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Creed Human clay
Lp2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1999   
indie 90
ristampa private press con copertina apribile, doppio vinile. Il secondo album in studio della band. Uscito nel settembre1999, l’album rappresenta l’apice commerciale e creativo della band di Tallahassee, sospesa tra introspezione religiosa, riff granitici e un pathos melodico che li ha resi uno dei gruppi più divisivi (e popolari) della fine del millennio. Un disco potente, melodico e accessibile, capace di emozionare e scalare le classifiche globali. Un'opera che definisce la band come simbolo della fine anni ’90, con brani epici e riflessioni personali. Nati a Tallahassee, Florida nel 1993, i Creed sono una delle band simbolo del post-grunge americano. Guidati dalla voce baritonale e intensa di Scott Stapp, insieme al chitarrista virtuoso Mark Tremonti, il bassista Brian Marshall e il batterista Scott Phillips, i Creed si fanno conoscere con il debutto My Own Prison (1997), ma è con Human Clay (1999) che esplodono su scala globale. Il loro stile mescola riff potenti, melodie radiofoniche e testi a sfondo spirituale, conquistando milioni di fan. Brani come Higher e With Arms Wide Open dominano le classifiche e le stazioni rock per anni. Nonostante il successo planetario (oltre 28 milioni di dischi venduti negli USA), la band si scioglie nel 2004 a causa di tensioni interne, tornando brevemente nel 2009 con l’album Full Circle.
Euro
30,00
codice 2136844
scheda
Creedence clearwater revival live at fillmore west - close night 4 july 1971 (broadcast rec.)
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1971  dbqp 
rock 60-70
Pubblicazione limitata private press del 2024, questo album contiene l' intera registrazione del concerto (di discreta qualita' sonora e trasmesso anche radiofonicamente) effettuato dalla grande band californiana il 4 luglio del 1971 al Fillmore West Di San Francisco, gia' recentemente testimoniata da un album dallo stesso titolo edito dalla Dol nel 2015 (con copertina diversa) e quindi dalla Radio Loop Loop nel 2020 . Dopo l' abbandono di Tom Fogerty e prima della registrazione dell' ultimo album in studio "Mardi Gras", ridotto a trio, il gruppo si rende protagonista di una performance potente ed efficace, con un approccio ovviamente particolarmente essenziale ma assolutamente riuscito ed una scaletta zeppa di classici. Questi i brani: Born On The Bayou / Green River / It Came Out Of The Sky / Door To Door / Travelin' Band / Fortunate Son / Commotion / Lodi / Bad Moon Rising / Proud Mary / Up Around The Bend / Hey, Tonight / Sweet Hitchhiker / Keep On Chooglin' (brano eseguito come bis) / Bill Graham outro for Allen Ginsberg. Nacquero, con il nome di Blue Velvets, nel '59, dall' incontro dei fratelli John e Tom Fogerty, di Berkeley, Califorrnia, con Stu Cook e Doug Clifford. Con il nome di Golliwogs pubblicarono alcuni singoli (raccolti in un album postumo del '75), poi trovarono la definitiva denominazione nel '67, iniziando una carriera folgorante che li portera' ad incidere in 5 anni ben 7 albums in studio, proponendo una miscela di grande impatto ed immediatezza che raccoglieva molto della tradizione musicale americana (il blues del Delta, il country, il bayou il R & B ed il R & R). L' amore per il passato e' attestato dalla presenza, su questi dischi, di molte covers, ma il talento compositivo di John Fogerty e' innegabile. Il suo ruolo divento' talmente predominante nella band (componeva, arrangiava e cantava, trovando anche il tempo di fare da produttore e da manager) da causare nel '71, dopo "Pendulum", la dipartita del fratello Tom, ed una crisi che si risolse con lo scioglimento dopo il disco successivo. Tom Fogerty pubblico' sia da solo che con i Ruby, senza molta fortuna; la sezione ritmica di Doug Clifford e Stu Cook resto' unita gia' nell' album solista del primo, del '72, e poi in numerose partecipazioni a dischi altrui (Tom Fogerty stesso e Doug Sahm, su tutti); John Fogerty registro' un disco a nome Blue Ridge Rangers nel '73, suonando tutti gli strumenti, ed un lavoro a nome proprio nel '75, prima di ritirarsi dalle scene e ricomparire negli anni '80.
Euro
24,00
codice 2136769
scheda
Crow crow music
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1969  produttori associati 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa italiana, realizzata nel 1971 dalla Produttori Associati in occasione dell' uscita del terzo album "Mosaic By Crow", copertina laminata fronte e retro, etichetta con "small deep groove", nera con logo bianco Produttori Associati lungo la circonferenza in alto e sotto di esso un piccolo logo Amaret argento, catalogo PA/AM LPS 901, data sul trail off dei due lati "16-3-71". Pubblicato in usa nel marzo del 1969 prima di ''Crow by Crow'', il primo dei tre albums pubblicati dalla band americana originaria di Chicago, autrice di un solido heavy rock con elementi r&b, rimarcati dall' utilizzo occasionale di un asezione di fiati. L' album e' aperto dal brano per il quale maggiormente saranno ricordati: quella "Evil Woman" (pubblicata con ottimo successo su singolo) che fu presto coverizzata dai Black Sabbath che ne faranno uno dei loro cavalli di battaglia. Originari di Chicago e basati a Minneapolis, i Crow suonavano un solido heavy rock con forti influenze blues e vicino agli Steppenwolf, molto caratterizzato dall' uso dei fiati, pur in un contesto fortemente rock, e talora con efficaci intervanti di tastiera. Si erano formati daIle ceneri dei South Forty, autori di un paio di singoli e di un album nel '68, da cui provenivano il cantante Dave Waggoner (qui Wagner), i fratelli Dick e Larry Wiegand (basso e chitarra rispettivamente) ed il tastierista Dave "Kink" Middlemist (i primi tre erano stati gia' insieme nei Rave Ons), mentre il batterista Dennis Craswell aveva fatto parte dei Blackwood Apology.
Euro
50,00
codice 265280
scheda
Crow mosaic by crow
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1971  produttori associati 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent rock 60-70
Prima molto rara stampa italiana, realizzata dalla Produttori Associati, copertina (con molto lievi segni di invecchiamento) laminata fronte e retro, etichetta con "small deep groove", nera con logo bianco Produttori Associati lungo la circonferenza in alto e sotto di esso un piccolo logo Amaret argento, catalogo PA/AM LPS 902, data sul trail off dei due lati "17-3-71". Pubblicato nel 1971, il terzo ed ultimo dei tre albums, dopo "Crow Music" (1969) e "Crow By Crow" (1970) pubblicati dalla band americana, nota soprattutto per la prima versione di "Evil Woman" (nel primo album), brano che ebbe un piccolo successo e fu presto coverizzato dai Black Sabbath che ne faranno uno dei loro cavalli di battaglia. Tra i brani di questo terzo lavoro "(Don't Try To Lay No Boogie Woogie On The) King Of Rock and Roll", che fu il primo singolo tratto dall' album, ed ebbe un discreto successo, il secondo singolo "Watching Can Waste Up Time", anche questa pubblicata su singolo, "Easy Street", "Satisfied" e "Keeps Me Running". Originari di Chicago e basati a Minneapolis, i Crow suonavano un solido heavy rock con forti influenze blues e vicino agli Steppenwolf, molto caratterizzato dall' uso dei fiati, pur in un contesto fortemente rock, e talora con efficaci intervanti di tastiera. Si erano formati daIle ceneri dei South Forty, autori di un album nel '68, da cui provenivano il cantante Dave Waggoner (qui Wagner), i fratelli Dick e Larry Wiegand (basso e chitarra rispettivamente) ed il tastierista Kink Middlemiist (i primi tre erano gia' insieme nei Rave Ons), mentre il batterista Dennis Craswell aveva fatto parte dei Blackwood Apology.
