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Blakey art and jazz messengers
With thelonious monk
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime
jazz
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Ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema Direct Metal Mastering, copertina pressoche' identica alla prima rara tiratura su Atlantic. Originariamente pubblicato nel 1958 dalla Atlantic, inciso a New York il 14 ed il 15 maggio del 1957 da Art Blakey (batteria), Bill Hardman (tromba), Johnny Griffin (sax tenore), Thelonious Monk (pianoforte) e Spanky DeBrest (contrabbasso). L'incontro fra i due eccezionali talenti di Blakey e Monk produce una brillante e vivacissima sessione di bop jazz, condotta con grande energia dal quintetto, nel quale Monk ed i due ottoni si spronano a vicenda, con risultati di scoppiettante entusiasmo in episodi quali "Evidence" e "Rhythm-a-ning". Dei sei brani in scaletta, cinque sono composizioni monkiane. Questa la scaletta: "Evidence", "In walked bud", "Blue monk", "I mean you", "Rhythm-a-ning", "Purple shades". Art Blakey, con i suoi Jazz Messengers, è stato uno degli alfieri della corrente hard bop; la sua carriera, cominciata negli anni '40 con Fletcher Henderson e poi nella seminale orchestra di Billy Eckstine, prosegue negli anni '50 con la fondazione dei Jazz Messengers, una vera fucina di talenti in cui suoneranno, nel corso degli anni, decine e decine di musicisti fra cui Horace Silver, Keith Jarrett, Wayne Shorter, Donald Byrd e Freddie Hubbard. Restio alle tendenze avanguardiste del free jazz, Blakey proseguirà sul suo percorso di matrice hard bop fino alla morte, sopravvenuta nel 1990, influenzando fortemente le nuove leve del jazz.
Brel jacques
Jacques brel 1 (1st album + 3 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1955 universal/philips
world
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Vinile pesante, copertina in cartoncino lucido fronte retro, etichetta blu con logo e scritte bianche, ristampa europea, uscita nel 2008, la prima di cinque collezioni della serie "les grands auters & compositeurs interpretes", comprende il primo album dell' artista, "Jacques Brel et ses chansons" (uscito originariamente nel 1955 su Barclay in Francai in formato 10" contenente 9 canzoni), piu 3 brani, "S'il te faut" (registrata nel marzo 55), "la Bastlle" (registrata nell'ottobre 55) e "Priere paienne" (settembre 56). Ascoltando questa raccolta si apprezza l'espressiva voce di Brel, con testi che trattano temi ancora attuali come l'ipocrisia, la solitudine, l'amore, l'ingiustizia, l'egoismo e l'intolleranza, con una musica orchestrata diretta da AndrŠ Grassi, Michel Legrand e da AndrŠ Pop. Il cantante e compositore Jacques Brel e' certamente uno dei massimi esponenti della canzone Francese di ogni tempo, la sua influenza fu forte e evidente nei primi lavori di Leonard Cohen e David Bowie, e versioni dei suoi brani furono registrati da artisti che vanno dal Kingston Trio a Frank Sinatra. Nato a Brussels, Belgio, nel 1929, Brel inizia subito a suonare la chitarra e nel 1952 propone per la prima volta i suoi brani in concerto, l'accoglienza e' trionfale e nel 1953 firma un contratto per la Philips che stampa il suo primo 45, "La Foire"/"Il Y A", nel marzo dello stesso anno. Il successo e' modesto e Brel decide di spostarsi a Parigi, dove inizia ad esibirsi nei piccoli clubs. Nel luglio del 1954 suona il prio concerto all' Olympia Theater, seguito presto dal primo tour nazionale, alla fine dell'anno esce il suo primo album, un 10" LP con 10 brani che si intitola ''Jacques Brel et Ses Chansons''. Il successo pero' arriva soltanto intorno al 1956 quando il suo brano "Quand On N'A Pas Que l'Amour" (tradotto in Inglese come "If We Only Have Love"), uscito su di un EP, diviene una hit giungendo al numero 3 delle classifiche Francesi. I lavori sucessivi, Jacques Brel 2 (1957), Jacques Brel 3 (1958), e Jacques Brel 4 (1959) sono tutti grandi successi. Nel 1960, Brel debutta in Usa su Columbia, dove esce un album che raggruppa i pu' celebri brani Francesi, Brel lascia la Philips per la nascente Barclay nel 1962, il suo primo LP per l'etichetta e' il live Adel l'Olympia 1962, seguito dal primo album di studio in 4 anni, ''Jacques Brel Accompagne Pas Fran‡ois Rauber et Son Orchestra''. Nel 1963 debutta live in Usa alla Carnegie Hall di New York. Il poeta Americano Rod McKuen inizia a scrivere i testi Inglesi per Brel ed il Kingston Trio registra "Seasons in the Sun", versione Inglese del brano "Le Moribond", sul loro ''Time to Think'' LP del 1964. Divenuto oramai una superstar il musicista si sposta tra l'Europa e gli Stati Uniti per i successivi anni con enorme sucesso e reverenza da parte degli addetti ai lavori, nel 1966, Damita Jo registra "If You Go Away", adattamento Inglese di McKuen di "Ne Me Quitte Pas", il brano diviene presto un vero standard pop registrato da centinaia di artisti tra di essi Tom Jones, Frank Sinatra, e Neil Diamond. Sempre nel 1966, Judy Collins fa uscire una versione Inglese di "La Colombe" ("The Dove") sul suo lp ''In My Life'' mentre Joan Baez coverizzera' lo stesso brano su Joan, nello stesso tempo Glenn Yarbrough si cimenta con "The Women" ("Les Biches") sull' LP The Lonely Things. Inaspettatamente Brel annuncia il suo ritiro dalle scene concertistiche nel 1966, ma continua a registrare in studio, il suo nuovo lavoro esce nel 1967, ''Jacques Brel '67'', nello stesso anno partecipa ad un film, Les Risques du MetiŠr, che spalanchera' una nuova carriera con oltre 7 films fino al 1973, partecipa al musical Man of la Mancha, mentre una sorta di musical a lui dedicato apre a New York , ''Jacques Brel Is Alive and Well and Living in Paris'' viene presentato al Village Gate nel Greenwich Village nel 1968 e verra' rappresentato oltre 2.000 volte divenendo uno dei piu' lunghi spettacoli mai rappresentati a off-Broadway nella storia. Gli spettacoli diverranno un film nel 1975, con Brel stesso che recita un cameo. Il successo enorme di Jacques Brel Is Alive and Well and Living in Paris fa scoppiare una sorta di Brel mania nei paesi di lingua Inglese, in Inghilterra Scott Walker registra "Jackie" ( "La Chanson de Jacky") ed entra nella Top 40. (Marc Almond giungera' con il suo personale tributo all'artista, Jacques, nella Top 20 nel 1991.) "Jackie" esce sul primo album di Walker che vede anche altre composizioni di Brel "Mathilde", "Amsterdam" e "My Death" ("La Mort"), Walker continuera' ad incidere canzoni di Brel anche su Scott 2 (1968) e Scott 3 (1969). David Bowie coverizza "Amsterdam" su un singolo del 1973 ed esegue "My Death" in concerto, la Sensational Alex Harvey Band chiama un suo album con il nome di un brano di Brel "Next" ("Au Suivant") nel 1973. Negli Usa Judy Collins registra "Marieke" per il suo ''Whales & Nightingales" del 1970; Frank Sinatra registra "I'm Not Afraid" ("Fils De"), Dionne Warwick "If We Only Have Love" nel 1972; nel 1973 Terry Jacks coverizza "Seasons in the Sun" al numero 1 in U.S. ed in U.K., Brel intanto continua a suonare e a recitare nei films con ininterrotto successo, nel 1974 l'artista annuncia il tentativo di circumnavigare il globo in barca a vela, ma arrivato alle Canary Islands si sente male e gli viene diagnosticato un tumore. Torna a Brussels per operarsi e infine ritorna sulla barca per continuare il viaggio. Nel 1975 raggiunge le Isole Marchesi e decise di rimanervi, ritornera' in Francia solo nel 1977 per registrare un nuovo album, Brel, che vendera' 650.000 copie il primo giorno di uscita arrivando a venderne oltre 2 milioni. Brel si riammala di cancro e torna quindi in Francia nel 1978 per sottoporsi a trattamenti chemioterapici ma morira' tre mesi dopo all'eta' di 49 anni. Divenuto oramai il ''fratello maggiore'' di Dylan, Leonard Cohen, e di tutti i cantautori che verranno dopo di loro, Brel e' alla fine dei '70 un mito globale, e la lista degli artisti che hanno registrato suoi brani e' enorme ed abbraccia tutti i settori musicali, rock, pop, jazz, country, tra di loro Karen Akers, Shirley Bassey, Acker Bilk, Ray Bryant, Glen Campbell, Ray Conniff, John Denver, Dion, Celine Dion, the Fortunes, Robyn Hitchcock, Shirley Horn, Julio Iglesias, Jack Jones, Cyndi Lauper, Brenda Lee, Ute Lemper, Vera Lynn, Al Martino, Paul Mauriat, Helen Merrill, Ronnie Milsap, Nana Mouskouri, Olivia Newton-John, Freda Payne, Pearls Before Swine, Mitch Ryder, the Seekers, Dusty Springfield, Bobby Vinton, Andy Williams, Nancy Wilson.
