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Red lorry yellow lorry Driving black (ltd. coloured vinyl)
12" [edizione] nuovo  stereo  usa  2024  cop international 
punk new wave
EP in formato 12", edizione limitata a mille copie in vinile di colore nero con chiazze bianche, label custom in bianco e nero con nome gruppo in rosso e bianco, catalogo LP1301852. Pubblicato nel dicembre del 2024 dalla COP International, questo EP è il primo nuovo disco dei Red Lorry Yellow Lorry in più di trent'anni. "Driving black" è il preludio dell'atteso ritorno su lp per la leggendaria band di Leeds, "Strange kind of paradise", atteso per il febbraio del 2025. Il 12" contiene sei tracce, di cui tre esclusive di questo disco, e tre mixaggi o remixaggi alternativi di brani che faranno parte della scaletta di "Strange kind of paradise", uno dei quali effettuato dal leggendario produttore John Fryer, che vanta collaborazioni con Depeche Mode, Nine Inch Nails e Cocteau Twins. La formazione è qui composta da Chris Reed (voce, chitarra), David Wolfenden (chitarra), Simon "Ding" Archer (basso, synths, già collaboratore di Fall, Pixies e PJ Harvey) e Martin Henderson (batteria). La sezione ritmica genera un groove dinamico e propulsivo, su cui le due chitarre e la voce di Reed ricamano trame ombrose e morbose che si ricollegano al periodo classico del goth rock, ma con un tocco attualizzato e muscolare. Questa la scaletta: "Driving Black (Ding's Remix)", "Safe As Houses", "Living With Spiders", "Driving Black (John Fryer Mix)", "Piece Of Mind", "Chickenfeed (The Halo Trees Mix)". I Red Lorry Yellow Lorry escono allo scoperto a Leeds nel 1982 con il singolo "Beating My Head" inciso per la Red Rhino; bastano la pubblicazione di pochi singoli ed alcune esibizioni dal vivo a costruire la fama ed il mito, un culto che si estende rapidamente dalla città natale al resto del Regno Unito, nonostante un iniziale quasi completo black-out della stampa specializzata intorno al loro operato, come spesso succede ai gruppi che non hanno base a Londra. Il gruppo si forma a Leeds nel 1982 da Chris Reed, Mick Brown futuro Mission, Martin Fagen, Steve Smith quest'ultimi dimissionari prima di qualsiasi realizzazione del gruppo e sostituiti da Dane Wolfenden aka Wolfie e Paul Southern. I Red Lorry Yellow Lorry sono stati tra i gruppi principi della fertile scena "gotica" di Leeds capaci di imporsi nelle classifiche underground europee e caratterizzare il dark sound più corrosivo della decade ottanta, ottenendo plausi dalla critica e soprattutto dal pubblico che ancora oggi ne omaggia e venera il culto intramontabile.
Euro
27,00
codice 2133616
scheda
Red red meat (califone) bunny gets paid
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1995  sub pop 
  [vinile]  excellent  [copertina]  excellent indie 90
Prima rara stampa americana, copertina apribile (pressata in Canada come tutte le copie), etichetta Sub Pop nera con stelle e tratti lungo il perimetro, catalogo SP318. Il terzo album, uscito nell'ottobre 95 dopo "Jimmywine Majestic" (1993) e prima di "There's A Star Above The Manger Tonight" (1996). Il primo con Ben Massarella che sostituisce Glenn Girard alla batteria, uno dei classici della band. Tra le bands preferite di Pedro Almodovar, che li volle a suonare alla prima newyorkese di ''Kika'', i Red Red Meat provengono da Chicago, Illinois, e si formano nel 1992 sulle ceneri dei Friends of Betty da Tim Rutili (voce e chitarra), Glynis Johnson (basso, voce) che sara' poi sostituita da Tim Hurley poco prima della tragica morte avvenuta per Aids nel 92; piu' Brian Deck (batteria, synths, percussioni) ed il chitarrista Glenn Girard (sostituito dal batterista Ben Massarella nel 1995). Autori di lente e malinconiche ballate quasi blues addizionate di chitarre sporche, elementi elettronici ed una batteria allargata a suoni inusuali, realizzarono quattro ottimi album e, dopo lo scioglimento avvenuto nel 1997, ex membri del gruppo dettero vita ai Loftus ed infine ai Califone.
Euro
40,00
codice 263341
scheda
Redd vi Bird call
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1962  honey pie 
jazz
Ristampa del 2023 ad opera della Honey Pie, pressoché identica alla rara prima stampa. Originariamente pubblicato nel 1962 dalla United Artists Jazz negli USA, il primo dei due album solisti di Vi Redd, precedente "Lady soul" (1963). Inciso da Vi Redd (sax alto, voce) con Bob Whitlock (contrabbasso), Leroy Vinnegar (contrabbasso), Richie Goldberg (batteria), Herb Ellis (chitarra), Russ Freeman (pianoforte), Kansas Lawrence (tromba) e Roy Ayers (vibrafono), "Bird call" è un delizioso album in cui il jazz si incontra con il blues, dipanandosi con ritmi sovente lenti e rilassati che alimentano un'atmosfera ora cullante e languida, ora leggera e giocosa. La Redd esprime con il sax uno stile che sembra ispirato dal grande Charlie Parker, o per lo meno dal suo lato più melodico. Questa la scaletta: "If I Should Lose You", "Summertime", "Anthropology", "All The Things You Are", "I'd Rather Have A Memory Than A Dream", "Now's The Time", "Just Friends", "Perhaps - Cool Blues", "I Remember Bird", "Old Folks". Vi Redd (1928-2022) è stata una bravissima e spesso sottovalutata altosassofonista e cantante jazz, influenzata sia dal blues che dal grande Charlie Parker. Attiva anche come edicatrice, era figlia del batterista jazz di New Orlean Alto Redd, e nel corso della sua carriera suonò con giganti come Earl Hines, Max Roach, Dizzy Gillespie e Count Basie, ma pubblicò solo due album come band leader, "Bird call" (1962) e "Lady soul" (1963); suonò anche negli albums "The chase" di Gene Ammons e Dexter Gordon (1970) e "Now's the time" di Marian McPartland (1977).
