo punk tedesco di Duisburg formatosi nel 1979, autori nel 1980 di una cassetta (dieci anni dopo ristampata anche come lp in vinile), "Tanzparty Deutschland", e nel 1981 anche di un raro 7"EP, "Mein bruder is' en popper", quindi di due ulteriori cassette, "Live Essen 4.7.81" (1981) e "Die zeiten der schwache sind vorbei" (1982), per poi tornare nel 2012 con un nuovo album eponimo, uscito questa volta su vinile e cd. Il gruppo proponeva nei primi anni '80 un punk rock cantato in lingua tedesca, relativamente melodico, anthemico ed influenzato probabilmente dai primi Clash, ma con un sound ed una qualità di registrazioni ancor più grezzi e primitivi e scalcinati. Il gruppo era formato da Martin Potschick (batteria), Willi Kroning (aka Willi Solid, chitarra, poi nel gruppo garage punk Any And The Bodies), Reiner Pfannkuche (aka Hank Sinatra, voce), Detlev Cretschmer (basso, voce) e Jurgen Kircher (chitarra, voce).
Ash ra tempel
schwingungen (50th anniversary ed.)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1972 mg.art
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2021, realizzata in occasione del 50esimo anniversario dall' uscita originaria, copertina apribile pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, e corredata di inserto informativo che riproduce quello delle copie promozionali del disco. Pubblicato in Germania nel luglio del 1972 dopo ''Ash ra temple'' e prima di ''Seven up'', Non entrato nelle classifiche tedesche. Il secondo album. Registrato con il contributo vocale di john l. degli agitation free, e' l'ultimo episodio a vedere la partecipazione di Wolfgang Muller, considerato unanimemente dalla critica internazionale come uno dei 5 albums di tutti i tempi del rock tedesco, musicalmente si tratta di un mix straordinario di freak out, psychedelia, filosofie orientali ed improvvisazione, lavoro assai piu' strutturato rispetto al'esordio, anche se ancora basato su lunghe improvvisazioni strumentali, anche i testi sono diversi e rispecchiano quanto avvenne nei primi anni ''70, con la filosofia hippie che incitava a lasciare le citta' per rifugiarsi nelle comuni situate nelle campagne , vedi ''flowers must die'', la seconda facciata, completamente strumentale e' composta da un unico brano, quello che da il titolo all'album, strutturato in una suite divisa in due parti, "Suche" e "Liebe" con la prima sezione soffusa e dominata dall'elettronica con una vibrazione cosmica, mentre la seconda vicina nei suoni e nello spirito ai Pink Floyd di Saucerful Of Secrets, con voci celestiali ed ultraterrene e lenti passaggi strumentali . Wolfgang Muller lascio' il gruppo immediatamente dopo la registrazione del disco e gli Ash Ra Tempel inserirono al suo posto Micky Duwe, Steve Schroder e Dietmar Burmeister.
Ashby dorothy
The rubaiyat of dorothy ashby
Lp [edizione] ristampa stereo usa 1970 cadet
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
copia ancora incellophanata, ristampa degli anni 2000, con copertina senza barcode pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, etichetta grigia e bianca asfumare con logo Cadet bianco e rosa in alto, catalogo 18397. L' album originariamente pubblicato su Cadet negli USA nel 1970. Inciso ai Ter-Mar Studios di Chicago fra il novembre del 1969 ed il gennaio del 1970, con Dorothy Ashby all'arpa, koto, pianoforte e voce, accompagnata in alcuni brani da Lenny Druss (flauto, oboe), Stu Katz (vibrafono), fred Katz (kalimba), Ed Green (violino), Cliff Davis (sax alto) e Cash McCall (chitarra), bassista e batterista ignoti. Un disco apprezzato e veramente peculiare per l'arpista afroamericana, ''Rubayat'' e' un lavoro cerebrale e meditativo ed al tempo stesso carico di groove funk in alcuni episodi come ''the moving finger'', mentre in altri brani troviamo influssi di ritmi latino americani, ed in altri ancora maggiore presenza del jazz; un disco difficilmente classificabile, in cui addirittura il koto giapponese viene usato in chiave jazz o funk, ed a farla da padrone e' un'atmosfera eterea, quasi spirituale, in bilico fra occidente ed oriente. Una delle piu' considerate suonatrici di arpa in ambito jazz, Dorothy Ashby (1932-1986) proveniva da Detroit. Musicista creativa ed eclettica, non disdegno' di mescolare il jazz con influssi orientali e soul r'n'b; le sue prime incisioni come leader risalgono alla seconda meta' degli anni '50, ed e' stata anche una stimata strumentista in lavori di altri colleghi.