Brel jacques
Jacques brel 2 (2nd album + 1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1957 universal/philips
world
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Vinile pesante, copertina in cartoncino lucido fronte retro, etichetta blu con scritte bianche e argento, ristampa europea, uscita nel 2008, la seconda di cinque collezioni della serie "Les grand auters & compositeurs interpretes", contiene il secondo album di Brel, uscito per la prima volta nel 1957 in Francia su Barclay, piu' una canzone "Les pieds dans le ruisseau". Lavoro che rappresenta la conferma del debutto, con un tocco in piu' di jazz come in "Pardons". Da notare che il brano "Quand on N'a que l'amour", della quale esiste anche una versione in inglese "If we only have love", raggiunse la posizione n.3 nelle hit francesi. Il cantante e compositore Jacques Brel e' certamente uno dei massimi esponenti della canzone Francese di ogni tempo, la sua influenza fu forte e evidente nei primi lavori di Leonard Cohen e David Bowie, e versioni dei suoi brani furono registrati da artisti che vanno dal Kingston Trio a Frank Sinatra. Nato a Brussels, Belgio, nel 1929, Brel inizia subito a suonare la chitarra e nel 1952 propone per la prima volta i suoi brani in concerto, l'accoglienza e' trionfale e nel 1953 firma un contratto per la Philips che stampa il suo primo 45, "La Foire"/"Il Y A", nel marzo dello stesso anno. Il successo e' modesto e Brel decide di spostarsi a Parigi, dove inizia ad esibirsi nei piccoli clubs. Nel luglio del 1954 suona il primo concerto all' Olympia Theater, seguito presto dal primo tour nazionale, alla fine dell'anno esce il suo primo album, un 10" LP con 10 brani che si intitola ''Jacques Brel et Ses Chansons''. Il successo pero' arriva soltanto intorno al 1956 quando il suo brano "Quand On N'A Pas Que l'Amour" (tradotto in Inglese come "If We Only Have Love"), uscito su di un EP, diviene una hit giungendo al numero 3 delle classifiche Francesi. I lavori sucessivi, Jacques Brel 2 (1957), Jacques Brel 3 (1958), e Jacques Brel 4 (1959) sono tutti grandi successi. Nel 1960, Brel debutta in Usa su Columbia, dove esce un album che raggruppa i pu' celebri brani Francesi, Brel lascia la Philips per la nascente Barclay nel 1962, il suo primo LP per l'etichetta e' il live Adel l'Olympia 1962, seguito dal primo album di studio in 4 anni, ''Jacques Brel Accompagne Pas Fran‡ois Rauber et Son Orchestra''. Nel 1963 debutta live in Usa alla Carnegie Hall di New York. Il poeta Americano Rod McKuen inizia a scrivere i testi Inglesi per Brel ed il Kingston Trio registra "Seasons in the Sun", versione Inglese del brano "Le Moribond", sul loro ''Time to Think'' LP del 1964. Divenuto oramai una superstar il musicista si sposta tra l'Europa e gli Stati Uniti per i successivi anni con enorme sucesso e reverenza da parte degli addetti ai lavori, nel 1966, Damita Jo registra "If You Go Away", adattamento Inglese di McKuen di "Ne Me Quitte Pas", il brano diviene presto un vero standard pop registrato da centinaia di artisti tra di essi Tom Jones, Frank Sinatra, e Neil Diamond. Sempre nel 1966, Judy Collins fa uscire una versione Inglese di "La Colombe" ("The Dove") sul suo lp ''In My Life'' mentre Joan Baez coverizzera' lo stesso brano su Joan, nello stesso tempo Glenn Yarbrough si cimenta con "The Women" ("Les Biches") sull' LP The Lonely Things. Inaspettatamente Brel annuncia il suo ritiro dalle scene concertistiche nel 1966, ma continua a registrare in studio, il suo nuovo lavoro esce nel 1967, ''Jacques Brel '67'', nello stesso anno partecipa ad un film, Les Risques du MetiŠr, che spalanchera' una nuova carriera con oltre 7 films fino al 1973, partecipa al musical Man of la Mancha, mentre una sorta di musical a lui dedicato apre a New York , ''Jacques Brel Is Alive and Well and Living in Paris'' viene presentato al Village Gate nel Greenwich Village nel 1968 e verra' rappresentato oltre 2.000 volte divenendo uno dei piu' lunghi spettacoli mai rappresentati a off-Broadway nella storia. Gli spettacoli diverranno un film nel 1975, con Brel stesso che recita un cameo. Il successo enorme di Jacques Brel Is Alive and Well and Living in Paris fa scoppiare una sorta di Brel mania nei paesi di lingua Inglese, in Inghilterra Scott Walker registra "Jackie" ( "La Chanson de Jacky") ed entra nella Top 40. (Marc Almond giungera' con il suo personale tributo all'artista, Jacques, nella Top 20 nel 1991.) "Jackie" esce sul primo album di Walker che vede anche altre composizioni di Brel "Mathilde", "Amsterdam" e "My Death" ("La Mort"), Walker continuera' ad incidere canzoni di Brel anche su Scott 2 (1968) e Scott 3 (1969). David Bowie coverizza "Amsterdam" su un singolo del 1973 ed esegue "My Death" in concerto, la Sensational Alex Harvey Band chiama un suo album con il nome di un brano di Brel "Next" ("Au Suivant") nel 1973. Negli Usa Judy Collins registra "Marieke" per il suo ''Whales & Nightingales" del 1970; Frank Sinatra registra "I'm Not Afraid" ("Fils De"), Dionne Warwick "If We Only Have Love" nel 1972; nel 1973 Terry Jacks coverizza "Seasons in the Sun" al numero 1 in U.S. ed in U.K., Brel intanto continua a suonare e a recitare nei films con ininterrotto successo, nel 1974 l'artista annuncia il tentativo di circumnavigare il globo in barca a vela, ma arrivato alle Canary Islands si sente male e gli viene diagnosticato un tumore. Torna a Brussels per operarsi e infine ritorna sulla barca per continuare il viaggio. Nel 1975 raggiunge le Isole Marchesi e decise di rimanervi, ritornera' in Francia solo nel 1977 per registrare un nuovo album, Brel, che vendera' 650.000 copie il primo giorno di uscita arrivando a venderne oltre 2 milioni. Brel si riammala di cancro e torna quindi in Francia nel 1978 per sottoporsi a trattamenti chemioterapici ma morira' tre mesi dopo all'eta' di 49 anni. Divenuto oramai il ''fratello maggiore'' di Dylan, Leonard Cohen, e di tutti i cantautori che verranno dopo di loro, Brel e' alla fine dei '70 un mito globale, e la lista degli artisti che hanno registrato suoi brani e' enorme ed abbraccia tutti i settori musicali, rock, pop, jazz, country, tra di loro Karen Akers, Shirley Bassey, Acker Bilk, Ray Bryant, Glen Campbell, Ray Conniff, John Denver, Dion, Celine Dion, the Fortunes, Robyn Hitchcock, Shirley Horn, Julio Iglesias, Jack Jones, Cyndi Lauper, Brenda Lee, Ute Lemper, Vera Lynn, Al Martino, Paul Mauriat, Helen Merrill, Ronnie Milsap, Nana Mouskouri, Olivia Newton-John, Freda Payne, Pearls Before Swine, Mitch Ryder, the Seekers, Dusty Springfield, Bobby Vinton, Andy Williams, Nancy Wilson.
