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Canned heat Boogie with (abridged version)
LP [edizione] ristampa  stereo  usa  1968  united artists 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Ristampa americana del 1980, copertina cartonata senza barcode, pressoche' identica a quella della originaria tiratura, etichetta gialla e arancio con nuvole e raggi solari, catalogo LM-1015; si tratta di una versione "abridged", ovvero accorciata, con un brano in meno rispetto a quella originaria, ovvero il brano "Turpentine Moan". Pubblicato in Usa su Liberty nel Febbraio del 1968 dopo ''Canned Heat'' e prima di ''Living the Blues'', giunto al numero 16 delle classifiche USA ed al numero 5 di quelle UK dove usci' nel Giugno dello steso anno. Il secondo album. Registrato con la collaborazione di Sunnyland Slim al piano, prodotto da Dallas Smith, e' uno dei capolavori assoluti del rock blues americano. Considerato il piu' rappresentativo capitolo del rhythm and blues elettrico dei tardi anni '60 con forti connotazioni boogie-woogie fu registrato da una formazione a quintetto che vedeva Alan "Blind Owl" Wilson, Larry "The Mole" Taylor, Henry "Sunflower" Vestine, Aldolfo "Fido" Dela Parra e Bob "The Bear" Hite, tra i brani "On the Road Again", "Amphetamine Annie", "World in a Jug", "Turpentine Blues'', "Whiskey Headed Woman", "Marie Laveau", straordinarioa l'interazione tra i due chitarristi Wilson e Vestine, introdotti da Hite insieme al resto della band sulla lunga jam "Fried Hockey Boogie".
Euro
20,00
codice 262835
scheda
Capossela vinicio Camera a sud
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  warner music italia / atlantic 
cantautori
Vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile, catalogo 5054197013195. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione rimasterizzata del 2018 ad opera della Warner Music Italia / Atlantic, il terzo album solista, originariamente pubblicato solo in cd nel 1994 dalla CGD in Italia, dopo ''Modi''' (1991) e prima di ''Il ballo di san vito'' (1996). Con ''Camera a Sud'' Capossela da' ancora maggior risalto nella sua musica ai ritmi, ai canti ed alle melodie del Meridione italiano, ma anche alle influenze latino americane, in brani come ''Guiro'' e la celebrata ''Che coss'e' l'amor'', divenuta uno dei suoi brani piu' celebri e poi inserita anche nella colonna sonora del film ''Tre uomini ed una gamba'' di Aldo, Giovanni e Giacomo. Fra episodi piu' animati e danzerecci, che ammodernano tradizioni che vanno dal mambo al tango, e canzoni piu' riflessive e vicine al cantautorato da ascolto, ed un ritornare di suggestioni jazz, ''Camera a Sud'' e' l'album che consacra Capossela fra i piu' importanti autori italiani della sua generazione. Musicista, cantautore e scrittore, nato in Germania nel 1965 da genitori originari dell'irpinia, Vinicio Capossela e' considerato uno degli esponenti piu' interessanti della nuova musica d'autore italiana, con una musica che si fonda su radici folk, ma che spazia fino al jazz, arricchita dalla sua personalissima sensibilita' ed ispirata da riferimenti letterari novecenteschi. Debutta su album nel 1990 con ''All'una e trentacinque circa''.
Euro
36,00
codice 2132655
scheda
Capossela vinicio il ballo di san vito
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1996  warner music italia / atlantic 
cantautori
Prima edizione vinilica, realizzata nell' ottobre del 2019, in vinile 180 grammi, rimasterizzata dai masters originali, del quarto album in studio, originariamente pubblicato solo in cd nel 1996 dalla CGD in Italia, dopo ''Camera a Sud" (1994) e prima del live "Liveinvolvo" (1998). Capossela si affida ancora una volta alla produzione di Renzo Fantini, ma rinuncia a quella con Antonio Marangolo, in questo album più ricco stilisticamente e selvaggiamente creativo, nel quale figurano, fra i numerosi strumentisti, un talento americano del calibro di Marc Ribot, già con i Lunge Lizards dei fratelli Lurie e collaboratore di Tom Waits. "Il ballo di san vito" condensa in un mix esplosivo, vitale e talora dissonante, le influenze jazz con il cantautorato e le molteplici correnti folk popolari mediterranee e non solo italiane, con risultati dal fascino magnetico come la vorticosa title track; un'opera nei cui testi la quotidianità della gente della strada si intreccia con una vena letteraria dai riferimenti colti. Musicista, cantautore e scrittore, nato in Germania nel 1965 da genitori originari dell'irpinia, Vinicio Capossela è considerato uno degli esponenti più interessanti della nuova musica d'autore italiana, con una musica che si fonda su radici folk, ma che spazia fino al jazz, arricchita dalla sua personalissima sensibilità ed ispirata da riferimenti letterari novecenteschi. Debutta su album nel 1990 con ''All'una e trentacinque circa''.
Euro
29,00
codice 2132371
scheda
Capossela vinicio ovunque proteggi
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2006  warner music italia / atlantic 
cantautori
Prima edizione vinilica, realizzata nell' ottobre del 2019, doppio album in vinile 180 grammi, rimasterizzato dai masters originali, del sesto album in studio, originariamente pubblicato solo in cd nel 2006 dalla Atlantic in Italia, dopo "Canzoni a Manovella" (2000) e prima di "Da Solo" (2008). Prodotto da Capossela stesso, "Ovunque proteggi" viene ancora una volta inciso con numerosi strumentisti italiani ed internazionali, fra cui i talenti di Marc Ribot (che già aveva partecipato ai due precedenti lp in studio), Gak Sato (elettronica), Stefano Nanni (pianoforte), Roy Paci (tromba), Mario Brunello (violoncello) ed il veterano Ares Tavolazzi, ex Area. E' un'opera in cui risaltano alcuni contrasti: fra i toni spiritosi e beffardi da una parte, ed una certa vena cupa e malinconica dall'altra, fra lirismo quasi spirituale e carnalità. Ferocemente ironica è forse la spettacolare "Brucia Troia", che prende sponto dall'epica omerica per arrivare a qualcosa di più farsesco e grottesco, incisa con Marc Ribot ed un gruppo di tenori sardi. L'impiego dell'elettronica, apportato soprattutto da Gak Sato, arricchisce ulteriormente il già coloratissimo microcosmo sonico dell'album, confluendo in una baldoria di folk mediterraneo, jazz, echi latinoamericani, ballate. Musicista, cantautore e scrittore, nato in Germania nel 1965 da genitori originari dell'irpinia, Vinicio Capossela è considerato uno degli esponenti più interessanti della nuova musica d'autore italiana, con una musica che si fonda su radici folk, ma che spazia fino al jazz, arricchita dalla sua personalissima sensibilità ed ispirata da riferimenti letterari novecenteschi. Debutta su album nel 1990 con ''All'una e trentacinque circa''.