Euro
14,00
codice 3036425
scheda
Redding otis Otis Blue / Otis Redding Sings Soul (mono, ltd. clear)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1965  atco / rhino 
soul funky disco
Ristampa del 2023, che recupera il raro mix mono del disco, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE TRASPARENTE, copertina pressoche' identica alla prima tiratura. Pubblicato in USA nell' Ottobre del 1965 dopo ''The great Otis Redding sings soul'' e prima di ''The Soul album'', giunto al numero 75 delle classifiche USA ed al numero 6 di quelle UK dove usci' nel Febbraio del 1966. Il terzo album. Il primo lavoro ad essere realizzato come un omogeneo LP, considerato uno dei classici assoluti del Soul di ogni epoca, vede ben tre brani tributo a Sam Cooke, l'idolo di Otis Redding, morto nel Dicembre dell' anno prima, due di essi, "A Change Is Gonna Come" e "Shake", sono considerati oggi come due tra i piu' rappresentativi ed essenziali episodi dell'intera epopea musicale Americana, oltre a questi, epocale la versione di "Satisfaction" (che Mick Jagger e Keith Richards originariamente scrissero proprio come tributo allo stile di Redding), "My Girl", "You Don't Miss Your Water", "Respect" e "I've Been Loving You Too Long", tutti assoluti classici, strepitosa anche la versionie da B.B. King di "Rock Me Baby" che vede la band, composta da Steve Cropper, Wayne Jackson, Gene "Bowlegs" Miller, Andrew Love e Floyd Newman, proporre una delle piu' potenti e adrenaliniche grooves della storia della musica moderna, ovviamente il tutto e' incentrato sulla miracolosa, potente, sporca e morbida voce di Otis Redding, che ha fatto definire questo monumento sonoro dalla critica contemporanea come ''an essential listening experience''.
Euro
21,00
codice 3036651
scheda
Redding otis pain in my heart
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1964  music on vinyl 
soul funky disco
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, pressoche' identica alla prima rara tiratura su Atco del leggendario primo album di Otis Redding, uno dei grandi miti del soul. Giunto nel maggio del 1964 al 103esimo posto delle classifiche americane, il disco contiene: il suo primo celebre singolo del 1962 "These Arms Of Mine", che diventera' una delle hits piu' a lungo vendute nella storia; la "title track", "Pain in my heart"; una bella versione di "Lucille", che nel '56 era stata una grande hit di Little Richard, idolo dello stesso Redding; un'altra convincente versione di "The Dog", mitico pezzo di Rufus Thomas; "Stand By Me", uno dei pezzi preferiti da Redding da quando Ben E. King, nel '61, ne aveva dato una esemplare interpretazione; "You Send Me", grande hit del '57 di Sam Cooke; "I Need Your Lovin' ", famosa hit del '62-'63; "Louie Louie", grande successo di Chuck Berry del '64. Gli altri brani, "Hey Hey Baby", "Something Is Worrying Me", "Security" e "That's What My Heart Needs" sono tutti scritti da Otis Redding. I musicisti che suonano nel disco provengono da due noti gruppi del tempo: sono in sostanza la sezione ritmica di Booker T. & The MG's ed i fiati dei Mar-Keys. In particolare, si distinguono l'ottimo lavoro alla chitarra di Steve Cropper in "Hey Hey Baby" e il grande supporto dato all'intero album da parte della batteria di Al Jackson. L'album rappresenta una delle vette del soul degli anni '60, irrinunciabile per i fans di Redding e per tutti gli amanti del soul, ma e' stato anche, al tempo, un disco carico di interessi musicali per tutti i cantanti bianchi inglesi con aspirazioni da "shouter" e soprattutto una specie di "road map" per la voce di Mick Jagger dei Rolling Stones. Otis Redding, nato a Dawson in Georgia nel 1941 e scomparso il 10 dicembre 1967 in un incidente aereo sul lago Monoma nel Wisconsin, e' un personaggio simbolo del soul e viene ritenuto da molti l'espressione massima di questo genere. Inizia a cantare in chiesa da bambino ma ben presto si dedica al R&B di Little Richard, originario di Macon dove la famiglia del piccolo Otis si e' trasferita. Suoi modelli, oltre a Richard, sono James Brown e Sam Cooke. Di lui si ricordano memorabili performances caratterizzate dal nervoso tormentone "gotta gotta" che lo ha reso indimenticabile ed un modello per la generazione a seguire. Mirabile inoltre la partecipazione al Monterey Pop Festival, testimoniata dall'album a meta' con Hendrix. Il ricordo di questo grande artista trova spazio durante il festival internazionale di soul che per diversi anni viene organizzato a Porretta Terme, dove gli viene dedicata una via e dove si esibiscono suoi emuli quali Eddie Hinton e James Govan.
Euro
31,00
codice 2132954
scheda
Redding otis sings soul ballads (mono, ltd. translucent blue)
Lp [edizione] nuovo  stereo  EU  1965  atlantic / rhino 
soul funky disco
Ristampa del 2023, che recupera il raro mix mono del disco, EDIZIONE LIMITATA IN VINILE BLU TRASPARENTE, copertina pressoche' identica alla prima tiratura del 1965. Storico album uscito originariamente nel marzo del 1965 su etichetta Volt, e giunto al 75esimo posto della classifica americana ed al 30esimo di quella inglese, il secondo album di quello che forse e' stato il piu' grande soul man di tutti i tempi, uscito dopo "Pain In My Heart" del 1964, e prima di "Otis Blue" di pochi mesi successivo a questo. Registrato con l' aiuto del chitarrista Steve Cropper e della sezione fiati dei Mar-Key's, l' album contiene brani divenuti dei classici del repertorio di Redding come l' hit "Mr.Pitful" (co-scritta con Cropper), quella "That's How Strong My Love Is" portata al successo dai Rolling Stones, l' intensa "A Woman, A Lover, A Friend", l' irresistibile "Your One And Only Man", la delicata "For Your Precious Love" o il gospel blues di "Chained and Bound". Ovviamente il tutto e' incentrato sulla miracolosa, potente, sporca e morbida voce di Otis Redding, che ha fatto definire questo monumento sonoro dalla critica contemporanea come ''an essential listening experience''. Otis Redding, molto probabilmente il piu' grande interprete della musica soul, nasce nel 1941 nel sud degli Stati Uniti ed inizia a cantare in chiesa da bambino, ma ben presto si dedica al R&B di Little Richard, originario di Macon dove la famiglia del piccolo Otis si e' trasferita. Suoi modelli, oltre a Richard, sono James Brown e Sam Cooke. Di lui si ricordano memorabili performances caratterizzate dal nervoso tormentone "gotta gotta" che lo ha reso indimenticabile ed un modello per la generazione a seguire. Mirabile inoltre la partecipazione al Monterey Pop Festival, testimoniata dall'album a meta' con Hendrix. Muore nel Dicembre del '67 per un incidente aereo sul lago Monoma nel Wisconsin, poco dopo aver registrato la splendida canzone "The dock of the bay", un brano che lasciava presupporre una nuova direzione nella sua musica e quindi nel soul, con il ritmo delle onde che si confonde con quello degli strumenti mentre accompagnano il triste lamento di Otis, tanto universale quanto semplice da comprendere.