Brel jacques
Jacques brel 3 (3rd album + 3 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 universal/philips
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Vinile pesante, copertina in cartoncino lucido fronte retro, etichetta blu con scritte bianche e argento, ristampa europea, uscita nel 2008, la terza di cinque collezioni della serie "Les grand auters & compositeurs interpretes", contiene il terzo album di Brel, uscito per la prima volta nel 1958, piu' 3 canzoni "Seul", "La dame patronnesse" e "La mort"; album considerato il migliore del primo periodo di Brel, con alcuni brani interessanti come "Litanies pour un retour", dove Brel fa una sorta di lista delle virtu' dell'amore (Marc Almond l'ha rifatta nell'89) e il bolero "L'homme dans la citŠ". Il cantante e compositore Jacques Brel e' certamente uno dei massimi esponenti della canzone Francese di ogni tempo, la sua influenza fu forte e evidente nei primi lavori di Leonard Cohen e David Bowie, e versioni dei suoi brani furono registrati da artisti che vanno dal Kingston Trio a Frank Sinatra. Nato a Brussels, Belgio, nel 1929, Brel inizia subito a suonare la chitarra e nel 1952 propone per la prima volta i suoi brani in concerto, l'accoglienza e' trionfale e nel 1953 firma un contratto per la Philips che stampa il suo primo 45, "La Foire"/"Il Y A", nel marzo dello stesso anno. Il successo e' modesto e Brel decide di spostarsi a Parigi, dove inizia ad esibirsi nei piccoli clubs. Nel luglio del 1954 suona il prio concerto all' Olympia Theater, seguito presto dal primo tour nazionale, alla fine dell'anno esce il suo primo album, un 10" LP con 10 brani che si intitola ''Jacques Brel et Ses Chansons''. Il successo pero' arriva soltanto intorno al 1956 quando il suo brano "Quand On N'A Pas Que l'Amour" (tradotto in Inglese come "If We Only Have Love"), uscito su di un EP, diviene una hit giungendo al numero 3 delle classifiche Francesi. I lavori sucessivi, Jacques Brel 2 (1957), Jacques Brel 3 (1958), e Jacques Brel 4 (1959) sono tutti grandi successi. Nel 1960, Brel debutta in Usa su Columbia, dove esce un album che raggruppa i pu' celebri brani Francesi, Brel lascia la Philips per la nascente Barclay nel 1962, il suo primo LP per l'etichetta e' il live Adel l'Olympia 1962, seguito dal primo album di studio in 4 anni, ''Jacques Brel Accompagne Pas Fran‡ois Rauber et Son Orchestra''. Nel 1963 debutta live in Usa alla Carnegie Hall di New York. Il poeta Americano Rod McKuen inizia a scrivere i testi Inglesi per Brel ed il Kingston Trio registra "Seasons in the Sun", versione Inglese del brano "Le Moribond", sul loro ''Time to Think'' LP del 1964. Divenuto oramai una superstar il musicista si sposta tra l'Europa e gli Stati Uniti per i successivi anni con enorme sucesso e reverenza da parte degli addetti ai lavori, nel 1966, Damita Jo registra "If You Go Away", adattamento Inglese di McKuen di "Ne Me Quitte Pas", il brano diviene presto un vero standard pop registrato da centinaia di artisti tra di essi Tom Jones, Frank Sinatra, e Neil Diamond. Sempre nel 1966, Judy Collins fa uscire una versione Inglese di "La Colombe" ("The Dove") sul suo lp ''In My Life'' mentre Joan Baez coverizzera' lo stesso brano su Joan, nello stesso tempo Glenn Yarbrough si cimenta con "The Women" ("Les Biches") sull' LP The Lonely Things. Inaspettatamente Brel annuncia il suo ritiro dalle scene concertistiche nel 1966, ma continua a registrare in studio, il suo nuovo lavoro esce nel 1967, ''Jacques Brel '67'', nello stesso anno partecipa ad un film, Les Risques du MetiŠr, che spalanchera' una nuova carriera con oltre 7 films fino al 1973, partecipa al musical Man of la Mancha, mentre una sorta di musical a lui dedicato apre a New York , ''Jacques Brel Is Alive and Well and Living in Paris'' viene presentato al Village Gate nel Greenwich Village nel 1968 e verra' rappresentato oltre 2.000 volte divenendo uno dei piu' lunghi spettacoli mai rappresentati a off-Broadway nella storia. Gli spettacoli diverranno un film nel 1975, con Brel stesso che recita un cameo. Il successo enorme di Jacques Brel Is Alive and Well and Living in Paris fa scoppiare una sorta di Brel mania nei paesi di lingua Inglese, in Inghilterra Scott Walker registra "Jackie" ( "La Chanson de Jacky") ed entra nella Top 40. (Marc Almond giungera' con il suo personale tributo all'artista, Jacques, nella Top 20 nel 1991.) "Jackie" esce sul primo album di Walker che vede anche altre composizioni di Brel "Mathilde", "Amsterdam" e "My Death" ("La Mort"), Walker continuera' ad incidere canzoni di Brel anche su Scott 2 (1968) e Scott 3 (1969). David Bowie coverizza "Amsterdam" su un singolo del 1973 ed esegue "My Death" in concerto, la Sensational Alex Harvey Band chiama un suo album con il nome di un brano di Brel "Next" ("Au Suivant") nel 1973. Negli Usa Judy Collins registra "Marieke" per il suo ''Whales & Nightingales" del 1970; Frank Sinatra registra "I'm Not Afraid" ("Fils De"), Dionne Warwick "If We Only Have Love" nel 1972; nel 1973 Terry Jacks coverizza "Seasons in the Sun" al numero 1 in U.S. ed in U.K., Brel intanto continua a suonare e a recitare nei films con ininterrotto successo, nel 1974 l'artista annuncia il tentativo di circumnavigare il globo in barca a vela, ma arrivato alle Canary Islands si sente male e gli viene diagnosticato un tumore. Torna a Brussels per operarsi e infine ritorna sulla barca per continuare il viaggio. Nel 1975 raggiunge le Isole Marchesi e decise di rimanervi, ritornera' in Francia solo nel 1977 per registrare un nuovo album, Brel, che vendera' 650.000 copie il primo giorno di uscita arrivando a venderne oltre 2 milioni. Brel si riammala di cancro e torna quindi in Francia nel 1978 per sottoporsi a trattamenti chemioterapici ma morira' tre mesi dopo all'eta' di 49 anni. Divenuto oramai il ''fratello maggiore'' di Dylan, Leonard Cohen, e di tutti i cantautori che verranno dopo di loro, Brel e' alla fine dei '70 un mito globale, e la lista degli artisti che hanno registrato suoi brani e' enorme ed abbraccia tutti i settori musicali, rock, pop, jazz, country, tra di loro Karen Akers, Shirley Bassey, Acker Bilk, Ray Bryant, Glen Campbell, Ray Conniff, John Denver, Dion, Celine Dion, the Fortunes, Robyn Hitchcock, Shirley Horn, Julio Iglesias, Jack Jones, Cyndi Lauper, Brenda Lee, Ute Lemper, Vera Lynn, Al Martino, Paul Mauriat, Helen Merrill, Ronnie Milsap, Nana Mouskouri, Olivia Newton-John, Freda Payne, Pearls Before Swine, Mitch Ryder, the Seekers, Dusty Springfield, Bobby Vinton, Andy Williams, Nancy Wilson.
Broonzy big bill
Big bill's blues
Lp [edizione] nuovo stereo usa 1958 columbia
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa con copertina senza codice a barre, pressoche' identica alla prima rara tiratura. Il primo ed unico album di Big Bill Broonzy su Columbia. Uscito Nel 1958, anno della morte del grande bluesman, questo album lo presenta in veste acustica, accompagnato dalla sua sola chitarra, attraverso dieci brani, spesso carichi di ironia, ma sempre impregnati di spirito blues e sostenuti da uno stile robusto e dalla voce alta ed evocativa di Big Bill. Questa la scaletta dei brani: ''Bossie woman'', ''Texas tornado'', ''Tell me what kind of man Jesus is'', ''Trouble in mind'', ''See see rider'', ''When I've been drinkin'', ''Martha'', ''Swing low, sweet chariot'', ''Key to the highway'', ''Godbye baby blues''. William Lee Conley Broonzy nasce a Scott, Mississippi, il 26 giugno 1893, in una baracca vicino al fiume; da piccolo sfugge miracolosamente agli attacchi di orsi e serpenti che vivono vicino alla sua ''casa'' ed impara a suonare dallo zio Jerry, accompagnandosi con strumenti costruiti da lui stesso, poi nel 1926 e' a Chicago, e diviene negli anni '30 il piu' famoso cantante blues degli Stati Uniti. Continua a suonare per tutta la vita diventando uno dei maggiori miti del secolo, un'icona del blues di Chicaco (citta' dove opero' per lungo tempo) ed una grande influenza sulla musica popolare del XX secolo.