Euro
36,00
codice 2132372
scheda
Caravan If i could do it all over again i'd do it all over you (180 g)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  decca / universal 
rock 60-70
ristampa del 2023, in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Decca. Pubblicato in Inghilterra nel settembre del 1970 dopo ''Caravan'' e prima di ''In the land of grey and pink'', non entrato in classifica ne' in Uk ne in Usa. Il secondo album , il primo lavoro in cui il gruppo di canterbury post wilde flowers elabora quel sound a meta' strada tra jazz, progressive e psychedelia che li contraddistinguera' per tutto il resto della carriera. il disco contiene significativi cambiamenti di stile rispetto al primo album, particolarmente importanti le partiture strumentali e la complessita' delle tessiture, la musica spazia ora dall' acoustic folk al rock elettrico e progressive, come dimostra la suite "With an Ear to the Ground", i passaggi strumentali creano paesaggi di natura postpsychedelica , i suoni si fanno sempre piu' ipnotici, scolpendo un sound che sara' di riferimento per tutta la scena europea nel corso di molti anni, tra i brani, "For Richard" chiusura dei concerti per oltre 30 anni, ed "Hello, Hello" che li fece giungere come ospiti a Top of the Pops.
Euro
38,00
codice 3035994
scheda
Caravan In the land of grey and pink (2lp)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  klimt 
rock 60-70
Ristampa limitata in vinile colorato grigio e rosa, estesa a doppio album con l' inclusione di un intero album di inediti registrati in studio nel medesimo periodo, copertina apribile senza barcode pressocche' identica alla prima rara tiratura uscita in Inghilterra su Deram. Questi i brani del secondo album, aggiunti per l' occasione: "I Don't Know It's Name", "Disassociation / 100% Proof" (ovvero un segmento della lunga suite della seconda facciata dell' album, ma con un mix diverso), "Aristocracy", "It's Likely To Have A Name Next Week" (versione strumentale di "Winter Wine", dall' album) e "Group Girl" (prima versione di "Golf Girl", dall' album, con testo leggermente diverso). Pubblicato in Inghilterra nel marzo del 1971 dopo ''If I Could Do It...'' e prima di ''Waterloo Lily'', non entrato nelle classifiche UK ne' in quelle USA. Il terzo album. E' una delle opere piu' note del progressive britannico e principale testo del Canterbury Sound, e' l'ultimo lavoro della formazione classica che si disperdera' di li' a poco, con David Sinclair che si unira' nell'agosto del 1971 a Robert Wyatt nei Matching Mole. Il disco, vista la sua rilevanza artistica e storica, merita un' analisi e soprattutto un ascolto attento e non superficiale. I testi sono un tipico esempio di humor britannico, cinici e metaforici e carichi di satira sociale e nonsense, ma con momenti assai drammatici ed altri assolutamente sognanti, la musica e' un perfetto esempio di fusione tra folk, psychedelia, progressive, jazz, con richiami al lavoro di Traffic, Soft Machine, Family, Egg, ma l'organo ed il sax sono gli strumenti qui maggiormente in evidenza, specie nella lunga suite ''Nine Feet Underground'' che divisa in movimenti occupa da sola la seconda facciata e che fa da contrasto ai ritmi piu' cool e jazzati di ''Winter Wine'', dal meraviglioso testo tolkieniano, i continui passaggi da partiture lente ed atmosferiche a furiose cavalcate strumentali ricordano i migliori King Crimson o i Soft Machine del terzo album, da notare poi la splendida ''Golf Girl'', dalle liriche veramente poetiche ed ispirate. Un album di enorme spessore artistico, che riunisce in se' le molte anime della musica britannica dei primi anni '70 e che a distanza di oltre trenta anni non cessa di stupire per la sua originalita' e raffinatezza. Indispensabile.
Euro
33,00
codice 2132365
scheda
Cardiac kidz get out - san diego punk 1978-81
lp [edizione] originale  stereo  ita  1979  rave up 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
l' originale stampa, ormai da tempo fuori catalogo; il 57esimo volume della serie "American Lost Punk Rock Nuggets", curata dalla etichetta italiana Rave Up, copertina lucida senza codice a barre, etichetta nera con scritte bianche da un lato e custom dall' altro; pubblicato nel 2009 contiene 14 brani registrati in studio durante l' esistenza di questa storica ma misconosciuta punk rock band di San Diego, nata dalle ceneri dei Glass Onion, che nel 1976 furono la prima punk band della scena locale, che poi si rivelera' assai produttiva. Nati con la nuova denominazione ed una line up modificata nel 1977, i Cardiac Kidz furono i primi nell' ambito di quella scena ad essere ospitati presso una TV locale, e spesso furono accolti da radio locali attente alla nuova scena underground. Pubblicarono i loro due 7" pero' solo nel 1979: del primo sono qui presenti entrambi i brani "Get Out" e "Find Yourself A Way"; dei quattro brani del secondo ritroviamo "Monday Afternoon" e "Love Can Be Blind" ("I've Seen You Before" ed una diveersa versione di "Find Yourself A Way" gli altri due brani). Semplice ed immediato il punk rock del gruppo, molto rock'n'roll, legato al garage degli anni '60, ora quasi power pop, ora piu' viscerale ed aggressivo. Una piacevole investigazione per i cultori della scena punk rock americana piu' oscura.