Euro
40,00
codice 265282
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  usa  1977  superior viaduct 
punk new wave
Ristampa del 2023 ad opera della Superior Viaduct, pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1977 dalla sua label Piano nel Regno Unito, il primo album solista, precedente il primo album dei Flying Lizards (1979). Inciso nel 1976, "Grey scale" è considerato un lavoro di riferimento per la composizione minimalista più sperimentale; Cunningham, all'epoca studente di accademia d'arte, si avvalse di altri studenti non musicisti e di qualsiasi strumento riuscisse a reperire per realizzare quest'opera prima: come racconta lo stesso autore, il suo approccio era di insistere su alcuni aspetti in modo così inflessibile ed insistente da arrivare a rivelare qualcosa di nuovo ed inaspettato. La circolarità, la ripetizione di suoni e ritmi e l'insistenza su certe trame caratterizzano al musica di "Grey scale", che tuttavia, come spesso accade per la migliore musica minimalista, si trasforma e muta progressivamente nel corso dello svolgimento. Un'opera che presagisce, pur restando fuori dall'ambito rock, alle realizzazioni di Cunningham con i suoi Flying Lizards e con i This Heat, dei quali fu produttore. L'irlandese David Cunningham è un produttore, compositore e discografico (fondatore della label Piano), che si è affermato nella seconda metà degli anni '70, con il suo primo album "Grey scale" (1977) e con i primi lavori del suo interessante progetto Flying Lizards, iniziato gia' nel '76 con la registrazione dei due brani che solo nel '78 la Virgin avrebbe pubblicato nel primo singolo "Money". Dopo le prime brillanti pubblicazioni a 33 giri dei Flying Lizards, rimaste purtroppo poco conosciute anche per l'approccio molto sperimentale, Cunningham continuera' fin quasi alla meta' degli anni '80 con questa denominazione, dedicandosi anche molto alla produzione di artisti o gruppi, e riprendendo a pubblicare dischi a proprio nome negli anni '90. Specializzato nei processi di lavoro in studio, nei trattamenti degli strumenti e nei loops, Cunnigham ha nel corso dei decenni creatio musica che spazia dallo art pop alle installazioni per gallerie d'arte, oltre a lavorare nel campo delle colonne sonore e del balletto contemporaneo; fra le sue collaborazioni come produttore, citiamo quella con gli sperimentatori britannici This Heat e con David Toop.
Euro
28,00
codice 2136595
scheda
Cure The top
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1984  fiction / polygram 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Very good punk new wave
prima stampa italiana, copertina (con lievi segni di invecchiamento) senza barcode, completa di inner sleeve nella versione a colori con testi, label custom multicolore con scritte verdi su di una facciata, bianca con porzioni e scritte verdi sull'altra, catalogo 821 136-1, data sul trail off 23/04/84. Il quinto album del fondamentale gruppo inglese, uscito nell'aprile del 1984 (a due anni esatti dal precedente album "Pornography") su Fiction in Gran Bretagna e giunto al decimo posto della classifica inglese, non entrato in quella USA, dove venne pubblicato dalla A&M. Conclusa con "Pornography" la trilogia "dark", questo disco è il sunto di quanto la band aveva fatto sino ad allora e contiene molto di quello che verrà. La title track, soffusa ed essenziale, ricorda "17 seconds", "Wailing wall" è oscura e torbida come spesso "Faith", "Shake dog shake" sembra un'outtake di "Pornography", "Give me it" avrebbe avuto una replica nei momenti più duri di "Kiss me..."; gli altri brani, tra cui l' ammiccante ma splendida "The caterpillar" anticipano "The head on the door". Disco bellissimo, sebbene forse privo dello slancio "artistico" dei lavori precedenti. I Cure si formano nel 1976 a Crawley nel Sussex, inzialmente come Easy Cure, per opera di Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey, che produrranno un unico e raro singolo estraneo alle sonorità future che caratterizzeranno il gruppo nel volgere di pochi anni. L'esordio ufficiale della formazione come Cure risale al 1978 per la Small Wonder con il singolo Killing an Arab. Le potenzialità del gruppo e il carisma di Robert Smith sono evidenti ed il gruppo incontra immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album è essenzialmente un album post-punk anche se il brano Three Imaginary Boys lasciava presagire la loro carica intimista. I successivi tre album, oltre a vedere l'entrata di Simon Gallup, sono e rimangono le più belle realizzazioni della formazione, una triologia affascinante che sarà capace di caratterizzare gli anni ottanta e conquisterà intere generazioni. Dopo questa le poetiche di Robert Smith abbracceranno sonorità pop-psichedeliche mantenendo una venatura decadente, uno strano ma irresistibile ibrido che crea un rapporto di amore-odio con i vecchi fan, ma che comunque riesce ad accattivarsi sia le simpatie dei locali alternativi, sia le classifiche internazionali, e sarà questo il maggior pregio della seconda fase evolutiva dei Cure dovuto alla poesia ed al carisma egocentrico ed affascinante di Robert Smith agitatore di sogni e soavi incubi di intere generazioni.