Asphalt ribbons (tindersticks)
Good love +2
12" [edizione] originale stereo uk 1990 in tape
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
[vinile] Excellent [copertina] Excellent indie 90
Ep in formato 12", l' originale molto rara stampa, realizzata dalla inglese In Tape con vinile pressato, come in tutte le copie, in Olanda, copertina lucida corredata di inserto da compilare e spedire per l' acquisto della T-shirt con artwork del disco (ad opera di Wolfgang Buttress), etichetta custom bianca e viola, catalogo IT 068. Pubblicato in Uk dalla In-Tape nel maggio 90, dopo il primo singolo "The orchard" (89) e prima del secondo 12", "Passion, coolness, indifference, boredom, mockery, contempt, disgust" (91); prodotto da Jon Langford (Mekons, Three Johns...), contiene tre inediti: "Good love", "Long just uncle" e "The day I turned bad", caratterizzate da un indie pop malinconico e decadente, nel quale sono in evidenza le particolari timbriche della voce del cantante Staples. Band formatasi a Nottingham nel 1988 per opera di Suart Staples, Dave Boulter, Dickon Hinchcliffe, nucleo centrale dei futuri Tindersticks; realizzano neanche una manciata di singoli ed un miniLp, "Old horse and other songs" (91), prima di reclutare Neil Frazer, Mark Colwill e Al McCauley, formando i Tindersticks, uno dei piu' originali e considerati gruppi inglesi degli anni '90, la cui musica e' un rock in controtendenza con il brit pop che faceva furore all'epoca nel Regno Unito, contraddistinto da malinconiche e notturne ballate arricchite dall'organo e dagli archi e dal canto di Stuart Staples, che ricorda sia Ian Curtis che Leonard Cohen; il risultato e' un pop di eccellente fattura, fortemente pervaso da atmosfere dark e romantiche, ma anche da vaghe reminiscenze anni '60 e '70.
Associates
Fourth drawer down (ltd. silver)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1984 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, edizione limitata in 750 copie, numerate sul retro, in vinile argentato, pesante 180 grammi, copertina apribile pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato nel dicembre del 1981 dalla Situation Two in Gran Bretagna ed in Europa, giunto al quinto posto delle classifiche indipendenti inglesi, "Fourth drawer down'' e'.il secondo album degli Associates, uscito dopo ''The affectionate punch'' (1980) e prima di ''Sulk'' (1982). Anticipato da ben cinque singoli, dei quali sono qui inclusi sette brani su dieci, questo lavoro della band scozzese mostra un Billy Mac Kenzie lontano ancora dallo stile da moderno "chansonnier" che presto adottera' definitivamente, sebbene certo intento ancor piu' che nell' esordio a sviluppare tutte le sue particolarissime ed istrioniche capacita' vocali; il gruppo si produce nel suo disco decisamente piu' oscuro ed introverso, oltre che stimolante, un piccolo capolavoro di post punk a tratti cupamente ossessivo, da ascoltare assolutamente, cosi' come l' ottimo sebbene piu' acerbo esordio. Formatisi a Dundee, Scozia, nel 1979, gli Associates sono stati caratterizzati dalla voce di Billy McKenzie, cantante dotato di una voce inusuale, capace di acrobazie vocali come pochi altri e con Alan Rankine a pennellare suggestive partiture musicali (qui suona tutti gli strumenti). I testi delle loro canzoni erano dei drammi mascherati di una finta e temporanea festa collettiva ed apparentemente condivisibile, MacKenzie riusciva a descrivere la sua sofferenza sotto un velo di sole, in un modo speciale ma soprattutto ironico, comunicando con una voce unica, piena di anima e di energia al di sopra di ogni livello, con sbalzi di tonalita' che lo caratterizzavano nell' ambito della scena post punk inglese, alternando lunghissime intonazioni a pieni polmoni ad acuti carismatici. Questi sono stati gli elementi dell'alchimia Associates, una delle band fra le piu' sottovalutate della nuova onda inglese. Dopo l'uscita dell'album d'esordio ''The affectionate punch'' (1980), il successivo ''Sulk'' (1982) sara' l'ultimo album della prima parabola discografica del duo: il gruppo infatti si sciogliera' subito dopo ma la loro inattivita' sara' brevissima, infatti si riuniranno nuovamente nel 1984 per iniziare un nuovo percorso artistico che li vedra' attivi sino al 1991 sotto l'ala protettrice delle major Wea Records e Charisma Records. Il gruppo dopo questa data si sciogliera' definitivamente, MacKenzie inziera' una propria carriera solistica che sara' purtroppo interrotta dalla sua morte.
Associates
the affectionate punch (ltd. turquoise)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1980 music on vinyl
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, edizione limitata in 1000 copie, numerate sul retro, in vinile turchese, pesante 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima tiratura, cosi' come la scaletta e le versioni dei brani (nel 1982 il disco fu ristampato con copertina diversa e con brani proposti in ordine diverso e totalmente remixati). Pubblicato nell'agosto del 1980 dalla Fiction in Gran Bretagna, non uscito negli USA, il primo album del duo composto da Billy MacKenzie e Alan Rankine, opera cardine della primissima wave e apice artistico del duo che negli anni successivi si accostera' ad un suono piu' vicino ai canoni commerciali dettati dal tempo, qui artefice di una musica gia' raffinata ma caratterizzata da una urgenza espressiva che forse i lavori successivi perderanno, tra post punk ed influenze nobili come quelle di Bowie o dei Roxy Music, affascinante e decadente. "The Affectionate Punch" rappresenta uno degli episodi piu' importanti e seminali della scena wave anglosassone, con brani che rimarranno dei classici degli Associates come "Logan Time" e "Paper House" o ancora "Transport To Central" o la bellissima "Even Dogs In The Wild". Da segnalare la partecipazione di Robert Smith al progetto in qualita' di supporto come backing vocals, anche se totalmente irriconoscibile. Formatisi a Dundee, Scozia, nel 1979, gli Associates sono stati caratterizzati dalla voce di Billy McKenzie, cantante dotato di una voce inusuale, capace di acrobazie vocali come pochi altri e con Alan Rankine a pennellare suggestive partiture musicali (qui suona tutti gli strumenti). I testi delle loro canzoni erano dei drammi mascherati di una finta e temporanea festa collettiva ed apparentemente condivisibile, MacKenzie riusciva a descrivere la sua sofferenza sotto un velo di sole, in un modo speciale ma soprattutto ironico, comunicando con una voce unica, piena di anima e di energia al di sopra di ogni livello, con sbalzi di tonalita' che lo caratterizzavano nell' ambito della scena post punk inglese, alternando lunghissime intonazioni a pieni polmoni ad acuti carismatici. Questi sono stati gli elementi dell'alchimia Associates, una delle band fra le piu' sottovalutate della nuova onda inglese. Dopo l'uscita dell'album d'esordio ''The affectionate punch'' (1980), il successivo ''Sulk'' (1982) sara' l'ultimo album della prima parabola discografica del duo: il gruppo infatti si sciogliera' subito dopo ma la loro inattivita' sara' brevissima, infatti si riuniranno nuovamente nel 1984 per iniziare un nuovo percorso artistico che li vedra' attivi sino al 1991 sotto l'ala protettrice delle major Wea Records e Charisma Records. Il gruppo dopo questa data si sciogliera' definitivamente, MacKenzie inziera' una propria carriera solistica che sara' purtroppo interrotta dalla sua morte.