Euro
23,00
codice 262829
scheda
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2010  city slang 
indie 2000
doppio vinile 180 grammi. Copertina apribile con grande parte lucida, completa di coupon per scaricare digitalmente l'intero album ed un album di remixes, inserto formato Cd in carta lucida ripiegato in 6 parti. Pubblicato dalla Merge nell'aprile 2010, dopo "Andorra", il quinto album; lavoro che declina suoni e melodie attraverso una dance ipnotica, minimale e dilatata, che attinge dal synth-pop degli anni 80, Pet shop boys, dall'elettronica circolare degli Orbital e dalla musica di Arthur Russel, con venature white soul. I ritmi uniti alle sovrancisioni e ai patterns creano atmosfere suadenti e lievi e talvolta perfino malinconici, come in "Find out". Canadese, ma londinese di adozione, fra i talenti piu' considerati della scena elettronica degli anni 2000, Dan Snaith esordisce come Manitoba nel 2000 con l'eccellente Ep "People Eating Fruit", seguito da un altro Ep, "Paul's Birthday". Nel 2001 la Leaf pubblica il suo primo album, "Start Breaking My Heart", ma sara' con il secondo, "Up In Flame", del 2003, che Manitoba riuscira' ad ottenere consensi internazionali. E' nel 2004 che Snaith cambia il suo moniker in Caribou, scelta obbligata dalla rivendicazione del "marchio" da parte del leader dei Dictators, Handsome Dick Manitoba. I suoi primi due album vengono ristampati come Caribou, e nel 2005 esce "The Milk of Human Kindness", per la Domino Records, seguito da "Andorra" nel 2007. Dal vivo Snaith si fa accompagnare da una band di musicisti, che include anche due batteristi.
Euro
29,00
codice 2132536
scheda
Cash johnny american III: solitary man
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2000  american recordings 
blues rnr coun
ristampa ufficiale, in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve, con copertina pressoche' identica alla prima molto rara tiratura. Uscito nell' ottobre del 2000, dopo "Unchained" e prima di "American IV: The Man Comes Around", giunto al numero 11 delle classifiche americane, il terzo della serie di albums su American Recordings prodotti da Rick Rubin, le ultime prove in studio prima della scomparsa di Cash avvenuta nel 2003. Progetto iniziato nel '93, anno in cui registra il set acustico di "American recordings", seguito da "Unchanined" del '96, nel quale viene accompagnato da Tom Petty & The Heartbreakers, il presente "American III: solitary man" del 2000 e "American IV: the man comes around" del 2002. Formato in parte da canzoni composte dallo stesso Cash ("before my time", "country trash", "I'm leavin' now", "fields of diamonds", scritto anche da Jack W. Routh), e in parte da rifacimenti di brani di Will Oldham ("I see a darkness"), Nick Cave ("the mercy seat"), U2 ("one"), Neil Diamond ("solitary man"), Tom Petty ("I won't back down"), Egbert Williams ("nobody"), Haven Gillespie & Beasley Smith ("that lucky old sun") e dal traditional "wayfaring stranger", molti dei quali eseguiti con soli voce e chitarra acustica, altri con un leggero accompagnamento di organo, piano, chitarre e violino, dallo stile pulito ed essenziale che mette in luce tutto il carisma e l'umanita' di questo immenso artista, icona della musica (country) americana. alle registrazioni hanno partecipato Sheryl Crow, Tom Petty, Will Oldham, Norman Blake, Mike Campbell, Benmont Tench, Marty Stuart, Randy Scruggs, Larry Perkins, June Carter Cash, Laura Cash.
Euro
36,00
codice 3035986
scheda
Cash johnny american IV: the man comes around
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2002  american 
blues rnr coun
Doppio album in vinile 180 grammi, ristampa ufficiale, pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa di inner sleeves, etichetta nera e argento, con due brani in piu' rispetto alla versione in CD (una versione di "Wichita Lineman" che commuoverebbe un sasso e "Big Iron"). Ultimo album non postumo del grande Johnny Cash, pubblicato nel novembre del 2002, dopo "American III: Solitary Man" del 2000 e prima di "Unearthed" del 2003, e' il testamento indimenticabile del compianto artista. Prodotto da Rick Rubin, e registrato a Nashville, questo album e' un dannato capolavoro, ora profondissimo ed oscuro ed ora intenso fino allo struggimento, dotato di una forza espressiva ed emotiva, di un feeling, che e' solo dei veri "masterpiece"; fate un favore a voi stessi, prendetene una copia, non ve ne pentirete, siamo cosi' sicuri di quello che affermiamo che rimborseremo i soldi del disco con le spese di spedizione a nostro carico a chiunque non dovesse piacere. Gran parte degli episodi dell' album sono brani attinti dalla produzione di gruppi o artisti del passato piu' o meno recente, talora recentissimo, brani a cui la voce commovente di Cash riesce a dare un significato ed una forza talora insospettabili, fornendone delle versioni indelebili e definitive. A dare una mano molti ospiti illustri, come Fiona Apple, John Frusciante, Billy Preston, Don Henley, Nick Cave, Glen Campbell o Roger Manning. Ecco la lista dei brani: la vigorosa "The Man Comes Around" di Johnny Cash, una "Hurt" davvero dolorosamente commovente che cancella la originale versione, peraltro bella, dei Nine Inch Nails, impossibile descriverne l' intensita', impossibile talora trattenere le lacrime nell' ascoltarla, "Give My Love To Rose", accorata ballata di Johnny Cash, una splendida "Bridge Over Troubled Water" di Simon & Garfunkel che acquista una profondita' inedita (ospite Fiona Apple alla voce), "I Hung My Head" di Sting, intensa e struggente, "First Time I Ever Saw Your Face" di Ewan MacColl, scarna e solenne, una eccezionale, oscura "Personal Jesus" dei Depeche Mode con John Frusciante alla chitarra e Billy Preston al piano, la magnifica, austera ed intensissima "In My Life" dei Beatles, uno dei rari casi in cui una cover dei Fab 4 possa rivaleggiare in bellezza con l' originale, un tuffo nelle radici country folk della musica di Johnny Cash nella originale "Sam Hall", "Danny Boy" traditional gia' in passato interpretato da Cash, qui in una versione scarnissima con poche note di organo ad accompagnare la voce di Cash, una bellissima "Desperado" degli Eagles, registrata con Don Henley ospite alla voce, "I'm So Lonesome I Could Cry" di Hank Williams con Nick Cave ospite alla voce, "Streets Of Laredo", traditional gia' in passato interpretato da Cash, una luminosa "Wichita Lineman" di Jimmy Webb registrata con Glen Campbell ospite alla chitarra, "Big Iron" di Marty Robbins, la vivace, originale, "Tear Stained Letter" (con Billy Preston al piano), "We'll Meet Again", vecchio successo di Vera Lynn.