Brown james
Please please please (colored vinyl + 1 track)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 waxtime in color
soul funky disco
soul funky disco
ristampa del 2019, edizione limitata in vinile 180 grammi colorato, copertina pressoche' identica sul fronte alla prima molto rara tiratura su King, con l' originario artwork con le gambe della donna sui gradini, e con una traccia aggiunta per l' occasione, "This Old Heart". Il primo a dir poco storico album di James Brown. Registrato tra il febbraio del 1956 ed il settembre del 1958, uscito tra la fine del '58 e l' inizio del '59 su King, uno dei dischi piu' famosi ed importanti nella storia della musica nera. Colui al quale si deve l' evoluzione ritmica e vocale del R&B verso il funky ed, in qualche misura, verso il rap. Nato da una famiglia povera, ha problemi con la legge fin da ragazzino; dopo il riformatorio viene adottato dalla famiglia di Bobby Byrd e approfondisce la sua conoscenza del gospel. In seguito, trasformerà i Gospel Starlighters dello stesso Byrd nei suoi Famous Flames. Inizierà la sua fortunatissima carriera con la partecipazione live ad un concerto di Little Richard e l'incisione, nel '56, del singolo che da' il nome a questo lp. Questa la lista dei brani inclusi: Please Please Please / Chonnie-On-Chon / Hold My Baby's Hand / I Feel That Old Feeling Coming On / Just Won't Do Right / Baby Cries Over The Ocean / I Don't Know / Tell Me What I Did Wrong // Try Me / That Dood It / Begging Begging / I Walked Alone / No No No No / That's When I Lost My Heart / Let's Make It / Love Or A Game.
Brown james
try me (+2 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 pan-am
soul funky disco
soul funky disco
Accreditato a James Brown & His Famous Flames. Ristampa rimasterizzata con sistema DMM (Direct Metal Mastering), con due brani aggiunti rispetto alla scaletta originaria ("NIght Flying" e "Night Train", registrate entrambe nel 1961), fronte della copertina approntato sulla primissima e molto rara tiratura su King, con la originaria copertina con l' immagine di una donna con una sigaretta ed una pistola. Lo storico secondo album, uscito dopo "Please Please Please" e prima di "Think", del grande e compianto "Godfather of Soul". Come gia' il primo album "Please Please Me", piu' una raccolta di singoli che un album vero e proprio (ben cinque brani erano gia' stati pubblicati come facciata A di altrettanti singoli), ma questo nulla toglie all' importanza storica della musica contenuta, che mette insieme magistralmente pulsioni rock'n'roll, ruvido r'n'b, intense ballate soul. Ecco la tracklist di questa edizione, che presenta l' ordine dei brani in parte cambiato nella prima side, in modo da presentare la title track come primo brano: Try Me / There Must Be A Reason / Messing With The Blues / Why Do You Do Me / I've Got To Cry / Fine Old Foxy Self / I Want You So Bad / It Was You / I've Got To Change / Can't Be The Same / It Hurts To Tell You / I Won't Plead No More / You're Mine You're Mine / Gonna Try / Don't Let It Happen To Me. Nato da una famiglia povera, ha problemi con la legge fin da ragazzino; dopo il riformatorio viene adottato dalla famiglia di Bobby Byrd e approfondisce la sua conoscenza del gospel. In seguito, trasformera' i Gospel Starlighters dello stesso Byrd nei suoi Famous Flames. Iniziera' la sua fortunatissima carriera con la partecipazione live ad un concerto di Little Richard e l' incisione, nel '56, del suo primo singolo.
Brown james & the Flames
Just won't do right/Let's make it
78 [edizione] originale mono usa 1957 federal
[vinile] Very good soul funky disco
[vinile] Very good soul funky disco
Prima davvero rarissima stampa usa, 78 giri formato 10'', copertina neutra, etichetta verde con logo e scritte argento. Certamente uno dei piu' leggendari e rari 78'' del primo James Brown, che predata il primo album (please please please), di oltre un anno, e' un magistrale esempio di gospel/ rhythm and blues che rivoluzionera' la musica nera e poi quella bianca per tutto il decennio successivo. Nato in South Carolina nel 1933, inizia a cantare R&B ispirato da Roy Brown, Wynonie Harris, the Dominoes e the Clovers, insieme a Bobby Byrd, Sylvester Keels, Nash Knox e Johnny Terry forma i leggendari Flames e dal 1956 al 1960 escono i suoi primi e piu' rappresentativi brani, tutti su 78 giri della Federal , una subsidiaria della Kink di Cincinnati, e' questo il periodo in cui nasce il suo tipico rhythm and blues e le tracce incise in questi anni rimangono capolavori senza tempo della musica Americana in generale e della nascita del nuovo Rock in particolare.
Brown nappy
Goody goody gum drop
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1954 sleazy
soul funky disco
soul funky disco
Catalogo SRLP49. Pubblicata nel 2021 dalla Sleazy, questa antologia compila diciassette brani tratti dai ventotto singoli di Nappy Brown originariamente pubblicati dalla Savoy fra il 1954 ed il 1962, periodo durante il quale il cantante non realizzò alcun album, ma solo 45 giri; queste canzoni (fra cui troviamo un buon numero di B-sides) sono esempi della transizione dell'artista dal rhythm & blues al rock'n'roll, e preannunciano il suo successivo passaggio al soul. Il cantante afroamericano Napoleon Brown Goodson Culp, in arte Nappy Brown (1929-2008), originario di Charlotte nella Carolina del Nord, è stato negli anni '50 uno degli interpreti più originali sulla scena statunitense: si esprimeva con una pronuncia molto particolare, giocando con le consonanti, al punto che un discografico della sua label Savoy credette addirittua che Brown cantasse in yiddish (!), animato da una potente energia mutuata dal gospel ma modellata nello r'n'b e presto anche nel rock'n'roll. Non a caso Brown proveniva dal mondo del gospel ed iniziò fronteggiando una congregazione di canto religioso, seppure avesse familiarità anche con il blues; passato alla musica secolare, la sua carriera ebbe un breve ma intenso periodo fra la metà degli anni '50 e l'inizio dei '60, ottenendo particolare successo con uno dei suoi primi singoli, "Don't be angry" (1955, giunto al 25esimo posto nella classifica billboard hot 100), complice anche l'eccellente sax tenore di Sam Taylor. Dopo questi exploit, la carriera di Brown attraversò un lungo periodo di oscurità, anche se alcuni album uscirono fra il 1969 e metà anni '70, a suo nome o co-accreditati alle Southern Sisters (lavori vicini al gospel), poi tornò con decisione alla carriera solista nel 1984, con un nuovo album, "Tore up", inciso con gli Heartfixers, seguito da un buon numero di ulteriori lp nel quindicennio seguente. Questa la scaletta: "Just a little love" (1955), "Open up that door (and walk right in my heart)" (1956), "Don't be angry" (1955), "Well, well, well, baby-la" (1955), "Pleasin' you" (1956), "Little by little" (1956), "There'll come a day" (1955), "Down in the alley" (1960), "Goody-goody-gum drop" (1957), "Skidy woe" (1961), "If you need some lovin'" (1958), "My baby" (1958), "Baby cry-cry-cry baby" (1960), "Oh, you don't know" (1957), "The right time" (1957), "Any time is the right time" (1961), "Don't be angry" (versione del 1961).