Euro
25,00
codice 3036650
scheda
Reed lou berlin (remastered)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  rca 
rock 60-70
ristampa del 2016, rimasterizzata sotto la personale supervisione di Lou Reed (r.i.p.) copertina pressoche' identica alla prima tiratura su Rca Victor, e corredata dell' originario booklet. Pubblicato in Usa nell'ottobre del 1973 dopo ''Transformer'' e prima di ''Rock and roll animal'', giunto al numero 98 delle classifiche Usa ed al numero 7 di quelle inglesi, il terzo album solista, uno dei massimi capolavori del rock di tutti gli anni '70. Questo dell' ex Velvet Underground e' il vero manifesto del glam decadente che caratterizzo' la prima meta' del decennio, disco di straordinaria intensita' tragica, autenticamente decadente, ma anche ambizioso, oscuro e di non facile ascolto. Verra' stroncato dalla critica inglese, ma gli anni gli restituiranno i meriti artistici e storici che indubbiamente possiede. Considerato come l' album piu' ambizioso e complesso della sua carriera, "Berlin" narra storie di degrado sociale ed ambientale incentrate perlopiu' sulla tossicodipendenza e sull' analisi fredda e spietata di storie di vita ''borderline'', il tutto immerso in un atmosfera resa ancor piu' malata e devastata dalla notevole produzione di Bob Ezrin che chiama a suonare nel disco Alice Cooper, Jack Bruce, Steve Winwood, Aynsley Dunbar, e Tony Levin; definito da Reed stesso come '' The Most Depressing Album of All Time '' e' interamente focalizzato sul lato oscuro della sua esisitenza, Reed non suona la chitarra elettrica in nessuno dei brani, ma si concentra esclusivamente sulla voce, che e' qui precisa, suadente e senza veli, e che in brani quali "How Do You Think It Feels", "Oh, Jim", "The Kids" e "Sad Song" raggiunge forse vertici espressivi mai toccati prima.
Euro
25,00
codice 2133498
scheda
Reed lou the blue mask
lp [edizione] ristampa  stereo  ger  1982  rca 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good rock 60-70
Ristampa europea, pressata in Germania durante gli anni '80, copertina (con lievi segni di invecchiamento) lucida con barcode, etichetta nera ed argento, con "Biem Gema" in un riquadro a sinistra, catalogo NL84780. Pubblicato in Usa nel marzo del 1982 dopo ''Growing up in public'' e prima di ''Legendary hearts'', giunto al 169esimo posto delle classifiche americane e non entrato in quelle inglesi, il quattordicesimo album in studio. Dopo due anni di pausa, Reed si ripresenta qui in grande forma, con una formazione all'osso, due chitarre, basso e batteria, con Robert Quine (reduce dai Voidoids di Richard Hell) alla chitarra e Fernando Saunders al basso, oltre a Doane Perry alla batteria (piu' tardi con i Jethro Tull), recuperando finalmente l'energia ed il rigore dei tempi d'oro e producendo un lavoro che viene accolto benissimo dalla e critica, che lo dichiara miglior album dai tempi di ''Berlin'', ed uno dei 10 albums americani del 1982.
Euro
16,00
codice 263452
scheda
Rein sanction creel / willowbranch (yellow marble)
7'' [edizione] originale  stereo  usa  1991  sub pop 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent indie 90
Singolo in formato 7", l' originale stampa americana, nella versione in vinile giallo con effetto marmorizzato (pressata in 3500 copie), copertina ripiegata attorno al disco e senza barcode, con risvolto da staccare ed inviare per l' iscrizione al Sub Pop Singles Club, etichetta gialla, grigia e nera, foro al centro largo, catalogo SP91. Pubblicato nel febbraio 1991, il primo singolo, dopo il 12" "Rein Sanction" del 1989 e prima del primo album "Broc's Cabin". Contiene sul lato A "Creel", pi inclusa in quell' album, e sul retro l' altrimenti inedita "Willowbranch". Trio originario di Jacksonville, Florida, formato dai fratelli Gentry, Mark alla chitarra e voce e Brannon alla batteria, insieme al bassista Ian Chase, costituitosi durante gli anni '80, realizzando sino ad oggi solo quattro albums in studio, uno autoprodotto omonimo (1989), due per la Sub Pop, "Brocs Cabin" (1991) e "Mariposa" (1992") e nel 1996 "Blue Men" per la Souldier Records. I Rein Sanction benche' inseriti di diritto nel filone Grunge dei primi anni '90, presentavano un approccio e sonorita' piuttosto originali, grazie alle belle chitarre, dalle sonorita' fuzz, noise e psichedeliche, melodici e con accenti blues, atmosferici ma anche tirati, mostrano assonanze con i Dinosaur Jr., Mudhoney, Flaming Lips, Screaming Trees. Il gruppo piuttosto che comporre brani definiti ha sempre preferito suonare lunghe jam, di conseguenza le parole delle canzoni cosi' come le partiture strumentali variavano costantemente nel corso delle loro esibizioni dal vivo.
Euro
10,00
codice 263638
scheda
Renaissance illusion
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1971  repertoire 
rock 60-70
ristampa rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina apribile senza barcode, pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, uscita su Island nel 1973 su Island (il disco verra' pubblicato in Uk solo nel 1976). Pubblicato nel marzo del 1971 dopo ''Renaissance '' e prima di ''Ashes are burning '', non entrato nelle classifiche Uk ne' in quelle Usa. Il secondo album. Certamente il disco meno conosciuto dell'intera saga della band, a causa del fatto che venne stampato originariamente solo in Germania, e' un lavoro registrato in un momento di grande evoluzione interna e vi si sovrappongono almeno tre formazioni diverse, con la prima formazione che di fatto si sfalda durante le registrazioni, nel lavoro suonano Keith Relf, Jim mC Carty, Louis Cennamo, John Hawken e Jane Relf. Jim McCarty alle prese con gravi problemi di salute suona solo in alcuni brani, Keith Relf e Louis Cennamo lasceranno il gruppo durante le registrazioni e Jane Relf si esibiva gia' live con John Hawken e la sua nuova band. nello stesso periodo la poetessa Betty Thatcher inizia a scrivere i testi per il gruppo mentre il chitarrista Michael Dunford , unico membro rimasto a tempo pieno, inizia comporre, i risultati di questo nuovo team compositivo sono assai meno vicini al rock del debutto, in grande risalto ora le chirtarre acustiche, mentre la voce di Jane Relf e' immersa in un mix di art rock , melodie eteree e sognanti assai lontane dalle tentazioni psychedeliche e freakbeat dell'esordio. tra i brani "Mr. Pine," la base sulla quale Dunford costruira' poi la ceeberrima "Running Hard" . si tratta di un lavoro assai importante e peculiare, che se da un lato anticipa la seconda stagione della band, conserva ancora tracce della prima incarnazione, rendendolo uno straordinario episodio di passaggio non solo tra le due fasi, ma anche tra la musica Britannica dei due decenni, testimoniando in maniera esemplare il suono che Relf e McCarty avevano in mente per il 1969.