Asterix (lucifer's friend)
Asterix (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1970 long hair
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2017, rimasterizzata e con due tracce aggiunte per l' occasione ("Everybody", cover da Tommy Roe, e "If I Could Fly", ovvero i due brani del primo singolo, uscito su Decca nel 1970), copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura, inserto esclusivo con note. Originariamente pubblicato nel 1970 dalla Decca in Germania, l'unico album di questo gruppo tedesco di Amburgo, che si sarebbe di li' a poco trasformato nei ben piu' famosi Lucifer's Friend, gruppo prog rock/metal. Il cantante inglese John Lawton, che sarebbe diventato la voce dei Lucifer's Friend, e' qui presente in circa la meta' dei brani: prima del suo arrivo, la band aveva infatti provato diversi cantanti. Il sound del gruppo e' vicino ad un vibrante e fluido hard rock dagli echi zeppeliniani e basato per lo piu' sulla forma canzone, che ancora non presenta gli accenti piu' sperimentali della musica dei Lucifer's Friend. Gli Asterix pubblicarono anche un singolo, uscito nello stesso 1970 su Decca, con due brani inediti sull'album ed un cantante diverso.
Atomic rooster
Live at the bbc and other transmissions (white vinyl)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1972 repertoire
rock 60-70
rock 60-70
Doppio album in vinile 180 grammi di colore bianco, copertina apribile senza codice a barre, inserto con note a cura di Chris Welch, poster in formato 60 x 90 centimetri, label custom in bianco e nero, catalogo V297. Pubblicato in vinile nel 2018 dalla Repertoire, questo album contiene le registrazioni di tre diverse performances date dagli Atomic Rooster nel corso del 1972: quella del 27 luglio per la BBC Radio 1, quella del 5 ottobre per il programma Pop Shop della televisione belga, e quella del 17 febbraio per il programma Beat Club della televisione tedesca. In quel periodo la formazione degli Atomic Rooster includeva il grande cantante Chris Farlowe. Questa la scaletta: BBC Radio 1 – Live In Concert, 27 July 1972: ''Breakthrough'', ''Stand By Me'', ''People You Can’t Trust'', ''A Spoonful Of Bromide Helps The Pulse Rate Go Down'', ''All In Satan’s Name'', ''Devil’s Answer''; Live On Belgian TV – Pop Shop, 5 October 1972: ''Breakthrough'', ''Black Snake'', ''A Spoon Of Bromide Helps The Pulse Rate Go Down'', ''Can’t Find A Reason'', ''Vug''; Live On German TV – Beat Club, 17 February 1972: ''Black Snake'', ''Breakthrough''. Autori di uno hard rock progressivo dai toni scuri e dominato dalle tastiere, che col passare del tempo si contaminera' con funk e soul, gli Atomic Rooster si formano in Gran Bretagna nel 1969 sotto la guida del tastierista Vincent Crane, in precedenza nei Crazy World di Arthur Brown, che si unisce a Nick Graham ed a Carl Palmer. Questa prima formazione pubblica il primo eponimo album nel 1970, che riscuote un discreto successo in patria ma non impedisce che il gruppo si sfaldi, con Graham che si unisce agli Skin Alley e Palmer che entra negli Emerson, Lake And Palmer. Crane riforma il gruppo con John Cann e Paul Hammond: questo nuovo organico realizza i dischi che molti considerano i piu' riusciti, ''Death walks behind you'' (1970) e ''In hearing of atomic rooster'' (1971, con Pete French al canto), piccoli classici dell'hard progressivo. Il gruppo si sfalda nuovamente per riformarsi ancora una volta attorno a Crane, con nuovi membri fra cui il cantante r&b Chris Farlowe; il suono orienta verso il funk ed il soul con dischi come ''Made in England'' (1972) e ''Nice 'n' greasy'' (1973) ma i risultati commerciali sono disastrosi e la band si scioglie nel 1973, per riformarsi brevemente fra il 1979 ed il 1982. Crane in seguito si unira' ai Dexy's Midnight Runners.
Avalanches
Since i left you
Lp2 [edizione] nuovo stereo eu 2000 xl recordings
indie 2000
indie 2000
ristampa con copertina apribile pressochè identica all'originale, doppio vinile.