Brown ruth
Late date with ruth brown
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 cornbread
soul funky disco
soul funky disco
Vinile da 180 grammi, allegato codice per il download dell'album da internet. Ristampa del 2016 ad opera della Cornbread, pressoche' identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1959 dalla Atlantic negli USA, il terzo album, successivo a ''Miss rhythm'' (1959) e precedente ''Along comes ruth'' (1962). L'ultimo di Ruth Brown per la Atlantic e' un lavoro di jazz vocale che evidenzia l'abilita' della cantante di cimentarsi con brani sofisticati, e non solo con canzoni piu' votate alla sensualita'. La sua voce splendidamente femminile si esprime con grazia in queste canzoni, ora lente e romantiche come la splendida ''It could happen to you'', ora piu' energiche ed esuberanti, quali ''Why don't you do right''. Questa la scaletta: ''It could happen to you'', ''Why don't you do right'', ''Bewitched'', ''I'm just a lucky so and so'', ''I can dream, can't I'', ''You and the night and the music'', ''You'd be so nice to come home to'', ''We'll be together again'', ''I'm beginning to see the light'', ''I love you porgy'', ''No one ever tells you'', ''Let's face the music and dance''. "Miss Rhythm" Ruth Brown (1928-2006), cantante che nel '65 spopolava con i suoi R&B e Rock & Roll, e' stata una delle grandi cantanti afroamericane del dopoguerra; ha fatto da trait d'union tra l'estetica del classico R&B e quella del R&R nero attraverso gli interi anni '50. Le sue capacita' vocali di ampio contralto, dinamico e flessibile, le hanno permesso di cimentarsi anche in ambito jazz, soprattutto all'inizio della sua carriera, riprendendo il repertorio di Dinah Washington, come vocalista della popolare orchestra di Lucky Millinder, e reinterpretando alcuni classici di Sarah Vaughan. Ottiene subito un grande successo con "So Long", la ballad del suo esordio discografico del '49, incisa per l'Atlantic con una formazione jazz condotta dal chitarrista Eddie Condon, che raggiunge il quarto posto della classifica R&B. Nel '50 rimane per ben tre mesi alla vetta della hit parade R&B con "Teardrop from my eyes", pezzo che vede la presenza del sax tenore Budd Johnson. E' stata poi riscoperta negli anni '80 grazie ad una serie di apparizioni nei piu' importanti festival blue e jazz come quelli di Long Beach a Montreaux ed "Umbria Jazz".
Brown ruth
miss rhythm
lp [edizione] nuovo stereo uk 1959 pure pleasure
soul funky disco
soul funky disco
Ristampa del 2018 ad opera della Pure Pleasure, in vinile 180 grammi per audiofili, copertina senza barcode pressoché identica alla rara prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1959 dalla Atlantic negli USA, il secondo album, successivo a ''Ruth Brown'' (1957, aka "Rock & roll") e precedente ''Late date with Ruth Brown'' (1959). Un piccolo classico del primo r'n'b, "Miss rhythm" è principalmente una selezione degli allora recenti singoli di successo (con alcune B-sides" della cantante, fra cui "When I get you baby", "Why me", "Book of lies" e "This little girl's rockin'", una scaletta nella quale la Brown evidenzia la sua versatilità, a proprio agio con brani gentili e romantici come con graffianti "shouters" ed in passaggi talking blues, esprimendo un timbro che sa farsi ora giocoso falsetto, ora profondo e vissuto. Questa la scaletta: "This little girl's gone rockin'", "Just too much", "I hope we meet (on the road some day)", "Why me", "Somebody touched me", "When I get you baby", "Jack o'diamonds", "I can't hear a word you say", "One more time", "Book of lies", "I can see everybody's baby", "Show me". "Miss Rhythm" Ruth Brown (1928-2006), cantante che nel '65 spopolava con i suoi R&B e Rock & Roll, e' stata una delle grandi cantanti afroamericane del dopoguerra; ha fatto da trait d'union tra l'estetica del classico R&B e quella del R&R nero attraverso gli interi anni '50. Le sue capacita' vocali di ampio contralto, dinamico e flessibile, le hanno permesso di cimentarsi anche in ambito jazz, soprattutto all'inizio della sua carriera, riprendendo il repertorio di Dinah Washington, come vocalista della popolare orchestra di Lucky Millinder, e reinterpretando alcuni classici di Sarah Vaughan. Ottiene subito un grande successo con "So Long", la ballad del suo esordio discografico del '49, incisa per l'Atlantic con una formazione jazz condotta dal chitarrista Eddie Condon, che raggiunge il quarto posto della classifica R&B. Nel '50 rimane per ben tre mesi alla vetta della hit parade R&B con "Teardrop from my eyes", pezzo che vede la presenza del sax tenore Budd Johnson. E' stata poi riscoperta negli anni '80 grazie ad una serie di apparizioni nei piu' importanti festival blue e jazz come quelli di Long Beach a Montreaux ed "Umbria Jazz".
Brubeck dave quartet
Time out (1 track bonus)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1959 jazz wax
jazz
jazz
ristampa in vinile 180 grammi, rimasterizzata con sistema DDM (Direct Metal Mastering), copertina pressoche' identica sul fronte alla prima rara tiratura, retro con note e foto supplemantari, ed una traccia bonus aggiunta per l' occasione: "Audrey", registrata il 12 ottobre del 1954 con Paul Desmond, Bob Bates e Joe Dodge. Il celeberrimo album pubblicato nel 1959 dalla Columbia, inciso a New York in tre sessioni, il 25 giugno, il primo luglio ed il 18 agosto del 1959 con formazione a quattro composta da Dave Brubeck (pianoforte), Paul Desmond (sax alto), Gene Wright (contrabbasso) e Joe Morello (batteria). Prodotto da Teo Macero, questo album e' probabilmente il piu' famoso fra quelli pubblicati dal quartetto di Brubeck; considerato da molti uno dei massimi capolavori del grande pianista, "Time out" fu un grande successo commerciale, nonostante l'utilizzo di soluzioni sperimentali per il jazz, in particolare i tempi irregolari, esemplificati nel 5/4 della famosissima "Take five", qui inclusa, uno dei brani piu' famosi della storia del jazz; ma vale la pena citare anche "Blue Rondo a la Turk", anch'essa famosissima, che apre il disco avvolgendo immediatamente l' ascoltatore in quelle atmosfere rilassate e leggere, ma mai banali, fascinosissime e talora vagamente esotiche, che caratterizzano questo capolavoro, raggiungendo un raro equilibrio fra fruibilita' e sperimentazione. Il pianista californiano Dave Brubeck e' considerato uno dei massimi pianisti del jazz. La sua opera e' apprezzata, oltre che per la qualita' delle musiche, per le innovazioni che ha introdotto nel jazz, in particolare quelle riguardante i tempi; L'utilizzo di tempi irregolari come il 5/4, allora inconsueti per il jazz, non impedi' peraltro a Brubeck di creare lavori ampiamente apprezzati dal pubblico. Particolarmente rilevante nella sua carriera e' l'attivita' con il Dave Brubeck Quartet, iniziata nel 1951 in compagnia del sassofonista Paul Desmond e durata fino al 1967; in seguito ha inciso anche con Gerry Mulligan.
Bryant ray
Piano piano piano piano (ltd. numbered)
Lp [edizione] nuovo mono can 1957 return to analog
jazz
jazz
Edizione limitata a 500 copie numerate sull'adesivo apposto sul retro copertina in basso. Ristampa del 2017 ad opera della Return To Analog, in MONO, pressoché identica alla rarissima prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Prestige, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 5 aprile del 1957, da Ray Bryant (pianoforte), Ike Isaacs (contrabbasso) e Specs Wright (batteria), Uno dei primissimi album di Bryant come leader, in questo caso del suo ottimo trio. "Piano piano piano piano" è un disco ricordato come eccelso dalla critica, che sottolineò come Bryant si fosse rivelato capace di integrare gli idiomi blues e gospel nel suo jazz, oltreché di interpretare magnificamente brani diversi come "Django" di John Lewis, "Daahoud" di Clifford Brown e proprie composizioni quali "Blues changes" e "Splittin'", muovendo le fila di un bop jazz melodico ed accessibile ma raffinato ed elegante. Questa la scaletta: "Golden earrings", "Angel eyes", "Blues changes", "Splittin'", "Django", "The thrill is gone", "Daahoud", "Sonar". Originario di Philadelphia, il pianista Ray Bryant (1931-2011) si esprimeva con il bop, ma spesso e volentieri lo arricchiva di elementi stilistici più antichi, dal blues al gospel, dal boogie-woogie allo stride, riuscendo ad elaborare uno stile personale, caloroso e fluente. Dopo aver mosso i primi passi con Tiny Grimes nei tardi anni '40, divenne pianista residente presso il club Blue Note di Philadelphia, condividendone il palco con molti giganti del jazz, da Charlie Parker a Miles Davis e si fece poi ammirare al festival jazz di Newport del 1957 in compagnia di Roy Eldridge e Coleman Hawkins. Si trasferì poi a New York nel 1959; nella vivace capitale del jazz eastcoastiano, suonò con altri illustri colleghi e fondò un proprio trio, ottenendo anche alcuni discreti successi commerciali e lasciando dietro di sé, nel corso di una carriera cinquantennale, decine di album come band leader.