Euro
21,00
codice 3036180
scheda
Rendell don / ian carr quintet Bbc jazz club april 1965 (180 gr.)
Lp [edizione] nuovo  stereo  uk  1965  rhythm & blues 
jazz
Vinile da 180 grammi, copertina flipback su due lati sul retro, senza codice a barre, catalogo R&B142. Pubblicato nel 2024 dalla Rhythm & Blues, questo album contiene sei tracce registrate dal vivo il 19 aprile del 1965 per la BBC dal quintetto di Don Rendell e Ian Carr: in quell'occasione, debuttava con la formazione il talentuoso e innovativo pianista Michael Garrick, il cui apporto avrebbe cambiato radicalmente il percorso artistico del gruppo. Questa la scaletta: "Big City Strut", "Trane's Mood", "I Could Write A Book", "Interplay", "She'll Be Back", "Garrison '65". Nato nel 1926 a Plymouth, scomparso nel 2015, il sassofonista Don Rendell è stato a lungo uno dei più stimati jazzisti britannici ed anche un insegnante musicale di alto livello; il suo stile, aperto alle innovazioni del post bop, è anche molto influenzato dal grande Lester Young. Rendell si fece notare all'inizio degli anni '50 suonando nelle band di gente come John Dankworth e Tony Crombie, quindi nella seconda metà del decennio lavorò fra gli altri con Woody Herman; dai primi anni '60 ebbe più rilievo la sua attività di band leader e nel suo gruppo suonarono giovani talenti destinati ad ottenere fama e stima anche oltre i confini strettamente jazz, come Graham Bond (Graham Bond Organisation) e Ian Carr (Nucleus). Cinque album furono pubblicati da Rendell con il Don Rendell / Ian Carr Quintet fra il 1965 ed il 1969, formazione che si avvalse dei talenti di Ian Carr, futuro fondatore della famosa band jazz rock Nucleus negli anni '70.
Euro
28,00
codice 2133701
scheda
Rental robert Mental detentions
LP2 [edizione] nuovo  stereo  usa  1979  dark entries 
punk new wave
Vinile doppio, copertina ruvida senza codice a barre, label custom arancione e nera su di un disco ed azzurra e nera sull'altro, catalogo DE-313. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2024 ad opera della Dark Entries, il primo ed unico album solista (escludendo le varie collaborazioni) di Rental, originariamente edito su di una molto rara cassetta nel 1979, lo stesso anno della sua eccellente collaborazione con Thomas Leer, "The bridge". Rental incise "Mental detentions" impiegando strumentazione elettronica relativamente economica, costituita da una drum machine Roland, da una tastiera per bambini Stylophone e da uno Electroharmonix DrQ; insoddisfatto delle sonorità che si potevano ottenere lavorando in uno studio professionale, Rental optò per una dotazione "primitiva", per così dire, allo scopo di ottenere un suono fedele alle sue idee. L'opera che ne scaturì è un lavoro strumentale e sperimentale, composto da brani per lo più di lunga durata, nei quali pulsazioni minimaliste si fanno ora ipnotiche, nelle parti più rarefatte, ora stordenti in quelle dove la musica si fa più intensa ed aggressiva: sembra qui che certe concezioni degli sperimentatori tedeschi come Kluster / Cluster ed il primo Klaus Schulze si facciano ancor più astratte e radicali, oltreché increspate da una qualità sonora piuttosto primitiva. Questi i brani presenti (nella originaria cassetta le tracce erano senza titolo): "Colourblind", "Stuck", "Both Ends Meet", "Ugly Talk", "Untitled", "Vox Scientific", "Untitled", "Voice", "Vox". Robert Rental (1952-2000) è stato autore di pionieristici nastri e singoli solisti e anche nel 1979 di un album di grande bellezza con Thomas Leer (con quest'ultimo Rental si era trasferito a Londra dalla natia Scozia negli anni '70, condividendo con l'amico l'interesse per la musica tedesca e Brian Eno), quindi di un'altra pregevole collaborazione con Normal (1980), ovvero Daniel Miller, fondatore della Mute Records. Miller e Rental sono stati personaggi davvero fondamentali per lo sviluppo della scena elettronica inglese, producendo una musica che affonda le sue radici nella più oscura sperimentazione elettronica, degna di paragoni con le prime sperimentazioni di Clock Dva, Throbbing Gristle, Hula e Cabaret Voltaire; in questi territori musicali si sono mossi diversi artisti e diversi gruppi nell'ambito della scena inglese tra il 1978 ed il 1980, e Rental fu uno dei primi e più influenti. Purtroppo dopo due singoli e le due citate collaborazioni scomparì dalle scene senza lasciare traccia di sé. E' morto nel 2000.