Il primo storico album. Gli Avalanches sono un gruppo australiano di musica elettronica emerso nel 2000 con il folgorante "since I left you", album composto da centinaia di samples tratti perlopiù da dischi recuperati nei mercatini locali, rielaborati in una gustosa visione retrò amalgamato al suono "clubbing" più scuro ed intenso del periodo. Dopo il disco torneranno sulle scene solo sedici anni dopo.
B.g.k.
White male dumbinance
7" [edizione] ristampa stereo eu 1984 private
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Excellent punk new wave
EP in formato 7" a 33 giri, rara ristampa private press, con le scritte sul fronte copertina (ripiegata attorno al disco, con intervista di Maximumrocknroll all'interno e senza barcode) nere e non più rosse, con l'artwork sul retro completamente diverso (qui raffigura un fotogramma del film "Nosferatu" di Werner Herzog), con label cambiata (qui con foto di soldato a cavallo in bianco e nero, foro centrale piccolo), e con catalogo cambiato, inciso sul trail off, CTR-02. Originariamente pubblicato nel 1984 dalla Vogelspin in Olanda, il raro e ricercato 7"EP uscito fra il primo ed il secondo album dei B.G.K. contiene otto brevi e ferocissimi brani di hardcore punk politicizzato in direzione antimilitarista, anticoformista e libertaria, inciso a bassa fedeltà, con una furia vocale ed un certo eclettismo sonico che li avvicina ai Dead Kennedys, sebbene se gli olandesi suonino ancor più grezzi ed abrasivi. Questa la scaletta: "Gone Mad", "Action Man", "Kids For Ca$h", "Crime Pays", "Rules", "White Male Dumbinance", "Bite The Hand That Feeds (Shit)", "Follow The Trend". I B.G.K. (acronimo di Balthasar Gerards Kommando), attivi fra il 1982 ed il 1988, sono stati un pionieristico gruppo hardcore punk olandese, nati dalle ceneri dei Nitwitz, gruppo di Amsterdam con una manciata di singoli ed ep all'attivo nei primissimi anni '80. I B.G.K. suonarono dal vivo anche fuori dell'Olanda, sia nel resto d'Europa, incluso il Regno Unito, che negli Stati Uniti; il loro stile presenta alcune affinità con i Dead Kennedys più sferraglianti, e non a caso il secondo e meno raro dei loro due album uscì anche negli USA su Alternative Tentacles. Pubblicarono in tutto due lp, il molto raro "Jonestown aloha!" (1983) e "Nothing can go wrogn!" (1986), oltre ad un rarissimo EP a 7", "White male dumbinance" (1984).
Baby rose
Through and through (+ poster)
Lp [edizione] nuovo stereo usa 2023 secretly canadian
soul funky disco
soul funky disco
Vinile pesante, allegati codice per il download digitale dell'album e poster, label custom fotografica a colori su di una facciata, color crema con scritte nere sull'altra, catalogo SC469. Pubblicato nell'aprile del 2023 dalla Secretly Canadian, il secondo album solista, successivo a "To myself" (2019). Dopo un periodo di alcuni anni di maturazione artistica e di studio musicale, Baby Rose era tornata nel 2022 con il singolo "Go", che qui apre la scaletta, dandogli poi seguito con questo "Through and through", che ne contiene anche la B-side "Fight club" (con ospite Georgia Ann Muldrow). E' un album soffuso ed elegante, ma dal quale traspira anche una forte intensità emotiva dolceamara che riflette i testi incentrati su problemi personali e sentimentali, nella composta ma evocativa voce di Baby Rose, reminiscente di grandi del passato come Billie Holiday e Nina Simone, ma prestata ad un sound r'n'b e funk molto moderno. Jasmine Rose Wilson, in arte Baby Rose, è una cantante ed autrice americana originaria di Washington D.C. e crescita nella Carolina del Nord; in possesso di una voce piena e dalle potenti capacità emozionali, paragonata a quelle di Billie Holiday e Nina Simone, è autrice di un moderno e raffinato r'n'b, caratterizzato da atmosfere soffuse e dolceamare, e da un cantato non aggressivo, malinconicamente cullante. Abile pianista ed autrice di testi di canzoni e poesie, Baby Rose avvia la sua carriera ad Atlanta, Georgia, debuttando con l'EP "From dusk 'til dawn" nel 2017; nel 2019 contribuisce all'apprezzata compilation "Revenge of the dreamers III", a cui prendono parte anche Ari Lennox (con cui era andata anche in tour) e Bas, quindi nello stesso anno esce il suo primo album solista "To myself". In seguito, dopo esperienze di studio ed approfondimento musicale, nel 2022 la troviamo con la label Secretly Canadia, che dà alle stampe il singolo "Go", poi inserito nel 2023 nel suo secondo album "Through and through", seguito a sua volta dell'EP con sei brani "Slow burn" (2024), inciso con il gruppo canadese BadBadNotGood.