Burnette johnny trio
johnny burnette & rock'n'roll trio
Lp [edizione] originale stereo usa 1956 coral
[vinile] Good [copertina] Very good blues rnr coun
[vinile] Good [copertina] Very good blues rnr coun
copia con lievi segni di invecchiamento sulla copertina ed un po' piu' marcati sul vinile che tutavia suona egregiamente, prima inverosimilmente rara stampa americana, certamente il piu' raro e ricercato album di rock and roll americano di sempre, le pochissime copie in circolazione di questa VERA prima stampa sono oramai vendute esclusivamente tramite asta privata, disco rigido in semi shellac, copertina cartonata con sul retro l'indicazione ''Printed in U.S.A.", etichetta con "deep groove" color vinaccia ed argento, trail off stampato a macchina "MG 5032T1" (lato A) e "MG5033T2" (lato B). Pubblicato in USA in formato sia 10" che 12" nel 1957, il primo ed unico album del Johnny Burnette Trio. Johnny Burnette fu il leader del piu' grande gruppo di rockabilly Americano, la sua saga con il Trio duro' lo spazio di un solo anno e di un solo album, questo ''Johnny Burnette & Rock'n'Roll trio'' ma la devastante potenza di questo lavoro che contiene brani del calibro di "Lonesome Train", "The Train Kept a-rollin' '', "Honey Hush", "Your Baby Blue Eyes", suona innovativo e travolgente oggi cosi' come dovette esserlo alla sua uscita oltre cinquanta anni fa. Inserito dalla rivista Blow Up tra i 600 albums fondamentali della storia del rock. I fratelli Burnette, coetanei di Elvis Presley, nascono e crescono a Memphis e frequentano gli stessi ambienti del futuro re del rock'n'roll. Sull'onda del successo di Presley, i due fratelli riescono ad emergere a loro volta ed a pubblicare un incredibile e selvaggio album di rockabilly nel 1956, a nome Johnny Burnette Rock'n'Roll Trio. Il gruppo non raccoglie grande successo e si scioglie nel 1957; i fratelli Burnette si spostano a Los Angeles nel 1958 dove John intraprende una carriera solista che per alcuni anni gli dara' notevoli soddisfazioni, mentre Dorsey si dedica alla composizione di pezzi per altri artisti.
Burnette johnny trio
johnny burnette & rock'n'roll trio (+4 tracks)
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1956 waxtime
blues rnr coun
blues rnr coun
Ristampa in vinile 180 grammi, copertina pressoche' identica sul fronte a quella della prima rarissima tiratura uscita in Usa su Coral, ma arricchita della presenza di quattro tracce aggiunte: "Rock Therapy", "Please Don't Leave Me", "Oh Baby Babe" e "Tear It Up" (le prime due registrate nelle stesse sessions dell' album, tra il 2 ed il 5 luglio 1956, le altre due registrate poco prima, il 7 maggio dello stesso anno. Pubblicato in USA in formato sia 10" che 12" nel 1956, il primo ed unico album del Johnny Burnette Trio. Johnny Burnette fu il leader del piu' grande gruppo di rockabilly Americano, la sua saga con il Trio duro' lo spazio di un solo anno e di un solo album, questo ''Johnny Burnette & Rock'n'Roll trio'' ma la devastante potenza di questo lavoro che contiene brani del calibro di "Lonesome Train", "The Train Kept a-rollin' '', "Honey Hush", "Your Baby Blue Eyes", suona innovativo e travolgente oggi cosi' come dovette esserlo alla sua uscita oltre cinquanta anni fa. Inserito dalla rivista Blow Up tra i 600 albums fondamentali della storia del rock. I fratelli Burnette, coetanei di Elvis Presley, nascono e crescono a Memphis e frequentano gli stessi ambienti del futuro re del rock'n'roll. Sull'onda del successo di Presley, i due fratelli riescono ad emergere a loro volta ed a pubblicare un incredibile e selvaggio album di rockabilly nel 1956, a nome Johnny Burnette Rock'n'Roll Trio. Il gruppo non raccoglie grande successo e si scioglie nel 1957; i fratelli Burnette si spostano a Los Angeles nel 1958 dove John intraprende una carriera solista che per alcuni anni gli dara' notevoli soddisfazioni, mentre Dorsey si dedica alla composizione di pezzi per altri artisti.
Burnette johnny trio
tear it up / you're undecided
7" [edizione] nuovo mono usa 1956 coral
blues rnr coun
blues rnr coun
Singolo in formato 7", ristampa pressoche' identica all' originaria rarissima tiratura, del leggendario unico singolo uscito accreditato al Johnny Burnette and the Rock 'n' Roll Trio (Burnette pubblico' prima e dopo questo numerosi altri singolo o da solista o come Johnny Burnette Trio) , fondamentale aggiunta all' unico album "Johnny Burnette and the Rock 'n' Roll Trio", che la stessa Coral avrebbe pubblicato durante il 1957, album che non contiene i due brani qui contenuti. Contiene sul lato A l' indiavolata "Tear it Up", uno dei brani piu' straordinari del grandissimo trio, il piu' grande gruppo di rockabilly americano, brano poi riletto tra gli altri dai Cramps, e sul retro la viscerale "You're Undecided", che invece sara' eseguita, molti anni dopo, da Tav Falco. I fratelli Johnny e Dorsey Burnette, coetanei di Elvis Presley, nascono e crescono a Memphis e frequentano gli stessi ambienti del futuro re del rock'n'roll. Sull'onda del successo di Presley, i due fratelli riescono ad emergere a loro volta ed a pubblicare un incredibile e selvaggio album di rockabilly nel 1956, a nome Johnny Burnette Rock'n'Roll Trio. Il gruppo non raccoglie grande successo e si scioglie nel 1957; i fratelli Burnette si spostano a Los Angeles nel 1958 dove John intraprende una carriera solista che per alcuni anni gli dara' notevoli soddisfazioni, mentre Dorsey si dedica alla composizione di pezzi per altri artisti.
Burrell kenny
Introducing kenny burrell (gatefold sleeve)
Lp [edizione] nuovo mono usa 1956 blue note
jazz
jazz
Splendida ristampa del 2019, in vinile 180 grammi per audiofili, masterizzata dai master tapes analogici originali, in mono, con artwork pressoché identico a quello della rarissima prima tiratura ma con copertina per l' occasione apribile, cartonata, lucida all'esterno, label Blue Note bianca e blu, catalogo BN1523. Originariamente pubblicato nel 1956 dalla Blue Note, lo storico primo album da band leader per Kenny Burrell, inciso al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 29 ed il 30 maggio dello stesso anno, da Burrell (chitarra) con Tommy Flanagan (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso); Kenny Clarke (batteria) e Candido (congas). Sebbene non fosse il primo album inciso da Burrell per la Blue Note, "Introducing" fu il primo ad essere pubblicato; accompagnato da un quartetto di colleghi di altissimo livello, il chitarrista, qui già in possesso di una identità musicale ben definita, a soli ventiquattro anni di età, propone un delizioso jazz chitarristico di martice bop, con un souno rotondo e caldo, in un'atmosfera solare e rilassata. Questa la scaletta: "This Time The Dream's On Me", "Fugue 'N Blues", "Takeela", "Weaver Of Dreams", "Delilah", "Rhythmorama", "Blues For Skeeter". Uno dei più stimati chitarristi in ambito jazz, Kenny Burrell è stato il chitarrista preferito di Duke Ellington, sebbene i due non abbiano mai lavorato insieme. Proveniente da Detroit, Burrell studia giovanissimo la chitarra classica ed a vent'anni (1951) suona con Dizzy Gillespie. Nel 1956 si stabilisce a New York ed è subito molto richiesto come spalla, pertanto ha la possibilità di suonare con Stan Getz, Billie Holiday, Milt Jackson, Gil Evans, Sonny Rollins ed altri. Negli anni '70 si dedica anche all'insegnamento. Apprezzato per il suo buon gusto, Burrell è un chitarrista rilassato ed essenziale.