Euro
26,00
codice 265293
scheda
Cure Wish
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  1992  fiction / polydor / universal 
punk new wave
Doppio album, in vinile 180 grammi, ristampa del novembre 2022, realizzata in occasione del 30esimo anniversario dall' uscita originaria (come da adesivo di presentazione sul cellophane), rimasterizzata da Robert Smith, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura, corredata di inner sleeves con testi. Pubblicato nell'aprile del 1992 dalla Fiction in Gran Bretagna, dove giunse al primo posto in classifica, e dalla Elektra negli USA, dove arrivo' alla seconda posizione, ''Wish'' e' il nono album in studio dei Cure, uscito dopo ''Disintegration'' (1989) e prima di ''Wild mood swings'' (1996). Il piu' grande successo di pubblico nei primi vent'anni di attivita' del gruppo di Robert Smith, ''Wish'' e' un lavoro dai toni meno oscuri e depressivi rispetto al predecessore, come testimonia il celebre singolo ''Friday I'm in love'', con l'influsso del pop che si fa piu' corposo cosi' come gli echi dello shoegazer (in brani come ''Cut'' e ''End''). I Cure sono stati uno dei piu' importanti gruppi della decade ottanta, nonche' uno dei piu' grandi della storia del rock ed hanno rappresentato in maniera mirabile e perfetta il primo punk wave prima ed il dark post punk poi, producendo piu' di un album realmente immortale. Seventeen Seconds e' uno dei dischi piu' amati ed importanti degli anni '80, capolavoro il cui impatto sulla scena europea dell' epoca fu decisivo. I Cure si formano nel 1976 a Crawley nel Sussex sotto lo pseudonimo Easy Cure, da Robert Smith, Lawrence Tolhurst e Michael Dempsey, produrranno un unico e raro singolo straniero alle sonorita' future che caratterizzeranno il gruppo nel volgere di pochi anni. L'esordio ufficiale della formazione risale al 1978 per la Small Wonder con il singolo Killing an Arab. Le potenzialita' del gruppo e il carisma di Robert Smith sono evidenti ed il gruppo incontra immediatamente i favori della critica e del pubblico. Il loro primo album e' essenzialmente un album post-punk anche se il brano Three Imaginary Boys lasciava presagire la loro carica intimista. I successivi tre album, oltre a vedere l'entrata di Simon Gallup, sono e rimangono le piu' belle realizzazioni della formazione, una trilogia affascinante che sara' capace di caratterizzare gli anni ottanta e conquistera' intere generazioni. Dopo questa le poetiche di Robert Smith abbracceranno sonorita' pop-psichedeliche mantenendo una venatura decadente, uno strano ma irresistibile ibrido che crea un rapporto di amore-odio con i vecchi fans, ma che comunque riesce ad accattivarsi sia le simpatie dei locali alternativi, sia le classifiche internazionali, e sara' questo il maggior pregio della seconda fase evolutiva dei Cure dovuto alla poesia ed al carisma egocentrico ed affascinante di Robert Smith agitatore di sogni e soavi incubi di intere generazioni.
Euro
30,00
codice 3037976
scheda
Curved Air air-conditioning (ltd. clear splatter)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1970  cherry red / reissued sounds 
rock 60-70
Ristampa del 2025, edizione limitata di sole 100 copie, numerate sull' adesivo posto sul cellophane, in vinile trasparente con effetto splatter, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura inglese su Warner Bros nella sua versione "regolare" (fu realizzata anche una versione in picture disc senza copertina). Pubblicato in Inghilterra nel febbraio del 1970 prima di ''Second album'', giunto al 58 posto delle classifiche Uk e non entarto in quelle Usa. Il primo album. Insieme al primo dei Moby Grape, uno dei piu' promozionati e costosi debutti del rock di alta epoca; il gruppo propone qui la sua miscela di progressive con atmosfere barocche e talvolta classiche, contraddistinte dal violino elettrico di darryl way e dalla voce di sonja kristina, elementi di sperimentazione, armonie vocali, pop, avant garde, si fondono per dare luogo ad uno dei migliori lavori del progressive Britannico, il disco contiene alcuni brani che diverranno celeberrimi, '' vivaldi'', ''propositions'', ''screw''. Uno dei più importanti gruppi del rock progressivo britannico, i Curved Air si formarono nel marzo del 1970 dalle ceneri dei Sisyphus; fronteggiati dalla brava e carismatica cantante (in precedenza attiva in ambito folk) Sonja Kristina, sono ricordati in particolare per i loro primi brillanti album, nei quali suonavano un progressive barocco con influenze classiche alimentate anche dal violino elettrificato di Darryl Way, a cui faceva da contrappunto l'istinto rock e sensuale di Sonja. I Curved Air, al meglio delle loro possibilità, riuscivano a proporre un progressive complesso ed originale ma al tempo stesso di agevole ascolto.
Euro
36,00
codice 2136569
scheda
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  gronland 
rock 60-70
Ristampa del 2018 ad opera della Gronland, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1982 dalla Virgin in Europa ed in Giappone, il primo album in collaborazione fra Holger Czukay (Can) e Jah Wobble (ex PIL), i quali torneranno presto a lavorare insieme con l'album ''Snake charmer'' (1983), quest'ultimo realizzato dai due in collaborazione con The Edge degli U2. Invece in ''Full circle'' il terzo membro del sodalizio artistico e' l'eccezionale batterista dei Can Jaki Liebezeit; inciso allo Inner Space Studio, storica fucina di creazioni musicali dei Can, l'album non e' un prodotto meramente derivativo della seminale musica del gruppo di Colonia: la ritmica riprende fortemente quell'originale sintesti fra dub e post punk dei PIL, alla quale Wobble aveva contribuito massicciamente, con Czukay che impiega anche una drum machine, oltre all'impeccabile batteria di Leibezeit. Le sonorita' sono scarne e minimali, fra campionamenti di voci, distese tastiere elettriche, sparse note di piano, interventi di ottoni dilatati da effetti eco. ''Full circle'' e' un disco che suona profetico rispetto a certo post rock degli anni '90, un'opera avanti rispetto ai tempi. Il grande musicista ed ingegnere del suono tedesco Holger Czukay (1938-2017), uno dei piu' importanti esponenti del rock teutonico dalla fine degli anni '60 in poi: fu cofondatore, bassista ed ingegnere del suono dei seminali Can, uno dei piu' influenti gruppi ad emergere dal movimento passato alla storia come ''krautrock'', ma anche interessante artista solista, autore nel 1969 di un capolavoro assoluto della sperimentazione elettronica europea come ''Canaxis 5''. L'inglese Jah Wobble (vero nome John Wardle), dopo alcuni singoli solisti si uni' a John Lydon nel progetto Public Image Limited e prese parte alla realizzazione dei primi due grandi album della band, dalla quale si distacco' poi per dedicarsi completamente alla carriera solista dopo il tour che portera' la realizzazione del live Paris Au Printemps, successivo all'album d'esordio Public Image ed al leggendario Metal Box. Nella sua carriera Wobble ha attraversato una infinita' di stili, dal post-punk, all'elettronica, dall'ambient alla dance music, dalla world music al folk tradizionale inglese, confermandosi artista assoluto dotato di indubbia originalita'.
Euro
20,00
codice 2136739
scheda
Daft punk human after all
LP2 [edizione] nuovo  stereo  eu  2005  ada 
indie 90
doppio lp con copertina apribile, inner sleeves, etichette custom . il terzo album del duo di Parigi di elettronica IDM. i due esordiscono come Daft Punk nel 1993 con il singolo "the new wave" per la celebrata etichetta Soma, subito acclamato dalla stampa musicale specializzata come un lavoro innovativo in ambito house, per la capacita' di miscelare influenze acid house e techno con le radici indie rock e hip hop dei due (iniziano infatti come Darling, cover band indie rock strumentale; l'appellativo "daft punk" era stato coniato da un giornalista di Melody Maker che aveva recensito con toni sarcastici la loro cover di un brano dei Beach Boys apparsa su una compilation prodotta dagli Stereolab), il loro stile si arricchisce di influssi Suicide, Kraftwerk, Aphex Twin, vicini a quest'ultimo anche per l'approccio ironico e beffardo che li anima. qui alla terza prova in studio, dopo i successi mondiali di "homework" e "discovery", un disco piu' semplice e compatto, dall'approccio minimale, non a caso realizzato in sole sei settimane, di matrice electro rock, con synth, vocoder, chitarre filtrate quasi heavy.