Bad brains
omega sessions (1980 recordings - 12")
lp [edizione] nuovo stereo usa 1980 bad brains / org
punk new wave
punk new wave
Ristampa del 2024, in formato 12", copertina senza barcode, pressoche' identica a quella originaria (che pero' era in formato 10"), corredata di inner sleeve con testi, i brani presenti solo su un lato e l' altro lato "scolpito" ("etched"). L' ep edito per la prima volta nel 1997, in formato 10" (ed anche in formato 9" picture disc), con cinque favolosi brani registrati in studio nel 1980, tra quelli dell' album "Black Dots" (registrato nel 1979 ma anche quello edito diversi anni dopo) e quelli del primo vero album "Bad Brains" (ristampato anche come "Attitude"), originariamente uscito solo su cassetta nel 1982, ma registrato nel 1981. Tre anni dopo lo storico album "Rock for light", prodotto da Ric Ocasek dei Cars, sara' ricordato come uno dei capolavori della musica degli anni '80 anche al di fuori dell' ambito punk-hardcore a cui e' ascrivibile (ma anche il successivo "I Against I", del 1986, va ricordato per l' influenza enorme che ebbe su tanta musica della seconda meta' degli anni '80 poi definita "crossover"). Ma gia' questi primi Bad Brains stavano scrivendo pagine memorabili della storia e dell' evoluzione del punk americano, come evidenziano chiaramente questi cinque episodi, uno dei quali, la quasi "clashiana" "Stay Close to Me", tra reggae rock ed esplosioni acidamente punk, era stato gia' registrato comparendo nel '79 nel primo singolo "Pay To Cum", mentre gli altri compariranno negli albums successivi del gruppo in versioni assai diverse da queste: "I Against I" nell' album omonimo del 1986, incredibilmente anticipatrice di quello che sara' la terza fase creativa del gruppo, sorta di hardcore punk evoluto con influssi hard, il reggae di "I Luv Jah" ed il feroce hardcore serratissimo di "Attitude" nel primo album "Bad Brains", la stessa "Attitude" e la affilatissima "At the Movies" in "Rock For Light". La grandissima hardcore punk band di colore di Washington aveva gia' un potenziale enorme che riesce a dispiegarsi appieno in questi brani corrosivi di devastante potenza ma al tempo stesso di grande originalita', in un ambito musicale in cui questa dote e' piu' unica che rara, lontanissimi dai cliche' di un genere di cui per altro erano stati tra gli anticipatori.
Bags
l.frank baum / max roach
7" [edizione] originale stereo usa 1991 stanton park
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
[vinile] Excellent [copertina] Very good punk new wave
singolo in formato 7", l' originale stampa americana, nella versione in vinile nero, copertina (con moderati segni di invecchiamento) con apertura per il disco in alto, etichetta gialla con scritte e logo neri, foro al centro largo, catalogo STP-018; pubblicato nel 1991, il raro singolo del trio di Boston attivo dalla meta' degli anni '80. La pazzesca e lunga facciata A, tratta da "Night of the Corn People", mette insieme distortissimo hard rock chitarristico e hardcore punk; la B-side, inedita, e' un deragliante strumentale tra proto grunge e punk rock, il tutto suonato con un approccio garagistico fieramente underground. I Bags, che avevano da poco realizzato anche un album a nome Swamp Oaf (1989), sono stati una delle bandiere della scena americana piu' sotterranea tra la fine degli '80 ed i primi '90, durante i quali pubblicarono una manciata di lp. Erano composti da Crispin Wood (chitarra, voce), Jon Hardy (basso, voce) e Jim Janota (batteria).
Baier sibylle
Colour green (ltd green vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1973 klimt
rock 60-70
rock 60-70
Ristampa del 2024 su etichetta Klimt, edizione limitata in vinile verde, copertina pressoche' identica alla prima ormai rara tiratura del 2006, uscita a cura della Isota Records di Berkley, California. Il bellissimo, stupefacente album in cui per la prima volta vedono la luce le uniche registrazioni della cantautrice e artista tedesca (scrittrice e attrice per Wenders in 'Alice nelle citta'', proprio a lui e' dedicata la traccia 'Wim' qui inclusa), rimaste inedite fino al 2005 ed effettuate dalla stessa su di un registratore a nastro durante i primi anni '70, con sole voce e chitarra acustica, ad eccezione dell'ultima traccia, 'give me a smile', in cui appaiono arrangiamenti di archi. Sibylle Baier all'epoca mise da parte le proprie ambizioni artistiche per dedicarsi alla famiglia, ma e' proprio grazie a suo figlio che il nastro e' stato recuperato e recapitato nel 2004 nelle mani di J.Mascis dei Dinosaur Jr. che ammaliato dalla preziosa scoperta lo ha restaurato ed ha contribuito alla sua realizzazione per l'etichetta di Athens, Orange Twin, condotta da membri degli Elf Power, che lo ha pubblicato per la prima volta su cd nel 2005. Sensibile autrice ed interprete di un cantautorato acustico essenziale, malinconico ed intimista che mostra assonanze con lo stile di Leonard Cohen; in alcuni momenti, le sfumature piu' tenebrose della sua voce ci riportano a Nico, alcune atmosfere al Nick Drake di 'Pink Moon', a Vashti Bunyan i passaggi piu' delicati ed eterei, e' stata inoltre paragonata a Joni Mitchell e Anne Briggs. Le composizioni sono frutto di un viaggio in Europa compiuto dalla Baier, in seguito a circostanze dolorose, che la porto' insieme ad un'amica, tra il 70 e il 73, da Strasburgo a Genova. Al suo ritorno in Germania la Baier registro' 'remember the day', la prima canzone ispirata a questa esperienza, a cui seguirono le altre tredici composizioni di 'colour green'.
Bairy herbert f.