Burrell kenny
kenny burrell (andy warhol artwork, gatefold sleeve)
Lp [edizione] ristampa mono usa 1956 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Bellissima ristampa del 2022, in vinile 180 grammi ed in mono, copertina in cartoncino pesante, laminata fronte e retro, per l' occasione apribile (con varie foto all' interno), pressoche' identica sul fronte e sul retro alla prima rara tiratura (con artwork realizzato da Andy Warhol!), etichetta bianca e blu, catalogo B0033486-01 / BLP1543. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Blue Note, inciso in quattro diverse sessioni: agli Audio-Video Studios di New York il 12 marzo del 1956, con formazione composta da Kenny Burrell (chitarra), Frank Foster (sax tenore), Tommy Flanagan (pianoforte), Oscar Petitford (contrabbasso) e Shadow Wilson (batteria); al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 29 maggio del 1956, con formazione composta da Kenny Burrell (chitarra), Tommy Flanagan (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso), Kenny Clarke (batteria) e Candido (congas); al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 30 maggio del 1956, con il solo Kenny Burrell (chitarra); al Cafe Bohemia di New York, il 31 maggio del 1956, con formazione composta da Kenny Burrell (chitarra), Kenny Dorham (tromba), J.R. Monterose (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) ed Arthur Edgehill (batteria). Un piacevole set di brani di jazz melodico e soave, ora rilassato ora frizzante e dinamico. Questa la scaletta: ''Get happy'', ''But not for me'', ''Mexico City'', ''Moten swing'', ''Cheeta'', ''Now see how you are'', ''Phinupi'', ''How about you''. Uno dei piu' stimati chitarristi in ambito jazz, Kenny Burrell e' stato il chitarrista preferito di Duke Ellington, sebbene i due non abbiano mai lavorato insieme. Proveniente da Detroit, Burrell studia giovanissimo la chitarra classica ed a vent'anni (1951) suona con Dizzy Gillespie. Nel 1956 si stabilisce a New York ed e' subito molto richiesto come spalla, pertanto ha la possibilita' di suonare con Stan Getz, Billie Holiday, Milt Jackson, Gil Evans, Sonny Rollins ed altri. Negli anni '70 si dedica anche all'insegnamento. Apprezzato per il suo buon gusto, Burrell e' un chitarrista rilassato ed essenziale.
Burrell kenny
kenny burrell (andy warhol cover)
Lp [edizione] ristampa mono jap 1956 blue note
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
[vinile] Excellent [copertina] Excellent jazz
Bella e rara ristampa giapponese del 1984, in edizione limitata, in mono, copertina in cartoncino pesante, laminata fronte e retro, senza barcode, pressoche' identica alla prima rara tiratura (con artwork realizzato da Andy Warhol!), etichetta bianca e blu, catalogo BLP1543, copia corredata di inserto con altre pubblicazioni giapponesi della Blue Note. Originariamente pubblicato nel 1957 dalla Blue Note, inciso in quattro diverse sessioni: agli Audio-Video Studios di New York il 12 marzo del 1956, con formazione composta da Kenny Burrell (chitarra), Frank Foster (sax tenore), Tommy Flanagan (pianoforte), Oscar Petitford (contrabbasso) e Shadow Wilson (batteria); al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 29 maggio del 1956, con formazione composta da Kenny Burrell (chitarra), Tommy Flanagan (pianoforte), Paul Chambers (contrabbasso), Kenny Clarke (batteria) e Candido (congas); al Rudy Van Gelder Studio di Hackensack, New Jersey, il 30 maggio del 1956, con il solo Kenny Burrell (chitarra); al Cafe Bohemia di New York, il 31 maggio del 1956, con formazione composta da Kenny Burrell (chitarra), Kenny Dorham (tromba), J.R. Monterose (sax tenore), Bobby Timmons (pianoforte), Sam Jones (contrabbasso) ed Arthur Edgehill (batteria). Un piacevole set di brani di jazz melodico e soave, ora rilassato ora frizzante e dinamico. Questa la scaletta: ''Get happy'', ''But not for me'', ''Mexico City'', ''Moten swing'', ''Cheeta'', ''Now see how you are'', ''Phinupi'', ''How about you''. Uno dei piu' stimati chitarristi in ambito jazz, Kenny Burrell e' stato il chitarrista preferito di Duke Ellington, sebbene i due non abbiano mai lavorato insieme. Proveniente da Detroit, Burrell studia giovanissimo la chitarra classica ed a vent'anni (1951) suona con Dizzy Gillespie. Nel 1956 si stabilisce a New York ed e' subito molto richiesto come spalla, pertanto ha la possibilita' di suonare con Stan Getz, Billie Holiday, Milt Jackson, Gil Evans, Sonny Rollins ed altri. Negli anni '70 si dedica anche all'insegnamento. Apprezzato per il suo buon gusto, Burrell e' un chitarrista rilassato ed essenziale.
Buscaglione fred e i suoi asternovas
Fred buscaglione e i suoi asternovas (raccolta)
Lp [edizione] nuovo stereo ita 1955 watch the bird
musica italiana
musica italiana
Copertina senza codice a barre, catalogo WTB003. Pubblicata nel 2018 dalla Watch The Bird, questa antologia compila sedici storici brani di Fred Buscaglione con i suoi Asternovas, originariamente usciti a partire da metà anni '50 fino al 1960, anno della sua tragica scomparsa. Fred Buscaglione (1921-1960) è stato uno dei più popolari e frizzanti cantanti ed attori dell'Italia del "boom" economico; personalità carismatica e naturale intrattenitore, giovanissimo conobbe Leo Chiosso, futuro drammaturgo ed autore di testi, con il quale avrebbe instaurato una importantissima collaborazione artistica, e durante la guerra, fatto prigioniero degli americani in Sardegna, ebbe modo di lavorare per la radio alleata e di entrare in contatto con le ultime novità musicali partorite negli Stati Uniti. Dopo la guerra rientrò nella natia Torino e formò il suo gruppo di supporto, gli Asternovas, al contempo lavorando alacremente con Chiosso, appassionato di romanzi gialli americani, elemento che probabilmente eserciterà un'influenza sulle canzoni che poi renderanno famoso Buscaglione, spesso incentrate su spietati gangsters, sbornie e donne di dubbia morale, ma il tutto espresso con una vena ironica ed anche surreale. Grande fu il suo successo di cantante nella seconda metà degli anni '50, ma anche la carriera di attore e di showman televisivo fu radiosa, sebbene per poco, perché un incidente stradale causò la sua morte, nemmeno quarantenne, nel 1960. Questa la scaletta: "Io", "Julia", "Tequila", "Lo stregone (witch doctor)", "Mia cara venezia", "Al chiar di luna porto fortuna", "Ogni notte così", "Buonasera (signorina)", "Che bambola", "Eri piccola così", "Giacomino", "Teresa non sparare", "Giorgio (del lago maggiore)", "Come prima", "Non partir", "Magic moments".
Cage john
Indeterminacy
lp2 [edizione] nuovo stereo eu 1959 doxy
classica cont.
classica cont.
Vinile doppio da 180 grammi, copertina apribile senza codice a barre. Ristampa del 2011 ad opera della Doxy (la prima ristampa vinilica in assoluto), con copertina normale, del disco originariamente pubblicato nel 1959 dalla Folkways in cofanetto. Accreditato a John Cage – reading ed a David Tudor – music, questo lp fu realizzato su un idea iniziale di Tudor stesso, che aveva suggerito a Cage di tenere una lezione nella quale avrebbe dovuto raccontare brevi storie, cosa che Cage fece a Bruxelles nel 1958; poco dopo, venne deciso di realizzare un album in cui il compositore avrebbe raccontato novanta brevi storie di un minuto ciascuna, accompagnato dalle musiche suonate da David Tuder (musiche composte da Cage); i due effettuarono le rispettive incisioni in studi differenti, senza la possibilita' di ascoltarsi l'un altro, risultando in questo ''Indeterminacy'', una monumentale opera divisa in quattro parti. Il compositore americano John Cage (1912-1992) e' stato uno dei piu' importanti e controversi musicisti d'avanguardia del '900; i suoi piu' importanti maestri sono stati Arnold Schoenberg ed Henry Cowell. Importante e' stato il suo lavoro compositivo con il pianoforte preparato, nel quale venivano applicati vari oggetti fra e sopra le corde allo scopo di produrre nuove sonorita'. Cage ha spesso dato la preminenza al ritmo sull'armonia ed e' artefice di numerose musiche per la danza; importanti per lui sono state anche le influenze delle filosofie e delle culture asiatiche, prima quella hindu, poi quelle taoiste e zen: nota e' l'ispirazione fornitagli dall'I Ching nella composizione di molte opere. L'influenza del pensiero orientale porta Cage a sviluppare una musica ''casuale'', che rigetta le strutture pianificate e definite della musica occidentale; oltre a cio' si e' dedicato anche all'esplorazione delle possibilita' della musica elettronica. Grande e' la sua influenza sulla musica del '900, che si e' manifestata sul Fluxus come anche sul rock underground.