Euro
29,00
codice 2136678
scheda
Daft punk Random access memories (10th)
Lp3 [edizione] nuovo  stereo  eu  2013  columbia 
indie 90
edizione per il decennale, espanso con 9 brani inediti, triplo vinile 180 grammi, poster, copertina apribile cartonata, libro inserto formato 12" costituito da 16 pagine, adesivo di presentazione sul cellophane. Doppio Lp pubblicato dalla Columbia nel maggio 2013, dopo "Human after all" (05), il quarto album del duo francese, giunto alla posizione n.1 sia in Usa che in Uk. A differenza dei lavori precedenti. "Random access memories" presenta parti strumentali suonate da musicisti veri, con il duo alla prese solamente con drum machines, sintetizzatori modulari e vecchi vocoders, oltre ad una nutrita partecipazione di ospiti, fra cui Panda Bear (Animal Collective), Julian Casablancas (Strokes), il cantante e compositore di house Todd Edwards, Dj Falcon, Chilly Gonzales, Giorgio Moroder, Nile Rodgers, il compositore Paul Williams e Pharrel Williams (Neptunes, N.E.R.D.); 13 tracce che attingono pienamente nel suono e nelle atmosfere disco ed elettronica degli anni 70 e 80: veloci accordi di chitarre funky, sintetizzatori e vocoder in pianta stabile, ritmiche ballabili, in un disco accattivante e giocoso, che omaggia il passato in un'ottica contemporanea. Il duo elettronico francese dei Daft Punk si forma a Parigi intorno al 1993 ad opera di Thomas Bangalter e Guy-Manuel de Homem-Christo sulle ceneri del gruppo indie pop Darlin. I due, amici di vecchia data, sono travolti dall'esplosione della house e della techno e si cimentano quindi con le nuove sonorita' dance elettroniche, pubblicando il primo apprezzato album "Homework" nel 1997 con la Virgin, dopo alcuni singoli usciti su Soma: l'album e' piu' vicino alla house rispetto al successivo ed acclamato "Discovery" (2001), eclettico lavoro a base di dance, pop ed elettronica. Il terzo album, "Human after all", esce nel 2005.
Euro
55,00
codice 2136618
scheda
Damned Machine gun etiquette
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1979  chiswick 
punk new wave
ristampa del 2016 in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Chiswick e corredata di inner sleeve. Il magnifico terzo album della punk band londinese, originariamente uscito nel novembre del 1979 per la Chiswick e giunto al 31esimo posto delle classifiche inglesi, dopo il secondo "Music For Pleasure" e prima del successivo "The Black Album". "Machine Gun Etiquette" segno' il ritorno della band ai livelli stratosferici del primo album; senza piu' Brian James (poi nei Lords of the New Church, tra gli altri), vide lo spostamento di Captain Sensible alla chitarra, e l' ingresso dell' ex bassista dei Saints, Alistair Ward, al basso. Una serie di brani mozzafiato, tra punk 77ino e la Detroit degli MC5 (di cui viene ripresa "Looking at you"), tra cui "Love song", "Machine gun etiquette", "Melody lee", "Liar" ed "Atipope"; altri brani pero', altrettanto riusciti, indicano possibili strade per il futuro, con le marcate influenze psichedeliche che li caratterizzano, tra questi "Plan 9 channel 7" e "I just can be happy today". Formatisi a Londra nel maggio del 1976, i Damned furono una delle prime formazioni punk inglesi, e la prima a pubblicare un singolo ed un album, oltreche' a suonare negli USA: il loro album d'esordio ''Damned damned damned'' (1977) e' uno dei classici del punk insieme al primo album dei Sex Pistols ed a quello dei Clash. Successivamente contaminarono la loro musica con venature pop, psichedeliche, glam e gotiche, sciogliendosi alla fine degli anni '80.
Euro
29,00
codice 2136546
scheda
Damned Strawberries
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1982  bmg / sanctuary 
punk new wave
ristampa con copertina pressocche' identica alla prima rara tiratura su Bronze, e corredata dell' originario inserto. Il quinto album in studio, uscito nell' ottobre del 1982, a distanza di quasi due anni dal precedente "Black Album", e prima del successivo "Phantasmagoria" (1985), e giunto al 15esimo posto della classifica inglese, registrato con ancora Captain Sensible, e con l' ingresso di Roman Jugg alle tastiere, e' il disco piu' legato agli anni 60's della band, con influenze garage e psichedeliche che presto trovarono ulteriore sfogo nel progetto Naz Nomads & the Nightmares. Ottimo e sottovalutato, contiene tra gli altri i brani "Dozen Girls" e "Generals", pubblicati anche su singolo. Formatisi a Londra nel maggio del 1976, i Damned furono una delle prime formazioni punk inglesi, e la prima a pubblicare un singolo ed un album, oltreche' a suonare negli USA: il loro album d'esordio ''Damned damned damned'' (1977) e' uno dei classici del punk insieme al primo album dei Sex Pistols ed a quello dei Clash. Successivamente contaminarono la loro musica con venature pop, psichedeliche, glam e gotiche, sciogliendosi alla fine degli anni '80.
Euro
30,00
codice 2136745
scheda
Danzig (misfits) Danzig 4P
Lp [edizione] originale  stereo  usa  1994  american 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Prima molto rara stampa americana, copertina liscia apribile con parti in rilievo argentate sia sul fronte che sul retro, e con barcode applicato tramite adesivo sul retro, label nera e argento con scritte argento e nere, logo American argentato e nero in alto, catalogo 9 45647-1 sulla copertina, 1-45647 sull' etichetta. Pubblicato nell' ottobre del 1994 dalla American in Europa e negli USA, dove giunse al 29esimo posto in classifica, il quarto album, uscito dopo ''Danzig III: how the gods kill'' (1992) e prima di ''Danzig 5: blackacidevil'' (1996). Il gruppo di Glenn Danzig si produce qui in uno dei suoi migliori lavori, con un impianto a base di sulfureo punk-hard blues, ma anche con alcuni inusuali episodi vagamente sperimentali. Nella band per l' ultima volta John Christ, Eerie Von (quest' ultimo gia' nei Rosemary's Babies e negli Samhain, uscito dai Danzig formera' i Bighouse, e registrera' anche come solista) e lo storico batterista dei D.O.A. Chuck Bisquits (presto anche con i Social DIstortion): : la band per il successivo lavoro sara' infatti del tutto rinnovata. Frontman dei leggendari e malefici Misfits, padrini dello horror hardcore, Glenn Danzig esce dal gruppo nei primi anni '80 e forma nel 1984 i Samhain, avvicinandosi al rock duro, tragitto completato con la formazione e l'opera dei Danzig, messi insieme nel 1987 ed artefici di un sulfureo incrocio fra blues, metal e rock gotico.