Euro
43,00
codice 3516267
scheda
Replacements Let it be
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1984  twin tone 
punk new wave
Ristampa con copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura, senza barcode. Il terzo magnifico album della grande band di Minneapolis, Minnesota, uscito nell'ottobre del 1984 su Zippo in Gran Bretagna e su Twin Tone negli USA, dopo il primo "Sorry Ma I Forgot To Take Out The Trash" (1981) ed il secondo "Hootenanny" (1983). Ultimo disco realizzato per la locale etichetta Twin Tone prima del passaggio alla potente Sire per la quale pubblicheranno il successivo "Tim", l' album rivela una maturazione esponenziale del gruppo, che sebbene ancora quasi schizofrenico nel suo prendere mille direzioni diverse, lo fa con una personalita' sempre straordinaria, capace sia musicalmente che da un punto di vista compositivo di colpire nel segno sia quando omaggia i suoi trascorsi punk come nell' assalto furioso di "We're Coming Out", nel favoloso trash teen punk di "Tommy Get His Tonsils Out", sia in "mid-tempo" efficacemente chitarristici memorabili come "I Will Dare", "Seen Your Video", ed ancora di piu' in splendide, sorprendenti ballate cariche di struggenti malinconie, come "Androgynous", la bella "Sixteen Blue", ed ancora di piu' la meravigliosa "Unsatisfied", brano letteralmente da brividi nella sua semplicissima ma struggente semplicita', una canzone tra le piu' belle degli anni '80: i REM (Pete Buck e' ospite in un brano) avrebbero dato qualunque cosa per scriverla. Il gruppo appare sempre piu' nelle mani di Paul Westerberg, ma l' apporto del chitarrismo di Bob Stinson e' tuttavia ancora importante, e lo sara' anche nel successivo, ennesimo capolavoro "Tim". Tra di loro una convivenza difficile ma artisticamente molto fruttuosa, che giungera' a compimento inevitabilmente a causa degli eccessi e dell'imprevedibilita' di Stinson, che sara' per questo estromesso dal gruppo, poi destinato ad un progressivo declino, capace ancora di produrre il bellissimo "Pleased to Meet Me" prima di due pallidi album conclusivi; Stinton formera' gli Static Taxi ma morira' a causa dei propri abusi nel '95, il fratello Tommy (bassista) formera' i Bash & Pop e produrra' nel 2004 un disco solista, il batterista Chris Mars sorprendera' con una serie di validi albums solisti (anche pittore di buon successo), ma sara' soprattutto il dispotico leader Paul Westerberg a proseguire il discorso intrapreso con i Replacements: molto belli alcuni dei suoi lavori solisti), discreti quelli realizzati a nome Grandpaboy.
Euro
27,00
codice 2133842
scheda
Residents Gingerbread man
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1994  new ralph / cherry red 
punk new wave
Completo di inner sleeve con testi ed artwork, label custom blu con omino di pan di zenzero a colori al centro, e nome del gruppo stilizzato in giallo e rosso in basso, catalogo NRTLP017. Per la prima volta disponibile in vinile grazie a questa edizione del 2021 su New Ralph / Cherry Red, "Gingerbread man" uscì originariamente solo in cd nel 1994, dopo "Our finest flowers" (1992) e prima di "Hunters" (1995). Un'opera che fa pensare alla versione musicale di una raccolta di racconti legati fra loro da uno o più fili tematici, l'album contiene dieci spettrali brani, ciascuno dei quali è incentrato su di un diverso personaggio, a tutti in qualche modo tormentati e non proprio simpatici. Le sonorità, che accompagnano le narrazioni di diversi artisti che collaborano con i Residents, si dipanano come ombrose e sottilmente trame elettroniche, spesso prive di ritmica percussiva, le cui atmosfere evocano quelle del cinema noir, e le cui strutture minimali suggeriscono accostamenti alle sonorizzazioni di John Carpenter. La musica dei Residents resta una creatura bizzarra ed indefinibile, capace di creare brani che riescono a sfuggire a qualsiasi logica musicale corrente, fondendo stili che rendono unico ed inimitabile il loro percorso artistico sempre avvolto dal mistero della loro identità. Il gruppo si forma in Louisiana all'inizio degli anni '70 ma si trasferisce ben presto a San Francisco. Sin dai loro esordi hanno coltivato un'immagine pubblica misteriosa: non si conoscono i loro nomi, non hanno mai rilasciato interviste e si sono sempre esibiti dal vivo con le facce coperte (famose le loro maschere a forma di bulbo oculare). Pubblicano i primi dischi negli anni '70, in edizioni limitate stampate dalla loro stessa casa discografica, la Ralph Records. Negli anni successivi, la Ralph allarga il suo catalogo pubblicando dischi di artisti come i Tuxedomoon, Fred Frith, gli Half Japanese e il chitarrista Philip "Snakefinger" Lithman, spesso impegnato anche con i Residents.
Euro
34,00
codice 2133649
scheda
Residents Meet the residents (original sleeve)
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1974  mdv / cryptic / ralph 
punk new wave
ristampa con copertina che ripristina quella della originaria rarissima tiratura del 1974, che rappresentava una parodia della copertina di "Meet the Beatles" (ritraendo i Beatles completamente sfigurati, cosa che all' epoca dell'uscita del disco causo' le ire della Capitol ed il ritiro dal mercato del disco, che vide presto una seconda copertina approntata, completamente diversa). Registrato durante il 1973 ed uscito nell' aprile del 1974, pressato all' epoca in 1000 copie per la autogestita Ralph Records, dopo un demo rifiutato dalla Warner Brothers nel '71 ed il singolo "Santa Dog" del dicembre del 1972 (!!!), "Meet the Residents" e' un disco di importanza storica incalcolabile, che suona assolutamente come nient'altro fosse stato all' epoca impresso su vinile, in piena ara "progressive" capace di proporre una musica avveniristica in anticipo di molti anni sulla new wave piu' sperimentale ed avanguardistica degli anni '80, geniale opera di destrutturazione di tutte le musiche fin li' ascoltate (citazioni appena riconoscibili di successi pop come "Nobody But Me" degli Outsiders o "These Boots Are Made For Walking" di Nancy Sinatra, influenze di musica classica, contemporanea, sperimentale....) con il segno di una straordinaria personalita' artistica che l' impronta fortemente ironica di ogni iniziativa del progetto ha per lungo tempo lasciato ingiustamente in secondo piano. Fondamentale.
Euro
23,00
codice 2132740
scheda
Rich kids (sex pistols / ultravox) ghosts of princes in towers (rsd 2023)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  parlophone 
punk new wave
EDIZIONE LIMITATA, REALIZZATA IN OCCASIONE DEL RECORD STORE DAY DELL' APRILE 2023, ed in occasione del 45esimo anniversario dall' uscita originaria, ristampa rimasterizzata, copertina pressoche' identic alla prima rara tiratura su Emi, corredata di inner sleeve. L' unico album della band formata nel febbraio del '77 a Londra dal bassista GLEN MATLOCK, appena uscito dai SEX PISTOLS, con il batterista Rusty Egan, il chitarrista Steve New ed il cantante MIDGE URE (questi ultimi due gia' ad un passo dall' entrare negli embrionali Pistols, ma soprattutto Midge Ure presto negli ULTRAVOX). Uscito nell'agosto del '78 su Emi in Gran Bretagna, dove giunse al 51ø posto in classifica, non uscito negli USA, ed arrivato dopo tre singoli le cui facciate A sono qui incluse ("Rich Kids", "Marching Men" e "Ghost of Princes in Towers"), cosi' come la facciata A dell' unico singolo della band nella quale aveva militato fino a quel momento Midge Ure, i PVC2, la cui aggressiva "Put You in the Picture" viene qui ripresa), prodotto da Mick Ronson, il disco mette insime influenze 60's (un approccio piacevolmente pop che affiora qua' e la') e 70's (il glam che aveva influenzato in qualche modo tutta la prima generazione punk inglese) con una ruvidezza decisamente ancora punk, producendo un ibrido di notevole efficacia, certamente meritevole di non essere dimenticato, tra i migliori albums "minori" di quella straordinaria srtagione creativa della scena inglese. Dopo lo scioglimento Matlock (che aveva nel frattempo suonato anche negli effimeri Vicious White Kids con Sid Vicious e Rat Scabies) fu per qualche tempo con Johnny Thunder e quindi con Iggy Pop, mentre Rusty Egan e Midge Ure saranno tra i protagonisti della discutibile corrente "new romantic", formando i Visage, da cui Ure usci' per entrare negli Ultravox.