Traumspiel
Lp [edizione] originale stereo ger 1980 sandra
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
[vinile] Excellent [copertina] Very good rock 60-70
Prima stampa, pressata solo in Germania, copertina (con alcune piccole abrasioni in alto a sinistra sul fronte, lasciate senz'altro da un adesivo mal rimosso) semilucida senza barcode, label marrone con scritte bianche e logo Sandra bianco in alto, "made in west germany" a sinistra, catalogo SMP2109. Pubblicato nel 1980 dalla Sandra in Germania, l'unico splendido album uscito a nome di Herbert F. Bairy, pseudonimo impiegato dal musicista e scultore sonoro tedesco Ferdinand Forsch, nato nel 1951 a Bad Bruckenau. Un lavoro fuori dal comune, "Traumspiel", che nel suo titolo fa riferimento sia al gioco che al sogno, è una fluida convergenza di influenze musicali indiane, circolarità minimaliste, dilatazioni e contemplazioni cosmiche, angeliche voci corali "wordless" e jazz fusion sperimentale. La musica si dipana attraverso quattro brani, tre dei quali di lunga durata e l'ultimo più breve: la title track, nei suoi quattordici minuti inizia come una litania orientaleggiante e cosmica, per poi chiudersi come un solenne space rock (con tanto di trama ritmica di basso e batteria); "Runnin'" è un pezzo più propulsivo e movimentato, in cui la parte centrale è recitata dalla sezione ritmica di basso e batteria con un groove fra funk e space rock, da cui si ergono assoli di chitarra e fiati in una originale fusion, per arrivare ad una bizzarra fanfara di tromba e voci operistiche. "Lady ollala" si apre con un solenne monologo di chitarra elettrica che si sviluppa su di una trama di sfondo sospesa ed eterea, quasi una coltraniana "Welcome" con la chitarra al posto del sax, per poi lasciare il posto a bordoni di sintetizzatore ed a delicate melodie di chitarra acustica e sax soprano che ondeggiano in atmosfere spaziose e misticheggianti, quasi un incontro fra Third Ear Band, musica cosmica tedesca ed il Battiato di "Sulle corde di Aries"; l'album si chiude con il minimalismo misterioso, esotico e sussurrante di "Redpeters dream". L'album fu inciso con un folto cast di musicisti e cantanti, fra cui Jeff Beer e Rob Terstall, entrambi ex Odin, Jeanette MacLeod e Manfred Kniel, ospiti anche nell'album "Astral Journeys" dei Message (1978), ed altri strumentisti che un paio d'anni dopo avrebbero suonato nel supergruppo in studio Human Music Association, autori di un album nel 1982. Negli anni '90 Forsch pubblicherà, questa volta con il proprio vero nome, due album accostati alla classica contemporanea.
Baker chet
Angel eyes (chet baker with fifty italian strings) + 1 track, colored
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 waxtime in color
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi di colore rosso, copertina pressoché identica sul fronte alla rarissima e ricercata prima tiratura italiana su Celson, con note e foto supplementari sul retro, e con una bonus track (''My funny valentine'', tratta dalle stesse sessioni dell'album). Leggendario album che fu pubblicato all'inizio degli anni '60 dalla italiana Celson con il titolo di ''Angel eyes'' e dalla americana Jazzland con copertina diversa e con il titolo di ''Chet Baker with fifty italian strings'', questo lp fu inciso a Milano il 28 e 28 settembre ed il 5 ottobre del 1959, da Chet Baker (tromba, voce), Mario Pezzotta (trombone), Glauco Masetti (sax alto), Gianni Basso (sax tenore), Fausto Papetti (sax baritono), Giulio Libano (pianoforte, celeste), Franco Cerri (contrabbasso), Gene Voctory (batteria) e con un'orchestra d'archi arrangiata e diretta da Len Mercer. Un lavoro che evidenzia lo splendido canto di Baker, la cui voce si sente in cinque dei dieci brani, oltre alla sua tromba, nel contesto di romantiche e lente ballate orchestrali che non rientrano nel puro jazz ma che lo ibridano con il pop orchestrale. Questa la scaletta: ''I should care'', ''Violets for your furs'', ''The song is you'', ''When I fall in love'', ''Goodbye'', ''Autumn in new york'', ''Angel eyes'', ''Street of dreams'', ''Forgetful'', ''Deep in a dream''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 jazz wax
jazz
jazz
Ristampa in vinile da 180 grammi, rimasterizzata con sistema "direct metal mastering", copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura del 1959. Originariamente pubblicato dalla Riverside negli USA, inciso a New York in due sessioni, il 30 dicembre del 1958 ed 19 gennaio del 1959, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Herbie Mann (flauto), Pepper Adams (sax baritono), Bill Evans (pianoforte), Kenny Burrell (chitarra), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria, sostituito da Connie Kay il 30 dicembre). Accompagnato da una formazione di prim'ordine, Baker e' qui agli ultimi scampoli dell'epoca d'oro dello West Coast jazz, all'opera con un set prevalentemente composto da lente ballate in cui spicca il suo lirismo, ora leggero e soave, ora malinconico e blues. Questa la scaletta: ''Alone together'', ''How high the moon'', ''It never entered my mind'', '''Tis Autumn'', ''If you could see me now'', ''September song'', ''You'd be so nice to come home to'', ''Time on my hands'', ''You and the night and the music'', ''Early morning mood''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
Chet baker and crew (yellow vinyl + 1 track bonus)
lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata, vinile giallo pesante 180 grammi, ristampa con copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rara tiratura, con foto e note supplementari sul retro e una traccia a ggiunta per l' occasione, "Line for Lyons", registrata nelle stesse sessions. Originariamente pubblicato dalla Pacific Jazz nel 1956 negli USA, registrato dal vivo al Forum Teathre di Losa Angeles il 31 luglio del 1956, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Phil Urso (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Jimmy Bond (contrabbasso), Peter Littman (batteria) e Bill Loughbrough (timpani). Questo apprezzato lavoro di jazz westcoastiano appartiene ad un periodo artisticamente felice per Baker, che in quei giorni del luglio 1956 realizzo' anche altri album, fra cui ''Chet Baker sings'' e ''The route''; un jazz solare e soave, ma anche sensuale e carico di blues si manifesta nei solchi di questo lp. Questa la scaletta: ''To Mickey's memory'', ''Slightly above moderate'', ''Halema'', ''Revelation'', ''Something for Liza'', ''Lucius lu'', ''Worrying the life out of me'', ''Medium rock''; bonus tracks: ''To Mickey's memory (versione alternativa)'', ''Jumpin' off a clef'' ''Chippyin''', ''Pawnee junction'', ''Music to dance by'', ''Line for lyons''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet
it could happen to you (+ 2 tracks, colored vinyl)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime in color
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi COLORATO, rimasterizzata con sistema Direct Metal Mastering, ed arricchita della presenza di due tracce aggiunte ("You Make Me Feel So Young" e "While My Lady Sleeps", tratte dalle stesse sessions dell' album), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura, del primo lp per la Riverside del grande trombettista e cantante Chet Baker. Il disco, registrato nell'agosto del '58 a New York, contiene 10 canzoni, (tutti classici "standards"), interpretate alla tromba ed alla voce dallo stesso Baker, accompagnato da Kenny Drew al piano, George Morrow o Sam Jones al basso, Philly Joe Jones o Danny Richmond alla batteria. Tutte le presenti interpretazioni di Baker si rifanno in maniera evidente ad una concezione che prevede un approccio di tipo swing e romantico. Senza dubbio una delle migliori performance di Baker alla voce. Questa la lista dei brani: "Do it the hard way", "I'm old fashioned", "You're driving me crazy", "It Could happen to you", My Heart Stood still", "The more i see you", "Everything Happens to me", "Dancing on the ceiling", "How long has this been going on", "Old Devil moon". Una delle leggende del jazz. Leggendario il suo storico quartetto con Gerry Mulligan, con il suo tipico stile "cool". Memorabili le sue sonorita' intense ed avvolgenti. Famoso per la sua vita da poeta maledetto, da "James Dean del Jazz", e per il suo volto disfatto dalle rughe di una vita sofferta e caratterizzata dalla tossicodipendenza e da una rovinosa corsa verso il disastro. "La musica era la grande protagonista. Suonavamo sempre, in ogni momento della giornata. Quando si metteva al volante della sua automobile, Chet parlava per ore, era uno zingaro, forse uno degli ultimi romantici on the road...". Nato il 23 dicembre 1929 in Oklahoma, si trasferisce non ancora tredicenne nella California meridionale, dove inizia a studiare la tromba. Non ancora ventenne irrompe nel mondo del jazz affiancando Charlie Parker nelle performances al celebre "Billy Berg's". Mentre continua a lavorare con Parker studia al "El Camino College" di Los Angeles; in questo periodo viene decisamente influenzato dal nascente cool jazz ispirato dal manifesto programmatico di Miles Davis "Birth of the Cool". Proprio dalla sintesi e dalla elaborazione sonora degli imput forniti da "Birth of the Cool" si sviluppa cosi' quello che viene definito "West Coast Jazz" e che vede al tempo protagonista proprio il quartetto di Baker e Mulligan, una formazione che propone come una sorta di ritorno alla pura melodia e che si caratterizza per i suoi suoni rarefatti e imponderabili, legati decisamente alla cantabilita' del jazz degli anni '30. Brano simbolo di quegli anni e' senza dubbio la splendida "My Funny Valentine". Proprio in questo periodo Baker inizia a coltivare ogni sorta di eccesso ed ad assumere ogni tipo di droga. Finisce, insieme a Mulligan, in galera. Scioglie il sodalizio con Mulligan e forma un suo nuovo quartetto con Dick Twardzik (che muore di overdose nel '55). Diviene un personaggio di culto, scandaloso per la morale comune ma che, al tempo stesso, viene corteggiato per concerti, incisioni e sessions in giro per il mondo, soprattutto in Europa ed in Italia, che diventa in pratica la sua patria adottiva. Qui suona nei night club e Fulvio Bernardini lo vuole per un periodo alla Bussola di Viareggio. Sempre in Italia accompagna Caterina Valente e, trovato in stato di semincoscienza con la siringa ancora nel braccio, sconta sedici mesi di carcere. Al culmine del successo italiano, diviene ospite fisso del milanese "Capolinea" ed incide il celebre "Chet Is Back". A meta' anni '60 rientra negli Stati Uniti, dove finisce in galera. Esce nel '68 e viene subito selvaggiamente picchiato da alcuni spacciatori. Perde cosi' tutti i denti. La sua carriera sembra finita. Alla fine del '69 viene nuovamente arrestato per fatti di droga. Nel '73, grazie anche all'aiuto di Dizzy Gillespie, Baker, con una dentiera nuova, torna a suonare la tromba. Nel corso di tutti gli anni '70 torna ad incidere, si cimenta in una lunga serie di concerti alla guida di piccoli gruppi formati dagli amici di sempre, riscuotendo un successo tanto commerciale quanto di critica. Negli ultimi anni di vita incide con il pianista Paul Bley ("Diane"), dal vivo a Tokio ("Four"), a Roma una serie di "work in progress - "Silence" (con Charlie Haden, Billy Higgins, e numerosi musicisti italiani), "Little Girl" (con lo Space Jazz Trio), e il controverso ma interessante "Chet on Poetry", che lo vede impegnato anche nella veste di cantante e narratore di poesie. Muore, in un tragico e misterioso volo dalla finestra di un anonimo albergo di Amsterdam, un venerdi' di maggio del 1988. La migliore testimonianza su Baker rimane quella del film "Let's Get Lost" di Bruce Weber: Resta impresso nella memoria il suo saluto gentile che chiude il film in una atmosfera surreale, mentre canta "Arrivederci" con Celentano e Mina e quel corpo sfracellato sull'asfalto senza un perche' - o forse con troppi perche'.