Euro
48,00
codice 2132625
scheda
Cave nick Boatman's call
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1997  mute / bmg 
punk new wave
Ristampa in vinile 180 grammi, corredata di inner sleeve con testi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, catalogo LPSEEDS10. Uscito nel marzo del 1997, dopo "Murder Ballads" e prima di "No More Shall We Part", giunto al 22esimo posto delle classifiche inglesi ed al quinto di quelle australiane. Il decimo album in studio per l' artista australiano di Melbourne, ex Boys Next Door e Birthday Party, qui come sempre con i fidi Bad Seeds (per l' occasione composti da Mick Harvey, Blixa Bargeld, Martyn P. Casey, Conway Savage, Warren Ellis, Jim Sclavunos, Thomas Wydler, musicisti sul cui pedigree evitiamo di dilungarci...). Tra i dischi di Nick Cave, forse il piu' intimista ed uno dei piu' amati, composto da ballete composte e suonate al piano, con gli arrangiamenti scarni e misuratissimi, ma davvero preziosi, dei Bad Seeds, ed un tono carico di languori e malinconie, come evidente anche dai testi, parte dei quali pare dedicati a PJ Harvey, con cui Cave ebbe all' epoca una breve relazione ("West Country Girl", "Black Hair" e "Green Eyes"). Ne vennero tratti i singoli "Into My Arms" e "(Are You) The One That I've Been Waiting For?". Storica formazione fondata dal cantante e paroliere australiano Nick Cave in seguito allo scioglimento del suo precedente gruppo Birthday Party, i Bad Seeds presero spunto dal post punk e dal rock gotico, contaminandoli con gospel, blues ed art rock, a sorreggere le liriche oscure di Cave, spesso incentrate su amore e morte, dalle tinte forti e dallo stile quasi letterario. Fra i loro numerosi album, lavori come l'esordio ''From her to eternity'' (1984), ''Tender prey'' (1988) e ''Abattoir blues/The lyre of Orpheus'' (2004) beneficiano del plauso della critica, all'interno di una discografia complessivamente molto considerata.
Euro
31,00
codice 3035987
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  pol  2021  goliath 
punk new wave
Copertina ruvida con titolo in leggero rilievo sul fronte, in cartoncino nero all' interno, inner sleeve stampata e libretto di 24 pagine, catalogo BS021LP. Pubblicato nel febbraio del 2021 dalla Goliath, "Carnage" è il primo album in collaborazione fra Nick Cave e Warren Ellis (Dirty Three, Grinderman, Bad Seeds) a non nascere come colonna sonora; i due sono già stati insieme autori numerose colonne sonore in questo primo scorcio del nuovo secolo (fra cui quelle dei film ''Hell or high water'' e ''Wind river''), ma questa volta propongono un lavoro che esula dal contesto del cinema. Composto dai due autori durante l'isolamento dovuto alla pandemia del 2020, "Carnage" si dipana in cupi e pessimi testi firmati da Cave, avvolti in melodie lente, crepuscolari e minimali, dai toni fortemente malinconici ed intmisti, generate questa volta principalmente da tastiere elettriche ed elettroniche, senza rinunciare del tutto agli arrangiamenti di archi (essenzialmente il violino di Ellis) e pianistici, che sono fra gli ingredienti abituali della collaborazione fra i due australiani. Non tutto è cupezza in questi solchi, infatti Cave ed Ellis riescono anche a creare potenti elementi di tepore e vitalità nel corso dell'album, seppure non distaccandosi da una vena dolente; "Carnage" è stato largamente acclamato dalla critica musicale, ed accolto come uno dei lavori più intensi e potenti dell'ultimo Cave. Sia con la sua storica formazione, i Bad Seeds, che come solista, il cantante e paroliere australiano Nick Cave, già membro della cult band Birthday Party, prese spunto dal post punk e dal rock gotico, contaminandoli con gospel, blues ed art rock, a sorreggere i suoi oscuri testi, spesso incentrati su amore e morte, dalle tinte forti e dallo stile quasi letterario. Fra i suoi numerosi album, da solo o con i Bad Seeds, lavori come l'esordio ''From her to eternity'' (1984), ''Tender prey'' (1988) e ''Abattoir blues/The lyre of Orpheus'' (2004) beneficiano del plauso della critica, all'interno di una discografia complessivamente molto considerata.
Euro
31,00
codice 2132660
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  mute / bmg 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa di inner sleeve con testi, catalogo LPSEEDS8. Il terzo album in studio dei '90 per l' artista australiano, uscito nell' aprile del '94, a due anni di distanza dal precedente "Henry's Dream" (ma tra i due c'e' anche l' album dal vivo "Live Seeds"), e registrato tra il settembre ed il dicembre el '93 con la stessa versione dei Bad Seeds dell' album precedente, che include i soliti Mick Harvey (con lui gia' nei Boys Next Door e quindi nei Birthday Party), Blixa Bargeld (degli Einsturzende Neubauten) e Thomas Wydler (dei Die Haut, oltre che nei Bad Seeds sin dal 1986), oltre a Conway Savage (ex Scarp Museum e Blue Ruin) e Martyn P. Casey (ex Triffids e Blackeyed Susans). "Let Love in" e' uno degli albums forse piu' accessibili di Nick Cave, non a caso giunto fino al 12esimo posto delle classifiche inglesi, risultato poi superato dal successivo "Murder Ballads", ma e' anche considerato da molti come uno dei vertici della sua lunga storia artistica, acclamatissimo dalla critica, ricco di brani di grande fascino come il singolo "Do You Love Me?" (qui in due parti, ad aprire e chiudere il disco), l' intensa "Loverman", poi non a caso coverizzata sia dai Metallica che da Martin Gore dei Depeche Mode, le aggressive "Thisty Dog" e soprattutto "Jangling Jack", dove Cave torna a graffiare come ai vecchi tempi, le atmosfere noir di "Red Right Hand". Tra gli ospiti Tex Perkins, Spencer P.Jones e il compianto David McComb.