Euro
21,00
codice 3036606
scheda
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1972  music on vinyl 
punk new wave
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina lucida pressoche' identica alla prima rarissima tiratura uscita in America su etichetta Home of the Hits. Il primo storico e fondamentale album del gruppo americano di Boston guidato da Jonathan Richman, quello accreditato ai soli Modern Lovers, uscito nel '75 su etichetta Home Of The Hits e poi ristampato innumerevoli volte (gia' nel '76 su etichetta Beserkeley), contenente registrazioni del '71 e del '72, in gran parte prodotte dall' ex Velvet Underground John Cale (che ne intui' l' enorme talento, cosi' come anche Kim Fowley con cui negli stessi anni la band registro' del materiale uscito solo all' inizio degli anni '80), e registrato con la storica formazione con Jerry Harrison futuro Talking Heads, Ernie Brooks poi nella band di Elliot Murphy e David Robinson poi nei Cars. Considerato da molti come uno dei piu' bei dischi della storia del rock, grezza e magnifica manifestazione di un talento imprevedibile e geniale, a cui basterebbe questo disco a riservare un posto insostituibile nella storia del rock, "The Modern Lovers" diede finalmente modo di scoprire una delle bands che costituirono un vero e proprio ponte tra la musica dei '60 (il garage screziato di psichedelia ed i Velvet in primis) ed il punk a venire, ben prima che i "nuovi" Modern Lovers iniziassero a deliziarci con una serie di albums prevalentemente acustici, melodici, estrosi e un po' bislacchi come i testi del lunatico Richaman, vero personaggio di culto come pochi. Molto piu' che negli Stati Uniti, eccezzione fatta per la splendida scena di Boston dove ebbero un ruolo paragonabile a quello che a New York ebbero negli stessi anni i New York Dolls, fu in Inghilterra che le gesta dei Modern Lovers ebbero l' eco maggiore, ed innumerevoli furono i gruppi della infuocata Londra del '76 che vi trovarono motivo di ispirazione (basti pensare al fatto che gli stessi Sex Pistols amavano eseguire una cover della leggendaria "Roadrunner" che apre appropriatamente l' album), tanto che la piccola tournee inglese che Richamn effettuera' (con una band del tutto rinnovata) durante il '77 sara' un piccolo trionfo, con tutti i musicisti della nuova scena inglese ad acclamare il gruppo. Contiene i brani "Roadrunner"/"Astral Plane"/"Old World"/"Pablo Picasso"//"She Cracked"/"Hospital"/"Someone I Care About"/"Girl Friend"/"Modern World".
Euro
29,00
codice 3036305
scheda
Ride Carnival of light (reissue green)
LP2 [edizione] nuovo  stereo  uk  1994  creation 
indie 90
Ristampa su doppio album in vinile verde, coupon per download digitale con tre bonus tracks, adesivo su cellophane, copertina apribile. Pubblicato nel giugno del 1994 dalla Creation in Gran Bretagna, dove giunse al quinto posto in classifica, e dalla Sire / Reprise negli USA, il terzo album, successivo a ''Going blank again'' (1992) e precedente il live ''Live light'' (1995) ed il quarto in studio ''Tarantula'' (1996). Prodotto da John Leckie (con l'eccezione della cover dei Creation ''How does it feel to feel?'', prodotta da George Drakoulias), ''Carnival of light'' e' un deciso cambio di rotta per i Ride: lo shoegazer e' ormai morto e sepolto, ed il gruppo, pur mantenendo il suo approccio vocale sognante ed avvolgente e la vena melodica una volta nascosta sotto i massicci muri chitarristici ed ora piu' in evidenza, vira verso uno stile piu' contemplativo, dalle atmosfere pastorali, dalle sonorita' piu' gentili e dai piu' forti e diretti riferimenti alle loro influenze sixties pop e psichedeliche. Un lavoro in controtendenza rispetto all'emergente brit pop, per via delle sonorita' piu' fortemente legate a quelle anni '60 e primi '70 e per le atmosfere gentili e contemplative, che non piacque alla critica ma che incontro' il favore del pubblico britannico. Quartetto formatosi nel 1988 ad Oxford, in Inghilterra, i Ride sono stati fra i massimi esponenti della stagione dello shoegazer, con una musica che riassume appieno l'estetica di questa corrente che scorse fra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90: potentissimi ed ottundenti muri chitarristici, psichedelici e carichi di feedback, che si mescolavano con voci delicate e sognanti, dai toni pop, sorrette da una robusta sezione ritmica, chiare influenze anni '60 seppure decisamente ammodernate. Meno sperimentali dei My Bloody Valentine, esordirono con tre ep nel 1990, seguiti alla fine dell'anno dal primo album ''Nowhere'', considerato un classico dello shoegazer; proseguirono con l'acclamato 12'' ''Leave them all behind'' nel 1992, per poi rendere il proprio suono piu' eclettico con il secondo lp ''Going blank again'' (1992). Il tramonto dell'era shoegazer vide poi il gruppo spostarsi verso sonorita' che si ispiravano agli anni '60 piu' marcatamente che in passato, fino allo scioglimento avvenuto nel 1996.