Baker chet
Live in rosenheim (ltd. numbered 180 gr. white vinyl + bonus track)
LP2 [edizione] nuovo stereo eu 1988 music on vinyl
jazz
jazz
Edizione limitata a 1500 copie numerate sul retro copertina in basso, vinile doppio da 180 grammi di colore bianco, copertina "textured" fronte retro. Ristampa del 2023 ad opera della Music On Vinyl, pressoché identica alla prima tiratura ma con una lunga bonus track ("Arborway", posta sulla quarta facciata) e con i brani disposti su due vinili invece che su di un solo disco. Originariamente pubblicato nel 1989 dalla Timeless in Olanda, questo album contiene registrazioni dell'ultima performance dal vivo con un quartetto da parte di Chet Baker; conosciuto anche come "Chet Baker's last recording as a quartet", fu registrato il 17 aprile del 1988 al festival jazz di Rosenheim, Germania. Baker (voce, tromba), era accompagnato da Marc Abrams (contrabbasso), Nicola Stilo (chitarra, flauto) e Luca Flores (pianoforte). Chet sarebbe morto tragicamente nemmeno un mese dopo questo concerto, in cui lo troviamo ispirato e capace di esprimere un delicatissimo e dolente lirismo in un set di ballate dal sapore dolceamaro e dai toni notturni, in particolare con la voce, stanca forse, ma piena di emozione. Delizioso il contributo al flauto di Nicola Stilo, elegante, poetico e composto quello al pianoforte di Flores. Questa la scaletta: "Funk In Deep Freeze", "I'm A Fool To Want You", "Portrait In Black And White", "In A Sentimental Mood", "If I Should Lose You". Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suonò già giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988.
Baker chet / art pepper
playboys (Pictures of heath) + 1 track - colored vinyl
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 waxtime in color
jazz
jazz
ristampa limitata in vinile 180 grammi colorato, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressocche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura uscita su Pacific Jazz nel 1957, con note supplementari e foto sul retro, e con l' inclusione di una traccia in piu' ("Little Girl", incisa il 26 luglio del 1956 da Chet Baker, Art Pepper, Richie Kumaca, Pete Jolly, Leroy Vinnegar e Stan Levey), del disco ristampato nel 1961 come "Pictures of Heath", con copertina cambiata. Registrato il 31 ottobre del 1956, con formazione composta da Chet Baker (tromba), Art Pepper (sax alto), Phil Urso (sax tenore), Carl Perkins (pianoforte), Curtis Counce (contrabbasso) e Laurence Marable (batteria), questo lp fu frutto del terzo incontro in studio fra il grande trombettista Chet Baker ed il sassofonista Art Pepper, dopo gli albums "The Route" e "Chet Baker Big Band". Un west coast jazz vivace e svolazzante ma senza mai essere esplosivo, occasionalmente rallentato in alcune ballate, e' alla base di questo lavoro, composto in gran parte da interpretazioni di brani di Jimmy Heath. Questa la scaletta: ''Picture of Heath'', ''C.T.A.'', ''For minors only'', ''Tynan tyme'', ''For Miles and Miles'', ''Resonant emotions'', ''Minor-yours''. Uno degli esponenti principali del jazz californiano, Chet Baker suono' gia' giovanissimo con Stan Getz, Dexter Gordon e Charlie Parker, uno dei suoi primi sostenitori. Nel 1952 venne ingaggiato da Gerry Mulligan e l'anno successivo venne eletto miglior trombettista dell'anno dalla rivista Down Beat, diventando una delle punte di diamante del cosiddetto cool jazz; grande sia come trombettista che come cantante, Baker ha avuto una lunga e prolifica carriera ed una vita maledetta, terminata in modo tragico e misterioso ad Amsterdam nel 1988. Considerato uno dei massimi sassofonisti della costa occidentale degli USA, il californiano Art Pepper (1925-1982) e' apprezzato fra le altre cose per aver sviluppato uno stile personale con uno strumento, il sax alto, dominato dalla figura di Charlie Parker. Pepper si fa notare negli anni '40 suonando nella big band di Benny Carter e poi in quella di Stan Kenton, con la quale vive uno dei suoi periodi migliori fra il 1947 ed il 1952. Nonostante i crescenti problemi di droga, gli anni '50 lo vedono in grande forma artistica ed i dischi incisi per la Contemporary alla fine del decennio sono molto considerati (citiamo ''Modern jazz classics'' e ''Meets the rythm section''); purtroppo il decennio successivo lo vede invischiato nella tossicodipendenza ed in lunghi periodi di detenzione, che ne interrompono per anni il lavoro in studio. Nei momenti di liberta' Pepper si esibisce comunque dal vivo, con uno stile indurito dall'influenza di Coltrane ed Ornette Coleman. Il sassofonista riesce finalmente a liberarsi dai suoi problemi personali e ritorna con successo sulle scene a meta' anni '70, fino a venire considerato uno dei massimi alto sassofonisti del jazz al momento della sua morte, avvenuta nel 1982.
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