Euro
31,00
codice 3035988
scheda
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2024  bad seed / play it again sam 
punk new wave
Copertina in cartoncino pesante, busta plastificata esterna con adesivo "Nick Cave & The Bad Seeds - The New Album", inner sleeve con foto e testi, etichetta bianca con scritte nere. Pubblicato nell' agosto del 2024, cinque anni dopo il precedente album in studio "Ghosteen" (2019), il diciottesimo album in studio di Nick Cave & The Bad Seeds. Descrizione completa a seguire.
Euro
34,00
codice 3035866
scheda
Cccp fedeli alla linea Compagni cittadini fratelli partigiani
12'' [edizione] seconda stampa  stereo  ita  1985  virgin 
  [vinile]  Very good  [copertina]  Excellent punk new wave
Ep in formato 12", seconda rara stampa del 1988, realizzata dalla Virgin, non piu' in picture disc ma in vinile nero (il vinile presenta una opacizzazione che pero' poco o nulla influisce sull' ascolto), copertina semilucida senza barcode, con apertura per il disco in alto, etichetta Virgin grigia, catalogo VINX213. Il secondo 12" della punk band bolognese, uscito nel 1985 tra l'ep "Ortodossia" ed il primo album "Affinita' divergenze...", contiene 4 brani: "Militanz" (un' assalto sonoro tra i piu' serrati della band), "Sono come tu mi vuoi" (a suo modo una "pop song", caratterizzata da un giro di chitarra che pare rubato ai Cure di "Fire in Cairo"), e soprattutto le splendide "Morire" ed "Emilia paranoica" (tra i brani piu' belli del gruppo e geniali anticipazioni dell' album a venire). "Questi" CCCP, ancora lontani dalla possibilita' di un contratto con la Virgin e tantomento di un successo che non fosse quello di un fanatico culto "underground", hanno avuto, insieme a quelli dei due dischi gia' citati, sul pubblico italiano, lo stesso effetto dei primi dischi dei peraltro contemporanei Jesus & Mary Chain in Inghilterra (non cosi' sulla scena musicale, purtroppo), scardinando certezze apparentemente acquisite, e scatenando le ire dei detrattori quanto l' entusiasmo di un pubblico che si fara' sempre piu' largo, anche grazie all' instancabile e straordinaria attivita' dal vivo del gruppo (con apparato coreaografico adeguato). Un gruppo che ha lasciato una traccia profondissima nella storia del rock italiano, con la forza straordinaria di un messaggio forse elementare ma davvero incisivo e di una musica chiaramente ispirata al punk anarchico dei Crass, perfettamente in sintonia con le liriche declamate in italiano dallo spiritatissimo Lindo Giovanni Ferretti, poi nei CSI e nei PGR.
Euro
36,00
codice 262738
scheda
Celeste principe di un giorno
Lp [edizione] ristampa  stereo  ita  1976  de agostini 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
ristampa italiana del 2021, in vinile 180 grammi, originariamente venduta insieme al numero 97 della collana Prog Rock Italiano della De Agostini, con copertina apribile senza barcode, con adesivo Siae metallizzato sul retro, pressoche' identica alla prima tiratura, pubblicata dalla Grog nel 1976 in un numero sconosciuto di copie con una vendita di circa 4000 pezzi, ed oggi molto rara, label custom in bianco e nero. "Principe di un giorno" e' il primo dei tre album dei Celeste, composto nel '73, registrato nel '74, con sonorita' malinconiche e delicate impreziosite dal mellotron e dai fiati, flauti ma anche sax soprano; i testi vedono riferimenti al mondo fiabesco del progressive Inglese di alta epoca; particolare poi lo spirito con cui i membri dei Celeste hanno approcciato quest' opera e cioe' di scindere il rapporto ritmico fra basso e batteria, cercando di considerarli non solo come motori, ma come strumenti in primo piano capaci di creare linee indipendenti e funzionali allo stesso tempo: cosi' al basso per esempio si affidano le partiture dei celli e dei contrabbassi e alla batteria e alle percussioni, stacchi, entrate per permettere agli altri strumenti piu' liberta' espressiva. Gruppo originario di San Remo, formati nel '72 dalle ceneri de il Sistema, per opera di Ciro Perrino, percussioni, flauto e mellotron, e Leonardo Lagorio, flauto, sax e tastiere, ai quali si uniscono Mariano Schiavolini, violino, clarinetto e chitarra, Giorgio Battaglia, basso, Riccardo Novero, violoncello e la cantante inglese Nikki Berenice Burton. Nel '73 completano la stesura del primo album, ma, a causa delle partenze della Burton e di Novero, in studio entrano solo in quattro; finito le registrazioni, l'album viene inspiegabilmente pubblicato solo nel gennaio '76. Successivamente dopo aver registrato il secondo album, con un approccio piu' jazz rock, il gruppo si scioglie nel '77. L'album viene stampato solo nel '91 con il titolo "Celeste II". Il terzo, colonna sonora piu' 2 tracce da "Principe di un giorno", viene pubblicato nel '92 con il titolo "I suoni di una sfera". Perrino nell' '80 realizza un album solista "Solare" e nel '91, insieme a Mauro Moroni, fonda la Mellow.