Euro
260,00
codice 265242
scheda
Davis miles Cookin' with the miles davis quintet (+1)
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1957  jazz wax 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressocche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura, con note e foto supplementari sul retro, arricchita della presenza di una traccia aggiunta ("When Lights Are Low", registrata il 19 maggio del 1953 con MIles Davis alla tromba, John Lewis al piano, Percy Healt al contrabasso e Max Roach alla batteria). L' album originariamente pubblicato dalla Prestige nel 1957, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 26 ottobre del 1956 con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Il primo capitolo della leggendaria tetralogia ad essere pubblicato, prima di ''Relaxin' with...'' (1957), questo lp ad opera del primo grande quintetto di Miles e' considerato insieme ai suoi tre ''fratelli'' uno dei capitoli fondamentali del bop, e del jazz in generale. L'album mostra in particolare la convivenza fra due grosse e diverse personalita' come Davis e Coltrane, con Miles che qui si mostra piuttosto vivace mentre il sassofonista alterna momenti di esuberanza con passaggi sensuali e rilassati, per un set complessivamente agile e svolazzante, con l'eccezione dello standard ''My funny valentine'' e di alcuni malinconici scivoli nello spirito blues. ''Cookin' with...'' fu registrato in una delle due sessioni che produssero anche ''Relaxin' with...'', ''Steamin' with...'' e ''Workin' with...'', nelle quali il quintetto incise in studio il repertorio che presentava all'epoca dal vivo. Questa la scaletta: ''My funny valentine'', ''Blues by five'', ''Airegin'', ''Tune up'' e ''When lights are low''.Copertina pressoche' identica all'originale rarissima stampa su Prestige, vinile 180 grammi, con l' aggiunta del brano "When Lights are Low", registrata il 19 maggio 1953. Ristampa dell'album originariamente pubblicato dalla Prestige nel 1957, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 26 ottobre del 1956 con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Il primo capitolo della leggendaria tetralogia ad essere pubblicato, prima di ''Relaxin' with...'' (1957), questo lp ad opera del primo grande quintetto di Miles e' considerato insieme ai suoi tre ''fratelli'' uno dei capitoli fondamentali del bop, e del jazz in generale. L'album mostra in particolare la convivenza fra due grosse e diverse personalita' come Davis e Coltrane, con Miles che qui si mostra piuttosto vivace mentre il sassofonista alterna momenti di esuberanza con passaggi sensuali e rilassati, per un set complessivamente agile e svolazzante, con l'eccezione dello standard ''My funny valentine'' e di alcuni malinconici scivoli nello spirito blues. ''Cookin' with...'' fu registrato in una delle due sessioni che produssero anche ''Relaxin' with...'', ''Steamin' with...'' e ''Workin' with...'', nelle quali il quintetto incise in studio il repertorio che presentava all'epoca dal vivo. Questa la scaletta: ''My funny valentine'', ''Blues by five'', ''Airegin'', ''Tune up'' e ''When lights are low''.
Euro
20,00
codice 2136814
scheda
Davis miles Miles davis (il rock)
Lp [edizione] originale  stereo  ita  1958  de agostini/cbs 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent jazz
Disco allegato al fascicolo n. 51 de ''Il Rock'' (1989), originariamente distribuito nel circuito delle edicole italiane, copertina lucida fronte retro senza barcode, catalogo IGDA 1103/104. Questa pubblicazione introduttiva sul grande trombettista contiene cinque brani risalenti a fasi diverse della sua lunga carriera: ''My funny Valentine'' (versione live, data ignota) in un calda versione acustica, brano che spesso Miles proponeva negli anni '50 e '60, ''Shout'' (registrazione 6 maggio 1981, dall'album ''The man with the horn"), dal periodo jazz pop elettrico durante il ritorno sulle scene negli anni '80, cosi' come ''Katia'' (registrazione 10-14 gennaio 1984, dall'album ''You're under arrest''), mentre la lunga cavalcata di ''Spanish key'' (registrazione 21 agosto 1969, dall'epocale album ''Bitches brew'') e' un classico esempio della sua discussa ma seminale svolta elettrica alla fine degli anni '60, forse l'ultima grande rivoluzione nella storia del jazz; infine una struggente ''Summertime'' (registrazione 4 agosto 1958), tratta da uno dei suoi capolavori orchestrali con Gil Evans, il celebre ''Porgy and Bess''. Se non avete mai sentito la musica di Miles questo album puo' essere una piacevole introduzione, anche perche' si estende su buona parte della carriera del trombettista e ne mostra almeno quattro fasi diverse, comunque solo una goccia nel mare della discografia di uno dei piu' importanti musicisti del '900.
Euro
10,00
codice 265224
scheda
Davis miles miles in the sky
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1968  music on vinyl 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi per audiofili, copertina pressoche' identica a quella della prima rara tiratura uscita su Columbia in America. Uscito nel 1968 dopo "Nefertiti" e prima di "Filles de Kilimanjaro". Con Herbie Hancock al piano, Wayne Shorter al sax tenore, George Benson alla chitarra in "Paraphernalia", Ron Carter al basso e Tony Williams alla batteria.. Il disco, comprensivo di quattro lunghe composizioni e prodotto da Teo Macero, e' visto da molti come l'inizio della fine del secondo quintetto di Davis, ma Š anche considerato il disco che anticipa la "fusion" degli anni a venire. La "spina dorsale " del jazz moderno. "Figlio" di Dizzie Gillespie ma soprattutto di Charlie "bird" Parker, come ha lui stesso dichiarato. "Quando seppi che Bird e Diz avrebbero suonato al Riviera presi la mia tromba e mi recai la'. A quel tempo io mi ero gia' creato una certa reputazione a St Louis. La prima cosa che vidi fu quel tizio che mi correva incontro, chiedendomi se fossi un trombettista. Risposi ' Si', sono un trombettista '. Poi mi chiese se avevo la Union card, e io dissi ' Si', ho anche quella '. Cosi' lui disse : ' Vieni, abbiamo bisogno di un trombettista, il nostro si Š ammalato '. Quel tizio era Dizzy. Non lo riconobbi subito, ma appena attacc• a suonare. E io non riuscivo a leggere la musica, e neppure a suonare, per ascoltare Bird e Diz ".