Euro
47,00
codice 2132877
scheda
Ride Nowhere (ltd coloured)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1990  wichita 
indie 90
ristampa limitata in vinile colorato, con copertina apribile con parti in rilievo, adesivo su cellophane. Pubblicato in Inghilterra nell' ottobre del 1990 prima di "Going blank again", giunto al numero 11 delle classifiche inglesi, e non entrato in quelle Usa dove usci' nel dicembre dello stesso anno. Il primo album, non solo uno dei massimi lp' s dell' intera era dello shoegaze; si tratta in effetti di un capolavoro di dimensioni epiche, il primo che riesce a fondere la psichedelia dei primi Pink Floyd e dei Beatles con il post punk dei Cure e dei Joy Division, filtrandoli con la furia dei Jesus And Mary Chain, le melodie luminose degli Smiths e la sperimentazione sonora dei My bloody Valentine. Gli arrangiamenti, squisiti e di tipico stampo post-My Bloody valentine, sono torturati, originalissimi e dinamici, splendide le melodie, in pura scuola brit pop, innovativi i suoni, magistrali le composizioni, il tutto suonato con una verve ed una potenza noise pop che a distanza di oltre 20 anni dalla sua uscita desta tutt' ora meraviglia. Il disco coglie i Ride al proprio zenith creativo, una band densa, tiratissima, ipnotica e completamente dedita all' innovazione artistica. L' opera contiene brani che saranno fonte ispirativa per una intera generazione di musicisti ed ancora oltre, come "Seagull", ''Paralysed'', "Kaleidoscope", "Polar Bear", "Vapour Trail". Uno dei dischi piu' riusciti ed influenti del decennio, degno di stare alla pari di qualunque capolavoro del passato e destinato a rimanere termine di paragone della sua epoca. Immancabile qualunque sia la musica che ascoltate.
Euro
42,00
codice 2133271
scheda
Riistetyt Kahleet (white vinyl)
7" [edizione] originale  stereo  usa  2005  havoc 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
EP in formato 7" a 33 giri, prima stampa USA nella rara versione in vinile bianco (pressata in 400 esemplari), copertina semirigida ripiegata attorno al disco, senza barcode e con testi all'interno, corredata di piccolo inserto catalogo della Havoc datato inverno 2004, label custom nera e grigia con scritte bianche ed artwork diverso su ciascuna facciata, foro centrale piccolo, catalogo HC7037. Pubblicato nel 2005 dalla statunitense Havoc, questo EP segue il 10" "Orjat ja kurjat" (2003) e precede lo lp "Kuolonhymneja" (2010), della rinata storica HC punk band finlandese, qui con cinque tracce inedite su album ed incise con la formazione composta da Lazze (voce), Vege (chitarra), Nappi (basso) e Perttu (batteria): "Kuollut Todistaja", "Ei Totuus Pala Tulessa", "Tuomion Tragedia", "Tuhoaminen Tuottaa", "Kuoleman Tanssi" esprimono un buono e sano hardcore punk di scuola finlandese, cattivo, tirato, compatto e potente. Inizialmente attivi come Cadgers (autori di un solo 7"EP split con i Kaaos, altra storica band di Tampere, l'ultrararo "Kytät On Natsisikoja / Kaaosta Tää Maa Kaipaa" del 1981), i Riistetyt sono stati uno dei primi e più seminali gruppi dello hardcore punk finlandese, notoriamente estremo e ferocissimo. Assunta la loro sigla definitiva, pubblicano nel 1982 un ulteriore 7"EP, "Laki ja järjestys", anch'esso estremamente raro e ricercato, e nel 1983 il primo album "Valtion vankina" (uscito anche in Germania con il titolo inglese di "As a prisoner of state"), uno dei dischi di hardcore punk più tirati, violenti ed abrasivi mai prodotti in Europa. Suonarono dal vivo anche negli Stati Uniti, nel 1984, anno in cui uscì il loro secondo lp "Raiskattu tulevaisuus – raped future", dopo di che si sciolsero, nel 1985. Ritornarono insieme negli anni '90, con una formazione non molto stabile, che nel primo scorcio del XXI secolo ha ripreso a pubblicare alcuni nuovi dischi.
Euro
8,00
codice 336661
scheda
Rippers (ita) Pleased to rip you (ltd. numbered)
7" [edizione] originale  mono  ita  2003  psych-out 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good indie 2000
EP in formato 7", prima stampa, pressata solo in Italia ed in mono, in edizione limitata a 500 copie numerate a mano sul retro copertina (con molto leggeri segni di invecchiamento; questo esemplare il numero 433 / 500), rigida e senza barcode, label nera ed argento con foto centrale largo, immagine di donna in minigonna a sinistra e logo Psych-Out argentato in alto, catalogo PO-45013. Pubblicato nel 2003 dalla pugliese Psych-Out, il terzo fantastico EP dei Rippers, uscito nello stesso anno del loro eponimo primo lp. Contiene tre brani, tutti inediti su album, i primi tre composti dalla band, il quarto una cover del blues shouter Big Joe Turner: "A Look Behind", "Medieval Time", "Hate Me Baby", "Teenage Letter". Scoppiettante garage punk capace di far saltellare anche i piedi più pesanti, cantato con la proverbiale voce da ragazzaccio ed animato da un sound che si ricollega ai classici degli anni '60 attraverso il revival degli anni '80. I Rippers sono una selvaggia band sarda fondata a Cagliari nel 2001, sulle ceneri degli Sleepwalkers (attivi negli anni '90), nella gloriosa tradizione del garage punk italiano, di cui certo rappresentano uno degli esempi piu' convincenti dai tempi dei Sick Rose e dei Pikes in Panic. Autori di cinque albums fra il 2003 ed il 2017, e di numerosi singoli, i Rippers si muovono tra selvaggio rhythm'n'blues e torrido garage punk, devoti a Pretty Things, Downliner Sect, Q 65 e vicini nell' approccio certo revivalistico ma indiscutibilmente e visceralmente autentico a bands ormai leggendarie che negli anni '80 sancirono la prima rinascita di interesse verso questa musica originaria degli anni '60, come Crawdaddys, Tell Tale Hearts, Wylde Mammoths o Stomachmouths, il tutto favorito dalle indubbie qualità tecniche dei membri della band.
Euro
8,00
codice 336677
scheda
Rival sons Feral roots
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2019  atlantic 
indie 2000
doppio vinile, copertina apribile, adesivo su cellophane, etichette custom. "Feral roots" (2019), sesto album in studio degli americani Rival Sons, conferma ancora una volta (se ce ne fosse bisogno) la band di Jay Buchanan & Co come una della realtà più importante della scena (hard) rock degli anni dieci. Gli undici nuovi brani uniscono, come al solito, potenza stilistica e sonora. Sempre in bilico tra hard rock e blues. I Rival Sons, band hard rock americana con influenze blues, sono nati nel 2008 dal chitarrista Scott Holiday, dal batterista Micheal Mike Miley, dal bassista Robin Everhart e dal cantante Jay Buchanan. Firmano presto un contratto con l'Atlantic Record che lasciarono subito dopo. Rimasti senza etichetta discografica, si autoproducono il disco d'esordio "Before The Fire" (2009), finendo per aprire un anno dopo per gli AC/DC, Alice Cooper, Kid Rock. E vengono poi messi contratto dalla Earache Records nel 2010. Nel febbraio 2011 pubblico il loro omonimo primo EP su Itunes, seguito dall album "Pressure and Time" nel giugno 2011. Nel febbraio 2012 registrano nello studio Honey Pie in Nashville (Tennessee) "Head Down", terzo disco della band apprezzato da critica e pubblico, con Dave Cobb e Vance Powell. Dopo un tour completamente sold-out , nel gennaio 2014 i Rival Sons ritornano in studio a Nashville con Dave Cobb per produrre "Great Western Valkyrie", seguito da "Hollow Bones" nel 2016 e "Feral Roots" nel 2019.