Euro
28,00
codice 262756
scheda
Certain general downtown
Lp [edizione] nuovo  stereo  fra  1982  may i records 
punk new wave
Corredato di inserto, questo album, pubblicato dalla francese May I Records contiene quindici brani registrati tra il 1981 ed il 1982 dalla band basata a New York, guidata da Phil Gammage, poi anche nei Corvairs e quindi anche solista; si tratta dell' epoca del loro esordio, il bellissimo mini lp "Holiday Love" del 1982, con cui questo album condivide peraltro solo un brano, "Back Downtown", mentre "Service" sara' poi riregistrata per il primo album "November's Heat" del 1984, ma gran parte del materiale che questo lp ci propone e' del tutto inedito. "Downtown" ci dice di una band gia' molto personale nel mettere insieme psichedelia e post punk dalle tinte oscure, con marcate influenze inglesi ma anche con l'impronta tipica della citta' della grande mela, che talora sfocia in un sound nervoso dove si possono riscontrare influenze Talking Heads o Television, ed una voce ora esile e spiritata, ed ora piu' graffiante e vigorosa. Un gruppo di difficile classificazione, ma davvero affascinante, tale da suscitare l' interesse dei cultori del post post punk dalle tinte scure tanto quanto quelli del rock americano in qualche modo imparentato con la neo-psichedelia di stampo paisley underground.
Euro
29,00
codice 2132520
scheda
lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1968  jackpot 
rock 60-70
EDIZIONE LIMITATA di 2000 copie, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2022, IN VINILE COLORATO, copertina (realizzata dal grande Rick Griffin) senza barcode, pressoche' identica a quella della prima molto rara tiratura. Pubblicato nel 1968, l' unico album della band della West Coast formata da molti futuri grandi nomi della scena americana degli anni '70, tra loro Osborne, ex Dillards e poi con Simon and Garfunkel, Knechtel gia' nei Bread e poi con Dave Mason, Lee Michaels, Art Garfunkel e Neil Diamond, Ry Cooder, della cui carriera solista non c'e' bisogno di parlare. L' album e' un eccellente lavoro con fortissime influenze orientali ed indiane in particolare, perlopiu' strumentale, e vede il chitarrista Mike Deasy (gia' nei Friar Tuck and His Psychedelic Guitar), Larry Knechtel alla voce (poi nei Bread come tastierista), ed il grande Ry Cooder (qui a nome Ry Cooter) a dare una mano in alcuni brani. I Ceyleib People suonavano una psichedelia con forti influenze orientaleggianti, con sitar, tablas e violino accanto a grandi chitarre. Davvero un disco bello e originale, l' unico da loro pubblicato.
Euro
32,00
codice 3035853
scheda
Charlatans uk Up to our hips (30th expanded)
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  beggars banquet 
indie 90
ristampa per il 30esimo in doppio vinile blu petrolio, versione espansa da brani dal vivo e mix rari, con copertina esclusiva per questa edizione apribile. Pubblicato nel marzo del 1994 dalla Beggars Banquet in Gran Bretagna, dove giunse all'ottavo posto in classifica, e negli USA, dove non entro' in classifica, ''Up to our hips'' e' il terzo album dei Charltans, uscito dopo ''Between 10th and 11th'' (1992) e prima di ''The charlatans'' (1995). Prodotto dal veterano del rock anni '70 Steve Hillage (Arzachel, Gong), questo terzo lp dei Charlatans vede il gruppo inglese gettarsi nelle sonorita' del classico rock anni '70, con i vocalizzi quieti e venati di malinconia di Tim Burgess a fare da trait d'union con il passato insieme alle derive psichedeliche, mentre poco o nulla si sente ormai del baggy sound, sostituito da un piu' canonico approccio al rock, che talvolta si avvicina agli Oasis ma resta spesso ancorato al denso organo di Rob Collins. Formatisi bel 1989 a Nortwich, gli inglesi Charlatans sono stati una delle principali formazioni della scena di ''Madchester'' che vedeva fra i suoi alfieri Stone Roses e Happy Mondays. I Charlatans erano piu' legati al rock psichedelico degli anni '60 ed allo hard rock (Deep Purple) degli anni '70 rispetto ai gruppi sopra citati, ma l'orientamento verso il pop e la dance elettronica li accomunavano al baggy sound. Guidati dall'istrionico cantante Tim Burgess e dall'organista Rob Collins, assai influente sullo stile della band, fecero sensazione del 1990 con il loro secondo singolo ''The only one I know'', che entro' nella top ten inglese. Il loro album d'esordio ''Some Friendly'' (1990) scalo' la cima della classifica in patria, ma il declino della scena di Madchester e la perdita dei favori della critica determinarono un periodo di crisi nella prima meta' degli anni '90. I Charlatans si ripresero con l'album eponimo del 1995, un grande successo, che vedeva il loro classico sound mescolarsi con elettronica e brit pop; il successivo ''Tellin' stories'' (1997), sebbene funestato dalla morte di Collins, confermo' i favori di critica e pubblico, mentre la band prosegui' la propria attivita' anche oltre l'inizio del nuovo secolo.