Euro
29,00
codice 2136815
scheda
Davis miles Relaxin' with... (+1 extra track)
Lp [edizione] nuovo  mono  eu  1957  jazz wax 
jazz
ristampa "Direct Metal Mastering" in vinile 180 grammi, pressocche' identica alla prima rarissima tiratura uscita originariamente per la Riverside, ma con l' aggiunta del brano "It Never Entered My Mind", in una registrazione effettuata con il Quartet il 6 marzo 1954 (gia' nell' album "MIles Davis Vol.2"). Inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, in due sessioni, l'11 maggio ed il 26 ottobre del 1956 con formazione a cinque composta da Miles Davis (tromba), John Coltrane (sax tenore), Red Garland (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Philly Joe Jones (batteria). Il secondo capitolo della leggendaria tetralogia ad essere pubblicato, dopo ''Cookin' with...'' (1957), questo lp ad opera del primo grande quintetto di Miles e' considerato insieme ai suoi tre ''fratelli'' uno dei capitoli fondamentali del bop, e del jazz in generale. L'album mostra in particolare la convivenza fra due grosse e diverse personalita' come Davis e Coltrane, con il leader che si presenta ora elegante e notturno, ora astratto e svolazzante, ora intriso di malinconico lirismo blues, mentre il sassofonista inonda i solchi con la sua torrenziale esuberanza e la sua attitudine qui ancora ''mondana'' rispetto agli accenti spirituali posti sulla sua carriera solista negli anni '60. ''Relaxin' with...'' fu registrato nelle stesse due sessioni che produssero anche ''Cookin' with...'', ''Steamin' with...'' e ''Workin' with...'', nelle quali il quintetto incise in studio il repertorio che presentava all'epoca dal vivo. Questa la scaletta: ''If I were a bell'', ''You're my everything'', ''I could write a book'', ''Oleo'', ''It could happen to you'', ''Woody'n you''.
Euro
20,00
codice 2136816
scheda
Davis miles Someday my prince will come (+1 )
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1961  waxtime 
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, con note e foto supplementari sul retro, e con una traccia aggiunta per l' occasione, una versione alternativa della title track, registrata nelle stesse sessions dell' album. Pubblicato nel 1961 dalla Columbia, uscito dopo ''Sketches of Spain'' (1960) e prima di ''Miles Davis in person, vol. 1'' (1961), ''Someday my prince will come'' fu inciso ai Columbia 30th Street Studios di New York in tre sessioni, con tre formazioni leggermente differenti: il 7 marzo del 1961 con Miles Davis (tromba), Hank Mobley (sax tenore), Wynton Kelly (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso) e Jimmy Cobb; il 20 e 21 marzo con la stessa formazione ma con in piu' John Coltrane al sax tenore. Inciso in un periodo spesso definito di transizione per Davis, ''Someday my prince will come'' e' un lavoro dai toni caldi e rilassati, in cui si alternano toni languidi ed il classico lirismo malinconico di Miles attraverso brani lenti e notturni; Coltrane, ''Cannonball'' Adderley e Bill Evans erano ormai usciti dalla formazione del trombettista, che si avvalse qui del sassofono di Hank Mobley, oltreche' dello stesso Trane, qui brevemente di ritorno in alcuni brani, mentre la sezione ritmica era ancora quella dello storico ''Kind of blue'', con Kelly a tempo pieno al posto di Bill Evans. Mobley e Coltrane suonano insieme nella sola ''Someday my prince will come'', mostrando i loro differenti stili, mentre nel resto del disco solo uno dei due sassofonisti compare in ciascun brano. Questa la scaletta: ''Someday my prince will come'', ''Old folks'', ''Pfrancing'', ''Drad-dog'', ''Teo'', ''I thought about you''.
Euro
20,00
codice 2136796
scheda
lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1975  sony / rca 
cantautori
Ristampa del 2017, rimasterizzata, copertina apribile pressoche' identica a quella della originaria tiratura, corredata di inner sleeve. Pubblicato in Italia nel 1975 "Canzoni" e prima di ''Rimini'', l' ottavo album. Prodotto da Roberto Dane', arrangiamenti e direzione d'orchestra: Tony Mimms, registrato negli studi Ricordi di Milano. Con la meta' del decennio DeAndre' abbandona anche le sue fobie da palco e parte per una tournee che lo vede esordire alla bussola accompagnato dai New Trolls, poi e' al Palalido di Milano, con Finardi e Lucio Violino Fabbri. Dopo un tris di concept album, ritorna con questo lavoro alla canzone vera e propria; "Volume 8" e' il disco sicuramente piu' complesso della sua discografia, realizzato da Fabrizio a 4 mani con De Gregori, ai tempi di ''Francesco De Gregori''. Quasi tutti i brani sono frutto di scrittura in collaborazione tra i due, e "Le storie di ieri", addirittura, e' tutta di De Gregori, che la riprendera' poi anche in veste solista, mentre "Nancy" e' una traduzione di Cohen. E' un disco di sogni, di illusoni spezzate, di amara consapevolezza, e la scelta provocatoria della cattiva strada come inizio non e' casuale: la strada cattiva, le scelte all'apparenza errate, sono una sorta di "ultima spiaggia", che spesso molti intraprendono, magari inconsciamente, per cercare di contrastare il tempo che passa. Contiene i seguenti brani: "La cattiva strada" (testo e musica di Fabrizio De Andre' e Francesco De Gregori), "Oceano" (testo e musica di Fabrizio De Andre' e Francesco De Gregori), "Nancy" (testo italiano di Fabrizio De Andre', testo originale e musica di Leonard Cohen), "Le storie di ieri" (testo e musica di Francesco De Gregori), "Giugno '73" (testo e musica di Fabrizio De Andre'), "Dolce Luna" (testo e musica di Fabrizio De Andre' e Francesco De Gregori), "Canzone per l'estate" (testo e musica di Fabrizio De Andre' e Francesco De Gregori), "Amico fragile" (testo e musica di Fabrizio De Andre').
Euro
36,00
codice 2136680
scheda
lp2 [edizione] originale  stereo  eu  1994  sony / de agostini 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent cantautori
Doppio album in vinile 180 grammi, copia ancora incellophanata, la prima stampa vinilica, distribuita nel 2020 insieme al numero 25 della collana "Francesco De Gregori vinyl collection" della De Agostini, mai prima stampato in vinile, copertina apribile con adesivo Siae metallizzato sul retro, etichetta nera con scritte gialle, senza numero di catalogo. Pubblicato in cd e cassetta nel gennaio 1994, il quinto album dal vivo di Francesco De Gregori. Da Wikipedia: Poco prodotto, dal suono elettrico e asciutto, apparentemente trascurato anche nell'aspetto grafico, l'album ha un titolo che rimanda all'estetica rock and roll e costituisce un documento fedele di una tournée di cui si ricorda il suono particolarmente scarno e la voglia di divertirsi e far divertire. Nel disco e' presente una cover di "Anidride solforosa" di Lucio Dalla, cantata insieme ad Angela Baraldi (che nel tour faceva da spalla a De Gregori, presentando in ogni concerto alcune canzoni tratte dal suo repertorio), ed inoltre una versione acustica di "Mannaggia alla musica", canzone che De Gregori aveva scritto nel 1980 per Ron (che l'aveva incisa nell'album Una città per cantare). Seguira' una pausa, dopo la quale De Gregori tornera' a sperimentare, dal punto di vista musicale e letterario, col successivo "Prendere e lasciare". Questi i brani inclusi: Povero me - 300.000.000 di topi - Miramare - Caterina - I muscoli del capitano - Sangue su sangue - Adelante! Adelante! - Stella della strada - Il bandito e il campione - Mannaggia alla musica - A Pa' - Pentathlon - Viaggi e miraggi - Anidride solforosa (con Angela Baraldi) - Viva l'Italia.