Euro
37,00
codice 2133819
scheda
Rodriguez Coming from reality
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  sussex / universal 
rock 60-70
Ristampa ufficiale del 2019, rimasterizzata ed in vinile 180 grammi, copertina non apribile. Pubblicato in Usa nel 1971 dopo ''Cold Fact'' (1970), il secondo album. Registrato a Londra con il produttore Steve Rowland, rimasto impressionato dal debutto "Cold Fact", con Chris Spedding alla chitarra, "Coming from Reality" e' come il primo album un lavoro magnifico. I testi sono basati sulla tecnica del ''flusso di coscienza'' e vedono brani splendidi quali le delicatissime "I Think Of You" e "It Started Out So Nice", "Sandrevan Lullaby" e la profetica (in chiave autobiografica) "Cause" in cui le liriche di Rodriguez sono impressionanti e totalmente anti governative oltre che asociali al massmo grado; "Heikki's Suburbia Bus Tour" parla di un viaggio che Rodriguez e alcuni amici militanti fecero a Grosse Pointe per protestare contro i ricchi che giungevano a Detroit con veri e propri viaggi organizzati per osservare gli hippies. Memorabile anche l' introduzione a "A Most Disgusting Song": "I've played every kind of gig there is to play now/I've played faggot bars, hooker bars, motorcycle funerals, opera houses, concert houses, halfway houses." Opera maledetta , sospesa tra sogno, sperimentazione psichedelia, funk, l' album tristemente non fu apprezzato ne' dalla critica ne' dal pubblico, ed un terzo album di Sixto Rodriguez vide le registrazioni interrotte nel 1973, e non uscira' mai, lasciando cadere apparentemente questo artista nell' oblio; il primo album pero', all' insaputa dell' artista, divenenne un "best seller" in Sud Africa (dovefu stampato molte volte a partire dal '71), e anni piu' tardi in Australia (nel 1976, alcune migliaia di copie originali del disco furono tirate fuori da qualche magazzino a New York, e tutte acquistate in Australia nello spazio di poche settimane; li' il disco, raggiunse il numero 23 della classifica, rimanendo nelle charts per ben 55 settimane, e li', improvvisamente, Rodriguez fu chiamato per una minitournee di successo nel 1979, da cui venne anche tratto un live album, prima di tornare nell' ombra, fino all' accoglienza entusiastica delle recenti ristampe e soprattutto del magnifico film-documentario "Searching For Sugar Man" che alla sua figura verra' dedicato, facendone finalmente un culto assoluto, non piu' riservato a pochi intimi).
Euro
28,00
codice 3036396
scheda
Rolling stones 69Rstrax (ltd. numbered red vinyl)
LP2 [edizione] originale  stereo  eu  1968  soundcraft / private 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Versione in doppio vinile di colore rosso marmorizzato, pressata in 100 copie numerate sull'adesivo apposto sulla busta protettiva di plastica trasparente: questo esemplare il numero 181 (gli esemplari dal numero 1 al 100 sono in vinile viola marmorizzato, quelli dal 101 al 200 in vinile rosso marmorizzato, infine quelli dal 201 al 300 in vinile blu marmorizzato); copertina lucida apribile senza barcode e con note all'interno, label custom fotografica a colori con artwork diverso su ciascuna delle quattro facciate. Pubblicazione private press del 2020, questo doppio album contiene rare e preziose registrazioni di prova, outtakes e versioni alternative, effettuate dagli Stones fra il marzo del 1968 e l'ottobre del 1970, durante le sessioni degli albums "Beggar's banquet", "Let it bleed" e "Sticky fingers"; la quarta facciata è occupata da una lunga sessione di registrazione del coro di voci per il brano "You can't always get what you want". Complessivamente eccellente la qualità sonora. Questa la scaletta, con date di incisioni fra parentesi, come indicate sulla copertina: "Ruby Tuesday" (12/68), "Honky Tonk Women" (3/69), "Country Honk" (5/69), "Sympathy For The Devil" (12/68), "Stray Cat Blues" (3/68), "Gimme Shelter" (3/69, con Keith Richards alla voce solista), "You Got The Silver" (2/69, con Mick Jagger alla voce solista), "Love In Vain" (5/68), "Let It Bleed" (3/69), "Midnight Rambler" (2/69), "Gimme Shelter" (3/69), "Wild Horses" (10/70, con arrangiamenti di archi e glass armonica), "Sister Morphine" (3/69), "Brown Sugar" (12/69), "Wild Horses" (12/69), "You Can't Always Get What You Want" (sessioni del coro, 3/69).
Euro
50,00
codice 336691
scheda
Rolling stones a bigger bang
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2005  rolling stones / universal / polydor 
rock 60-70
Ristampa del 2020, doppio album in vinile 180 grammi, rimasterizzata dai master tapes originali con sistema "Half-speed remastering" presso gli Abbey Road Studios; copertina apribile, pressoche' identica alla prima rara tiratura, completa delle due inner sleeves con testi. Uscito nel settembre del 1985, dopo "Bridges to Babylon" (1997) e prima di "Blue & Lonesome" (2016), giunto al secondo posto delle classifiche inglesi ed al terzo di quelle americane. A otto anni dal suo predecessore "Bridges to Babylon", il ventiquattresimo album in studio di materiale originale, a detta di molti un album discreto, il migliore da anni, che rivela una band rinvigorita, suonato quasi esclusivamente da Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ron Woods, accompagnati da Darryl Jones al basso, e solo occasionalmente da Chuck Leavell al piano e all'organo, Matt Clifford alle tastiere, vibrafono e programming, Lenny Castro alle percussioni, senza la partecipazione di guest stars ed evitando di ricercare una produzione che suonasse aggiornata e forzatamente attuale, optando invece per un suono piu' congeniale e naturale per gli Stones.
Euro
47,00
codice 2133461
scheda

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