Euro
42,00
codice 2132398
scheda
Cherry don Organic music society
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1973  caprice 
jazz
Vinile doppio, copertina apribile con foto, note e crediti. Ristampa pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato dalla Caprice nel 1973 in Svezia, inciso in cinque diverse occasioni: a Copenhagen il 28 luglio del 1972 (brano ''North brazilian ceremonial hymn'') con Don Cherry (voce, percussioni), Nana Vasconcelos (voce, berimbau), Moki (voce, tambura), Helen Eggert (voce, tambura), Sten Claesson (voce), Roger Burk (voce), coro femminile; a Stoccolma il 14 agosto del 1972 (brani ''Elixir'', ''Manusha raga kamboji'', ''Relativity suite parts I & II'') con Don Cherry (voce, harmonium, flauto, conch, h'suan, percussioni, tromba), Christer Bothen (donso n'goni, gnaua guitar, piano), Bengt Berger (mridanga, log drums, batteria) e Hans Isgren (sarangi); a Stoccolma il 4 luglio del 1971 (brani ''Terry's tune'', ''Hope'', ''The creator has a master plan'', ''Sidharta'', ''Utopia & visions'') con Don Cherry (tromba, piano, voce), Maffy Falay (tromba con sordina), Tommy Goldman (flauto), Tommy Kovehult (flauto), Tage Siven (basso), Okay Temiz (batteria); a Bollnas il 23 giugno del 1971 (brani ''Bra joe from kilimanjaro'', ''Terry's tune'') con Don Cherry (tromba, piano), Okay Temiz (batteria) e la Youth Orchestra; a Oskarshamn il 3 agosto del 1972 (brano ''Resa'') con Don Cherry (voce, harmonium), Bengt Berger (tablas), Moki (tamboura) e voci degli insegnanti del corso estivo di Oskarshamn. Un ambizioso progetto che testimonia l'ampia e libera concezione musicale portata avanti da Don Cherry, che qui cerca con i suoi collaboratori una musica ''organica'', frutto di un approccio multiculturale e spontaneo, non mediato da strette regole comunicative: il jazz si fonde con musiche etniche (in particolare sono presenti echi indiani, ma non solo) e vocalizzi misticheggianti, dando luogo ad una musica accessibile e scorrevole, lontana dalle elucubrazioni dell free jazz piu' cerebrale, ma anche dalle convenzioni della musica commerciale. Il trombettista Don Cherry (1936-1995), figura di grande importanza nel jazz d'avanguardia e free, aveva anche suonato con musicisti del calibro di Ornette Coleman, John Coltrane, Steve Lacy, Sonny Rollins, Albert Ayler ed Archie Shepp, e partecipato quindi alla creazione della "new thing"; partendo da una base bebop, egli intraprendera' un percorso stilistico che lo portera' a realizzare un jazz difficilmente classificabile, influenzato anche dalla musica orientale e da quella africana.
Euro
27,00
codice 2132346
scheda
Chesterfields New modern homes
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  2022  mr. mellow's music 
punk new wave
Completo di inner sleeve con artwork a colori, inserto con testi, label marrone rossiccio su di una facciata e marroncino chiaro sull'altra, scritte bianche, catalogo MMM001. Pubblicato nel settembre del 2022 dalla Mr. Mellow's Music, il quarto album, successivo a "Flood" (1995). Il gruppo gallese, tornato insieme nel 2016, ritorna finalmente con un nuovo album, inciso con una formazione ora composta da Simon Barber (basso, voce), Rob Parry (batteria), Helen Strickland (chitarra, voce) ed Andy Strickland (chitarra, voce), quest'ultimo già con The Loft e con The Caretaker Race negli anni '80. Prodotto da John Parish, "New modern homes" si ricollega al delizioso guitar pop che il gruppo proponeva negli anni '80, mettendo insieme influenze del pop anni '60, dei Velvet Underground più melodici e della scena C-86; è un disco che di nostalgico ha però solo quel tocco autunnale e tipicamente britannico nelle atmosfere: le cullanti trame chitarristiche ed il cantato dolceamaro e melodico sono quasi senza tempo. Formatisi a Yeovil nel 1984, inizialmente come trio e poi, l'anno successivo, quartetto, i Chesterfields (noti anche come Chesterf!elds") erano autori di un pop chitarristico agile e senza fronzoli, spesso accostato alla scena ''C-86'' attiva brevemente in Gran Bretagna a meta' di quel decennio, ma anche affini alle sonorita' introdotte dagli Smiths. Il gruppo firmo' con la Subway Organization di Martin Whitehead dei Flatmates, che ne' pubblico' i primi singoli e l'album d'esordio ''Kettle'' (1987). Alcuni cambiamenti nell'organico precedettero il secondo lp ''Crocodile tears'' (1988), quindi il gruppo si sciolse nel 1989 dopo un ultimo singolo; il bassista Simon Barber formo' i Basinger, mentre il chitarrista Mark Barber si uni' ai Grape, ma i Chesterfields si riformarono per un paio d'anni fra il 1994 ed il 1995, con un ulteriore album, ''Flood'' (1994), ed un paio di ep. Si sono poi riuniti nel 2016, per pubblicare alcuni nuovi dischi.
Euro
23,00
codice 3516241
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Chicago chicago transit authority
Lp2 [edizione] ristampa  stereo  hol  1969  cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Doppio album, ristampa europea, pressata in Olanda nei primi anni '80, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida apribile, senza barcode, con price code "2XU" e "62" sul retro, etichetta arancio e gialla a sfumare, con frecce a sinistra, catalogo S66221. Pubblicato in Usa nel maggio del 1969 prima di ''Chicago 2'', giunto al numero 17 delle classifiche Usa ed al numero 9 di quelle Uk, il primo album. Primo caso in assoluto di una band rock che riesce ad integrare una sezione fiati nella propria musica, registrato dopo anni di gavetta nei locali ''neri'' ed underground di Chicago, prima di spostarsi a Los Angeles, dove li porta il contratto con la Columbia, e' un grande classico della musica americana, mix irrefrenabile di funk, soul, hard rock, psichedelia, lounge, ballate... Pochi albums di debutto possiedono la potenza di questo "Chicago Transit Authority", messo a punto in due lunghi anni dalla formazione del febbraio del 1967. Supportati dal ''fan'' James Guercio della Columbia e rilocati nella West Coast riescono a produrre un vero masterpiece, con chitarre elettriche unite a arrangiamenti jazz e rock & roll prodotti dal quartetto composto da Terry Kath, Robert Lamm , Peter Cetera e Danny Seraphine, contrapposti al trio fiatistico di Lee Loughnane, James Pankow e Parazaider. Questa fusione di rock con jazz e pop e' particolarmente evidente in episodi quali "Does Anybody Really Know What Time It Is?", "Beginnings", "Questions 67 and 68" e l' unica cover dell' album, il brano di Steve Winwood "I'm a Man". Non manca il blues, come in "Introduction" e "South California Purples", o la lunghissima sperimentazione di oltre 15 minuti "Liberation", ed anche l' avant-garde in "Free Form Guitar". I temi sociali e politici emergono invece in "Prologue, August 29, 1968" e "Someday (August 29, 1968)". Formatisi nel '67, ovviamente a Chicago, prima di diventare la parodia di se' stessi con prodotti musicalmente debolissimi ma perfetti per le classifiche americane, incisero una serie di robusti dischi di rock-blues caratterizzati da una valida sezione fiati, sulle orme degli Electric Flag e dei migliori Blood Sweat and Tears, e soprattutto da testi politicamente impegnati.