Euro
30,00
codice 3037926
scheda
Dead boys liver than you'll ever be (red vinyl)
lp2 [edizione] originale  stereo  ger  1987  perfect beat 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
Doppio album, l' originale rara stampa, realizzata dalla tedesca Perfect Beat nel 1988, nella versione in vinile rosso, copertina apribile lucida senza barcode, catalogo BEAT TEN PB 004-2. Contiene la testimonianza dell' intero concerto eseguito il 26 dicembre del 1987 al Ritz di New York, uno dei rari concerti tenuti dalla gloriosa punk band di Cleveland, Ohio, in occasione di una straordinaria reunion con gli originari membri Stiv Bators, Cheetah Chrome, Jimmy Zero e Johnny Blitz. La registrazione e' un po' grezza ma complessivamente buona, e rende pienamente idea della inalterata grandezza on stage della band con il suo dinamitardo e viscerale punk rock con forti influenze garage e Detroit sound, con una scaletta zeppa di immortali classici della band (bastino l' iniziale "Sonic Reducer"..., "3rd Generation Nation" o quella "Ain't It Fun" gia' nel repertorio dei leggendari Rocket From The Tombs, dalle cui ceneri nacquero i Pere Ubu ed i Frankenstein, poi divenuti Dead Boys), oltre alle covers di "Search and Destroy" di Iggy & the Stooges e "Tell Me" dei Rolling Stones. Questa la lista completa dei brani: Sonic Reducer / I Wanna Be A Dead Boy (All This And More) / Caught With The Meat In Your Mouth / I'm Calling On You / I Won't Look Back / What Love Is / I Need Lunch / Ain't Nothing To Do / Down In Flames / Son Of Sam / Search And Destroy (Iggy & the Stooges) / Ain't It Fun / Tell Me (Rolling Stones) / 3rd Generation Nation / Catholic Boy. Nati nella meta' degli anni '70 come Frankenstein a Cleveland, Ohio, da una costola dei Rocket From The Tombs, cambiarono presto nome e si trasferirono a New York; il resto e' storia, la storia di una delle band simbolo del punk rock americano, e di un primo album, "Young Loud and Snotty", che ha lasciato una impronta profondissima nella musica del suo tempo, seguito nel 1978 da un appena meno eclatante "We have come for your children".
Euro
40,00
codice 265286
scheda
Dead can dance into the labirynth
lp2 [edizione] nuovo  stereo  uk  1993  4AD 
punk new wave
Ristampa del 2016 con copertina apribile, doppio album, contenente due tracce in piu' rispetto alla versione in cd ("Bird" e "Spirit", provenienti dalla compilation "A Passage in Time" del 1991). Uscito nel settembre del 1993, dopo "Aion" e prima di "Towards the Within", il sesto album del progetto degli australiani Lisa Gerrard e Brendan Perry. Come sara' anche nei lavori successivi, il disco presenta delle fortissime influenze etniche, peraltro non estranee neppure ai lavori precedenti, ma qui' decisamente in primo piano, sia dal punto di vista strumentale che negli esperimenti vocali della Gerrard, mantenendo inalterato il fascino straordinariamente evocativo, talora inquietante, della musica dei Dead Can Dance. Tra i brani "The Ubiquitous Mr Lovegrove", che ebbe un buon successo nell' ambito delle alternative radio americane. Il progetto Dead Can Dance nasce in Australia nel 1981 da Brendan e Lisa, entrambi di origini Anglo-Irlandesi. I due decidono di trasferirsi a Londra dove ottengono un contratto con la 4AD, diventandone uno dei gruppi di maggior successo e parteciperanno naturalmente anche al progetto aperto 4AD This Mortal Coil. La 4AD di Ivo Watts-Russell sara' ricordata come etichetta fondamentale degli anni ottanta che ha avuto il merito di lanciare molti dei gruppi che hanno caratterizzato l'intera decade degli anni ottanta; tra questi sicuramente un posto di primo piano spetta ai Dead Can Dance capaci di rappresentare il vertice assoluto di quella ricerca sul suono, sulle voci e sulle atmosfere cosi' lontano da un qualsivoglia genere di "pop", autori di sonorita' gotiche, medioevali ed eteree, anche se questo e' termine al quanto ristrettivo per l'arte dei Dead Can Dance. Un'influenza, quella dei Dead Can Dance, che e' profondissima e non solo a livello strettamente musicale: l'importanza del duo anglo-australiano sta in primo luogo nell'aver introdotto nella musica rock un approccio "colto", un modo di comporre e costruire canzoni che nasceva da ricerche che erano non solo musicali ma anche letterarie, etnografiche e storiche. Gia' il loro primo album mostrava sia i primi germi di quel sound esoterico e medievaleggiante che sarebbe diventato il loro marchio di fabbrica, sia stranianti divagazioni tribali. Perry e Gerrard si complementavano tanto in fase di composizione che di esecuzione, dividendosi piu' o meno equamente i brani e riuscendo a trasformare in un'unica "anima" due personalita' musicali che non potevano essere piu' distanti. Se infatti Perry, voce baritonale e predilezione per arrangiamenti ricchi e fantasiosi, era un colto e austero cantautore, Gerrard - la cui voce era molto piu' vigorosa e nervosamente instabile rispetto al sussurro fatato di Liz Fraser (Cocteau Twins) - preferiva cimentarsi in esercizi vocali liberi da metrica e grammatica, adagiati su partiture esotiche e magiche, cantati in un linguaggio inesistente, che mescolava svariati linguaggi "reali". Spleen And Ideal, porta subito a livelli vicini alla perfezione tanto l'intesa tra i due, quanto la loro ricerca: qui ci sono ancora tracce di rock, che in seguito andranno perdute del tutto (culminando in "Aion" del 1990, che e' un album di musica medievale "pura"), c'e' molta elettronica, sebbene nascosta e mascherata. Ma i tre brani iniziali sono invece un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio. "Out of the Depths of Sorrow" ci mostra la loro personale versione del "De Profundis", su una partitura fatta di cori liturgici sintetizzati e tirati allo spasimo, lunghissime frasi di organo e battiti isolati dei timpani; su tutto svetta il canto camaleontico di Gerrard, la cui "mostruosa" estensione vocale permetteva escursioni sempre piu' spettacolari, ora una litania mediorientale e ora un canto religioso rinascimentale. "Ascension" e' un breve strumentale condotto da un coro cavalleresco di trombe e tromboni, con un minaccioso drone elettronico in sottofondo, all'insegna di un'atmosfera di totale rarefazione, di attesa angosciosa, di suspence spettrale. "Circumradiant Dawn" e' un altro viaggio ipnotico di Lisa Gerrard: accompagnati da null'altro che una fisarmonica usata tipo sintetizzatore "cosmico" e da scarni rintocchi di chitarra, i suoi vocalizzi sembrano attraversare un cielo antico, stellato e freddissimo. Questi tre brani segnano il prologo a un'epopea arcana e spirituale, che non si concludera' in questo disco bensi' continuera' a evolversi di album in album. Il resto dell'opera e' caratterizzato invece dalle ballate filosofiche e visionarie di Brendan Perry, tra le quali svettano la ritmica ipnotica di "The Cardinal Sin" e il carosello magico di "Enigma of the Absolute" (quest'ultima una delle vette piu' alte del loro intero repertorio), entrambe arricchite da contributi "cameristici", in particolare violoncello e timpani. Ma i capolavori non mancano nemmeno sul versante di Gerrard, che si riserva due numeri da fuoriclasse nei quali scatenare la sua voce sovrumana: la turbolenta "Mesmerism", condotta da poliritmi frenetici e da un pianoforte impazzito, salvo poi sfociare in un meraviglioso vortice di archi ed elettronica, e la ancor piu' magica e trascinante "Avatar". La portata artistica dei Dead Can Dance non e' soltanto musicale, anzi forse il lato musicale e' addirittura meno interessante rispetto a tutto quello che sta dietro le loro canzoni, quel loro approccio metodico, scientifico, piu' simile alle tecniche etnologiche della ricerca sul campo, o all'archeologia sperimentale che alla composizione musicale. Ogni nota, ogni arrangiamento e ogni parola delle loro canzoni e' frutto di un lavoro lungo e paziente di studio, documentazione e "sperimentazione" alla ricerca della resa perfetta dell'atmosfera e dell'epoca che di volta in volta il duo mirava a ricreare a partire da segni ben precisi e scelti con cura. Spleen And Ideal trasporta l'ascoltatore in un mondo e in un tempo alieni, antichi e lontanissimi eppure al tempo stesso incredibilmente "familiari" ed evocativi, come se le loro associazioni di armonie e sonorita' fossero iscritte nel nostro inconscio collettivo.