Calloway cab
Hi de hi de ho
Lp [edizione] nuovo stereo eu 1958 pure pleasure
jazz
jazz
Edizione limitata in vinile da 180 grammi, copertina a busta senza codice a barre. Ristampa del 2010 ad opera della Pure Pleasure, pressoche' identica alla prima tiratura. Originariamente pubblicato nel 1958 dalla RCA Victor, inciso allo RCA Studio A di New York da Cab Calloway con la sua orchestra, prodotto da Joe Resiman, questo album vede il grande showman proporre nuove versioni di suoi vecchi classici, fra cui le celebri ''Minnie the moocher'' e ''The hi de ho man (That's me)'', che ancora portano il segno del suo carisma scenico d'altri tempi e ed il suo eccezionale talento per il canto jazz e per lo scat. Questa la scaletta: ''The hi de ho man (that's me)'', ''I'll be around'', ''Summertime'', ''It ain't necessarily so'', ''Kickin' the gong around'', ''You rascal you'', ''Minnie the moocher (the ho de ho song)'', ''I see a million people (but all I can see is you)'', ''St. James infirmary'', ''Stormy weather'', ''The jumpin' jive''. Nato a Rochester, New York, ma cresciuto a Baltimore, Cab Calloway (1907-1994) ebbe il suo primo hit nel 1931, la storica "Minnie the Moocher", poco dopo aver formato la propria orchestra dopo varie altre esperienze e riusci', con il suo canto travolgente, il suo stravagante ma impeccabile look ed una presenza scenica straordinaria (fu anche grande ballerino), a rimanere sulla breccia per decenni, dedicandosi anche dagli anni '40 ad una proficua carriera cinematografica.
Carosone renato
Carosello carosone (n. 1)
10'' [edizione] ristampa mono ita 1955 pathe
[vinile] Good [copertina] Fair musica italiana
[vinile] Good [copertina] Fair musica italiana
Ristampa italiana del 1957, copia con diversi segni di invecchiamento su copertina (che presenta un paio di restauri) e vinile, con data ''ottobre 56'' sul retro copertina vicino alla costola, vinile 10'', copertina laminata fronte retro e flipback su due lati sul retro, label rossa scura con scritte argento e logo Pathe' argentato in alto, marchio BIEM in riquadro a sinistra e sopra di esso scritta ''disco infrangibile'', senza logo SIAE ne' logo D.R., e ovviamente senza timbro SIAE, catalogo 33 QAT 6003, data sul trail off 14/12/954. Pubblicato nel 1955 dalla Pahe' in Italia, il primo dei sette 33 giri a 10'' della serie ''Carosello Carosone'', usciti fra il 1955 ed il 1958 a nome Renato Carosone ed il suo Quartetto (i primi quattro) e Renato Carosone ed il suo Sestetto (gli ultimi tre). Ciascuno di essi contiene otto brani di varia provenienza, sia appartenenti alla musica popolare italiana (cover e composizioni proprie di Carosone), che da quella internazionale (con particolare attenzione a motivi celeberrimi della musica per il cinema), che vanno dal rock'n'roll al mambo, dalla canzonetta al jazz, reinterpretati da Carosone con notevole personalita', insieme vicini alla sensibilita' musicale italiana, ma pure con una capacita' notevolissima di assorbire le piu' svariate influenze della musica proveniente da oltre oceano. Questo primo volume contiene diversi dei suoi classici assoluti, ''Maruzzella'', ''Johnny guitar'' e "La Panse' ". Questa la scaletta: ''Eternamente'', ''Ehi, cumpari!'', ''Il piccolo montanaro'', ''Maruzzella'', ''Johnny guitar'', ''La panse''', ''Ballata selvaggia'', ''...E la barca torno' sola''. Pianista e compositore di Napoli, Renato Carosone (1920-2001) e' considerato uno dei simboli della canzone napoletana del Novecento, sia in Italia che all'estero.
Carosone renato
Carosello carosone n. 3
10'' [edizione] ristampa mono ita 1956 pathe
[vinile] Good [copertina] Excellent musica italiana
[vinile] Good [copertina] Excellent musica italiana
Ristampa italiana del 1957, copia con qualche (accettabilissimo) segno di invecchiamento sul vinile, con data ''gennaio 57'' sul retro copertina vicino alla costola, vinile 10'', copertina laminata fronte e retro, flipback su due lati sul retro, label rossa scura con scritte argento e logo Pathe' argentato in alto, marchio BIEM in riquadro a sinistra e sopra di esso scritta ''disco infrangibile'', senza logo SIAE ne' logo D.R., e ovviamente senza timbro SIAE, catalogo 33 QAT 6011, data sul trail off 22/12/955. Pubblicato nel 1956 dalla Pahe' in Italia, il terzo dei sette 33 giri a 10'' della serie ''Carosello Carosone'', usciti fra il 1955 ed il 1958 a nome Renato Carosone ed il suo Quartetto (i primi quattro) e Renato Carosone ed il suo Sestetto (gli ultimi tre). Ciascuno di essi contiene otto brani di varia provenienza, sia appartenenti alla musica popolare italiana (covers e composizioni proprie di Carosone), che da quella internazionale (con particolare attenzione a motivi celeberrimi della musica per il cinema), che vanno dal rock'n'roll al mambo, dalla canzonetta al jazz, reinterpretati da Carosone con notevole personalita', insieme vicini alla sensibilita' musicale italiana, ma pure con una capacita' notevolissima di assorbire le piu' svariate influenze della musica proveniente da oltre oceano; tra i brani qui presenti, celeberrima la versione di "Mambo Italiano". Questa la scaletta: ''Mambo italiano'', ''E spingole frangese!'', ''Domani'', ''Ciribiribin'', ''Tani'', ''Mo vene natale''', ''Ricordate marcellin?'', ''La mammeta e tu''. Pianista e compositore di Napoli, Renato Carosone (1920-2001) e' considerato uno dei simboli della canzone napoletana del Novecento, sia in Italia che all'estero.
Carosone renato
Carosello carosone n. 6
10" [edizione] originale mono ita 1957 pathe
[vinile] Good [copertina] Excellent musica italiana
[vinile] Good [copertina] Excellent musica italiana
prima rara stampa italiana, copia con diversi (comunque accettabilissimi segni di invecchiamento sul vinile), con data ''novembre 57'' sul retro copertina vicino alla costola, vinile 10'', copertina laminata fronte retro e flipback su due lati sul retro, label rossa scura con scritte argento e logo Pathe' argentato in alto, marchio BIEM in riquadro a sinistra e sopra di esso scritta ''disco infrangibile'', senza logo SIAE ne' logo D.R., e ovviamente senza timbro SIAE, catalogo 33 QAT 6016, data sul trail off 14/11/957. Pubblicato nel 1957 dalla Pahe' in Italia, il sesto dei sette 33 giri a 10'' della serie ''Carosello Carosone'', usciti fra il 1955 ed il 1958 a nome Renato Carosone ed il suo Quartetto (i primi quattro) e Renato Carosone ed il suo Sestetto (gli ultimi tre). Ciascuno di essi contiene otto brani di varia provenienza, sia appartenenti alla musica popolare italiana (cover e composizioni proprie di Carosone), che da quella internazionale (con particolare attenzione a motivi celeberrimi della musica per il cinema), che vanno dal rock'n'roll al mambo, dalla canzonetta al jazz, reinterpretati da Carosone con notevole personalita', insieme vicini alla sensibilita' musicale italiana, ma pure con una capacita' notevolissima di assorbire le piu' svariate influenze della musica proveniente da oltre oceano; tra i brani qui presenti, celeberrima "Pigliete 'Na Pastiglia". Questa la scaletta: ''Torero'', ''Piccolissima serenata'', ''Armen's theme'', ''Lazzarella'', ''I tre cumpari'', ''Pigliate 'na pastiglia''', ''Buon natale, amore'', '''A sonnambula''. Pianista e compositore di Napoli, Renato Carosone (1920-2001) e' considerato uno dei simboli della canzone napoletana del Novecento, sia in Italia che all'estero.
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