Euro
20,00
codice 262969
scheda
Chills Brave words - spoken bravely: the remix (ltd. green vinyl, expanded 2lp)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1987  fire 
punk new wave
Doppio album, edizione limitata in vinile verde, copertina apribile, corredata di inner sleeves. Pubblicata dalla Fire nel 2023, questa ristampa del primo album della cult band neozelandese vede una remipostazione grafica della copertina, ora apribile, ed un minialbum aggiunto, contenente sei brani, rari o inediti, almeno in queste versioni, mentre il primo lp corrisponde a quello originario, ma offre una versione rimasterizzata e remixata con la supervisione di Martin Phillips dei brani. Questi i sei brani contenuti nel secondo disco: "The Oncoming Day", "I Think I'd Thought I'd Nothing Else To Think About", "House With A Hundred Rooms", "Party in My Heart", "Living in a Jungle" e "Rain (Alternate Instrumental Version". Pubblicato nel settembre del 1987, prima di ''Submarine bells'' (1990), dalla Flying Nun in Nuova Zelanda, Gran Bretagna ed Europa, giunto al settimo posto nella classifica indipendente inglese, il primo vero album del gruppo neozelandese del talentuosissimo Martin Phillips, nato a Dunedin all' alba degli anni '80 dalle ceneri della punk band the Same. Dopo una serie interminabile di partecipazioni a compilations (l' esordio della band fu nello storico doppio ep "Dunedin Double") e singoli, e la magnifica raccolta "Kaleidoscope World", questo "Brave Words" non deluse certo le attese: il pop psichedelico del gruppo, dai forti aromi 60's, insieme naif e raffinatissimo, ricco di inflenze folk, Beach Boys e barrettiane, ma sempre riconoscibilissimo grazie alla personalissima vena agrodolce ed onirica di Phillips, vi trova una delle sue massime espressioni, ed il disco (prodotto dal grande Mayo Thompson dei Red Crayola) e' certo tra le perle imperdibili di tutta la ricca produzione neozelandese degli anni '80 (di cui i Chills sono stati, insieme ai Clean ed ai Tall Dwarfs, i primi e principali "promotori") ed uno dei masterpiece del guitar pop di meta' decennio. Il disco chiude anche la prima fase della storia del gruppo, quella "indipendente", giacche' fuori dai confini nazionali il successivo "Submarine Bells" fu pubblicato su major (la London in Europa, la Warner Bros in America), con esiti peraltro se possibile ancora piu' brillanti. Della formazione che registro' l' album fanno parte tra gli altri Justin Harwood (poi nei Luna) e Caroline Easther (ex Verlaines).
Euro
37,00
codice 2132490
scheda
Church eros zeta and the parfumed guitars (ltd. galaxy green)
lp2 [edizione] nuovo  stereo  uk  2024  easy action 
punk new wave
Doppio album, edizione limitata in vinile verde ("galaxy green"), copertina apribile, senza barcode, adesivo di presentazione sul cellophane. Pubblicato nel marzo 2024, a distanza di soli undici mesi dal precedente "The Hypnogogue", il 26esimo album in studio per la storica band australiana, guidata da Steve Kilbey, ormai unico membro originario del gruppo. Descrizione completa a seguire. I Church sono un gruppo australiano di Sydney guidato da Steve Kilbey, coadiuvato dai chitarristi Marty Willson Piper e Peter Koppes (come Kilbey poi anche autori di vari lavori solisti), attivo dalla fine dei settanta, caratterizzato da una musica che pur non prescindendo da un inevitabile approccio post punk, si apriva anche ad evidenti influenze 60's, tra folk rock byrdsiano e psichedelia, anticipando il paisley underground ed evidenziando gia' un songwriting personalissimo, delicatamente intimista e malinconico, che caratterizzera' indelebilmente tutta la loro proficua produzione della quale citiamo il debutto del 1981, "of skins and heart", "Remote luxury" dell'84, "Heyday" dell'86 e "Starfish" dell'88.
Euro
33,00
codice 2132491
scheda
Ciampi piero piero ciampi (ltd. orange vinyl)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  sony / rca / saifam 
cantautori
Ristampa del 2022 (la prima ristampa in assoluto in vinile di questo disco), rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, edizione limitata in vinile arancione, copertina pressoche' identica sul fronte e sul retro a quella della prima rara tiratura, ma non piu' apribile. Pubblicato dalla etichetta Amico nel settembre 1971, dopo "Piero Litaliano" (1963) e prima di "Io e te abbiamo perso la bussola" (1973), il secondo album del grande ed indimenticato cantautore livornese, disco in cui sboccia finalmente del tutto la sua straordinaria personalita' artistica. Con testi composti principalmente da Piero Ciampi, su musiche ed arrangiamenti di Gianni Marcehtti, contiene tra i brani nuove versioni di "Barbara non c'è" e "Tu no", gia' pubblicate su singolo nel 1970, oltre alla celeberrima "Il Vino". Questa la lista completa dei brani: Sporca estate / L'amore è tutto qui / Il merlo / Ma che buffa che sei / Barbara non c'è / Sobborghi / Cosa resta / Il giocatore / Livorno / Il Natale è il 24 / 40 soldati 40 sorelle / Quando ti ho vista / Il vino / Tu no. Ciampi (1934-1980) fu un grande ed inquieto cantautore labronico, le cui composizioni malinconiche ma non prive di ironia hanno senza dubbio esercitato un fascino notevole sul mondo musicale italiano dagli anni '60 in poi, oggetto di cover da parte di diverse generazioni di musicisti della Penisola, sebbene il suo successo di pubblico sia stato senz'altro minore di molti colleghi, fatto dovuto forse ad un carattere poco propenso ai compromessi ed ai rigori dello show business.
Euro
22,00
codice 2132667
scheda

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