Euro
36,00
codice 2136730
scheda
Dead kennedys what shall o wear tonite? 1978 demos
Lp [edizione] nuovo  stereo  eu  1978  minamata factory 
punk new wave
Edizione private press del 2024, copertina senza barcode, etichetta nera e bianca, catalogo MNMN01. Nonostante il titolo rispecchi quello di un album gia' uscito in forma privata nel 2006, la copertina e' completamente diversa, e la scaletta presenta alcune differenze rispetto a quello e rispetto a quel "Demos 1978" uscito un anno prima: non c'e' qui' la seconda versione di "Forward To Death", ma in compenso ci sono in piu' "Untitled" e "Saturday Night Holocaust". Sedici brani registrati nel 1978 (demos o semplicemente prove) dalla seminale, fondamentale punk band americana di San Francisco, da poco formatasi ed ancora a quasi a due anni dalla pubblicazione del primo storico album "Fresh Fruit For Rotting Vegetables". L' hardcore era di la' da venire, ma certamente la feroce abrasivita' del gruppo gia' ne annunciava l' avvento, che trovera' proprio nei primi dischi del gruppo alcuni dei suoi fondamentali punti di riferimento e la voce ed i testi di un ancoa sconosciuto Jello Biafra sono gia' mirabili esempi di un' ironia sferzante, politicamente e socialmente impegnata, che lo portera' ad essere qualche anno dopo uno dei candidati piu' votati all' elezione di sindaco di S.Francisco; d'altro canto molti dei brani qui' contenuti sono quelli che costituiranno l' ossatura di "Fresh Fruit....", con versioni primitive, talora parecchio diverse da quelle note, davvero sorprendenti soprattutto considerando l' epoca di registrazione, di "Forward To Death", "I Kill Children", "Holiday in Cambodia", "Viva Las Vegas", "Kill the Poor", "Your Emotions", "California Uber Alles", e poi ancora "Kepone Kids" e "Rawhide", poi sul mini "In God We Trust Inc", "The Man With The Dogs", che sara' il retro del primo singolo del gruppo, "Saturday Night In Holocaust" (che nel 1982 sara' retro del singolo "Halloween") e le altrimenti inedite "Cold Fish", "Kidnap", "Mutations of Today", "Dreadlocks of the Suburbs" (quest' ultima addirittura reggae) ed "Untitled". Nati a San Francisco nel gennaio 1978, sono stati sicuramente il piu' importante gruppo di punk hardcore americano, nonche' una delle bands piu' seminali di sempre. Impegnati su piu' fronti, da quello politico alle produzioni discografiche, hanno fornito ispirazione e supporto a stuoli di gruppi, la musica moderna non sarebbe la stessa senza la loro presenza. Soprattutto, pero', hanno fornito particolarmente con i loro primi lavori una illuminante prova della possibilita' di superare i confini del punk rock allora conosciuto ed anche, contemporaneamente, dell' hardcore che stava allargandosi velocemente a macchia d'olio, e che raramente negli anni a venire riuscira' ad esprimersi con la stessa liberta' creativa, nel loro caso supportata pero' dalla rara scintilla del genio.
Euro
19,00
codice 2136596
scheda
Dead moon crack in the system
Lp [edizione] originale  mono  usa  1994  tombstone 
  [vinile]  Excellent  [copertina]  Excellent punk new wave
La prima molto rara stampa americana, realizzata dalla micro-etichetta autogestita Tombstone, copertina senza codice a barre, etichetta nera con logo bianco e scritte argento e bianche, catalogo T55, "Fred Cole For the Broken Generation" e "Fred Cole For All Fathers Who've Daughters To Deal With" incisi sul trail off. In rigoroso mono (!!!), il sesto album in studio, pubblicato nel marzo 1994 dopo "Strange Pray Tell" e prima di "Nervous Sooner Changes", del favoloso garage trio dell' Oregon attivo dal 1987 e guidato dal leggendario e compianto Fred Cole, gia' a capo nell' anno di grazia 1967 dei Lollipop Shoppe (autori anche di due singoli a nome Weeds), e poi ancora nella meta' dei '70 negli oscurissimi Zipper e piu' avanti nei Rats (nei quali pure suonava la sua compagna Toody, bassista ed occasionalmente cantante di questi Dead Moon) tralasciando di citare altre formazioni di piu' breve esistenza. L' ennesimo grande disco di grezzissimo e viscerale garage punk, caratterizzato da un approccio animalesco ed istintivo, magnificamente incarnato dalla voce sofferta ed inconfondibile di Mr.Cole, paragonabile solo a quella di Rocky Erickson; ed in effetti per descrivere la musica dei Dead Moon l' invito e' quello di pensare ai 13th Floor Elevators piu' punk, quelli di "You're Gonna Miss Me", insomma, sebbene la musica in alcuni brani si apra a straordinarie ed acidissime esplosioni heavy psichedeliche, salvo poi allentare la tensione in un paio di riusciti episodi di folk rock. Tra i brani, una bella versione di "Times They Are A Changing" di Dylan, molto personalizzata. Un disco imperdibile per gli amanti del garage, trasudante sincerita' e passione da ogni solco; si distingue dal precedente "Stranded in the Mystery Zone" per un migliore missaggio della chitarra ed uno disastroso della batteria, ma pretendere da dischi come questo il segno di un cambiamento sarebbe stupido. Sciolta la band dopo quasi 20 anni di attivita', Fred Cole sarebbe stato alla guida degli ottimi Pierced Arrows, prima della scomparsa avvenuta nel novembre del 2017.
Euro
75,00
codice 265268
scheda

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